Politica Internazionale

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giovedì 1 giugno 2017

米国はイタリア(およびヨーロッパ)から離れて移動した場合

民主党と一部のアメリカのマスコミでの情報源によると、イタリアはモスクワに向けてかなり接近し、離れて米国の影響力の球から得ることができることを本当の危険が存在します。この恐怖はローマの大使がまだ空いている場合は特に、ヨーロッパとイタリアの国に向けた一定の剥離を維持するように思わ社長トランプ、の態度によって正当化されるだろう。この事実は明白なため心配記号はイタリアはトランプでカバーされるように思われるの対価を、減少しています。歴史的に、イタリア半島は常に政治的結びつきのための国際的なシナリオで義務づけられ戦術的な大西洋同盟に含め、その地理的位置の両方、ワシントンの中心地となっている、ことを想起しなければなりません。アメリカの外交政策にトランプによって課さ方向の変更は、米国の政治システムが提供するカウンターウエイトによって軽減ものの、でもイタリアで、そのため、欧州との連携を緩めています。ホワイトハウスは、特に経済的、ブリュッセル、弱さの原因と結果を達成するために、EU諸国を分割しようと計画を進めているようだ:トランプが悪いのコラボレーションや欧州諸国の非常に重要な態度を保つために、これを行うことを躊躇しません。それは彼が、欧州連合(EU)の固有の弱さからなる、この事実に自己の利益の角度のみを取って、イギリスの出力を気に入って、実際には、偶然ではありません。米大統領が評価またはアメリカの地政学に悪い気がしない何、それは最終的には労働組合として浮上することができ、古い大陸に新しい感覚を生成する可能性があり、米国からプログレッシブ遠ざけるヨーロッパを誘発することです関連する国際政治のエンティティ、またはバランスの存在を変更し、新たな構造になります。欧州の問題は、ブリュッセルは、まだ一般的な外交政策を提供していないだけでなく、一般的な軍事力は、個々の状態の方針がまだ中心に向かって優勢な一般的な文脈で、存在しないということです。フランスでは、右の選挙の敗北は、ド​​イツの欧州におけるドリフトの危険性を却下した、抗メルケルは、しっかりと国のコントロールに表示され、これは彼を可能にする、とりわけ、アメリカの大統領に対する強力な声であることの、イギリスヨーロッパ出力災害でいる間、それはアメリカの政治では、固定具のままですが、イタリアは国がトランプの態度の多くを被ることが表示されます。内部の政治的段階では特に難しく、シーンに存在するすべての当事者を横断無責任不合理な政策によってマークされ、ロシアとの和解の危険性は、あなたが勝った場合は特にそうな選挙は反政党になり、ますます目に見える見えますシステム。ロシアでは、これらの政治的形成は、より良い潜在的な同盟国を表示される米国、プーチンの電源を管理するための方法は、より伝統的な共通の感覚にもっと似て考えられた値に従って解釈内部注文安定剤および国際のスターとして認知されているため、欧州の値。矛盾は、それが必要とするすべてで、不完全な民主主義であることがモスクワを明らかに感心している場合、EUが失敗した場合、米国は離脱されて真空にのみ、新しい件名を充填することができるということも事実であります自らの運命を習得します。すべてでは修正されていないブリュッセル、政治的インフラとは、その中に含まれるすべての欠陥は、また内部からヨーロッパに害を与えることができ、バランスのシフトを促すことは明らかです。アメリカの民主党が実体化していた懸念希望の場合は、しかし、状況、イタリアは、連合内の影響の危険性と、国の現状を変更するなどの方向の重大な変化を、直面することを余儀なくされるだろうと言います確かにでも国際シナリオで危険な変化への解毒剤として、反して、欧州中央および組織を強化することで回避します。米国への近さは距離になるように設定されている場合にのみ、EUの強力なパートナーによる新しい態度で刺激する欧州の可能性をより意識して、他の人の支援に置き換えるべきではありません。逆にヨーロッパの衰退は、権利の問題に世界のシナリオに低下します。

إذا تحرك الولايات المتحدة بعيدا عن إيطاليا (وأوروبا)

ووفقا لمصادر في الحزب الديمقراطي وبعض الصحافة الأميركية، هناك خطر حقيقي من أن إيطاليا يمكن أن تفلت من نفوذ الولايات المتحدة، إلى الاقتراب بشكل كبير نحو موسكو. أن هذا الخوف له ما يبرره من قبل موقف الرئيس ترامب، الذي يبدو للحفاظ على مفرزة معينة نحو أوروبا والبلاد الإيطالية، لا سيما عندما منصب السفير في روما لا يزال شاغرا. هذه الحقيقة هي إشارة مقلقة للالظاهر انخفض الاعتبار، منها إيطاليا ويبدو أن تغطيها ترامب. وتجدر الإشارة إلى أنه، من الناحية التاريخية، شبه الجزيرة الإيطالية وكان دائما محور واشنطن، سواء بالنسبة للموقع الجغرافي، بما في ذلك التحالف الأطلسي التكتيكي، والتي لعلاقات سياسية ملزمة بموجب السيناريوهات الدولية. تغيير الاتجاه الذي تفرضه ترامب للسياسة الخارجية للولايات المتحدة، على الرغم من التخفيف من ثقل التي يقدمها النظام السياسي في الولايات المتحدة، وقد خففت العلاقات مع أوروبا، وبالتالي، حتى مع إيطاليا. يبدو أن البيت الأبيض لمتابعة الخطة التي يريد تقسيم دول الاتحاد الأوروبي، من أجل تحقيق النتيجة التي تسبب ضعف، خصوصا الاقتصادي، بروكسل: ترامب لا تتردد في القيام بذلك للحفاظ على مواقف سيئة التعاونية وانتقادات شديدة من الدول الأوروبية. ليس من قبيل المصادفة، في الواقع، أنه يحب إخراج بريطانيا، مع الأخذ في هذا الواقع إلا من زاوية المصلحة الذاتية، التي تتألف من الضعف المتأصل في الاتحاد الأوروبي. ما رئيس الولايات المتحدة لا تقييم أو يشعر سيئة عن الجغرافيا السياسية الأميركية، هو لإثارة تقدمية إبعاد أوروبا من الولايات المتحدة، والتي يمكن أن تولد شعور جديد إلى القارة العجوز، وقادرة على الخروج أخيرا باسم الاتحاد كيان ذات الصلة الدولي السياسي، أو نتيجة في هياكل جديدة من شأنها أن تغير ميزان الحاضر. المشكلة هي أن أوروبا بروكسل لم تقدم حتى الان مع سياسة خارجية مشتركة، فضلا عن القوة العسكرية المشتركة غائبة، في السياق العام حيث سياسات الدولة الفردية لا تزال سائدة نحو الوسط. في فرنسا، وهزيمة انتخابية للحق رفضت خطر الانجراف في ألمانيا الأوروبي، يبدو أن مكافحة ميركل بقوة في السيطرة على البلاد، وهذا يسمح له، من بين أمور أخرى، لكونه صوتا قويا ضد الرئيس الأميركي، بريطانيا بينما في أوروبا كارثة الإخراج، فإنه لا يزال لاعبا اساسيا في السياسة الأميركية، ولكن إيطاليا يبدو أن البلاد قد تعاني أكثر من موقف ترامب. في مرحلة سياسية داخلية صعبة للغاية، اتسمت سياسات غير معقولة اللامسؤولية التي تتقاطع مع جميع الأطراف الحاضرة في المشهد، وخطر التقارب مع روسيا يبدو بصورة متزايدة، خصوصا اذا فزت في الانتخابات المقبلة من المرجح ستكون الأطراف المضادة نظام. في روسيا تظهر هذه التشكيلات السياسية حليف محتمل أفضل أن الولايات المتحدة، لأن الطريقة لإدارة قوة بوتين ينظر إليها على أنها استقرار النظام الداخلي ونجم الدولي، تفسر وفقا للقيم تعتبر أقرب إلى شعور مشترك من أكثر تقليدية القيم الأوروبية. إذا كان التناقض أن يعجب موسكو واضحا أن تكون ديمقراطية غير مكتملة، مع كل ما تنطوي عليه، فإنه من الصحيح أيضا أن الفراغ أن الولايات المتحدة مغادرة يمكن شغلها فقط مع موضوع جديد، إذا فشل الاتحاد الأوروبي لإتقان مصيره. ومن الواضح أن كل العيوب أن البنية التحتية السياسية بروكسل وتحتوي في داخلها التي لم يتم تصحيحها على الإطلاق، قد يشجع على التحول من التوازن الذي يمكن أن يضر أيضا أوروبا من الداخل. إذا كان من شأن القلق كان الديمقراطيون الأمريكيون تتحقق، ومع ذلك، ويقول ان ايطاليا ستكون مضطرة لمواجهة تغير خطير في الاتجاه، مثل تغيير الوضع الراهن في البلاد، مع وجود خطر من تداعيات داخل الاتحاد، وهي حالة بالتأكيد يجب تجنبها من خلال تعزيز المؤسسات المركزية الأوروبية ضد، حتى كمضاد للتغيرات خطيرة في السيناريو الدولي. إذا تم تعيين قربها من الولايات المتحدة لتصبح يجب أن لا يتم استبدال المسافة مع دعم من شخص آخر، ولكن فقط مع زيادة الوعي من إمكانات الأوروبية أن حفز مع موقف جديد من خلال شركاء أقوياء للاتحاد الأوروبي. على العكس تراجع أوروبا سوف تنخفض إلى سيناريوهات العالم حول قضايا حقوق الإنسان.

giovedì 18 maggio 2017

L'Iran alle elezioni

Le imminenti elezioni politiche iraniane possono portare il paese a continuare sul proprio percorso di normalizzazione o, viceversa, riportare indietro il paese ad un nuovo periodo oscurantista. Il Presidente  uscente, Rohani, può vantare l’accordo sul nucleare ed una crescita economica per l’Iraniana, che, però, non appare ancora compiuta. Pur potendo aprire il mercato all’estero, ciò non è avvenuto in maniera completa, per il mantenimento di alcune sanzioni, che hanno impedito la crescita finanziaria del paese. Non a caso i detrattori del presidente uscente, imputano a Rohani l’avere firmato troppo presto il trattato sul nucleare, senza avere avuto la certezza completa di tutte le contropartite. La parte avversa al presidente uscente fa discendere da questa mancata attuazione dei trattati la disoccupazione ancora alta e la corruzione che flagellano il paese. Ma non solo questi i motivi di contrarietà tra le due principali liste concorrenti: se Rohani, pur da una posizione centrale della politica iraniana, intende comunque percorrere una strada di modernizzazione, i conservatori vogliono togliere di nuovo quelle poche concessioni fatte dal governo in materia di liberalizzazione sociale, per riportare il paese ad essere nuovamente una repubblica islamica nel senso completo del termine. Pur essendo favorito Rohani deve fare i conti con questa linea, che tende ad identificarsi con le problematiche che interessano maggiormente la parte più povera della popolazione, quella che non sente ancora come propria l’esigenza di una maggiore libertà sociale. Non per niente i settori del tessuto sociale iraniano, dove il presidente uscente sembra riscuotere i maggiori consensi, sono quelli dei giovani, specialmente gli universitari, le elité e la classe media, più agiata economicamente. Sembra, cioè, che lo stato economico che fornisce una certa tranquillità, possa consentire di ambire anche ad una maggiore apertura culturale, necessaria per sentire un maggiore bisogno di un allentamento nei costumi. Risulta chiaro che è l’esatto opposto di chi auspica un nuovo rigore nella società iraniana, individuato anche come mezzo per una maggiore diffusione del benessere. Questo orientamento appare in contraddizione con la necessità di una maggiore libertà di movimento degli investitori stranieri, che si sono subito interessati alle prospettive che l’economia iraniana può offrire, grazie alla ricchezza delle proprie materie prime. Ma operare nel settore privato è ancora troppo difficoltoso per l’eccessiva burocrazia, ancora in mano ai settori clericali del paese e quindi meno illuminati. Per crescere, l’economia ha bisogno di procedure più snelle ed accessi a finanziamenti esteri, che devono potere arrivare in modo sicuro e veloce. Per tutti questi motivi appare difficile credere che con una vittoria dei conservatori si possano creare questi necessari presupposti per la crescita. Con il divieto dei sondaggi appare difficile fare dell e previsioni sull’esito del voto, anche se da più parti Rohani viene dato come favorito, proprio per la necessità del paese di avere garanzie sulla propria crescita economica. Il presidente uscente non è certo un progressista come intendiamo in occidente, ma in questo momento, è l’opzione migliore che il paese consente a se stesso per una ulteriore apertura sul tema dei diritti e quindi una facilitazione per i rapporti con l’estero. Non che ci si possa  aspettare stravolgimenti: la politica estera di Rohani, pur vantando il successo del negoziato sul nucleare, è sempre caratterizzata dal dualismo con l’Arabia Saudita, nel campo religioso, dall’appoggio incondizionato al regime di Assad, per quanto riguarda la questione siriana e l’eccessiva, per quanto nascosta, attività contro lo stato israeliano. Con Trump nella veste di presidente statunitense, i rapporti tra i due stati sono tornati ad essere tesi, ma con un presidente di chiaro stampo conservatore la tensione potrebbe arrivare a livelli molto pericolosi. Se l’aspetto economico è quello su cui fare leva per consentire una maggiore apertura del paese iraniano verso l’esterno, cosa che è necessaria anche all’Europa per incrementare, anch’essa,  la propria economia e trovare dei canali privilegiati nei rapporti con Teheran, funzionali al recupero del prestigio di Bruxelles in campo internazionale, il migliore candidato possibile appare senz’altro Rohani; occorre anche non dimenticare l’apporto che i combattenti iraniani hanno dato sul terreno, contro le forze dello Stato islamico, fattore, che, se pure da inquadrare nel dualismo tra sciiti e sunniti, non è da trascurare e che è venuto su impulso del presidente iraniano uscente. L’importanza del voto iraniano appare quindi fondamentale, sia per gli equlibri regionali, che per quelli mondiali, perchè una regressione del più grande paese sciita porterebbe a nuovi scenari di instabilità, dei quali il panorama internazionale, già travagliato, non ha certo bisogno.     

Iran in the elections

Upcoming Iranian political elections can lead the country to continue on its normalization path or, conversely, bring the country back to a new obscurantist period. The outgoing President, Rohani, can boast of Iran's nuclear agreement and economic growth, but it is not yet complete. While opening up the market abroad, this was not the case for maintaining some sanctions that prevented the country's financial growth. It is no coincidence that the outgoing president's detractors impute to Rohani that he has signed the nuclear treaty too early without having complete certainty of all the counterparts. The adverse party to the outgoing president is the result of this failure to implement treaties, the still high unemployment and the corruption that flagrant the country. But not only is this the motives of contradiction between the two main competing lists: if Rohani, though from a central position in Iranian politics, intends to pursue a course of modernization, the conservatives want to remove again those few concessions made by the government in matters of Social liberalization, to bring the country back to being an Islamic republic in the full sense of the term. Although Rohani's favorite, he has to deal with this line, which tends to identify with the issues most affecting the poorest part of the population, one who does not yet feel the need for greater social freedom as its own. Not at all the areas of the Iranian social fabric, where the outgoing president seems to have the greatest consensus, are those of young people, especially college students, elites and the middle class, more economically advantageous. It seems, for instance, that the economic state that provides some tranquility can allow for greater cultural openness, necessary to feel the greater need for loosening in costumes. It is clear that it is the exact opposite of those who are hoping for a new punishment in Iranian society, also identified as a means of spreading well-being. This approach contradicts the need for greater freedom of movement for foreign investors who have been interested in the prospects that the Iranian economy can offer, thanks to the wealth of its raw materials. But working in the private sector is still too difficult for the excessive bureaucracy, still in the hands of the clerical sectors of the country and hence less enlightened. To grow, the economy needs more streamlined procedures and access to foreign funding, which must be able to arrive safely and quickly. For all these reasons, it is difficult to believe that a conservative victory can create these necessary prerequisites for growth. With the prohibition of polling, it is difficult to make the predictions on the outcome of the vote, although Rohani is most favored, given the need for the country to have guarantees of its economic growth. The outgoing president is certainly not a progressist as we mean in the West, but at this moment, it is the best option that the country allows itself for a further opening on the issue of rights and hence facilitating relations with foreign countries. Rohani's foreign policy, despite the success of the nuclear negotiation, is always characterized by dualism with Saudi Arabia in the religious field, with unconditional support for Assad's regime, as regards The Syrian question and the excessive, though hidden, activity against the Israeli state. With Trump in the role of US President, the relations between the two states have returned to be argued, but with a president of a clear conservative mold the tension could come to very dangerous levels. If the economic aspect is what it is about to make it possible to open the Iranian country to the outside, something that is also necessary for Europe to increase its economy and find privileged channels in relations with Tehran, working to restore the prestige of Brussels in the international arena, the best possible candidate appears Rohani; One should not forget the contribution that Iranian fighters have given to the ground, against the forces of the Islamic State, a factor which, even if framed in dualism between Shiites and Sunnis, must not be neglected and that has come to the impulse of the President Outgoing Iranian. The importance of the Iranian vote, therefore, is crucial for both regional and world equlibri, because a regression of the largest Shiite country would lead to new scenarios of instability, which the already troubled international scene certainly does not need.

Elecciones de Irán

Las próximas elecciones iraníes pueden llevar al país a continuar en su camino hacia la normalización o, por el contrario, traer de vuelta al país a un nuevo periodo oscurantista. El presidente saliente, Rohani, puede presumir el acuerdo nuclear y el crecimiento económico para Irán, que, sin embargo, no aparece todavía completa. Si bien podemos abrir el mercado en el extranjero, esto no ha ocurrido de una manera completa, con el mantenimiento de ciertas sanciones, que han impedido el crecimiento económico del país. No es casualidad que los detractores del presidente saliente, la culpa Rohani haber firmado el Tratado Nuclear demasiado pronto, sin haber tenido la plena confianza de todas las contrapartes. La parte contraria al Presidente saliente es descendiente de esta falta de aplicación de los tratados internacionales que sigue siendo elevado desempleo y la corrupción que asolan el país. Pero no sólo son estos los motivos de oposición entre los dos principales listas que compiten si Rohani, aunque desde una posición central en la política iraní, tiene la intención de viajar un camino de modernización, los conservadores quieren recuperar las pocas concesiones hechas por el gobierno en relación con liberalización sociales, para sacar al país de nuevo a ser una república islámica en el pleno sentido del término. A pesar de ser favorecido Rohani tiene que lidiar con esta línea, que tiende a identificarse con los temas que más importan a la parte más pobre de la población, que todavía se siente como su la necesidad de una mayor libertad social. No en todos los sectores de la estructura social de Irán, donde el presidente saliente parece recoger más apoyo, son las de los jóvenes, especialmente a los estudiantes universitarios, la élite y la clase media, más acomodados económicamente. Parece, es decir, que el estado económico que proporciona un grado de calma, sino que también puede permitir que se aspira a una mayor apertura cultural necesario para sentir una mayor necesidad de una flexibilización en el vestuario. Está claro que es exactamente lo contrario de los que abogaban por un nuevo rigor en la sociedad iraní, también identificado como un medio para una mayor distribución de la riqueza. Este enfoque parece contradecir la necesidad de una mayor libertad de movimiento de los inversores extranjeros, que ahora están interesados ​​en las perspectivas de que la economía iraní puede ofrecer, gracias a la riqueza de sus materias primas. Pero trabajar en el sector privado es todavía demasiado difícil para el exceso de burocracia, todavía en manos de los sectores administrativos del país y por lo tanto menos iluminada. Para crecer, la economía necesita procedimientos más ágiles y acceso a la financiación externa, que deben ser capaces de llegar de forma segura y rápida. Por todas estas razones, es difícil de creer que una victoria conservadora puede crear estas condiciones necesarias para el crecimiento. Con la prohibición de las urnas parece difícil hacer predicciones sobre el resultado de la votación y, aunque más partes Rohani se da como favorito, debido a la necesidad del país de contar con garantías sobre su crecimiento económico. El presidente saliente no es una progresiva cómo nosotros, en Occidente, pero en este momento, es la mejor opción que permite al país en sí para una mayor apertura en el tema de los derechos y por lo tanto una facilidad para las relaciones exteriores. No es que uno puede esperar trastornos: la política exterior de Rohani, mientras que cuenta con el éxito de las conversaciones nucleares, siempre se caracteriza por la dualidad con Arabia Saudita en el campo de la religión, por el apoyo incondicional que el régimen de Assad, en lo que respecta pregunta sirio y excesiva, como las actividades ocultas contra el estado de Israel. Con Trump en su calidad de presidente de Estados Unidos, las relaciones entre ambos países han vuelto a estar tenso, pero con una clara presidente conservador de la tensión podría llegar a niveles muy peligrosos. Si el aspecto económico se va a aprovechar para permitir una mayor apertura del país hacia el exterior de Irán, que también es necesario que Europa aumente, también, su economía y encontrar los canales clave en el tratamiento de Teherán, la recuperación funcional de Bruselas prestigio en el ámbito internacional, el mejor candidato puede ciertamente parece Rohani; Tampoco hay que olvidar la contribución que los combatientes han dado iraníes en el suelo, contra las fuerzas del Estado Islámico, un factor que, a pesar de ser enmarcado en el dualismo entre chiíes y suníes, no debe dejarse de lado y que vino a instancias del Presidente saliente de Irán. Parece, por tanto, esencial en la importancia de la votación de Irán, tanto para la acrobacia regionales, que los precios mundiales, debido a una regresión de la mayor país chií que pueden dar lugar a nuevos escenarios de inestabilidad, de las cuales la escena internacional, ya golpeado, ciertamente no lo necesita.

Iran Wahlen

Die bevorstehenden Wahlen im Iran kann das Land bringen auf dem Weg zur Normalisierung oder umgekehrt, um fortzufahren, bringen das Land zu einem neuen obscurantist Zeitraum zurück. Der scheidende Präsident, Rohani, können die Atomabkommen und das Wirtschaftswachstum für Iran verfügen, die jedoch noch nicht vollständig angezeigt werden. Während wir den Markt im Ausland eröffnen können, hat dies in einer vollständigen Art und Weise nicht geschehen ist, für die Aufrechterhaltung bestimmter Sanktionen, die das finanzielle Wachstum des Landes verhindert haben. Kein Zufall, dass die Verleumder des scheidenden Präsidenten, schuld Rohani zu früh, den Vertrag über den Kern unterzeichnet haben, ohne die Kollegen das volle Vertrauen alles gehabt zu haben. Die Gegenpartei des scheidenden Präsidenten wird aus diesem Mangel an Umsetzung der internationalen Verträge stieg die nach wie vor hohe Arbeitslosigkeit und Korruption, die das Land plagen. Aber nicht nur diese die Einspruchsgründe zwischen den beiden großen konkurrierenden Listen wenn Rohani, obwohl von einer zentralen Lage in der iranischen Politik will eine Modernisierung Straße reisen, die Konservativen wollen die wenige Zugeständnisse von der Regierung gemacht zurücknehmen in Bezug auf soziale Liberalisierung, das Land zu bringen eine islamische Republik im wahrsten Sinne des Wortes zu sein. Obwohl er begünstigt Rohani mit dieser Linie zu tun hat, die sich mit den Themen zu identifizieren, die Tendenz, dass die meisten zu den ärmsten Teil der Bevölkerung ausmachen, eine, die für mehr soziale Freiheit wie sein die Notwendigkeit fühlt sich immer noch. Sie nicht in allen Bereichen des iranischen sozialen Gefüges, in dem der scheidenden Präsident scheint mehr Unterstützung zu sammeln, sind die von jungen Menschen, vor allem Studenten, die Elite und die Mittelklasse, besser verdien wirtschaftlich. Es scheint, das heißt, dass die wirtschaftliche Lage, der einen Grad der Ruhe bietet, kann es auch in den Kostümen für eine Entspannung spüren einen größeren Bedarf benötigt es Ihnen ermöglichen, größere kulturelle Offenheit zu streben. Es ist klar, dass es das genaue Gegenteil von denen, die eine neue Strenge in der iranischen Gesellschaft befürwortet, auch als Mittel zu einer größeren Verbreitung von Reichtum identifiziert. Dieser Ansatz scheint die Notwendigkeit einer größeren Bewegungsfreiheit der ausländischen Investoren zu widersprechen, die in den Aussichten nun daran interessiert sind, dass die iranische Wirtschaft, dank der Fülle seiner Rohstoffe anbieten können. Aber im privaten Sektor arbeitet, ist immer noch zu schwierig für eine übermäßige Bürokratie, noch in den Händen der klerikalen Sektoren des Landes und damit weniger erleuchtet. Um zu wachsen, muss die Wirtschaft straffere Verfahren und den Zugang zu ausländischer Finanzierung, die in der Lage sein muß, um sicher und schnell ankommen. Aus all diesen Gründen ist es schwer zu glauben, dass ein konservativer Sieg Sie diese notwendigen Voraussetzungen für Wachstum schaffen. Mit dem Verbot der Umfragen erscheint schwierig Vorhersagen über das Ergebnis der Abstimmung zu machen und, obwohl mehr Rohani Teile als Favoriten gegeben ist, weil das Land Garantien für ihr Wirtschaftswachstum haben müssen. Der scheidende Präsident ist kein progressiver, wie wir im Westen, aber zu diesem Zeitpunkt ist die beste Option, die das Land sich für eine weitere Öffnung in der Frage der Rechte und damit eine Einrichtung für Außenbeziehungen ermöglicht. Nicht, dass man Umwälzungen erwarten: die Außenpolitik von Rohani, während des Erfolg der Atomgespräche Prahlerei, es immer durch den Dualismus mit Saudi-Arabien auf dem Gebiet der Religion geprägt ist, durch die Unterstützung bedingungslos das Assad-Regime, in Bezug syrische und übermäßige Frage, als versteckte Aktivitäten gegen den israelischen Staat. Mit Trump in seiner Eigenschaft als US-Präsident, die Beziehungen zwischen den beiden Ländern sind wieder angespannt zu sein, aber mit einem klaren konservativen Präsident der Spannung könnten zu sehr gefährlichen Niveaus bekommen. Wenn der wirtschaftliche Aspekt ist gehebelt wird mehr Offenheit des iranischen Landes zu ermöglichen, nach außen, die auch für Europa notwendig ist, zu erhöhen, auch die Wirtschaft und die wichtigsten Kanäle finden im Umgang mit Teheran, funktionelle Erholung des Brüsseler Ansehen in der internationalen Arena, der beste Kandidat kann erscheint sicherlich Rohani; wir dürfen nicht auch den Beitrag vergessen, dass Kämpfer Iraner auf dem Boden gegeben haben, gegen die Kräfte des Islamischen Staates, ein Faktor, der, obwohl in den Dualismus zwischen Schiiten und Sunniten eingerahmt werden, ist nicht zu vernachlässigen und das kam auf Betreiben des Präsidenten Iran scheidender. Die Bedeutung der iranischen Abstimmung erscheint daher wichtig, sowohl für die regionale Akrobatik, die für die Weltmarktpreise, weil eine Regression des größten schiitischen Landes zu neuer Instabilität Szenarien führen würde, von denen die internationalen Szene, schon beunruhigt, sicherlich nicht brauchen.

Élections Iran

Les prochaines élections iraniennes peuvent amener le pays à poursuivre son chemin vers la normalisation ou, au contraire, ramener le pays à une nouvelle période d'obscurantisme. Le président sortant, Rohani, peut se vanter l'accord nucléaire et la croissance économique pour l'Iran, qui, cependant, ne semble pas encore terminée. Alors que nous pouvons ouvrir le marché à l'étranger, cela n'a pas eu lieu d'une manière complète, au maintien de certaines sanctions, qui ont empêché la croissance financière du pays. Pas un hasard si les détracteurs du président sortant, à blâmer Rohani ayant signé le traité sur le nucléaire trop tôt, sans avoir eu la pleine confiance de tous les homologues. La partie adverse au président sortant est issu de ce manque de mise en œuvre des traités internationaux, le chômage reste élevé et la corruption qui affligent le pays. Mais non seulement ces motif d'opposition entre les deux principales listes concurrentes si Rohani, bien que d'une position centrale dans la politique iranienne, a l'intention de se rendre une route de modernisation, les conservateurs veulent reprendre les quelques concessions faites par le gouvernement en ce qui concerne la libéralisation sociale, de ramener le pays à être une république islamique au sens plein du terme. En dépit d'être favorisé Rohani doit faire face à cette ligne, qui tend à identifier les questions qui comptent le plus pour les plus pauvres de la population, qui se sent encore comme son la nécessité d'une plus grande liberté sociale. Ils pas tous les secteurs du tissu social de l'Iran, où le président sortant semble recueillir plus de soutien, sont ceux des jeunes, en particulier les étudiants universitaires, l'élite et la classe moyenne, mieux sur le plan économique. Il semble, à savoir que la situation économique qui offre un degré de calme, il peut aussi vous permettre d'aspirer à une plus grande ouverture culturelle nécessaire de se sentir un plus grand besoin d'un assouplissement dans les costumes. Il est clair qu'il est l'exact opposé de ceux qui préconisaient une nouvelle rigueur dans la société iranienne, également identifié comme un moyen d'une plus grande diffusion de la richesse. Cette approche semble en contradiction avec la nécessité d'une plus grande liberté de mouvement des investisseurs étrangers, qui sont maintenant intéressés par les perspectives que l'économie iranienne peut offrir, grâce à la richesse de ses matières premières. Mais travailler dans le secteur privé est encore trop difficile pour la bureaucratie excessive, toujours dans les mains des secteurs de bureau du pays et donc moins éclairés. Pour se développer, l'économie a besoin des procédures simplifiées et l'accès aux financements étrangers, qui doivent être en mesure d'arriver en toute sécurité et rapide. Pour toutes ces raisons, il est difficile de croire qu'une victoire conservatrice, vous pouvez créer ces conditions nécessaires à la croissance. Avec l'interdiction des sondages semble difficile de faire des prédictions sur l'issue du vote et, bien que plusieurs parties Rohani est donnée en tant que favori, en raison du pays doivent avoir des garanties sur leur croissance économique. Le président sortant est pas progressive que nous en Occident, mais à ce moment, est la meilleure option qui permet au pays de lui-même pour une ouverture supplémentaire sur la question des droits et donc une facilité pour les relations extérieures. Non que l'on peut attendre des bouleversements: la politique étrangère de Rohani, tout en se vantant le succès des négociations sur le nucléaire, il est toujours caractérisée par le dualisme avec l'Arabie saoudite dans le domaine de la religion, par le soutien inconditionnel au régime Assad, en ce qui concerne question syrienne et excessive, car les activités cachées contre l'Etat d'Israël. Avec Trump en sa qualité de président américain, les relations entre les deux pays sont de nouveau à être tendus, mais avec un président conservateur clair de la tension pourrait arriver à des niveaux très dangereux. Si l'aspect économique doit être mis à profit pour permettre une plus grande ouverture du pays iranien vers l'extérieur, ce qui est également nécessaire pour l'Europe d'augmenter, aussi, son économie et trouver les canaux clés dans le traitement des Téhéran, la récupération fonctionnelle du prestige de Bruxelles sur la scène internationale, le meilleur candidat peut certainement apparaît Rohani; nous ne devons pas oublier la contribution que les combattants ont donné les Iraniens sur le terrain, contre les forces de l'Etat islamique, un facteur qui, bien à encadrer dans le dualisme entre Chiites et Sunnites, est à ne pas négliger et qui est venu à l'instigation du président le sortant de l'Iran. L'importance du vote iranien apparaît donc essentiel, aussi bien pour les acrobaties régionales, pour les prix mondiaux, parce qu'une régression du plus grand pays chiite conduirait à de nouveaux scénarios d'instabilité, dont la scène internationale, déjà troublée, certainement n'a pas besoin.