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Politica Internazionale
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venerdì 25 novembre 2016
L'Unione Europea sospende le trattative con la Turchia per l'adesione a Bruxelles
La decisione del Parlamento europeo, presa a grande maggioranza, di bloccare in modo ufficiale le trattative di adesione della Turchia all’Unione Europea, non cambia, sostanzialmente, lo stato delle cose, giacché il processo era già in fase di stasi, ma è importante dal punto di vista simbolico e politico, perchè sancisce la condanna ufficiale al regime turco per avere notevolmente ridotto i diritti civili con la scusa del tentato colpo di stato, la cui dinamica non è ancora stata chiarita. Finalmente Bruxelles ha preso una decisione densa di profondi significati politici, che presuppone una condanna verso Ankara, che sembra essere inappellabile, se non interverranno cambiamenti sostanziali nella politica interna del governo turco e nell’atteggiamento del presidente Erdogan. La decisione rende ufficiale un allontanamento tra Unione Europea e Turchia, iniziato già molto prima che Erdogan iniziasse una limitazione dei diritti civili e che era iniziata con la svolta confessionale imposta dal presidente turco e che aveva provocato un deterioramento dell’immagine laica del paese. Malgrado il relativo avvicinamento, tra le due parti, determinato dall’emergenza profughi, dalla quale la Turchia sperava di avere dei vantaggi, sopratutto per la circolazione dei suoi cittadini nei paesi dell’Unione e per la speranza di una accelerazione del processo di adesione a Bruxelles, la strada intrapresa da Erdogan ha di nuovo allontanato le due parti in una maniera fino ad ora mai verificata, dall’inizio del processo di adesione. Nonostante che il presidente turco avesse più volte sminuito, recentemente, la possibilità di entrare in Europa, la decisione ha suscitato profonda delusione, sia nel governo turco, che nell’opposizione, sia pure per motivi differenti. Il rifiuto europeo rappresenta per la Turchia e per le ambizioni di Erdogan una sconfitta, che lede il prestigio, già offuscato, del governo turco in campo internazionale. Per Ankara, isolata su diverse questioni, tenere aperta, anche con possibilità remote, la possibilità di un ingresso in Europa era anche un modo per mantenere un dialogo ufficiale con Bruxelles; viceversa il congelamento del processo rappresenta una chiusura diplomatica che è anche una bocciatura ufficiale, ed una condanna, della svolta autocratica di Erdogan. Viene, cioè, messo in discussione in modo ufficiale, al di fuori delle condanne espresse dai singoli membri, il modo di governare del governo turco , in spregio al rispetto dei diritti umani e civili. Per le opposizioni ad Erdogan, viceversa, si tratta della fine della speranza chela possibile entrata in Europa rappresentava: l’obbligatorio adeguamento agli standard occidentali del rispetto dei diritti. Tuttavia, su questo punto, la speranza dell’opposizione turca, appare al momento troppo vana: non è possibilie, per l’Europa, impegnarsi su questo terreno, con un governo che rasenta la dittatura e che sconvolgerebbe l’impianto politico europeo, non per niente la votazione per il blocco del processo di adesione della Turchia è stato a grande maggioranza. Questo voto, cioè, si può leggere come uno strumento di pressione nei confronti di Erdogan a tutela della stessa opposizione. D’altro canto l’Europa con questa risoluzione si assume una grande responsabilità nei confronti di se stessa, per le possibili ritorsioni che la Turchia potrà esercitare. Si calcola, che sul suolo turco, i rifugiati siano circa tre milioni e mezzo di persone: aprire le frontiere per un ingresso in Europa, anche solo di una parte degli occupanti dei campi, rappresenta un pericolo per la stabilità europea, già provata dalla mancata collaborazione sulla ripartizione delle quote dei migranti, da parte di diversi stati. Erdogan è consapevole di avere questa enorme arma di ritorsione per il blocco del negoziato ed ha già apertamente minacciato di usarla se l’Europa non cambierà atteggiamento. Resta così difficile prevedere gli sviluppi della vicenda: se Erdogan darà seguito alle proprie minacce, il rapporto con Bruxelles sarà irrimediabilmente chiuso, ed anzi, potrà diventare ancora peggiore, nel caso l’Europa decida di applicare delle sanzioni per le violazioni dei diritti, viceversa non esercitare alcuna ritorsione provocherà una diminuzione del prestigio interno del presidente turco, che risulterà indebolito dalla decisione europea. Fare previsioni è così tutt’altro che agevole, se no per la certezza del peggioramento dei rapporti tra le due parti che potrà aprire un nuovo fronte diplomatico ai confini europei.
The EU suspends negotiations with Turkey for membership in Brussels
The
European Parliament's decision, taken by a large majority, to block
officially the negotiations of accession of Turkey to the European
Union, does not change substantially, the state of things, because the
process was already in the process of stagnation, but it is important from
the point of symbolic and political views, because it marks the
official condemnation of the turkish regime to have greatly reduced
civil rights under the guise of the attempted coup, the dynamics of
which has not yet been clarified. Finally
Brussels took a decision to dense deep political significance, which
requires a sentence to Ankara, which seems to be final, unless
substantial changes will intervene in the internal politics of the
turkish government and the attitude of President Erdogan. The
decision makes official a distancing between the EU and Turkey, which
began long before Erdogan started a restriction of civil rights, and
that began with the breakthrough confessional imposed by President
turkish and that had caused a secular deterioration of the image of the
country. Despite
its rapprochement between the two sides, as determined by the emergency
refugees, from which Turkey hoped to have some advantages, especially
for the movement of its citizens in EU countries and for the hope of an
acceleration of the accession process Brussels,
the road taken by Erdogan again dismissed the two parts in a way so far
never occurred since the beginning of the accession process. Although
the turkish president had repeatedly belittled, recently, the
possibility to enter Europe, the decision has aroused deep
disappointment, both in the turkish government and opposition, albeit
for different reasons. The
European refusal is for Turkey and for the ambitions of Erdogan a
defeat, which negatively affects the prestige, already tarnished, the
turkish government in the international arena. For
Ankara, isolated on different issues, keep open, even with remote
possibility, the possibility of an entry into Europe was also a way to
maintain an official dialogue with Brussels; conversely
the freezing process is a diplomatic closure which is also an official
rejection, and a conviction, the turn autocratic Erdogan. It
is, that is, questioned officially, outside the convictions expressed
by individual members, the manner of governing the turkish government,
in defiance of respect for human and civil rights. For
the opposition to Erdogan, conversely, it is the end of the claw hope
possible entry into Europe represented: the obligatory adaptation to
Western standards of respect for human rights. However,
on this point, the Turkish opposition hope appears when too vain are
not possible, for Europe, engaging in this area, with a government that
borders on dictatorship and that would upset the European political
system, not not at the vote for the blockade of the accession process of Turkey has been a large majority. This vote, ie, can be read as an instrument of pressure against Erdogan to protect itself opposition. On
the other hand Europe with this resolution assumes a great
responsibility towards herself, for possible retaliation that Turkey can
exercise. It
is estimated that the turkish soil, refugees are about three and a half
million people: open the borders for entry into Europe, even if only a
portion of the occupants of the camps, is a threat to European
stability, already suffering from failure collaboration on the allocation of quotas of migrants, by different states. Erdogan
is aware of having this huge retaliatory weapon for blocking the
negotiations and has already openly threatened to use it if Europe does
not change his attitude. It
remains so difficult to predict developments of the story: if Erdogan
will follow up on its threats, the relationship with Brussels will be
permanently closed, and indeed, could become even worse, if Europe
decides to apply sanctions for violations of the rights, conversely not
engage in any retaliation will result in a decrease in the interior of
the turkish president prestige, that will be weakened by the European
decision. Making
predictions is so far from easy, if not for the certainty of the
deterioration of relations between the two parties that will open a new
diplomatic front to European borders.
La UE suspende las negociaciones con Turquía para la adhesión en Bruselas
La
decisión del Parlamento Europeo, adoptada por una gran mayoría, para
bloquear oficialmente las negociaciones de adhesión de Turquía a la
Unión Europea, no cambia sustancialmente, el estado de las cosas, porque
el proceso ya estaba en el proceso de estancamiento, pero es importante
desde
el punto de vista simbólico y político, porque marca la condena oficial
del régimen turco que ha reducido en gran medida los derechos civiles
con el pretexto de la tentativa de golpe, la dinámica de la que aún no
ha sido aclarado. Por
último Bruselas tomó una decisión a densa profunda significación
política, que requiere una oración a Ankara, que parece ser definitiva,
salvo modificaciones estarán intervenir en la política interna del
gobierno turco y la actitud del presidente Erdogan. La
decisión hace un distanciamiento oficial entre la UE y Turquía, que
comenzó mucho antes de que Erdogan comenzó una restricción de los
derechos civiles, y que se inició con el confesionario avance impuesta
por el presidente turco y que había causado un deterioro secular de la
imagen del país. A
pesar de su acercamiento entre las dos partes, según lo determinado por
los refugiados de emergencia, de la que Turquía esperaba tener algunas
ventajas, especialmente para la circulación de sus ciudadanos en los
países de la UE y por la esperanza de una aceleración del proceso de
adhesión Bruselas,
el camino tomado por Erdogan volvió a desestimar las dos partes de una
manera hasta ahora no habido desde el principio del proceso de adhesión.
Aunque
el presidente turco había despreciado repetidamente, hace poco tiempo,
la posibilidad de entrar en Europa, la decisión ha despertado gran
decepción, tanto en el gobierno turco y la oposición, aunque por
diferentes razones. La
negativa europea es para Turquía y para las ambiciones de Erdogan una
derrota, lo que afecta negativamente el prestigio, ya se empañe, el
gobierno turco en el ámbito internacional. Para
Ankara, aislados en diferentes temas, mantenga abierta, incluso con
posibilidad remota, la posibilidad de una entrada en Europa fue también
una manera de mantener un diálogo oficial con Bruselas; por
el contrario el proceso de congelación es un cierre de diplomáticos que
es también un rechazo oficial, y una convicción, el giro autocrático
Erdogan. Es,
es decir, cuestionaron oficialmente, fuera de las convicciones
expresadas por los miembros individuales, la manera de gobernar el
gobierno turco, en desafío de respeto de los derechos humanos y civiles.
Para
la oposición a Erdogan, por el contrario, es el final de la garra de la
esperanza posible entrada en Europa representaba: la adaptación
obligatoria para los estándares occidentales de respeto de los derechos
humanos. Sin
embargo, en este punto, la esperanza de la oposición turca aparece
cuando demasiado vanidoso no fuera posible, para Europa, con la
participación en esta área, con un gobierno que raya en la dictadura y
eso sería alterar el sistema político europeo, no no al voto para el bloqueo del proceso de adhesión de Turquía ha sido una gran mayoría. Este voto, es decir, se puede leer como un instrumento de presión contra Erdogan para protegerse oposición. Por
otro lado Europa con esta resolución supone una gran responsabilidad
hacia sí misma, por las posibles represalias que Turquía puede ejercer. Se
estima que el suelo turco, los refugiados son cerca de tres millones y
medio de personas: abrir las fronteras para la entrada en Europa,
incluso si sólo una parte de los ocupantes de los campamentos, es una
amenaza para la estabilidad europea, ya que sufre de insuficiencia la colaboración en la asignación de cuotas de los migrantes, por diferentes estados. Erdogan
es consciente de tener esta gran arma de represalia para el bloqueo de
las negociaciones y ya ha amenazado abiertamente a usarlo si Europa no
cambia su actitud. Lo
sigue siendo difícil de predecir la evolución de la historia: si
Erdogan realizará un seguimiento de sus amenazas, la relación con
Bruselas se cerrará de forma permanente, y, de hecho, podría ser aún
peor, si Europa decide aplicar sanciones por violaciónes de los
derechos, a la inversa no
se involucre en cualquier venganza dará lugar a una disminución en el
interior del presidente turco prestigio, que se debilitó en la decisión
europea. Hacer
predicciones es tan lejos de ser fácil, si no fuera por la certeza del
deterioro de las relaciones entre las dos partes que abrirán un nuevo
frente diplomático de las fronteras europeas.
Die EU setzt Verhandlungen mit der Türkei für eine Mitgliedschaft in Brüssel
Die
Entscheidung des Europäischen Parlaments, die von einer großen
Mehrheit, offiziell die Verhandlungen über den Beitritt der Türkei zur
Europäischen Union zu blockieren, nicht wesentlich ändert, den Stand der
Dinge, weil der Prozess bereits in den Prozess der Stagnation war, aber
es ist wichtig, von
dem Punkt der symbolischen und politischen Ansichten, weil es die
offizielle Verurteilung des türkischen Regimes markiert stark unter dem
Vorwand, die Bürgerrechte des versuchten Staats reduziert zu haben, hat
sich die Dynamik von denen noch nicht geklärt. Schließlich
nahm Brüssel eine Entscheidung tiefe politische Bedeutung zu dichten,
die einen Satz nach Ankara verlangt, der endgültig zu sein scheint, es
sei denn, wesentliche Änderungen in die Innenpolitik der türkischen
Regierung und der Haltung von Präsident Erdogan eingreifen wird. Die
Entscheidung trifft offizielle Distanzierung zwischen der EU und der
Türkei, die lange begann vor Erdogan eine Einschränkung der Bürgerrechte
begonnen, und das begann mit dem Durchbruch Beichtstuhl von Präsident
verhängt türkische und dass eine säkulare Verschlechterung des Bildes
des Landes verursacht hatte. Trotz
der Annäherung zwischen den beiden Seiten, wie sie durch die Notfall
Flüchtlinge bestimmt, aus der Türkei gehofft einige Vorteile haben, vor
allem für die Bewegung der Bürger in den EU-Ländern und für die Hoffnung
auf eine Beschleunigung des Beitrittsprozesses Brüssel,
die Straße von Erdogan genommen wieder entlassen, die beiden Teile in
einer Art und Weise bisher noch nie seit Beginn des Beitrittsprozesses
aufgetreten. Obwohl
der türkische Präsident immer wieder abgewertet hatte, die Möglichkeit,
vor kurzem zu betreten Europa hat die Entscheidung tiefe Enttäuschung,
erregte sowohl in der türkischen Regierung und der Opposition, wenn auch
aus unterschiedlichen Gründen. Die
Europäische Ablehnung ist für die Türkei und für die Ambitionen von
Erdogan eine Niederlage, die sich negativ auf das Ansehen betrifft,
bereits getrübt, die türkische Regierung in der internationalen Arena. Für
Ankara, isoliert zu verschiedenen Themen, offen zu halten, auch mit
Fern Möglichkeit, die Möglichkeit, einen Eintrag in Europa war auch ein
Weg, um einen offiziellen Dialog mit Brüssel zu halten; umgekehrt
der Gefrierprozess ist eine diplomatische Verschluss, der ist auch eine
offizielle Ablehnung und eine Überzeugung, die wiederum autokratischen
Erdogan. Es
ist, das heißt, offiziell in Frage gestellt, die außerhalb der
Überzeugung von einzelnen Mitgliedern zum Ausdruck gebracht, die Art und
Weise der türkischen Regierung regeln, unter Missachtung der Achtung
der Menschen- und Bürgerrechte. Für
die Opposition zu Erdogan, umgekehrt ist es das Ende der Klaue hoffen
möglichen Eintritt in Europa vertreten: die obligatorische Anpassung an
westliche Standards der Achtung der Menschenrechte. Doch
in diesem Punkt scheint die türkische Opposition die Hoffnung, wenn
auch vergeblich, nicht möglich sind, für Europa, in diesem Bereich
eingreift, mit einer Regierung, die auf Diktatur grenzt und dass das
politische System Europas aufregen würde, nicht bei der Abstimmung nicht für die Blockade des Beitrittsprozesses der Türkei eine große Mehrheit hat. Diese Abstimmung kann also als Instrument der Druck gegen Erdogan gelesen werden sich Opposition zu schützen. Auf
der anderen Seite Europa mit dieser Resolution übernimmt eine große
Verantwortung gegenüber sich selbst, für mögliche Vergeltung, dass die
Türkei ausüben kann. Es
wird geschätzt, dass die türkische Boden, Flüchtlinge etwa dreieinhalb
Millionen Menschen sind: Öffnen Sie die Grenzen für den Eintritt in
Europa, auch wenn nur ein Teil der Bewohner der Lager, eine Bedrohung
für die Stabilität in Europa ist, bereits von Versagen leiden Zusammenarbeit über die Zuteilung von Quoten von Migranten, die von verschiedenen Staaten. Erdogan
ist sich bewusst, diese riesige Vergeltungswaffe, die für die
Verhandlungen blockieren und hat bereits offen gedroht, es zu benutzen,
wenn Europa nicht seine Haltung zu ändern. Es
bleibt so schwierig Entwicklungen der Geschichte vorhersagen: Wenn
Erdogan auf seine Drohungen weiterverfolgt wird, das Verhältnis zu
Brüssel dauerhaft geschlossen werden, und in der Tat könnte noch
schlimmer geworden, wenn Europa beschließt Sanktionen für Verstöße gegen
die Rechte anzuwenden, umgekehrt greifen
nicht in das Innere des türkischen Präsidenten Prestige in einer
Abnahme der Vergeltungsmaßnahmen führen, die von der Europäischen
Entscheidung geschwächt wird. Vorhersagen
zu machen ist so gar nicht so einfach, wenn nicht für die Sicherheit
der Verschlechterung der Beziehungen zwischen den beiden Parteien, die
einen neuen diplomatischen Front an europäischen Grenzen zu öffnen.
L'UE suspend les négociations avec la Turquie pour l'adhésion à Bruxelles
La
décision du Parlement européen, adoptée par une large majorité, pour
bloquer officiellement les négociations d'adhésion de la Turquie à
l'Union européenne, ne change pas sensiblement, l'état des choses, parce
que le processus était déjà en train de stagnation, mais il est
important du
point de vue symbolique et politique, car elle marque la condamnation
officielle du régime turc d'avoir considérablement réduit les droits
civils sous le couvert de la tentative de coup, la dynamique de ce qui
n'a pas encore été clarifiée. Enfin
Bruxelles a pris une décision à dense signification politique profonde,
ce qui nécessite une phrase à Ankara, ce qui semble être définitive, à
moins que des changements importants interviendront dans la politique
intérieure du gouvernement turc et l'attitude du président Erdogan. La
décision fait une distanciation officielle entre l'UE et la Turquie,
qui a commencé bien avant Erdogan a commencé une restriction des droits
civils, et qui a commencé avec le confessionnal percée imposée par le
président turc et qui avait provoqué une détérioration séculaire de
l'image du pays. Malgré
son rapprochement entre les deux parties, tel que déterminé par les
réfugiés d'urgence, dont la Turquie espérait avoir certains avantages,
en particulier pour le mouvement de ses citoyens dans les pays de l'UE
et l'espoir d'une accélération du processus d'adhésion Bruxelles,
la route prise par Erdogan à nouveau rejeté les deux parties d'une
manière encore jamais eu lieu depuis le début du processus d'adhésion. Bien
que le président turc avait à plusieurs reprises rabaissé, récemment,
la possibilité d'entrer dans l'Europe, la décision a suscité une
profonde déception, tant au sein du gouvernement turc et de
l'opposition, quoique pour des raisons différentes. Le
refus européen est pour la Turquie et pour les ambitions d'Erdogan une
défaite, ce qui affecte négativement le prestige, déjà ternie, le
gouvernement turc dans l'arène internationale. Pour
Ankara, isolé sur différentes questions, garder ouvert, même avec la
possibilité à distance, la possibilité d'une entrée en Europe est aussi
un moyen de maintenir un dialogue officiel avec Bruxelles; à
l'inverse le processus de congélation est une fermeture diplomatique
qui est aussi un rejet officiel, et une déclaration de culpabilité, le
tour autocratique Erdogan. Il
est, ce qui est, interrogé officiellement, en dehors des convictions
exprimées par les membres individuels, la manière de gouverner le
gouvernement turc, au mépris du respect des droits humains et civils. Pour
l'opposition à Erdogan, à l'inverse, il est la fin de la griffe espère
éventuelle entrée en Europe a représenté: l'adaptation obligatoire aux
normes occidentales de respect des droits de l'homme. Cependant,
sur ce point, l'espoir de l'opposition turque apparaît quand trop vain
ne sont pas possibles, pour l'Europe, l'engagement dans ce domaine, avec
un gouvernement qui confine à la dictature et ce serait bouleverser le
système politique européen, pas pas au vote pour le blocage du processus d'adhésion de la Turquie a été une grande majorité. Ce vote, à savoir, peut être lu comme un instrument de pression contre Erdogan pour se protéger opposition. D'autre
part, l'Europe avec cette résolution suppose une grande responsabilité
envers elle-même, pour d'éventuelles représailles que la Turquie peut
exercer. On
estime que le sol turc, les réfugiés sont environ trois millions et
demi de personnes: ouvrir les frontières pour l'entrée en Europe, même
si seulement une partie des occupants des camps, est une menace pour la
stabilité de l'Europe, qui souffrent déjà de l'échec la collaboration sur l'attribution des quotas de migrants, par les différents Etats. Erdogan
est conscient d'avoir cette énorme arme de rétorsion pour bloquer les
négociations et a déjà ouvertement menacé de l'utiliser si l'Europe ne
change pas son attitude. Il
reste donc difficile de prévoir l'évolution de l'histoire: si Erdogan
suite à ses menaces, la relation avec Bruxelles sera fermé en
permanence, et en effet, pourrait devenir encore pire, si l'Europe
décide d'appliquer des sanctions en cas de violation des droits, à
l'inverse pas
se livrer à des représailles se traduira par une diminution de
l'intérieur du président prestige turc, qui sera affaibli par la
décision européenne. Faire
des prédictions est si loin d'être facile, sinon pour la certitude de
la détérioration des relations entre les deux parties qui ouvriront un
nouveau front diplomatique des frontières européennes.
A UE suspende negociações com a Turquia para a adesão em Bruxelas
A
decisão do Parlamento Europeu, tomada por uma grande maioria, para
bloquear oficialmente as negociações de adesão da Turquia à União
Europeia, não muda substancialmente, o estado de coisas, porque o
processo já estava em processo de estagnação, mas é importante do
ponto de vista simbólico e político, porque marca a condenação oficial
do regime turco ter reduzido significativamente os direitos civis sob o
disfarce da tentativa de golpe, a dinâmica do que ainda não foi
esclarecido. Finalmente
Bruxelas tomou uma decisão a denso significado político profundo, que
exige uma sentença de Ancara, que parece ser final, a menos que mudanças
substanciais irá intervir na política interna do governo turco e a
atitude do presidente Erdogan. A
decisão faz um distanciamento oficial entre a UE ea Turquia, que
começou muito antes de Erdogan iniciou uma restrição dos direitos civis,
e que começou com o confessionário avanço imposta pelo presidente
turco, e que causou uma deterioração secular da imagem do país. Apesar
de sua aproximação entre os dois lados, conforme determinado pelos
refugiados de emergência, a partir do qual a Turquia esperava ter
algumas vantagens, especialmente para a circulação de seus cidadãos nos
países da UE e pela esperança de uma aceleração do processo de adesão Bruxelas,
a estrada tomada por Erdogan novamente rejeitou as duas partes de uma
forma até agora nunca ocorreu desde o início do processo de adesão. Embora
o presidente turco tinha repetidamente menosprezado, recentemente, a
possibilidade de entrar na Europa, a decisão suscitou profunda decepção,
tanto no governo turco e oposição, embora por razões diferentes. A
recusa Europeia é para a Turquia e para as ambições de Erdogan uma
derrota, o que afeta negativamente o prestígio, já mancharam, o Governo
turco na arena internacional. Para
Ankara, isolado em questões diferentes, manter em aberto, mesmo com
possibilidade remota, a possibilidade de uma entrada na Europa também
foi uma maneira de manter um diálogo oficial com Bruxelas; inversamente,
o processo de congelamento é um fechamento diplomática que também é uma
rejeição oficial, e uma convicção, a autocrática Erdogan turno. É,
isto é, questionou oficialmente, fora das convicções expressas por
membros individuais, a maneira de governar o governo turco, em desafio
de respeito pelos direitos humanos e civis. Para
a oposição a Erdogan, ao contrário, é o fim da garra espero possível
entrada na Europa representada: a adaptação obrigatória para padrões
ocidentais de respeito pelos direitos humanos. No
entanto, sobre este ponto, a esperança da oposição turca aparece quando
muito vão, não são possíveis, para a Europa, envolvendo nesta área, com
um governo que faz fronteira com a ditadura e que iria perturbar o
sistema político europeu, não não ao voto para o bloqueio do processo de adesão da Turquia tem sido uma grande maioria. Esta votação, ou seja, pode ser lido como um instrumento de pressão contra Erdogan para se proteger oposição. Por
outro lado Europa com esta resolução assume uma grande responsabilidade
para si mesma, para uma possível retaliação que a Turquia pode exercer.
Estima-se
que o solo turco, os refugiados são cerca de três milhões e meio de
pessoas: abrir as fronteiras para a entrada na Europa, mesmo que apenas
uma parte dos ocupantes dos campos, é uma ameaça para a estabilidade
europeia, que já sofrem de insuficiência colaboração na atribuição de quotas de migrantes, por diferentes estados. Erdogan
está consciente de ter essa enorme arma de retaliação para bloquear as
negociações e já ameaçou abertamente para usá-lo se a Europa não mudar a
sua atitude. Ela
permanece tão difícil prever a evolução da história: se Erdogan vai
acompanhar as suas ameaças, a relação com Bruxelas, que será
permanentemente fechado e, na verdade, pode se tornar ainda pior, se a
Europa decidir aplicar sanções para violações dos direitos, inversamente
não
exercer qualquer retaliação resultará em uma diminuição no interior do
prestígio presidente turco, que será enfraquecida pela decisão europeia.
Fazer
previsões é tão longe de ser fácil, se não fosse pela certeza da
deterioração das relações entre as duas partes que irá abrir uma nova
frente diplomática para as fronteiras europeias.
ЕС приостанавливает переговоры с Турцией о членстве в Брюсселе
Решение
Европарламента, принятое подавляющим большинством голосов, чтобы
заблокировать официально переговоры о присоединении Турции к
Европейскому союзу, существенно не меняется, положение вещей, так как
процесс уже был в процессе стагнации, но важно с
точки символических и политических взглядов, потому что он знаменует
официальное осуждение турецкого режима значительно сократили гражданские
права под прикрытием попытки государственного переворота, динамика
которого до сих пор не выяснены. Наконец
Брюссель принял решение о плотной глубокой политическое значение,
которое требует наказания в Анкару, который, кажется, является
окончательным, если существенных изменений не будет вмешиваться во
внутреннюю политику турецкого правительства и отношение президента
Эрдогана. Решение
делает официальное дистанцирование между ЕС и Турцией, которая началась
задолго до того, Эрдоган начал ограничение гражданских прав, и что
началось с прорыва исповеди, введенного президентом Турции и что вызвало
светское ухудшение имиджа страны. Несмотря
на сближение между двумя сторонами, как это определено чрезвычайных
беженцев, из которых Турция надеется иметь некоторые преимущества,
особенно для передвижения своих граждан в странах ЕС и за надежду на
ускорение процесса присоединения Брюссель,
дорога принято Эрдоганом вновь отклонил две части таким образом, до сих
пор никогда не происходило с самого начала процесса присоединения. Хотя
президент Турции неоднократно унижал, в последнее время, возможность
войти в Европу, решение вызвало глубокое разочарование, как в турецкой
власти и оппозиции, хотя и по разным причинам. Европейский
отказ Турции и амбиции Эрдогана поражение, которое отрицательно влияет
на престиж, уже запятнали, турецкое правительство на международной
арене. Для
Анкары, изолированных по различным вопросам, держать открытыми, даже с
отдаленной возможности, возможность записи в Европу был также способ
поддержания официального диалога с Брюсселем; наоборот,
процесс замораживания является дипломатическое закрытие, которое также
является официальным отторжение, и убеждение, очередь самодержавная
Эрдоган. Это,
то есть, под сомнение официально, за пределами убеждений, высказанных
отдельными членами, порядок, регулирующий турецкое правительство, в
нарушение соблюдения прав человека и гражданина. Для
оппозиции к Эрдогану, наоборот, это конец когтя надеюсь, возможное
вступление в Европу, представленную: обязательную адаптацию к западным
стандартам соблюдения прав человека. Тем
не менее, по этому вопросу, турецкая оппозиция надежда появляется,
когда слишком тщеславный не возможно, для Европы, участвуя в этой
области, с правительством, которое граничит с диктатурой, и что бы
нарушило европейскую политическую систему, не не в голосовании за блокады процесса вступления Турции было значительное большинство. Это голосование, то есть, может быть прочитана как инструмент давления против Эрдогана, чтобы защитить себя оппозицию. С
другой стороны, Европа с этой резолюцией предполагает большую
ответственность перед собой, для возможного ответного удара, что Турция
может осуществлять. Предполагается,
что турецкая почва, беженцы около трех с половиной миллионов человек:
открыть границы для въезда в Европу, даже если только часть людей,
находящихся в лагерях, является угрозой для европейской стабильности,
уже страдает от недостаточности сотрудничество по вопросам распределения квот мигрантов, различными государствами. Эрдоган
осознает, имеющий этот огромный карательный оружие для блокирования
переговоров и уже открыто пригрозил использовать его, если Европа не
изменит свое отношение. Остается
так трудно предсказать развитие событий этой истории: если Эрдоган
будет следить за его угрозы, отношения с Брюсселем будут постоянно
закрыты, и, действительно, может стать еще хуже, если Европа решит
применить санкции за нарушение прав, наоборот не
заниматься какой-либо мести приведет к уменьшению внутренней части
турецкого президента престижа, который будет ослаблена Европейским
решением. Делать
прогнозы настолько далеко от легко, если не для определенности
ухудшения отношений между двумя сторонами, которые откроют новый
дипломатический фронт европейских границ.
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