Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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lunedì 10 luglio 2017
الفتح الموصل يحول دون الإصابة خطر الإرهاب
مع
سقوط الموصل والمناطق التي لا تزال تحت سيادة الدولة الإسلامية، وقد خفضت
بشكل ملحوظ: يقدر، في الواقع، أنه في ظل حكم الخلافة، سيبقى ما يعادل نحو
ثلث توسيع الحد الأقصى لها. الأخبار
من الاستيلاء على س على، من قبل القوات العراقية هو بالتأكيد جيدة، ولكن
ليس نقطة نهاية، لأنه لا يزال تحت حكم الخلافة شريط طويل حوالي 400
كيلومترا، وتقع على الحدود بين العراق وسوريا. لأن
هذا جزء من الأرض هو المساواة في الهجوم الدولة الإسلامية ضد الاحتلال
العسكري، في هذه الأراضي الخلافة لا يزال يتمتع بدعم كبير، ومن المرجح أن
تعتقد أن استراتيجية الباقين على قيد الحياة من الدولة الإسلامية هي
للتقاعد إلى هذه المناطق، ومن ثم محاولة استئناف العمليات العسكرية. قد
يكون هناك تشابه في التكتيكات التي تستخدمها حركة طالبان في أفغانستان،
الذين يستخدمون الوديان على الحدود مع باكستان، لتنفيذ هجماتهم. من
ناحية أخرى، فإن الوضع في العراق، من وجهة نظر العلاقات بين الشيعة، والآن
في قيادة البلاد، والسنة لا يهدأ بعد، ومرة واحدة نشوة استعادة، أليس
كذلك مخاطرة لكنهم يخشون أن المشكلة يمكن العودة إليها في كل وقد تم بالفعل حاول عواقبه زعزعة الاستقرار. يتعين
علينا أن نحاول التنبؤ بما ستكون الاستراتيجية التي تريد الدولة الإسلامية
إلى مواصلة لا تختفي تماما أو على الأقل الخضوع لتقليص حجم من النوع الذي
ضرب تنظيم القاعدة. ربما
الخلافة سوف تلعب في وقت واحد على اثنين من مستويات مختلفة: الحفاظ على
الأراضي التي ما زالت تثبيته وزيادة الأنشطة الإرهابية، التي كانت في
السابق وضع الثانوي. مع
فقدان السيادة، على العكس من ذلك، العمل الإرهابي يصبح مساويا على الأقل
الوزن الاستراتيجي للسلوك العسكري نفذت حتى الآن والقهر للشريعة الإسلامية
في الأراضي المحتلة. إعادة
فتح هذه الأراضي، سواء على الجانب السوري، وعلى العراقي، يجب أن يصبح
ضروريا لالهزيمة النهائية للدولة الإسلامية، أيضا منظور وقائي من أعمال
إرهابية محتملة. علينا
أن نتذكر أن الهجمات التي نفذت في الغرب هي تلك التي لديها وسائل الإعلام
الكبرى، وعلى الرغم من أهمية خطيرة للغاية، كانت أقل بكثير من تلك المصنوعة
في بلاد العراق. قدرات
تعبئة الخلافة في العراق جنبا إلى جنب مع وجود محلي أن لا تزال مرتفعة
وأكثر من كافية لإجراء حملة هجمات قادرة على زعزعة استقرار الدولة التي
يوجد فيها السلطة بعد سقوط نظام صدام حسين، لم يكن حتى الآن بما فيه
الكفاية انقسام بين الشيعة والسنة. لذلك،
ما وراء انتصار عسكري كبير، مما أدى إلى الاستيلاء على الموصل، والعمل
لهزيمة الدولة الإسلامية يجب أن تشمل مناطق أخرى من إدارة السيناريو. يجوز
للهيمنة الشيعة، والدعم الإيراني، حاسمة لنصر عسكري، إن لم يكن صامتة،
يشكل نقطة ضعف في عامل النظام، والتي يمكن أن تفسح المجال للخلافة، في
المقام الأول السنة التعبير، للعودة خطير جدا. ومع ذلك يقتصر على تحليل الوضع الداخلي، دون النظر إلى المصالح الدولية على المحك، لا يكفي. إذا كان أوباما تعاون ضمني مع طهران، وظهور ترامب تعطل العمل الأمريكي، والتي تركز مرة أخرى على الملكيات السنية في الخليج الفارسي. الآن
كان موقف ممالك السعودية وتركيا تجاه الدولة الإسلامية يست واضحة جدا،
وخاصة بالنسبة القيمة التي تم أعطى سلامكم الخلافة في وظيفة مضادة السورية
ومكافحة الشيعة. من
ناحية أخرى حول الشيعة أنها اتخذت شكل ائتلاف، وإن كان غير رسمي، وبين
الروس والإيرانيين، الذين يبدو أن يكون جعلت للذهاب ضد مصالح الولايات
المتحدة. لهزيمة الخلافة بكثير سوف تعتمد أيضا على الكيفية التي سيتم حل القضية السورية، التي يبدو أن تكون بعيدة نهاية. الفائدة
على سوريا يمكن أن يغير التوازن الهش الذي سمح نوع من التحالف الدولي ضد
الخلافة، وخلق شرخ قادرة على تجاوز الدولة الإسلامية، وتسليط الضوء على
النقيض دائما على أساس الدين، ولكن متكامل ويغذيها فوائدها قوة خارجية في المنطقة. ضمن هذه الازدواجية قد تجد الإرهاب حيوية جديدة، والمنفذ من المهام غير ممكن بالنسبة للدول وطنية، ولكن وظيفية لمصالحهم. الفرضية لم يعد بعيدا، لأنه في الماضي ساهمت في ظهور الحركات التي ثم يتم دمجها في الخلافة. لذلك
يجب أن ننظر إلى أبعد من الأحداث العسكرية للدولة الإسلامية، لأن إمكانية
أكبر التهديدات في أعقاب الأصولية هي للأسف الحالية جدا وملموسة في
السيناريو العراقي.
giovedì 6 luglio 2017
Corea del Nord: l'ambiguo comportamento di Cina e Russia
Anche fonti americane hanno confermato che l’ultimo missile lanciato dalla Corea del Nord e caduto in acque giapponesi, poteva raggiungere lo stato dell’Alaska e, quindi colpire gli Stati Uniti, come Pyongyang ha più volte minacciato. Lo scenario che si presenta è, probabilmente, il più allarmante dalla fine della guerra fredda. Non si può dare torto alla casa Bianca, quando afferma, che la situazione attuale è dovuta ad una risposta troppo morbida alle provocazioni nordcoreane. La linea di condotta di Obama, quella di puntare su sanzioni economiche e diplomatiche, non è stata sostanzialmente disattesa da Trump, che, malgrado le minacce, non non ha attuato alcuna azione militare, se non le consuete manovre congiunte con le forze armate sudcoreane. Tuttavia la condotta americana, sostenuta dall’Europa, non può avere effetti pratici e concreti, se altri stati, pur firmando ufficialmente le sanzioni, poi continuano a mantenere rapporti commerciali con Pyongyang. Anzi, Pechino avrebbe fatto registrare addirittura un incremento degli scambi commerciali nell’ultimo quadrimestre. Se ciò fosse confermato il sospetto che la Cina stia usando la Corea del Nord come elemento di pressione sugli Stati Uniti, non sarebbe così improbabile. D’altro canto la Cina ha interesse che la penisola coreana resti divisa in due stati, perchè nell’ipotesi di riunificazione a prevalere sarebbe Seul e Pechino avrebbe così le truppe americane direttamente sui propri confini. Se questa ipotesi fosse vera la condotta cinese si rivelerebbe ambigua e molto pericolosa. Trump, pur nei suoi modi poco politici, ha fatto appello più volte affinché Pechino esercitasse la propria influenza sui nordcoreani per riportare uno stato di maggiore calma nella regione. Bisogna però riconoscere, che, aldilà di dichiarazioni di rito, Pechino si è contraddistinta per una immobilità, che, nella migliore delle ipotesi ha dato coraggio al dittatore nordcoreano. Anche l’atteggiamento russo, dopo che il Cremlino si è reso conto di non potere condizionare le lobbies politiche ed i militari, appare mutato nei confronti degli USA: la diatriba tra Washington e Mosca sulla necessità di maggiori sanzioni verso Pyongyang, testimonia che le distanze tra i due paesi sono tutt’altro che accorciate. Può essere possibile che Cina e Russia, sfruttino la pressione nordcoreana per portare gli Stati Uniti ad una reazione, che potrebbe generare una grande incertezza internazionale e mettere in crisi il primato americano? Le possibilità in politica internazionale sono infinite, ma finché la Corea del Nord provava dei missili che non potevano coprire la distanza dagli Stati Uniti, una ritorsione del pentagono era fortemente improbabile; l’ultimo test missilistico ha però cambiato tutto. Washington ora è nella posizione di doversi difendere da un possibile attacco nucleare, dopo avere ricevuto ripetute ed esplicite minacce. La sensazione che Cina e Russia non facciano abbastanza per limitare le possibilità di un evento disastroso iniziano a diventare più che certezze. L’impressione è che Pyongyang arrivi sempre al limite e poi si fermi, ma è un fatto, che a questo punto non si era mai arrivati. Negli scenari possibili non si può più scartare un intervento preventivo, anche se cercare di distruggere l’arsenale atomico di Pyongyang è tutt’altro che agevole. La soluzione più facile sarebbe che la Cina determinasse la caduta della dittatura nordcoreana, mantenendo il controllo sul paese: Pechino avrebbe la forza militare ed economica di farlo, ma se continua nella linea attuale significa che queste non sono le sue intenzioni. Una guerra convenzionale, condotta da USA ed eventualmente i suoi alleati regionali sul terreno, sembra da scartare, perchè darebbe il tempo a Pyongyang di attuare le sue minacce nucleari, non solo verso gli USA, ma anche contro Corea del Sud e Giappone. L’attesa potrebbe logorare gli Stati Uniti, che in questo momento devono percorrere la via diplomatica, sopratutto con Pechino e Mosca e ciò li mette in condizione di svantaggio, una situazione dove il nervosismo potrebbe portare a sviluppi molto pericolosi.
North Korea: the ambiguous behavior of China and Russia
US
sources have also confirmed that the last missile launched by North
Korea and dropped in Japanese waters could reach the state of Alaska and
thus hit the United States as Pyongyang has repeatedly threatened. The scenario that appears is probably the most alarming since the end of the Cold War. It
can not be wrong to the White House when it states that the current
situation is due to a too soft response to North Korean provocations. Obama's
policy of bargaining on economic and diplomatic sanctions was largely
unconvinced by Trump, who, despite the threats, did not carry out any
military action, unless he was in the habit of joint maneuvers with the
South Korean armed forces. However,
Europe-backed American conduct can not have practical and concrete
effects if other states, while officially signing sanctions, then
continue to maintain business relations with Pyongyang. Indeed, Beijing would have even increased trade in the last four months. If
this were confirmed the suspicion that China is using North Korea as a
pressure element on the United States, it would not be so improbable. On
the other hand, China has the interest that the Korean peninsula
remains divided into two states, because in the prevailing reunification
hypothesis, Seoul and Beijing would thus have American troops directly
on their own. If this hypothesis were true, the Chinese conduct would be ambiguous and very dangerous. Trump,
though in its unpopular ways, has repeatedly called for Beijing to
exert its influence on the North Koreans to bring a more calm state to
the region. It
must be acknowledged, however, that, apart from rite declarations,
Beijing was characterized by immobility, which at best gave courage to
the North Korean dictator. Even
the Russian attitude, after the Kremlin realized that it could not
influence the political lobby and the military, appears to have changed
in the United States: the diatribe between Washington and Moscow on the
need for greater sanctions against Pyongyang shows that distances Between the two countries are far short of. Could
it be possible for China and Russia to take advantage of North Korea's
pressure to bring the United States to a reaction that could generate
great international uncertainty and crush American primacy? The
possibilities in international politics are endless, but as long as
North Korea missiles that could not cover the distance from the United
States, pentagonal retaliation was highly unlikely; But the last missile test has changed everything. Washington is now in a position to defend itself from a possible nuclear attack after receiving repeated and explicit threats. The
feeling that China and Russia do not do enough to limit the chances of a
disastrous event begin to become more than certainties. The
impression is that Pyongyang always comes to the limit and then stops,
but it is a fact that at this point had never arrived. In
the possible scenarios one can no longer discard a preventive
intervention, although trying to destroy the atomic arsenal of Pyongyang
is far from easy. The
easiest solution would be for China to determine the fall of North
Korean dictatorship, keeping control over the country: Beijing would
have the military and economic strength to do so, but if it continues in
the current line, it means that these are not their intentions. A
conventional war, conducted by the US and possibly its regional allies
on the ground, seems to be discarded, as it would give Pyongyang time to
implement its nuclear threats not only towards the US, but also against
South Korea and Japan. Expectations
could wreak havoc on the United States, which now have to go through
the diplomatic route, especially with Beijing and Moscow, and this puts
them at a disadvantage, a situation where nervousness could lead to very
dangerous developments.
Corea del Norte: el comportamiento ambiguo de China y Rusia
Incluso
las fuentes estadounidenses confirmaron que el último misil lanzado
desde Corea del Norte y cayó en aguas japonesas, podría alcanzar el
estado de Alaska y después haga clic en los EE.UU., ya que Pyongyang ha
amenazado en repetidas ocasiones. El escenario que se presenta es, probablemente, el más alarmante desde el final de la Guerra Fría. No
se le puede culpar de la Casa Blanca, cuando dice que la situación
actual se debe a una respuesta demasiado suave a las provocaciones de
Corea del Norte. La
política de la línea de Obama, para centrarse en las sanciones
económicas y diplomáticas, no fue ignorado sustancialmente por Trump,
que, a pesar de las amenazas, no se ha implementado ninguna acción
militar, si no las habituales maniobras conjuntas con las fuerzas
armadas de Corea del Sur. Sin
embargo, la conducta de América, con el apoyo de Europa, no puede tener
efectos prácticos y concretos, si otros estados, aunque la firma
oficialmente las sanciones, a continuación, siguen manteniendo
relaciones comerciales con Pyongyang. De hecho, Pekín incluso registrar un aumento del comercio en el último trimestre. Si
esta es la sospecha de que China está utilizando Corea del Norte como
un elemento de presión sobre los Estados Unidos, no sería tan
improbable. Por
otro lado, China tiene interés de que la península de Corea sigue
dividida en dos estados, porque en el caso de la reunificación
prevalecería Seúl y Pekín tendrían por lo que las tropas estadounidenses
directamente en sus fronteras. Si esta hipótesis fuera cierta los chinos realizaron ambigua y podría resultar muy peligroso. Trump,
a pesar de sus pequeñas vías políticas, recurrió varias veces a Beijing
ejerce su influencia sobre Corea del Norte para traer de vuelta a un
estado más calma en la región. Pero
hay que reconocer que, más allá de las declaraciones rituales, Pekín se
ha caracterizado por una inmovilidad, que, en el mejor dio valor para
el dictador de Corea del Norte. Incluso
la actitud de Rusia, después de que el Kremlin se dio cuenta de que no
puede influir en los grupos de presión políticos y militares, aparece
convertido en contra de los EE.UU.: la controversia entre Washington y
Moscú sobre la necesidad de más sanciones contra Pyongyang, da
testimonio de que las distancias entre los dos países están lejos de ser acortado. Puede
ser posible que China y Rusia, para aprovechar la presión de Corea del
Norte para llevar a Estados Unidos a una reacción, lo que podría generar
una gran incertidumbre internacional y socavar el liderazgo
estadounidense? Las
posibilidades en la política internacional son infinitas, pero siempre y
cuando Corea del Norte misiles sentía que no podía cubrir la distancia
de los Estados Unidos, una represalia Pentágono era muy poco probable; la última prueba de misiles, sin embargo, ha cambiado todo. Washington
está ahora en la posición de tener que defenderse de un posible ataque
nuclear, después de recibir repetidas amenazas y explícitos. La
sensación de que China y Rusia no hacen lo suficiente para limitar las
posibilidades de un inicio de desastres sea algo más que certezas. La
impresión es que Pyongyang llegadas hasta el límite y luego se detiene,
pero el hecho es que en este punto que nunca había llegado. En
los escenarios posibles ya no se puede descartar una intervención
preventiva, aunque tratando de destruir el arsenal atómico de Pyongyang
está lejos de ser fácil. La
solución más fácil sería que China fuera a determinar que la caída de
la dictadura de Corea del Norte, que conserva el control sobre el país:
Beijing tendría la fuerza militar y económica para hacerlo, pero si
continúa en la línea actual significa que estos no son sus intenciones. Una
guerra convencional, dirigido por los EE.UU. y, posiblemente, sus
aliados regionales sobre el terreno, parece ser descartado, ya que le
daría tiempo a Pyongyang para poner en práctica sus amenazas nucleares,
no sólo a los EE.UU., sino también contra Corea del Sur y Japón. La
espera podría desgastar a los Estados Unidos, que en este momento debe
tomar la ruta diplomática, especialmente con Pekín y Moscú, y esto los
pone en desventaja, una situación donde el nerviosismo podría conducir a
avances muy peligrosos.
Nordkorea : Das zweideutige Verhalten von China und Russland
Auch
amerikanische Quellen bestätigt, dass die letzte Rakete aus Nordkorea
ins Leben gerufen und fiel in japanische Gewässer, könnte den
Bundesstaat Alaska erreichen und dann die USA, als Pjöngjang wiederholt
bedroht hat. Das Szenario, das sich stellt ist wahrscheinlich die alarmierende seit dem Ende des Kalten Krieges. Sie
können ihn im Weißen Haus nicht verdenken, wenn er sagt, dass die
derzeitige Situation aufgrund einer zu weichen Reaktion auf
nordkoreanischen Provokationen ist. Die
Politik der Obama-Linie, konzentrieren sich auf wirtschaftliche und
diplomatischen Sanktionen, war nicht wesentlich von Trump außer Acht
gelassen, die trotz der Drohungen, hat keine militärischen Aktionen
umgesetzt werden, wenn nicht das übliche gemeinsame Manöver mit dem
südkoreanischen Streitkräften. Doch
das amerikanische Verhalten von Europa unterstützt wird, kann nicht
praktische und konkrete Auswirkungen hat, wenn andere Staaten, obwohl
offiziell die Sanktionen der Unterzeichnung, dann weiter die
Handelsbeziehungen mit Pjöngjang zu halten. Tatsächlich würde Peking sogar eine Zunahme des Handels im letzten Quartal aufzunehmen. Ist
dies der Verdacht besteht, dass China Nordkorea als Druckelement auf
den Vereinigten Staaten verwendet wird, wäre es nicht so
unwahrscheinlich. Auf
der anderen Seite hat China Interesse, dass die koreanische Halbinsel
in zwei Staaten geteilt bleibt, weil im Fall einer Wiedervereinigung
Seoul und Peking würde vorherrschen würden so amerikanische Truppen
direkt an seinen Grenzen. Wenn diese Hypothese wahr wäre führten die chinesischen mehrdeutig und würde sich als sehr gefährlich. Trump,
trotz seiner kleinen politischen Wege, appellierte mehrmals nach
Peking, seinen Einfluss auf Nordkorea ausübt, einen ruhigen Zustand in
der Region zu bringen. Aber
wir müssen erkennen, dass, über die rituellen Erklärungen hat Peking
durch eine Unbeweglichkeit gekennzeichnet, die bestenfalls Mut zum
nordkoreanischen Diktator gab. Auch
die russische Haltung, nachdem der Kreml erkannte, dass es nicht die
politischen und militärische Lobbys beeinflussen kann, erscheint
gegenüber dem US geändert: der Streit zwischen Washington und Moskau
über die Notwendigkeit für weitere Sanktionen gegen Pjöngjang, zeugt
davon, dass die Abstände zwischen den beiden Ländern sind bei weitem nicht verkürzt werden. Es
kann möglich sein, dass China und Russland, den nordkoreanischen Druck
zu ergreifen, um die Vereinigten Staaten zu einer Reaktion zu bringen,
die eine große internationale Unsicherheit erzeugen könnte und
amerikanische Führung untergraben? Die
Möglichkeiten in der internationalen Politik sind endlos, aber so lange
wie Nordkorea Raketen das Gefühl, dass sie nicht den Abstand von den
Vereinigten Staaten, ein Pentagon Vergeltung war höchst
unwahrscheinlich, decken könnten; der letzte Raketentest hat jedoch alles verändert. Washington
ist jetzt in der Position, die sie von einem möglichen Atomschlag zu
verteidigen, nach Drohungen wiederholt und ausdrücklich zu empfangen. Das
Gefühl, dass China und Russland nicht genug tun, um die Chancen für
eine Katastrophe Start zu begrenzen mehr als Gewissheiten zu werden. Der
Eindruck ist, dass Pjöngjang Ankünfte an die Grenze und dann aufhören,
aber die Tatsache ist, dass er an dieser Stelle nie angekommen war. In
den möglichen Szenarien können Sie nicht verwerfen mehr präventive
Intervention, auch wenn versucht, das Atomarsenal Pjöngjang zu zerstören
gar nicht so einfach ist. Die
einfachste Lösung wäre, dass China zu bestimmen war, dass der Rückgang
der nordkoreanischen Diktatur, Beibehaltung Kontrolle über das Land:
Peking, um die militärische und wirtschaftliche Stärke, es zu tun haben
würde, aber wenn es in der aktuellen Zeile fortgesetzt wird, bedeutet,
dass dies nicht seine Absichten. Ein
konventioneller Krieg, angeführt von den USA und möglicherweise ihre
regionalen Verbündeten auf dem Boden, scheint verworfen zu werden, weil
es Ihnen Zeit nach Pjöngjang geben würde, seine nuklearen Bedrohungen zu
implementieren, nicht nur in den USA, sondern auch gegen Südkorea und
Japan. Die
Wartezeit kann die Vereinigten Staaten zermürbt, die zu diesem
Zeitpunkt in dem diplomatischen Weg nehmen sollen, vor allem mit Peking
und Moskau, und dies bringt sie zu benachteiligen, eine Situation, wo
die Nervosität zu sehr gefährlichen Entwicklungen führen könnte.
Corée du Nord: le comportement ambigu de la Chine et de la Russie
Même
les sources américaines ont confirmé que le dernier missile lancé
depuis la Corée du Nord et est tombé dans les eaux japonaises, pourrait
atteindre l'état de l'Alaska, puis a frappé les Etats-Unis, comme
Pyongyang a menacé à plusieurs reprises. Le scénario qui se présente est probablement le plus alarmant depuis la fin de la guerre froide. Vous
ne pouvez pas lui reprocher à la Maison Blanche, quand il dit que la
situation actuelle est due à une réponse trop molle aux provocations
nord-coréennes. La
politique de la ligne Obama, de se concentrer sur des sanctions
économiques et diplomatiques, n'a pas été essentiellement ignoré par
Trump, qui, malgré les menaces, n'a pas mis en œuvre toute action
militaire, sinon les manoeuvres conjointes habituelles avec les forces
armées de la Corée du Sud. Cependant,
la conduite américaine, soutenue par l'Europe, ne peut pas avoir des
effets pratiques et concrets, si d'autres États, bien que la signature
officielle des sanctions, puis continuer à entretenir des relations
commerciales avec Pyongyang. En effet, Pékin aurait même enregistrer une augmentation des échanges commerciaux au cours du dernier trimestre. Si
tel est le soupçon que la Chine utilise la Corée du Nord comme un
élément de pression sur les Etats-Unis, il ne serait pas si improbable. D'autre
part, la Chine a intérêt que la péninsule coréenne reste divisée en
deux états, car en cas de réunification prévaudrait Séoul et Pékin
auraient des troupes américaines si directement sur ses frontières. Si cette hypothèse était vrai que les Chinois ambigu et mené serait très dangereux. Trump,
malgré ses petits moyens politiques, a fait appel à plusieurs reprises à
Pékin exerce son influence sur la Corée du Nord pour ramener un état
plus calme dans la région. Mais
il faut reconnaître que, au-delà des déclarations rituelles, Pékin a
été caractérisée par une immobilité, qui, au mieux a donné du courage au
dictateur nord-coréen. Même
l'attitude russe, après que le Kremlin a réalisé qu'il ne peut pas
influencer les lobbies politiques et militaires, semble changé contre
les Etats-Unis: la controverse entre Washington et Moscou sur la
nécessité de nouvelles sanctions à Pyongyang, témoigne que les distances
entre les deux pays sont loin d'être raccourcie. Il
est possible que la Chine et la Russie, de saisir la pression
nord-coréen pour amener les Etats-Unis à une réaction, ce qui pourrait
générer une grande incertitude internationale et de saper le leadership
américain? Les
possibilités de la politique internationale sont sans fin, mais aussi
longtemps que la Corée du Nord de missiles ont estimé qu'ils ne
pouvaient pas couvrir la distance des États-Unis, une riposte du
Pentagone était très peu probable; le dernier test de missile, cependant, a tout changé. Washington
est maintenant dans la position d'avoir à se défendre contre une
attaque nucléaire possible, après avoir reçu des menaces répétées et
explicites. Le
sentiment que la Chine et la Russie ne suffit pas faire pour limiter
les chances d'un début de catastrophe pour devenir plus de certitudes. L'impression
est que les arrivées de Pyongyang à la limite, puis l'arrêt, mais le
fait est, qu'à ce stade, il n'a jamais arrivé. Dans
les scénarios possibles que vous ne pouvez jeter plus d'une
intervention préventive, même si vous essayez de détruire l'arsenal
atomique de Pyongyang est loin d'être facile. La
solution serait que la Chine le plus facile déterminait que la chute de
la dictature nord-coréenne, en conservant le contrôle du pays: Pékin
aurait la force militaire et économique de le faire, mais si elle
continue dans la ligne actuelle signifie que ce ne sont pas ses
intentions. Une
guerre conventionnelle, dirigée par les Etats-Unis et peut-être ses
alliés régionaux sur le terrain, semble être mis au rebut, car il vous
donnera le temps à Pyongyang pour mettre en œuvre ses menaces
nucléaires, non seulement aux États-Unis, mais aussi contre la Corée du
Sud et le Japon. L'attente
pourrait porter vers le bas les Etats-Unis, qui, à ce moment devrait
prendre la voie diplomatique, en particulier avec Pékin et Moscou, ce
qui les met dans une position défavorable, une situation où la nervosité
pourrait conduire à des développements très dangereux.
Coreia do Norte: o comportamento ambíguo da China e da Rússia
Mesmo
fontes americanas confirmaram que o último míssil lançado da Coreia do
Norte e caiu em águas japonesas, poderia alcançar o estado do Alasca e
depois bateu os EUA, Pyongyang ameaçou repetidamente. O cenário que se apresenta é provavelmente o mais alarmante desde o fim da Guerra Fria. Você
não pode culpá-lo na Casa Branca, quando ele diz, que a situação atual é
devido a uma resposta muito mole às provocações norte-coreanas. A
política da linha de Obama, para se concentrar em sanções econômicas e
diplomáticas, não foi substancialmente ignorada pelos Trump, que, apesar
das ameaças, não implementou qualquer ação militar, se não as manobras
conjuntas habituais com forças armadas da Coreia do Sul. No
entanto, a conduta americano, apoiado pela Europa, não pode ter efeitos
práticos e concretos, se outros estados, embora assinar oficialmente as
sanções, em seguida, continuar a manter relações comerciais com
Pyongyang. Na verdade, Pequim poderia até mesmo gravar um aumento no comércio no último trimestre. Se
esta é a suspeita de que a China está usando a Coreia do Norte como um
elemento de pressão sobre os Estados Unidos, não seria tão improvável. Por
outro lado, a China tem interesse que a península coreana permanece
dividida em dois estados, porque em caso de reunificação prevaleceria
Seul e Pequim teria tropas de modo americanos diretamente em suas
fronteiras. Se esta hipótese fosse verdade os chineses conduzida ambígua e poderia ser muito perigoso. Trump,
apesar de suas pequenas formas políticas, apelou várias vezes para
Pequim exerce a sua influência sobre a Coreia do Norte para trazer de
volta um estado mais calmo na região. Mas
devemos reconhecer que, para além das declarações rituais, Pequim tem
sido caracterizada por uma imobilidade, que, na melhor das hipóteses deu
coragem para o ditador norte-coreano. Mesmo
a atitude russa, após o Kremlin percebeu que não pode influenciar os
lobbies políticos e militares, aparece mudou contra os EUA: a
controvérsia entre Washington e Moscou sobre a necessidade de mais
sanções contra Pyongyang, atesta que as distâncias entre os dois países estão longe de ser encurtado. Pode
ser possível que a China ea Rússia, para aproveitar a pressão
norte-coreano para trazer os Estados Unidos para uma reação, o que
poderia gerar uma grande incerteza internacional e minar a liderança
americana? As
possibilidades na política internacional são infinitas, mas enquanto a
Coreia do Norte míssil sentiu que não poderia cobrir a distância dos
Estados Unidos, uma retaliação Pentágono era altamente improvável; o último teste de míssil, no entanto, mudou tudo. Washington
está agora na posição de ter de se defender de um possível ataque
nuclear, depois de receber repetidas ameaças e explícitas. A
sensação de que a China ea Rússia não fazer o suficiente para limitar
as chances de um começo de desastres para se tornar mais do que
certezas. A impressão é que Pyongyang chegadas ao limite e, em seguida, parar, mas o fato é que neste momento ele nunca tinha chegado. Nos
cenários possíveis que você já não pode descartar uma intervenção
preventiva, mesmo tentando destruir o arsenal atômico de Pyongyang está
longe de ser fácil. A
solução mais fácil seria a de que a China foram determinar que a queda
da ditadura norte-coreana, mantendo o controle sobre o país: Pequim
teria a força militar e econômica para fazê-lo, mas se ele continua na
linha atual significa que estas não são suas intenções. A
guerra convencional, liderado pelo seus aliados regionais sobre o solo
dos Estados Unidos e, possivelmente, parece ser descartada, porque lhe
daria tempo para Pyongyang para implementar as suas ameaças nucleares,
não só para os EUA, mas também contra a Coreia do Sul e Japão. A
espera poderia desgastar os Estados Unidos, que neste momento deve
tomar a rota diplomática, especialmente com Pequim e Moscou, e isso os
coloca em desvantagem, uma situação em que o nervosismo pode levar a
desenvolvimentos muito perigosos.
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