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martedì 3 gennaio 2017

美國特朗普朝鮮威脅

朝鮮的威脅,這將是更接近能夠與一個核裝置擊中一些美國領土的彈道導彈的建設,他們引起了美國當選總統的反應。唐納德·特朗普曾表示,這不會發生。不過,目前尚不清楚美國新政府打算如何繼續滿足金正恩的威脅:是否繼續制裁的道路上,奧巴馬的首選解決方案或顯示走強跡象的朝鮮政權。它必須,然而,要注意的是,朝鮮的威脅,原因在於在美國海軍與韓國相同的強度定期進行演習很大一部分;但是,如果認為特朗普減少在亞洲的盟友美國的存在,因為在競選期間多次表示,可能確實,成為威脅北朝鮮鎮的原因。當然,這將是一個普遍的假設能夠顛覆區域平衡和將迫使美國的盟友認為華盛頓的保護之外可供選擇的方法。此外特朗普要處理的國家的經濟問題,更大程度上,也轉向現在用於視為戰略合作夥伴的防務財力在競選期間多次表示。對於奧巴馬來說,亞太地區是一個優先事項,如果不是因為白宮的即將卸任的政府,將致力於這一領域的緊急中東資源本來甚至更充實。特朗普,超越聲明,往往從國際範圍內斷開,但尚未作出了明確他的外交政策議程,以及已知的唯一元素只是為了讓在讓美國發揮力量的作用預算大幅減少全球性的,通過其在國外的承諾,他曾擔任至今。那這些意圖,然而,易於實現將是絕對不容易。五角大樓的政策仍然提供世界上某些部分的主動管理認為,為美國的利益,而軍方將很難輕易放棄的財政資源來開展他們的政策是戰略性的。這些因素可以打開一個對比民選總統和武裝部隊和軍備製造商相同的遊說團體之間設置:這不對各自所持的立場揭露了美國的作用,裁員,該國可能的發球局中侵犯了他的利益,戰略和地緣政治。在另一方面,平壤的威脅不來的情況,並有明確的意圖,以測試白宮反應的新的主人。特朗普的反應,就目前而言,似乎中間,而據軍事分析家,構建一個彈道導彈,不辜負朝鮮威脅的能力似乎是幾乎是安全的。那麼美國將暴露在朝鮮的攻擊,但你會怎麼做特朗普還沒有得到澄清。當然,在太平洋地區承諾的減少也可以減少朝鮮的威脅,這將是一個替代措施,以避免威脅的一年,但它也可以被視為軟弱的表現對金正恩的一部分,總是求同行不付諸實踐的威脅。特朗普已經決定把重點放在中國,確定為美國經濟真正的敵人,而且將使陷入困境,美國的繼續貶值的政策。因此,這些第一次進軍國際舞台似乎凸顯美國新總統的所有經驗不足和缺乏支持他的行動的一個全面的設計,特別是在外交政策。

北朝鮮の脅威にさらさ米国トランプ

北朝鮮の脅威は、それが核のデバイスで米国の一部の地域を打つことが可能な弾道ミサイルの建設に近いだろう、彼らはアメリカの選ばれた大統領の反応を引き起こしました。ドナルド・トランプはこれが起こらないだろうと述べています。 、制裁のパスを続けるオバマによって好ましい解決や北朝鮮での強さの兆しを見せするかどうか:しかし、米国の新政権は、金正恩の脅威を満たすために続行するつもりかは不明です。しかし、平壌の脅威の理由は、米海軍が韓国の同じ強さで定期的に行う演習に大きく依存することを、注意しなければなりません。しかし、トランプを繰り返し選挙運動中に言ったように、アジアの同盟国での米国の存在を減少させるものとみなさ場合は、確かに、北朝鮮の町による脅威を理由とすることができます。確かに仮説地域バランスを破壊する広くできるようになると、外ワシントン保護する別の方法を考えるために、米国の同盟国を強制することになります。またトランプを繰り返し、あなたも考える戦略的パートナーの防衛のために使用される財源をシフト、国の経済問題の大きい程度に対処するキャンペーンの際に述べています。オバマ氏は、アジア太平洋地域が優先だったし、それはホワイトハウスの発信投与は、この地域に捧げるだろう緊急中東リソースがなかった場合でも、より実質的なされていると思います。トランプは、多くの場合、国際的な文脈から切り離さ宣言を超えて、それはまだ明確な彼の外交政策アジェンダを行っていない、とだけ知られている要素は、ちょうど米国は電力の役割を再生することができます予算を大幅に削減することですグローバルは、海外での取り組みを通じて、彼は今まで開催しています。これらの意図があること、しかし、実現するのは簡単では簡単ですが、何もすることになります。ペンタゴンの政策は依然として、世界の特定の部分のアクティブな管理が米国の利益のためにと、軍は彼らの政策を実行するために簡単に財源を放棄することが困難になることを戦略的であるとみなす提供します。これらの考慮事項は、選ばれた大統領と軍と兵器メーカーの同じロビーとの間のコントラストの設定を開くことができます。それぞれの位置のこのずれが小型化に米国の役割を公開し、国が自己の利益を違反して働くことができます戦略的および地政学的。一方平壌の脅威は、イベントに来て、ホワイトハウス反応の新たな乗員をテストするための明確な意図を持っていません。軍事アナリストによると、北朝鮮の脅威に恥じ弾道ミサイルを、構築する能力はほぼ安全であるように見えながら、トランプの反応は、今のところ、中間的と思われます。米国はその後、北朝鮮の攻撃にさらされることになるが、あなたはトランプはまだ解明されていないものを行います。もちろん、常に、太平洋のコミットメントの減少はまた、平壌の脅威を減らすことができる、脅威を回避するための代替措置の年になるだろうが、それはまた、金正恩の一部に弱さの表れとして認識することができました実際にその脅威を入れないための対応を求めています。トランプは、米国経済のための本当の敵とトラブル米国に置くの継続的な切り下げ政策として識別、中国に焦点を当てることを選択しました。だから、国際舞台へのこれらの最初の進出は、特に外交政策では、すべての新しいアメリカの大統領の経験不足と彼の行動を支援する総合的なデザインの欠如を強調表示するように見えます。

ترامب الولايات المتحدة هددت كوريا الشمالية

تهديدات كوريا الشمالية، فإنه يكون أقرب إلى بناء صاروخ باليستي قادر على ضرب بقنبلة نووية بعض الأراضي الأميركية، حيث تسببت في رد فعل من الرئيس المنتخب الأمريكي. وقد صرح دونالد ترامب أن هذا لن يحدث. ومع ذلك فإنه من غير الواضح كيف تعتزم الإدارة الأمريكية الجديدة على المضي قدما لمواجهة تهديدات كيم جونغ أون: ما إذا كان سيستمر على طريق العقوبات، فإن الحل المفضل أوباما أو تظهر علامات القوة في النظام الكوري الشمالي. ومع ذلك، يجب الإشارة إلى، أن السبب من تهديدات بيونغ يانغ يعتمد إلى حد كبير على التدريبات التي يقوم سلاح البحرية الأميركية بصورة منتظمة مع نفس قوة من كوريا الجنوبية. ولكن، إذا اعتبر ترامب لخفض الوجود الامريكي في الحلفاء الآسيويين، كما قال مرارا خلال الحملة الانتخابية، قد يكون في الواقع أسباب التهديدات التي كتبها بلدة كوريا الشمالية. بالتأكيد سيكون من فرضية قادرة على نطاق واسع لتخريب التوازن الإقليمي ويجبر حلفاء الولايات المتحدة إلى التفكير في طرق بديلة خارج الحماية واشنطن. وعلاوة على ذلك فقد ذكر ترامب مرارا خلال الحملة التي تريد أن تتعامل مع حد كبير من المشاكل الاقتصادية للبلاد، وأيضا تحويل الموارد المالية المستخدمة الآن للدفاع عن شركاء استراتيجيين في الاعتبار. بالنسبة لأوباما، كانت منطقة آسيا والمحيط الهادئ أولوية وإذا لم يكن للموارد الشرق الأوسط الطوارئ التي اعتادت إدارة البيت الأبيض، سوف يكرس جهوده في هذا المجال لما كانت حتى أكثر جوهرية. ورقة رابحة، وراء الإعلانات، وغالبا ما قطع من السياق الدولي، إلا أنها لم تصدر حتى الآن صريح من جدول الأعمال سياسته الخارجية، والعنصر الوحيد المعروف هو فقط لجعل انخفاض كبير في الميزانية التي تسمح الولايات المتحدة للعب دور القوة العالمية و، الذي شغله من خلال التزامها في الخارج حتى الآن. أن هذه النوايا، ولكن، سهلة التنفيذ سيكون أمرا سهلا. سياسة وزارة الدفاع لا يزال يوفر إدارة نشطة من أجزاء معينة من العالم رأت أن يكون استراتيجيا لمصلحة الولايات المتحدة والتي من شأنها أن الجيش سيكون من الصعب أن تتخلى بسهولة عن الموارد المالية لتنفيذ سياستهم. ويمكن لهذه الاعتبارات تفتح على النقيض من وضع بين الرئيس المنتخب والقوات المسلحة ونفس جماعات الضغط من الأسلحة المصنعة: هذا الاختلال من المناصب منها فضح دور الولايات المتحدة لتقليص حجم، يمكن للبلد يخدم في انتهاك لمصلحته الاستراتيجية والجيوسياسية. من ناحية أخرى تهديد بيونغ يانغ لا تأتي إلى الحدث ولها نية واضحة لاختبار المحتل الجديد من ردود فعل البيت الابيض. رد فعل ترامب، في الوقت الراهن، يبدو تمهيدي، بينما وفقا لمحللين عسكريين، ويبدو أن القدرة على بناء صاروخ ذاتي الدفع ترقى إلى تهديدات من كوريا الشمالية، لتكون آمنة تقريبا. عندئذ تتعرض الولايات المتحدة لهجوم كوري شمالي، ولكن ماذا ستفعل لم يتم توضيح ترامب. بالطبع الحد من الالتزام في المحيط الهادئ ويمكن أيضا أن يقلل من خطر بيونج يانج، وسيكون عام من إجراء بديل لتجنب التهديدات، ولكن يمكن أيضا أن ينظر إليها على أنها علامة ضعف من جانب كيم جونغ أون، دائما تسعى نظرائهم لعدم وضع موضع التنفيذ تهديداتها. اختارت ورقة رابحة للتركيز على الصين ويدعى العدو الحقيقي للاقتصاد الأمريكي وسياستها تخفيض قيمة العملة المستمرة من شأنها أن تضع في ورطة الولايات المتحدة. حتى هذه الغزوات الأولى في الساحة الدولية يبدو أن تسليط الضوء على جميع قلة خبرة الرئيس الأمريكي الجديد وعدم وجود تصميم شامل لدعم عمله، وخصوصا في السياسة الخارجية.

Lo Stato islamico aumenterà la politica degli attentati

Gli atti terroristici dello Stato islamico, che hanno caratterizzato il 2016 ed hanno segnato l’inizio del 2017, segnalano una variazione sostanziale nell’attività del califfato, provocata dall’erosione dello spazio geografico in cui gli estremisti islamici hanno esercitato la propria sovranità. La sottrazione dell’esercizio della sovranità, rappresenta per lo Stato islamico il fallimento del proprio progetto di creare una entità statale basata sull’applicazione ferrea della legge islamica, fattore che doveva essere il fulcro centrale per catalizzare l’attenzione dei sunniti più radicali, è fortemente compromesso dall’azione militare, che, forze armate di diversi paesi hanno intrapreso contro il califfato.  Il destino della parabola del califfato è intimamente legato alla vicenda siriana, dove il ruolo giocato dalla Russia di Putin ha rovesciato le sorti del conflitto, sia interno, cioè legato alla contrapposizione tra Assad ed i suoi oppositori, che tra Damasco e lo Stato islamico, che aveva occupato militarmente la parte orientale del paese siriano, unendola ai territori sottratti al governo di Bagdad. Gli sviluppi che stanno avvenendo sui campi di battaglia, ovvero gli scontri militari sul terreno tra forze contrapposte, stanno, seppure lentamente, decretando la sconfitta del califfato e la conseguente necessità di sostituire il confronto bellico classico con una strategia di guerra asimmetrica, che necessita sempre di più dell’uso dell’atto terroristico, come mezzo sempre più determinante per mantenere attiva la politica dello Stato islamico. Si ci sta spostando, cioè, da una occupazione militare ben definita, ad una serie di attentati che hanno lo scopo di gettare nel terrore le potenze identificate come nemiche. Lo scopo è quello di tenere in ostaggio intere nazioni, per accrescere il prestigio ed il messaggio del radicalismo islamico, inteso, in un senso che oltrepassa il significato religioso, per assumere quello di ideologia, strumentale alla contrapposizione tra islam sunnita e mondo occidentale e con l’islam sciita. Questo schema era già iniziato nelle parti dell’Iraq, che il califfato non era riuscito ad occupare militarmente: una serie di attentati, che continua tuttora, che hanno lo scopo di tenere in costante apprensione il governo e la popolazione. L’esportazione di questa tattica è più difficoltosa se cresce la distanza dalle regioni mediorientali, ma i recenti casi avvenuti in Europa ed in Turchia dimostrano come l’intenzione dello Stato islamico sia quella di intensificare gli atti terroristici per creare una sorta di terrore globale. Questa decisione non è determinata solo dalle sconfitte militari, ma dalla necessità di aumentare il clamore mediatico per distogliere l’attenzione da uno Stato islamico perdente, dalla volontà di vendicarsi di potenze che avevano, se non aiutato, almeno tollerato la presenza del califfato nelle regioni mediorientali, anche in funzione strumentale ai propri interessi geopolitici ed, infine, per contrastare le forze sciite ed i loro alleati. SI comprende come la platea dei possibili obiettivi sia molto vasta e di, conseguenza, diventi sempre più difficoltosa l’attività di prevenzione. In questo senso occorre anche considerare la possibilità del tentativo di atti terroristici ancora più cruenti, anche attraverso armamenti chimici, come prospettato dal governo inglese. Senza arrivare a scenari così tragici, la realtà dice chiaramente che ogni strumento costruito per la vita quotidiana può essere trasformato in arma ostile, come l’autotreno di Nizza o di Berlino, e che, quindi, siamo entrati in una dimensione che oltrepassa la consuetudine anche se riferita agli attentati. Probabilmente la prima arma da neutralizzare è però la grande capacità, rimasta pressoché intatta, di sapere mobilitare e motivare i seguaci del califfato ed anche di trovarne sempre di nuovi; ciò avviene sopratutto grazie alla propaganda compiuta in modo virtuale, grazie all’uso sapiente dei social media, che consente di raggiungere chiunque, col messaggio dell’islam radicale.  Se la soluzione militare nelle zone mediorientali serve nel breve periodo, nel medio e nel lungo funziona soltanto come presidio delle zone riconquistate ed è quindi soltanto complementare ad una azione integrata di prevenzione di polizia e servizi segreti e miglioramento delle condizioni politiche ed economiche di tutti quei musulmani sunniti, spesso non osservanti, che costituiscono il facile terreno di reclutamento del terrorismo radicale. Inoltre ciò non è neppure sufficiente senza una situazione internazionale che dovrebbe essere più improntata ad un dialogo comune e non al protagonismo di alcuni uomini di stato. Ma siamo, probabilmente, nel campo dell’impossibile ed il destino sarà quello di attendere ancora a lungo la risoluzione della questione del terrorismo islamico.

The Islamic state will increase the attacks policy

The terrorist acts of the Islamic state, which characterized the 2016 and marked the beginning of 2017, indicate a substantial variation in the activity of the caliphate, by erosion of geographical space in which Islamic extremists have exercised their sovereignty. The subtraction exercise of sovereignty, is for the Islamic state the failure of its project to create a state entity based on the application of strict Islamic law, a factor that had to be the central hub to attract the attention of the most radical Sunni, is seriously compromised by military action, that the armed forces of different countries have taken against the caliphate. The fate of the caliphate parable is intimately linked to each other in Syria, where the role played by Putin's Russia has reversed the fortunes of the conflict, both internal, ie, linked to the conflict between Assad and his opponents, who between Damascus and the Islamic state, who had occupied the eastern part of the Syrian country, uniting the territories that the government in Baghdad. The developments that are taking place on the battlefield, or the military clashes on the ground between opposing forces, are, albeit slowly, decreeing the defeat of the caliphate and the consequent need to replace the classic military confrontation with an asymmetric warfare strategy, which always needs more use of the terrorist act, as a means of more and more crucial to maintain active the Islamic state policy. There he is moving, that is, from a well-defined military occupation, a series of attacks that are meant to throw in terror powers identified as enemies. The aim is to hold hostage entire nations, to increase the prestige and the message of radical Islam, understood, in a way that goes beyond the religious significance, for that of ideology, instrumental to the conflict between Sunni Islam and the western world and with Shiite Islam. This scheme was already started in parts of Iraq, that the Caliphate had not been able to occupy militarily: a series of attacks, which continues today, which are meant to keep in constant apprehension the government and the population. The export of this tactic is more difficult if the distance grows from the Middle East regions, but recent cases have occurred in Europe and in Turkey show that the intention of the Islamic State is to intensify terrorist acts to create a kind of global terror. This decision is not determined only by military defeats, but by the need to increase the media hype to divert attention from a losing Islamic State, by a desire to take revenge on powers which had, if not help, at least tolerated the presence of the caliphate in the regions Middle East, even in instrumental function to its geopolitical interests and, finally, to counter the Shiite forces and their allies. It understands how the group of possible targets is very large and, therefore, becomes more prevention work more difficult. In this sense we must also consider the possibility of the attempt of terrorist acts even more bloody, including by chemical weapons, as proposed by the British government. Without reaching scenarios so tragic, reality clearly says that every built for everyday life tool can be turned into hostile weapon, as the truck of Nice and Berlin, and, therefore, we have entered a dimension that goes beyond the usual although it is referring to the attacks. Probably the first weapon to be neutralized, however, is the large capacity, it remained almost intact, to know mobilize and motivate the followers of the caliphate and also to always find new ones; this is mainly thanks to the propaganda done virtually, through wise use of social media, allowing you to reach anyone, with the message of radical Islam. If the military solution in the Middle Eastern zone serves in the short term, in the medium and long only works as a garrison of the reconquered areas and is therefore only a complementary to an integrated action of the police and secret services and prevention improved political and economic conditions of all those Sunni Muslims, often non-observant, making up easy terrain of the radical terrorist recruitment. Also this is not even sufficient without an international situation that should be more geared to a common dialogue and non-promotion of some statesmen. But we are probably in the impossible and destiny will be to take a long time the resolution of the issue of Islamic terrorism.

El estado islámico aumentará la política de ataques

Los actos terroristas del estado islámico, que caracteriza el 2016 y marcó el comienzo de 2017, indican una variación sustancial en la actividad del califato, por la erosión del espacio geográfico en el que los extremistas islámicos han ejercido su soberanía. El ejercicio de la sustracción de la soberanía, es que el Estado Islámico del fracaso de su proyecto de creación de una entidad estatal basado en la aplicación de la ley islámica estricta, un factor que tenía que ser el eje central de atraer la atención de los suníes más radicales, es seriamente comprometida por la acción militar, que las fuerzas armadas de diferentes países han tomado contra el califato. El destino de la parábola califato está íntimamente ligada a la otra en Siria, donde el papel desempeñado por la Rusia de Putin ha revertido la suerte del conflicto, tanto interna, es decir, ligada al conflicto entre Assad y sus oponentes, que entre Damasco y el estado islámico, quien había ocupado la parte oriental del país, Siria, uniendo los territorios que el gobierno en Bagdad. Los acontecimientos que están teniendo lugar en el campo de batalla, o los enfrentamientos militares en el terreno entre fuerzas opuestas, son, aunque lentamente, decretar la derrota del califato y la consecuente necesidad de sustituir el enfrentamiento militar clásico con una estrategia de guerra asimétrica, que siempre necesita un mayor uso del acto terrorista, como medio para activar la política de estado cada vez más crucial para mantener islámica. Allí está en movimiento, es decir, de una ocupación militar bien definida, una serie de ataques que están destinados a tirar poderes terroristas identificados como enemigos. El objetivo es llevar a cabo naciones enteras rehenes, para aumentar el prestigio y el mensaje del Islam radical, entendida, de una manera que va más allá del significado religioso, por el de la ideología, instrumental al conflicto entre el Islam sunita y el mundo occidental y con Islam chiíta. Este esquema ya se inició en partes de Irak, que el Califato no había sido capaz de ocupar militarmente: una serie de ataques, que continúa hoy en día, que están destinados a mantenerse en constante temor del gobierno y de la población. La exportación de esta táctica es más difícil si la distancia crece a partir de las regiones de Oriente Medio, pero los casos recientes se han producido en Europa y en Turquía demuestran que la intención del Estado Islámico es intensificar los actos terroristas para crear una especie de terror global. Esta decisión no se determina sólo por las derrotas militares, sino por la necesidad de aumentar el bombo de los medios para desviar la atención de un Estado islámico perder, por el deseo de vengarse de los poderes que tenían, si no ayuda, al menos tolerado la presencia del califato en las regiones Oriente Medio, incluso en función instrumental a sus intereses geopolíticos y, por último, para contrarrestar las fuerzas chiítas y sus aliados. Se entiende como el conjunto de posibles objetivos es muy grande y, por lo tanto, se hace más difícil el trabajo de prevención más. En este sentido también hay que considerar la posibilidad de que el intento de actos terroristas aún más sangrienta, incluyendo las armas químicas, según lo propuesto por el gobierno británico. Sin llegar a escenarios tan trágico, la realidad dice claramente que todos los construidos para la herramienta de la vida cotidiana se puede convertir en arma hostil, como el camión de Niza y Berlín, y, por lo tanto, hemos entrado en una dimensión que va más allá de la habitual aunque se refería a los ataques. Probablemente la primera arma para ser neutralizado, sin embargo, es la gran capacidad, se mantuvo casi intacta, a saber movilizar y motivar a los seguidores del califato y también para encontrar siempre nuevas; esto se debe principalmente gracias a la propaganda hecho prácticamente, a través del uso racional de los medios de comunicación social, lo que le permite llegar a cualquier persona, con el mensaje del Islam radical. Si la solución militar en la zona medio oriente sirve en el corto plazo, en el mediano y largo sólo funciona como una guarnición de las zonas reconquistadas y por lo tanto es sólo una complementaria a una acción integrada de la policía y los servicios secretos y las condiciones políticas y económicas de prevención mejorada de todos aquellos musulmanes sunitas, a menudo no observantes, que constituyen un terreno fácil de la captación de terroristas radicales. También esto no es aún suficiente sin una situación internacional que debería estar más orientado a un diálogo común y no promoción de algunos hombres de Estado. Sin embargo, es probable que estemos en lo imposible y el destino será tomar mucho tiempo la resolución de la cuestión del terrorismo islámico.

Der islamische Staat die Angriffe Politik erhöhen

Die Terrorakte des islamischen Staates, der das Jahr 2016 gekennzeichnet und markiert den Beginn der 2017 weisen auf eine wesentliche Änderung in der Aktivität des Kalifats, durch Erosion des geographischen Raumes, in dem islamische Extremisten ihre Souveränität ausgeübt haben. Die Subtraktion Ausübung der Souveränität, ist für den islamischen Staat das Scheitern seines Projekts eine staatliche Einrichtung zu schaffen, die auf der Anwendung der strengen islamischen Rechts, ein Faktor, der die zentrale Drehscheibe sein musste, um die Aufmerksamkeit der radikalsten Sunniten, zu gewinnen ist ernsthaft durch eine militärische Aktion beeinträchtigt, dass die Streitkräfte verschiedener Länder gegen das Kalifat genommen haben. Das Schicksal des Kalifats Parabel miteinander in Syrien eng miteinander verbunden sind, wo die Rolle von Putins Russland gespielt hat, die Geschicke des Konflikts umgekehrt, sowohl intern, dh im Zusammenhang mit dem Konflikt zwischen Assad und seinen Gegnern, die zwischen Damaskus und dem islamischen Staat, wer hatte den östlichen Teil des syrischen Land besetzt, die Gebiete, die Regierung in Bagdad zu vereinen. Die Entwicklungen, die sich auf dem Schlachtfeld einnehmen oder den militärischen Auseinandersetzungen auf dem Boden zwischen entgegengesetzten Kräften sind, wenn auch langsam, die Niederlage des Kalifats dekretieren und die daraus folgende Notwendigkeit, die klassische militärische Konfrontation mit einer asymmetrischen Kriegsführung Strategie zu ersetzen, die immer benötigt mehr Gebrauch von der terroristischen Akt, als ein Mittel, mehr und mehr von entscheidender Bedeutung aktiven islamischen Staat Politik aufrechtzuerhalten. Dort hat er sich bewegt, das heißt, von einem wohldefinierten militärische Besatzung, eine Reihe von Angriffen, die in Terror Kräfte, die als Feinde werfen sollen zu. Ziel ist es als Geisel ganze Nationen zu halten, das Ansehen und die Botschaft des radikalen Islam, verstanden zu erhöhen, in einer Weise, die über die religiöse Bedeutung geht, für die der Ideologie, instrumental für den Konflikt zwischen Sunniten und der westlichen Welt und mit schiitischen Islam. Diese Regelung wurde bereits in Teilen des Irak begann, dass das Kalifat war militärisch nicht in der Lage gewesen zu besetzen: eine Reihe von Angriffen, die bis heute andauert, die die Regierung und die Bevölkerung in ständiger Furcht zu halten sollen. Der Export dieser Taktik ist schwieriger, wenn der Abstand von den Regionen Mittlerer Osten wächst, aber die jüngsten Fälle in Europa und in der Türkei zeigen, dass die Absicht des Islamischen Staates aufgetreten ist terroristische Handlungen zu intensivieren, um eine Art des globalen Terrors zu schaffen. Diese Entscheidung wird nicht nur durch militärische Niederlagen bestimmt, sondern durch die Notwendigkeit, den Medien-Hype zu erhöhen Aufmerksamkeit von einem Verlust Islamischer Staat zu lenken, von dem Wunsch, Rache an Kräfte zu ergreifen, die hatte, wenn auch nicht helfen, zumindest toleriert die Anwesenheit des Kalifats in den Regionen Mittlerer Osten, auch in instrumentelle Funktion seiner geopolitischen Interessen und schließlich die schiitischen Kräfte und ihre Verbündeten zu begegnen. Es versteht, wie die Gruppe der möglichen Ziele sehr groß ist, und deshalb wird immer schwieriger, mehr Präventionsarbeit. In diesem Sinne müssen wir auch die Möglichkeit, dass der Versuch von Terroristen betrachten wirkt sogar blutig mehr, unter anderem durch chemische Waffen, wie von der britischen Regierung vorgeschlagen. Ohne Szenarien so tragisch zu erreichen, sagt der Realität deutlich, dass jeder für den Alltag Werkzeug gebaut kann in feindliche Waffe gedreht werden, da der LKW von Nizza und Berlin, und deshalb haben wir eine Dimension erreicht, die über die üblichen geht obwohl es auf die Angriffe bezieht. Wahrscheinlich ist die erste Waffe neutralisiert werden, jedoch ist die große Kapazität, es ist fast intakt geblieben ist, zu wissen, zu mobilisieren und zu motivieren, die Anhänger des Kalifats und auch immer neue zu finden; dies ist vor allem dank der praktisch, durch sinnvolle Nutzung von Social Media gemacht Propaganda, so dass Sie jemand, mit der Botschaft des radikalen Islam zu erreichen. Wenn die militärische Lösung in der Zone Naher Osten dient, die kurzfristig, mittel- und lang funktioniert nur als Garnison der zurückerobert Flächen und ist daher nur eine Ergänzung zu einer integrierten Aktion der Polizei und der Geheimdienste und Prävention verbessert politischen und wirtschaftlichen Bedingungen all derer, Sunniten, oft nicht aufmerksam, leichtes Gelände der radikalen Rekrutierung von Terroristen bilden. Auch dies ist nicht einmal ausreichend, ohne eine internationale Situation, die eher für einen gemeinsamen Dialog und nicht-Förderung einiger Staats sein sollte. Aber wir sind wahrscheinlich in der unmöglichen und Schicksal wird eine lange Zeit des islamischen Terrorismus, die Lösung des Problems zu ergreifen.