Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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martedì 27 agosto 2019
الرئيس الفرنسي يبحث عن قيادة دولية
إلى جانب النتائج التي تم الإعلان عنها ، ولكن لم يتم التصديق عليها ، فإن الرقم الأكثر وضوحًا في نهاية قمة الاقتصادات المتقدمة السبعة ، التي عقدت في فرنسا ، هو رغبة الرئيس الفرنسي في إيجاد دور أكثر أهمية على الساحة الدولية. التقدم في القضايا الأساسية للاستقرار العالمي ، وإيران ، والعلاقات مع الصين ، ومسألة الرسوم التجارية ، في الوقت الحاضر ، ليس له تأثير كبير: الجانب الإيجابي هو أن النقاش قد بدأ حول القضايا التي تأثرت بشكل رئيسي نبذ الولايات المتحدة. ومع ذلك ، فإن التوافر الذي أظهره الرئيس ترامب يجب ألا يخدع: لقد اعتاد مستأجر البيت الأبيض الآن الجمهور الدولي على التغييرات المفاجئة في الاتجاه ، وذلك بفضل استراتيجية مبنية على الارتجال ، ولا حتى واضحة لأعضاء حكومته. ربما يكون السيناريو الفرنسي قد حفز الرئيس أميرسيانو على تنازل معين ، يفضله موقف المالك ، على استعداد للعب على المزيد من الطاولات في محاولة لإعادة تأسيس دور فرنسي غير متحاذٍ ، لكن تم تفسيره فعليًا لدعم الموقع الأكثر أهمية الأمريكية. إن نوايا الرئيس الفرنسي ليست مفهومة تمامًا: ما إذا كان يجب الحصول على القيادة في أوروبا ، أو الاستفادة من النزعة المصاحبة للمستشارة ميركل أو استعادة مزايا الولايات المتحدة الأمريكية ، بعد فترة صعبة من العلاقات الثنائية. من المؤكد أن المخطط الذي يرشد عمل ماكرون هو مخطط مستوحى من سياسة خارجية غير متحيزة (يفضلها الانفصال الأمريكي التدريجي عن دولة رائدة في الغرب) ولكنه قادر ، من خلال الحوار مع كل ممثل دولي ، على إيجاد حلول عالمية. كل ذلك في إطار عام يشير إلى القيم الأوروبية ؛ كما نرى برنامج للسياسة الخارجية ليس للقوة المتوسطة ، ولكن كموضوع قادر على ممارسة دور قيادي في أوروبا. والسؤال هو أن فرنسا وحدها لا تستطيع أن تمارس هذا الدور دون دعم الاتحاد الأوروبي. للقيام بهذا الدور المهم ، من الضروري تحقيق نتائج ملموسة وليس برامج طموحة. من المؤكد أن لفت انتباه القضية الإيرانية للسياسة الأمريكية هو أول نتيجة ملحوظة ، ورغبة ترامب ، إذا كانت صادقة ، في رؤية الرئيس الإيراني تمثل مشكلة نظام عالمي. لقد طلبت إيران بالفعل سحب العقوبات ، لكن ترامب ، وكذلك الرئيس الفرنسي يتوقع ، على الأقل ، عودة طهران لشروط فيينا. ومع ذلك ، فإن تهيئة الظروف لاستئناف الحوار هي بالفعل نتيجة أولى ، وهو ما يدين به ماكرون أيضًا لموقف الاتحاد الأوروبي ، بل وأيضًا من الصين وروسيا ، ألا يتبع الولايات المتحدة بشأن الانسحاب الأحادي للمعاهدات. يجب أن نتذكر أيضًا أن الولايات المتحدة ، إلى جانب توفر ترامب ، تسعى إلى تحقيق أهداف أخرى ، وكذلك منع إيران من أن تصبح قوة نووية ، أي أنها تريد من طهران ألا تتدخل في سوريا ولبنان واليمن. في هذه النقاط ، سيكون من الأصعب الحصول على حوار ، لأن إيران تعتبر هذه الأهداف الأمريكية نوعًا من التدخل في سياستها الخارجية ، والتي لا تأتي كثيرًا من المصالح الاستراتيجية الأمريكية ، ولكن من الطلبات الصريحة المقدمة من المملكة العربية السعودية وإسرائيل. لكن هذه الطلبات لا تتعلق بالرئيس الفرنسي ، الذي يبقيها متميزة عن القضية النووية الإيرانية ، والتي هي الحجة المركزية لباريس. من الضروري أيضًا التفكير في سبب إضافي ، قد يفسر نشاط الرئيس الفرنسي: الانطباع هو أن ماكرون يحاول استعادة الإجراء المفقود من خلال الموافقة الدولية على الإجراء الحكومي الضائع في فرنسا. إن استدعاء العظمة الفرنسية دائمًا له تأثير شعبي معين ويمكن استخدامه لاستعادة المناصب داخل الناخبين الفرنسيين ، خاصة إذا كان إجراء السياسة الخارجية يحدث بعيدًا عن الخريف ، عندما تكون المسائل الاقتصادية الداخلية في مركز انتباه الرأي العام الفرنسي. إذا كان ماكرون يتطلع إلى دور قيادي في أوروبا ، فسوف يتعين عليه القلق بشأن إعادة إطلاق المؤسسات الأوروبية من خلال سياسات إعادة التوزيع التي تركز على العمل والتوظيف ، بعيدًا عن الوصفات الليبرالية التي يحبها: عندها فقط يمكن أن يطمح إلى دور قيادي أوروبي ، شريطة أن يتم تأكيد ذلك أيضا في بلدك.
venerdì 23 agosto 2019
Europa ed USA si scontrano nel vertice delle sette economie avanzate
L’incontro dei sette paesi con l’economia più avanzata del mondo, che si svolge in Francia, presenta temi di grande contrasto tra i membri. L’introduzione di dazi e la minaccia di nuove imposte sulle merci in entrata negli USA, volute da Trump; la questione russa, con l’Unione Europea intenzionata a mantenere le sanzioni contro Mosca per la questione della Crimea e la guerra in Ucraina, ma avversate dagli Stati Uniti, che, anzi, vorrebbero riammettere la Russia a questi incontri ed infine l’accordo sul nucleare iraniano, difeso dall’Europa, ma dal quale gli USA si sono ritirati unilateralmente, sono le questioni che stanno creando rapporti sempre più problematici tra Bruxelles e Washignton. Esiste, poi il problema tutto interno all’Unione causato dalla fuoriuscita del Regno Unito, più volte riamandata, che si avvia alla sua definitiva scadenza ancora senza un accordo tra le due parti. Per l’Europa la necessità di mantenere un ordine internazionale fondato su regole certe, rimane una questione non differibile e si scontra con l’azione politica del presidente americano, abituato a non rispettare i patti firmati ed a cambiare continuamente il suo indirizzo politico, che viene adattato di volta in volta alle situazioni contingenti per ottenere il massimo vantaggio immediato per il paese americano. Si tratta di due modi di espletare l’azione governativa del tutto opposti e difficilmente conciliabili e che sono alla base dei profondi dissidi tra le due parti e che ne hanno causato il progressivo allontanamento. Tuttavia Bruxelles cerca di mettere al centro del vertice la cooperazione tra i paesi membri, grazie al fatto di essere democrazie, che rispettano lo stato di diritto; questa caratteristica viene individuata come mezzo per influenzare l’attuale evoluzione del mondo. Si capisce che il dialogo tra le sette maggiori economie mondiali resta alla base dei possibili rapporti positivi, ma basarsi su di caratteristica, seppure importante, senza i dovuti sostegni, diplomatici, militari ed economici, resta soltanto una illusione pericolosa. Anche perchè le prove del mancato rispetto dei trattati da parte di Washington continuano a ripetersi: anche l’accordo di Parigi sul clima sarà abbandonato dagli USA e la sessione del summit dedicata ai cambiamenti climatici avrà, così, un esito non univoco. Una novità interessante del G7 sarà l’apertura alla partecipazione di paesi africani: Burkina Faso, Egitto, Ruanda, Senegal e Sudafrica, il coinvolgimento di nazioni africane è interessante peri temi dell’immigrazione, del contrasto al terrorismo, per le potenziali collaborazioni in campo economico e per incrinare l’egemonia cinese nel continete africano; ma questo potrà essere soltanto un primo approccio, che dovrà essere seguito da iniziative concrete e da investimenti considerevoli. Ancora più difficile dirimere la questione dell’economia globale, il confronto tra Unione ed USA, ma con la Cina come spettatore interessato, sulla questione dell’introduzione dei dazi sembra essere senza soluzione, malgrado gli accrodi firmati, ma disattesi dal presidente degli Stati Uniti. Il rischio concreto è che l’introduzione dei dazi apra la via a successive ed infinite nuove imposte dall’una e dall’altra parte, con il rischio concreto di un innlazamento dei prezzi finali in grado di bloccare la già scarsa crescita mondiale. Altra questione fondamentale sono le tasse alle grandi industri informatiche, che colpirebbero prevalentemente aziende americane, l’Unione intende affrontare in maniera unita l’argomento, una modalità non gradita da Trump, che, come sempre per queste questioni, preferisce affrontare il problema con i singoli stati. Queste difficoltà, che incidono, nei rapporti tra gli stati delle sette grandi potenze evidenziano come queste organizzazioni stanno vivendo un momento di crisi proprio per gli obiettivi sempre più spesso contrastanti dei loro membri e per le ricadute diplomatiche che questi dissidi possono provocare. Certamente le occasioni di incontro tra le diplomazie sono sempre un occasione per mantenere o instaurare un dialogo ed una scadenza periodica di questi incontri facilita i rapporti e la collaborazione tra paesi, che pur essendo alleati, hanno anche visioni differenti su alcuni argomenti; tuttavia il livello di scontro dall’insediamento di Trump è salito ed ha costituito un fattore di disturbo ai rapporti tra gli stati membri delle prime sette economie mondiali. Nonostante gli sforzi europei l’attuale Casa Bianca sembra non perdere occasione per prendere le distanze dai partner europei e la prima conseguenza è stata, spesso, il fallimento dei vertici diplomatici. Questo segnale impone all’Unione Europea, ma anche a Canada e Giappone una seria riflessione sul rapporto con gli Usa, che è ancora imprescindibile, ma non con le stesse caratteristiche che esistevano prima di Obama. Nuove forme di alleanza possono essere studiate tra Unione, Canada e Giappone.
Europe and the USA clash at the summit of the seven advanced economies
The meeting of the seven countries with the most advanced economy in the world, which takes place in France, presents topics of great contrast between the members. The introduction of duties and the threat of new taxes on goods entering the US, wanted by Trump; the Russian question, with the European Union intending to maintain the sanctions against Moscow for the Crimean question and the war in Ukraine, but opposed by the United States, which, indeed, would like to readmit Russia to these meetings and finally the agreement on the Iranian nuclear, defended by Europe, but from which the US has unilaterally withdrawn, are the issues that are creating increasingly problematic relations between Brussels and Washignton. There is, then the problem entirely internal to the Union caused by the exit of the United Kingdom, repeatedly re-admitted, which is about to finally expire without an agreement between the two parties. For Europe the need to maintain an international order based on certain rules remains a non-deferrable issue and clashes with the political action of the American president, accustomed to not respecting the signed pacts and to constantly change his political address, which it is adapted from time to time to the contingent situations to obtain the maximum immediate advantage for the American country. These are two ways of carrying out the governmental action completely opposed and difficult to reconcile and which are at the base of the profound disagreements between the two parties and which have caused their progressive removal. However, Brussels tries to put cooperation between member countries at the center of the summit, thanks to being democracies that respect the rule of law; this feature is identified as a means to influence the current evolution of the world. It is understood that the dialogue between the seven major world economies remains the basis of possible positive relations, but to rely on a characteristic, albeit important, without the necessary support, diplomatic, military and economic, remains only a dangerous illusion. Also because the evidence of non-compliance with treaties by Washington continues to repeat itself: even the Paris agreement on the climate will be abandoned by the USA and the summit session dedicated to climate change will thus have a non-univocal outcome. An interesting novelty of the G7 will be the opening to the participation of African countries: Burkina Faso, Egypt, Rwanda, Senegal and South Africa, the involvement of African nations is interesting for the themes of immigration, the fight against terrorism, for potential collaborations in the field economic and to undermine Chinese hegemony in the African continent; but this can only be a first approach, which will have to be followed by concrete initiatives and considerable investments. Even more difficult to settle the question of the global economy, the confrontation between the Union and the USA, but with China as an interested spectator, on the question of the introduction of tariffs seems to be without solution, despite the signed agreements, but disregarded by the president of the United States . The real risk is that the introduction of tariffs will open the way to successive and infinite new taxes on both sides, with the real risk of an end price inflation capable of blocking the already low global growth. Another fundamental issue is taxes on large computer industries, which would mainly affect American companies, the Union intends to tackle the issue in a united manner, a modality that is not appreciated by Trump, who, as always with these issues, prefers to tackle the problem with individual states. These difficulties, which affect the relations between the states of the seven great powers, show how these organizations are experiencing a moment of crisis precisely because of the increasingly often conflicting objectives of their members and the diplomatic repercussions that these disagreements can cause. Certainly the opportunities for diplomatic meetings are always an opportunity to maintain or establish a dialogue and a periodic deadline for these meetings facilitates relations and collaboration between countries, which despite being allies, also have different visions on some topics; however, the level of confrontation since the Trump settlement has risen and has been a disturbing factor in relations between member states of the top seven world economies. Despite European efforts, the current White House does not seem to miss an opportunity to distance itself from its European partners and the first consequence was often the failure of diplomatic leaders. This signal imposes on the European Union, but also on Canada and Japan, a serious reflection on the relationship with the US, which is still essential, but not with the same characteristics that existed before Obama. New forms of alliance can be studied between the Union, Canada and Japan.
Choque entre Europa y Estados Unidos en la cumbre de las siete economías avanzadas
La reunión de los siete países con la economía más avanzada del mundo, que tiene lugar en Francia, presenta temas de gran contraste entre los miembros. La introducción de aranceles y la amenaza de nuevos impuestos sobre los bienes que ingresan a los EE. UU., Buscados por Trump; la cuestión rusa, con la Unión Europea con la intención de mantener las sanciones contra Moscú por la cuestión de Crimea y la guerra en Ucrania, pero con la oposición de Estados Unidos, que, de hecho, quisiera readmitir a Rusia en estas reuniones y finalmente el acuerdo sobre el Los problemas nucleares iraníes, defendidos por Europa, pero de los que Estados Unidos se ha retirado unilateralmente, están creando relaciones cada vez más problemáticas entre Bruselas y Washignton. Existe, entonces, el problema completamente interno de la Unión causado por la salida del Reino Unido, reingresado repetidamente, que está a punto de expirar sin un acuerdo entre las dos partes. Para Europa, la necesidad de mantener un orden internacional basado en ciertas reglas sigue siendo una cuestión no diferible y choca con la acción política del presidente estadounidense, acostumbrado a no respetar los pactos firmados y a cambiar constantemente su discurso político, que se adapta de vez en cuando a las situaciones contingentes para obtener la máxima ventaja inmediata para el país americano. Estas son dos formas de llevar a cabo la acción gubernamental completamente opuesta y difícil de conciliar y que están en la base de los profundos desacuerdos entre las dos partes y que han provocado su eliminación progresiva. Sin embargo, Bruselas intenta poner la cooperación entre los países miembros en el centro de la cumbre, gracias a que son democracias que respetan el estado de derecho; Esta característica se identifica como un medio para influir en la evolución actual del mundo. Se entiende que el diálogo entre las siete principales economías mundiales sigue siendo la base de posibles relaciones positivas, pero confiar en una característica, aunque importante, sin el apoyo necesario, diplomático, militar y económico, sigue siendo solo una ilusión peligrosa. También porque la evidencia del incumplimiento de los tratados por parte de Washington continúa repitiéndose: incluso el acuerdo de París sobre el clima será abandonado por los EE. UU. Y la sesión cumbre dedicada al cambio climático tendrá un resultado no unívoco. Una novedad interesante del G7 será la apertura a la participación de países africanos: Burkina Faso, Egipto, Ruanda, Senegal y Sudáfrica, la participación de las naciones africanas es interesante para los temas de inmigración, la lucha contra el terrorismo, para posibles colaboraciones en el campo económico y socavar la hegemonía china en el continente africano; pero esto solo puede ser un primer enfoque, que tendrá que ser seguido por iniciativas concretas e inversiones considerables. Aún más difícil de resolver la cuestión de la economía global, la confrontación entre la Unión y los Estados Unidos, pero con China como espectador interesado, la cuestión de la introducción de aranceles parece no tener solución, a pesar de los acuerdos firmados, pero ignorados por el presidente de los Estados Unidos. . El riesgo real es que la introducción de aranceles abrirá el camino a nuevos e infinitos impuestos sucesivos en ambos lados, con el riesgo real de una inflación de precios finales capaz de bloquear el ya bajo crecimiento global. Otro tema fundamental son los impuestos sobre las grandes industrias informáticas, que afectarían principalmente a las empresas estadounidenses, la Unión tiene la intención de abordar el problema de manera unida, una modalidad que Trump no aprecia, y que, como siempre con estos problemas, prefiere abordar el problema con estados individuales Estas dificultades, que afectan las relaciones entre los estados de las siete grandes potencias, muestran cómo estas organizaciones están experimentando un momento de crisis precisamente debido a los objetivos cada vez más conflictivos de sus miembros y las repercusiones diplomáticas que pueden causar estos desacuerdos. Ciertamente, las oportunidades para las reuniones diplomáticas son siempre una oportunidad para mantener o establecer un diálogo y un plazo periódico para estas reuniones facilita las relaciones y la colaboración entre países, que a pesar de ser aliados, también tienen diferentes visiones sobre algunos temas; Sin embargo, el nivel de confrontación desde el acuerdo con Trump ha aumentado y ha sido un factor perturbador en las relaciones entre los estados miembros de las siete principales economías mundiales. A pesar de los esfuerzos europeos, la actual Casa Blanca no parece perder la oportunidad de distanciarse de sus socios europeos y la primera consecuencia fue a menudo el fracaso de los líderes diplomáticos. Esta señal impone a la Unión Europea, pero también a Canadá y Japón, una seria reflexión sobre la relación con Estados Unidos, que sigue siendo esencial, pero no con las mismas características que existían antes de Obama. Se pueden estudiar nuevas formas de alianza entre la Unión, Canadá y Japón.
Europa und die USA treffen auf dem Gipfel der sieben fortgeschrittenen Volkswirtschaften aufeinander
Das Treffen der sieben Länder mit der fortschrittlichsten Wirtschaft der Welt, das in Frankreich stattfindet, präsentiert kontrastreiche Themen unter den Mitgliedern. Die von Trump gewünschte Einführung von Zöllen und die Drohung neuer Steuern auf Waren, die in die USA einreisen; die russische Frage, mit der Absicht der Europäischen Union, die Sanktionen gegen Moskau für die Krimfrage und den Krieg in der Ukraine aufrechtzuerhalten, die Vereinigten Staaten dagegen, die Russland in der Tat wieder zu diesen Treffen und schließlich zur Einigung über die Ukraine zulassen möchten Das von Europa verteidigte iranische Atomkraftwerk, aus dem sich die USA einseitig zurückgezogen haben, ist das Problem, das die Beziehungen zwischen Brüssel und Washignton zunehmend problematischer macht. Es gibt dann das Problem, das völlig unionsintern durch den Austritt des Vereinigten Königreichs verursacht wurde, das wiederholt wieder zugelassen wurde und das im Begriff ist, ohne eine Vereinbarung zwischen den beiden Parteien endgültig auszulaufen. Für Europa bleibt die Notwendigkeit, eine internationale Ordnung auf der Grundlage bestimmter Regeln aufrechtzuerhalten, ein nicht zu verschiebendes Problem und steht im Widerspruch zum politischen Vorgehen des amerikanischen Präsidenten, der es gewohnt ist, die unterzeichneten Pakte nicht zu respektieren und seine politische Adresse ständig zu ändern Es wird von Zeit zu Zeit an die jeweiligen Situationen angepasst, um den größtmöglichen unmittelbaren Vorteil für das amerikanische Land zu erzielen. Dies sind zwei Arten der Durchführung der völlig gegensätzlichen und schwer zu vereinbarenden staatlichen Maßnahmen, die die Grundlage für die tiefgreifenden Meinungsverschiedenheiten zwischen den beiden Parteien bilden und deren schrittweise Beseitigung verursacht haben. Brüssel versucht jedoch, die Zusammenarbeit zwischen den Mitgliedstaaten in den Mittelpunkt des Gipfels zu rücken, da es sich um Demokratien handelt, die die Rechtsstaatlichkeit achten. Dieses Merkmal wird als Mittel zur Beeinflussung der gegenwärtigen Entwicklung der Welt identifiziert. Es versteht sich, dass der Dialog zwischen den sieben großen Weltwirtschaften die Grundlage möglicher positiver Beziehungen bleibt, aber sich auf ein Merkmal zu stützen, das, wenn auch wichtig, ohne die notwendige Unterstützung diplomatisch, militärisch und wirtschaftlich ist, bleibt nur eine gefährliche Illusion. Auch weil sich die Beweise für die Nichteinhaltung von Verträgen durch Washington immer wieder wiederholen: Selbst das Pariser Klimaschutzabkommen wird von den USA aufgegeben, und die dem Klimawandel gewidmete Gipfeltagung wird somit zu einem eindeutigen Ergebnis führen. Eine interessante Neuerung der G7 wird die Öffnung für die Teilnahme afrikanischer Länder sein: Burkina Faso, Ägypten, Ruanda, Senegal und Südafrika. Die Einbeziehung afrikanischer Nationen ist interessant für die Themen Einwanderung, Terrorismusbekämpfung und mögliche Zusammenarbeit vor Ort wirtschaftliche und chinesische Hegemonie auf dem afrikanischen Kontinent zu untergraben; Dies kann jedoch nur ein erster Ansatz sein, dem konkrete Initiativen und erhebliche Investitionen folgen müssen. Noch schwieriger ist es, die Frage der Weltwirtschaft, der Konfrontation zwischen der Union und den USA, aber mit China als interessiertem Zuschauer, über die Frage der Einführung von Zöllen zu klären, die trotz der unterzeichneten Abkommen keine Lösung zu finden scheint, aber vom Präsidenten der Vereinigten Staaten missachtet wird . Das reale Risiko besteht darin, dass die Einführung von Zöllen den Weg für sukzessive und unbegrenzte neue Steuern auf beiden Seiten frei macht, wobei das reale Risiko einer Endpreisinflation besteht, die das ohnehin niedrige globale Wachstum blockieren kann. Ein weiteres grundlegendes Thema sind die Steuern auf die großen Computerindustrien, von denen hauptsächlich amerikanische Unternehmen betroffen wären. Die Union beabsichtigt, das Problem auf einheitliche Weise anzugehen, eine Modalität, die Trump nicht zu schätzen weiß, der es wie immer vorzieht, das Problem anzugehen einzelne Staaten. Diese Schwierigkeiten, die sich auf die Beziehungen zwischen den Staaten der sieben Großmächte auswirken, zeigen, dass diese Organisationen gerade wegen der immer häufiger widersprüchlichen Ziele ihrer Mitglieder und der diplomatischen Auswirkungen, die diese Meinungsverschiedenheiten hervorrufen können, einen Moment der Krise erleben. Gewiss sind die Möglichkeiten für diplomatische Treffen immer eine Gelegenheit, einen Dialog aufrechtzuerhalten oder einzurichten, und eine regelmäßige Frist für diese Treffen erleichtert die Beziehungen und die Zusammenarbeit zwischen Ländern, die, obwohl sie Verbündete sind, auch zu bestimmten Themen unterschiedliche Sichtweisen haben. Der Grad der Konfrontation seit der Beilegung von Trump ist jedoch gestiegen und hat die Beziehungen zwischen den Mitgliedstaaten der sieben wichtigsten Weltwirtschaften beunruhigt. Trotz europäischer Bemühungen scheint das derzeitige Weiße Haus keine Gelegenheit zu verpassen, sich von seinen europäischen Partnern zu distanzieren, und die erste Konsequenz war oft das Versagen der diplomatischen Führer. Dieses Signal zwingt die Europäische Union, aber auch Kanada und Japan dazu, ernsthaft über die Beziehungen zu den USA nachzudenken, die nach wie vor von wesentlicher Bedeutung sind, jedoch nicht die gleichen Merkmale aufweisen, die vor Obama bestanden haben. Neue Formen der Allianz können zwischen der Union, Kanada und Japan untersucht werden.
L'Europe et les Etats-Unis s'affrontent au sommet des sept économies avancées
La réunion des sept pays à l'économie la plus avancée du monde, qui se déroule en France, présente des sujets de grand contraste entre les membres. L'introduction de droits de douane et la menace de nouvelles taxes sur les marchandises entrant aux États-Unis, recherchées par Trump; la question russe, l’Union européenne ayant l’intention de maintenir les sanctions contre Moscou pour la question de Crimée et la guerre en Ukraine, mais contrée par les États-Unis, qui voudraient bien réadmettre la Russie à ces réunions et enfin à l’accord sur la Le nucléaire iranien, défendu par l'Europe, mais dont les États-Unis se sont retirés unilatéralement, sont les problèmes qui créent des relations de plus en plus problématiques entre Bruxelles et Washignton. Il y a ensuite le problème entièrement interne à l'Union causé par la sortie du Royaume-Uni, à plusieurs reprises réadmis, qui est sur le point d'expirer définitivement sans un accord entre les deux parties. Pour l'Europe, la nécessité de maintenir un ordre international fondé sur certaines règles reste une question irrécupérable et se heurte à l'action politique du président américain, habitué à ne pas respecter les pactes signés et à modifier constamment son discours politique, qui il est adapté de temps en temps aux situations contingentes pour obtenir le plus grand avantage immédiat pour le pays américain. Ce sont deux manières de mener à bien l’action gouvernementale complètement opposée et difficile à concilier et qui sont à la base des profonds désaccords entre les deux parties et qui ont provoqué leur élimination progressive. Cependant, Bruxelles tente de placer la coopération entre les pays membres au centre du sommet, en tant que démocraties respectant la prééminence du droit; cette caractéristique est identifiée comme un moyen d'influencer l'évolution actuelle du monde. Il est entendu que le dialogue entre les sept principales économies mondiales reste la base de possibles relations positives, mais s’appuyer sur une caractéristique, certes importante, sans le soutien nécessaire, diplomatique, militaire et économique, n’est plus qu’une illusion dangereuse. Egalement parce que les preuves de non-respect des traités par Washington continuent de se répéter: même l'accord de Paris sur le climat sera abandonné par les États-Unis et la session au sommet consacrée au changement climatique aura donc un résultat non-univoque. Une nouveauté intéressante du G7 sera l'ouverture à la participation des pays africains: Burkina Faso, Égypte, Rwanda, Sénégal et Afrique du Sud, l'implication des pays africains est intéressante pour les thèmes de l'immigration, de la lutte contre le terrorisme, des collaborations potentielles sur le terrain. économique et de saper l'hégémonie chinoise sur le continent africain; mais il ne peut s'agir que d'une première approche, qui devra être suivie d'initiatives concrètes et d'investissements considérables. Encore plus difficile à régler la question de l'économie mondiale, la confrontation entre l'Union et les États-Unis, mais avec la Chine en tant que spectateur intéressé, sur la question de l'introduction de tarifs douaniers semble être sans solution, malgré les accords signés, mais ignoré par le président des États-Unis . Le risque réel est que l'introduction de droits de douane ouvrira la voie à de nouvelles taxes successives et infinies, de part et d'autre, le risque réel d'une inflation des prix finaux pouvant bloquer la croissance mondiale déjà faible. Un autre problème fondamental concerne les taxes sur les grandes industries informatiques, qui toucheraient principalement les entreprises américaines. L’Union entend aborder le problème de manière unie, une modalité qui n’est pas appréciée par Trump, qui, comme toujours avec ces problèmes, préfère aborder le problème avec états individuels. Ces difficultés, qui affectent les relations entre les États des sept grandes puissances, montrent à quel point ces organisations traversent une période de crise précisément à cause des objectifs de plus en plus opposés de leurs membres et des répercussions diplomatiques que ces désaccords peuvent avoir. Certes, les occasions de réunions diplomatiques sont toujours une occasion de maintenir ou d'établir un dialogue et un délai périodique pour ces réunions facilite les relations et la collaboration entre pays qui, bien qu'alliés, ont également des visions différentes sur certains sujets. Cependant, le niveau de confrontation depuis le règlement Trump a augmenté et a été un facteur perturbant dans les relations entre les États membres des sept plus grandes économies mondiales. Malgré les efforts de l'Europe, la Maison-Blanche actuelle ne semble pas manquer une occasion de se démarquer de ses partenaires européens. La première conséquence a souvent été l'échec des dirigeants diplomatiques. Ce signal impose à l'Union européenne, mais également au Canada et au Japon, une réflexion sérieuse sur la relation avec les États-Unis, qui reste essentielle, mais pas avec les mêmes caractéristiques qu'avant Obama. De nouvelles formes d'alliance peuvent être étudiées entre l'Union, le Canada et le Japon.
Europa e EUA se chocam na cúpula das sete economias avançadas
O encontro dos sete países com a economia mais avançada do mundo, que acontece na França, apresenta temas de grande contraste entre os membros. A introdução de impostos e a ameaça de novos impostos sobre bens que entram nos EUA, procurados por Trump; a questão russa, com a União Européia pretendendo manter as sanções contra Moscou para a questão da Crimeia e a guerra na Ucrânia, mas com oposição dos Estados Unidos, que, na verdade, gostaria de readmitir a Rússia a essas reuniões e finalmente o acordo sobre a O nuclear iraniano, defendido pela Europa, mas do qual os EUA se retiraram unilateralmente, são as questões que estão criando relações cada vez mais problemáticas entre Bruxelas e Washignton. Há, então, o problema inteiramente interno à União causado pela saída do Reino Unido, re-admitido repetidamente, que está prestes a finalmente expirar sem um acordo entre as duas partes. Para a Europa, a necessidade de manter uma ordem internacional baseada em certas regras continua a ser uma questão não deferrável e se choca com a ação política do presidente americano, acostumada a não respeitar os pactos assinados e a mudar constantemente seu discurso político. adapta-se de vez em quando às situações contingentes para obter a máxima vantagem imediata para o país americano. Estas são duas maneiras de realizar a ação governamental completamente opostas e difíceis de conciliar e que estão na base das profundas divergências entre as duas partes e que causaram sua remoção progressiva. No entanto, Bruxelas tenta colocar a cooperação entre os países membros no centro da cúpula, graças a serem democracias que respeitam o estado de direito; esse recurso é identificado como um meio de influenciar a evolução atual do mundo. Entende-se que o diálogo entre as sete principais economias mundiais continua sendo a base de possíveis relações positivas, mas contar com uma característica, ainda que importante, sem o apoio necessário, diplomático, militar e econômico, permanece apenas uma perigosa ilusão. Também porque a evidência do não cumprimento dos tratados por Washington continua a se repetir: até mesmo o acordo de Paris sobre o clima será abandonado pelos EUA e a sessão de cúpula dedicada às mudanças climáticas terá, portanto, um resultado não unívoco. Uma novidade interessante do G7 será a abertura à participação de países africanos: Burkina Faso, Egito, Ruanda, Senegal e África do Sul, o envolvimento de nações africanas é interessante para os temas da imigração, a luta contra o terrorismo, para potenciais colaborações no campo. econômico e minar a hegemonia chinesa no continente africano; mas isso só pode ser uma primeira abordagem, que terá de ser seguida por iniciativas concretas e investimentos consideráveis. Ainda mais difícil resolver a questão da economia global, o confronto entre a União e os EUA, mas com a China como espectador interessado, na questão da introdução de tarifas parece estar sem solução, apesar dos acordos assinados, mas desconsiderados pelo presidente dos Estados Unidos . O risco real é que a introdução de tarifas abrirá o caminho para sucessivos e infinitos novos impostos de ambos os lados, com o risco real de uma inflação de preço final capaz de bloquear o já baixo crescimento global. Outra questão fundamental são os impostos sobre as grandes indústrias de informática, que afetariam principalmente as empresas americanas, a União pretende abordar a questão de maneira unida, modalidade que não é apreciada por Trump, que, como sempre com essas questões, prefere enfrentar o problema com estados individuais. Essas dificuldades, que afetam as relações entre os estados das sete grandes potências, mostram como essas organizações estão passando por um momento de crise justamente por causa dos objetivos cada vez mais conflituosos de seus membros e das repercussões diplomáticas que essas divergências podem causar. Certamente, as oportunidades para reuniões diplomáticas são sempre uma oportunidade para manter ou estabelecer um diálogo, e um prazo periódico para essas reuniões facilita as relações e a colaboração entre os países, que apesar de serem aliados, também têm visões diferentes sobre alguns tópicos; no entanto, o nível de confronto desde o acordo Trump aumentou e tem sido um fator preocupante nas relações entre os estados membros das sete principais economias mundiais. Apesar dos esforços europeus, a atual Casa Branca parece não perder a oportunidade de se distanciar de seus parceiros europeus e a primeira conseqüência foi, muitas vezes, o fracasso dos líderes diplomáticos. Esse sinal impõe à União Européia, mas também ao Canadá e ao Japão, uma reflexão séria sobre o relacionamento com os EUA, que ainda é essencial, mas não com as mesmas características que existiam antes de Obama. Novas formas de aliança podem ser estudadas entre a União, o Canadá e o Japão.
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