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martedì 21 novembre 2017
إسرائيل والمملكة العربية السعودية، حلفاء رسميون
بعد أن جعل مسؤول التعاون بين إسرائيل والمملكة العربية السعودية يجعل من الواضح وجود علاقة موجودة بالفعل بطريقة غير رسمية. وللدولتين العدو الرئيسي لإيران، وهما يخشون من التوسع الإقليمي، الذي من المرجح أن يغير التوازن في الشرق الأوسط. وقال
السعودي ان المشكلة الوحيدة التي لديها مع تل أبيب هي المشكلة الفلسطينية،
والباقي عقد الإسرائيليين حلفاء موثوق، والباقي للتعاون بالفعل في مكان
كان إما على قاعدة عسكرية، التي كانت الاستراتيجية ومعروفة. حقيقة
أن يصبح موافقة رسمية، علامات، ومع ذلك، الجدة في المجال الدبلوماسي، حيث
قام تحالف بين الدولة اليهودية وأكبر بلد سني، لذلك المسلمين، وكان يعاقب
لأول مرة. دوليا،
لا يمكن إلا أن نلاحظ أن هذا الواقع يحدث مع ترامب الرئاسة في الولايات
المتحدة، تعارض تماما لطهران، والكثير من تريد سحب الاتفاق النووي، لذلك
تحقق بشق الأنفس. وهكذا، فإن النفور العميق لإيران سهل من وجود تحالف جديد، مع احتمال أن يكون أوباما غير ممكن. أما بالنسبة للجزيرة العربية فهي السيادة الدينية والمنافسة في سوق الطاقة، في حين أن غلبة إسرائيل هي مسألة أمنها القومي. لقد
بذلت طهران كل ما في وسعها لكي تلعب دورا رائدا في الشرق الأوسط، وفي
القضية السورية وفي الكفاح ضد الدولة الإسلامية، بتمويل من السعوديين في
البداية. إسرائيل،
ضمن الائتلاف الجديد، سيكون له بالضبط وظيفة لمنع أن الإيرانيين سوف
تستخدم حزب الله المتقدمون من استراتيجيتهم، في حين أن السعوديين على اتصال
بحيث يمكن للعراق تطوير القوة الشيعية الراسخة جدا. بالنسبة للمملكة العربية السعودية، قد يكرر هذا النمط الذي أدى إلى التدخل في اليمن، مما يعيق، أي كل دين شيعي مرتبط بإيران. إذا
كان التعاون الرسمي بين دولة إسرائيل ودولة مسلمة الرئيسي، سيكون تطورا
مرحبا به، وأسباب هذه السندات لا يشجع آفاق جيدة على الصعيد الدولي: أيضا
لأن إيران اقترب دائما المزيد لروسيا، والتي مصلحة في الحفاظ على سلطة الأسد، في حين تضيقت العلاقات التجارية مع الصين منذ أن خفت العقوبات المفروضة على طهران. وبالتالي،
فإن الشرق الأوسط يعود إلى وسط المشهد السياسي العالمي بطريقة واضحة
وحاسمة ويسهم في أن يكون عاملا آخر في المسافة بين موسكو وواشنطن. ومن
وجهة نظر القضية الفلسطينية، ذكرت المملكة العربية السعودية أن المشكلة هي
العنصر الوحيد للانقسام عن إسرائيل، وأنها ستسعى إلى حلها. وبالتالي فإن العمل الدبلوماسي السعودي مرغوب فيه لحل المشكلة التي لا يمكن تجاهلها منذ ولادة دولة فلسطينية إلى جانب دولة إسرائيل. إذا
كان هذا لا يحدث الحركات الفلسطينية أكثر تطرفا، ولكن ليس فقط تلك، يمكن
أن تدخل فلك إيران، لأن طهران لديها سبب وجيه أن يقف مدافعا عن الفلسطينيين
واستخدام دور فعال في القضية، وموجهة إلى وصلات بين حزب الله والجماعات الفلسطينية. إذا
نظرت في مسألة للمسلمين ضرورية، أيضا لأنه يشعر كثيرا في الدول العربية،
وخاصة في الطبقات العاملة، يبدو واضحا أن نعتقد أن السعودية لم التقليل من
السؤال، وحتى للدور الرئيسي في البلاد السعودي يريد المزيد أكثر في العالم السني، ليس فقط دينية ولكن أيضا سياسية. إن الفشل في حل المشكلة الفلسطينية سيشكل أضرارا جسيمة في النظام الملكي السعودي. عند
هذه النقطة من الضروري، ومع ذلك، لتقييم سلوك عقدت حتى الآن حكومة تل
أبيب، التي تتكون بطريقة منهجية في تأخير حل المشكلة، لصالح المستوطنات من
المستعمرات. مع
تحالف مع المملكة العربية السعودية، هل سيستمر هذا السلوك، أم يمكن أن
تضحية إسرائيل بإرادتها على الأرض للفلسطينيين لحماية أنفسهم من البلاد
الإيرانية؟ من تل أبيب ليس هناك نوع من الاطمئنان على تحول فاسد في الموقف تجاه الفلسطينيين وكل شيء يشير إلى أن التكتيكات ستبقى دون تغيير. يمكن
أن تنظر العربية العربية في المشكلة الفلسطينية الثانوية التي تواجه
التهديد الإيراني وتأجيل حلها ولكن هذا لن يؤدي إلا إلى تفاقم الوضع العام
في المنطقة - فقط ما يريد السعوديون تجنبه.
giovedì 16 novembre 2017
L'Europa vuole intraprendere un ruolo più determinante contro l'inquinamento
Il futuro del pianeta è legato intimamente alla questione climatica ed al riscaldamento globale: i segnali che la Terra manda sono preoccupanti a causa dell’innalzamento delle rilevazioni della temperatura, causate dall’effetto serra. Malgrado le prove evidenti di questo peggioramento cliamtico gli Stati Uniti di Trump si sono ritirati dall’accordo di Parigi sul clima, per rincorrere un risultato economico migliore sul breve periodo. La Casa Bianca ha prodotto delle prove più che dubbie sulla bontà della propria scelta, ma l’impatto, anche morale, della mancata partecipazione americana al miglioramento climatico, rischiano di avere effetti negativi non solo a lungo termine ma anche nel medio periodo. La consapevolezza di questa situazione deve portare l’Europa a recitare un ruolo da protagonista nella lotta ai cambiamenti climatici, proprio in sostituzione degli Stati Uniti. Il summit di Bonn sul clima ha evidenziato questa necessità, unita al fatto che occorre esercitare una pressione ancora maggiore sul paese statunitense affinché cambi la propria politica sull’inquinamento e sostenere tutte quelle amministrazioni non federali, ma statali o comunali, anche molto importanti come NewYork, che sono contrarie alla politica di Trump sul tema ambientale. La speranza è che questi soggetti istituzionali statunitensi decidano di attuare una produzione energetica mediante fonti rinnovabili, che riducano il loro valore di emissioni di anidride carbonica, in modo da compensare l’aumento che si registrerà a livello federale. La previsione complessiva delle emissioni di anidride carbonica per il 2017 è comunque negativa, perchè è destinata a salire ancora e compromettere ancora di più la situazione generale del clima del pianeta. Il consumo energetico dei paesi in via di industrializzazione o che necessitano di volumi di produzione sempre maggiori di merci, è ancora troppo legata a materie prime che devono essere a basso costo, come il carbone, proprio per contenere i costi della produzione. In Europa si pensa di seguire l’esempio inglese, dove l’aumento del costo del carbone per tonnellata ha provocato la chiusura delle centrali elettriche che usano questo combustibile per la produzione di energia elettrica, determinando un abbassamento delle emissioni. La Francia dovrebbe seguire questo metodo, anche per rispettare l’impegno del governo di Parigi, che è quello di chiudere le centrali a carbone sul suolo francese entro il 2021. La Germania, l’altro grande consumatore di carbone, ha riconosciuto le proprie difficoltà nella riduzione dell’effetto serra, come ha anche ribadito il commissario europeo per il clima e l’ambiente, che in un rapporto ha evidenziato come sette paesi europei siano ancora indietro nella diminuzione delle emissioni di anidride carbonica e che, proprio fra questi, la Germania resti ancora la nazione che emette più gas serra tra i paesi dell’intera Unione. La posizione tedesca è molto rilevante, giacché Berlino si vuole imporre come leader mondiale nella lotta all’inquinamento, ma nella pratica non riesce a risolvere la propria situazione, risultando così poco credibile. Se l’Europa vuole esercitare un ruolo da protagonista nella lotta all’inquinamento si dovrà presentare con dati confortanti di fronte al resto del mondo, valori conseguiti con formule e provvedimenti chiari e sostenibili per l’economia ed, almeno, in parte replicabili in altre zone del pianeta; dopo il vecchio continente si potrà fare promotore di politiche a più ampio raggio, come il finanziamento degli stati più poveri che si sono avviati ad una industrializzazione più tardi e che per colmare la distanza dai paesi con una industrializzazione di più vecchia data, usano materie prime energetiche più inquinanti. Se gli USA prendono le distanze dalla volontà di ridurre l’inquinamento occorre incrementare la collaborazione con la Cina e spingerla verso un consumo di inquinanti più ridotto, perchè senza Pechino non è ragionevole sperare di avere risultati. Se Washington sarà sempre più isolata su questo tema è possibile che ci sia una inversione di tendenza. In ogni caso per l’Europa impegnarsi in prima persona diventà una prova deterinate per aumentare il proprio prestigio internazionale in modo pratico e non solo nominale.
Europe wants to play a more decisive role in the fight against pollution
The
future of the planet is intimately tied to the global climate and
global warming: the signals that Earth sends are worrying because of the
rise in temperature sensations caused by the greenhouse effect. Despite
the obvious evidence of this cliffy deterioration, the Trump United
States withdrew from the Paris Climate Agreement to pursue a better
economic result over the short term. The
White House has produced more than doubts about the goodness of its
choice, but the impact, even moral, of the lack of American
participation in climate improvement, is likely to have negative effects
not only in the long run but also in the medium term. Awareness
of this situation must lead Europe to play a leading role in combating
climate change, just replacing the United States. The
Bonn Climate Summit highlighted this need, coupled with the need to
exert even greater pressure on the US to change its policy on pollution
and support all those non-federal but state or communal administrations,
also very important such as New York , which are contrary to Trump's environmental policy. Hopefully,
these US institutional actors will decide to implement energy
production through renewable sources, reducing their carbon dioxide
emissions, in order to compensate for the increase at federal level. The
overall forecast of carbon dioxide emissions for 2017 is, however,
negative, because it is likely to rise again and further affect the
overall climate situation on the planet. The
energy consumption of countries in the process of industrialization or
needing ever greater volumes of commodity production is still too much
tied to raw materials that need to be cheap, such as coal, just to limit
production costs. In
Europe, it is thought to follow the English example, where the increase
in the cost of coal per ton resulted in the closure of power plants
using this fuel for electricity production, resulting in a lowering of
emissions. France
should follow this approach, also in order to comply with the Paris
government's commitment to close coal-fired power plants on French soil
by 2021. Germany, the other major coal consumer, has recognized its
difficulties as
the European Commissioner for Climate and Environment said in a report,
said that seven European countries are still lagging behind in the
reduction of carbon dioxide emissions and that, among them, the Germany is still the nation that emits more greenhouse gases among the countries of the entire Union. The
German position is very important, since Berlin wants to impose itself
as a world leader in the fight against pollution, but in practice it
fails to resolve its situation, which is so unbelievable. If
Europe wants to play a leading role in the fight against pollution, it
will have to present with comforting data in the face of the rest of the
world, values achieved with clear and sustainable formulas and
measures for the economy, and at least partly reproducible in others areas of the planet; after
the old continent, it will be possible to promote broader policy, such
as the financing of the poorest states that have started at a later
industrialization, and to bridge the distance from countries with older
industrialization using raw materials more polluting energy. If
the US is distancing itself from the desire to reduce pollution, it is
necessary to increase cooperation with China and push it towards less
polluting consumption, because without Beijing it is not reasonable to
hope for results. If Washington is ever more isolated on this issue, there may be a trend reversal. In
any case, for Europe, engaging in the first person becomes a deterrent
to increasing its international prestige in a practical and not just
nominal way.
Europa quiere jugar un papel más decisivo en la lucha contra la contaminación
El
futuro del planeta está íntimamente ligado al clima global y al
calentamiento global: las señales que envía la Tierra son preocupantes
debido al aumento de las sensaciones de temperatura causadas por el
efecto invernadero. A
pesar de la evidencia obvia de este dramático deterioro, los Estados
Unidos Trump se retiraron del Acuerdo Climático de París para buscar un
mejor resultado económico en el corto plazo. La
Casa Blanca ha producido más de evidencia dudosa de la bondad de su
elección, pero el impacto, incluso moral, de la falta de participación
estadounidense en la mejora del clima, es probable que tengan efectos
negativos no sólo en el largo plazo, sino también en el medio plazo. La
conciencia de esta situación debe llevar a Europa a desempeñar un papel
de liderazgo en la lucha contra el cambio climático, simplemente
reemplazando a los Estados Unidos. La
cumbre del clima de Bonn ha puesto de manifiesto esta necesidad, y el
hecho de que se debe ejercer una presión aún mayor en el país de Estados
Unidos de modificar su política sobre la contaminación y mantener todos
los no federales, estatales o municipales, pero, también muy importante
como el NewYork , que son contrarios a la política ambiental de Trump. Con
suerte, estos actores institucionales de EE. UU. Decidirán implementar
la producción de energía a través de fuentes renovables, reduciendo sus
emisiones de dióxido de carbono, para compensar el aumento a nivel
federal. Sin
embargo, el pronóstico general de las emisiones de dióxido de carbono
para 2017 es negativo, porque es probable que aumente nuevamente y
afecte aún más la situación climática general en el planeta. El
consumo de energía de los países en proceso de industrialización o que
necesitan volúmenes cada vez mayores de producción de productos básicos
sigue estando demasiado vinculado a las materias primas que deben ser
baratas, como el carbón, solo para limitar los costos de producción. En
Europa, se cree que sigue el ejemplo inglés, donde el aumento en el
costo del carbón por tonelada resultó en el cierre de las centrales
eléctricas que usan este combustible para la producción de electricidad,
lo que resulta en una reducción de las emisiones. Francia
debería seguir este enfoque, también para cumplir con el compromiso del
gobierno de París de cerrar las centrales eléctricas de carbón en suelo
francés para 2021. Alemania, el otro gran consumidor de carbón, ha
reconocido sus dificultades. como
dijo el comisario europeo para el clima y el medio ambiente en un
informe que siete países europeos todavía están rezagados en la
reducción de las emisiones de dióxido de carbono y que, entre ellos, el Alemania sigue siendo la nación que emite más gases de efecto invernadero entre los países de toda la Unión. La
posición alemana es muy importante, ya que Berlín quiere imponerse como
líder mundial en la lucha contra la contaminación, pero en la práctica
no logra resolver su situación, que es tan increíble. Si
Europa quiere ejercer un papel destacado en la lucha contra la
contaminación debe ser presentado con datos alentadores frente al resto
del mundo, los valores obtenidos con las fórmulas y medidas claras y
sostenibles para la economía y, al menos en parte ser replicados en otra
áreas del planeta; después
de que el viejo continente puede hacer promotor de las políticas a
mayor escala, como la financiación de los países más pobres que han
comenzado a la industrialización más tarde y para cerrar la brecha con
los países con industrialización más larga, utilizando materias primas energía más contaminante. Si
Estados Unidos se está distanciando del deseo de reducir la
contaminación, es necesario aumentar la cooperación con China e
impulsarla hacia un consumo menos contaminante, porque sin Pekín no es
razonable esperar resultados. Si Washington está cada vez más aislado sobre este tema, puede haber un cambio de tendencia. En
cualquier caso, para Europa, comprometerse con la primera persona se
convierte en un elemento disuasorio para aumentar su prestigio
internacional de una manera práctica y no solo nominal.
Europa will im Kampf gegen die Umweltverschmutzung eine entscheidendere Rolle spielen
Die
Zukunft des Planeten ist eng mit dem globalen Klima und der globalen
Erwärmung verbunden: Die Signale, die die Erde aussendet, sind
besorgniserregend, weil die Temperaturempfindungen durch den
Treibhauseffekt steigen. Trotz
der offensichtlichen Beweise für diese raue Verschlechterung zog sich
die Trump United States aus dem Pariser Klimaabkommen zurück, um
kurzfristig ein besseres wirtschaftliches Ergebnis zu erzielen. Das
Weiße Haus hat mehr als zweifelhafte Beweise für die Güte ihrer Wahl
produziert, aber die Auswirkungen, auch moralisch, des Scheiterns zu
amerikanischer Beteiligung an der Klimaverbesserung, sind wahrscheinlich
nur negative Auswirkungen nicht auf langer Sicht haben, sondern auch
auf mittlere Sicht. Die
Kenntnis dieser Situation muss dazu führen, dass Europa eine führende
Rolle bei der Bekämpfung des Klimawandels spielt und die Vereinigten
Staaten ersetzt. Das
Bonner Klimagipfel hat diese Notwendigkeit hervorgehoben, und die
Tatsache, dass Sie noch mehr Druck auf die USA ausüben Land muss seine
Politik auf Verschmutzung ändern und verteidigen alle nicht Bundes-,
sondern staatliche oder kommunale, auch sehr wichtig, da NewYork , die Trumps Umweltpolitik widersprechen. Hoffentlich
werden diese US-amerikanischen institutionellen Akteure beschließen,
die Energieproduktion durch erneuerbare Quellen zu implementieren und
ihren Kohlendioxidemissionswert zu reduzieren, um den Anstieg auf
Bundesebene auszugleichen. Die
Gesamtprognose der Kohlendioxidemissionen für 2017 ist jedoch negativ,
da sie wahrscheinlich wieder ansteigen und die allgemeine Klimasituation
auf dem Planeten weiter beeinflussen wird. Der
Energieverbrauch von Ländern, die sich im Prozess der
Industrialisierung befinden oder immer größere Mengen an Rohstoffen
benötigen, ist immer noch zu stark an Rohstoffe gebunden, die billig
sein müssen, wie zum Beispiel Kohle, um die Produktionskosten zu
begrenzen. In
Europa soll es dem englischen Beispiel folgen, wo der Anstieg der
Kosten für Kohle pro Tonne zur Schließung von Kraftwerken führte, die
diesen Brennstoff für die Stromerzeugung verwendeten, was zu einer
Senkung der Emissionen führte. Frankreich
sollte diesem Ansatz folgen, auch um der Verpflichtung der Pariser
Regierung nachzukommen, bis 2021 Kohlekraftwerke auf französischem Boden
zu schließen. Deutschland, der andere große Kohleverbraucher, hat seine
Schwierigkeiten erkannt. Wie
der EU-Kommissar für Klima und Umwelt in einem Bericht mitteilte,
hinken sieben europäische Länder bei der Verringerung der
Kohlendioxidemissionen immer noch hinterher. Deutschland ist immer noch die Nation, die mehr Treibhausgase zwischen den Ländern der gesamten Union emittiert. Die
deutsche Position ist sehr wichtig, da Berlin sich als Weltführer im
Kampf gegen die Umweltverschmutzung durchsetzen will, aber in der Praxis
nicht in der Lage ist, seine Situation zu lösen, die so unglaublich
ist. Wenn
Europa eine führende Rolle bei der Bekämpfung der Verschmutzung
trainieren muss mit ermutigenden Daten vor dem Rest der Welt präsentiert
wird, erreichten Werte mit Formeln und klaren und nachhaltigen
Maßnahmen für die Wirtschaft und die zumindest teilweise in anderen
repliziert werden Bereiche des Planeten; nach
dem alten Kontinent wird es möglich sein, eine breitere Politik, wie
die Finanzierung der ärmsten Staaten, die mit einer späteren
Industrialisierung begonnen haben, zu fördern und die Distanz von
Ländern mit älterer Industrialisierung mit Rohstoffen zu überbrücken. mehr verschmutzende Energie. Wenn
sich die USA von dem Wunsch, die Umweltverschmutzung zu verringern,
distanziert, ist es notwendig, die Zusammenarbeit mit China zu
verstärken und sie zu weniger umweltverschmutzendem Konsum zu drängen,
denn ohne Peking ist es nicht vernünftig, auf Ergebnisse zu hoffen. Wenn Washington in dieser Frage immer isolierter wird, könnte es eine Trendumkehr geben. In
jedem Fall wird für Europa die Beteiligung an der ersten Person
abschreckend, um sein internationales Ansehen auf praktische und nicht
nur nominelle Weise zu erhöhen.
L'Europe veut jouer un rôle plus décisif dans la lutte contre la pollution
Le
futur de la planète est intimement lié au climat global et au
réchauffement climatique: les signaux que la Terre envoie sont
inquiétants en raison de l'augmentation des sensations de température
provoquées par l'effet de serre. Malgré
les évidences évidentes de cette détérioration, les États-Unis Trump se
sont retirés de l'Accord de Paris sur le climat pour obtenir un
meilleur résultat économique à court terme. La
Maison Blanche a produit plus de preuves douteuses de la bonté de leur
choix, mais l'impact, même morale, de l'échec de la participation
américaine à l'amélioration du climat, sont susceptibles d'avoir des
effets négatifs non seulement à long terme mais aussi à moyen terme. La
prise de conscience de cette situation doit conduire l'Europe à jouer
un rôle de premier plan dans la lutte contre le changement climatique,
juste en remplacement des États-Unis. Le
Sommet de Bonn sur le climat a souligné ce besoin, couplé avec la
nécessité d'exercer une pression encore plus forte sur les Etats-Unis
pour changer leur politique sur la pollution et soutenir toutes les
administrations non fédérales mais aussi étatiques ou communales, aussi
importantes que New York. , qui sont contraires à la politique environnementale de Trump. Espérons
que ces acteurs institutionnels américains décideront de mettre en
œuvre la production d'énergie à partir de sources renouvelables, en
réduisant leurs émissions de dioxyde de carbone, afin de compenser
l'augmentation au niveau fédéral. La
prévision globale des émissions de dioxyde de carbone pour 2017 est
cependant négative, car elle devrait augmenter de nouveau et affecter
davantage la situation climatique globale de la planète. La
consommation d'énergie des pays en voie d'industrialisation ou
nécessitant des volumes toujours plus importants de production marchande
est encore trop liée aux matières premières qui doivent être bon
marché, comme le charbon, pour limiter les coûts de production. En
Europe, on pourrait penser à l'exemple anglais, où l'augmentation du
coût du charbon par tonne a entraîné la fermeture des centrales
utilisant ce combustible pour la production d'électricité, ce qui a
entraîné une baisse des émissions. La
France devrait suivre cette approche, également pour se conformer à
l'engagement du gouvernement de Paris de fermer les centrales
électriques au charbon sur le sol français d'ici 2021. L'Allemagne,
l'autre grand consommateur de charbon, a reconnu ses difficultés Comme
l'a déclaré le commissaire européen au climat et à l'environnement dans
un rapport, sept pays européens sont encore à la traîne dans la
réduction des émissions de dioxyde de carbone et, parmi eux, le L'Allemagne est toujours la nation qui émet le plus de gaz à effet de serre parmi les pays de l'Union entière. La
position allemande est très importante, Berlin souhaitant s'imposer
comme un leader mondial dans la lutte contre la pollution, mais en
pratique, elle ne parvient pas à résoudre sa situation, qui est si
incroyable. Si
l'Europe veut exercer un rôle de premier plan dans la lutte contre la
pollution doit être présentée avec des données encourageantes devant le
reste du monde, les valeurs obtenues avec des formules et des mesures
claires et durables pour l'économie et, au moins en partie reproduit
dans d'autres les zones de la planète; après
le vieux continent, il sera possible de promouvoir une politique plus
large, comme le financement des États les plus pauvres qui ont démarré à
une industrialisation ultérieure, et de se rapprocher des pays à
industrialisation plus ancienne en utilisant des matières premières énergie plus polluante. Si
les États-Unis se distancient du désir de réduire la pollution, il est
nécessaire d'accroître la coopération avec la Chine et de la pousser
vers une consommation moins polluante, car sans Pékin, il n'est pas
raisonnable d'espérer des résultats. Si Washington est de plus en plus isolé sur cette question, il peut y avoir un renversement de tendance. En
tout cas, pour l'Europe, s'engager dans la première personne devient un
moyen dissuasif d'accroître son prestige international d'une manière
pratique et pas seulement nominale.
A Europa quer desempenhar um papel mais decisivo na luta contra a poluição
O
futuro do planeta está intimamente ligado ao clima global e ao
aquecimento global: os sinais que a Terra envia são preocupantes devido
ao aumento das sensações de temperatura causadas pelo efeito estufa. Apesar
da evidência óbvia desta deterioração cliffy, o Trump Estados Unidos
retirou-se do Acordo de Clima de Paris para buscar um melhor resultado
econômico no curto prazo. A
Casa Branca produziu mais do que duvidas sobre a bondade de sua
escolha, mas o impacto, mesmo moral, da falta de participação americana
na melhoria do clima, provavelmente terá efeitos negativos não só no
longo prazo, mas também no médio prazo. A
consciência dessa situação deve levar a Europa a desempenhar um papel
de liderança no combate às mudanças climáticas, apenas substituindo os
Estados Unidos. A
Cimeira do Clima de Bonn destacou essa necessidade, juntamente com a
necessidade de exercer uma pressão ainda maior sobre os EUA para mudar
sua política de poluição e apoiar todas essas administrações
não-federais, estatais ou comunais, também muito importantes, como Nova
York , o que é contrário à política ambiental da Trump. Esperemos
que esses atores institucionais norte-americanos decidam implementar a
produção de energia através de fontes renováveis, reduzindo suas
emissões de dióxido de carbono, a fim de compensar o aumento a nível
federal. A
previsão geral das emissões de dióxido de carbono para 2017 é, no
entanto, negativa, porque é provável que aumente novamente e afete ainda
mais a situação climática global no planeta. O
consumo de energia dos países em processo de industrialização ou a
necessidade de volumes cada vez maiores de produção de commodities ainda
estão muito ligados a matérias-primas que precisam ser baratas, como o
carvão, apenas para limitar os custos de produção. Na
Europa, pensa-se que segue o exemplo em inglês, onde o aumento do custo
do carvão por tonelada resultou no fechamento de usinas de energia que
utilizam este combustível para a produção de eletricidade, resultando em
uma redução das emissões. A
França deve seguir esta abordagem, também para cumprir o compromisso do
governo de Paris de fechar as usinas a carvão em solo francês até 2021.
A Alemanha, o outro grande consumidor de carvão, reconheceu suas
dificuldades como
disse o Comissário Europeu para o Clima e o Meio Ambiente em um
relatório de que sete países europeus ainda estão atrasados na redução
das emissões de dióxido de carbono e que, entre eles, A Alemanha ainda é a nação que emite mais gases de efeito estufa entre os países de toda a União. A
posição alemã é muito importante, uma vez que Berlim quer impor-se como
líder mundial na luta contra a poluição, mas, na prática, não consegue
resolver a situação, o que é tão inacreditável. Se
a Europa quer desempenhar um papel de liderança na luta contra a
poluição, terá de apresentar dados reconfortantes em relação ao resto do
mundo, valores obtidos com fórmulas e medidas claras e sustentáveis
para a economia e, pelo menos parcialmente, reprodutíveis em outros áreas do planeta; após
o antigo continente, será possível promover uma política mais ampla,
como o financiamento dos estados mais pobres que começaram em uma
industrialização posterior e para reduzir a distância de países com
industrialização mais antiga usando matérias-primas energia mais poluente. Se
os EUA estão distanciando-se do desejo de reduzir a poluição, é
necessário aumentar a cooperação com a China e empurrá-la para um
consumo menos poluente, porque sem Pequim não é razoável esperar
resultados. Se Washington estiver mais isolado nesta questão, pode haver uma inversão da tendência. Em
qualquer caso, para a Europa, o envolvimento com a primeira pessoa se
torna um impedimento para aumentar o seu prestígio internacional de
forma prática e não apenas nominal.
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