Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

martedì 16 febbraio 2021

L'Alleanza Atlantica cerca la riorganizzazione dopo la presidenza Trump

 Chiusa la parentesi di Trump, l’Alleanza Atlantica cerca la riorganizzazione interna, soprattutto finanziaria, per potere tornare ad essere un soggetto di principale importanza in uno scenario mondiale giudicato altamente instabile. La congiuntura che offre l’insediamento alla Casa Bianca di Biden appare particolarmente favorevole per stimolare un approccio differente da parte dei membri dell’Alleanza Atlantica, dopo che con il presidente precedente si era arrivati al rischio concreto di un ridimensionamento del principale sistema di difesa occidentale. La prima proposta che dovrebbe arrivare dal Segretario generale sarà quella di aumentare il budget dell’organizzazione, una soluzione che solo all’apparenza ricalca quanto a lungo inseguito prima da Obama e poi da Trump. Entrambi i predecessori di Biden non sono riusciti nell’intento perché la richiesta era di una semplice maggiorazione della contribuzione, senza incentivi e corrispettivi per gli stati europei. La novità della nuova proposta si basa, innanzitutto su di una quota contributiva fissata sul prodotto interno lordo di ogni singolo paese; l’ammontare totale dovrà finanziare un fondo comune dal quale attingere per il finanziamento delle missioni, fino ad ora, invece, finanziate dalle casse di ogni singolo stato. Verrebbe, così, introdotta una mutualità che favorirebbe una maggiore integrazione e una più consistente partecipazioni alle attività dell’Alleanza Atlantica: questa impostazione andrebbe a rappresentare una innovazione particolarmente importante anche in ottica di maggiore condivisione degli obiettivi, abbattendo le difficoltà di carattere organizzativo. Una maggiore distribuzione dei costi permetterebbe una maggiore partecipazione operativa di ogni singolo stato e potrebbe consentire l’effettuazione di test periodici in grado di individuare e correggere i punti deboli del sistema difensivo occidentale. Incrementare le esercitazioni comuni, grazie al superamento dell’ostacolo dei costi, significherebbe una maggiore integrazione operativa tra le forze armate dei paesi membri, permettendo anche una interscambiabilità, che, secondo le previsioni, potrebbe diventare un elemento essenziale per il presidio dei teatri delle operazioni. Finita la guerra fredda dove il nemico era solo l’Unione Sovietica ed i paesi dell’Europa orientale, l’evoluzione della politica internazionale ha presentato una varietà di scenari che i soli Stati Uniti non possono più presidiare da soli. Un ruolo che si prefigura sempre più importante sarà quello di presidiare le infrastrutture di ogni membro, che nei nuovi conflitti, anche non dichiarati, rappresentano in maniera sempre maggiore gli obiettivi potenziali tattici e strategici, dove colpire da parte degli avversari. In quest’ottica si pensa anche a coinvolgimenti di capitale privato, proprio perché le industrie con le loro conoscenze rappresentano obiettivi sensibili. Per perseguire tutti questi fattori si pensa anche ad un rafforzamento dell’articolo 5 del trattato transatlantico, che prevede la difesa reciproca in caso di aggressione: si comprende che per una maggiore sicurezza, estesa anche oltre quella militare, la richiesta di un aumento del budget possa essere recepita come legittima. Esiste una potenziale controindicazione a questo piano ambizioso: la volontà europea di una forza comune, che, seppure debba essere integrata nell’Alleanza Atlantica, dovrebbe avere, anche, nel contempo, un carattere di indipendenza; ciò è stato pensato proprio in concomitanza con la presidenza Trump, che pareva volere accantonare, o almeno ridurre, l’esperienza atlantica. Il problema non è soltanto di integrazione militare ma di spesa in armamenti, che l’Europa ha pensato di destinare all’industria continentale, evitando le spese presso le industrie statunitensi. Aldilà delle buone intenzioni del Segretario generale i temi del dibattito non potranno discostarsi dalle intenzioni di dove la spesa in armi verrà fatta. Un eventuale mantenimento della volontà europea dovrà comunque prevedere una essenziale integrazione dei sistemi di armamento, che investe i brevetti e le licenze di costruzione. Resta il fatto che i presupposti di partenza, soprattutto politici, siano oltremodo positivi e ciò potrebbe aiutare in modo determinante il superamento delle differenze presenti di natura pratica a vantaggio di una programmazione più condivisa per raggiungere gli obiettivi prefissati degli scopi difensivi dell’Alleanza Atlantica.

What do you want to do ?
New mail

The Atlantic Alliance seeks reorganization after the Trump presidency

 With the Trump parenthesis closed, the Atlantic Alliance seeks internal reorganization, especially financial, to be able to return to being a major player in a world scenario deemed highly unstable. The situation that offers the establishment of the Biden White House appears particularly favorable to stimulate a different approach on the part of the members of the Atlantic Alliance, after the real risk of a downsizing of the main Western defense system with the previous president. . The first proposal that should come from the Secretary General will be to increase the organization’s budget, a solution that only apparently follows what has long been pursued first by Obama and then by Trump. Both Biden's predecessors failed to do so because the request was for a simple contribution increase, without incentives and fees for European states. The novelty of the new proposal is based, first of all, on a contribution rate fixed on the gross domestic product of each individual country; the total amount will have to finance a common fund from which to draw for the financing of the missions, up to now, however, financed by the coffers of each individual state. Thus, a mutuality would be introduced that would favor greater integration and more consistent participation in the activities of the Atlantic Alliance: this approach would represent a particularly important innovation also with a view to greater sharing of objectives, eliminating organizational difficulties. A greater distribution of costs would allow greater operational participation of each individual state and could allow the carrying out of periodic tests capable of identifying and correcting the weaknesses of the western defensive system. Increasing joint exercises, thanks to overcoming the cost obstacle, would mean greater operational integration between the armed forces of the member countries, also allowing interchangeability, which, according to forecasts, could become an essential element for the supervision of the theaters of operations. . After the cold war where the enemy was only the Soviet Union and the countries of Eastern Europe, the evolution of international politics has presented a variety of scenarios that the United States alone can no longer control alone. An increasingly important role will be that of guarding the infrastructures of each member, which in new conflicts, even undeclared ones, increasingly represent potential tactical and strategic objectives, where to strike by opponents. In this perspective, private capital involvement is also considered, precisely because industries with their knowledge represent sensitive objectives. To pursue all these factors, a strengthening of Article 5 of the transatlantic treaty is also envisaged, which provides for mutual defense in the event of aggression: it is understood that for greater security, even beyond the military one, the request for an increase in the budget can be understood as legitimate. There is a potential contraindication to this ambitious plan: the European will for a common force, which, although it must be integrated into the Atlantic Alliance, should also have, at the same time, an independent character; this was thought precisely in conjunction with the Trump presidency, which seemed to want to put aside, or at least reduce, the Atlantic experience. The problem is not only of military integration but of spending on armaments, which Europe has decided to allocate to continental industry, avoiding spending on US industries. Beyond the good intentions of the Secretary General, the themes of the debate cannot deviate from the intentions of where the spending on weapons will be made. Any maintenance of the European will, however, will have to provide for an essential integration of the armament systems, which involves patents and building licenses. The fact remains that the starting assumptions, especially political ones, are extremely positive and this could decisively help overcome the present differences of a practical nature to the advantage of a more shared planning to achieve the set goals of the defensive purposes of the Atlantic Alliance.

What do you want to do ?
New mail

La Alianza Atlántica busca reorganización tras la presidencia de Trump

 Con el paréntesis de Trump cerrado, la Alianza Atlántica busca una reorganización interna, especialmente financiera, para poder volver a ser un actor importante en un escenario mundial considerado altamente inestable. La situación que ofrece el establecimiento de la Casa Blanca de Biden parece particularmente favorable para estimular un enfoque diferente por parte de los miembros de la Alianza Atlántica, tras el riesgo real de un recorte del principal sistema de defensa occidental con el anterior presidente. La primera propuesta que debería provenir del Secretario General será aumentar el presupuesto de la organización, una solución que solo aparentemente sigue lo que durante mucho tiempo ha perseguido primero Obama y luego Trump. Ambos predecesores de Biden no lo hicieron porque la solicitud era un simple aumento en la contribución, sin incentivos ni tarifas para los estados europeos. La novedad de la nueva propuesta se basa, en primer lugar, en una cuota de contribución fijada sobre el producto interior bruto de cada país; el monto total tendrá que financiar un fondo común del cual extraer para el financiamiento de las misiones, hasta ahora, sin embargo, financiado con las arcas de cada estado individual. Así, se introduciría una mutualidad que favorecería una mayor integración y una participación más consistente en las actividades de la Alianza Atlántica: este enfoque representaría una innovación particularmente importante también de cara a una mayor compartición de objetivos, eliminando dificultades organizativas. Una mayor distribución de costos permitiría una mayor participación operativa de cada estado individual y podría permitir la realización de pruebas periódicas capaces de identificar y corregir las debilidades del sistema defensivo occidental. Incrementar los ejercicios conjuntos, gracias a la superación del obstáculo del costo, significaría una mayor integración operativa entre las fuerzas armadas de los países miembros, permitiendo también la intercambiabilidad, que, según las previsiones, podría convertirse en un elemento fundamental para la supervisión de los teatros de operaciones. Después de la guerra fría, donde el enemigo era solo la Unión Soviética y los países de Europa del Este, la evolución de la política internacional ha presentado una variedad de escenarios que los Estados Unidos por sí solos ya no pueden controlar. Un papel cada vez más importante será el de velar por las infraestructuras de cada miembro, que en nuevos conflictos, incluso no declarados, representan cada vez más potenciales objetivos tácticos y estratégicos, donde golpear por parte de los oponentes. En esta perspectiva, también se considera la participación del capital privado, precisamente porque las industrias con su conocimiento representan objetivos sensibles. Para perseguir todos estos factores, también se contempla un fortalecimiento del artículo 5 del tratado transatlántico, que prevé la defensa mutua en caso de agresión: se entiende que para una mayor seguridad, extendida incluso más allá de la militar, la solicitud de aumento en el presupuesto puede entenderse como legítimo. Existe una posible contraindicación a este ambicioso plan: la voluntad europea de una fuerza común, que, si bien debe integrarse en la Alianza Atlántica, también debe tener, al mismo tiempo, un carácter independiente; esto se pensó precisamente en conjunto con la presidencia de Trump, que parecía querer dejar de lado, o al menos reducir, la experiencia atlántica. El problema no es solo de la integración militar sino del gasto en armamento, que Europa ha decidido destinar a la industria continental, evitando gastar en industrias estadounidenses. Más allá de las buenas intenciones del Secretario General, los temas del debate no pueden desviarse de las intenciones de dónde se hará el gasto en armas. Sin embargo, cualquier mantenimiento de la voluntad europea deberá prever una integración esencial de los sistemas de armamento, que implica patentes y licencias de construcción. Lo cierto es que los supuestos de partida, especialmente los políticos, son sumamente positivos y esto podría ayudar de manera decisiva a superar las diferencias actuales de carácter práctico en beneficio de una planificación más compartida para alcanzar los objetivos marcados en la defensa de la Alianza Atlántica.

What do you want to do ?
New mail

Die Atlantische Allianz strebt nach der Trump-Präsidentschaft eine Umstrukturierung an

 

What do you want to do ?
New mail
Mit der geschlossenen Trump-Klammer strebt die Atlantische Allianz eine interne Reorganisation an, insbesondere finanzielle, um in einem als höchst instabil geltenden Weltszenario wieder zu einem wichtigen Akteur zu werden. Die Situation, die die Errichtung des Weißen Hauses in Biden bietet, scheint besonders günstig zu sein, um einen anderen Ansatz der Mitglieder des Atlantischen Bündnisses zu fördern, nachdem das reale Risiko einer Verkleinerung des westlichen Hauptverteidigungssystems mit dem vorherigen Präsidenten besteht. Der erste Vorschlag, der vom Generalsekretär kommen sollte, wird darin bestehen, das Budget der Organisation zu erhöhen, eine Lösung, die offenbar nur dem folgt, was Obama und dann Trump seit langem verfolgt haben. Beide Vorgänger von Biden versäumten es, weil die Forderung nach einer einfachen Erhöhung des Beitrags ohne Anreize und Gebühren für die europäischen Staaten bestand. Die Neuheit des neuen Vorschlags beruht zunächst auf einer Beitragsquote, die auf das Bruttoinlandsprodukt jedes einzelnen Landes festgelegt ist. Der Gesamtbetrag muss einen gemeinsamen Fonds finanzieren, aus dem die Finanzierung der Missionen finanziert werden kann. Bisher wird er jedoch aus den Kassen jedes einzelnen Staates finanziert. Auf diese Weise würde eine Gegenseitigkeit eingeführt, die eine stärkere Integration und eine konsequentere Beteiligung an den Aktivitäten des Atlantischen Bündnisses begünstigen würde. Dieser Ansatz wäre eine besonders wichtige Neuerung, auch im Hinblick auf eine stärkere Aufteilung der Ziele und die Beseitigung organisatorischer Schwierigkeiten. Eine stärkere Kostenverteilung würde eine stärkere operative Beteiligung jedes einzelnen Staates ermöglichen und die Durchführung regelmäßiger Tests ermöglichen, mit denen die Schwächen des westlichen Verteidigungssystems identifiziert und behoben werden können. Eine verstärkte gemeinsame Übung würde dank der Überwindung des Kostenhindernisses eine stärkere operative Integration zwischen den Streitkräften der Mitgliedstaaten bedeuten und auch eine Austauschbarkeit ermöglichen, die nach Prognosen ein wesentliches Element für die Überwachung der Einsatzgebiete werden könnte. Nach dem Kalten Krieg, in dem der Feind nur die Sowjetunion und die osteuropäischen Länder waren, hat die Entwicklung der internationalen Politik eine Vielzahl von Szenarien präsentiert, die die Vereinigten Staaten allein nicht mehr allein kontrollieren können. Eine zunehmend wichtige Rolle wird die Bewachung der Infrastrukturen jedes Mitglieds sein, die in neuen Konflikten, auch in nicht deklarierten, zunehmend potenzielle taktische und strategische Ziele darstellen, auf die Gegner zuschlagen können. In dieser Perspektive wird auch die Beteiligung von privatem Kapital berücksichtigt, gerade weil Branchen mit ihrem Wissen sensible Ziele darstellen. Um all diesen Faktoren nachzugehen, ist auch eine Stärkung von Artikel 5 des Transatlantikvertrags vorgesehen, der im Falle einer Aggression eine gegenseitige Verteidigung vorsieht: Es wird davon ausgegangen, dass für eine größere Sicherheit, die über den militärischen hinausgeht, der Antrag auf Erhöhung gestellt wird im Haushalt kann als legitim verstanden werden. Es gibt eine mögliche Kontraindikation für diesen ehrgeizigen Plan: Der europäische Wille für eine gemeinsame Kraft, die, obwohl sie in das Atlantische Bündnis integriert werden muss, gleichzeitig einen unabhängigen Charakter haben sollte; Dies wurde genau in Verbindung mit der Trump-Präsidentschaft gedacht, die die atlantische Erfahrung beiseite legen oder zumindest reduzieren wollte. Das Problem besteht nicht nur in der militärischen Integration, sondern auch in den Rüstungsausgaben, die Europa beschlossen hat, der kontinentalen Industrie zuzuweisen, um Ausgaben für die US-Industrie zu vermeiden. Über die guten Absichten des Generalsekretärs hinaus können die Themen der Debatte nicht von den Absichten abweichen, wo die Ausgaben für Waffen getätigt werden. Jede Aufrechterhaltung des europäischen Willens muss jedoch eine wesentliche Integration der Rüstungssysteme vorsehen, die Patente und Baugenehmigungen umfasst. Es bleibt die Tatsache, dass die Ausgangsannahmen, insbesondere die politischen, äußerst positiv sind und dies entscheidend dazu beitragen könnte, die gegenwärtigen praktischen Unterschiede zum Vorteil einer gemeinsameren Planung zur Erreichung der für die Verteidigungszwecke des Atlantischen Bündnisses festgelegten Ziele zu überwinden.

L'Alliance atlantique cherche à se réorganiser après la présidence Trump

 

What do you want to do ?
New mail
La parenthèse Trump fermée, l'Alliance atlantique cherche à se réorganiser en interne, notamment financière, pour pouvoir redevenir un acteur majeur dans un scénario mondial jugé hautement instable. La situation qu'offre la mise en place de la Maison-Blanche Biden apparaît particulièrement propice pour stimuler une approche différente de la part des membres de l'Alliance atlantique, après le risque réel d'une réduction des effectifs du principal système de défense occidental avec l'ancien président. La première proposition qui devrait émaner du secrétaire général sera d’augmenter le budget de l’organisation, une solution qui ne suit qu’apparemment ce qui a longtemps été poursuivi d’abord par Obama puis par Trump. Les deux prédécesseurs de Biden ne l'ont pas fait car la demande portait sur une simple augmentation de la contribution, sans incitations ni frais pour les États européens. La nouveauté de la nouvelle proposition repose, tout d'abord, sur un contingent de contribution fixé sur le produit intérieur brut de chaque pays; le montant total devra financer un fonds commun sur lequel puiser pour le financement des missions, jusqu'ici cependant financé par les caisses de chaque Etat. Ainsi, une mutualité serait instaurée qui favoriserait une plus grande intégration et une participation plus cohérente aux activités de l'Alliance atlantique: cette approche représenterait une innovation particulièrement importante également en vue d'un plus grand partage des objectifs, éliminant les difficultés d'organisation. Une plus grande répartition des coûts permettrait une plus grande participation opérationnelle de chaque État et pourrait permettre la réalisation d'essais périodiques capables d'identifier et de corriger les faiblesses du système défensif occidental. L'augmentation des exercices conjoints, grâce au dépassement de l'obstacle de coût, signifierait une plus grande intégration opérationnelle entre les forces armées des pays membres, permettant également l'interchangeabilité, qui, selon les prévisions, pourrait devenir un élément essentiel pour la supervision des théâtres d'opérations. Après la guerre froide où l'ennemi n'était que l'Union soviétique et les pays d'Europe de l'Est, l'évolution de la politique internationale a présenté une variété de scénarios que les États-Unis seuls ne peuvent plus contrôler seuls. Un rôle de plus en plus important sera celui de garder les infrastructures de chaque membre, qui dans les nouveaux conflits, même non déclarés, représentent de plus en plus des objectifs tactiques et stratégiques potentiels, où frapper par les adversaires. Dans cette perspective, l'implication du capital privé est également envisagée, précisément parce que les industries avec leurs connaissances représentent des objectifs sensibles. Pour poursuivre tous ces facteurs, un renforcement de l'article 5 du traité transatlantique est également envisagé, qui prévoit une défense mutuelle en cas d'agression: il est entendu que pour une plus grande sécurité, même au-delà de la sécurité militaire, la demande d'augmentation dans le budget peut être compris comme légitime. Il existe une contre-indication potentielle à ce plan ambitieux: la volonté européenne d'une force commune qui, bien qu'elle doive être intégrée à l'Alliance atlantique, devrait également avoir, en même temps, un caractère indépendant; cela a été pensé précisément en conjonction avec la présidence Trump, qui semblait vouloir mettre de côté, ou du moins réduire, l'expérience atlantique. Le problème n'est pas seulement l'intégration militaire, mais les dépenses d'armement, que l'Europe a décidé d'allouer à l'industrie continentale, en évitant les dépenses dans les industries américaines. Au-delà des bonnes intentions du Secrétaire général, les thèmes du débat ne peuvent s'écarter des intentions de l'endroit où les dépenses en armements seront effectuées. Tout maintien de la volonté européenne devra cependant prévoir une intégration essentielle des systèmes d'armement, qui passe par des brevets et des licences de construction. Il n'en reste pas moins que les hypothèses de départ, notamment politiques, sont extrêmement positives et cela pourrait contribuer de manière décisive à surmonter les différences actuelles de nature pratique au profit d'une planification plus partagée pour atteindre les objectifs fixés aux fins défensives de l'Alliance atlantique.

A Aliança Atlântica busca reorganização após a presidência de Trump

 Fechado o parêntese de Trump, a Atlantic Alliance busca uma reorganização interna, principalmente financeira, para poder voltar a ser um ator importante em um cenário mundial considerado altamente instável. A situação que propicia a instalação da Casa Branca de Biden parece particularmente favorável para estimular uma abordagem diferenciada por parte dos membros da Aliança Atlântica, após o risco real de um enxugamento do principal sistema de defesa ocidental com o anterior presidente. A primeira proposta que deverá sair do Secretário-Geral será aumentar o orçamento da organização, solução que só aparentemente segue o que há muito vem sendo perseguido primeiro por Obama e depois por Trump. Ambos os antecessores de Biden não o fizeram porque o pedido era um simples aumento da contribuição, sem incentivos e taxas para os estados europeus. A novidade da nova proposta se baseia, em primeiro lugar, em uma cota de contribuição fixada no produto interno bruto de cada país; o montante total deverá financiar um fundo comum do qual sacar para o financiamento das missões, até agora, porém, financiado pelos cofres de cada Estado. Introduzir-se-ia assim uma mutualidade que favorecesse uma maior integração e uma participação mais consistente nas actividades da Aliança Atlântica: esta abordagem representaria uma inovação de particular importância também na perspectiva de uma maior partilha de objectivos, eliminando as dificuldades organizacionais. Uma maior distribuição dos custos permitiria uma maior participação operacional de cada estado individualmente e permitiria a realização de testes periódicos capazes de identificar e corrigir as fragilidades do sistema defensivo ocidental. O aumento dos exercícios conjuntos, graças à superação do entrave de custos, significaria uma maior integração operacional entre as forças armadas dos países membros, permitindo também a intercambialidade, o que, segundo as projeções, poderia se tornar um elemento essencial para a supervisão dos teatros de operações. Depois da Guerra Fria em que o inimigo era apenas a União Soviética e os países do Leste Europeu, a evolução da política internacional apresentou uma variedade de cenários que os Estados Unidos sozinhos não podem mais controlar sozinhos. Um papel cada vez mais importante será o de zelar pelas infra-estruturas de cada membro, que em novos conflitos, mesmo não declarados, representam cada vez mais potenciais objetivos táticos e estratégicos, onde atacar os adversários. Nessa perspectiva, o envolvimento do capital privado também é considerado, justamente porque as indústrias com seu conhecimento representam objetivos sensíveis. Para a prossecução de todos estes factores, prevê-se também o reforço do artigo 5º do tratado transatlântico, que prevê a defesa mútua em caso de agressão: entende-se que para uma maior segurança, estendida mesmo para além da militar, o pedido de aumento no orçamento pode ser entendido como legítimo. Existe uma potencial contra-indicação a este ambicioso plano: a vontade europeia de uma força comum, que, embora deva ser integrada na Aliança Atlântica, deve ter, ao mesmo tempo, um carácter independente; isso foi pensado precisamente em conjunto com a presidência de Trump, que parecia querer deixar de lado, ou pelo menos reduzir, a experiência atlântica. O problema não é apenas de integração militar, mas de gastos em armamentos, que a Europa decidiu destinar à indústria continental, evitando gastos com indústrias norte-americanas. Além das boas intenções do Secretário-Geral, os temas do debate não podem se desviar das intenções de onde serão feitos os gastos com armas. Qualquer manutenção do europeu terá, no entanto, de prever uma integração essencial dos sistemas de armamento, que envolve patentes e licenças de construção. Não deixa de ser verdade que os pressupostos de partida, sobretudo os políticos, são extremamente positivos e podem ajudar de forma decisiva a ultrapassar as actuais divergências de ordem prática em benefício de um planeamento mais partilhado para a concretização dos objectivos definidos para os fins defensivos da Aliança Atlântica.

What do you want to do ?
New mail

Атлантический альянс стремится к реорганизации после президентства Трампа

 

What do you want to do ?
New mail
С закрытыми скобками Трампа Атлантический альянс стремится к внутренней реорганизации, особенно финансовой, чтобы иметь возможность вернуться к роли крупного игрока в мировом сценарии, который считается крайне нестабильным. Ситуация, которая предлагает создание Белого дома Байдена, кажется особенно благоприятной для стимулирования другого подхода со стороны членов Атлантического альянса после реального риска сокращения основной западной системы обороны при предыдущем президенте. Первое предложение, которое должно исходить от Генерального секретаря, будет заключаться в увеличении бюджета организации, решение, которое, по всей видимости, следует только за тем, что долгое время проводилось сначала Обамой, а затем Трампом. Оба предшественника Байдена не смогли этого сделать, потому что просили просто увеличить взнос, без поощрений и сборов для европейских государств. Новизна нового предложения основана, прежде всего, на квоте взносов, установленной на валовом внутреннем продукте каждой отдельной страны; общая сумма должна будет профинансировать общий фонд, из которого можно будет получить финансирование миссий, однако до настоящего времени финансировавшееся из казны каждого отдельного штата. Таким образом, будет введена взаимность, которая будет способствовать большей интеграции и более последовательному участию в деятельности Атлантического Альянса: этот подход станет особенно важным нововведением также с целью большего разделения целей и устранения организационных трудностей. Более широкое распределение затрат позволило бы расширить оперативное участие каждого отдельного государства и могло бы позволить проведение периодических испытаний, способных выявить и исправить слабые места западной оборонительной системы. Увеличение числа совместных учений, благодаря преодолению препятствий по стоимости, будет означать большую оперативную интеграцию между вооруженными силами стран-членов, а также обеспечит взаимозаменяемость, что, согласно прогнозам, может стать важным элементом наблюдения за театрами военных действий. После холодной войны, когда врагом были только Советский Союз и страны Восточной Европы, эволюция международной политики представила множество сценариев, которые в одиночку Соединенные Штаты больше не могут контролировать. Все более важную роль будет играть защита инфраструктуры каждого участника, которая в новых конфликтах, даже необъявленных, все чаще представляет собой потенциальные тактические и стратегические цели, по которым противники могут нанести удар. С этой точки зрения также рассматривается участие частного капитала именно потому, что отрасли с их знаниями представляют собой чувствительные цели. Для учета всех этих факторов также предусмотрено усиление статьи 5 трансатлантического договора, которая предусматривает взаимную защиту в случае агрессии: понимается, что для большей безопасности, выходящей даже за рамки военной, просьба о повышении в бюджете можно понимать как законные. У этого амбициозного плана есть потенциальное противопоказание: европейская воля к созданию общих сил, которые, хотя и должны быть интегрированы в Атлантический альянс, в то же время должны иметь независимый характер; об этом думали именно в связи с президентством Трампа, который, казалось, хотел отбросить или хотя бы уменьшить атлантический опыт. Проблема заключается не только в военной интеграции, но и в расходах на вооружение, которые Европа решила выделить континентальной промышленности, избегая расходов на промышленность США. Помимо добрых намерений Генерального секретаря, темы дебатов не могут отклоняться от намерений относительно того, где будут производиться расходы на оружие. Однако любое обслуживание европейца должно будет предусматривать существенную интеграцию систем вооружения, которая включает в себя патенты и лицензии на строительство. Факт остается фактом: исходные допущения, особенно политические, чрезвычайно позитивны, и это могло бы решительно помочь преодолеть существующие различия практического характера в пользу более совместного планирования для достижения целей, поставленных для оборонительных целей Атлантического Альянса.