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mercoledì 20 luglio 2016
La Turchia non è più un alleato affidabile
Quale è il vero golpe? Quello effettuato con modalità dilettantistiche e sgominato in poco tempo o quello che il presidente turco sta attuando, azzerando ogni possibile opposizione, non solo politica, presente e futura? I numeri di cui si parla sono di un ordine di grandezza enorme: gli arrestati, infatti, sarebbero oltre diecimila, mentre i funzionari e dipendenti pubblici estromessi dai loro posti arriverebbero a cinquantamila, in cui sono compresi,oltre ai giudici, che hanno subito la prima ondata di repressione, anche gli insegnanti ed i professori universitari non allineati alle posizioni di Erdogan. Ma l’azione contro il dissenso è stata indirizzata anche verso il settore privato e quello religioso, dove i giornalisti contrari alle idee del presidente turco hanno subito il licenziamento, così come gli imam non allineati alle posizioni religiose e politiche di Erdogan. Si tratta di una repressione che mette la Turchia sullo stesso livello degli stati più autoritari, ma che sorprende per la vicinanza alle istituzioni europee ed a quelle dell’Alleanza Atlantica. Un simile modo di agire non può essere tollerato dalle nazioni occidentali, che, tuttavia, mantengono ancora un atteggiamento troppo ambiguo con Ankara, lontano dalla condanna più ferma: un comportamento che denota anche come le cancellerie occidentali fossero totalmente impreparate a questa dimostrazione di forza, troppo veloce per non essere stata accuratamente preparata prima. Ma se si analizzano i comportamenti che Erdogan ha tenuto fino ad ora la sorpresa non può essere tale. I fatti di questi giorni sembrano la naturale prosecuzione dell’azione di un uomo politico spregiudicato, che apprezza la democrazia nel senso completo del termine, ma la usa come strumento per i suoi fini. Anche come alleato Erdogan si è rivelato inaffidabile, mantenendo una condotta ambigua sul caso dello Stato islamico, che avrebbe dovuto essere sanzionata fin dall’inizio. L’occidente, alle prese con i propri problemi ha lasciato troppo campo libero al presidente turco, mantenendo un atteggiamento di condiscendenza troppo simile a quello tenuto con le primavere arabe e le loro conseguenze. La mancanza di azione occidentale ha generato mostri politici, come l’attuale governo egiziano, la confusa situazione libica, la permanenza al potere di Assad, l’instabilità mediorientale, partita dalla pessima gestione dell’Iraq ed ora un regime islamico autoritario al confine dell’Europa. Sembra che la situazione dei paesi arabi e della Turchia, influenzati da una presenza islamica non riesca a trovare un equilibrio e ciò è dipeso anche dalla sottovalutazione dell’elemento religioso presente in questi paesi. Se l’Egitto ha reagito alla dittatura dei Fratelli musulmani, legittimamente eletti, ma con la ferma intenzione di applicare la sharia come legge fondamentale del paese, con una dittatura militare ancora più violenta, la Turchia ha subito una regressione protratta nel tempo da paese laico a stato dove l’elemento religioso ha preso il sopravvento, grazie ad una opera costante di erosione dei diritti civili operata da Erdogan. L’azione del presidente turco è stata talmente penetrante che neppure le forze armate hanno conservato il loro potere, come è invece successo in Egitto ed il fatto che l’epurazione miri a cancellare ogni possbile altra forma di dissenso evidenzia un piano dove il controllo del potere tende ad essere esercitato in forma praticamente assoluta. Quindi ora i paesi occidentali devono valutare attentamente come rapportarsi con una nazione che da alleato o quasi, diventa un potenziale nemico proprio per la struttura di potere che ha sviluppato al suo interno e che, comunque, non offre più alcuna garanzia, se non quelle di opportunismo, e non sono poche, per mantenere un rapporto. Questo perchè la Turchia è materialmente sui confini europei molto più che gli stati che sono sulla sponda meridionale del Mediterraneo ed inoltre, particolare non secondario è dentro l’Alleanza Atlantica. Tuttavia sembra essere arrivato il momento di non essere più i paladini dei diritti soltanto a parole: diventa necessario uno sforzo che consenta di prendere le distanze da chi non rispetta le libertà civili anche a costo di pagarne un prezzo. Anche perchè, al contrario il prezzo da pagare sarebbe comunque alto e negherebbe i principi sui quali sono fondati gli stati occidentali. Questa riflessione ha però più probabilità di restare teorica, perchè i problemi immediati e contingenti, la ragione di stato ed anche le tante imminenti consultazioni elettorali che verranno effettuate negli USA ed in Europa non possono che favorire Erdogan, sicuramente capace di sfruttare questi momenti di debolezza dei nostri sistemi, che nel suo si avvia a cancellare facendo diventare la Turchia una finta democrazia.
Turkey is no longer a reliable ally
Which is the real coup? The
one made by amateur and vanquished mode in a short time or what the
turkish president is implementing, eliminating any possible opposition,
not only political, present and future? The
numbers we are talking about are of a huge magnitude: the arrested, in
fact, would be more than ten thousand, while officials and civil
servants ousted from their posts would come to fifty thousand, which are
included, in addition to the judges, who have undergone first wave of repression, teachers, and university professors not aligned to the positions of Erdogan. But
action against dissent was addressed also to the private sector and
religious, where journalists opposed to the ideas of the president
turkish suffered dismissal, as well as imams not aligned with religious
positions, and Erdogan's policies. It
is a repression that puts Turkey on the same level of the most
authoritarian states, but which surprises for its proximity to the
European institutions and those of the Atlantic Alliance. A
similar course of action can not be tolerated by Western nations,
which, however, still remain too ambiguous attitude with Ankara, away
from the strongest condemnation: a behavior that also denotes how
Western governments were totally unprepared for this show of force, too fast for not being thoroughly prepared before. But if we analyze the behaviors that Erdogan has held until now the surprise may not be such. The
facts of these days seem the natural continuation of the action of an
unscrupulous politician, who appreciates democracy in the full sense of
the term, but uses it as a tool for its purposes. Even
as an ally Erdogan proved unreliable, maintaining an ambiguous
conducted on the case of the Islamic state, which should have been
sanctioned from the very beginning. The
West, struggling with their own problems too left the field open to
President turkish, maintaining an attitude of condescension too similar
to the one held with the Arab Spring and its consequences. The
western lack of action has generated political monsters, such as the
current Egyptian government, the confused situation in Libya, the
permanence in power of Assad, the Middle East instability, game by bad
management of Iraq and now an authoritarian Islamic regime on the border
of 'Europe. It
seems that the situation of the Arab countries and Turkey, influenced
by an Islamic presence can not find a balance, and this has also been
due to underestimation of the religious element present in these
countries. If
Egypt has reacted to the dictatorship of the Muslim Brotherhood,
legitimately elected, but with the firm intention to apply the Sharia
law as the fundamental law of the country, with an even more violent
military dictatorship, Turkey has undergone a protracted regression in
time by secular country a country where the religious element has taken over, thanks to a constant work of civil rights erosion wrought by Erdogan. The
action of the turkish president has been so pervasive that even the
armed forces have retained their power, as it is happened in Egypt and
the fact that the purge aimed at erasing any possbile other form of
dissent shows a plan where the control of the power tends to be exercised virtually absolute form. So
now the Western countries must carefully consider how to deal with a
nation as an ally or almost becomes a potential enemy to the power
structure that has developed within it and that, in any case, no longer
offers any guarantee, if not those of expediency, and are not a few, to keep a relationship. This
is because Turkey is materially much more on Europe's borders that the
states that are on the south shore of the Mediterranean, and also,
especially not secondary is within the Atlantic Alliance. However
it seems to be the time to no longer be the champions of the rights
only in words, it becomes necessary to allow an effort to distance
themselves from those who do not respect civil liberties even if it
means paying a price. Also because, unlike the price to pay would be higher and would negate the principles on which Western states are founded. This
reflection, however, more likely to remain theoretical, because the
immediate problems and quotas, the reason of state and also the many
upcoming elections that will be conducted in the US and Europe can only
help Erdogan, surely be able to take advantage of these moments of
weakness of our systems, which in its starting to become clear by making Turkey a fake democracy.
Turquía ya no es un aliado confiable
Que es el verdadero golpe? El
modo de una hecha por aficionados y vencidos en un breve periodo de
tiempo o lo que está llevando a cabo el presidente turco, eliminando
cualquier posible oposición, no sólo política, presente y futuro? Los
números de los que estamos hablando son de una enorme magnitud: el
detenido, de hecho, habría más de diez mil, mientras que los
funcionarios y servidores públicos destituidos de sus cargos vendrían a
cincuenta mil, que se incluyen, además de los jueces, que han sido
sometidos primera ola de represión, los maestros y profesores universitarios no alineados con las posiciones de Erdogan. Pero
la acción contra la disidencia fue dirigida también al sector privado y
religioso, donde los periodistas que se oponen a las ideas del
presidente turco despido sufrido, al igual que los imanes no están
alineados con las posiciones religiosas y políticas de Erdogan. Es
una represión que pone a Turquía en el mismo nivel de los estados más
autoritarios, pero que sorprende por su proximidad a las instituciones
europeas y las de la Alianza Atlántica. Un
curso de acción similar no puede ser tolerado por las naciones
occidentales, que, sin embargo, todavía permanecen actitud demasiado
ambiguo con Ankara, lejos de la más enérgica condena: un comportamiento
que también denota cómo los gobiernos occidentales estaban totalmente
preparado para esta demostración de fuerza, demasiado rápido para no estar preparado a fondo antes. Pero si analizamos los comportamientos que Erdogan ha mantenido hasta ahora la sorpresa no puede ser tal. Los
hechos de estos días parecen la continuación natural de la acción de un
político sin escrúpulos, que aprecia la democracia en el pleno sentido
del término, sino que la utiliza como una herramienta para sus
propósitos. Incluso
como un aliado Erdogan resultó poco fiable, manteniendo una ambigua
llevado a cabo en el caso del estado islámico, que debería haber sido
sancionado desde el principio. Occidente,
luchando con sus propios problemas también dejó el campo abierto al
presidente turco, manteniendo una actitud de condescendencia demasiado
similar a la realizada con la primavera árabe y sus consecuencias. La
falta occidental de la acción ha generado monstruos políticos, como el
gobierno egipcio actual, la confusa situación en Libia, la permanencia
en el poder de Assad, la inestabilidad de Oriente Medio, juego por el
mal manejo de Irak y ahora un régimen islámico autoritario en la
frontera de 'Europa. Parece
que la situación de los países árabes y Turquía, influenciado por una
presencia islámica no puede encontrar un equilibrio, y esto también ha
sido debido a la subestimación del elemento religioso presente en estos
países. Si
Egipto ha reaccionado a la dictadura de los Hermanos Musulmanes,
legítimamente elegido, pero con la firme intención de aplicar la ley
sharia como ley fundamental del país, con una dictadura militar aún más
violenta, Turquía ha experimentado una regresión prolongada en el tiempo
por país laico un
país donde el elemento religioso se ha hecho cargo, gracias a un
trabajo constante de la erosión de los derechos civiles causada por
Erdogan. La
acción del presidente turco ha sido tan penetrante que incluso las
fuerzas armadas han conservado su poder, ya que se pasó en Egipto y el
hecho de que la purga destinada a borrar cualquier otra forma possbile
de la disidencia muestra un plano en el que el control de la el poder tiende a ser ejercida forma prácticamente absoluta. Así
que ahora los países occidentales deben considerar cuidadosamente cómo
tratar con una nación como un aliado o casi se convierte en un enemigo
potencial de la estructura de poder que se ha desarrollado dentro de
ella y que, en cualquier caso, ya no se ofrece ninguna garantía, si no
los de conveniencia, y no son pocos, para mantener una relación. Esto
se debe a que Turquía es materialmente mucho más en las fronteras de
Europa que los estados que se encuentran en la orilla sur del
Mediterráneo, y también, sobre todo, no es secundaria en la Alianza
Atlántica. Sin
embargo, parece ser el momento en que ya no los campeones de los
derechos sólo en palabras, se hace necesario para permitir un esfuerzo
por distanciarse de aquellos que no respetan las libertades civiles,
incluso si esto significa pagar un precio. También
porque, al contrario que el precio a pagar sería mayor y anularía los
principios en que se basan los estados occidentales. Esta
reflexión, sin embargo, es más probable sea sólo teórica, ya que los
problemas y las cuotas inmediatas, la razón de Estado y también las
muchas elecciones próximas que se llevó a cabo en los EE.UU. y Europa
sólo puede ayudar a Erdogan, seguramente será capaz de aprovechar estos
momentos de debilidad de nuestros sistemas, que en su partida a quedar claro al hacer de Turquía una falsa democracia.
Die Türkei ist nicht länger ein verlässlicher Verbündeter
Welches ist der eigentliche Coup? Der
eine machte von Amateur-und besiegten Modus in kurzer Zeit oder was der
türkische Präsident setzt, jede mögliche Opposition zu beseitigen,
nicht nur politische, Gegenwart und Zukunft? Die
Zahlen über die wir sprechen sind von einer großen Stärke: die
verhaftet, in der Tat, mehr als zehntausend wäre, während Beamte und von
ihren Posten verdrängt Diener zu fünfzigtausend kommen würde, die
enthalten sind, zusätzlich zu den Richtern, die durchgemacht haben erste Welle der Repression, Lehrer und Universitätsprofessoren nicht auf die Positionen von Erdogan ausgerichtet sind. Aber
gegen Dissens wurde auch an den privaten Sektor gerichtet und
religiösen, wo die Ideen des Präsidenten gegenüber Journalisten
türkischen erlitten Entlassung sowie Imame nicht mit religiösen
Positionen ausgerichtet sind, und die Politik Erdogans. Es
ist eine Unterdrückung, die Türkei auf dem gleichen Niveau der
autoritären Staaten setzt, die aber überrascht wegen seiner Nähe zu den
europäischen Institutionen und die der Atlantischen Allianz. Eine
ähnliche Vorgehensweise kann nicht von den westlichen Nationen
toleriert werden, die jedoch immer noch zu zweideutige Haltung mit
Ankara, weg von der aufs Schärfste verurteilt: ein Verhalten, das zeigt
auch, wie die westlichen Regierungen für diese Show von Gewalt völlig
unvorbereitet waren, zu schnell nicht vor gründlich vorbereitet. Aber wenn wir das Verhalten zu analysieren, die Erdogan bisher gehalten hat die Überraschung nicht so sein. Die
Fakten dieser Tage scheinen die natürliche Fortsetzung der Aktion eines
skrupellosen Politiker, der Demokratie im wahrsten Sinne des Wortes zu
schätzen weiß, sondern nutzt sie als Werkzeug für seine Zwecke. Auch
als Verbündeter erwies Erdogan unzuverlässig, eine mehrdeutige auf den
Fall des islamischen Staates durchgeführt beibehalten, die von Anfang an
sanktioniert werden sollten. Der
Westen, kämpfen mit ihren eigenen Problemen links zu das Feld offen für
Präsident türkisch, eine Haltung der Herablassung zu ähnlich dem mit
dem arabischen Frühling und seine Folgen gehalten zu halten. Der
westliche Fehlen von Maßnahmen durch schlechtes Management des Irak und
jetzt eine autoritäre islamische Regime an der Grenze politischen
Monster, wie die aktuelle ägyptische Regierung, die verfahrene Situation
in Libyen, die als ständige an der Macht von Assad, dem Mittleren Osten
Instabilität, Spiel erzeugt von "Europa. Es
scheint, dass sich die Situation der arabischen Länder und die Türkei,
von einem islamischen Präsenz beeinflusst nicht, ein Gleichgewicht zu
finden, und dies hat auch wegen Unterschätzung des Religiösen in diesen
Ländern. Wenn
Ägypten gegen die Diktatur der Muslimbruderschaft reagiert hat,
rechtmäßig gewählt, aber mit der festen Absicht, die Scharia als
Grundgesetz des Landes, mit einem noch heftigeren Militärdiktatur zu
gelten, hat die Türkei eine langwierige Regression in der Zeit von
säkularen Land erfahren ein
Land, in dem das religiöse Element wurde von Erdogan gewirkt dank einer
konstanten Arbeit der Bürgerrechte Erosion übernommen. Die
Wirkung des türkischen Präsidenten so ausgeprägt gewesen, dass auch die
Streitkräfte ihre Macht behalten haben, wie es in Ägypten und die
Tatsache, passiert ist, dass die Säuberung die Sie vor einem possbile
andere Form von Widerspruch zu löschen einen Plan zeigt, wo die
Steuerung der Macht neigt dazu, nahezu absolute Form ausgeübt werden. So,
jetzt die westlichen Länder müssen sorgfältig prüfen, wie mit einer
Nation als Verbündeten zu umgehen oder wird fast ein potentieller Feind
der Machtstruktur, die in ihm entwickelt hat und dass in jedem Fall
nicht mehr bietet keine Garantie, wenn nicht die der Zweckmäßigkeit und sind nicht wenige, die eine Beziehung zu halten. Dies
ist, weil die Türkei wesentlich viel mehr auf die Grenzen Europas ist,
dass die Staaten, die am Südufer des Mittelmeers sind, und auch, vor
allem nicht sekundär innerhalb der Atlantischen Allianz ist. Doch
es ist die Zeit zu sein, nicht mehr sein, die Verfechter der Rechte nur
in Worten scheint, wird es notwendig, eine Anstrengung zu ermöglichen,
sich von denen zu distanzieren, die nicht respektieren die bürgerlichen
Freiheiten, auch wenn es bedeutet, einen Preis zu bezahlen. Auch,
weil im Gegensatz zu dem Preis zu zahlen wäre höher und würde die
Prinzipien negieren, auf der westlichen Staaten werden gegründet. Diese
Reflexion jedoch eher theoretisch zu bleiben, weil die unmittelbaren
Probleme und Quoten, die Staatsräson und auch die vielen bevorstehenden
Wahlen, die Erdogan nur in den USA und Europa durchgeführt werden kann
helfen, sicher in der Lage sein, die Vorteile dieser Momente der
Schwäche zu nehmen unserer Systeme, auf die in ihrer Ausgangs, indem die Türkei eine gefälschte Demokratie deutlich geworden.
La Turquie est plus un allié fiable
Quel est le véritable coup? Le
seul fait par le mode amateur et vaincu dans un court laps de temps ou
de ce que le président turc met en œuvre, en éliminant toute opposition
possible, non seulement politique, présent et futur? Les
chiffres dont nous parlons sont d'une grande importance: l'arrestation,
en fait, serait plus de dix mille, tandis que les fonctionnaires et les
fonctionnaires évincés de leurs postes viendraient à cinquante mille,
qui sont inclus, en plus des juges, qui ont subi première vague de répression, des enseignants et des professeurs d'université pas alignée sur les positions de M. Erdogan. Mais
l'action contre la dissidence a été adressée également au secteur privé
et religieux, où les journalistes hostiles aux idées du président de
licenciement subi turc, ainsi que des imams pas alignés avec les
positions religieuses, et les politiques d'Erdogan. Il
est une répression qui met la Turquie sur le même niveau des états les
plus autoritaires, mais qui surprend par sa proximité avec les
institutions européennes et celles de l'Alliance atlantique. Un
cours d'action similaire ne peut être tolérée par les pays occidentaux,
qui, cependant, restent encore l'attitude trop ambiguë avec Ankara,
loin de la condamnation la plus forte: un comportement qui dénote aussi
comment les gouvernements occidentaux étaient totalement préparés à
cette démonstration de force, trop vite pour ne pas être bien préparé avant. Mais si l'on analyse les comportements qui Erdogan a eu lieu jusqu'à présent la surprise ne peut pas être tel. Les
faits de ces jours-ci semblent le prolongement naturel de l'action d'un
homme politique sans scrupules, qui apprécie la démocratie dans le
plein sens du terme, mais utilise comme un outil pour ses fins. Même
comme un allié Erdogan avéré peu fiable, le maintien d'une ambiguïté
menée sur le cas de l'Etat islamique, qui aurait dû être sanctionné dès
le début. L'Occident,
aux prises avec leurs propres problèmes trop laissé le champ libre au
président turc, maintenir une attitude de condescendance trop semblable à
celle tenue avec le printemps arabe et ses conséquences. Le
manque ouest d'action a généré des monstres politiques, tels que le
gouvernement égyptien actuel, la situation confuse en Libye, la
permanence du pouvoir d'Assad, l'instabilité au Moyen-Orient, jeu par
une mauvaise gestion de l'Irak et maintenant un régime islamique
autoritaire à la frontière de 'Europe. Il
semble que la situation des pays arabes et de la Turquie, influencée
par une présence islamique ne peut pas trouver un équilibre, et cela a
également été due à une sous-estimation de l'élément religieux présent
dans ces pays. Si
l'Egypte a réagi à la dictature des Frères musulmans, légitimement élu,
mais avec la ferme intention d'appliquer la charia comme loi
fondamentale du pays, avec une dictature militaire encore plus violente,
la Turquie a subi une régression prolongée dans le temps par pays
laïque un pays où l'élément religieux a repris, grâce à un travail constant d'érosion des droits civils causés par Erdogan. L'action
du président turc a été si répandue que même les forces armées ont
conservé leur pouvoir, comme il est arrivé en Egypte et le fait que la
purge visant à effacer toute autre forme de dissidence possbile montre
un plan où le contrôle de la le pouvoir tend à être exercé forme quasi absolue. Alors
maintenant, les pays occidentaux doivent examiner attentivement la
façon de traiter avec une nation comme un allié ou devient presque un
ennemi potentiel à la structure du pouvoir qui a développé en son sein
et que, dans tous les cas, ne propose aucune garantie, sinon ceux de opportunité, et ne sont pas que quelques-uns, pour maintenir une relation. Ceci
est parce que la Turquie est matériellement beaucoup plus les
frontières de l'Europe que les Etats qui se trouvent sur la rive sud de
la Méditerranée, et aussi, en particulier non secondaire est au sein de
l'Alliance atlantique. Toutefois,
il semble être le temps de ne plus être les champions des droits que
dans les mots, il devient nécessaire pour permettre un effort pour se
démarquer de ceux qui ne respectent pas les libertés civiles, même si
cela signifie payer un prix. Aussi
parce que, à la différence du prix à payer serait plus élevé et irait à
l'encontre des principes sur lesquels les Etats occidentaux sont
fondées. Cette
réflexion, cependant, plus de chances de rester théorique, parce que
les problèmes et les quotas immédiats, la raison d'Etat et aussi les
nombreuses prochaines élections qui seront menées aux États-Unis et
l'Europe ne peut aider à Erdogan, sûrement être en mesure de tirer parti
de ces moments de faiblesse de nos systèmes, qui, à son départ pour devenir clair en faisant de la Turquie une fausse démocratie.
Turquia não é mais um aliado confiável
Que é o golpe real? A
feita pelo modo amador e vencidos em um curto espaço de tempo ou o que o
presidente turco está a implementar, eliminando qualquer possibilidade
de oposição, não só política, presente e futuro? Os
números que estamos a falar são de uma enorme magnitude: o preso, na
verdade, seria mais do que dez mil, enquanto as autoridades e
funcionários públicos expulsos de seus postos viria a cinquenta mil, os
quais estão incluídos, além dos juízes, que se submeteram primeira onda de repressão, professores e professores universitários não alinhados com as posições de Erdogan. Mas
a ação contra a dissidência foi dirigida também para o setor privado e
religioso, onde os jornalistas se opõem às ideias do presidente turco
demissão sofrido, bem como os imãs não alinhados com as posições
religiosas e políticas de Erdogan. É
uma repressão que coloca a Turquia no mesmo nível dos Estados mais
autoritários, mas que surpreende por sua proximidade com as instituições
europeias e os da Aliança Atlântica. Um
curso semelhante de ação não pode ser tolerada pelas nações ocidentais,
que, no entanto, ainda permanecem atitude muito ambígua com Ancara,
longe da mais enérgica condenação: um comportamento que também denota
como os governos ocidentais foram totalmente preparado para esta
demonstração de força, muito rápido para não ser cuidadosamente preparado antes. Mas se analisarmos os comportamentos que Erdogan tenha ocupado até agora a surpresa não pode ser tal. Os
fatos destes dias parecem a continuação natural da ação de um político
sem escrúpulos, que aprecia a democracia no sentido pleno do termo, mas
usa-lo como uma ferramenta para seus propósitos. Mesmo
como um aliado Erdogan mostrou confiável, mantendo uma ambígua
conduzida sobre o caso do Estado islâmico, que deveria ter sido
sancionado desde o início. O
Ocidente, lutando com seus próprios problemas também deixou o campo
aberto ao Presidente turco, mantendo uma atitude de condescendência
muito semelhante à realizada com a Primavera Árabe e as suas
consequências. O
western falta de ação gerou monstros políticos, como o governo egípcio
atual, a situação confusa na Líbia, a permanência no poder de Assad, a
instabilidade no Médio Oriente, jogo por má gestão do Iraque e agora um
regime islâmico autoritário na fronteira do 'Europe. Parece
que a situação dos países árabes e da Turquia, influenciado por uma
presença islâmica não pode encontrar um equilíbrio, e isso também foi
devido à subestimação do elemento religioso presente nesses países. Se
o Egito reagiu à ditadura da Irmandade Muçulmana, legitimamente eleito,
mas com a firme intenção de aplicar a lei Sharia como lei fundamental
do país, com uma ditadura militar ainda mais violenta, Turquia sofreu
uma regressão prolongada no tempo por país laico um país onde o elemento religioso assumiu, graças a um trabalho constante de erosão dos direitos civis operada por Erdogan. A
ação do presidente turco foi tão profundo que até mesmo as forças
armadas têm mantido a sua potência, como é que aconteceu no Egito e no
fato de que o expurgo que visa apagar qualquer outra forma possbile da
dissidência mostra um plano onde o controle do o poder tende a ser exercido forma quase absoluta. Portanto,
agora os países ocidentais devem considerar cuidadosamente como lidar
com uma nação como um aliado ou quase se torna um inimigo em potencial à
estrutura de poder que se desenvolveu no seu interior e que, em
qualquer caso, não mais oferece qualquer garantia, se não as de conveniência, e não são poucos, para manter um relacionamento. Isso
ocorre porque a Turquia é materialmente muito mais nas fronteiras da
Europa que os estados que estão na margem sul do Mediterrâneo, e também,
especialmente secundário é no seio da Aliança Atlântica. No
entanto, parece ser o momento de deixar de ser os campeões dos direitos
apenas em palavras, torna-se necessário para permitir um esforço para
distanciar-se daqueles que não respeitam as liberdades civis, mesmo que
isso signifique pagar um preço. Também porque, ao contrário do preço a pagar seria maior e seria negar os princípios em que se baseiam os estados ocidentais. Esta
reflexão, no entanto, mais propensos a permanecer teórica, pois os
problemas e as quotas imediatas, a razão de Estado e também os muitos
próximas eleições que serão realizadas em os EUA ea Europa só pode
ajudar Erdogan, certamente será capaz de tirar proveito desses momentos
de fraqueza dos nossos sistemas, que em sua partida para se tornar clara, fazendo a Turquia uma falsa democracia.
Не Турция больше не является надежным союзником
Какой реальный переворот? Один
из любительских и побежденного режиме в течение короткого времени или
то, что турецкий президент осуществляет, исключая любую возможную
оппозицию, не только политические, настоящее и будущее? Цифры
о которых мы говорим, имеют огромные величины: задержанный, на самом
деле, было бы более десяти тысяч, в то время как чиновники и
государственные служащие вытеснены со своих постов придет до пятидесяти
тысяч, которые включены, в дополнение к судьям, которые подверглись Первая волна репрессий, учителей и преподавателей университетов не выровнен по позициям Эрдоганом. Но
действия против инакомыслия было адресовано также к частному сектору и
религиозных, где журналисты выступают против идеи президента Турции
пострадали увольнения, а также имамы не выровнен с религиозными
позициями, и политика Эрдогана. Это
репрессии, что ставит Турцию на том же уровне самых авторитарных
государств, но удивляет своей близостью к европейским институтам и те,
Атлантического Альянса. Подобный
курс действий не может быть терпимо западных стран, которые, однако, до
сих пор остаются слишком неоднозначное отношение с Анкарой, от самого
сильного осуждения: поведение, которое также означает, как западные
правительства были совершенно не готовы к этой демонстрации силы, слишком быстро, чтобы не тщательно подготовлены раньше. Но если проанализировать поведение, что Эрдоган не провел до сих пор сюрприз не может быть такой. Факты
эти дни кажутся естественным продолжением действия недобросовестного
политик, который ценит демократию в полном смысле этого слова, но
использует его в качестве инструмента для своих целей. Даже
в качестве союзника Эрдогана оказалась ненадежной, поддерживая
неоднозначный провели по делу исламского государства, которое должно
было быть санкционировано с самого начала. Запад,
борется со своими проблемами тоже покинул поле открыто для президента
Турции, поддерживая отношение снисходительное слишком аналогичной той,
проведенной с арабской весны и его последствия. Западное
бездействием породила политических монстров, таких как нынешнего
египетского правительства, запутанной ситуации в Ливии, незыблемости
власти Асада, нестабильность на Ближнем Востоке, игра по плохим
управлением Ирака, а теперь авторитарного исламского режима на границе "Европа. Кажется,
что ситуация из арабских стран и Турции, под влиянием исламского
присутствия не может найти баланс, и это также было связано с
недооценкой религиозного элемента, присутствующего в этих странах. Если
Египет отреагировал на диктатуру Братьев-мусульман, законно избранный,
но с твердым намерением применить закон шариата в качестве основного
закона страны, с еще более жестокой военной диктатуры, Турция
подверглась затяжную регрессии во времени светским государством страна, где религиозный элемент взял на себя, благодаря постоянной работе эрозии гражданских прав кованого Эрдоганом. Действие
турецкого президента была настолько распространена, что даже
вооруженные силы сохранили свою власть, как это произошло в Египте и тот
факт, что чистка направлена на удаление любого possbile другой формы
инакомыслия показывает план, где контроль власть, как правило, осуществляется практически абсолютную форму. Так
что теперь западные страны должны внимательно рассмотреть, как иметь
дело с нацией, как союзника или почти становится потенциальным врагом
структуры власти, которая сложилась в нем и что, во всяком случае,
больше не предлагает никаких гарантий, если не те целесообразность, и не мало, чтобы поддерживать отношения. Это
потому, что Турция существенно больше на границах Европы, что
государства, которые находятся на южном берегу Средиземного моря, а
также, особо не вторичное находится в пределах Атлантического альянса. Однако
это, кажется, время, чтобы больше не быть чемпионами прав только на
словах, становится необходимым, чтобы приложить усилия, чтобы
дистанцироваться от тех, кто не уважает гражданские свободы, даже если
это означает платить цену. Кроме
того, поскольку, в отличие от цены платить будет выше, и свело бы на
нет принципы, на которых основываются западные государства. Это
отражение, однако, более вероятно, останется теоретическим, так как
непосредственные проблемы и квоты, причиной государства, а также многие
предстоящие выборы, которые будут проведены в США и Европе может только
помочь Эрдогана, несомненно, сможет воспользоваться этими моментами
слабости наших систем, которые в своем начинают становиться ясно, что делает Турцию поддельную демократию.
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