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mercoledì 2 gennaio 2019

Gli USA potrebbero tentare di limitare l'influenza cinese in Corea del Nord

Nel discorso di inizio anno il presidente nordcoreano Kim Jong-un ha affermato la propria disponibilità ad un nuovo incontro con il presidente americano Trump. Il segnale lanciato da Pyongyang evidenzia la necessità del regime di vedere attenuate le sanzioni economiche che ancora condizionano la misera economia del paese.  Il discorso evidenzia come il regime nordcoreano consideri gli Stati Uniti, almeno a livello ufficiale, l’interlocutore privilegiato per potere risolvere la propria situazione. Malgrado le intenzioni espresse, di procedere verso una denuclearizzazione della penisola coreana, appare, però, fortemente improbabile che il regime di Pyongyang voglia effettivamente operare in questo senso. Senza l’arsenale atomico, la Corea del Nord è un paese facilmente attaccabile e la stessa dinastia al potere avrebbe poche, se non nessuna, possibilità di salvezza; non per niente uno degli argomenti di discussione con gli Stati Uniti è stato proprio la garanzia dell’incolumità del capo nordocreano. L’incontro che si è tenuto a Singapore con Trump è stato un fatto di portata epocale, perchè ha costituito l’uscita dal totale isolamento del leader di Pyongyang e di conseguenza del paese, famoso per non avere altra relazione internazionale, se non con Pechino.  Gli Stati Uniti, malgrado le dichiarazioni di rito, sembrano avere accettato l’impossibilità della Corea del Nord a rinunciare all’arsenale nucleare e così sembra anche per la Corea del Sud, che ha raggiunto il risultato di una situazione di fatto che sancisce un patto di non aggressione, dopo i ripetuti incontri tra i leader delle due Coree. La situazione in questo momento sembrerebbe essere più tranquilla, anche se l’appello di Kim Jong-un merita una attenta riflessione perchè è avvenuto nel silenzio della Cina. Uno dei timori di Pechino è quello che gli USA possano tentare di levare dall’influenza cinese il paese nordcoreano. Se dal punto di vista economico la Corea del Nord può presentare soltanto il vantaggio di manodopera a costi bassissimi, ma senza specializzazione, dal punto di vista geopolitico il confine con la Cina può rappresentare uno strumento di attrattiva per Washington, con la Casa Bianca sempre più concentrata nella competizione con la Cina. Se i legami storici tra il paese cinese e quello nordcoreano rappresentano un ostacolo non certo secondario è anche vero che i rapporti attuali non sono migliorati da quando Kim Jong-un ha preso il potere. La Cina non apprezza l’imprevedibilità dal leader nordcoreano in carica ed i continui tentativi di nuovi rapporti non Trump aumentano la diffidenza verso Pyonyang. Dal canto loro, per gli Stati Uniti potrebbe essere un vantaggio tattico, inteso come mezzo di pressione e di disturbo, sulla Cina diminuire le sanzioni verso la Corea del Nord e magari anche fornire aiuti economici in grado di risollevare l’economia di Pyongyang. Trump non ha problemi ad avere relazioni con dittatori anche in altre parti del mondo per ottenere benefici per gli Stati Uniti. Certamente ciò potrebbe innalzare il livello dello scontro con Pechino, perchè porterebbe una novità negativa per la Cina nella sua area di influenza. La questione della guerra commerciale tra i due paesi vedrebbe uno sviluppo di ordine geopolitico in grado di alzare la tensione: uno schema già applicato da Trump in altri contesti, cioè quello di portare il contrasto fino ad un limite pericoloso, per poi trovare un accordo. Ma se questo sistema può avere ottenuto dei risultati favorevoli (anche con la Cina sul tema dei dazi), non è detto che Pechino possa rispondere positivamente ad una invasione di campo così esplicita. Inoltre gli Stati Uniti, se questa ipotesi diventasse reale, si troverebbero a cercare di strumentalizzare un personaggio fortemente imprevedibile come Kim Jong-un, capace di approfittare di ogni occasione per trarne il maggiore vantaggio possibile ed anche in grado di giocare contemporaneamente su più fronti. Tuttavia se il regime nordcoreano ricevesse aiuti economici ritenuti adeguati, almeno sul breve periodo potrebbere crearsi le condizioni per innervosire la Cina e costringerla a qualche mossa azzardata. Sarà soltanto da vedere quanto Trump vorrà rischiare.

The US may try to limit Chinese influence in North Korea

In the speech at the beginning of the year the North Korean president Kim Jong-un affirmed his willingness to meet again with the American president Trump. The signal launched by Pyongyang highlights the need for the regime to see mitigated the economic sanctions that still affect the country's poor economy. The speech highlights how the North Korean regime considers the United States, at least on an official level, the privileged interlocutor to resolve its situation. Despite the expressed intentions, to proceed towards a denuclearization of the Korean peninsula, it appears, however, highly unlikely that the Pyongyang regime would actually operate in this direction. Without the atomic arsenal, North Korea is an easily attackable country and the same ruling dynasty would have little, if any, chance of salvation; not for nothing one of the topics of discussion with the United States was the guarantee of the safety of the North-Western leader. The meeting that took place in Singapore with Trump was an epoch-making event, because it constituted the exit from the total isolation of the Pyongyang leader and consequently the country, famous for not having another international relationship, except with Beijing . The United States, despite the usual declarations, seems to have accepted the impossibility of North Korea to renounce the nuclear arsenal and so it seems also for South Korea, which has achieved the result of a situation that ratifies a pact of non aggression, after the repeated meetings between the leaders of the two Koreas. The situation at this time would seem to be quieter, even if Kim Jong-un's appeal deserves careful consideration because it happened in the silence of China. One of Beijing's fears is that the US can try to get the North Korean country out of Chinese influence. If from the economic point of view North Korea can only offer the advantage of labor at very low cost, but without specialization, from the geopolitical point of view the border with China can represent an instrument of attraction for Washington, with the White House more and more concentrated in the competition with China. If the historical ties between the Chinese and the North Korean countries represent an obstacle that is certainly not secondary, it is also true that current relations have not improved since Kim Jong-un took power. China does not appreciate the unpredictability of the current North Korean leader and the continued attempts at new non-Trump relationships increase the distrust of Pyonyang. On the other hand, for the United States it could be a tactical advantage, understood as a means of pressure and disorder, on China to reduce sanctions against North Korea and perhaps even to provide economic aid capable of reviving the economy of Pyongyang. Trump has no problem having relationships with dictators in other parts of the world to get benefits for the United States. Certainly this could raise the level of the clash with Beijing, because it would bring a negative news for China in its area of ​​influence. The question of the commercial war between the two countries would see a geopolitical development able to raise tension: a scheme already applied by Trump in other contexts, that is to bring the contrast up to a dangerous limit, and then find an agreement. But if this system can have obtained favorable results (even with China on the issue of duties), it is not said that Beijing can respond positively to such an explicit invasion of the field. Moreover, if this hypothesis became real, the United States would find itself trying to exploit a highly unpredictable character like Kim Jong-un, able to take advantage of every opportunity to gain the greatest possible advantage and also be able to play simultaneously on several fronts. However, if the North Korean regime received economic aid deemed appropriate, at least in the short term could create the conditions to unnerve China and force it to some risky move. It will only be to see how much Trump will want to risk.

Estados Unidos podría intentar limitar la influencia china en Corea del Norte

En el discurso a principios de año, el presidente norcoreano, Kim Jong-un, afirmó su disposición a reunirse nuevamente con el presidente estadounidense Trump. La señal lanzada por Pyongyang destaca la necesidad de que el régimen vea mitigadas las sanciones económicas que aún afectan la economía pobre del país. El discurso destaca cómo el régimen de Corea del Norte considera a Estados Unidos, al menos a nivel oficial, el interlocutor privilegiado para resolver su situación. A pesar de las intenciones expresadas, de proceder a una desnuclearización de la península de Corea, parece, sin embargo, muy poco probable que el régimen de Pyongyang realmente opere en esta dirección. Sin el arsenal atómico, Corea del Norte es un país fácilmente atacable y la misma dinastía gobernante tendría pocas o ninguna posibilidad de salvación; No en vano, uno de los temas de discusión con los Estados Unidos fue la garantía de la seguridad del líder noroccidental. La reunión que tuvo lugar en Singapur con Trump fue un evento que hizo época, porque constituyó la salida del aislamiento total del líder de Pyongyang y, en consecuencia, del país, famoso por no tener otra relación internacional, excepto con Beijing. . Los Estados Unidos, a pesar de las declaraciones habituales, parecen haber aceptado la imposibilidad de que Corea del Norte renuncie al arsenal nuclear, por lo que parece que también lo es para Corea del Sur, que ha logrado el resultado de una situación que ratifica un pacto. de no agresión, después de las repetidas reuniones entre los líderes de las dos Coreas. La situación en este momento parece ser más tranquila, incluso si el atractivo de Kim Jong-un merece una consideración cuidadosa porque sucedió en el silencio de China. Uno de los temores de Pekín es que Estados Unidos puede intentar sacar al país de Corea del Norte de la influencia china. Si desde el punto de vista económico, Corea del Norte solo puede ofrecer la ventaja de la mano de obra a un costo muy bajo, pero sin especialización, desde el punto de vista geopolítico, la frontera con China puede representar un instrumento de atracción para Washington, con la Casa Blanca cada vez más. Concentrado en la competición con China. Si los vínculos históricos entre los países chinos y norcoreanos representan un obstáculo que ciertamente no es secundario, también es cierto que las relaciones actuales no han mejorado desde que Kim Jong-un tomó el poder. China no aprecia la imprevisibilidad del actual líder norcoreano y los continuos intentos de nuevas relaciones sin Trump aumentan la desconfianza en Pyonyang. Por otro lado, para los Estados Unidos podría ser una ventaja táctica, entendida como un medio de presión y desorden, sobre China para reducir las sanciones contra Corea del Norte y quizás incluso proporcionar ayuda económica capaz de reactivar la economía de Pyongyang. Trump no tiene problemas en tener relaciones con dictadores en otras partes del mundo para obtener beneficios para los Estados Unidos. Ciertamente, esto podría elevar el nivel del choque con Beijing, porque traería una noticia negativa para China en su área de influencia. La cuestión de la guerra comercial entre los dos países vería un desarrollo geopolítico capaz de aumentar la tensión: un esquema ya aplicado por Trump en otros contextos, es decir, llevar el contraste a un límite peligroso y luego encontrar un acuerdo. Pero si este sistema puede haber obtenido resultados favorables (incluso con China en el tema de los aranceles), no se dice que Beijing pueda responder positivamente a una invasión tan explícita del campo. Además, si esta hipótesis se volviera real, los Estados Unidos se encontrarían tratando de explotar a un personaje altamente impredecible como Kim Jong-un, capaz de aprovechar cada oportunidad para obtener la mayor ventaja posible y también poder jugar simultáneamente en varios frentes. Sin embargo, si el régimen norcoreano recibiera la ayuda económica que se considerara apropiada, al menos a corto plazo podría crear las condiciones para desconcertar a China y forzarla a algún movimiento arriesgado. Solo será para ver cuánto Trump querrá arriesgar.

Die USA könnten versuchen, den chinesischen Einfluss in Nordkorea zu begrenzen

In der Rede zu Beginn des Jahres bekräftigte der nordkoreanische Präsident Kim Jong-un seine Bereitschaft, sich erneut mit dem amerikanischen Präsidenten Trump zu treffen. Das von Pjöngjang ausgehende Signal unterstreicht die Notwendigkeit, dass das Regime die wirtschaftlichen Sanktionen abschwächt, die immer noch die arme Wirtschaft des Landes beeinträchtigen. In der Rede wird deutlich, wie das nordkoreanische Regime die Vereinigten Staaten, zumindest auf offizieller Ebene, als privilegierten Gesprächspartner betrachtet, um seine Situation zu lösen. Trotz der ausgesprochenen Absichten, die Denuklearisierung der koreanischen Halbinsel voranzutreiben, erscheint es höchst unwahrscheinlich, dass das Pjöngjang-Regime tatsächlich in diese Richtung wirkt. Ohne das Atomarsenal ist Nordkorea ein leicht angreifbares Land, und dieselbe herrschende Dynastie hätte wenig oder gar keine Chance auf Erlösung; Nicht umsonst war eines der Gesprächsthemen mit den Vereinigten Staaten die Garantie der Sicherheit des nordwestlichen Führers. Das Treffen, das mit Trump in Singapur stattfand, war eine epochale Veranstaltung, weil es den Austritt aus der totalen Isolation des Pjöngjang-Führers und folglich des Landes bildete, das dafür bekannt ist, keine anderen internationalen Beziehungen außer Peking zu haben . Die Vereinigten Staaten scheinen trotz der üblichen Erklärungen die Unmöglichkeit von Nordkorea, auf das Atomwaffenarsenal zu verzichten, akzeptiert zu haben, und so scheint es auch für Südkorea, das das Ergebnis einer Situation erreicht hat, die einen Pakt ratifiziert nach den wiederholten Treffen zwischen den Führern der beiden Koreas. Die Situation scheint zu dieser Zeit ruhiger zu sein, auch wenn Kim Jong-uns Berufung eine sorgfältige Überlegung verdient, da dies in der Stille Chinas geschah. Eine von Peking befürchtet, dass die USA versuchen könnten, das nordkoreanische Land aus dem Einfluss Chinas herauszuholen. Wenn Nordkorea aus ökonomischer Sicht nur zu sehr niedrigen Kosten, jedoch ohne Spezialisierung, den Vorteil der Arbeit bieten kann, kann die Grenze zu China aus geopolitischer Sicht ein Anziehungsinstrument für Washington sein, wobei das Weiße Haus immer mehr an Bedeutung gewinnt im Wettbewerb mit China konzentriert. Wenn die historischen Beziehungen zwischen den chinesischen und den nordkoreanischen Ländern ein Hindernis darstellen, das sicherlich nicht zweitrangig ist, stimmt es auch, dass sich die derzeitigen Beziehungen seit der Machtübernahme durch Kim Jong-un nicht verbessert haben. China weiß die Unberechenbarkeit des derzeitigen nordkoreanischen Führers nicht zu schätzen, und die fortgesetzten Versuche, neue Nicht-Trump-Beziehungen herzustellen, verstärken das Misstrauen gegen Pyonyang. Andererseits könnte es für die Vereinigten Staaten ein taktischer Vorteil sein, der als Druckmittel und Unordnung verstanden wird, wenn China die Sanktionen gegen Nordkorea verringert und vielleicht sogar wirtschaftliche Hilfe leistet, die die Wirtschaft von Pjöngjang beleben kann. Trump hat kein Problem mit Beziehungen zu Diktatoren in anderen Teilen der Welt, um Vorteile für die Vereinigten Staaten zu erhalten. Dies könnte sicherlich zu einem Anstieg des Konflikts mit Peking führen, da dies China in seinem Einflussbereich negativ beeinflussen würde. Die Frage des Handelskrieges zwischen den beiden Ländern würde eine geopolitische Entwicklung mit sich bringen, die in der Lage ist, Spannungen zu erzeugen: ein von Trump bereits in anderen Zusammenhängen angewendetes Konzept, nämlich den Kontrast auf eine gefährliche Grenze zu bringen und eine Einigung zu finden. Wenn dieses System jedoch positive Ergebnisse erzielt haben kann (selbst mit China bei der Frage der Zölle), heißt es nicht, dass Peking auf eine solche explizite Invasion des Feldes positiv reagieren kann. Wenn diese Hypothese Wirklichkeit werden würde, würden die Vereinigten Staaten außerdem versuchen, einen höchst unberechenbaren Charakter wie Kim Jong-un auszunutzen, der jede Gelegenheit nutzen kann, um den größtmöglichen Vorteil zu erzielen und gleichzeitig an mehreren Fronten gleichzeitig spielen zu können. Wenn das nordkoreanische Regime jedoch eine als angemessen angesehene Wirtschaftshilfe erhalten würde, könnte dies zumindest kurzfristig die Voraussetzungen schaffen, um China zu beunruhigen und zu einer riskanten Bewegung zu zwingen. Es wird nur zu sehen sein, wie viel Trump riskieren will.

Les États-Unis pourraient tenter de limiter l'influence chinoise en Corée du Nord

Dans le discours prononcé au début de l'année, le président nord-coréen Kim Jong-un a affirmé sa volonté de revoir le président américain Trump. Le signal lancé par Pyongyang souligne la nécessité pour le régime de voir atténuer les sanctions économiques qui affectent toujours la piètre économie du pays. Le discours souligne comment le régime nord-coréen considère les États-Unis, du moins sur le plan officiel, comme l'interlocuteur privilégié pour régler sa situation. Malgré les intentions exprimées, de procéder à une dénucléarisation de la péninsule coréenne, il semble toutefois hautement improbable que le régime de Pyongyang agisse réellement dans cette direction. Sans l'arsenal atomique, la Corée du Nord est un pays facilement attaquable et la même dynastie dirigeante aurait peu de chance, sinon aucune, de salut. ce n’est pas pour rien que l’un des sujets de discussion avec les États-Unis était la garantie de la sécurité du dirigeant du Nord-Ouest. La réunion qui a eu lieu à Singapour avec Trump était un événement marquant, car elle constituait la sortie de l'isolement total du dirigeant de Pyongyang et par conséquent du pays, réputé pour son absence de relations internationales, sauf avec Pékin. . Les États-Unis, malgré les déclarations habituelles, semblent avoir accepté l'impossibilité pour la Corée du Nord de renoncer à l'arsenal nucléaire et il semble donc aussi pour la Corée du Sud, qui est parvenue au résultat d'une situation qui ratifie un pacte non agression, après les rencontres répétées entre les dirigeants des deux Corées. La situation à ce stade semble être plus calme, même si l'appel de Kim Jong-un mérite un examen attentif, car il s'est déroulé dans le silence de la Chine. Une des craintes de Beijing est que les États-Unis puissent essayer de sortir le pays nord-coréen de l'influence chinoise. Si, du point de vue économique, la Corée du Nord ne peut offrir l’avantage de la main-d’œuvre qu’à un coût très bas, mais sans spécialisation, d’un point de vue géopolitique, la frontière avec la Chine peut représenter un instrument d’attraction pour Washington, avec la Maison Blanche de plus en plus concentré dans la concurrence avec la Chine. Si les relations historiques entre les pays chinois et nord-coréens constituent un obstacle qui n’est certainement pas secondaire, il est également vrai que les relations actuelles ne se sont pas améliorées depuis la prise du pouvoir par Kim Jong-un. La Chine n'apprécie pas l'imprévisibilité du dirigeant nord-coréen actuel et les tentatives constantes de nouvelles relations non-Trump augmentent la méfiance à l'égard de Pyonyang. En revanche, pour les États-Unis, il pourrait s’agir d’un avantage tactique, compris comme un moyen de pression et de désordre, sur la Chine pour réduire les sanctions contre la Corée du Nord et peut-être même pour fournir une aide économique capable de relancer l’économie de Pyongyang. Trump n'a aucun problème à avoir des relations avec des dictateurs d'autres régions du monde pour obtenir des avantages pour les États-Unis. Cela pourrait certainement faire monter le conflit à Pékin, car cela apporterait une nouvelle négative à la Chine dans sa zone d'influence. La question de la guerre commerciale entre les deux pays verrait un développement géopolitique capable de créer des tensions: un système déjà appliqué par Trump dans d'autres contextes, c'est-à-dire amener le contraste à une limite dangereuse, puis trouver un accord. Mais si ce système a pu obtenir des résultats favorables (même avec la Chine sur la question des droits de douane), on ne dit pas que Pékin peut répondre positivement à une telle invasion explicite du terrain. De plus, si cette hypothèse devenait réelle, les États-Unis auraient à cœur d'exploiter un personnage très imprévisible, tel que Kim Jong-un, capable de tirer parti de toutes les opportunités pour obtenir le meilleur avantage possible et de pouvoir jouer simultanément sur plusieurs fronts. Toutefois, si le régime nord-coréen recevait une aide économique jugée appropriée, du moins à court terme pourrait créer les conditions nécessaires pour rendre la Chine découragée et l'obliger à prendre des mesures risquées. Ce ne sera que pour voir combien Trump voudra risquer.

Os EUA podem tentar limitar a influência chinesa na Coreia do Norte

No discurso do início do ano, o presidente norte-coreano, Kim Jong-un, afirmou sua disposição de se reunir novamente com o presidente americano Trump. O sinal lançado por Pyongyang destaca a necessidade do regime de mitigar as sanções econômicas que ainda afetam a economia pobre do país. O discurso destaca como o regime norte-coreano considera os Estados Unidos, pelo menos em nível oficial, o interlocutor privilegiado para resolver sua situação. Apesar das intenções expressas, para avançar para uma desnuclearização da península coreana, parece, no entanto, altamente improvável que o regime de Pyongyang realmente operaria nessa direção. Sem o arsenal atômico, a Coréia do Norte é um país facilmente atacável e a mesma dinastia governante teria pouca ou nenhuma chance de salvação; não foi por acaso que um dos tópicos de discussão com os Estados Unidos foi a garantia da segurança do líder norte-ocidental. A reunião que foi realizada em Singapura, com Trump foi um evento de tomada de época, porque tem sido a saída do isolamento total dos líderes em Pyongyang e, conseqüentemente, do país, famosa por eles não têm relações internacionais, a não ser com Pequim . Os Estados Unidos, apesar das declarações rituais, parecem ter aceitado a impossibilidade da Coreia do Norte a desistir de seu arsenal nuclear, e por isso também parece Coreia do Sul, que alcançou o resultado de uma situação de facto que estabelece um pacto de não agressão, após as repetidas reuniões entre os líderes das duas Coréias. A situação neste momento parece ser mais tranqüila, mesmo que o apelo de Kim Jong-un mereça uma consideração cuidadosa, porque aconteceu no silêncio da China. Um dos temores de Pequim é que os EUA tentem tirar o país norte-coreano da influência chinesa. Se o ponto de vista econômico, a Coreia do Norte só pode apresentar a vantagem de mão de obra no custo muito baixo, mas sem especialização, de um ponto de vista geopolítico da fronteira com a China pode representar uma ferramenta atraente para Washington, a Casa Branca cada vez mais concentrada na competição com a China. Se os laços históricos entre os países chineses e norte-coreanos representam um obstáculo que certamente não é secundário, também é verdade que as relações atuais não melhoraram desde que Kim Jong-un assumiu o poder. A China não aprecia a imprevisibilidade do atual líder norte-coreano e as contínuas tentativas de novas relações não-Trump aumentam a desconfiança em Pyonyang. Por seu lado, os Estados Unidos poderia ser uma vantagem tática, concebido como um meio de pressão e ruído, diminuir em sanções China sobre a Coreia do Norte e talvez até fornecer ajuda econômica que pode levantar a economia de Pyongyang. Trump não tem problemas em se relacionar com ditadores em outras partes do mundo para obter benefícios para os Estados Unidos. Certamente isso poderia elevar o nível do confronto com Pequim, porque traria uma notícia negativa para a China em sua área de influência. A questão da guerra comercial entre os dois países iria ver um desenvolvimento de ordem geopolítica é capaz de elevar a tensão: um regime já aplicado por Trump em outros contextos, ou seja, para trazer o contraste até um limite perigoso, em seguida, encontrar um acordo. Mas se esse sistema pode ter obtido resultados favoráveis ​​(mesmo com a China sobre a questão dos impostos), não se diz que Pequim pode responder positivamente a tal invasão explícita do campo. Além dos Estados Unidos, embora esta hipótese se tornar realidade, eles iriam encontrar-se tentando explorar um personagem altamente imprevisível como Kim Jong-un, capaz de tirar proveito de todas as oportunidades para chamar a maior vantagem possível, e também capaz de jogar simultaneamente em várias frentes. No entanto, se o regime norte-coreano recebesse ajuda econômica considerada apropriada, pelo menos no curto prazo, poderia criar as condições para desestabilizar a China e forçá-la a algum movimento arriscado. Será apenas para ver o quanto Trump vai querer arriscar.

США могут попытаться ограничить влияние Китая в Северной Корее

В своей речи в начале года президент Северной Кореи Ким Чен Ын подтвердил свою готовность встретиться снова с американским президентом Трампом. Сигнал, выпущенный Пхеньяном, подчеркивает необходимость того, чтобы режим смягчил экономические санкции, которые все еще влияют на бедную экономику страны. В речи подчеркивается, что северокорейский режим считает Соединенные Штаты, по крайней мере на официальном уровне, привилегированным собеседником для урегулирования своей ситуации. Несмотря на выраженные намерения продолжать денуклеаризацию Корейского полуострова, представляется крайне маловероятным, что режим Пхеньяна действительно будет действовать в этом направлении. Без атомного арсенала Северная Корея была бы страной, на которую легко напасть, и у той же правящей династии был бы небольшой шанс на спасение; Недаром одной из тем обсуждения с США была гарантия безопасности северо-западного лидера. Встреча, которая состоялась в Сингапуре с Трампом, была эпохальным событием, поскольку она представляла собой выход из полной изоляции лидера Пхеньяна и, следовательно, страны, известной отсутствием других международных отношений, кроме как с Пекином. , Соединенные Штаты, несмотря на обычные заявления, похоже, признали невозможность отказа Северной Кореи от ядерного арсенала, как и Южной Корее, которая достигла результата ситуации, которая ратифицирует пакт. о ненападении, после неоднократных встреч лидеров двух Корей. Ситуация в это время может показаться более спокойной, даже если обращение Ким Чен Ына заслуживает тщательного рассмотрения, потому что это произошло в условиях молчания Китая. Один из опасений Пекина заключается в том, что США могут попытаться вывести северокорейскую страну из-под влияния Китая. Если с экономической точки зрения Северная Корея может предложить только преимущество рабочей силы при очень низких затратах, но без специализации, то с геополитической точки зрения граница с Китаем может представлять собой инструмент притяжения для Вашингтона, причем Белый дом все больше и больше сосредоточены в конкуренции с Китаем. Если исторические связи между китайскими и северокорейскими странами представляют собой препятствие, которое, безусловно, не является второстепенным, верно также и то, что нынешние отношения не улучшились с тех пор, как Ким Чен Ын пришел к власти. Китай не ценит непредсказуемость нынешнего северокорейского лидера, а продолжающиеся попытки новых не-козырных отношений усиливают недоверие к Пхеньяну. С другой стороны, для США это может быть тактическим преимуществом, понимаемым как средство давления и беспорядка, для Китая, чтобы уменьшить санкции против Северной Кореи и, возможно, даже предоставить экономическую помощь, способную оживить экономику Пхеньяна. У Трампа нет проблем иметь отношения с диктаторами в других частях мира, чтобы получить выгоду для Соединенных Штатов. Конечно, это может повысить уровень столкновения с Пекином, потому что это принесет негативные новости для Китая в зоне его влияния. Вопрос о коммерческой войне между двумя странами привел бы к тому, что геополитическое развитие могло бы усилить напряженность: схема, которую Трамп уже применял в других контекстах, то есть довести контраст до опасного предела, а затем найти соглашение. Но если эта система могла бы принести благоприятные результаты (даже с Китаем в вопросе пошлин), не говорится, что Пекин может положительно отреагировать на такое явное вторжение в поле. Более того, если бы эта гипотеза стала реальностью, Соединенные Штаты попытались бы использовать крайне непредсказуемого персонажа, такого как Ким Чен Ын, способного использовать любую возможность, чтобы получить максимально возможное преимущество, а также иметь возможность играть одновременно на нескольких фронтах. Тем не менее, если северокорейский режим получит экономическую помощь, которая будет сочтена целесообразной, по крайней мере, в краткосрочной перспективе он может создать условия для того, чтобы расстроить Китай и заставить его пойти на какой-то рискованный шаг. Это будет только посмотреть, насколько Трамп захочет рисковать.