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mercoledì 8 aprile 2020

La necessità di contenere la pandemia nei paesi poveri e in guerra

Uno degli aspetti sottovalutati dalla crisi pandemica è la scarsa possibilità di curarsi nelle zone di guerra o in quei territori di povertà estrema, dove la mancanza di strutture sanitarie adeguate, sommata ad una scarsa organizzazione statale, può facilitare il contagio ed un numero delle vittime destinato a restare sconosciuto o comunque sottostimato. L’occidente è concentrato su se stesso, le condizioni della diffusione del contagio in un certo senso giustificano questa situazione, e sembrano tralasciare l’opportuno interesse per altri questioni, che, inevitabilmente, non potranno non avere delle ripercussioni sulla situazione occidentale. Se già in condizioni normali negli ultimi tempi le potenze occidentali non riuscivano, per veri motivi, a seguire le vicende internazionali, attualmente la forzata concentrazione sulle vicende sanitarie in corso sembra offuscare la capacità di giudizio e di azione sulle vicende mondiali. La pandemia non ha interrotto i combattimenti, malgrado le sollecitazioni delle Nazioni Unite, e neppure le situazioni di disagio. Ma nei territori dove sono presenti situazioni di conflitto la situazione sanitaria già prima dell’espandersi della pandemia era difficile ora sta diventando addirittura drammatica. L’impossibilità di rispettare le distanze sociali e la carenza di dispositivi medici produce una veloce diffusione dello stato pandemico e quindi del numero delle vittime, lasciando la tragica contabilità dei motivi dei decessi non compilata. Del resto poco importa, se non hai puri fini statistici, sapere questo dato quando c’è la ovvia consapevolezza che i paesi più poveri pagheranno un tributo ingente in termini di decessi all’infezione. Eppure non c'è solo la situazione di guerra a complicare la messa in atto della prevenzione e della cura: esiste la difficoltà che hanno le regioni rurali, ma anche molto abitate, di tante nazioni povere, ad accedere a visite mediche e profilassi per la mancanza di presidi medici, le scarse norme di igiene e la mancata possibilità comunque a metterle in pratica a causa di abitudini sbagliate anche da parte di governi, spesso corrotti, impegnati in tutt’altre questioni che il benessere dei propri cittadini. Tutti questi aspetti devono interessare e preoccupare non poco i governi occidentali, specialmente quelli europei, perché dopo la guerra, la fame, il mancato rispetto dei diritti e la mancanza di possibilità di prospettiva, che sono le cause delle migrazioni, ora deve aggiungersi la pandemia tra le cause che determinano le migrazioni. Per quello che adesso vale l’ulteriore lezione della pandemia dice che il diritto alla salute è molto più che una esigenza astratta, ma un motivo di convenienza anche per i cosiddetti stati più ricchi; peraltro, in questo momento la crisi attuale dimostra come la sottovalutazione di questi eventi produca, aldilà di tanti lutti che si potevano evitare, la compressione dell’economia, generando insicurezza e sospensione dei diritti, determinando situazioni nuove e negative anche nei paesi ricchi. Lo sforzo, in questo momento, è rivolto all’interno di ogni paese, tuttavia abbandonare a se stesse intere popolazioni non è una scelta giusta; occorre sostenere chi è già presente in loco, come le organizzazioni umanitarie, che dispongono di strutture di emergenza in grado di contenere il contagio. Il sostegno deve procedere su due linee parallele: da un lato con aiuti economici e logistici, per permettere una continuità operativa ed il presidio di zone e situazioni già conosciute; dall’altra parte percorrere ogni possibile soluzione diplomatica per la sospensione dei conflitti e la facilitazione della circolazione delle persone per permettergli di raggiungere i presidi medici. Ciò sarebbe anche una sorta di test per facilitare il dialogo generale a tutti i livelli e nuove forme di cooperazione mondiali capaci di favorire la pace e la diffusione del progresso.

The need to contain the pandemic in poor and warring countries

One of the aspects underestimated by the pandemic crisis is the scarce possibility of healing in war zones or in those territories of extreme poverty, where the lack of adequate health facilities, added to a poor state organization, can facilitate contagion and a number of victims destined to remain unknown or underestimated. The West is focused on itself, the conditions of the spread of the contagion in a certain sense justify this situation, and seem to neglect the appropriate interest in other issues, which, inevitably, cannot fail to have repercussions on the Western situation. If already under normal conditions in recent times the western powers were unable, for real reasons, to follow international events, currently the forced concentration on current health events seems to blur the ability to judge and act on world affairs. The pandemic did not stop the fighting, despite the United Nations' solicitations, and even the uneasy situations. But in the territories where there are situations of conflict, the health situation even before the spread of the pandemic was difficult is now even becoming dramatic. The inability to respect social distances and the shortage of medical devices produces a rapid spread of the pandemic state and therefore of the number of victims, leaving the tragic accounting of the reasons for the deaths not completed. After all, it does not matter, if you do not have pure statistical purposes, to know this when there is an obvious awareness that the poorest countries will pay a huge tribute in terms of deaths from the infection. Yet there is not only the war situation to complicate the implementation of prevention and treatment: there is the difficulty that rural regions, but also very inhabited, of many poor nations, have to access medical examinations and prophylaxis for the lack of medical aids, poor hygiene standards and the lack of possibility, however, to put them into practice due to bad habits also by governments, often corrupt, engaged in quite different matters than the well-being of their citizens. All these aspects must interest and worry Western governments, especially European ones, because after the war, hunger, the lack of respect for rights and the lack of prospects, which are the causes of migration, the pandemic must now be added. among the causes that determine migration. For what is now worth the further lesson of the pandemic, it says that the right to health is much more than an abstract requirement, but a reason for convenience even for the so-called richer states; moreover, at this moment the current crisis shows how the underestimation of these events produces, beyond the many losses that could have been avoided, the compression of the economy, generating insecurity and suspension of rights, causing new and negative situations even in rich countries. The effort, at this moment, is aimed within each country, however abandoning entire populations to themselves is not a right choice; it is necessary to support those who are already present on site, such as humanitarian organizations, which have emergency structures capable of containing the infection. The support must proceed along two parallel lines: on the one hand with economic and logistical aid, to allow operational continuity and the control of already known areas and situations; on the other hand, to pursue every possible diplomatic solution for the suspension of conflicts and the facilitation of the movement of people to allow them to reach the medical facilities. This would also be a sort of test to facilitate general dialogue at all levels and new forms of global cooperation capable of promoting peace and the spread of progress.

La necesidad de contener la pandemia en los países pobres y en guerra

Uno de los aspectos subestimados por la crisis pandémica es la escasa posibilidad de tratamiento en zonas de guerra o en aquellos territorios de extrema pobreza, donde la falta de instalaciones de salud adecuadas, sumadas a una organización estatal pobre, puede facilitar el contagio y una serie de víctimas destinadas permanecer desconocido o subestimado. Occidente se centra en sí mismo, las condiciones de propagación del contagio en cierto sentido justifican esta situación y parecen descuidar el interés apropiado en otros asuntos que, inevitablemente, tendrán repercusiones en la situación occidental. Si ya en condiciones normales en los últimos tiempos las potencias occidentales no pudieron, por razones reales, seguir los eventos internacionales, actualmente la concentración forzada en los eventos de salud actuales parece oscurecer la capacidad de juicio y acción en los asuntos mundiales. La pandemia no detuvo la lucha, a pesar de las solicitudes de las Naciones Unidas, e incluso de las situaciones incómodas. Pero en los territorios donde hay situaciones de conflicto, la situación de salud, incluso antes de que la propagación de la pandemia fuera difícil, ahora se está volviendo dramática. La incapacidad de respetar las distancias sociales y la escasez de dispositivos médicos produce una rápida propagación del estado pandémico y, por lo tanto, del número de víctimas, dejando la trágica explicación de las razones de las muertes no completadas. Después de todo, no importa, si no tiene fines estadísticos puros, saber esto cuando existe una conciencia obvia de que los países más pobres pagarán un gran tributo en términos de muertes por la infección. Sin embargo, no solo existe la situación de guerra que complica la implementación de la prevención y el tratamiento: existe la dificultad de que las regiones rurales, pero también muy habitadas, de muchas naciones pobres, tengan acceso a visitas médicas y profilaxis para Sin embargo, la falta de asistencia médica, los bajos estándares de higiene y la falta de oportunidades para ponerlos en práctica debido a los hábitos incorrectos también por parte de los gobiernos, a menudo corruptos, involucrados en asuntos muy diferentes al bienestar de sus ciudadanos. Todos estos aspectos deben interesar y preocupar a los gobiernos occidentales, especialmente a los europeos, porque después de la guerra, el hambre, la falta de respeto por los derechos y la falta de perspectivas, que son las causas de la migración, ahora se debe agregar la pandemia. entre las causas que determinan la migración. Por lo que ahora vale la lección adicional de la pandemia, dice que el derecho a la salud es mucho más que un requisito abstracto, sino una razón de conveniencia incluso para los llamados estados más ricos; Además, en este momento la crisis actual muestra cómo la subestimación de estos eventos produce, más allá de las muchas pérdidas que podrían evitarse, la compresión de la economía, la generación de inseguridad y la suspensión de los derechos, causando situaciones nuevas y negativas incluso en los países ricos. El esfuerzo, en este momento, está dirigido dentro de cada país, sin embargo, abandonar poblaciones enteras para sí mismos no es una elección correcta; Es necesario apoyar a aquellos que ya están presentes en el sitio, como las organizaciones humanitarias, que tienen estructuras de emergencia capaces de contener la infección. El apoyo debe proceder a lo largo de dos líneas paralelas: por un lado, con ayuda económica y logística, para permitir la continuidad operativa y el control de áreas y situaciones ya conocidas; por otro lado, buscar todas las soluciones diplomáticas posibles para la suspensión de conflictos y la facilitación del movimiento de personas para permitirles llegar a las instalaciones médicas. Esto también sería una especie de prueba para facilitar el diálogo general a todos los niveles y nuevas formas de cooperación global capaces de promover la paz y la difusión del progreso.

Die Notwendigkeit, die Pandemie in armen und kriegführenden Ländern einzudämmen

Einer der Aspekte, die von der Pandemiekrise unterschätzt werden, ist die knappe Möglichkeit der Behandlung in Kriegsgebieten oder in Gebieten mit extremer Armut, in denen der Mangel an angemessenen Gesundheitseinrichtungen, die zu einer schlechten staatlichen Organisation hinzugefügt werden, die Ansteckung und eine Reihe von Opfern erleichtern kann unbekannt oder unterschätzt bleiben. Der Westen konzentriert sich auf sich selbst, die Bedingungen für die Ausbreitung der Ansteckung rechtfertigen diese Situation in gewissem Sinne und scheinen das angemessene Interesse an anderen Themen zu vernachlässigen, die unweigerlich Auswirkungen auf die westliche Situation haben werden. Wenn die Westmächte in jüngster Zeit bereits unter normalen Bedingungen nicht in der Lage waren, internationale Ereignisse zu verfolgen, scheint die erzwungene Konzentration auf aktuelle Gesundheitsereignisse derzeit die Fähigkeit zur Beurteilung und zum Handeln in Weltangelegenheiten zu verschleiern. Die Pandemie hat die Kämpfe trotz der Bitten der Vereinten Nationen und sogar der unruhigen Situationen nicht gestoppt. Aber in den Gebieten, in denen es Konfliktsituationen gibt, wird die gesundheitliche Situation, noch bevor die Ausbreitung der Pandemie schwierig war, jetzt sogar dramatisch. Die Unfähigkeit, soziale Entfernungen zu respektieren, und der Mangel an medizinischen Geräten führen zu einer raschen Ausbreitung des Pandemiestaates und damit der Zahl der Opfer, so dass die tragische Darstellung der Gründe für die Todesfälle nicht abgeschlossen ist. Schließlich spielt es keine Rolle, wenn Sie keine rein statistischen Zwecke haben, dies zu wissen, wenn das offensichtliche Bewusstsein besteht, dass die ärmsten Länder einen großen Tribut in Bezug auf die durch die Infektion verursachten Todesfälle zahlen werden. Es gibt jedoch nicht nur die Kriegssituation, die die Umsetzung von Prävention und Behandlung erschwert: Es gibt die Schwierigkeit, dass ländliche Regionen, aber auch sehr bewohnte, vieler armer Nationen Zugang zu medizinischen Besuchen und Prophylaxe für die USA haben Mangel an medizinischen Hilfsmitteln, schlechte Hygienestandards und der Mangel an Möglichkeiten, sie aufgrund falscher Gewohnheiten auch von Regierungen, die oft korrupt sind und sich in ganz anderen Angelegenheiten als dem Wohlergehen ihrer Bürger engagieren, in die Praxis umzusetzen. All diese Aspekte müssen westliche Regierungen, insbesondere europäische, interessieren und beunruhigen, denn nach dem Krieg, dem Hunger, der mangelnden Achtung der Rechte und dem Mangel an Perspektiven, die die Ursachen für Migration sind, muss die Pandemie jetzt hinzugefügt werden. unter den Ursachen, die die Migration bestimmen. Für das, was jetzt die weitere Lehre der Pandemie wert ist, sagt er, dass das Recht auf Gesundheit viel mehr als eine abstrakte Anforderung ist, sondern ein Grund für die Bequemlichkeit selbst für die sogenannten reicheren Staaten; Darüber hinaus zeigt die aktuelle Krise in diesem Moment, wie die Unterschätzung dieser Ereignisse über die vielen Verluste hinaus, die vermieden werden könnten, zu einer Komprimierung der Wirtschaft führt, die zu Unsicherheit und Aussetzung von Rechten führt und selbst in reichen Ländern zu neuen und negativen Situationen führt. Die Bemühungen zielen derzeit auf jedes Land ab, es ist jedoch keine richtige Wahl, ganze Bevölkerungsgruppen sich selbst zu überlassen. Es ist notwendig, diejenigen zu unterstützen, die bereits vor Ort sind, wie z. B. humanitäre Organisationen, die über Notfallstrukturen verfügen, die die Infektion eindämmen können. Die Unterstützung muss auf zwei parallelen Linien erfolgen: einerseits mit wirtschaftlicher und logistischer Hilfe, um die Kontinuität des Betriebs und die Kontrolle bereits bekannter Bereiche und Situationen zu ermöglichen; auf der anderen Seite jede mögliche diplomatische Lösung für die Aufhebung von Konflikten und die Erleichterung der Bewegung von Menschen zu verfolgen, damit diese die medizinischen Einrichtungen erreichen können. Dies wäre auch eine Art Test, um den allgemeinen Dialog auf allen Ebenen und neue Formen der globalen Zusammenarbeit zu erleichtern, die den Frieden und die Verbreitung des Fortschritts fördern können.

La nécessité de contenir la pandémie dans les pays pauvres et en guerre

L'un des aspects sous-estimés par la crise pandémique est la faible possibilité de guérison dans les zones de guerre ou dans les territoires d'extrême pauvreté, où le manque de services de santé adéquats, ajouté à une organisation étatique médiocre, peut faciliter la contagion et un certain nombre de victimes destinées rester inconnue ou sous-estimée. L'Occident est concentré sur lui-même, les conditions de propagation de la contagion justifient en quelque sorte cette situation, et semblent négliger l'intérêt approprié pour d'autres questions qui, inévitablement, ne peuvent manquer d'avoir des répercussions sur la situation occidentale. Si, dans des conditions normales, ces dernières années, les puissances occidentales n'étaient pas en mesure de suivre les événements internationaux, la concentration forcée sur les événements sanitaires actuels semble brouiller la capacité de juger et d'agir sur les affaires mondiales. La pandémie n'a pas arrêté les combats, malgré les sollicitations des Nations Unies, et même les situations difficiles. Mais dans les territoires où existent des situations de conflit, la situation sanitaire avant même que la propagation de la pandémie ne soit difficile devient même dramatique. L'incapacité à respecter les distances sociales et la pénurie de dispositifs médicaux entraînent une propagation rapide de l'état pandémique et donc du nombre de victimes, laissant le compte tragique des raisons des décès non achevé. Après tout, cela n'a pas d'importance, si vous n'avez pas de fins statistiques pures, de le savoir quand il y a une conscience évidente que les pays les plus pauvres paieront un énorme tribut en termes de décès dus à l'infection. Pourtant, il n'y a pas seulement la situation de guerre pour compliquer la mise en œuvre de la prévention et du traitement: il y a la difficulté que les régions rurales, mais aussi très habitées, de nombreux pays pauvres, doivent avoir accès aux examens médicaux et à la prophylaxie le manque d'aides médicales, les mauvaises normes d'hygiène et le manque de possibilité, cependant, de les mettre en pratique en raison des mauvaises habitudes également des gouvernements, souvent corrompus, engagés dans des domaines très différents du bien-être de leurs citoyens. Tous ces aspects doivent intéresser et inquiéter les gouvernements occidentaux, notamment européens, car après la guerre, la faim, le manque de respect des droits et le manque de perspectives, qui sont les causes des migrations, la pandémie doit désormais s’ajouter. parmi les causes qui déterminent la migration. Pour ce qui vaut maintenant la leçon supplémentaire de la pandémie, il dit que le droit à la santé est bien plus qu'une exigence abstraite, mais un motif de commodité même pour les États dits plus riches; de plus, en ce moment, la crise actuelle montre comment la sous-estimation de ces événements produit, au-delà des nombreuses pertes qui auraient pu être évitées, la compression de l'économie, génératrice d'insécurité et de suspension des droits, provoquant des situations nouvelles et négatives même dans les pays riches. L'effort, en ce moment, vise chaque pays, mais abandonner des populations entières à eux-mêmes n'est pas un bon choix; il est nécessaire de soutenir ceux qui sont déjà présents sur place, comme les organisations humanitaires, qui disposent de structures d'urgence capables de contenir l'infection. L'appui doit se dérouler selon deux axes parallèles: d'une part, avec une aide économique et logistique, pour permettre la continuité opérationnelle et la maîtrise des zones et situations déjà connues; d'autre part, rechercher toutes les solutions diplomatiques possibles pour la suspension des conflits et la facilitation de la circulation des personnes pour leur permettre d'accéder aux installations médicales. Ce serait aussi une sorte de test pour faciliter le dialogue général à tous les niveaux et de nouvelles formes de coopération mondiale capables de promouvoir la paix et la propagation du progrès.

A necessidade de conter a pandemia em países pobres e em guerra

Um dos aspectos subestimados pela crise da pandemia é a escassa possibilidade de tratamento nas zonas de guerra ou nos territórios de extrema pobreza, onde a falta de instalações de saúde adequadas, somadas a uma organização estatal pobre, pode facilitar o contágio e várias vítimas destinadas permanecer desconhecido ou subestimado. O Ocidente está focado em si mesmo, as condições de propagação do contágio, em certo sentido, justificam essa situação e parecem negligenciar o interesse apropriado em outras questões, as quais, inevitavelmente, terão repercussões na situação ocidental. Se já em condições normais nos últimos tempos as potências ocidentais não conseguiram, por razões reais, acompanhar eventos internacionais, atualmente a concentração forçada nos eventos atuais de saúde parece obscurecer a capacidade de julgamento e ação nos assuntos mundiais. A pandemia não parou os combates, apesar das solicitações das Nações Unidas e até das situações desconfortáveis. Mas nos territórios onde há situações de conflito, a situação de saúde antes mesmo da difusão da pandemia era agora dramática. A incapacidade de respeitar as distâncias sociais e a escassez de dispositivos médicos produz uma rápida disseminação do estado pandêmico e, portanto, do número de vítimas, deixando o trágico relato das razões pelas mortes não concluídas. Afinal, não importa, se você não tem propósitos estatísticos puros, saber disso quando houver uma consciência óbvia de que os países mais pobres pagarão uma enorme homenagem em termos de mortes pela infecção. No entanto, não existe apenas a situação de guerra para complicar a implementação da prevenção e tratamento: há a dificuldade de que regiões rurais, mas também muito habitadas, de muitas nações pobres, tenham acesso a consultas médicas e profilaxia para falta de ajuda médica, padrões de higiene precários e falta de oportunidade, no entanto, para colocá-las em prática devido a hábitos errôneos também pelos governos, muitas vezes corruptos, envolvidos em assuntos bem diferentes do que o bem-estar de seus cidadãos. Todos esses aspectos devem interessar e preocupar os governos ocidentais, especialmente os europeus, porque depois da guerra, da fome, da falta de respeito pelos direitos e da falta de perspectivas, que são as causas da migração, a pandemia deve ser acrescentada. entre as causas que determinam a migração. Pelo que vale agora a lição adicional da pandemia, ele diz que o direito à saúde é muito mais que um requisito abstrato, mas um motivo de conveniência, mesmo para os chamados estados mais ricos; além disso, neste momento a atual crise mostra como a subestimação desses eventos produz, além das muitas perdas que poderiam ser evitadas, a compressão da economia, gerando insegurança e suspensão de direitos, causando situações novas e negativas mesmo nos países ricos. O esforço, neste momento, é direcionado a cada país, mas abandonar populações inteiras para si não é uma escolha certa; é necessário apoiar aqueles que já estão presentes no local, como organizações humanitárias, que possuem estruturas de emergência capazes de conter a infecção. O apoio deve prosseguir em duas linhas paralelas: por um lado, com auxílio econômico e logístico, para permitir a continuidade operacional e o controle de áreas e situações já conhecidas; por outro lado, buscar todas as soluções diplomáticas possíveis para a suspensão de conflitos e a facilitação do movimento de pessoas para permitir que elas cheguem às instalações médicas. Seria também uma espécie de teste para facilitar o diálogo geral em todos os níveis e novas formas de cooperação global capazes de promover a paz e a expansão do progresso.

Необходимость сдерживать пандемию в бедных и воюющих странах

Одним из аспектов, недооцененных в результате пандемического кризиса, является ограниченная возможность лечения в зонах военных действий или на тех территориях крайней нищеты, где нехватка адекватных медицинских учреждений, добавленная к плохой государственной организации, может облегчить заражение и привести к гибели целого ряда жертв. оставаться неизвестным или недооцененным. Запад сосредоточен на себе, условия распространения инфекции в определенном смысле оправдывают эту ситуацию и, похоже, пренебрегают соответствующим интересом к другим вопросам, что неизбежно будет иметь последствия для ситуации в Западе. Если западные державы уже в нормальных условиях в последнее время не могли по реальным причинам следить за международными событиями, то в настоящее время насильственная концентрация на текущих событиях в области здравоохранения, похоже, заслоняет способность к суждениям и действиям в мировых делах. Пандемия не остановила боевые действия, несмотря на просьбы Организации Объединенных Наций и даже непростые ситуации. Но на территориях, где существуют конфликтные ситуации, ситуация со здоровьем даже до того, как распространение пандемии было трудным, сейчас даже становится драматичной. Неспособность соблюдать социальные дистанции и нехватка медицинских устройств приводят к быстрому распространению пандемического состояния и, следовательно, количества жертв, в результате чего трагический учет причин смерти не завершен. В конце концов, не имеет значения, если у вас нет чисто статистических целей, знать это, когда есть очевидное понимание того, что самые бедные страны будут платить огромную дань с точки зрения смертности от инфекции. Тем не менее, существует не только военная ситуация, которая усложняет осуществление профилактики и лечения: существует трудность в том, что сельские районы, а также очень населенные многие бедные страны имеют доступ к медицинским визитам и профилактике для отсутствие медицинской помощи, плохие гигиенические стандарты и отсутствие возможности, однако, применять их на практике из-за неправильных привычек, в том числе со стороны правительств, зачастую коррумпированных, занимающихся совершенно иными вопросами, чем благополучие своих граждан. Все эти аспекты должны интересовать и беспокоить западные правительства, особенно европейские, потому что после войны необходимо добавить пандемию после голода, отсутствия уважения к правам и отсутствия перспектив, которые являются причинами миграции. среди причин, определяющих миграцию. Для того, что сейчас стоит для дальнейшего урока пандемии, он говорит, что право на здоровье - это гораздо больше, чем абстрактное требование, но причина удобства даже для так называемых более богатых государств; более того, в настоящий момент нынешний кризис показывает, как недооценка этих событий, помимо многих потерь, которых можно было бы избежать, приводит к сжатию экономики, возникновению нестабильности и приостановке прав, что создает новые и негативные ситуации даже в богатых странах. Усилия, на данный момент, направлены на каждую страну, однако отказ от всего населения для себя не является правильным выбором; необходимо поддерживать тех, кто уже присутствует на месте, таких как гуманитарные организации, которые имеют чрезвычайные структуры, способные сдерживать инфекцию. Поддержка должна идти по двум параллельным линиям: с одной стороны, с экономической и материально-технической помощью, чтобы обеспечить непрерывность операций и контроль уже известных областей и ситуаций; с другой стороны, добиваться всевозможных дипломатических решений для приостановления конфликтов и облегчения передвижения людей, чтобы они могли добраться до медицинских учреждений. Это также стало бы своего рода испытанием для содействия общему диалогу на всех уровнях и новым формам глобального сотрудничества, способным содействовать миру и распространению прогресса.