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sabato 5 marzo 2011

L'Assemblea del popolo cinese richiede maggiore stabilità

La riunione dell'Assemblea del popolo cinese sta fornendo indicazioni sulla direzione verso la quale intende muoversi il colosso di Pechino. Sono indicazioni sostanziali che registrano un malessere diffuso nella popolazione e che sono i veri temi su cui si misurerà la Cina nel futuro prossimo. Il nemico cinese è al suo interno ed è lo sviluppo economico spinto oltre ogni limite con le sue storture che si vengono a creare in maniera naturale. L'ammissione in sede ufficiale che le profonde diseguaglianze giunte alla corruzione elevata creano un malessere sociale diffuso è un fatto nuovo ed importante per la compassata burocrazia di partito, la presa d'atto che queste sono di ostacolo ad un fluire più normale della vita dei cittadini e quindi dello stato, pone domande concrete sulla loro risoluzione. L'obiettivo principale dichiarato è la maggiore stabilità, senza la quale l'impalcatura stessa del sistema statale attuale rischia di incrinarsi. E' chiaro, che alla fine il risultato da raggiungere è la conservazione dell'attuale forma di stato, dove devono convivere le regole del comunismo politico con le regole economiche del capitalismo, senza allargare le maglie del controllo politico istituzionale a favore della obiezione. La leva maggiore dei movimenti per la democrazia in Cina è proprio la sottolineatura costante della diseguaglianza e della corruzione dilagante, sono i punti forti che permettono di incrementare e canalizzare lo scontento di masse enormi, proprio perchè sono ragioni talmente evidenti e preticamente impossibili da smentire. I governanti cinesi si sono resi conto della ragione degli oppositori e per questo intendono far mancare loro il terreno di coltura. Alla fine, seppure con obiettivi diversi sia lo stato, che l'opposizione fuorilegge, convergono sulle ragioni delle storture del sistema. Il problema è il metodo per combetterle: l'Assemblea del popolo farà discendere dall'alto la legislazione ed i metodi senza un'efficace azione di controllo e di contrappeso come richiesto dai movimenti per i diritti civili. Sia come sia il problema è diventato talmente esteso e pericoloso che la presa d'atto ufficiale è un segnale forte, peccato che le masse saranno anestetizzate con ancora maggiore consumismo.

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