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lunedì 7 gennaio 2019

المملكة المتحدة: عدم اليقين بشأن كيفية مغادرة أوروبا

التصويت من البرلمانيين في المملكة المتحدة على الاتفاق الذي وقعه رئيس الوزراء البريطاني مع الاتحاد الأوروبي يقترب ، في حين أن الخوف من تأجيل آخر ممكن لا يزال ، بعد ذلك الذي وقع في ديسمبر الماضي. يتمثل الخطر في مغادرة البلاد في حالة من عدم اليقين العميق ، والتي تفضل الركود الاقتصادي. لكن الخوف الأكبر في الحكومة هو مواجهة وضع لا يمكن التنبؤ به إذا تم رفض الاتفاق من قبل مجلس العموم. وهذا هو الاحتمال المرجح، الذي له ما يبرره حاليا تقييم أرقام التصويت، لافتا الى عدم وجود فرصة للوصول إلى أكثر مواتاة، لأن المتشككين الحالي في المعاهد الموسيقية والنفور من الحزب ايرلندا الشمالية التي تدعم الحكومة. سيكون هذا السيناريو أساس الأسباب التي يمكن أن تحدد التأجيل الجديد للتصويت ، لإتاحة الوقت لإنفاقه على السلطة التنفيذية ؛ ومع ذلك ، فإن اختيار هذا الخيار قد يضعف رئيس الوزراء أكثر من اللازم ، ومن المرجح أن يفتح الأزمة السياسية ، مع ما يترتب على ذلك من انتخابات. في هذه الحالة ، لا تستطيع بروكسل أن تفعل شيئًا سوى أن تأخذ علماً بفشل التفاوض مع لندن ، حتى بدون تصويت مجلس العموم. في الواقع ، من الصعب تصديق أن أوروبا ستظل غير قادرة على تحديد القضية ، مما يؤدي إلى تأخير القرار في انتظار إجراء استفتاء جديد أو استفتاء جديد. أن يكون ضد الاستفتاء هو رئيس الوزراء المسؤول ، لكن هل يمكن أن يؤدي سقوط محتمل إلى توجيه البلاد إلى استفتاء جديد؟ يبدو أن كل من الحزب المحافظ وحزب العمل ضده ، حتى لو كان هناك في صفوف المعارضة صدع بين القيادة في الحكم وقاعدة الحزب ، الأمر الذي يدفع باتجاه إجراء تصويت جديد. لا يبدو أن رئيس حزب العمل أن تكون حريصة على البقاء في أوروبا، لأنه يحتوي على نظرة سلبية من اليسار وتحديد الاتحاد تعبيرا عن القوة المالية، والنظر في الجوانب الإيجابية لأوروبا ليست كافية لتحمل قوانينها. ومع ذلك ، هناك تناقض قوي جدا مع الجزء المعتدل من حزب العمل ، الذي كان من بين أكبر المعارضين لنتيجة الاستفتاء. لا بد من الاعتراف أن مسألة الاستفتاء، كما تم صياغته والتفسيرات السطحية للخروج مواتية، تلك التي كانت الأكثر تعرضا من قبل الصحافة، قد سمحت لممارسة الاقتراع للشعب البريطاني بطريقة مشوهة وجهل والحالة التي نشأت بسبب النخبة القيادة في البلاد، والتقليل من شأن كل من حد من الأصوات، وهو، قبل كل شيء، والنتيجة، على افتراض أن يمكن أن يكون هناك انتصار أولئك الذين يريدون البقاء في أوروبا. من جانب الطبقات العاملة ، لم يتم ممارسة الحق في الحصول على المعلومات ، وتمت مصادرة غالبية الناخبين من خلال شعور معادٍ لأوروبا تم اعتباره إهانة للسيادة الإنجليزية ، وهو ما لم يأخذ في الاعتبار العواقب الاقتصادية المترتبة على مغادرة أوروبا. ولهذه الأسباب ، فإن تكرار الاستفتاء ، مع وجود جمهور أكثر دراية بالانتخابات ، يبدو أكثر عدلا. علينا أن نتذكر أيضا أن المملكة المتحدة كانت دائما تجاه أعضاء آخرين من بروكسل، معاملة مختلفة وملائمة بشكل خاص، والتي، على الرغم من غير عادلة، كان مبررا من قبل البيروقراطيين مع الحاجة للحفاظ على المملكة المتحدة في الحدود السياسية للاتحاد. في بلدان أخرى أعضاء تصور وجود عضوية بريطانيا تعتمد على عناصر مريحة حصرية وليس المخلص، صحيح، وهي واحدة من الشخصيات من صلابة واضحة وعزيمة، ولكن له ما يبرره، التي ميزت طريقة المفاوضات مع لندن جزء من بروكسل. A الممكنة عضوية بريطانيا الجديدة في أوروبا لا يمكن إلا أن يتم دون تلك الامتيازات التي ميزت مشاركة حتى نتائج الاستفتاء: تطبيق الكامل للالتزامات والواجبات، التي طبقت حتى الآن غير كامل. وعلى أي حال ، هناك أيضا حاجة إلى تثبيط محاولات ممكنة أخرى للخروج من الاتحاد ولهذه الأسباب ، في حالة عدم التصديق على الاتفاق ، من شبه المؤكد أن تتم معاملة المملكة المتحدة بشدة مثالية ، إضافة إلى الآثار المترتبة على عدم وجود فوائد الانضمام إلى أوروبا ، يمكن أن يضع صعوبة كبيرة في البلاد الأنجلو سكسونية ، نسيجها الاجتماعي واقتصادها ، مهما كان لون الحكومة الحالية.

venerdì 4 gennaio 2019

La necessità di riformare le Nazioni Unite è sempre più urgente

Il messaggio di inizio anno del Segretario generale delle Nazioni Unite ha  toccato i diversi punti critici che concorrono a mettere in pericolo la pace e la stabilità mondiale. Nel messaggio si afferma che gli stessi  problemi furono evidenziati l’anno precedente e che sono rimasti a rendere insicura gran parte del pianeta. Questa constatazione evidenzia ancora una volta il ruolo sempre più marginale delle Nazioni Unite, ostaggio di un Consiglio di sicurezza dove vige la politica dei veti incrociati, funzionali agli interessi dei membri permanenti e che denota, quindi, la necessità di una riforma in grado di tenere conto delle grandi variazioni presenti nel periodo storico attuale rispetto alla fine della seconda guerra mondiale. Le responsabilità delle divisioni geopolitiche, dei cambiamenti climatici e della profonda diseguaglianza sono le cause scatenanti dei conflitti, delle migrazioni non governate e dell’ingiustizia sociale, che, senza essere risolte producono instabilità che da regionali possono estendersi su scala più ampia. Accertato che questi temi sono effettivamente la causa di situazioni rese ancora più gravi dalle singole contingenze, occorre interrogarsi quale è e quale può essere il ruolo delle Nazioni Unite per contribuire alla risoluzione dei conflitti ed alla gestione delle situazioni pericolose in maniera preventiva e non successiva. La questione fondamentale è quale ruolo può esercitare e rivendicare una organizzazione, che, pur rappresentando il vertice più alto delle organizzazioni internazionali, risente di evidenti limiti alla sua azione. Se la presenza di una organizzazione che per suo compito deve essere al di sopra delle altre rappresenta una necessità, per mantenere uno spazio di incontro neutrale tra potenze avversarie, occorre verificare se vi è lo spazio per rendere efficaci le sue politiche e per consegnarle una autonomia maggiore per conseguire i risultati. Il Segretario generale delle Nazioni Unite ha parlato di segni di speranza per il futuro del mondo grazie agli accordi raggiunti tra Etiopia ed Eritrea, per lo Yemen, per l’accordo tra la parti in conflitto nel Sud Sudan, per le potenziali conseguenze della Conferenza sul clima di Katowice e sui progressi degli accordi per i migranti. Si tratta, senza dubbio, di fatti tangibili, che, però, sono condizionati troppo spesso dalla limitata partecipazione di grandi potenze o dell’assenso solo verbale di diverse nazioni, che poi, nella pratica, disattendono quanto firmato. Occorre riconoscere che l’azione delle Nazioni Unite, in un contesto internazionale molto frammentato e profondamente diverso dal bilateralismo seguito al secondo conflitto mondiale è molto più difficoltosa proprio per la moltitudine di soggetti coinvolti nelle varie emergenze presenti sullo scenario diplomatico. Più soggetti presenti vuole dire maggiori interessi coinvolti, interessi, a loro volta, condizionati dalle esigenze del momento storico, che non riguarda più un periodo medio o lungo ma è condizionato dalla necessità di conseguire risultati nel breve periodo, siano essi di natura geopolitica, militare o finanziaria. Queste variabili sono determinanti nell’azione di una organizzazione che ha mezzi sempre più limitati di fronte alle emergenze che deve affrontare ed alla disponibilità di mezzi dei soggetti con i quali deve cercare accordi. Tuttavia una azione che ha come scopo quella di cercare spazi per soluzioni negoziate, anche attraverso il contatto di popoli messi in comunicazione tra loro, spesso dalla sola parola in forma di trattativa, necessita di un maggiore coinvolgimento internazionale che deve essere ricercato attraverso il superamento della logica del funzionamento del Consiglio di sicurezza. Il mondo globale, proprio per sua definizione coinvolge una moltitudine di attori che non può essere influenzata dalle decisioni e dai privilegi dei membri permanenti, elitè ormai troppo ristretta del consesso mondiale e per questo assurda ed insufficiente per decidere su temi di portata così ampia  e con conseguenze troppo generali. Soggetti sovranazionali come l’Unione Europea , ma anche la Lega Araba o l’Unione Africana dovrebbero essere gli interpreti dai quali dovrebbe partire una pressione per una riforma delle Nazioni Unite, rispondente alle attuali esigenze conformi al periodo storico che stiamo vivendo. Solo così si potrà assistere ad una azione delle Nazioni Unite con maggiore possibilità di assolvere il proprio compito, attraverso il risultato di risultati sempre più concreti.

The need to reform the United Nations is increasingly urgent

The UN Secretary-General's message at the beginning of the year touched on the various critical points that contribute to endangering world peace and stability. The message states that the same problems were highlighted the previous year and that remained to make most of the planet insecure. This finding highlights once again the increasingly marginal role of the United Nations, hostage of a Security Council where the policy of cross vetoes is in place, functional to the interests of permanent members and which therefore denotes the need for a reform capable of account of the large variations present in the current historical period compared to the end of the Second World War. The responsibilities of geopolitical divisions, climate change and profound inequality are the triggering causes of conflicts, of ungoverned migrations and of social injustice, which, without being resolved, produce instabilities that can range from regional to wider scale. Having ascertained that these issues are actually the cause of situations made even more serious by the single contingencies, it is necessary to question what the role of the United Nations can be in contributing to the resolution of conflicts and the management of dangerous situations in a preventive and not subsequent manner. The fundamental question is what role can be exercised and claimed by an organization which, despite representing the highest summit of international organizations, suffers from obvious limitations to its action. If the presence of an organization that has to be above the others is a necessity, in order to maintain a neutral meeting space between opposing powers, it is necessary to verify if there is space to make its policies effective and to give them autonomy. greater to achieve the results. The UN Secretary-General has spoken of signs of hope for the future of the world thanks to the agreements reached between Ethiopia and Eritrea, for Yemen, for the agreement between the parties to the conflict in South Sudan, for the potential consequences of the Conference on climate of Katowice and the progress of the agreements for migrants. It is, no doubt, tangible facts, which, however, are conditioned too often by the limited participation of great powers or the only verbal assent of different nations, which then, in practice, disregard what has been signed. It must be recognized that the action of the United Nations, in a very fragmented international context and profoundly different from bilateralism following the Second World War, is much more difficult precisely because of the multitude of subjects involved in the various emergencies present on the diplomatic scene. More subjects present mean greater interests involved, interests, in turn, conditioned by the needs of the historical moment, which no longer concerns a medium or long period but is conditioned by the need to achieve results in the short term, be they geopolitical, military or financial. These variables are decisive in the action of an organization that has increasingly limited resources in the face of the emergencies it faces and the availability of resources of the subjects with whom it must seek agreements. However, an action aimed at finding spaces for negotiated solutions, also through the contact of peoples put into communication with each other, often by word alone in the form of negotiation, requires a greater international involvement that must be sought through the overcoming of the logic of the functioning of the Security Council. The global world, precisely because of its definition involves a multitude of actors that can not be influenced by the decisions and privileges of permanent members, elitè now too restricted of the world assembly and therefore absurd and insufficient to decide on issues so broad and with too general consequences. Supranational subjects such as the European Union, but also the Arab League or the African Union should be the interpreters from which it should start pressure for a reform of the United Nations, responding to current needs consistent with the historical period we are living. Only in this way will it be possible to see a UN action with a greater chance to fulfill its task, through the result of increasingly concrete results.

La necesidad de reformar las Naciones Unidas es cada vez más urgente.

El mensaje del Secretario General de la ONU a principios de año tocó varios puntos críticos que contribuyen a poner en peligro la paz y la estabilidad mundiales. El mensaje indica que los mismos problemas se destacaron el año anterior y que persistieron para hacer que la mayor parte del planeta sea inseguro. Este hallazgo resalta una vez más el papel cada vez más marginal de las Naciones Unidas, rehén de un Consejo de Seguridad donde se implementa la política de vetos cruzados, funcional para los intereses de los miembros permanentes y que, por lo tanto, denota la necesidad de una reforma capaz de cuenta las grandes variaciones presentes en el período histórico actual en comparación con el final de la Segunda Guerra Mundial. Las responsabilidades de las divisiones geopolíticas, el cambio climático y la profunda desigualdad son las causas desencadenantes de los conflictos, de las migraciones descontroladas y de la injusticia social, que, sin resolverse, producen inestabilidades que pueden ir desde una escala regional hasta una escala más amplia. Habiendo comprobado que estos problemas son realmente la causa de situaciones aún más graves por las contingencias individuales, es necesario cuestionar cuál puede ser el papel de las Naciones Unidas para contribuir a la resolución de conflictos y la gestión de situaciones peligrosas de manera preventiva y no posterior. La pregunta fundamental es qué papel puede ser ejercido y reclamado por una organización que, a pesar de representar la cumbre más alta de organizaciones internacionales, sufre de limitaciones obvias a su acción. Si la presencia de una organización que tiene que estar por encima de las demás es una necesidad, para mantener un espacio de reunión neutral entre poderes opuestos, es necesario verificar si hay espacio para hacer que sus políticas sean efectivas y otorgarles autonomía. Mayor para lograr los resultados. El Secretario General de las Naciones Unidas ha hablado de señales de esperanza para el futuro del mundo gracias a los acuerdos alcanzados entre Etiopía y Eritrea, por Yemen, por el acuerdo entre las partes en el conflicto en Sudán del Sur, por las posibles consecuencias de la Conferencia sobre El clima de Katowice y el avance de los acuerdos para migrantes. Es, sin duda, hechos tangibles, que, sin embargo, están condicionados con demasiada frecuencia por la limitada participación de grandes poderes o el único consentimiento verbal de diferentes naciones, que luego, en la práctica, ignoran lo que se ha firmado. Se debe reconocer que la acción de las Naciones Unidas, en un contexto internacional muy fragmentado y profundamente diferente del bilateralismo después de la Segunda Guerra Mundial, es mucho más difícil precisamente debido a la multitud de temas involucrados en las diversas emergencias presentes en la escena diplomática. Más sujetos presentes significan mayores intereses involucrados, intereses, a su vez, condicionados por las necesidades del momento histórico, que ya no concierne a un período medio o largo, sino que está condicionado por la necesidad de lograr resultados a corto plazo, ya sean geopolíticos, militares. o financiero. Estas variables son decisivas en la acción de una organización que tiene recursos cada vez más limitados frente a las emergencias que enfrenta y la disponibilidad de recursos de los sujetos con los que debe buscar acuerdos. Sin embargo, una acción dirigida a encontrar espacios para soluciones negociadas, también a través del contacto de los pueblos que se comunican entre sí, a menudo solo por palabra en forma de negociación, requiere una mayor participación internacional que debe buscarse a través de la superación de Lógica del funcionamiento del Consejo de Seguridad. El mundo global, precisamente debido a su definición, involucra a una multitud de actores que no pueden ser influenciados por las decisiones y privilegios de los miembros permanentes, elitè ahora demasiado restringida de la asamblea mundial y, por lo tanto, absurda e insuficiente para decidir sobre temas tan amplios y amplios. Consecuencias demasiado generales. Los sujetos supranacionales como la Unión Europea, pero también la Liga Árabe o la Unión Africana deberían ser los intérpretes desde los cuales debería comenzar a presionar por una reforma de las Naciones Unidas, respondiendo a las necesidades actuales de acuerdo con el período histórico que estamos viviendo. Solo de esta manera será posible ver una acción de la ONU con una mayor posibilidad de cumplir su tarea, a través del resultado de resultados cada vez más concretos.

Die Notwendigkeit einer Reform der Vereinten Nationen wird immer dringlicher

Die Botschaft des UN-Generalsekretärs zu Beginn des Jahres berührte die verschiedenen kritischen Punkte, die zur Gefährdung des Weltfriedens und der Stabilität beitragen. In der Botschaft heißt es, dass im Vorjahr die gleichen Probleme aufgegriffen wurden, die den größten Teil des Planeten unsicher machen. Diese Feststellung unterstreicht einmal mehr die zunehmend geringere Rolle der Vereinten Nationen, die Geisel eines Sicherheitsrats sind, in dem die Cross-Vetos-Politik umgesetzt wird, für die Interessen der ständigen Mitglieder geeignet ist und daher die Notwendigkeit einer Reform in Frage stellt In Anbetracht der großen Schwankungen, die in der gegenwärtigen historischen Periode im Vergleich zum Ende des Zweiten Weltkriegs vorhanden sind. Die Verantwortlichkeiten der geopolitischen Spaltungen, des Klimawandels und der tiefgreifenden Ungleichheit sind die auslösenden Ursachen von Konflikten, von nicht regierten Migrationen und von sozialer Ungerechtigkeit, die, wenn sie nicht gelöst werden, Instabilitäten erzeugen, die von regional bis hin zu größeren Ausmaßen reichen können. Nach der Feststellung, dass diese Fragen tatsächlich die Ursache für Situationen sind, die durch die einzelnen Eventualitäten noch schwerwiegender gemacht werden, ist zu fragen, welche Rolle die Vereinten Nationen dabei spielen können, um auf vorbeugende und nicht nachfolgende Weise zur Lösung von Konflikten und zur Bewältigung gefährlicher Situationen beizutragen. Die grundlegende Frage ist, welche Rolle eine Organisation ausüben und beanspruchen kann, die trotz des höchsten Gipfels internationaler Organisationen unter offensichtlichen Einschränkungen ihres Handelns leidet. Wenn die Anwesenheit einer Organisation, die über den anderen stehen muss, eine Notwendigkeit ist, um einen neutralen Treffpunkt zwischen gegnerischen Mächten zu erhalten, muss überprüft werden, ob Raum vorhanden ist, um ihre Politik wirksam zu machen und ihnen Autonomie zu geben. größer, um die Ergebnisse zu erzielen. Der Generalsekretär der Vereinten Nationen hat angesichts der zwischen Äthiopien und Eritrea getroffenen Vereinbarungen für den Jemen, der Vereinbarung zwischen den Konfliktparteien im Südsudan und den möglichen Konsequenzen der Konferenz im November von Hoffnungszeichen für die Zukunft der Welt gesprochen Klima von Kattowitz und der Fortschritt der Vereinbarungen für Migranten. Zweifellos handelt es sich dabei um greifbare Tatsachen, die jedoch zu oft durch die begrenzte Beteiligung von Großmächten oder die einzige verbale Zustimmung verschiedener Nationen bedingt sind, die dann in der Praxis das Unterzeichnete missachten. Es muss anerkannt werden, dass die Aktion der Vereinten Nationen in einem sehr fragmentierten internationalen Kontext, der sich nach dem Zweiten Weltkrieg grundlegend von dem Bilateralismus unterscheidet, sehr viel schwieriger ist, gerade aufgrund der Vielzahl von Personen, die an den verschiedenen Notfällen auf dem diplomatischen Gebiet beteiligt sind. Weitere anwesende Themen bedeuten größere Interessen, Interessen, die wiederum durch die Bedürfnisse des historischen Moments bedingt sind, der sich nicht mehr auf einen mittleren oder langen Zeitraum bezieht, sondern von der Notwendigkeit, kurzfristig Ergebnisse zu erzielen, sei es geopolitisch, militärisch oder finanziell. Diese Variablen sind ausschlaggebend für das Handeln einer Organisation, deren Ressourcen angesichts der Notfälle, mit denen sie konfrontiert ist, und der Verfügbarkeit von Ressourcen für die Subjekte, mit denen sie Vereinbarungen treffen muss, zunehmend begrenzte Ressourcen hat. Eine Aktion, die darauf abzielt, Räume für Verhandlungslösungen zu finden, auch durch den Kontakt von Völkern, die oftmals allein in Form von Verhandlungen miteinander in Verbindung stehen, erfordert ein stärkeres internationales Engagement, das durch die Überwindung des Konflikts gesucht werden muss Logik des Funktionierens des Sicherheitsrats. Die Welt ist, gerade aufgrund ihrer Definition, mit einer Vielzahl von Akteuren verbunden, die nicht von den Entscheidungen und Privilegien der ständigen Mitglieder beeinflusst werden können. Sie ist nun der Weltversammlung zu eng und daher absurd und unzureichend, um über so breite und mit Fragen verbundene Entscheidungen zu treffen zu allgemeine Konsequenzen. Supranationale Themen wie die Europäische Union, aber auch die Arabische Liga oder die Afrikanische Union sollten die Dolmetscher sein, von denen aus sie Druck auf eine Reform der Vereinten Nationen ausüben sollte, um auf die aktuellen Bedürfnisse einzugehen, die der historischen Zeit, in der wir leben, entsprechen. Nur auf diese Weise wird es möglich sein, eine UN-Aktion mit einer größeren Chance zu sehen, ihre Aufgabe durch immer konkretere Ergebnisse zu erfüllen.

La nécessité de réformer les Nations Unies est de plus en plus urgente

Le message du Secrétaire général des Nations Unies au début de l'année a abordé les différents points critiques qui contribuent à mettre en danger la paix et la stabilité mondiales. Le message indique que les mêmes problèmes ont été soulignés l'année précédente et qu'il restait de rendre la plus grande partie de la planète incertaine. Cette constatation met une nouvelle fois en évidence le rôle de plus en plus marginal de l’ONU, otage d’un Conseil de sécurité où la politique du veto croisé est en place, fonctionnelle au service des intérêts des membres permanents et qui traduit donc la nécessité d’une réforme capable compte des grandes variations présentes dans la période historique actuelle par rapport à la fin de la seconde guerre mondiale. Les responsabilités des divisions géopolitiques, du changement climatique et des profondes inégalités sont les causes déclenchantes des conflits, des migrations non gouvernées et de l'injustice sociale, qui, sans être résolues, produisent des instabilités pouvant aller de l'échelle régionale à l'échelle plus large. Après avoir vérifié que ces questions sont en réalité la cause de situations encore aggravées par une seule éventualité, il est nécessaire de s'interroger sur le rôle que l'ONU peut jouer pour contribuer à la résolution des conflits et à la gestion des situations dangereuses de manière préventive et non ultérieure. La question fondamentale est de savoir quel rôle peut être exercé et revendiqué par une organisation qui, bien qu’elle représente le plus haut sommet d’organisations internationales, souffre de limites évidentes à son action. Si la présence d’une organisation qui doit être au-dessus des autres est une nécessité, il est nécessaire de vérifier, pour conserver un espace de rencontre neutre entre les puissances opposées, s’il existe une marge de manœuvre pour rendre ses politiques efficaces et leur donner son autonomie. plus grande pour atteindre les résultats. Le Secrétaire général de l'ONU a évoqué des signes d'espoir pour l'avenir du monde grâce aux accords conclus entre l'Éthiopie et l'Érythrée, pour le Yémen, sur l'accord conclu entre les parties au conflit au Sud-Soudan et sur les conséquences potentielles de la conférence le climat de Katowice et les progrès des accords pour les migrants. Ce sont sans doute des faits tangibles, qui sont cependant trop souvent conditionnés par la participation limitée de grandes puissances ou par le seul consentement verbal de différentes nations, qui ne tiennent donc pratiquement pas compte de ce qui a été signé. Il faut reconnaître que l'action des Nations Unies, dans un contexte international très fragmenté et profondément différent du bilatéralisme après la Seconde Guerre mondiale, est beaucoup plus difficile, précisément à cause de la multitude de sujets impliqués dans les diverses situations d'urgence présentes sur la scène diplomatique. Plus de sujets présents signifient plus d’intérêts, intérêts qui sont à leur tour conditionnés par les besoins du moment historique, qui ne concerne plus une période moyenne ou longue mais qui est conditionnée par la nécessité d’obtenir des résultats à court terme, qu’ils soient géopolitiques, militaires. ou financier. Ces variables sont déterminantes dans l'action d'une organisation qui dispose de ressources de plus en plus limitées face aux urgences auxquelles elle est confrontée et à la disponibilité des ressources des sujets avec lesquels elle doit rechercher des accords. Cependant, une action visant à trouver des espaces pour des solutions négociées, également par le contact de peuples mis en communication, souvent verbalement sous forme de négociation, nécessite une plus grande implication internationale qui doit être recherchée par le dépassement des frontières. logique du fonctionnement du Conseil de sécurité. Le monde global, justement à cause de sa définition, implique une multitude d’acteurs qui ne peuvent pas être influencés par les décisions et privilèges des membres permanents, élitè désormais trop restreint de l’assemblée mondiale et donc absurde et insuffisant pour se prononcer sur des questions aussi vastes et à l’avenir. conséquences trop générales. Les sujets supranationaux tels que l’Union européenne, mais aussi la Ligue arabe ou l’Union africaine devraient être les interprètes à partir desquels elle devrait commencer à faire pression pour une réforme de l’Organisation des Nations Unies, répondant aux besoins actuels correspondant à la période historique que nous vivons. Ce n’est qu’ainsi que l’ONU aura plus de chances de s’acquitter de sa tâche grâce à des résultats de plus en plus concrets.

A necessidade de reformar as Nações Unidas é cada vez mais urgente

A mensagem do Secretário-Geral da ONU no início do ano tocou nos vários pontos críticos que contribuem para pôr em perigo a paz e a estabilidade mundial. A mensagem afirma que os mesmos problemas foram destacados no ano anterior e que permaneceram para tornar a maior parte do planeta insegura. Esta constatação destaca mais uma vez o papel cada vez mais marginal das Nações Unidas, refém de um Conselho de Segurança onde a política de vetos cruzados está em vigor, funcional aos interesses dos membros permanentes e que denota a necessidade de uma reforma capaz de conta as grandes variações presentes no atual período histórico comparado com o final da Segunda Guerra Mundial. As responsabilidades de divisões geopolíticas, mudanças climáticas e a profunda desigualdade são as causas profundas dos conflitos, a migração não regido e injustiça social, que, sem ser resolvidos por instabilidades regionais que podem abrangem uma escala maior. Ciente de que estas questões são realmente a causa da situação tornou-se ainda mais grave por contingências individuais, a questão deve ser o que é e qual é o papel das Nações Unidas para contribuir para a resolução de conflitos e à gestão de situações perigosas de forma proativa e não o outro. A questão fundamental é qual o papel que pode ser exercido e reivindicado por uma organização que, apesar de representar a mais alta cúpula das organizações internacionais, sofre de óbvias limitações à sua ação. Se a presença de uma organização que tem que estar acima das demais é uma necessidade, para manter um espaço de encontro neutro entre os poderes opostos, é necessário verificar se há espaço para efetivar suas políticas e dar autonomia a elas. maior para alcançar os resultados. O Secretário-Geral das Nações Unidas falou de sinais de esperança para o futuro do mundo graças aos acordos alcançados entre a Etiópia ea Eritreia, ao Iêmen, ao acordo entre as partes em conflito no sul do Sudão, para as potenciais consequências da Conferência sobre clima de Katowice eo progresso dos acordos para migrantes. São, sem dúvida, fatos tangíveis, que, no entanto, são condicionados demasiadas vezes pela participação limitada de grandes potências ou pelo único assentimento verbal de diferentes nações, que então, na prática, desconsideram o que foi assinado. É preciso reconhecer que a ação das Nações Unidas, em um contexto internacional altamente fragmentado e profundamente diferente do bilateralismo após a Segunda Guerra Mundial é muito mais difícil por causa da multiplicidade de atores envolvidos nas diversas emergências presentes na cena diplomática. Mais assuntos meios apresentam maior envolver interesses, interesses, por sua vez, condicionada pelas exigências do momento histórico, que já não é sobre a médio prazo ou longo, mas é condicionada pela necessidade de obter resultados a curto prazo, sejam eles geopolítica, militar ou financeiro. Essas variáveis ​​são decisivas na ação de uma organização que tem recursos cada vez mais limitados diante das emergências que enfrenta e da disponibilidade de recursos dos sujeitos com os quais deve buscar acordos. No entanto, uma ação destinada a encontrar espaços para soluções negociadas, também por meio do contato de pessoas colocadas em comunicação entre si, muitas vezes apenas por palavra na forma de negociação, requer um maior envolvimento internacional que deve ser buscado através da superação da lógica do funcionamento do Conselho de Segurança. O mundo global, por sua própria definição envolve uma multiplicidade de atores que não podem ser influenciados pelas decisões e privilégios dos membros permanentes, elite agora demasiado estreita do corpo mundo e para este absurdo e insuficiente para decidir sobre o âmbito de questões como largura e conseqüências muito gerais. Assuntos supranacionais, como a União Européia, mas também a Liga Árabe ou a União Africana, devem ser os intérpretes dos quais deve começar a pressionar por uma reforma das Nações Unidas, respondendo a necessidades atuais consistentes com o período histórico em que vivemos. Só assim será possível ver uma ação da ONU com maior chance de cumprir sua tarefa, através do resultado de resultados cada vez mais concretos.