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Politica Internazionale
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giovedì 2 gennaio 2020
Le nuove minacce della Corea del Nord
La questione nordcoreana e la minaccia nucleare di Pyongyang ritornano ad essere un argomento centrale nel dibattito internazionale. In questi mesi di relativa calma in cui il regime della Corea del Nord si è mantenuto tutto sommato tranquillo, non si sono registrati progressi circa il tema della denuclearizzazione della penisola coreana. Per gli Stati Uniti, questo argomento resta centrale negli obiettivi della politica estera di Washington, perchè il tema è inquadrato nella protezione degli alleati del Giappone e della Corea del Sud ed è visto come essenziale anche per regolare i rapporti di forza con Pechino; tuttavia l’immobilità da entrambe le parti non ha prodotto risultati soddisfacenti ne per Pyongyang ne per Washington e la situazione di stallo che si è venuta a creare ha prodotto soltanto una incertezza destinata a non durare. Infatti il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espressamente affermato la mancata sussistenza dei motivi per mantenere il blocco sui test nucleari e, sopratutto, missilistici. Sopratutto la questione dei vettori destinati a trasportare gli ordigni nucleari appare l’argomento più sensibile per gli Stati Uniti, che temono lo sviluppo di una arma tattica a lungo raggio capace di raggiungere il territorio statunitense e quindi di minacciare anche un grande numero di altri paesi: una prospettiva capace di tenere sotto ricatto una vasta area del sud est asiatico, giudicata fondamentale per i traffici commerciali degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Si tratta, è evidente, di una ipotesi che investe anche la questione commerciale con la Cina, che oltrepassa la questione dei dazi per arrivare ad avere una dimensione militare, che rischia di diventare preminente. Nonostante il silenzio di Pechino non sembra azzardato intravvedere un possibile disegno comune tra Cina e Corea del Nord, la cui alleanza non è stata intaccata dai comportamenti del dittatore Kim Jong-un, per esercitare una probabile pressione sugli Stati Uniti. Aldilà delle ipotesi è un fatto concreto che i negoziati per le denuclearizzazione della penisola sono ora bloccati e di conseguneza occorrà chiedersi quale saranno le conseguenze e chi otterrà i maggiori vantaggi, anche in termini indiretti, da questo stop. Uno degli obiettivi a breve termine del governo nordcoreano è quello di ridurre le sanzioni americane, che hanno effetti concreti molto pesanti su di un’economia in grave difficoltà; la minaccia di una nuova arma strategica deve essere inquadrata nella ricerca di ottenere, almeno, una riduzione delle sanzioni. Kim Jong-un nella sua tattica di minace, alternate a promesse, ha ribadito la volontà di non chiudere del tutto le trattative, aspettando un segnale concreto dalle autorità americane. Il Presidente Trump ha espresso parole positive per il dittatore nordcoreano, definendolo uomo di parola e dicendosi convinto che l’accordo di denuclearizzazione firmato in precedenza non sarà cancellato. L’impressione è che Trump cerchi di non esasperare una situazione che potrebbe rivelarsi molto pericolosa con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale, ma questa potrebbe essere proprio l’intenzione di Kim Jong-un, che intravvede nella situazione contingente dell’approssimarsi delle elezioni presidenziali americane, una occasione per aumentare le pressione sul candidato repubblicano. Per Trump la riapertura del fronte nordcoreano potrebbe portare ulteriori argomenti sulla sicurezza nazionale ai suoi avversari: si tratta di una trappola che per l’inquilino della Casa Bianca presenta molte insidie e poche opportunità: se non cede alle minacce la questione nucleare nordcoreana si ripresenterà in tutta la sua gravità con ripercussioni anche sui rapporti internazionali con gli alleati regionali, al contrario un cedimento attraverso anche una diminuzione parziale delle sanzioni senza progressi tangibili nella denuclearizzazione, potrà essere interpretato come segno di una debolezza che potrebbe essere interpretato come inadeguatezza in ottica di rielezione. L’unica via appare una riapertura ufficiale delle trattative, che rappresenterebbe senz’altro un riconoscimento ufficiale per la Corea del Nord in un momento nel quale Pyongyang appare lontano dei riflettori della scena internazionale. Trump potrebbe concedere questo favore all’avversario in attesa di potere gestire con maggiore tranquillità la questione, se Kim Jong-un farà questa concessione.
North Korea's new threats
The North Korean issue and the nuclear threat from Pyongyang return to being a central topic in the international debate. In these relatively calm months in which the North Korean regime has remained fairly calm, there has been no progress on the issue of denuclearization of the Korean peninsula. For the United States, this topic remains central to Washington's foreign policy objectives, because the issue is framed in the protection of Japan and South Korea's allies and is seen as essential also for regulating power relations with Beijing; however, immobility on both sides has not produced satisfactory results for Pyongyang or Washington and the stalemate that has arisen has produced only an uncertainty destined not to last. In fact, the North Korean leader Kim Jong-un has expressly affirmed the lack of existence of the reasons for maintaining the blockade on nuclear and, above all, missile tests. Above all, the issue of carriers destined to transport nuclear weapons appears to be the most sensitive topic for the United States, which fear the development of a long-range tactical weapon capable of reaching the US territory and therefore of threatening a large number of other countries as well. : a prospect capable of keeping under blackmail a large area of South East Asia, considered fundamental for the commercial traffic of the United States and its allies. This is, of course, a hypothesis that also affects the trade issue with China, which goes beyond the question of tariffs to have a military dimension, which risks becoming pre-eminent. Despite Beijing's silence, it does not seem risky to glimpse a possible common plan between China and North Korea, whose alliance has not been affected by the behavior of dictator Kim Jong-un, to exert likely pressure on the United States. Beyond the hypotheses, it is a concrete fact that the negotiations for the denuclearization of the peninsula are now blocked and consequently it will be necessary to ask what the consequences will be and who will obtain the greatest benefits, even in indirect terms, from this stop. One of the short-term goals of the North Korean government is to reduce American sanctions, which have very serious concrete effects on an economy in serious difficulty; the threat of a new strategic weapon must be seen in the search to obtain, at least, a reduction in sanctions. Kim Jong-un in his threat tactics, alternating with promises, reiterated the desire not to close the negotiations entirely, waiting for a concrete signal from the American authorities. President Trump has expressed positive words for the North Korean dictator, calling him a man of speech and saying he is convinced that the previously signed denuclearization agreement will not be canceled. The impression is that Trump tries not to exacerbate a situation that could prove to be very dangerous as the election date approaches, but this could be precisely the intention of Kim Jong-un, who sees in the contingent situation of the approaching election American presidential elections, an opportunity to increase pressure on the Republican candidate. For Trump, the reopening of the North Korean front could bring further arguments on national security to his opponents: it is a trap that for the White House tenant presents many pitfalls and few opportunities: if he does not give in to threats, the North Korean nuclear issue will recur in all its gravity with repercussions also on international relations with regional allies, on the contrary a yielding through also a partial reduction of the sanctions without tangible progress in denuclearization, can be interpreted as a sign of a weakness that could be interpreted as inadequacy with a view to re-election . The only way appears to be an official reopening of the negotiations, which would certainly represent an official recognition for North Korea at a time when Pyongyang appears far from the spotlight on the international scene. Trump could grant this favor to his opponent pending a more relaxed handling of the matter if Kim Jong-un will make this concession.
Nuevas amenazas de Corea del Norte
La cuestión de Corea del Norte y la amenaza nuclear de Pyongyang vuelven a ser un tema central en el debate internacional. En estos meses relativamente tranquilos en los que el régimen de Corea del Norte se ha mantenido en calma en general, no ha habido avances en el tema de la desnuclearización de la península de Corea. Para los Estados Unidos, este tema sigue siendo central para los objetivos de política exterior de Washington, porque el tema está enmarcado en la protección de los aliados de Japón y Corea del Sur y se considera esencial también para regular las relaciones de poder con Beijing; sin embargo, la inmovilidad en ambos lados no ha producido resultados satisfactorios para Pyongyang o Washington y el estancamiento que ha surgido ha producido solo una incertidumbre destinada a no durar. De hecho, el líder norcoreano Kim Jong-un ha afirmado expresamente la falta de existencia de las razones para mantener el bloqueo de las pruebas nucleares y, sobre todo, de misiles. Sobre todo, la cuestión de los transportistas destinados a transportar armas nucleares parece ser el tema más delicado para los Estados Unidos, que temen el desarrollo de un arma táctica de largo alcance capaz de alcanzar el territorio de los EE. UU. Y, por lo tanto, amenazar a un gran número de otros países también. : una perspectiva capaz de mantener bajo chantaje a una gran área del sudeste asiático, considerada fundamental para el tráfico comercial de los Estados Unidos y sus aliados. Esta es, por supuesto, una hipótesis que también afecta a la cuestión comercial con China, que va más allá de la cuestión de los deberes para obtener una dimensión militar, que corre el riesgo de llegar a ser preeminente. A pesar del silencio de Beijing, no parece arriesgado vislumbrar un posible plan común entre China y Corea del Norte, cuya alianza no se ha visto afectada por el comportamiento del dictador Kim Jong-un, para ejercer una presión probable sobre Estados Unidos. Más allá de las hipótesis, es un hecho concreto que las negociaciones para la desnuclearización de la península ahora están bloqueadas y, en consecuencia, será necesario preguntar cuáles serán las consecuencias y quién obtendrá los mayores beneficios, incluso en términos indirectos, de esta parada. Uno de los objetivos a corto plazo del gobierno de Corea del Norte es reducir las sanciones estadounidenses, que tienen efectos concretos muy graves en una economía en grave dificultad; La amenaza de una nueva arma estratégica debe verse en la búsqueda para obtener, al menos, una reducción de las sanciones. Kim Jong-un en sus tácticas de amenaza, alternando con promesas, reiteró el deseo de no cerrar las negociaciones por completo, esperando una señal concreta de las autoridades estadounidenses. El presidente Trump ha expresado palabras positivas para el dictador norcoreano, llamándolo un hombre de palabra y diciendo que está convencido de que el acuerdo de desnuclearización firmado previamente no se cancelará. La impresión es que Trump intenta no exacerbar una situación que podría resultar muy peligrosa a medida que se acerca la fecha de las elecciones, pero esta podría ser precisamente la intención de Kim Jong-un, quien ve en la situación contingente de las elecciones que se aproximan Elecciones presidenciales estadounidenses, una oportunidad para aumentar la presión sobre el candidato republicano. Para Trump, la reapertura del frente de Corea del Norte podría traer más argumentos sobre la seguridad nacional a sus oponentes: es una trampa que para el inquilino de la Casa Blanca presenta muchos obstáculos y pocas oportunidades: si no cede ante las amenazas, el problema nuclear de Corea del Norte volverá a ocurrir. Toda su gravedad con repercusiones también en las relaciones internacionales con los aliados regionales, por el contrario, a través de una reducción parcial de las sanciones sin un progreso tangible en la desnuclearización, puede interpretarse como un signo de una debilidad que podría interpretarse como inadecuada con vistas a la reelección. . La única forma parece ser una reapertura oficial de las negociaciones, lo que sin duda representaría un reconocimiento oficial para Corea del Norte en un momento en que Pyongyang aparece lejos del centro de atención en la escena internacional. Trump podría otorgarle este favor a su oponente, esperando poder manejar el asunto con más calma, si Kim Jong-un hace esta concesión.
Nordkoreas neue Bedrohungen
Die nordkoreanische Frage und die nukleare Bedrohung durch Pjöngjang sind wieder ein zentrales Thema in der internationalen Debatte. In diesen relativ ruhigen Monaten, in denen das nordkoreanische Regime relativ ruhig geblieben ist, wurden in Bezug auf die Denuklearisierung der koreanischen Halbinsel keine Fortschritte erzielt. Für die Vereinigten Staaten bleibt dieses Thema von zentraler Bedeutung für die außenpolitischen Ziele Washingtons, da das Thema im Schutz Japans und der Verbündeten Südkoreas verankert ist und auch für die Regulierung der Kräfteverhältnisse mit Peking als wesentlich angesehen wird. Die beidseitige Immobilität hat jedoch weder für Pjöngjang noch für Washington zufriedenstellende Ergebnisse erbracht, und die aufgetretene Pattsituation hat nur zu einer Unsicherheit geführt, die nicht von Dauer sein wird. Tatsächlich hat der nordkoreanische Staatschef Kim Jong-un ausdrücklich das Fehlen der Gründe für die Aufrechterhaltung der Blockade von Atom- und vor allem Raketentests bekräftigt. Vor allem die Frage der für den Transport von Atomwaffen bestimmten Luftfahrtunternehmen scheint für die Vereinigten Staaten das heikelste Thema zu sein. Sie befürchten die Entwicklung einer taktischen Langstreckenwaffe, die in der Lage ist, US-Territorium zu erreichen und damit auch eine große Anzahl anderer Länder zu bedrohen. : eine Perspektive, die in der Lage ist, ein großes Gebiet Südostasiens unter Erpressung zu halten, das für den Handelsverkehr der Vereinigten Staaten und ihrer Verbündeten von grundlegender Bedeutung ist. Dies ist natürlich eine Hypothese, die sich auch auf die Handelsfrage mit China auswirkt, die über die Frage der Zölle hinausgeht, die eine militärische Dimension haben und vorrangig werden könnten. Trotz des Schweigens Pekings erscheint es nicht riskant, einen möglichen gemeinsamen Plan zwischen China und Nordkorea zu erblicken, dessen Bündnis nicht durch das Verhalten des Diktators Kim Jong-un in Mitleidenschaft gezogen wurde, um Druck auf die Vereinigten Staaten auszuüben. Abgesehen von den Hypothesen ist es eine konkrete Tatsache, dass die Verhandlungen über die Denuklearisierung der Halbinsel jetzt blockiert sind und daher die Frage gestellt werden muss, welche Konsequenzen sich daraus ergeben und wer auch indirekt den größten Nutzen daraus ziehen wird. Eines der kurzfristigen Ziele der nordkoreanischen Regierung ist es, die amerikanischen Sanktionen zu reduzieren, die sehr schwerwiegende konkrete Auswirkungen auf eine Volkswirtschaft in ernsthaften Schwierigkeiten haben. Die Bedrohung durch eine neue strategische Waffe muss in der Suche nach zumindest einer Verringerung der Sanktionen gesehen werden. Kim Jong-un wiederholte in seiner Bedrohungstaktik im Wechsel mit Versprechungen den Wunsch, die Verhandlungen nicht vollständig abzuschließen, und wartete auf ein konkretes Signal der amerikanischen Behörden. Präsident Trump hat positive Worte für den nordkoreanischen Diktator geäußert, ihn als Redefreund bezeichnet und erklärt, er sei überzeugt, dass das zuvor unterzeichnete Denuklearisierungsabkommen nicht aufgehoben wird. Der Eindruck ist, dass Trump nicht versucht, eine Situation zu verschärfen, die sich als sehr gefährlich erweisen könnte, wenn sich das Wahldatum nähert, aber genau dies könnte die Absicht von Kim Jong-un sein, die in der möglichen Situation der bevorstehenden Wahl sieht Amerikanische Präsidentschaftswahlen, eine Gelegenheit, den Druck auf den republikanischen Kandidaten zu erhöhen. Für Trump könnte die Wiedereröffnung der nordkoreanischen Front seinen Gegnern weitere Argumente für die nationale Sicherheit bringen: Es ist eine Falle, die für den Pächter des Weißen Hauses viele Fallstricke und wenig Chancen birgt: Wenn er sich Drohungen nicht unterwirft, wird die nordkoreanische Atomfrage erneut auftauchen Alle Auswirkungen auf die internationalen Beziehungen zu regionalen Verbündeten können als Anzeichen für eine Schwäche gedeutet werden, die als Unzulänglichkeit im Hinblick auf eine Wiederwahl interpretiert werden kann . Der einzige Weg scheint eine offizielle Wiedereröffnung der Verhandlungen zu sein, die sicherlich eine offizielle Anerkennung für Nordkorea in einer Zeit darstellen würde, in der Pjöngjang weit vom Scheinwerferlicht der internationalen Szene entfernt erscheint. Trump könnte seinem Gegner diesen Gefallen gewähren und darauf warten, dass er die Angelegenheit ruhiger angehen kann, wenn Kim Jong-un dieses Zugeständnis macht.
Les nouvelles menaces de la Corée du Nord
La question nord-coréenne et la menace nucléaire de Pyongyang redeviennent un sujet central dans le débat international. Au cours de ces mois relativement calmes où le régime nord-coréen est resté assez calme, aucun progrès n'a été enregistré sur la question de la dénucléarisation de la péninsule coréenne. Pour les États-Unis, ce sujet reste au cœur des objectifs de politique étrangère de Washington, car la question est encadrée par la protection des alliés du Japon et de la Corée du Sud et est considérée comme essentielle également pour réguler les relations de pouvoir avec Pékin; cependant l'immobilité des deux côtés n'a pas produit de résultats satisfaisants pour Pyongyang ou Washington et l'impasse qui s'est produite n'a produit qu'une incertitude destinée à ne pas durer. En fait, le dirigeant nord-coréen Kim Jong-un a expressément affirmé l'absence de raisons de maintenir le blocus des essais nucléaires et, surtout, de missiles. Surtout, la question des porte-avions destinés au transport d'armes nucléaires semble être le sujet le plus sensible pour les États-Unis, qui craignent le développement d'une arme tactique à longue portée capable d'atteindre le territoire américain et donc de menacer également un grand nombre d'autres pays. : une perspective capable de garder sous le chantage une grande partie de l'Asie du Sud-Est, considérée comme fondamentale pour le trafic commercial des États-Unis et de ses alliés. C'est, bien entendu, une hypothèse qui affecte également la question commerciale avec la Chine, qui va au-delà de la question des droits pour obtenir une dimension militaire, qui risque de devenir prééminente. Malgré le silence de Pékin, il ne semble pas risqué d'entrevoir un éventuel plan commun entre la Chine et la Corée du Nord, dont l'alliance n'a pas été affectée par le comportement du dictateur Kim Jong-un, pour exercer une pression probable sur les États-Unis. Au-delà des hypothèses, c'est un fait concret que les négociations pour la dénucléarisation de la péninsule sont désormais bloquées et, par conséquent, il faudra se demander quelles seront les conséquences et qui bénéficiera le plus, même indirectement, de cet arrêt. L'un des objectifs à court terme du gouvernement nord-coréen est de réduire les sanctions américaines, qui ont des effets concrets très graves sur une économie en grande difficulté; la menace d'une nouvelle arme stratégique doit être vue dans la recherche pour obtenir, au moins, une réduction des sanctions. Kim Jong-un, dans sa tactique contre les menaces, alternant avec des promesses, a réitéré le désir de ne pas clore complètement les négociations, en attendant un signal concret des autorités américaines. Le président Trump a exprimé des paroles positives pour le dictateur nord-coréen, le qualifiant d'homme de parole et disant qu'il est convaincu que l'accord de dénucléarisation précédemment signé ne sera pas annulé. L'impression est que Trump essaie de ne pas exacerber une situation qui pourrait s'avérer très dangereuse à l'approche de la date des élections, mais cela pourrait être précisément l'intention de Kim Jong-un, qui voit dans la situation contingente de l'élection qui approche Les élections présidentielles américaines, une opportunité d'augmenter la pression sur le candidat républicain. Pour Trump, la réouverture du front nord-coréen pourrait apporter de nouveaux arguments sur la sécurité nationale à ses adversaires: c'est un piège qui pour le locataire de la Maison Blanche présente de nombreux écueils et peu d'opportunités: s'il ne cède pas aux menaces, la question nucléaire nord-coréenne se reproduira dans toute sa gravité avec des répercussions également sur les relations internationales avec les alliés régionaux, au contraire cédant aussi par une réduction partielle des sanctions sans progrès tangibles dans la dénucléarisation, peut être interprétée comme le signe d'une faiblesse qui pourrait être interprétée comme une insuffisance en vue d'une réélection . Le seul moyen semble être une réouverture officielle des négociations, ce qui représenterait certainement une reconnaissance officielle pour la Corée du Nord à un moment où Pyongyang apparaît loin des projecteurs sur la scène internationale. Trump pourrait accorder cette faveur à son adversaire, en attendant de pouvoir traiter la question plus calmement, si Kim Jong-un fait cette concession.
Novas ameaças da Coréia do Norte
A questão norte-coreana e a ameaça nuclear de Pyongyang voltam a ser um tópico central no debate internacional. Nesses meses relativamente calmos, nos quais o regime norte-coreano permaneceu bastante calmo, não houve progresso na questão da desnuclearização da península coreana. Para os Estados Unidos, esse tópico permanece central nos objetivos da política externa de Washington, porque a questão está enquadrada na proteção dos aliados do Japão e da Coréia do Sul e é vista como essencial também para regular as relações de poder com Pequim; no entanto, a imobilidade de ambos os lados não produziu resultados satisfatórios para Pyongyang ou Washington e o impasse que surgiu produziu apenas uma incerteza destinada a não durar. De fato, o líder norte-coreano Kim Jong-un afirmou expressamente a inexistência das razões para manter o bloqueio nos testes nucleares e, acima de tudo, nos mísseis. Acima de tudo, a questão dos transportadores destinados ao transporte de armas nucleares parece ser o tópico mais sensível para os Estados Unidos, que temem o desenvolvimento de uma arma tática de longo alcance capaz de chegar ao território dos EUA e, portanto, ameaçar também um grande número de outros países. : uma perspectiva capaz de manter sob chantagem uma grande área do sudeste da Ásia, considerada fundamental para o tráfego comercial dos Estados Unidos e de seus aliados. Essa é, evidentemente, uma hipótese que também afeta a questão comercial com a China, que vai além da questão das tarifas para ter uma dimensão militar, que corre o risco de se tornar preeminente. Apesar do silêncio de Pequim, não parece arriscado vislumbrar um possível plano comum entre a China e a Coréia do Norte, cuja aliança não foi afetada pelo comportamento do ditador Kim Jong-un, para exercer provável pressão sobre os Estados Unidos. Além das hipóteses, é um fato concreto que as negociações para a desnuclearização da península estão agora bloqueadas e, consequentemente, será necessário perguntar quais serão as consequências e quem obterá os maiores benefícios, mesmo em termos indiretos, a partir dessa parada. Um dos objetivos de curto prazo do governo norte-coreano é reduzir as sanções americanas, que têm efeitos concretos muito sérios sobre uma economia em sérias dificuldades; a ameaça de uma nova arma estratégica deve ser vista na busca para obter, pelo menos, uma redução nas sanções. Kim Jong-un em suas táticas de ameaças, alternando com promessas, reiterou o desejo de não encerrar completamente as negociações, esperando um sinal concreto das autoridades americanas. O presidente Trump expressou palavras positivas para o ditador norte-coreano, chamando-o de homem de expressão e dizendo que está convencido de que o acordo de desnuclearização anteriormente assinado não será cancelado. A impressão é que Trump tenta não exacerbar uma situação que pode revelar-se muito perigosa à medida que a data da eleição se aproxima, mas essa poderia ser precisamente a intenção de Kim Jong-un, que vê na situação contingente da eleição que se aproxima. Eleições presidenciais americanas, uma oportunidade de aumentar a pressão sobre o candidato republicano. Para Trump, a reabertura da frente norte-coreana poderia trazer mais argumentos sobre segurança nacional para seus oponentes: é uma armadilha que, para o inquilino da Casa Branca, apresente muitas armadilhas e poucas oportunidades: se ele não ceder a ameaças, a questão nuclear norte-coreana se repetirá. toda a sua gravidade com repercussões também nas relações internacionais com aliados regionais, pelo contrário, ceder também com uma redução parcial das sanções sem progresso tangível na desnuclearização, pode ser interpretada como um sinal de uma fraqueza que pode ser interpretada como inadequada com vista à reeleição . A única maneira parece ser uma reabertura oficial das negociações, o que certamente representaria um reconhecimento oficial para a Coréia do Norte em um momento em que Pyongyang parece longe dos holofotes no cenário internacional. Trump poderia conceder esse favor ao seu oponente, esperando poder lidar com o assunto com mais calma, se Kim Jong-un fizer essa concessão.
Новые угрозы Северной Кореи
Северокорейский вопрос и ядерная угроза Пхеньяна вновь становятся центральной темой международных дебатов. В эти относительно спокойные месяцы, когда северокорейский режим оставался довольно спокойным, не было никакого прогресса в вопросе денуклеаризации Корейского полуострова. Для Соединенных Штатов эта тема остается центральной для внешнеполитических целей Вашингтона, потому что проблема заключается в защите союзников Японии и Южной Кореи и считается важной также для урегулирования отношений силы с Пекином; однако неподвижность с обеих сторон не дала удовлетворительных результатов для Пхеньяна или Вашингтона, а возникшее безвыходное положение породило лишь неопределенность, предназначенную не надолго. Фактически северокорейский лидер Ким Чен Ын недвусмысленно подтвердил отсутствие причин для сохранения блокады ядерных и, прежде всего, ракетных испытаний. Прежде всего, вопрос о перевозчиках, предназначенных для перевозки ядерного оружия, представляется наиболее чувствительной темой для Соединенных Штатов, которые опасаются разработки тактического оружия большой дальности, способного достичь территории США и, следовательно, угрожающего большому количеству других стран. Перспектива, способная удержать под шантажом большую территорию Юго-Восточной Азии, считающуюся фундаментальной для коммерческого трафика Соединенных Штатов и их союзников. Это, конечно, гипотеза, которая также затрагивает проблему торговли с Китаем, которая выходит за рамки вопроса о тарифах, чтобы иметь военное измерение, которое может стать приоритетным. Несмотря на молчание Пекина, не представляется рискованным увидеть возможный общий план между Китаем и Северной Кореей, чей союз не был затронут поведением диктатора Ким Чен Ына, оказать вероятное давление на Соединенные Штаты. Помимо гипотез, есть конкретный факт, что переговоры о денуклеаризации полуострова в настоящее время заблокированы, и, следовательно, необходимо будет спросить, каковы будут последствия и кто получит наибольшие выгоды, даже косвенные, от этой остановки. Одной из краткосрочных целей правительства Северной Кореи является снижение американских санкций, которые имеют очень серьезные конкретные последствия для экономики, испытывающей серьезные трудности; угроза нового стратегического оружия должна быть видна в поисках, чтобы добиться, по крайней мере, снижения санкций. Ким Чен Ын в своей тактике угрозы, чередуя с обещаниями, подтвердил желание не закрывать переговоры полностью, ожидая конкретного сигнала от американских властей. Президент Трамп выразил позитивные слова в адрес северокорейского диктатора, назвав его человеком речи и заявив, что он убежден, что ранее подписанное соглашение о денуклеаризации не будет отменено. Создается впечатление, что Трамп старается не усугублять ситуацию, которая может оказаться очень опасной по мере приближения даты выборов, но это может быть именно намерением Ким Чен Ына, который видит в непредвиденной ситуации приближающиеся выборы Выборы президента США, возможность усилить давление на кандидата от республиканцев. Для Трампа открытие северокорейского фронта может привести к дальнейшим спорам о национальной безопасности его противников: это ловушка, которая для арендатора Белого дома представляет много ловушек и мало возможностей: если он не уступит угрозам, северокорейская ядерная проблема повторится снова. Вся его серьезность с последствиями также для международных отношений с региональными союзниками, напротив, уступки через частичное сокращение санкций без ощутимого прогресса в денуклеаризации, могут быть истолкованы как признак слабости, которая может быть интерпретирована как неадекватность с целью переизбрания , Единственный путь, по-видимому, заключается в официальном возобновлении переговоров, что, безусловно, будет означать официальное признание Северной Кореи в то время, когда Пхеньян оказывается далеко от центра внимания на международной арене. Трамп может оказать эту услугу своему оппоненту, ожидая, что он сможет решить этот вопрос более спокойно, если Ким Чен Ын пойдет на эту уступку.
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