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Politica Internazionale
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martedì 20 agosto 2019
Le organizzazioni non governative incolpate di favorire l'immigrazione
La volontà di impedire lo sbarco di pochi migranti imbarcati su di una nave di una organizzazione non governativa spagnola, da parte di un ministro che sarà in carica ancora per poco, conferma una strategia completamente sbagliata nei confronti del fenomeno delle immmigrazioni. Il caso è prima di tutto italiano, ma non solo: la mancata collaborazione istituzionale dell’Unione Europea, ormai è accertato, denota una scarsa rilevanza di Bruxelles nei confronti delle esigenze singole dei partiti dei paesi europei, che non vogliono rischiare una deriva populista, ma, che, per perseguire questo obiettivo abbandonano i loro valori fondativi. Certo questo non vale per le formazioni o i governi sovranisti, tuttavia la sola soluzione di chiudere le frontiere rappresenta soltanto la volontà di rimandare un problema, che le guerre e le carestie riproporranno con dimensioni aumentate, specialmente nel lungo periodo. L’immigrazione è diventata l’unico argomento di certe forze politiche per raccogliere consensi: oltrepassa l’incompetenza economica e la cattiva gestione della cosa pubblica, tuttavia, in un momento dove i programmi sono assenti anche nelle forze politiche di opposizione sembra l’unico argomento capace di dare consenso; però per dare un colpevole all’opinione pubblica serve individuare un soggetto specifico al quale imputare ogni responsabilità. Non si analizzano le condizioni di fame dovute alle carestie alimentari ed ai problemi con l’acqua, la povertà delle popolazioni dovuta a governi corrotti, spesso da paesi occidentali, ma ora anche dalla Cina o situazioni di guerra e di violenza insopportabile. Di ciò non viene tenuto conto, perchè si tratta di cause, che, pur essendo tangibili, appaiono alle opinioni pubbliche sempre più condizionate dall’uso distorto dei social media, come mere astrazioni. Meglio incolpare le organizzazioni non governative come esecutrici di fantomatici piani per destabilizzare i paesi occidentali. Il caso italiano è peculiare: si continua a tollerare l’arrivo dei migranti su imbarcazioni più piccole, ma in maggiore quantità, tanto da essere un numero complessivo superiore a quello dei salvataggi delle organizzazioni non governative, che non pochi salvataggi, ma singolarmente numericamente più consistenti. Le navi delle organizzazioni internazionali hanno evitato la morte di parecchie persone, ma sono prese a simbolo dalle forze sovraniste come soggetti che effettuano pratiche illegittime e, di conseguenza, presentate come un pericolo per le frontiere, tanto da impedire l’accesso ai porti italiani. L’Europa, pur condannando ufficialmente questa politica, non fa nulla per arginarla, lasciando il problema della gestione dei migranti all’Italia, grazie allo schermo del trattato di Dublino. Così facendo fornisce un alibi a certe parti politiche, che sono facilitate a scaricare la colpa dell’arrivo degli immigrati alle organizzazioni non governative. Si tratta di un circolo vizioso che alimenta rabbia e risentimento in una opinione pubblica sempre meno capace di leggere la situazione in modo obiettivo. L’altro lato della questione è che chi accusa, in sostanza, le organizzazioni non governative di salvare vite umane, non presenta alternative alla situazione attuale, neppure esercitando quella azione dovuta che, per chi ricopre cariche di governo dovrebbe essere obbligatoria. D’altra parte l’azione delle organizzazioni non governative riempie proprio un vuoto lasciato volutamente dallo stato italianoe non riempito neppure dall’Unione Europea. L’immigrazione, per i motivi già esposti, è sempre di più un fenomeno non controllabile e non evitabile, che non può essere limitato o scoraggiato con la minaccia della morte in mare per assenza di soccorsi. Le condizioni che obbligano ad emigrare sono ritenute dai migranti peggiori della stessa possibilità di perire nel Mediterraneo oppure prima, lungo il percorso per arrivare alle coste libiiche. Incolpare le organizzazioni nono governative, in maniera diretta o indiretta, significa fuggire da precise responsabilità che arrivano alle cariche più alte dei governi e delle istituzioni europee.
Non-governmental organizations blamed for fostering immigration
The desire to prevent the landing of the few migrants embarked on a ship of a Spanish non-governmental organization, by a minister who will be in charge for a short while, confirms a completely wrong strategy with regard to the phenomenon of immigration. The case is first of all Italian, but not only: the lack of institutional collaboration of the European Union, now established, denotes a low relevance of Brussels against the individual needs of the parties of European countries, which do not want to risk a populist drift, but, that to pursue this goal they abandon their founding values. Certainly this does not apply to formations or sovereign governments, but the only solution to closing the borders is only the will to postpone a problem, which wars and famines will repeat with increased dimensions, especially in the long term. Immigration has become the only argument of certain political forces to gather support: it goes beyond economic incompetence and the mismanagement of public affairs, however, at a time when programs are absent even in opposition political forces it seems the only one argument capable of giving consent; however, in order to give the guilty to the public opinion, it is necessary to identify a specific subject to whom to impute all responsibility. We do not analyze the hunger conditions due to food shortages and problems with water, the poverty of the populations due to corrupt governments, often from Western countries, but now also from China or situations of war and unbearable violence. This is not taken into account, because these are causes, which, while being tangible, appear to public opinion increasingly conditioned by the distorted use of social media, such as mere abstractions. Better to blame non-governmental organizations as perpetrators of elusive plans to destabilize Western countries. The Italian case is peculiar: it continues to tolerate the arrival of migrants on smaller boats, but in greater quantities, so as to be a total number greater than that of the bailouts of non-governmental organizations, which not a few rescues, but individually numerically more consistent. The ships of international organizations have avoided the death of several people, but are taken as a symbol by the sovereign forces as subjects that carry out illegitimate practices and, consequently, presented as a danger to the borders, so as to prevent access to Italian ports. Europe, while officially condemning this policy, does nothing to stem it, leaving the problem of managing migrants to Italy, thanks to the screen of the Dublin Treaty. In doing so it provides an alibi for certain political parties, which are facilitated to blame the arrival of immigrants on non-governmental organizations. This is a vicious circle that feeds anger and resentment into a public opinion that is less and less able to read the situation objectively. The other side of the matter is that those who accuse, in essence, non-governmental organizations of saving lives, do not present alternatives to the current situation, not even exercising that due action which, for those who hold government offices, should be mandatory. On the other hand, the action of non-governmental organizations really fills a void deliberately left by the Italian state and not even filled by the European Union. Immigration, for the reasons already explained, is increasingly an uncontrollable and unavoidable phenomenon, which cannot be limited or discouraged with the threat of death at sea due to the lack of relief. The conditions that oblige them to emigrate are considered by migrants to be worse than the same possibility of perishing in the Mediterranean or before, along the route to reach the Libyan coasts. Blaming non-governmental organizations, directly or indirectly, means fleeing from specific responsibilities that reach the highest positions of governments and European institutions.
Organizaciones no gubernamentales culpadas por fomentar la inmigración
El deseo de evitar el desembarco de los pocos migrantes embarcados en un barco de una organización no gubernamental española, por un ministro que estará a cargo por un corto tiempo, confirma una estrategia completamente equivocada con respecto al fenómeno de la inmigración. El caso es ante todo italiano, pero no solo: la falta de colaboración institucional de la Unión Europea, ahora establecida, denota una baja relevancia de Bruselas frente a las necesidades individuales de los partidos de los países europeos, que no quieren arriesgarse a una deriva populista, pero, para perseguir este objetivo, abandonan sus valores fundacionales. Ciertamente, esto no se aplica a las formaciones o gobiernos soberanos, pero la única solución para cerrar las fronteras es solo la voluntad de posponer un problema, que las guerras y las hambrunas se repetirán con mayores dimensiones, especialmente a largo plazo. La inmigración se ha convertido en el único argumento de ciertas fuerzas políticas para obtener apoyo: va más allá de la incompetencia económica y la mala gestión de los asuntos públicos, sin embargo, en un momento en que los programas están ausentes, incluso en las fuerzas políticas de oposición, parece ser el único. argumento capaz de dar su consentimiento; sin embargo, para declarar culpable a la opinión pública, es necesario identificar a un sujeto específico a quien imputar toda responsabilidad. No analizamos las condiciones de hambre debido a la escasez de alimentos y los problemas con el agua, la pobreza de las poblaciones debido a gobiernos corruptos, a menudo de países occidentales, pero ahora también de China o situaciones de guerra y violencia insoportable. Esto no se tiene en cuenta, porque son causas que, si bien son tangibles, parecen a la opinión pública cada vez más condicionadas por el uso distorsionado de las redes sociales, como las meras abstracciones. Es mejor culpar a las organizaciones no gubernamentales como autores de planes evasivos para desestabilizar a los países occidentales. El caso italiano es peculiar: continúa tolerando la llegada de migrantes en botes más pequeños, pero en mayores cantidades, para ser un número total mayor que el de los rescates de las organizaciones no gubernamentales, que no pocos rescata, sino individualmente más consistente. Los barcos de las organizaciones internacionales han evitado la muerte de varias personas, pero las fuerzas soberanas los toman como símbolo como sujetos que llevan a cabo prácticas ilegítimas y, en consecuencia, los presentan como un peligro para las fronteras, a fin de evitar el acceso a los puertos italianos. Europa, aunque condena oficialmente esta política, no hace nada para detenerla, dejando el problema de la gestión de inmigrantes a Italia, gracias a la pantalla del Tratado de Dublín. Al hacerlo, proporciona una coartada para ciertos partidos políticos, que se facilitan para culpar a las organizaciones no gubernamentales por la llegada de inmigrantes. Este es un círculo vicioso que alimenta la ira y el resentimiento en una opinión pública que cada vez es menos capaz de leer la situación de manera objetiva. El otro lado del asunto es que aquellos que acusan, en esencia, a las organizaciones no gubernamentales de salvar vidas, no presentan alternativas a la situación actual, ni siquiera ejercen esa debida acción que, para aquellos que ocupan cargos gubernamentales, debería ser obligatoria. Por otro lado, la acción de las organizaciones no gubernamentales realmente llena un vacío dejado deliberadamente por el estado italiano y ni siquiera por la Unión Europea. La inmigración, por las razones ya explicadas, es cada vez más un fenómeno incontrolable e inevitable, que no puede ser limitado o desalentado con la amenaza de muerte en el mar debido a la falta de ayuda. Los migrantes consideran que las condiciones que los obligan a emigrar son peores que la misma posibilidad de perecer en el Mediterráneo o antes, a lo largo de la ruta para llegar a las costas libias. Culpar a las organizaciones no gubernamentales, directa o indirectamente, significa huir de responsabilidades específicas que alcanzan las posiciones más altas de los gobiernos y las instituciones europeas.
Nichtregierungsorganisationen werden für die Förderung der Einwanderung verantwortlich gemacht
Der Wunsch, die Landung der wenigen Migranten zu verhindern, die von einem Minister, der für kurze Zeit das Kommando innehat, auf ein Schiff einer spanischen Nichtregierungsorganisation gesetzt wurden, bestätigt eine völlig falsche Strategie in Bezug auf das Phänomen der Einwanderung. Der Fall ist in erster Linie italienisch, aber nicht nur: Die mangelnde institutionelle Zusammenarbeit der Europäischen Union, die sich inzwischen etabliert hat, weist auf eine geringe Relevanz Brüssels für die individuellen Bedürfnisse der Parteien europäischer Länder hin, die keine populistische Abwanderung riskieren wollen. Aber um dieses Ziel zu verfolgen, geben sie ihre Grundwerte auf. Dies gilt zwar nicht für Formationen oder souveräne Regierungen, aber die einzige Lösung für die Schließung der Grenzen ist nur der Wille, ein Problem aufzuschieben, das sich Kriege und Hungersnöte vor allem auf lange Sicht in zunehmendem Maße wiederholen werden. Die Einwanderung ist zum einzigen Argument bestimmter politischer Kräfte geworden, um Unterstützung zu erhalten: Sie geht über die wirtschaftliche Inkompetenz und das Missmanagement öffentlicher Angelegenheiten hinaus, scheint jedoch in einer Zeit, in der es auch bei oppositionellen politischen Kräften keine Programme gibt, das einzige zu sein zustimmungsfähiges Argument; Um die öffentliche Meinung für schuldig zu erklären, ist es jedoch erforderlich, ein bestimmtes Subjekt zu identifizieren, dem die gesamte Verantwortung auferlegt werden soll. Wir analysieren nicht die Hungerzustände aufgrund von Nahrungsmittelknappheit und Wasserproblemen, die Armut der Bevölkerung aufgrund korrupter Regierungen, oft aus westlichen Ländern, sondern jetzt auch aus China oder Situationen von Krieg und unerträglicher Gewalt. Dies wird nicht berücksichtigt, da es sich um Ursachen handelt, die der öffentlichen Meinung zwar greifbar erscheinen, aber zunehmend durch den verzerrten Einsatz sozialer Medien wie bloße Abstraktionen bedingt sind. Es ist besser, Nichtregierungsorganisationen als Täter schwer fassbarer Pläne zur Destabilisierung westlicher Länder zu beschuldigen. Der italienische Fall ist eigentümlich: Er toleriert weiterhin die Ankunft von Migranten auf kleineren Booten, jedoch in größerem Umfang, so dass die Gesamtzahl der Rettungsaktionen von Nichtregierungsorganisationen übersteigt, die nicht wenige, sondern zahlenmäßig mehr Rettungsaktionen durchführen konsistent. Die Schiffe internationaler Organisationen haben den Tod mehrerer Menschen vermieden, werden jedoch von den souveränen Streitkräften als Subjekte betrachtet, die illegitime Praktiken ausüben, und daher als Gefahr für die Grenzen dargestellt, um den Zugang zu italienischen Häfen zu verhindern. Obwohl Europa diese Politik offiziell verurteilt, trägt es nichts dazu bei, sie einzudämmen, und lässt dank des Dublin-Vertrags das Problem der Migrantenbewältigung nach Italien. Auf diese Weise wird bestimmten politischen Parteien ein Alibi zur Verfügung gestellt, denen es erleichtert wird, Nichtregierungsorganisationen die Schuld an der Ankunft von Einwanderern zu geben. Dies ist ein Teufelskreis, der Ärger und Ressentiments in eine öffentliche Meinung einbringt, die die Situation immer weniger objektiv einschätzen kann. Die andere Seite der Sache ist, dass diejenigen, die im Wesentlichen Nichtregierungsorganisationen beschuldigen, Leben gerettet zu haben, keine Alternativen zur gegenwärtigen Situation darstellen und nicht einmal die gebotenen Maßnahmen ergreifen, die für diejenigen, die Regierungsämter haben, obligatorisch sein sollten. Auf der anderen Seite füllt das Handeln von Nichtregierungsorganisationen eine Lücke, die der italienische Staat absichtlich hinterlassen und die nicht einmal die Europäische Union gefüllt hat. Die Einwanderung ist aus den bereits erläuterten Gründen zunehmend ein unkontrollierbares und unvermeidbares Phänomen, das mit der Gefahr des Todes auf See aufgrund mangelnder Erleichterung nicht begrenzt oder entmutigt werden kann. Die Bedingungen, die sie zur Auswanderung zwingen, werden von den Migranten als schlechter eingeschätzt als die gleiche Möglichkeit, im Mittelmeer oder früher auf dem Weg zu den libyschen Küsten umzukommen. Nichtregierungsorganisationen direkt oder indirekt die Schuld zu geben, bedeutet, vor spezifischen Verantwortlichkeiten zu fliehen, die die höchsten Positionen von Regierungen und europäischen Institutionen erreichen.
Des organisations non gouvernementales accusées de favoriser l'immigration
La volonté d'empêcher le débarquement des rares migrants embarqués à bord d'un navire d'une organisation non gouvernementale espagnole, par un ministre qui occupera un poste temporaire, confirme une stratégie complètement fausse en ce qui concerne le phénomène de l'immigration. L’affaire est d’abord italienne, mais pas seulement: le manque de collaboration institutionnelle de l’Union européenne, maintenant établi, montre que Bruxelles est peu pertinente face aux besoins individuels des partis des pays européens, qui ne veulent pas risquer une dérive populiste, mais, pour poursuivre cet objectif, ils abandonnent leurs valeurs fondatrices. Certes, cela ne s’applique pas aux formations ni aux gouvernements souverains, mais la seule solution pour fermer les frontières n’est que la volonté de remettre à plus tard un problème que les guerres et les famines vont répéter avec des dimensions accrues, en particulier à long terme. L’immigration est devenue le seul argument de certaines forces politiques pour recueillir des appuis: elle dépasse l’incompétence économique et la mauvaise gestion des affaires publiques, mais, à une époque où les programmes sont absents même dans les forces politiques de l’opposition, il semble que ce soit le seul. argument susceptible de donner son consentement; Cependant, pour rendre coupable l'opinion publique, il est nécessaire d'identifier un sujet spécifique à qui imputer toute responsabilité. Nous n’analysons pas les conditions de la faim dues aux pénuries alimentaires et aux problèmes d’eau, ni à la pauvreté des populations due à des gouvernements corrompus, souvent originaires de pays occidentaux, mais aussi désormais de Chine ou de situations de guerre et de violence insupportable. Ceci n’est pas pris en compte car il s’agit de causes qui, bien que tangibles, apparaissent à l’opinion publique de plus en plus conditionnées par l’utilisation déformée des médias sociaux, tels que de simples abstractions. Mieux vaut reprocher aux organisations non gouvernementales les auteurs de plans insaisissables visant à déstabiliser les pays occidentaux. Le cas italien est particulier: il continue de tolérer l’arrivée de migrants sur des bateaux plus petits, mais en plus grande quantité, de manière à être un nombre total supérieur à celui des opérations de sauvetage des organisations non gouvernementales, qui non seulement quelques sauvetages, mais numériquement plus cohérente. Les navires des organisations internationales ont évité la mort de plusieurs personnes, mais sont considérés comme un symbole par les forces souveraines en tant que sujets pratiquant des pratiques illégitimes et, par conséquent, présentés comme un danger pour les frontières, afin d'empêcher l'accès aux ports italiens. L’Europe, tout en condamnant officiellement cette politique, ne fait rien pour l’endiguer, laissant le problème de la gestion des migrants en Italie, grâce à l’écran du Traité de Dublin. Ce faisant, il fournit un alibi à certains partis politiques, ce qui facilite la responsabilité de l'arrivée d'immigrants sur des organisations non gouvernementales. C'est un cercle vicieux qui nourrit la colère et le ressentiment d'une opinion publique de moins en moins capable de lire la situation de manière objective. Le revers de la médaille est que ceux qui accusent, en substance, les organisations non gouvernementales de sauver des vies, ne présentent aucune alternative à la situation actuelle, n’exerçant même pas les mesures qui, pour ceux qui occupent des postes au gouvernement, devraient être obligatoires. D'autre part, l'action des organisations non gouvernementales comble réellement un vide laissé délibérément par l'État italien et même pas par l'Union européenne. L'immigration, pour les raisons déjà expliquées, est de plus en plus un phénomène incontrôlable et inévitable, qui ne peut être limité ni découragé par la menace de mort en mer faute de secours. Les migrants considèrent que les conditions qui les obligent à émigrer sont bien pires que la même possibilité de périr en Méditerranée ou avant, le long de la route menant aux côtes libyennes. Blâmer les organisations non gouvernementales, directement ou indirectement, signifie fuir des responsabilités spécifiques qui atteignent les plus hautes positions des gouvernements et des institutions européennes.
Organizações não-governamentais são acusadas de incentivar a imigração
O desejo de impedir o desembarque dos poucos migrantes embarcados em um navio de uma organização não-governamental espanhola, por um ministro que ficará encarregado por um curto período, confirma uma estratégia completamente errada em relação ao fenômeno da imigração. O caso é em primeiro lugar italiano, mas não só: a falta de colaboração institucional da União Europeia, agora estabelecida, denota uma baixa relevância de Bruxelas contra as necessidades individuais dos partidos dos países europeus, que não querem arriscar um desvio populista, mas, para perseguir esse objetivo, eles abandonam seus valores fundadores. Certamente isso não se aplica a formações ou governos soberanos, mas a única solução para fechar as fronteiras é apenas a vontade de adiar um problema, que guerras e fomes se repetirão com o aumento das dimensões, especialmente a longo prazo. A imigração tornou-se o único argumento de certas forças políticas para obter apoio: vai além da incompetência econômica e da má administração dos assuntos públicos, no entanto, em um momento em que os programas estão ausentes, mesmo nas forças políticas da oposição, parece que o único argumento capaz de dar consentimento; no entanto, a fim de dar o culpado à opinião pública, é necessário identificar um assunto específico a quem imputar toda a responsabilidade. Nós não analisamos as condições de fome devido à escassez de alimentos e problemas com a água, a pobreza das populações devido a governos corruptos, muitas vezes de países ocidentais, mas agora também da China ou situações de guerra e violência insuportável. Isso não é levado em conta, pois são causas que, embora tangíveis, parecem cada vez mais condicionadas pela opinião pública, pelo uso distorcido das mídias sociais, como meras abstrações. É melhor culpar as organizações não-governamentais como perpetradoras de planos ilusórios para desestabilizar os países ocidentais. O caso italiano é peculiar: ele continua a tolerar a chegada de migrantes em barcos menores, mas em maior quantidade, para ser um número total maior do que o dos resgates de organizações não-governamentais, que não poucos resgates, mas individualmente numericamente mais consistente. Os navios de organizações internacionais evitaram a morte de várias pessoas, mas são tomados como símbolo pelas forças soberanas como sujeitos que praticam práticas ilegítimas e, consequentemente, apresentam-se como um perigo para as fronteiras, de modo a impedir o acesso aos portos italianos. A Europa, apesar de condenar oficialmente esta política, não faz nada para impedi-la, deixando o problema de administrar os migrantes para a Itália, graças à tela do Tratado de Dublin. Ao fazê-lo, fornece um álibi para certos partidos políticos, que são facilitados para culpar a chegada de imigrantes a organizações não-governamentais. Este é um círculo vicioso que alimenta a raiva e o ressentimento em uma opinião pública que é cada vez menos capaz de ler a situação objetivamente. O outro lado da questão é que aqueles que acusam, em essência, organizações não-governamentais de salvar vidas, não apresentam alternativas à situação atual, nem mesmo exercem a ação devida que, para quem ocupa cargos públicos, deve ser obrigatória. Por outro lado, a ação de organizações não-governamentais realmente preenche um vazio deliberadamente deixado pelo Estado italiano e nem mesmo preenchido pela União Européia. A imigração, pelas razões já explicadas, é cada vez mais um fenómeno incontrolável e inevitável, que não pode ser limitado ou desencorajado com a ameaça de morte no mar devido à falta de alívio. As condições que os obrigam a emigrar são consideradas pelos migrantes como piores que a mesma possibilidade de perecer no Mediterrâneo ou antes, ao longo do caminho para chegar à costa da Líbia. Culpar as organizações não governamentais, direta ou indiretamente, significa fugir de responsabilidades específicas que atingem os mais altos cargos de governos e instituições europeias.
Неправительственные организации обвиняют в содействии иммиграции
Стремление предотвратить высадку нескольких мигрантов, отправленных на судне испанской неправительственной организации министром, который будет на короткое время отвечать за это, подтверждает совершенно неверную стратегию в отношении явления иммиграции. Дело, прежде всего, итальянское, но не только: отсутствие институционального сотрудничества Европейского Союза, созданного в настоящее время, указывает на низкую значимость Брюсселя в отношении индивидуальных потребностей партий европейских стран, которые не хотят рисковать популистским дрейфом, но для достижения этой цели они отказываются от своих основополагающих ценностей. Конечно, это не относится к формированиям или суверенным правительствам, но единственным решением для закрытия границ является только желание отложить проблему, которая будет повторяться с увеличением масштабов войн и голода, особенно в долгосрочной перспективе. Иммиграция стала единственным аргументом определенных политических сил для получения поддержки: она выходит за рамки экономической некомпетентности и неумелого управления государственными делами, однако в то время, когда программы отсутствуют даже в оппозиционных политических силах, она кажется единственной аргумент, способный дать согласие; однако для того, чтобы привлечь виновных к общественному мнению, необходимо определить конкретного субъекта, которому можно вменять всю ответственность. Мы не анализируем условия голода из-за нехватки продовольствия и проблем с водой, бедности населения из-за коррумпированных правительств, часто из западных стран, но теперь также из Китая или ситуаций войны и невыносимого насилия. Это не принимается во внимание, потому что это причины, которые, будучи материальными, представляются общественному мнению все более обусловленными искаженным использованием социальных сетей, таких как простые абстракции. Лучше обвинять неправительственные организации в совершении неуловимых планов дестабилизации западных стран. Итальянский случай является своеобразным: он продолжает терпеть прибытие мигрантов на небольших судах, но в больших количествах, чтобы общее число было больше, чем количество спасений неправительственных организаций, которые не мало спасают, но в отдельности больше последовательны. Корабли международных организаций избежали гибели нескольких человек, но суверенные силы воспринимают их как символ субъектов, которые осуществляют незаконные действия и, следовательно, представляют опасность для границ, чтобы предотвратить доступ к итальянским портам. Европа, официально осуждая эту политику, не делает ничего, чтобы ее остановить, оставляя проблему управления мигрантами в Италию благодаря экрану Дублинского договора. При этом он обеспечивает алиби для определенных политических партий, которые облегчают обвинение в прибытии иммигрантов в неправительственные организации. Это порочный круг, который питает гнев и негодование в общественном мнении, которое все меньше и меньше способно объективно воспринимать ситуацию. Другая сторона вопроса заключается в том, что те, кто обвиняют, по сути, неправительственные организации в спасении жизней, не представляют альтернатив текущей ситуации, даже не предпринимая тех должных действий, которые для тех, кто занимает правительственные должности, должны быть обязательными. С другой стороны, действия неправительственных организаций действительно заполняют пробел, намеренно оставленный итальянским государством и даже не заполненный Европейским союзом. Иммиграция по уже объясненным причинам становится все более неконтролируемым и неизбежным явлением, которое нельзя ограничивать или препятствовать угрозе смерти на море из-за отсутствия помощи. Условия, которые вынуждают их эмигрировать, считаются мигрантами хуже, чем та же вероятность погибнуть в Средиземном море или раньше на пути к ливийскому побережью. Обвинять неправительственные организации, прямо или косвенно, означает бегство от конкретных обязанностей, которые достигают высших постов в правительствах и европейских институтах.
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