I fatti di Hong Kong riportano alla ribalta il problema dei diritti politici e civili in Cina. L’ex colonia cinese, ceduta a Pechino con la formula: uno stato due sistemi, dove per due sistemi si intendeva due sistemi politici differenti, di cui quello che doveva essere vigente ad Hong Kong, prevedeva la scelta democratica dei rappresentanti del popolo, sembra essere rinnegata dal vertice della Repubblica Popolare Cinese. Il partito comunista, massimo ed unico, gestore del potere in Cina, non può ammettere una lacuna nel proprio sistema, come è, di fatto, quella rappresentata dalla ex colonia. La volontà di riportare senza gradualità il sistema politica di Hong Kong all’interno dell’alveo del consueto sistema di governo vigente in Cina, denuncia che la percezione delle autorità di Pechino è quella di evitare derive democratiche. Le autorità cinesi, con la negazione di quanto concordato con la Gran Bretagna a seguito della cessione del territorio della ex colonia alla madre patria, perseguono due obiettivi fondamentali per la stabilità e la sopravvivenza stessa del proprio regime, che si fonda sulla assoluta negazione dei diritti politici. Il primo obiettivo è quello di fare rientrare nella condotta dello stato la popolazione di Hong Kong per esercitare il dovuto controllo. La resistenza dei cittadini della ex colonia pare meno facile da addomesticare attraverso la diffusione di un consumismo che è già ben oltre quello della media cinese. Tuttavia Pechino non può esagerare troppo con la repressione come ha già fatto in occasioni simili entro i confini naturali dello stato. L’impressione è che si ci troverà davanti ad una prova di forza da una parte e dall’altra destinata ad un successo finale che Pechino potrebbe pagare a caro prezzo sul piano internazionale. D’altro canto il Partito Comunista Cinese, e questo costituisce il secondo obiettivo della negazione degli accordi per il rientro di Hong Kong, non può tollerare una contestazione così aperta, che potrebbe degenerare nei maggiori centri del paese, dove la presa di coscienza della mancanza dei diritti si fa sempre più pressante; permettere una elezione libera in una porzione del paese, certo ben delimitata e distante dalle problematiche della nazione, può innescare una reazione a catena capace di mettere in crisi il sistema di produzione cinese, che costituisce la vera forza della Cina. Non si tratta soltanto di impedire la libera scelta di chi dovrebbe gestire il potere, seppure in accordo con le autorità di Pechino, si tratta, soprattutto, di impedire che le rivendicazioni sociali e civili trovino un fondamento giuridico all’interno del sistema politico cinese. L’argomento non è di poco conto ed è stato ben compreso dalle autorità di Pechino, che potrebbero gestire tranquillamente la situazione di Hong Kong, se non corressero il rischio di un allargamento delle rivendicazioni, proprio sulla base delle libertà che si vogliono negare alla ex colonia britannica. Quello che si rischia di innescare è però un confronto di portata enorme in un paese sempre alle prese con l’eccessiva burocrazia e la sempre più diffusa corruzione. Nonostante gli sforzi del nuovo governo cinese, il tasso di diseguaglianza resta sempre troppo elevato e lo scontento sociale, malgrado le smentite di rito, costituisce un fattore di potenziale instabilità all’interno del sistema. Quella di Hong Kong rappresenta la maggiore sfida per la democrazia da venticinque anni sul territorio cinese e trova Pechino ancora ferma sui sistemi di repressione già usati anni prima, nessuna evoluzione è stata compiuta dall’autorità cinesi in termini di confronto politico. Questi fatti mettono anche a rischio il rapporto con Taiwan che pareva avviato ad una ripresa del dialogo: le manifestazioni nell’isola di fronte alla Cina, dicono chiaramente che ogni dialogo non ha i presupposti per essere intrapreso. Sarà ora interessante vedere quali saranno le reazioni della scena internazionale, se dall’occidente sono attese condanne (sempre che non vadano a rovinare i rapporti di interesse con Pechino), interessante sarà seguire come paesi come la Russia si esprimeranno sull’accaduto, con il possibile rinforzo delle relazioni esistenti.
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lunedì 29 settembre 2014
The claims of Hong Kong put China in difficulty
The facts of Hong Kong back to the fore the issue of political and civil rights in China. The former Chinese colony, which was sold in Beijing with the formula: one state two systems, where both systems are intended to two different political systems, including what must have been in force in Hong Kong, provided for the democratic choice of the representatives of the people, it seems be denied by the summit of the Republic of China. The Communist Party, maximum and unique, manager of power in China, it can not admit a gap in the system, such as it is, in fact, the one represented by the former colony. The desire to bring the system without gradual policy of Hong Kong within the bed of the usual system of government in force in China, says that the perception of the Beijing authorities is to avoid democratic tendencies. The Chinese authorities, with the negation of what has been agreed with Britain following the transfer of the territory of the former colony to the mother country, pursuing two main objectives for the stability and the survival of his regime, which is based on the absolute denial of rights politicians. The first goal is to get back in the conduct of the state the population of Hong Kong to exercise due control. The resistance of the citizens of the former colony seems less easy to tame through the spread of consumerism that is already well beyond that of the average Chinese. But Beijing can not overdo it with too much repression as it has done on similar occasions within the natural boundaries of the state. The impression is that we will be faced with a test of strength on one side and the other aimed at a final success that Beijing could pay a high price on the international stage. On the other hand, the Chinese Communist Party, and this constitutes the second goal of denial of the agreements for the return of Hong Kong, can not tolerate a challenge so open, that could escalate into major centers of the country, where the awareness of the lack rights becomes more urgent; allow a free election in a portion of the country, certain well-defined and far from the problems of the nation, can trigger a chain reaction that can undermine the system of Chinese production, which is the real strength of China. It is not only hinder the free choice of who should handle the power, albeit in agreement with the authorities in Beijing, it is, above all, to prevent the social and civil claims find a legal basis within the Chinese political system. The issue is not trivial and has been well understood by the Beijing authorities, which could safely handle the situation in Hong Kong, if not run the risk of a widening of the claims, just on the basis of freedom that you want to deny the former British colony. What is likely to trigger, however, is a comparison of enormous scope in a country still struggling with excessive bureaucracy and the increasingly widespread corruption. Despite the efforts of the new government of China, the rate of inequality is still too high and the social discontent, despite denials of the ritual, is a factor of potential instability in the system. That Hong Kong is the biggest challenge for democracy for twenty-five years in the territory of China, and Beijing is still stuck on the systems of repression already used years earlier, no evolution has been made by the Chinese in terms of political debate. These facts also put at risk the relationship with Taiwan that seemed to start to a resumption of dialogue: the demonstrations in front of the island to China, clearly say that each box has no reason to be undertaken. It will now be interesting to see what will be the reactions of the international scene, if the West are expected sentences (always that they will not spoil relations with Beijing's interest), it will be interesting to follow as countries like Russia will be speaking about the incident with the possible strengthening of existing relationships.
Las reivindicaciones de Hong Kong pusieron China en dificultad
Los hechos de Hong Kong de nuevo a primer plano la cuestión de los derechos políticos y civiles en China. La antigua colonia china, que fue vendido en Pekín con la fórmula: un estado dos sistemas, en los que ambos sistemas estén destinados a dos sistemas políticos diferentes, incluyendo lo que debe haber estado en vigor en Hong Kong, prevista para la elección democrática de los representantes del pueblo, parece ser negada por la cumbre de la República de China. El Partido Comunista, el máximo y único, encargado del poder en China, no se puede admitir un vacío en el sistema, tal como es, de hecho, el uno representado por la ex colonia. El deseo de llevar el sistema sin una política gradual de Hong Kong dentro del lecho del sistema habitual de gobierno en vigor en China, dice que la percepción de las autoridades de Pekín es evitar las tendencias democráticas. Las autoridades chinas, con la negación de lo que se ha acordado con Gran Bretaña a raíz de la transferencia del territorio de la antigua colonia a la metrópoli, que persiguen dos objetivos principales para la estabilidad y la supervivencia de su régimen, que se basa en la negación absoluta de los derechos los políticos. El primer objetivo es volver en la conducción del estado de la población de Hong Kong para ejercer el debido control. La resistencia de los ciudadanos de la ex colonia parece menos fácil de domesticar a través de la propagación del consumismo que ya está mucho más allá de la de el chino promedio. Sin embargo, Pekín no puede exagerar con demasiada represión como lo ha hecho en ocasiones similares dentro de los límites naturales del estado. La impresión es que nos encontraremos ante una prueba de fuerza en un lado y el otro destinado a un éxito final que Beijing podría pagar un precio muy alto en la escena internacional. Por otro lado, el Partido Comunista de China, y esto constituye el segundo objetivo de negación de los acuerdos para el retorno de Hong Kong, no puede tolerar un desafío tan abierto, que podría derivar en grandes centros del país, donde la conciencia de la falta los derechos se hace más urgente; permitir una elección libre en una parte del país, determinado bien definido y lejos de los problemas de la nación, puede desencadenar una reacción en cadena que puede socavar el sistema de la producción china, que es la verdadera fuerza de China. No sólo se impide la libre elección de quién debe manejar el poder, aunque de acuerdo con las autoridades de Pekín, que es, sobre todo, para evitar los reclamos sociales y civiles a encontrar una base legal dentro del sistema político chino. La cuestión no es baladí y ha sido bien entendido por las autoridades de Pekín, lo que podría manejar con seguridad la situación en Hong Kong, si no se corre el riesgo de una ampliación de las reclamaciones, sólo sobre la base de la libertad que desea denegar la antigua colonia británica. Lo que es probable accionar, sin embargo, es una comparación de enorme alcance en un país que todavía lucha con la burocracia excesiva y la corrupción cada vez más generalizada. A pesar de los esfuerzos del nuevo gobierno de China, el índice de desigualdad es aún demasiado alto y el descontento social, pese a las negativas del ritual, es un factor de potencial inestabilidad en el sistema. Eso Hong Kong es el mayor desafío para la democracia durante veinticinco años en el territorio de China, y Beijing todavía está atascado en los sistemas de represión años ya utilizados anteriormente, hay evolución se ha hecho por los chinos en términos del debate político. Estos hechos también ponen en riesgo la relación con Taiwán, que parecía empezar a reanudar el diálogo: las manifestaciones frente a la isla a China, decir claramente que cada caja tiene ninguna razón para llevar a cabo. Ahora será interesante ver cuál será la reacción de la escena internacional, si se espera que el West sentencias (siempre que no se echan a perder las relaciones con el interés de Beijing), será interesante seguir como países como Rusia, hablará sobre el incidente con la posible el fortalecimiento de las relaciones existentes.
Die Ansprüche von Hongkong legte China in Schwierigkeiten
Die Fakten von Hongkong zurück in den Vordergrund die Frage der politischen und Bürgerrechte in China. Der ehemalige chinesische Kolonie, die in Peking mit der Formel verkauft wurde: ein Staat zwei Systeme, in denen beide Systeme sind mit zwei unterschiedlichen politischen Systemen, einschließlich dessen, was muss in Kraft in Hong Kong gewesen sein, für die demokratische Wahl der Vertreter des Volkes vorgesehen bestimmt sind, so scheint es, durch die Gipfel der Republik China verweigert werden. Die Kommunistische Partei, maximale und einzigartige, Manager der Macht in China, kann es nicht eine Lücke in dem System gebe, so wie es ist, in der Tat, die man von der ehemaligen Kolonie vertreten. Der Wunsch, das System ohne allmählichen Politik der Hong Kong im Bett der üblichen Regierungssystem in Kraft in China zu bringen, sagt, dass die Wahrnehmung der Behörden in Peking ist es, demokratische Tendenzen zu vermeiden. Die chinesischen Behörden, mit der Negation dessen, was mit Großbritannien nach der Übertragung des Territoriums der ehemaligen Kolonie an das Mutterland vereinbart ist, verfolgt zwei Hauptziele für die Stabilität und das Überleben seines Regimes, die von der absoluten Verweigerung von Rechten basiert Politiker. Das erste Ziel ist, wieder in das Verhalten des Staates bekommen die Bevölkerung von Hongkong aufgrund Kontrolle ausüben. Der Widerstand der Bürger der ehemaligen Kolonie scheint weniger leicht durch die Verbreitung des Konsums, die bereits weit über die der durchschnittliche chinesische zähmen. Aber Peking kann es nicht übertreiben mit zu viel Repression, wie es bei ähnlichen Gelegenheiten innerhalb der natürlichen Grenzen des Staates getan hat. Der Eindruck ist, dass wir mit einem Test der Stärke auf der einen Seite konfrontiert werden und der andere an einer abschließenden Erfolg, Peking könnte einen hohen Preis auf der internationalen Bühne zu zahlen sollen. Auf der anderen Seite, die Kommunistische Partei Chinas, und dies bildet den zweiten Treffer der Verleugnung der Vereinbarungen für die Rückkehr von Hong Kong, kann eine Herausforderung so offen, die in den wichtigsten Zentren des Landes, in dem das Bewusstsein des Mangels eskalieren konnte nicht tolerieren Rechte wird dringlicher; ermöglichen eine freie Wahl in einem Teil des Landes, bestimmten, genau definierten und weit weg von den Problemen der Nation, kann eine Kettenreaktion, die das System der chinesischen Produktion, die die eigentliche Stärke von China ist untergraben auslösen können. Es ist nicht nur behindern die freie Wahl, die die Macht in Absprache mit den Behörden in Peking arbeiten müssen, sollten allerdings ist es vor allem zu verhindern, dass die sozialen und zivilrechtliche Ansprüche zu finden eine Rechtsgrundlage innerhalb der chinesischen politischen Systems. Die Frage ist nicht trivial und wurde auch von den Behörden in Peking, die sicher zu handhaben könnte die Situation in Hong Kong, wenn nicht die Gefahr einer Ausweitung der Ansprüche laufen verstanden, nur auf der Grundlage von Freiheit, die Sie zu leugnen, die ehemalige möchten britische Kolonie. Was wahrscheinlich auslösen, jedoch ist ein Vergleich der enorme Umfang in einem Land immer noch mit übermäßiger Bürokratie und die zunehmend weit verbreitete Korruption zu kämpfen. Trotz der Bemühungen der neuen Regierung von China, ist die Rate der Ungleichheit noch zu hoch und die soziale Unzufriedenheit trotz Dementis des Rituals, ist ein Faktor, der potentiellen Instabilität im System. Das Hong Kong ist die größte Herausforderung für die Demokratie seit fünfundzwanzig Jahren in der Gegend von China und Peking ist immer noch auf den Systemen der Unterdrückung bereits benutzt Jahre zuvor stecken, hat keine Evolution von den Chinesen in der politischen Debatte gemacht. Diese Tatsachen gefährdet die Beziehung zu Taiwan, die zu einer Wiederaufnahme des Dialogs zu beginnen schien, legte auch: den Demonstrationen vor der Insel zu China, klar sagen, dass jede Box hat keinen Grund, durchgeführt werden. Es wird nun interessant zu sehen, was die Reaktionen der internationalen Szene sein, wenn der Westen erwartet Sätze (immer, dass sie nicht die Beziehungen zu Peking Interesse verderben), es wird interessant sein, als Länder wie Russland folgen wird über den Vorfall mit dem sprechen mögliche Stärkung der bestehenden Beziehungen.
Les revendications de Hong Kong placent la Chine en difficulté
Les faits de Hong Kong de retour au premier plan la question des droits civils et politiques en Chine. L'ancienne colonie chinoise, qui a été vendu à Beijing avec la formule: un Etat deux systèmes, où les deux systèmes sont destinés à deux systèmes politiques différents, y compris ce qui devait être en vigueur à Hong Kong, prévue le choix démocratique des représentants du peuple, il semble être refusée par le sommet de la République de Chine. Le Parti communiste, maximale et unique, responsable du pouvoir en Chine, il ne peut pas admettre une lacune dans le système, tel qu'il est, en fait, celui représenté par l'ancienne colonie. La volonté de créer le système sans la politique progressive de Hong Kong dans le lit du système habituel de gouvernement en vigueur en Chine, dit que la perception des autorités de Pékin est d'éviter les tendances démocratiques. Les autorités chinoises, avec la négation de ce qui a été convenu avec la Grande-Bretagne après le transfert du territoire de l'ancienne colonie de la mère-patrie, poursuivant deux objectifs principaux pour la stabilité et la survie de son régime, qui repose sur la négation absolue des droits politiciens. Le premier objectif est de revenir dans la conduite de l'état de la population de Hong Kong de faire preuve de contrôle. La résistance des citoyens de l'ancienne colonie semble moins facile à apprivoiser par la propagation de la consommation qui est déjà bien au-delà des Chinois moyen. Mais Pékin ne peut pas en faire trop avec trop de répression comme il l'a fait à plusieurs occasions semblables dans les limites naturelles de l'Etat. L'impression est que nous serons confrontés à une épreuve de force d'un côté et l'autre visant à un succès final que Pékin pourrait payer le prix fort sur la scène internationale. D'autre part, le Parti communiste chinois, ce qui constitue le deuxième but de refus des accords pour le retour de Hong Kong, ne peut tolérer un défi si ouvert, qui pourrait dégénérer en grands centres du pays, où la prise de conscience de l'absence droits devient plus urgent; permettre une élection libre dans une partie du pays, certains bien définie et loin des problèmes de la nation, peut déclencher une réaction en chaîne qui peut saper le système de la production chinoise, qui est la véritable force de la Chine. Il est non seulement entravent le libre choix de savoir qui doit supporter la puissance, mais en accord avec les autorités de Pékin, il est, avant tout, pour éviter les revendications sociales et civiles trouver une base juridique au sein du système politique chinois. La question n'est pas triviale et a été bien compris par les autorités de Pékin, qui pourrait gérer en toute sécurité la situation à Hong Kong, si pas courir le risque d'un élargissement des revendications, uniquement sur la base de la liberté que vous souhaitez refuser l'ancienne colonie britannique. Ce qui est susceptible de déclencher, cependant, est une comparaison des énormes possibilités dans un pays toujours aux prises avec un excès de bureaucratie et de la corruption de plus en plus répandue. Malgré les efforts du nouveau gouvernement de la Chine, le taux d'inégalité est encore trop élevé et le mécontentement social, malgré les dénégations du rituel, est un facteur d'instabilité potentielle dans le système. Que Hong Kong est le plus grand défi pour la démocratie depuis vingt-cinq ans sur le territoire de la Chine, et Pékin est toujours coincé sur les systèmes de répression ans déjà utilisés auparavant, aucune évolution n'a été faite par les Chinois en termes de débat politique. Ces faits ont également mis en péril la relation avec Taiwan qui semblait commencer à une reprise du dialogue: les manifestations en face de l'île à la Chine, dire clairement que chaque boîte a aucune raison d'être entrepris. Il sera maintenant intéressant de voir quelles seront les réactions de la scène internationale, si l'Occident sont des phrases (toujours qu'ils ne seront pas gâcher les relations avec l'intérêt de Pékin) prévu, il sera intéressant de suivre que des pays comme la Russie va parler de l'incident avec l'possible renforcement des relations existantes.
As reivindicações de Hong Kong colocou a China em dificuldade
Os fatos de Hong Kong de volta à tona a questão dos direitos políticos e civis na China. A ex-colônia chinesa, que foi vendido em Pequim, com a fórmula: um estado de dois sistemas, em que ambos os sistemas são destinados a dois sistemas políticos diferentes, incluindo o que deve ter sido em vigor em Hong Kong, previa a escolha democrática dos representantes do povo, parece ser negado pela cúpula da República da China. O Partido Comunista, máxima e única, gerente de poder na China, não se pode admitir uma lacuna no sistema, tal como ele é, de fato, a representada pelo ex-colônia. O desejo de trazer o sistema sem política gradual de Hong Kong dentro do leito do sistema usual de governo em vigor na China, diz que a percepção das autoridades de Pequim é evitar tendências democráticas. As autoridades chinesas, com a negação do que foi acordado com a Grã-Bretanha após a transferência do território da ex-colônia para a metrópole, perseguindo dois objetivos principais para a estabilidade e para a sobrevivência de seu regime, que se baseia na negação absoluta dos direitos políticos. O primeiro objetivo é voltar na condução do estado da população de Hong Kong para o exercício devido controle. A resistência dos cidadãos da antiga colônia parece menos fácil de domar através da disseminação do consumismo que já está bem além do que o chinês médio. Mas Pequim não pode exagerar com muita repressão, como tem feito em ocasiões semelhantes, dentro dos limites naturais do Estado. A impressão é que vamos ser confrontados com um teste de força de um lado e outro destinado a um final de sucesso que Pequim poderia pagar um preço elevado no cenário internacional. Por outro lado, o Partido Comunista Chinês, o que constitui o segundo gol da negação dos acordos para o retorno de Hong Kong, não pode tolerar um desafio tão aberto, que podem se transformar em grandes centros do país, onde a consciência da falta direitos torna-se mais urgente; permitir uma eleição livre em uma parte do país, certo bem definido e longe dos problemas da nação, pode desencadear uma reação em cadeia que pode prejudicar o sistema de produção chinesa, que é a verdadeira força da China. Não é apenas impedir a livre escolha de quem deve lidar com o poder, ainda que de acordo com as autoridades de Pequim, é, acima de tudo, para evitar que as reivindicações sociais e civis encontrar uma base legal dentro do sistema político chinês. A questão não é trivial e tem sido bem compreendida pelas autoridades de Pequim, o que poderia lidar com segurança com a situação em Hong Kong, se não corre o risco de um alargamento das reivindicações, apenas com base na liberdade que você deseja negar o ex-colônia britânica. O que é susceptível de desencadear, no entanto, é uma comparação de enorme alcance em um país que ainda luta com o excesso de burocracia ea corrupção cada vez mais generalizada. Apesar dos esforços do novo governo da China, a taxa de desigualdade ainda é muito alto eo descontentamento social, apesar dos desmentidos do ritual, é um fator de instabilidade potencial no sistema. Que Hong Kong é o maior desafio para a democracia de 25 anos no território da China, e Pequim ainda está preso sobre os sistemas de repressão anos já utilizados anteriormente, nenhuma evolução tem sido feito pelos chineses em termos de debate político. Esses fatos também colocar em risco a relação com Taiwan, que parecia começar a uma retomada do diálogo: as manifestações em frente à ilha para a China, diz claramente que cada caixa tem nenhuma razão de ser realizadas. Agora, será interessante ver qual será a reação da cena internacional, se o Ocidente são frases (sempre que não vai estragar as relações com o interesse de Pequim) esperado, será interessante acompanhar como países como a Rússia irá falar sobre o incidente com o eventual reforço das relações existentes.
Претензии Гонконге поставить Китай в сложности
Факты Гонконге назад на первый план вопрос о политических и гражданских прав в Китае. Бывший китайская колония, которая была продана в Пекине с формулой: одно государство два строя, где обе системы, предназначенные для двух разных политических систем, в том числе то, что, должно быть, в силу в Гонконге, при условии для демократического выбора представителей народа, кажется, быть отказано на саммите Республики Китай. Коммунистическая партия, максимальная и уникальный, менеджер власти в Китае, он не может признать, пробел в системе, таких как это, по сути, один в лице бывшей колонии. Желание привести систему без постепенного политики Гонконга в постели обычной системы правления в силу в Китае, говорит, что восприятие пекинских властей, чтобы избежать демократические тенденции. Китайские власти, с отрицанием, что было согласовано с Англией после передачи территории бывшей колонии в метрополию, преследуя две основные цели для стабильности и выживания его режима, который основан на абсолютном отрицании прав политики. Первая цель, чтобы вернуться в ведении государства население Гонконга в надлежащий контроль. Сопротивление граждан бывшей колонии кажется менее легко приручить через распространение потребительства, который уже далеко за пределы, что из среднего китайца. Но Пекин не может переусердствовать со слишком большим репрессиям, как это было сделано в подобных случаях в естественных границ государства. Такое впечатление, что мы столкнемся с проверкой на прочность, с одной стороны, а другая направлена на конечный успех, что Пекин может заплатить высокую цену на международной арене. С другой стороны, Коммунистическая партия Китая, и это составляет второй гол отрицания соглашений о возвращении Гонконга, не может мириться с проблемой так открытую, которые могут перерасти в крупных центрах страны, где осознание отсутствия права становится более актуальной; позволяют свободные выборы в части страны, вполне определенных и далеко от проблем нации, может вызвать цепную реакцию, которая может подорвать систему китайского производства, который является реальная сила Китая. Это не только мешает свободный выбор, который должен обрабатывать власть, хотя и в согласии с властями в Пекине, это, прежде всего, для предотвращения социальных и гражданские иски найти правовую основу в рамках китайской политической системы. Вопрос не тривиален и был хорошо понимают пекинских властей, которые могли бы безопасно справиться с ситуацией в Гонконге, если не рискуете расширению претензий, просто на основе свободы, что нужно запретить бывший британская колония. Что, вероятно, приведет, однако, является сравнение огромного объема в стране по-прежнему борется с чрезмерной бюрократии и более широко распространенной коррупции. Несмотря на усилия нового правительства Китая, темпы неравенства все еще слишком высока и социальное недовольство, несмотря отказов ритуала, является фактором потенциальной нестабильности в системе. Это Гонконг является самой большой проблемой для демократии в течение двадцати пяти лет на территории Китая, и Пекин все еще застряла на системы репрессий уже используемые годами ранее, никакой эволюции не было сделано китайцами с точки зрения политических дебатов. Эти факты также поставить под угрозу отношения с Тайванем, который, казалось, чтобы начать к возобновлению диалога: демонстраций в передней части острова в Китай, четко сказать, что каждая коробка не имеет никаких оснований, которые будут осуществляться. Теперь будет интересно посмотреть, что будет реакция международной арене, если Запад, как ожидается, приговоры (всегда, что они не будут портить отношения с интересом Пекина), это будет интересно следить, как стран, как Россия будет говорить об инциденте с возможно укрепление существующих отношений.
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