Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
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lunedì 8 agosto 2016
タリバンはアフガニスタンで進んでいます
アフガニスタンでの紛争の15年後、国の状況ははるかに解決からです。そのため、すでに実際の37万に到着した国軍の作成の失敗の、そして、他方では17万人の力に達し、状態は国家の領土の完全な制御を持つことができません。いくつかの地区は、イスラム法を適用することによって、それらを投与することに加えて、神風のために、あることが地元住民を強制する、両方の戦闘機のために、彼らの軍隊、トレーニングセンターのための事業基盤を確立している、タリバンの主権下にあります原理主義者の意志に従属。アフガニスタンの状態の問題は、それが必要であるものがに政治レベルでの進捗状況を作るために失敗し、関係者との合意の欠如が少ない部族の構造内に存在する、タリバン組織の宗教の影響を受けている腐敗した政治的なクラス、にもあります接触。イスラム原理主義のいくつかの地区の制御は、実際には、状態の構造の外側に配置され、国の部品の主権の年間の放棄の状態装置を余儀なくされました。軍の態度は、この問題の一部である、軍の貧弱な運用能力ので、領土のレコンキスタを目的としたアクションを許可していない守備戦術、それらを強制します。これは、タリバンは、国際連合、特に米国のすべての努力を無効にゆっくりではあるが着実に進展し、発揮スレ、の戦争です。 2001年以降、欧米の投資が実質的に存在していなかったことが、唯一の軍隊を構築し、装備するために必要な武器のトレーニングや提供のために650億ドルでした。スタッフの数が少ないの状況は、軍隊生活のためのアフガニスタン人の生活態度、また国家の軍隊に悩まされるの逃亡の大規模な数に依存します。知覚は、アフガニスタン人自身が国軍の有用性の納得であり、まだ西部の保護を好むということです。 2015年と2016年の初めまでの期間では、それを交換した実際のタリバンに対する直接の戦いのための準備ができていないのいずれかアフガン兵士の多くは、ほとんどの訓練を受け、やる気、その結果、少なくとも三分の一となっていると推定されていますそして、よく知られている地形の外に移動するには慣れ。公式にアフガニスタンの解放のための2014の操作で終了し、実際にのみ減少していると公式のコミットメントは、2020年までは西軍の存在を確実にポーランドで行われました。プログラムは、自己タリバンとのコンテストで優勝するための国家の軍隊にするだろうが、今この結果は非常に遠く離れているようです。何がカブールに欠けている、以前に記載されているものを超えて、いくつかの隣接状態が彼を確保するためにどの、タリバン民兵直接的および間接的な支援を奪うだろうプロジェクトに着手する、近隣諸国との関係を確立することができ外交構造です。特に、パキスタンの姿勢は、アフガニスタンの圧力がカブールに影響を与えるオープン野望を維持し、部分的にので、あまりにも明確ではないが続いています。状況の全体像をより一層慎重にアフガニスタンの問題を治療するために、欧米の軍と米国に課す:独立国家を作成し、西部の同盟に入ったの目的は、これまで占有します次期大統領のために、失敗した場合ホワイトハウスは、世界の舞台でカブール場所の問題は、時間に再発します。タリバンの拡大は、シリアとイラクでの紛争は確かに減少していないが、テロとの闘いにおける重要な優先事項である防ぎます。この伝染のレベルは地域と世界の均衡を変化させることができる、さらに大きな拡大を回避するためにも、これらに広がっていくことを避けるために、実際に必要な。
طالبان تتقدم في أفغانستان
بعد خمسة عشر عاما من الصراع في أفغانستان، فإن الوضع في البلاد لا يزال بعيدا عن الحل. بسبب
فشل إنشاء جيش وطني، والتي كانت تصل بالفعل في الفعلية 370،000، و، من
ناحية أخرى، بلغت قوة من 170،000 رجل، والدولة غير قادرة على السيطرة
التامة على التراب الوطني. عدة
مناطق تخضع لسيادة لحركة طالبان، التي، بالإضافة إلى إدارة لهم من خلال
تطبيق الشريعة الإسلامية، وإنشاء قواعد عمليات للقوات المسلحة، ومراكز
التدريب، سواء بالنسبة للمقاتلين، والتي لكاميكازي، مما اضطر السكان
المحليين إلى أن يكون خاضعين لإرادة الأصوليين. مشكلة
الدولة الأفغانية أيضا بسبب الطبقة السياسية الفاسدة، التي فشلت في تحقيق
تقدم على الصعيد السياسي وعدم وجود اتفاقات مع أطراف أقل تأثرا بالدين من
المنظمات طالبان موجودة في الهياكل القبلية، وتلك التي هي ضرورية للإتصال به. السيطرة
على عدة أحياء من الأصوليين الإسلاميين اضطر جهاز الدولة في التنازل عن
العام السيادة على أجزاء من البلاد، والتي، في الواقع، يتم وضعها خارج بنية
الدولة. موقف
القوات المسلحة جزء من هذه المشكلة، لأن القدرات التشغيلية الفقيرة من
الجيش، يجبرهم إلى تكتيك دفاعي، والتي لا تسمح الإجراءات التي تهدف إلى
استعادة الإقليم. إنها حرب الاستنزاف، حيث تنشط حركة طالبان تمارس تقدما بطيئا ولكنه ثابت، الذي يبطل كل جهود التحالف الدولي وخاصة الولايات المتحدة. منذ
عام 2001، كان الاستثمار الغربي 65 مليار دولار فقط من أجل التدريب وتوفير
الأسلحة اللازمة لبناء وتجهيز الجيش، الذي عمليا لم تكن موجودة. وضع
عدد قليل من الموظفين يعتمد على موقف الفقراء الأفغان للحياة العسكرية،
وكذلك عدد كبير من الفرار من التي تعاني من القوات المسلحة الوطنية. التصور هو أن الأفغان أنفسهم غير مقتنعين بجدوى جيش وطني ويفضلون حماية الغربي لا يزال. في
الفترة ما بين عام 2015 وبداية عام 2016 يقدر أن الفعلية التي تم
استبدالها كان الثلث على الأقل، وكانت النتيجة أن عددا كبيرا من الجنود
الأفغان إما غير مستعد للحرب مباشرة ضد طالبان، الأكثر تدريب ودوافع واعتاد على الخروج من التضاريس المعروفة. انتهت
رسميا في عام 2014 عمليات من أجل تحرير أفغانستان، في واقع الأمر فقط تم
تخفيض والالتزام الرسمي المحرز في بولندا ضمان وجود القوات الغربية حتى عام
2020؛ ان البرنامج لا لجعل الذات الجيش الوطني للفوز في المسابقة مع طالبان، ولكن الآن هذه النتيجة يبدو بعيدا جدا. ما
هو مفقود في كابول، وراء ما ذكر سابقا، هو بنية الدبلوماسي قادرة على
إقامة علاقات مع الدول المجاورة، لتنفيذ مشروع من شأنها أن يسلب حركة
طالبان الدعم المباشر وغير المباشر، والذي بعض الدول المجاورة لتأمين له. وعلى
وجه الخصوص لا يزال موقف باكستان أن تكون غير واضحة للغاية، ويرجع ذلك
جزئيا الضغط على أفغانستان وتبقي طموحات مفتوحة للتأثير على كابول. الصورة
العامة للوضع يفرض على القوات الغربية والولايات المتحدة لعلاج المشكلة
الأفغانية مع أكبر الحذر: إذا كان الهدف من إقامة دولة مستقلة ودخل التحالف
الغربي، فشلت حتى الآن، بالنسبة للرئيس القادم الذي سيشغل البيت الأبيض مسألة مكان كابول يوم المسرح العالمي سوف تتكرر في الوقت المحدد. منع توسع طالبان لا يزال يمثل أولوية رئيسية في مجال مكافحة الإرهاب، وبالتأكيد لم ينخفض الصراع في سوريا والعراق. من الضروري حقا لتجنب أن مستوى هذه العدوى ستنتشر حتى إلى هؤلاء، لتجنب التوسعات أكبر، قادرة على تغيير التوازن الإقليمي والعالمي.
giovedì 4 agosto 2016
La questione curda presente anche in Iran
L’esecuzione, da parte delle autorità iraniane, di condanne a morte contro persone di etnia curda, appartenenti ad un gruppo descritto come espressione del terrorismo fondamentalista sunnita, ha destato le proteste delle organizzazioni dei diritti umani. Teheran, pur ammettendo l’avvenuta esecuzione, non ne ha specificato il numero, che, secondo alcune fonti ammonterebbero tra le 10 e 20 persone, mentre secondo i curdi si tratterebbe di circa 40 condanne a morte eseguite. Il gruppo a cui appartenevano i curdi è considerato in Iran al pari di Al Qaeda e dello Stato islamico. Secondo le autorità iraniane, che oltre ad avere eseguito le condanne a morte, avrebbero fermato oltre 100 aderenti della formazione curda, il gruppo terroristico sarebbe l’autore di diversi attentati nella regione del Kurdistan irakeno, che avrebbe determinato diverse vittime tra la polizia, i religiosi e nella magistratura. In Iran alle sentenze capitali non viene data pubblicità, il fatto che, in questo caso, sia stato dato ampio rilievo, rappresenta una anomalia, che deve essere intesa come segnale politico. Teheran ha voluto dare pubblicità al fatto, presumibilmente, per evidenziare che intende stroncare le possibili velleità curde per una autonomia della regione del Kurdistan irakeno. In sostanza la situazione in Iran avrebbe delle similitudini con quella turca, dove il governo di Ankara ha intensificato da tempo l’azione di repressione dei tentativi dei curdi di guadagnare l’autonomia. Questa esecuzione non ha solo uno scopo punitivo, ma anche preventivo, per evitare che la situazione curda assuma una dimensione sempre maggiore nella ricerca di una maggiore autonomia. Occorre ricordare che i curdi sono una popolazione divisa in quattro stati: Iran e Turchia, appunto, oltre che Siria ed Iraq. In questi ultimi due stati la guerra in corso contro lo Stato islamico, dove le milizie curde sono state impiegate sul terreno, al fianco della coalizione occidentale ed anche degli stessi combattenti iraniani, le istanze di autonomia stanno avendo numerose prospettive, proprio per il ruolo ricoperto nella guerra. In Iraq, poi, la regione curda, gode già di un’ampia autonomia, che gli permette di gestire i giacimenti petroliferi ed amministrare la giustizia. I curdi irakeni hanno intrapreso un vero e proprio percorso che potrebbe portarli alla creazione del primo stato curdo indipendente e sovrano. Anche in Siria la situazione è migliore, rispetto ad Iran e Turchia, i combattenti curdi hanno difeso il proprio territorio, contro lo Stato islamico e con Assad sembra essere presente un tacito accordo di non belligeranza, che potrebbe sfociare, quando dovesse finire il conflitto siriano, al raggiungimento di una autonomia, che potrebbe essere di assoluta sovranità o all’interno dello stato siriano. Questo elemento è stato sfruttato abilmente da Damasco in funzione anti turca, perchè per Ankara avere uno stato curdo sulle proprie frontiere rappresenterebbe il maggiore pericolo possibile. In passato l’Iran, come ha anche fatto la Turchia, ha bombardato le zone curde all’interno dei territori irakeno, compiendo evidenti violazioni del diritto internazionale, perchè imputava ai curdi irakeni, come facevano i turchi, di ospitare delle basi militari, da cui partivano atti ostili contro Teheran. La guerra contro lo Stato islamico ha cambiato i rapporti tra gli iraniani ed i curdi irakeni, che hanno spesso combattuto a fianco, per impedire le avanzate del califfato, intenzionato ad arrivarre ai confini con lo stato iraniano. Se, dunque, l’atteggiamento di Teheran è mutato con i curdi irakeni, con quelli presenti sul suo territorio pare inasprirsi proprio per evitare pericolose rivendicazioni, in grado di alterare gli equilibri statali. Inoltre esistono anche risvolti internazionali, giacché l’Iran ha accusato l’Arabia Saudita di finanziare e fomentare i curdi iraniani, che sono di religione musulmana sunnita, per cercare di destabilizzare il paese iraniano. Si tratta di una ipotesi non accertata, ma possibile, all’interno della dialettica profondamente alterata che vige tra i due paesi; Riyadh potrebbe sfruttare una situazione contingente, già presente da anni e non certo creata dall’Arabia Saudita, forse per compensare la situazione speculare presente nello Yemen dove i sauditi accusano gli iraniani di appoggiare i ribelli sciiti. In ogni caso la questione curda è destinata ad assumere sempre più rilevanza nel futuro del panorama internazionale.
The Kurdish problem also present in Iran
The
overall implementation by the Iranian authorities, the death sentences
against people of Kurdish origin, belonging to a group described as an
expression of the Sunni fundamentalist terrorism, it has aroused
protests from human rights organizations. Tehran,
while acknowledging the success of the operation, did not specify their
number, who, according to some sources would total between 10 to 20
people, while according to the Kurds amount of about 40 executions. The group they belonged to the Kurds in Iran is considered on a par with Al Qaeda and the Islamic State. According
to Iranian authorities, as well as having carried out the death
sentences, they would have stopped more than 100 members of the Kurdish
formation, the terrorist group would be the author of several attacks in
the Iraqi Kurdistan region, which would have resulted in several
casualties among the police, Religious and judiciary. In
Iran to the capital sentences is not publicized, the fact that, in this
case, has been given ample relief, represents an anomaly, which must be
understood as a political signal. Tehran
wanted to publicize the fact, presumably, to highlight that it intends
to nip possible Kurdish aspirations for autonomy of the Iraqi Kurdistan
region. Essentially
the situation in Iran would have some similarities with the Turkish
one, where the government in Ankara has intensified long the action of
repression of Kurdish attempts to gain autonomy. This
execution has not only a punitive purpose, but also preventive, to
avoid that the Kurdish situation always assume a greater dimension in
the search for a greater autonomy. It must be recalled that the Kurds are a people divided into four states: Iran and Turkey, in fact, as well as Syria and Iraq. In
the latter two were the ongoing war against the Islamic State, where
Kurdish militias have been deployed on the ground, alongside the Western
coalition and also of the same fighters Iranians, the autonomy
instances are having many prospects, because of the role played in the war. Iraq,
then, the Kurdish region already enjoys considerable autonomy, which
allows him to manage the oil fields and administer justice. The
Iraqi Kurds have embarked on a real journey that would take them to the
creation of the first independent and sovereign Kurdish state. Even
in Syria the situation is better compared to Iran and Turkey, the
Kurdish fighters have defended their territory against the Islamic state
and Assad appears to be a tacit agreement of non-aggression, which
could lead, when were to end the Syrian conflict , to achieve autonomy, which could be of absolute sovereignty or within the Syrian state. This
item has been cleverly exploited by Damascus in the Turkish anti
function, because for Ankara to have a Kurdish state on their borders
would represent the greatest danger possible. In
the past Iran, as did Turkey bombed Kurdish areas inside the Iraqi
territories, making clear violations of international law, because it
attributed to the Iraqi Kurds, as did the Turks, to host military bases,
from which departed hostile acts against Tehran. The
war against the Islamic state has changed the relationship between the
Iranians and Iraqi Kurds, who often fought on the side, to prevent the
advanced caliphate, intending to anchor finally at the borders with the
Iranian state. If,
then, the Iranian attitude changed with the Iraqi Kurds, with those on
its territory it seems to escalate in order to avoid dangerous claims,
can alter the equilibrium state. In
addition there are also international implications, since Iran has
accused Saudi Arabia of financing and fomenting the Iranian Kurds, who
are Sunni Muslims, to try to destabilize the Iranian country. It
is a hypothesis not confirmed, but possible, within the profoundly
altered the dialectic that exists between the two countries; Riyadh
could exploit a contingent situation, already present for years and
certainly not created by Saudi Arabia, perhaps to compensate for this
situation mirrored in Yemen, where the Saudis accuse Iran of supporting
the Shi'ite rebels. In any case, the Kurdish issue is likely to play more and more important in the future on the international scene.
También el problema kurdo presentes en Irán
La
ejecución por las autoridades iraníes, las sentencias de muerte contra
las personas de origen curdo, que pertenecen a un grupo se describe como
una expresión del terrorismo fundamentalista sunita, que ha despertado
las protestas de organizaciones de derechos humanos. Teherán,
al tiempo que reconoce el éxito de la operación, no especificó su
número, que, según algunas fuentes sería un total de entre 10 a 20
personas, mientras que de acuerdo a la cantidad de kurdos cerca de 40
ejecuciones. El grupo al que pertenecían los kurdos en Irán es considerado a la par con Al Qaeda y el Estado Islámico. Según
las autoridades iraníes, además de haber llevado a cabo las sentencias
de muerte, habrían dejado más de 100 miembros de la formación kurda, el
grupo terrorista sería el autor de varios ataques en la región del
Kurdistán iraquí, lo que habría dado lugar a varias víctimas entre la
policía, religiosa y el poder judicial. En
Irán a las sentencias de muerte no se publicita, el hecho de que, en
este caso, se ha dado una amplia alivio, representa una anomalía, que
debe ser entendida como una señal política. Teherán
quería dar a conocer el hecho, presumiblemente, para poner de relieve
su intención de cortar posibles aspiraciones kurdas de autonomía de la
región del Kurdistán iraquí. Esencialmente,
la situación en Irán tendría algunas similitudes con el de Turquía, en
el que el Gobierno de Ankara ha intensificado mucho la acción de la
represión de los intentos kurdos para ganar autonomía. Esta
ejecución no sólo tiene un propósito punitivo, sino también preventivo,
para evitar que la situación kurda siempre asume una dimensión mayor en
la búsqueda de una mayor autonomía. Hay que recordar que los kurdos son un pueblo dividido en cuatro estados: Irán y Turquía, de hecho, así como Siria e Irak. En
estos dos últimos eran la guerra en curso contra el Estado islámico,
donde las milicias kurdas se han desplegado en el suelo, junto a la
coalición occidental y también de los mismos combatientes iraníes, los
casos de autonomía están teniendo muchas perspectivas, debido al papel
desempeñado en la guerra. Irak,
a continuación, la región kurda ya goza de una gran autonomía, lo que
le permite gestionar los campos de petróleo y administrar justicia. Los
kurdos iraquíes han embarcado en un viaje real que los llevaría a la
creación del primer estado kurdo independiente y soberano. Incluso
en Siria la situación es mejor en comparación con Irán y Turquía, los
combatientes kurdos han defendido su territorio contra el estado
islámico y Assad parece ser un acuerdo tácito de no agresión, lo que
podría conducir, cuando se iban a poner fin al conflicto sirio , para lograr la autonomía, que podría ser de la soberanía absoluta o dentro del estado sirio. Este
artículo ha sido hábilmente explotado por Damasco en la función anti
turca, Ankara porque para tener un estado kurdo en sus fronteras
representaría el mayor peligro posible. En
el pasado Irán, al igual que Turquía bombardeó zonas kurdas dentro de
los territorios iraquíes, haciendo claras violaciónes del derecho
internacional, ya que atribuye a los kurdos iraquíes, al igual que los
turcos, para albergar bases militares, desde que partió actos hostiles contra Teherán. La
guerra contra el estado islámico ha cambiado la relación entre los
iraníes y los kurdos iraquíes, que con frecuencia precisamente en el
lado, para evitar que el califato avanzada, con la intención de anclar
finalmente en las fronteras con el Estado iraní. Si,
entonces, la actitud de Irán cambió con los kurdos iraquíes, con los
que en su territorio se parece a escalar con el fin de evitar
reclamaciones peligrosas, pueden alterar el estado de equilibrio. Además
también hay implicaciones internacionales, ya que Irán ha acusado a
Arabia Saudí de la financiación y el fomento de los kurdos iraníes, que
son musulmanes sunitas, para tratar de desestabilizar el país iraní. Es
una hipótesis no confirmada, pero es posible, dentro de la alterado
profundamente la dialéctica que existe entre los dos países; Riad
podría aprovechar una situación contingente, ya presente desde hace
años y, desde luego, no creado por Arabia Saudita, tal vez para
compensar esta situación reflejada en Yemen, donde los saudíes acusan a
Irán de apoyar a los rebeldes chiítas. En cualquier caso, la cuestión kurda es probable que desempeñe cada vez más importante en el futuro en la escena internacional.
Die kurdische Problem auch in Iran
Die
gesamte Umsetzung von den iranischen Behörden, die Todesurteile gegen
Personen kurdischer Herkunft, zu einer Gruppe als Ausdruck der
sunnitischen fundamentalistischen Terrorismus beschrieben gehören, hat
es Proteste von Menschenrechtsorganisationen geweckt. Teheran,
während der Erfolg der Operation anerkennt, hat nicht angegeben, ihre
Zahl, die, nach einigen Quellen zwischen 10 bis 20 Personen insgesamt
würde, während an den Kurden Menge von etwa 40 Hinrichtungen nach. Die Gruppe, die sie zu den Kurden im Iran gehörte ist auf einer Stufe mit Al-Qaida und der Islamischen Staat betrachtet. Laut
iranischen Behörden sowie die Todesurteile durchgeführt zu haben,
würden sie mehr als 100 Mitglieder der kurdischen Formation aufgehört
haben, die Terrorgruppe Autor mehrerer Angriffe in der irakischen Region
Kurdistan wäre, die bei der Polizei in mehreren Verletzten geführt
hätte, Religiöse und Justiz. Im
Iran zu den Kapital Sätze ist nicht bekannt, die Tatsache, dass in
diesem Fall reichlich Entlastung erteilt wurde, stellt eine Anomalie,
die als politisches Signal verstanden werden muss. Teheran
wollte, öffentlich auf, vermutlich, um hervorzuheben, dass es möglich
kurdische Bestrebungen nach Autonomie der irakischen Region Kurdistan zu
ersticken will. Im
Wesentlichen würde die Situation im Iran einige Ähnlichkeiten mit dem
türkischen ein, wo die Regierung in Ankara verstärkt hat lange die
Wirkung der Unterdrückung der Kurden versucht Autonomie zu erlangen. Diese
Ausführung hat nicht nur eine Strafzweck, sondern auch präventiv, um zu
verhindern, dass die kurdische Situation immer eine größere Dimension
bei der Suche nach einer größeren Autonomie übernehmen. Es
muss daran erinnert werden, dass die Kurden ein Volk in vier Staaten
aufgeteilt sind: Iran und in der Türkei, in der Tat, sowie Syrien und
dem Irak. In
den beiden letztgenannten waren die andauernden Krieg gegen den
islamischen Staat, wo kurdische Milizen haben viele Perspektiven auf dem
Boden, neben der westlichen Koalition und auch von den gleichen Kämpfer
Iraner, die Autonomie-Instanzen haben, wegen der Rolle spielte
eingesetzt worden in dem Krieg. Irak,
dann die kurdische Region genießt bereits eine weitgehende Autonomie,
die ihm die Ölfelder zu verwalten und Gerechtigkeit zu verwalten. Die
irakischen Kurden haben sich auf eine echte Reise in Angriff genommen,
die sie an die Gründung der ersten unabhängigen und souveränen
kurdischen Staat nehmen würde. Auch
in Syrien ist die Situation besser im Vergleich zu Iran und in der
Türkei, die kurdische Kämpfer haben ihr Territorium gegen den
islamischen Staat verteidigt und Assad scheint ein stillschweigendes
Einverständnis von Nichtangriffs zu sein, das könnte führen, wenn die
syrische Konflikt zu beenden waren zu erreichen, Autonomie, die der absoluten Souveränität oder innerhalb des syrischen Staates sein könnte. Dieser
Artikel wurde von Damaskus in der türkischen Anti-Funktion geschickt
ausgenutzt, denn für Ankara ein Kurdenstaat an ihren Grenzen zu haben,
würde die größte Gefahr möglich darzustellen. In
der Vergangenheit Iran, wie auch bombardiert Türkei kurdische Gebiete
innerhalb der irakischen Gebiete, klare Verletzungen des internationalen
Rechts zu machen, weil es an die irakischen Kurden zugeschrieben, wie
die Türken taten, Militärbasen zu bewirten, von die verstorbenen feindseligen Handlungen gegen Teheran. Der
Krieg gegen den islamischen Staat hat die Beziehung zwischen den
Iranern und den irakischen Kurden geändert, die oft auf der Seite
gekämpft, die erweiterte Kalifat zu verhindern, schließlich an den
Grenzen mit dem iranischen Staat zu verankern, die beabsichtigen. Wenn
dann die iranische Haltung mit den irakischen Kurden geändert, mit
denen auf seinem Gebiet scheint es, um zu eskalieren gefährliche
Ansprüche zu vermeiden, kann den Gleichgewichtszustand zu verändern. Darüber
hinaus gibt es auch internationale Auswirkungen, da Iran Saudi-Arabien
der Finanzierung beschuldigt hat und die iranischen Kurden geschürt, die
Sunniten sind, um zu versuchen, das iranische Land zu destabilisieren. Es
ist eine Hypothese nicht bestätigt, aber möglich, innerhalb der
zutiefst die Dialektik verändert, dass zwischen den beiden Ländern
besteht; Riad
könnte eine bedingte Situation, bereits seit Jahren nutzen und schon
gar nicht von Saudi-Arabien geschaffen, vielleicht für diese Situation
im Jemen gespiegelt zu kompensieren, wo die Saudis beschuldigen Iran die
schiitischen Rebellen zu unterstützen. In
jedem Fall ist die kurdische Frage wahrscheinlich mehr und mehr an
Bedeutung in der Zukunft auf der internationalen Bühne zu spielen.
Le problème kurde également présent en Iran
La
mise en œuvre globale par les autorités iraniennes, les condamnations à
mort contre des personnes d'origine kurde, appartenant à un groupe
décrit comme une expression du terrorisme fondamentaliste sunnite, il a
suscité des protestations des organisations de défense des droits. Téhéran,
tout en reconnaissant le succès de l'opération, ne précise pas leur
nombre, qui, selon certaines sources totaliseraient entre 10 à 20
personnes, alors que, selon le montant des Kurdes d'environ 40
exécutions. Le groupe auquel ils appartenaient les Kurdes en Iran est considéré sur un pied d'égalité avec Al-Qaïda et l'État islamique. Selon
les autorités iraniennes, ainsi que d'avoir exécuté les condamnations à
mort, ils auraient arrêté plus de 100 membres de la formation kurde, le
groupe terroriste serait l'auteur de plusieurs attaques dans la région
du Kurdistan irakien, ce qui aurait donné lieu à plusieurs victimes
parmi la police, religieuse et judiciaire. En
Iran, les peines capitales ne sont pas rendu public, le fait que, dans
ce cas, a été amplement soulagement, représente une anomalie, qui doit
être comprise comme un signal politique. Téhéran
voulait faire connaître le fait, sans doute, de mettre en évidence
qu'il a l'intention d'étouffer d'éventuelles aspirations kurdes pour
l'autonomie de la région du Kurdistan irakien. Essentiellement,
la situation en Iran aurait des similitudes avec celui de la Turquie,
où le gouvernement d'Ankara a intensifié longtemps l'action de
répression des tentatives kurdes pour obtenir l'autonomie. Cette
exécution a non seulement un but punitif, mais aussi préventive, pour
éviter que la situation kurde assume toujours une plus grande dimension
dans la recherche d'une plus grande autonomie. Il
faut rappeler que les Kurdes sont un peuple divisé en quatre Etats:
l'Iran et la Turquie, en effet, ainsi que la Syrie et l'Irak. Dans
les deux derniers ont été la guerre en cours contre l'État islamique,
où les milices kurdes ont été déployés sur le terrain, aux côtés de la
coalition occidentale et aussi des mêmes combattants Iraniens, les
instances d'autonomie sont ayant de nombreuses perspectives, en raison
du rôle joué dans la guerre. Irak,
alors, la région kurde jouit déjà d'une autonomie considérable, ce qui
lui permet de gérer les champs de pétrole et d'administrer la justice. Les
Kurdes irakiens se sont lancés dans un véritable voyage qui les mènera à
la création du premier Etat kurde indépendant et souverain. Même
en Syrie, la situation est meilleure par rapport à l'Iran et la
Turquie, les combattants kurdes ont défendu leur territoire contre
l'Etat islamique et Assad semble être un accord tacite de non-agression,
ce qui pourrait conduire, quand étaient à mettre fin au conflit syrien , pour atteindre l'autonomie, ce qui pourrait être de la souveraineté absolue ou dans l'Etat syrien. Cet
article a été habilement exploitée par Damas dans la fonction anti
turque, parce que pour Ankara d'avoir un Etat kurde sur leurs frontières
représenterait le plus grand danger possible. Dans
le passé, l'Iran, comme l'a fait la Turquie a bombardé des régions
kurdes à l'intérieur des territoires irakiens, faisant des violations
flagrantes du droit international, parce qu'elle attribue aux Kurdes
irakiens, comme les Turcs, d'accueillir des bases militaires, de qui sont partis des actes hostiles contre Téhéran. La
guerre contre l'Etat islamique a changé la relation entre les Iraniens
et les Kurdes irakiens, qui ont souvent combattu sur le côté, pour
empêcher le Califat avancé, avec l'intention d'ancrer enfin aux
frontières avec l'Etat iranien. Si,
alors, l'attitude iranienne a changé avec les Kurdes irakiens, avec
ceux sur son territoire, il semble dégénérer afin d'éviter les
réclamations dangereuses, peuvent modifier l'état d'équilibre. En
outre, il y a aussi des implications internationales, puisque l'Iran a
accusé l'Arabie Saoudite de financement et de fomenter les Kurdes
iraniens, qui sont musulmans sunnites, pour tenter de déstabiliser le
pays iranien. Il est une hypothèse non confirmée, mais possible dans le profondément modifié la dialectique qui existe entre les deux pays; Riyad
pourrait exploiter une situation contingente, déjà présent depuis des
années, et certainement pas créé par l'Arabie Saoudite, peut-être pour
compenser cette situation en miroir au Yémen, où les Saoudiens accusent
l'Iran de soutenir les rebelles chiites. Dans
tous les cas, la question kurde est susceptible de jouer de plus en
plus important dans l'avenir sur la scène internationale.
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