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giovedì 23 febbraio 2012

La Giordania attiva una difesa missilistica che servirà anche Israele

Il timore di possibili attacchi contro Israele provenienti dalla Siria attiva la difesa antimissile della Giordania. In realtà l'azione del regno hashemita è volta a proteggere anche la propria frontiera con Damasco, lungo la quale sono già schierate le forze armate giordane. Il deterioramento della situazione siriana, giunto alla sempre più difficile situazione tra Tel Aviv e Teheran, impone agli USA misure sempre più cautelative per essere pronti ad ogni evenienza. Lo scenario che potrebbe presentarsi è di una Siria che attacca Israele, su propria decisione o spinta dall'Iran, per creare una azione diversiva dalla guerra civile che si sta inasprendo al proprio interno. E' un'ipotesi estrema, specialmente quella che vedrebbe Damasco agire da sola in questo senso, appena più probabile che l'attacco parta su indicazione dell'Iran, almeno fin quando Assad resta a capo del governo, viceversa, se si verificasse un vuoto di potere, non sarebbe impossibile per Teheran, già molto presente sul territorio sirano con propri uomini e mezzi, riuscire a fare partire un attacco diretto contro Israele, avente uno scopo preventivo, quale risposta anticipata al più volte minacciato attacco contro l'Iran. Militarmente il confine tra Siria ed Israele è il fianco meno protetto del paese della stella di David. Del resto un allargamento ulteriore del conflitto siriano ha come sviluppo più probabile, proprio Israele, obiettivo simbolo della lotta araba, capace di aggregare le più diverse tendenze dell'islamismo. La Giordania è alleata degli USA ed ha firmato un trattato di pace con Israele, ed il suo coinvolgimento concreto nella strategia di difesa è il segnale più nitido che la tensione ha già superato il livello di guardia. Del resto la combinata della guerra siriana con le esercitazioni militari iraniane, costituiscono già una minaccia più che concreta, all'interno della disputa sullo sviluppo della tecnologia nucleare dell'Iran. Materialmente le batterie di missili che la Giordania schiererà saranno costituite da Patriot forniti dalla Germania, su autorizzazione degli USA, ma è facile capire che dietro tutta l'operazione lo stato israeliano ha fatto da coordinatore, per coprire al più presto la falla nel proprio sistema di difesa. Il compito dei missili Patriot sarà quello di intercettare i missili Scud o m-600, che risultano nella disponibilità dell'arsenale siriano. Per la Giordania, tuttavia questa iniziativa può andare a creare qualche problema interno, per la presenza, sul suo territorio, di un gran numero di rifugiati palestinesi, che potrebbero diventare fonte di proteste contro la decisione di schierare installazioni missilistiche a vantaggio israeliano.

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