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martedì 3 settembre 2019
L'Inghilterra verso le elezioni
La crisi politica, interna al Regno Unito aumenta di intensità in maniera sempre più grave e potrebbe avere come risoluzione, una nuova competizione elettorale. C’è già una data ipotetica, che fisserebbe le nuove elezioni politiche per il 14 ottobre prossimo. Occorre ricordare che la data fissata per l’uscita dall’Unione del paese britannico è il 31 ottobre, risultato che il premier in carica vuole rispettare, per ascriversi una dubbia vittoria politica. L’intenzione del governo di Londra è quella di non chiedere ulteriori rinvii a Bruxelles e per scongiurare questa possibilità l’eventualità delle urne viene presentata come una sorta di ricatto per quei parlamentari conservatori, contrari all’uscita dall’Europa, sia in maniera ssoluta, che coni tempi ed i modi previsti dal governo in carica. Infatti il premier ha minacciato, in caso di adesione al progetto di legge laburista, che rinvierebbe di altri tre mesi l’allontanamento di Bruxelles, da parte di deputati conservatori, l’esclusione dalle liste elettorali del partito per le elezioni di ottobre. Il dibattito, quindi, assume una particolare rilevanza, prima di tutto, nel partito di governo, prima ancora che nella totalità delle forze politiche inglesi. La minaccia, infatti, va oltre l’esclusione dalle candidature, ma contempla, addirittura, l’espulsione dal partito conservatore, per tutti quei deputati dovessero unirsi al aprtito labutrista ed alle altre forze di opposizione, nella ricerca di un sistema di uscita dall’Europa, alternativo da quello previsto dal governo e, cioè, senza accordo con Bruxelles. Dopo la lacerazione del tessuto sociale inglese, praticamente diviso a metà sulla quastione dell’uscita dall’Europa, ora la scena politica della Gran Bretagna sta anadando incontro ad una lacerazione del suo territorio, per la questione scozzese, ma anche dello stesso maggiore partito del paese. Gli scenari che si aprono possono essere i più diversi, ma il partito conservatore, che ha dato il potere ad un tale premier, rischia un ridimensionamento mai visto nella sua storia. Prima della chiusura del parlamento, imposta per impedire la discussione circa la decisione sull’uscita dall’Unione, è prevista la riapertura del parlamento inglese ed in questa sede sarà discussa la proposta di legge per la richiesta di altri tre mesi di tempo a Bruxelles, proprio per evitare una uscita senza accordo; questa legge è stata definita, senza mezzi termini, una vera e propria questione di fiducia sul governo, che, se sconfitto, non avrebbe che altra strada per una nuova consultazione elettorale. Il premier ha ormai intrapreso una via di assoluta arroganza, che non contempla l’ascolto delle opinioni diverse, neppure all’interno del suo schieramento elettorale. I deputati conservatori, contrari alla linea del governo, sono di fronte ad una scelta se allinearsi alle posizioni del premier o del leader dell’opposizione, che rivendica un ruolo unificatore di tutti quanti, seppure di indirizzo politico differente, vogliano evitare l’uscita senza accordo, che provocherebbe danni ingenti all’economia del Regno Unito. Il comportamento del premier, già censurato per il rinvio dei lavori parlamentari, paragonato ad un vero e proprio colpo di stato, potebbe provocare una scissione all’interno del partito conservatore, che potrebbe presentarsi alle urne diviso tra i favorevoli all’uscita ed i contrari alla soluzione del premier. Ma sulle possibili elezioni ci sono remore anche da parte dei laburisti, che temono di non guadagnare consensi per le posizioni troppo timide sulla questione della Brexit, da parte del loro leader, un leader anche troppo identificato con la sinistra radicale per attirare consensi da campi politici differenti. Tuttavia, se la ragione delle elezioni non sarà, come non sarà, di natura generale, ma esclusivamente particolare, cioè incentrata sul tema dell’uscita dall’Europa, lo schieramento che si potrà formare contro il premier in circa, ancorchè eterogeneo, dovrebbe avere buone possibilità di vittoria. In questo caso, si potrebbe ridiscutere tutto, anche il risultato del referendum consultivo che blocca la politica inglese. Allora anche un nuovo referendum sulla permanenza in Europa avrebbe buone possibilità di vittoria, scongiurando una crisi economica per Inghilterra e Unione Europea.
England towards the elections
The political crisis, inside the United Kingdom, increases in intensity in an increasingly serious manner and could have as a resolution, a new electoral competition. There is already a hypothetical date, which would set the new political elections for next October 14th. It should be remembered that the date set for the exit of the British country from the Union is October 31st, a result that the current Prime Minister wants to respect, to ascribe a dubious political victory. The intention of the London government is not to ask for further referrals to Brussels and to avoid this possibility the possibility of the ballot boxes is presented as a sort of blackmail for those conservative parliamentarians, opposed to exiting Europe, either in an absolute manner , that with the times and the ways foreseen by the government in charge. In fact, the prime minister has threatened, in case of adherence to the Labor bill, which would postpone the expulsion of Brussels, by conservative deputies, from exclusion from the party's electoral lists for the October elections for another three months. The debate, therefore, assumes a particular relevance, first of all, in the ruling party, even before in the totality of the English political forces. The threat, in fact, goes beyond the exclusion from the candidacies, but it even contemplates the expulsion from the conservative party, for all those deputies should join the open-minded Labor and other opposition forces, in the search for a system of exit from the Europe, alternative from that provided by the government and, that is, without agreement with Brussels. After the tearing of the English social fabric, practically divided in half on the issue of leaving Europe, now the political scene in Great Britain is facing a laceration of its territory, for the Scottish question, but also of the same major party of the country. The scenarios that open up may be the most diverse, but the conservative party, which has given power to such a prime minister, risks a downsizing ever seen in its history. Before the closure of the parliament, imposed to prevent discussion of the decision on leaving the Union, the reopening of the English parliament is scheduled and the bill for the request for another three months in Brussels will be discussed here. just to avoid an exit without agreement; this law has been defined, in no uncertain terms, as a real question of trust in the government, which, if defeated, would only have another way for a new electoral consultation. The prime minister has now embarked on a path of absolute arrogance, which does not include listening to different opinions, even within his electoral camp. The conservative deputies, opposed to the government line, are faced with a choice whether to align themselves with the positions of the premier or the leader of the opposition, who claims a unifying role for everyone, even if with a different political orientation, they want to avoid leaving without agreement, which would cause significant damage to the UK economy. The behavior of the prime minister, already censored for the postponement of parliamentary work, compared to a real coup, could provoke a split within the conservative party, which could present itself at the polls divided between those in favor of leaving and those against it to the premier's solution. But on the possible elections there are also hesitations on the part of the Labor party, who fear not to gain approval for the too timid positions on the Brexit issue, from their leader, a leader also too identified with the radical left to attract consensus from political fields different. However, if the reason for the elections is not going to be, as it will not be, of a general nature, but exclusively particular, that is focused on the issue of leaving Europe, the formation that can be formed against the prime minister in about, even if heterogeneous, should have good chance of winning. In this case, we could re-discuss everything, even the result of the consultative referendum that blocks English politics. Then even a new referendum on staying in Europe would have a good chance of winning, avoiding an economic crisis for England and the European Union.
Inglaterra hacia las elecciones
La crisis política, dentro del Reino Unido, aumenta en intensidad de una manera cada vez más grave y podría tener como resolución una nueva competencia electoral. Ya existe una fecha hipotética, que establecería las nuevas elecciones políticas para el próximo 14 de octubre. Debe recordarse que la fecha fijada para la salida del país británico de la Unión es el 31 de octubre, un resultado que el actual Primer Ministro quiere respetar, para atribuir una dudosa victoria política. La intención del gobierno de Londres no es pedir más referencias a Bruselas y para evitar esta posibilidad, la posibilidad de las urnas se presenta como una especie de chantaje para aquellos parlamentarios conservadores, opuestos a salir de Europa, ya sea de manera absoluta. , que con los tiempos y las formas previstas por el gobierno a cargo. De hecho, el primer ministro ha amenazado, en caso de adhesión al proyecto de ley laboral, que pospondría la expulsión de Bruselas, por parte de diputados conservadores, de la exclusión de las listas electorales del partido para las elecciones de octubre por otros tres meses. El debate, por lo tanto, asume una relevancia particular, en primer lugar, en el partido gobernante, incluso antes en la totalidad de las fuerzas políticas inglesas. La amenaza, de hecho, va más allá de la exclusión de las candidaturas, pero incluso contempla la expulsión del partido conservador, ya que todos esos diputados deberían unirse a los laboristas de mente abierta y otras fuerzas de oposición, en la búsqueda de un sistema de salida de las candidaturas. Europa, alternativa a la proporcionada por el gobierno y, es decir, sin acuerdo con Bruselas. Después del desgarro del tejido social inglés, prácticamente dividido a la mitad sobre el tema de abandonar Europa, ahora la escena política en Gran Bretaña se enfrenta a una laceración de su territorio, por la cuestión escocesa, pero también del mismo partido importante del país. Los escenarios que se abren pueden ser los más diversos, pero el partido conservador, que ha dado poder a un primer ministro de este tipo, corre el riesgo de una reducción de personal jamás vista en su historia. Antes del cierre del parlamento, impuesto para evitar la discusión de la decisión de abandonar la Unión, la reapertura del parlamento inglés está programada y el proyecto de ley para la solicitud de otros tres meses en Bruselas se discutirá aquí. solo para evitar una salida sin acuerdo; Esta ley se ha definido, en términos inequívocos, como una verdadera cuestión de confianza en el gobierno, que, de ser derrotado, solo tendría otra forma de una nueva consulta electoral. El primer ministro ahora se ha embarcado en un camino de arrogancia absoluta, que no incluye escuchar opiniones diferentes, incluso dentro de su campo electoral. Los diputados conservadores, opuestos a la línea del gobierno, se enfrentan a la opción de alinearse con las posiciones del primer ministro o del líder de la oposición, que reclama un papel unificador para todos, incluso si tienen una orientación política diferente, quieren evitar irse sin acuerdo, que causaría un daño significativo a la economía del Reino Unido. El comportamiento del primer ministro, ya censurado por el aplazamiento del trabajo parlamentario, en comparación con un golpe de estado real, podría provocar una división dentro del partido conservador, que podría presentarse en las urnas divididas entre los que están a favor de irse y los que están en contra. a la solución del primer ministro. Pero sobre las posibles elecciones también hay dudas por parte del Partido Laborista, que temen no obtener la aprobación de su líder para las posiciones demasiado tímidas sobre el tema del Brexit, un líder también demasiado identificado con la izquierda radical para atraer el consenso de los campos políticos. diferente. Sin embargo, si el motivo de las elecciones no va a ser, como no será, de carácter general, sino exclusivamente particular, que se centra en el tema de abandonar Europa, la formación que se puede formar contra el primer ministro en cuestión, incluso si es heterogénea, debería tener Buena posibilidad de ganar. En este caso, podríamos volver a discutir todo, incluso el resultado del referéndum consultivo que bloquea la política inglesa. Entonces, incluso un nuevo referéndum sobre permanecer en Europa tendría una buena oportunidad de ganar, evitando una crisis económica para Inglaterra y la Unión Europea.
England in Richtung der Wahlen
Die politische Krise im Vereinigten Königreich verschärft sich zunehmend und könnte als Lösung einen neuen Wahlkampf zur Folge haben. Es gibt bereits einen hypothetischen Termin, der die Neuwahlen für den kommenden 14. Oktober vorsieht. Es sei daran erinnert, dass der Termin für den Austritt des britischen Landes aus der Union der 31. Oktober ist, ein Ergebnis, das der amtierende Ministerpräsident respektieren möchte, um einen zweifelhaften politischen Sieg zuzuschreiben. Die Londoner Regierung beabsichtigt nicht, um weitere Überweisungen nach Brüssel zu ersuchen, und um diese Möglichkeit zu umgehen, wird die Möglichkeit der Wahlurnen als eine Art Erpressung für die konservativen Parlamentarier dargestellt, die es ablehnen, Europa in absoluter Weise zu verlassen , dass mit den Zeiten und den von der zuständigen Regierung vorgesehenen Wegen. Tatsächlich hat der Premierminister gedroht, im Falle der Einhaltung des Arbeitsgesetzes, das die Ausweisung Brüssels durch konservative Abgeordnete aufschieben würde, für weitere drei Monate von den Wahllisten der Partei für die Oktoberwahlen auszuschließen. Die Debatte nimmt daher in erster Linie eine besondere Relevanz in der Regierungspartei ein, noch bevor sie in der Gesamtheit der englischen politischen Kräfte besteht. Die Bedrohung geht in der Tat über den Ausschluss von den Kandidaturen hinaus, aber sie sieht sogar den Ausschluss aus der konservativen Partei vor, denn all diese Abgeordneten sollten sich der aufgeschlossenen Labour-Partei und anderen oppositionellen Kräften anschließen, um ein System des Austritts aus der Partei zu suchen Europa, alternativ zu dem von der Regierung zur Verfügung gestellten und das heißt ohne Einigung mit Brüssel. Nach dem Zerreißen des englischen Sozialgefüges, das in Bezug auf die Frage des Verlassens Europas praktisch in zwei Hälften geteilt wurde, steht die politische Szene in Großbritannien nun vor einer Zerreißprobe seines Territoriums für die schottische Frage, aber auch für dieselbe große Partei der Vereinigten Staaten von Amerika Land. Die Szenarien, die sich eröffnen, mögen die vielfältigsten sein, aber die konservative Partei, die einem solchen Ministerpräsidenten die Macht verliehen hat, riskiert einen Rückgang, der jemals in ihrer Geschichte zu beobachten war. Vor der Schließung des Parlaments, die verhängt wird, um die Diskussion über den Beschluss zum Austritt aus der Union zu verhindern, ist die Wiedereröffnung des englischen Parlaments geplant, und der Gesetzentwurf für den Antrag für weitere drei Monate in Brüssel wird hier erörtert. nur um einen uneinigten Ausstieg zu vermeiden; Dieses Gesetz wurde ohne Zweifel als eine echte Vertrauensfrage in die Regierung definiert, die, wenn sie besiegt wird, nur einen anderen Weg für eine neue Wahlkonsultation bietet. Der Ministerpräsident hat nun einen Weg der absoluten Arroganz eingeschlagen, bei dem es nicht darum geht, auch innerhalb seines Wahllagers auf unterschiedliche Meinungen zu hören. Die konservativen Abgeordneten, die gegen die Regierungslinie sind, stehen vor der Wahl, sich den Positionen des Premierministers oder des Führers der Opposition anzuschließen, der eine einheitliche Rolle für alle beansprucht, auch wenn sie mit einer anderen politischen Ausrichtung aufhören wollen Vereinbarung, die der britischen Wirtschaft erheblichen Schaden zufügen würde. Das Verhalten des für die Verschiebung der parlamentarischen Arbeit bereits zensierten Premierministers im Vergleich zu einem echten Putsch könnte eine Spaltung innerhalb der konservativen Partei hervorrufen, die sich bei den Abstimmungen zwischen den Befürwortern des Austritts und den Gegnern äußern könnte zur Lösung des Premiers. Bei den möglichen Wahlen gibt es jedoch auch Zögern der Labour-Partei, die befürchtet, die zu schüchternen Positionen in Bezug auf die Brexit-Frage nicht zu billigen, und zwar von ihrem Führer, der sich auch zu sehr mit der radikalen Linken identifiziert, um auf politischem Gebiet einen Konsens zu erzielen anders. Wenn jedoch der Grund für die Wahlen nicht allgemeiner, sondern ausschließlich spezifischer Natur sein soll und sich auf die Frage des Austritts aus Europa konzentriert, sollte es eine Formation geben, die sich gegen den Premierminister in etwa bilden kann, auch wenn sie heterogen ist gute Gewinnchance. In diesem Fall könnten wir alles noch einmal diskutieren, auch das Ergebnis des Referendums, das die englische Politik blockiert. Dann hätte sogar ein neues Referendum über den Verbleib in Europa gute Gewinnchancen, um eine Wirtschaftskrise für England und die Europäische Union zu vermeiden.
L'Angleterre vers les élections
La crise politique, à l'intérieur du Royaume-Uni, s'intensifie de plus en plus sérieusement et pourrait avoir pour résolution, une nouvelle compétition électorale. Il existe déjà une date hypothétique, qui fixerait les nouvelles élections politiques pour le 14 octobre prochain. Il convient de rappeler que la date fixée pour la sortie du pays britannique de l'Union est le 31 octobre, un résultat que le Premier ministre actuel veut respecter, attribuer une victoire politique douteuse. L'intention du gouvernement de Londres n'est pas de demander de nouvelles références à Bruxelles et d'éviter cette possibilité, la possibilité d'urnes électorales est présentée comme une sorte de chantage pour les parlementaires conservateurs opposés à la sortie de l'Europe, soit de manière absolue. , cela avec les temps et les moyens prévus par le gouvernement en charge. En fait, le Premier ministre a menacé, en cas d'adhésion au projet de loi sur le travail, qui retarderait l'expulsion de Bruxelles, par les députés conservateurs, de l'exclusion des listes électorales du parti pour les élections d'octobre de trois mois supplémentaires. Le débat revêt donc une importance particulière, tout d’abord, dans le parti au pouvoir, même avant dans l’ensemble des forces politiques anglaises. La menace dépasse en réalité l'exclusion des candidatures, mais elle envisage même l'expulsion du parti conservateur, car tous ces députés devraient rejoindre les forces ouvrières et autres forces d'opposition, à l'esprit ouvert, dans la recherche d'un système de sortie du parti. Europe, alternative à celle fournie par le gouvernement et, donc, sans accord avec Bruxelles. Après la déchirure du tissu social anglais, pratiquement divisé en deux sur la question de la sortie de l’Europe, la scène politique en Grande-Bretagne est actuellement confrontée à une lacération de son territoire, pour la question écossaise, mais aussi pour le même parti majeur du parti. pays. Les scénarios qui s'ouvrent sont peut-être les plus divers, mais le parti conservateur, qui a donné le pouvoir à un tel Premier ministre, risque une réduction des effectifs jamais vue dans son histoire. Avant la fermeture du parlement, imposée pour empêcher toute discussion sur la décision de quitter l'Union, la réouverture du parlement anglais est prévue et le projet de loi prévoyant la demande de trois mois supplémentaires à Bruxelles sera discuté ici. juste pour éviter une sortie sans accord; cette loi a été définie, en termes non équivoques, comme une vraie question de confiance dans le gouvernement, qui, si elle était défaite, n'aurait qu'une autre manière de mener une nouvelle consultation électorale. Le Premier ministre s’est engagé dans une voie d’arrogance absolue, qui n’inclut pas l’écoute d’opinions différentes, même au sein de son camp électoral. Les députés conservateurs, opposés à la ligne gouvernementale, sont confrontés à un choix: s'aligner sur les positions du premier ministre ou du chef de l'opposition, qui réclame un rôle unificateur pour tous, même si l'orientation politique est différente, ils veulent éviter de partir sans accord, ce qui causerait des dommages importants à l’économie britannique. Le comportement du Premier ministre, déjà censuré pour le report du travail parlementaire, comparé à un véritable coup d'État, pourrait provoquer une scission au sein du parti conservateur, qui pourrait se présenter aux urnes divisé entre ceux qui sont en faveur du départ et ceux qui le souhaitent. à la solution du premier ministre. Mais sur les élections possibles, le parti travailliste hésite également à craindre de ne pas obtenir l'approbation des positions trop timides sur la question du Brexit, de la part de son chef, lui aussi trop identifié à la gauche radicale pour susciter un consensus des milieux politiques. différent. Toutefois, si la raison des élections n’est pas, comme elle ne le sera, pas de nature générale, mais exclusivement particulière, centrée sur la question de la sortie de l’Europe, la formation qui peut être formée contre le Premier ministre en général, même si elle est hétérogène, aurait dû avoir lieu. bonne chance de gagner. Dans ce cas, nous pourrions tout discuter à nouveau, même le résultat du référendum consultatif qui bloque la politique anglaise. Même un nouveau référendum sur le fait de rester en Europe aurait de bonnes chances de gagner, évitant ainsi une crise économique pour l'Angleterre et l'Union européenne.
Inglaterra rumo às eleições
A crise política, dentro do Reino Unido, aumenta de intensidade de maneira cada vez mais séria e pode ter como resolução uma nova competição eleitoral. Já existe uma data hipotética, que definiria as novas eleições políticas para o próximo dia 14 de outubro. Deve-se lembrar que a data prevista para a saída do país britânico da União é 31 de outubro, resultado que o primeiro-ministro quer respeitar, para atribuir uma vitória política duvidosa. A intenção do governo de Londres não é solicitar novas referências a Bruxelas e, para evitar essa possibilidade, a possibilidade das urnas é apresentada como uma espécie de chantagem para os parlamentares conservadores que se opõem à saída da Europa, de maneira absoluta. , que com os horários e as formas fornecidas pelo governo responsável. De fato, o primeiro-ministro ameaçou, em caso de adesão à lei trabalhista, que adiaria a expulsão de Bruxelas, por deputados conservadores, da exclusão das listas eleitorais do partido para as eleições de outubro por mais três meses. O debate, portanto, assume uma relevância particular, em primeiro lugar, no partido no poder, mesmo antes na totalidade das forças políticas inglesas. A ameaça, de fato, vai além da exclusão das candidaturas, mas até contempla a expulsão do partido conservador, pois todos esses deputados deveriam se unir ao Partido Trabalhista e a outras forças de oposição de mente aberta, na busca de um sistema de saída do partido. Europa, alternativa à fornecida pelo governo e, isto é, sem acordo com Bruxelas. Após o rompimento do tecido social inglês, praticamente dividido pela metade na questão de deixar a Europa, agora o cenário político na Grã-Bretanha enfrenta uma laceração de seu território, pela questão escocesa, mas também pelo mesmo grande partido do país. país. Os cenários que se abrem podem ser os mais diversos, mas o partido conservador, que deu poder a um primeiro-ministro, corre o risco de uma redução já vista em sua história. Antes do encerramento do parlamento, imposto para impedir a discussão da decisão de deixar a União, está agendada a reabertura do parlamento inglês e será discutido aqui o projeto de lei para o pedido de mais três meses em Bruxelas. apenas para evitar uma saída sem acordo; essa lei foi definida, em termos inequívocos, como uma verdadeira questão de confiança no governo, que, se derrotada, só teria outro caminho para uma nova consulta eleitoral. O primeiro-ministro agora embarcou em um caminho de arrogância absoluta, que não inclui ouvir opiniões diferentes, mesmo dentro de seu campo eleitoral. Os deputados conservadores, opostos à linha do governo, têm a opção de alinhar-se com as posições do primeiro-ministro ou do líder da oposição, que reivindica um papel unificador para todos, mesmo que com uma orientação política diferente, eles querem evitar sair sem acordo, o que causaria danos significativos à economia do Reino Unido. O comportamento do primeiro-ministro, já censurado pelo adiamento do trabalho parlamentar, em comparação com um golpe real, poderia provocar uma divisão dentro do partido conservador, que poderia se apresentar nas pesquisas divididas entre aqueles a favor de sair e contra. à solução do premier. Mas nas possíveis eleições também existem hesitações por parte do Partido Trabalhista, que temem não obter aprovação para as posições muito tímidas sobre a questão do Brexit, por parte de seu líder, um líder também identificado com a esquerda radical para atrair consenso dos campos políticos diferente. No entanto, se o motivo das eleições não for, como não será, de natureza geral, mas exclusivamente particular, focado na questão de deixar a Europa, a formação que pode ser formada contra o primeiro-ministro em torno de, mesmo que heterogênea, deve ter boa chance de ganhar. Nesse caso, poderíamos re-discutir tudo, até o resultado do referendo consultivo que bloqueia a política inglesa. Então, mesmo um novo referendo sobre a permanência na Europa teria boas chances de vencer, evitando uma crise econômica para a Inglaterra e a União Européia.
Англия к выборам
Политический кризис внутри Соединенного Королевства усиливается все серьезнее и может привести к новой конкуренции на выборах. Уже есть гипотетическая дата, которая назначит новые политические выборы на следующие 14 октября. Следует помнить, что дата выхода британской страны из Союза - 31 октября, результат, который нынешний премьер-министр хочет уважать, чтобы приписать сомнительную политическую победу. Намерение лондонского правительства не состоит в том, чтобы просить о дальнейших направлениях в Брюссель, и чтобы избежать этой возможности, возможность урн для голосования представляется как своего рода шантаж для тех консервативных парламентариев, которые выступают против выхода из Европы либо в абсолютной форме. , что со временем и способами, предусмотренными ответственным правительством. Фактически, премьер-министр пригрозил, в случае присоединения к законопроекту о труде, который отложит высылку Брюсселя консервативными депутатами от исключения из избирательных списков партии на октябрьские выборы еще на три месяца. Таким образом, дискуссия приобретает особую актуальность, прежде всего, в правящей партии, еще раньше в совокупности английских политических сил. Фактически, угроза выходит за рамки исключения из кандидатур, но она даже предполагает исключение из консервативной партии, поскольку все эти депутаты должны присоединиться к открытым рабочим и другим оппозиционным силам в поисках системы выхода из Европа, альтернатива тому, что предоставлено правительством и, то есть, без соглашения с Брюсселем. После разрыва английской социальной структуры, практически разделенной пополам по вопросу ухода из Европы, теперь политическая сцена в Великобритании сталкивается с разрывом своей территории, как по шотландскому вопросу, так и по той же главной партии страна. Сценарии, которые открываются, могут быть самыми разнообразными, но консервативная партия, которая дала власть такому премьер-министру, рискует сокращением, когда-либо замеченным в ее истории. До закрытия парламента, навязанного для предотвращения обсуждения решения о выходе из Союза, запланировано возобновление работы английского парламента, и здесь будет обсуждаться законопроект о запросе еще на три месяца в Брюсселе. просто чтобы избежать выхода без согласия; этот закон был недвусмысленно определен как реальный вопрос доверия правительству, которое, если его победить, будет иметь только другой путь для новой консультации по выборам. Премьер-министр теперь вступил на путь абсолютного высокомерия, которое не включает в себя выслушивание различных мнений, даже в его избирательном лагере. Консервативные депутаты, в отличие от правительственной линии, сталкиваются с выбором: присоединиться ли к позициям премьера или лидера оппозиции, которая претендует на объединяющую роль для всех, даже если с другой политической ориентацией они хотят избежать ухода без соглашение, которое может нанести значительный ущерб экономике Великобритании. Поведение премьер-министра, которое уже подверглось цензуре для отсрочки парламентской работы, по сравнению с реальным переворотом, может спровоцировать раскол внутри консервативной партии, которая может проявить себя на опросах, разделенных между теми, кто выступает за уход, и теми, кто против него. к решению премьера. Но на возможных выборах есть также колебания со стороны Лейбористской партии, которая боится не получить одобрения за слишком робкие позиции по вопросу о Brexit от своего лидера, лидера, также слишком отождествленного с левыми радикалами, чтобы привлечь консенсус в политических сферах разные. Однако, если причина выборов не будет, как это будет не быть, общего характера, а исключительно частной, которая сосредоточена на проблеме ухода из Европы, формирование, которое может быть сформировано против премьер-министра примерно, даже если оно неоднородно, должно иметь Хорошие шансы на победу. В этом случае мы могли бы пересмотреть все, даже результат консультативного референдума, который блокирует английскую политику. Тогда даже новый референдум о пребывании в Европе имел бы хорошие шансы на победу, избежав экономического кризиса для Англии и Европейского Союза.
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