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Politica Internazionale
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venerdì 30 gennaio 2015
L'Unione Africana affronta i problemi del continente
I conflitti che attraversano l’Africa sono stati al centro delle discussioni nel vertice dell’Unione Africana, che si è tenuto ad Addis Abeba, dove ha assunto la presidenza di turno il Presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe. La maggiore preoccupazione riguarda l’incessante offensiva che Boko Haram sta conducendo in Nigeria e che si è recentemente rivolta anche ai territori limitrofi del Camerun. La necessità di affrontare l’emergenza islamista con una risposta unitaria dei governi africani è stata sancita dalle parole del presidente della Commissione dell’Unione Africana, Nkosazana Dlamini-Zuma, che ha lanciato l’allarme per la stabilità dell’intero continente, minacciata dalla brutalità e dalla violenza dei miliziani radicali. Ricordando che le vittime causate dalle azioni di Boko Haram, che ha intensificato gli episodi di violenza giungendo a sterminare interi villaggi, sono state circa 13.000 dal 2009, il Consiglio della pace e della sicurezza ha concordato la necessità della creazione di una forza militare internazionale, chiamando ad uno sforzo congiunto i paesi della regione, capace di sconfiggere gli integralisti islamici. Le azioni di Boko Haram minacciano, oltre alla sicurezza personale della popolazione, anche le possibilità di sviluppo economico, avendo praticamente preso in ostaggio un vasta area della Nigeria. La forza militare destinata a combattere gli integralisti dovrebbe contare su 7.500 effettivi provenienti da Nigeria, Camerun, Niger, Ciad e Benin, gli stessi paesi che già alla fine dello scorso anno avevano concordato la creazione di un contingente internazionale composto da 3.000 soldati, mai diventato operativo a causa dei disaccordi insorti tra Abuja ed i paesi vicini. Proprio questa perdita di tempo ha permesso a Boko Haram di intensificare i suoi raid, sia nel paese nigeriano, che nel vicino Camerun, entrato nell’obiettivo dei fondamentalisti. La diffusione dell’area operativa dei fondamentalisti islamici ha portato una grande preoccupazione anche nei paesi occidentali, timorosi di un contagio alle zone sub sahariane del continente, in una ideale congiunzione con il califfato, a cui Boko Haram dichiara di essere affiliato. La pressione dei paesi occidentali e dell’ONU potrebbe accelerare l’impiego della forza internazionale richiesta ad Addis Abeba, sul cui appoggio l’Unione Africana potrebbe chiedere aiuto alle potenze extra africane. Tuttavia non vi è soltanto Boko Haram a preoccupare l’Unione Africana: anche i conflitti in corso in Mali, Somalia, Libia, Sud Sudan e Congo rappresentano emergenze tutt’altro che trascurabili per la stabilità continentale. Una delle fonti di maggiore preoccupazione è rappresentata dalla sempre maggiore presenza dell’elemento religioso fondamentalista nei conflitti, una insorgenza di forze sempre nuove capaci di destabilizzare governi deboli e delegittimati dai continui cambiamenti degli equilibri politici, che operano in un contesto di profonda incertezza, grazie alla mancata risoluzione delle primavere arabe o di conflitti interni mai definiti e sempre capaci di destabilizzare i fragili apparati istituzionali. A queste debolezze strutturali è collegato il fenomeno, ampiamente denunciato dal Segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, presente al vertice di Addis Abeba, del volontà di restare al potere di molti leader africani, ben oltre il loro mandato naturale e tradendo le legittime aspirazioni delle popolazioni che dovrebbero rappresentare. In questo senso la designazione a Presidente di turno dell’Unione Africana nella persona di Robert Mugabe, appare in netto contrasto in quanto è in carica dal 1980 e è accusato dai suoi oppositori di avere mantenuto il potere con competizioni elettorali truccate ed intimidazioni e violenze contro i suoi avversari. Casi analoghi si registrano nella Repubblica Democratica del Congo, in Burundi, Ruanda e Togo, dove i capi di stato di queste nazioni sono accusati di cambiare le regole democratiche per allungare il proprio mandato. Si tratta di un aspetto endemico del funzionamento di diversi sistemi statali che impedisce al continente africano di conseguire standard di sviluppo adeguati alla grande ricchezza di materie prime disponibile e che non consente di affrontare in maniera autonoma le emergenze umanitarie, dalle carestie alle malattie (tra cui Ebola), che flagellano il continente nero.
The African Union addresses the problems of the continent
Conflicts crossing Africa were the focus of discussions in the African Union Summit, which was held in Addis Ababa, where he assumed the presidency of Zimbabwe's President Robert Mugabe. The major concern is the relentless offensive that Boko Haram is conducting in Nigeria and who recently addressed also to neighboring Cameroon. The need to address the emergency Islamist with a single response of African governments has been sanctioned by the words of the President of the African Union Commission, Nkosazana Dlamini-Zuma, who sounded the alarm for the stability of the entire continent, threatened by brutality and violence of radical militants. Recalling that the victims caused by the actions of Boko Haram, which has intensified the violence coming to exterminate entire villages, were about 13,000 since 2009, the Council of peace and security has agreed the need for the creation of an international military force, calling for a joint effort by the countries of the region, able to defeat the Islamic fundamentalists. The actions of Boko Haram threatens, in addition to the personal safety of the population, even the possibility of economic development, having practically taken hostage a large area of Nigeria. Military force designed to fight the fundamentalists should count on 7,500 effective from Nigeria, Cameroon, Niger, Chad and Benin, the same countries that already at the end of last year had agreed on the creation of an international force composed of 3,000 soldiers, never became operational because of disagreements arising between Abuja and neighboring countries. It is this loss of time allowed Boko Haram to intensify its raids, both in the country of Nigeria, which in neighboring Cameroon, which came into the lens of the fundamentalists. The spread of the operating area of Islamic fundamentalists led a major concern even in Western countries, fearful of contagion to sub Saharan areas of the continent, in a perfect conjunction with the caliphate, which Boko Haram claims to be affiliated. The pressure of the Western countries and the UN could accelerate the use of international force required in Addis Ababa, on whose support the African Union could seek help from extra African powers. However there is only Boko Haram to worry about the African Union: even the conflicts in Mali, Somalia, Libya, South Sudan and Congo are emergencies spillovers for continental stability. One of the sources of greatest concern is the increasing presence of the religious fundamentalist in conflicts, a new onset of forces increasingly able to destabilize governments weak and de-legitimized by the continuous changes in the political balance, operating in a context of deep uncertainty, thanks the lack of resolution of the Arab spring or internal conflicts never defined and always capable of destabilizing the fragile institutional apparatuses. These structural weaknesses connected the phenomenon, widely denounced by the UN Secretary General, Ban Ki-moon, who attended the summit in Addis Ababa, the desire to stay in power for many African leaders, well beyond their mandate and betraying the natural legitimate aspirations of the people who are supposed to represent. In this regard the appointment as Chairman of the African Union in the person of Robert Mugabe, is in stark contrast to what has been in office since 1980 and is accused by his opponents of having retained power with rigged electoral contests and intimidation and violence against his opponents. Similar cases are registered in the Democratic Republic of Congo, Burundi, Rwanda and Togo, where the heads of state of these nations are accused of changing the rules of democracy to extend its mandate. It is an endemic aspect of the operation of several state systems that prevents the African continent to achieve development standards appropriate to the great wealth of raw materials available and that does not allow to deal independently humanitarian emergencies, famine diseases (including Ebola), which plague the continent.
La Unión Africana se ocupa de los problemas del continente
Los conflictos que cruzan África fueron el foco de las discusiones en la Cumbre de la Unión Africana, que se celebró en Addis Abeba, donde asumió la presidencia del presidente de Zimbabue, Robert Mugabe. La principal preocupación es la ofensiva implacable que Boko Haram está llevando a cabo en Nigeria y que recientemente se dirige también al vecino Camerún. La necesidad de abordar el islamista de emergencia con una única respuesta de los gobiernos africanos ha sido sancionado por las palabras del Presidente de la Comisión de la Unión Africana, Nkosazana Dlamini-Zuma, quien dio la voz de alarma para la estabilidad de todo el continente, amenazada por la brutalidad y la violencia de los militantes radicales. Recordando que las víctimas causadas por las acciones de Boko Haram, que se ha intensificado la violencia por parte de exterminar pueblos enteros, eran alrededor de 13.000 desde el año 2009, el Consejo de la paz y la seguridad se ha acordado la necesidad de la creación de una fuerza militar internacional, pidiendo un esfuerzo conjunto de los países de la región, capaz de derrotar a los fundamentalistas islámicos. Las acciones de Boko Haram amenaza, además de la seguridad personal de la población, incluso la posibilidad de un desarrollo económico, habiendo prácticamente tomados como rehenes un área grande de Nigeria. La fuerza militar diseñada para combatir a los fundamentalistas debería contar con 7.500 efectivos, de Nigeria, Camerún, Níger, Chad y Benin, los mismos países que ya a finales del año pasado se habían comprometido en la creación de una fuerza internacional compuesta por 3.000 soldados, nunca llegó a ser operativa debido a los desacuerdos que surjan entre Abuja y los países vecinos. Es esta pérdida de tiempo permitido Boko Haram para intensificar sus ataques, tanto en el país de Nigeria, que en el vecino Camerún, que entró en la lente de los fundamentalistas. La propagación de la zona de operación de los fundamentalistas islámicos condujo una preocupación importante incluso en los países occidentales, temerosos del contagio a las zonas subsaharianos del continente, en una conjunción perfecta con el califato, que Boko Haram dice estar afiliado. La presión de los países occidentales y la ONU podría acelerar el uso de la fuerza internacional que se requiere en Addis Abeba, en cuyo apoyo a la Unión Africana podría buscar la ayuda de potencias africanas adicionales. Sin embargo sólo hay Boko Haram que preocuparse de la Unión Africana: incluso los conflictos en Malí, Somalia, Libia, Sudán del Sur y el Congo son emergencias efectos indirectos para la estabilidad continental. Una de las fuentes de mayor preocupación es la creciente presencia del fundamentalismo religioso en los conflictos, una nueva aparición de fuerzas cada vez más capaces de desestabilizar a los gobiernos débiles y de-legitimado por los continuos cambios en el equilibrio político, que operan en un contexto de profunda incertidumbre, gracias la falta de resolución de la primavera árabe o conflictos internos nunca definió y siempre capaz de desestabilizar los aparatos institucionales frágiles. Estas debilidades estructurales conectados fenómeno, ampliamente denunciada por el Secretario General de la ONU, Ban Ki-moon, quien asistió a la cumbre en Addis Abeba, el deseo de permanecer en el poder por muchos líderes africanos, mucho más allá de su mandato y de traicionar lo natural legítimas aspiraciones de la gente que se supone representan. En este sentido, el nombramiento como Presidente de la Unión Africana en la persona de Robert Mugabe, está en marcado contraste con lo que ha estado en el cargo desde 1980 y es acusado por sus opositores de haber retenido el poder con concursos amañados electorales y la intimidación y la violencia contra sus oponentes. Casos similares se registran en la República Democrática del Congo, Burundi, Rwanda y Togo, donde los jefes de Estado de estos países están acusados de cambiar las reglas de la democracia para extender su mandato. Es un aspecto endémico de la operación de varios sistemas de estado que impide que el continente africano para alcanzar los estándares de desarrollo adecuadas a la gran riqueza de materias primas disponibles y que no permite tratar las emergencias humanitarias de forma independiente, enfermedades del hambre (incluyendo Ébola), que asolan el continente.
Die Afrikanische Union behandelt die Probleme des Kontinents
Konflikte Querung Afrikas standen im Mittelpunkt der Diskussionen in der Gipfel der Afrikanischen Union, die in Addis Abeba, wo er übernahm die Präsidentschaft von Simbabwes Präsident Robert Mugabe stattfand. Die größte Sorge ist die unerbittliche Offensive, die Boko Haram in Nigeria und die Durchführung der vor kurzem sprach auch ins benachbarte Kamerun. Die Notwendigkeit, die Notfall-Islamist mit einem einzigen Antwort der afrikanischen Regierungen anzusprechen wurde von den Worten des Präsidenten der Kommission der Afrikanischen Union, Nkosazana Dlamini-Zuma, der den Alarm für die Stabilität des gesamten Kontinents klang, bedroht sanktioniert Brutalität und Gewalt radikaler Kämpfer. Hinweis darauf, dass die Opfer durch die Aktionen der Boko Haram, die die Gewalt kommen, um ganze Dörfer vernichten intensiviert hat dazu geführt, waren etwa 13.000 seit 2009 hat sich der Rat für Frieden und Sicherheit die Notwendigkeit der Schaffung einer internationalen Streitmacht vereinbart, fordert eine gemeinsame Anstrengung von den Ländern der Region, in der Lage, die islamischen Fundamentalisten zu besiegen. Die Aktionen der Boko Haram droht, neben der persönlichen Sicherheit der Bevölkerung, auch die Möglichkeit der wirtschaftlichen Entwicklung, nachdem sie praktisch als Geiseln genommen ein großes Gebiet von Nigeria. Militärische Gewalt entwickelt, um die Fundamentalisten kämpfen sollte 7500 in Kraft ab Nigeria, Kamerun, Niger, Tschad und Benin, die gleichen Länder, die bereits am Ende des vergangenen Jahres hatte die Schaffung einer internationalen Truppe von 3.000 Soldaten bestehen vereinbart zählen, wurde nie Betriebs wegen Meinungsverschiedenheiten, die zwischen Abuja und den Nachbarländern. Es ist dieser Zeitverlust erlaubt Boko Haram, seine Überfälle zu intensivieren, sowohl im Land Nigeria, die im benachbarten Kamerun, der in das Objektiv der Fundamentalisten kam. Die Ausbreitung der Arbeitsbereich der islamischen Fundamentalisten führte ein wichtiges Anliegen, auch in den westlichen Ländern, aus Angst vor Ansteckung südlich der Sahara Gebieten des Kontinents, in perfekter Verbindung mit dem Kalifat, die Boko Haram behauptet, angeschlossen sein. Der Druck der westlichen Länder und der UNO könnte die Verwendung von internationalen Truppe in Addis Abeba erforderlich zu beschleunigen, auf deren Unterstützung der Afrikanischen Union könnte Hilfe von zusätzlichen afrikanischen Mächte suchen. Allerdings gibt es nur Boko Haram, über die Afrikanische Union Sorge: auch die Konflikte in Mali, Somalia, Libyen, Südsudan und Kongo sind Notfälle Spillovers für Kontinental Stabilität. Eine der Quellen der größte Sorge ist, die zunehmende Präsenz von religiösen Fundamentalisten in Konflikte ein neuer Ausbruch der Streitkräfte zunehmend in der Lage zu destabilisieren Regierungen schwach und de-legitimiert durch die kontinuierlichen Veränderungen in der politischen Balance, die in einem Zusammenhang mit der tiefen Unsicherheit, dank der Mangel an Auflösung der arabischen Frühling oder internen Konflikten nie definiert und immer in der Lage zu destabilisieren die fragile institutionelle Apparaturen. Diese strukturellen Schwächen verbunden mit dem Phänomen, weitgehend von der UN-Generalsekretär Ban Ki-moon, der den Gipfel in Addis Abeba, der Wunsch, an der Macht für viele afrikanische Führer bleiben, die weit über ihr Mandat besuchte denunziert und Verrat an der natürlichen legitimen Bestrebungen der Menschen, die darstellen sollen. In diesem Zusammenhang die Ernennung zum Vorsitzenden der Afrikanischen Union in der Person von Robert Mugabe, steht in krassem Gegensatz zu dem, was im Amt seit 1980 und wird von seinem Gegner mit Macht mit manipulierten Wahlkämpfen und der Einschüchterung und Gewalt gegen beibehalten angeklagt seine Gegner. Ähnliche Fälle sind in der Demokratischen Republik Kongo, Burundi, Ruanda und Togo, wo die Staats- dieser Nationen werden zur Veränderung der Regeln der Demokratie ihr Mandat so auszuweiten beschuldigt registriert. Es ist eine endemische Aspekt der Betrieb von mehreren Körpersystemen, die den afrikanischen Kontinent verhindert Entwicklungsnormen für den großen Reichtum an Rohstoffen zur Verfügung zu erreichen, und dass es nicht erlaubt, unabhängig humanitären Notsituationen, Hunger Krankheiten (einschließlich befassen Ebola), die den Kontinent plagen.
L'Union africaine aborde les problèmes du continent
Conflits qui traversent l'Afrique ont été au centre des discussions du Sommet de l'Union africaine, qui se est tenue à Addis-Abeba, où il a assumé la présidence du président Robert Mugabe du Zimbabwe. La préoccupation majeure est l'offensive implacable qui Boko Haram mène au Nigeria et qui a récemment adressée également au Cameroun voisin. La nécessité de traiter l'islamiste d'urgence avec une seule réponse des gouvernements africains a été sanctionnée par les mots du président de la Commission de l'Union africaine, Nkosazana Dlamini-Zuma, qui a sonné l'alarme pour la stabilité de l'ensemble du continent, menacé par la brutalité et la violence des militants radicaux. Rappelant que les victimes provoquées par les actions de Boko Haram, qui a intensifié la violence venant d'exterminer des villages entiers, étaient d'environ 13 000 depuis 2009, le Conseil de paix et de sécurité a accepté la nécessité de la création d'une force militaire internationale, appelant à un effort commun par les pays de la région, capables de vaincre les fondamentalistes islamiques. Les actions de Boko Haram menace, en plus de la sécurité personnelle de la population, même la possibilité de développement économique, après avoir pratiquement pris en otage une grande surface du Nigeria. La force militaire conçu pour lutter contre les intégristes devrait compter sur 7500 à compter du Nigeria, le Cameroun, le Niger, le Tchad et le Bénin, les mêmes pays qui déjà à la fin de l'année dernière se étaient entendus sur la création d'une force internationale composée de 3.000 soldats, ne est jamais devenu opérationnel en raison de désaccords surgissent entre Abuja et les pays voisins. Ce est cette perte de temps a permis Boko Haram à intensifier ses raids, tant dans le pays du Nigeria, qui, dans le Cameroun voisin, qui est entré dans l'objectif des fondamentalistes. La propagation de la zone d'exploitation des fondamentalistes islamiques a conduit une préoccupation majeure, même dans les pays occidentaux, de peur de contagion aux zones subsahariens du continent, dans une parfaite conjonction avec le califat, qui Boko Haram revendique d'être affilié. La pression des pays occidentaux et l'ONU pourrait accélérer l'utilisation de la force internationale nécessaire à Addis-Abeba, dont le soutien à l'Union africaine pourrait demander l'aide de puissances africaines supplémentaires. Cependant, il ne est que Boko Haram à vous soucier de l'Union africaine: même les conflits au Mali, la Somalie, la Libye, le Soudan du Sud et le Congo sont des urgences retombées pour la stabilité du continent. L'une des sources les plus préoccupantes est la présence croissante de la fondamentaliste religieux dans les conflits, une nouvelle apparition de forces de plus en plus capables de déstabiliser des gouvernements faibles et de-légitimé par les changements continus dans l'équilibre politique, opérant dans un contexte d'incertitude profonde, merci l'absence de résolution du printemps arabe ou de conflits internes jamais définie et toujours capable de déstabiliser les appareils institutionnels fragiles. Ces faiblesses structurelles reliées au phénomène, largement dénoncée par le Secrétaire général de l'ONU, Ban Ki-moon, qui a assisté au sommet à Addis-Abeba, le désir de rester au pouvoir pour de nombreux dirigeants africains, bien au-delà de leur mandat et de trahir le naturel aspirations légitimes des gens qui sont censés représenter. À cet égard la nomination en tant que Président de l'Union africaine en la personne de Robert Mugabe, est à l'opposé de ce qui a été en fonction depuis 1980 et est accusé par ses adversaires d'avoir gardé le pouvoir avec des concours truquées électorales et l'intimidation et la violence contre ses adversaires. Des cas similaires sont enregistrés dans la République démocratique du Congo, le Burundi, le Rwanda et le Togo, où les chefs d'Etat de ces pays sont accusés de changer les règles de la démocratie d'étendre son mandat. Ce est un aspect endémique de l'exploitation de plusieurs systèmes étatiques qui empêche le continent africain pour atteindre les normes de développement appropriées à la grande richesse en matières premières disponibles et cela ne permet pas de traiter les urgences humanitaires, indépendamment des maladies (y compris de la famine Ebola), qui souffre le continent.
A União Africano aborda os problemas do continente
Os conflitos que atravessam a África foram o foco das discussões na Cimeira da União Africano, que foi realizada em Adis Abeba, onde assumiu a presidência do presidente do Zimbábue, Robert Mugabe. A grande preocupação é a ofensiva implacável que Boko Haram está realizando na Nigéria e que recentemente discursou também para a vizinha República dos Camarões. A necessidade de abordar o islamita emergência com uma única resposta dos governos africanos foi sancionada pelas palavras do Presidente da Comissão da União Africano, Nkosazana Dlamini-Zuma, que soou o alarme para a estabilidade de todo o continente, ameaçado por brutalidade e violência de militantes radicais. Lembrando que as vítimas causadas pelas ações do Boko Haram, que intensificou a violência que vem para exterminar aldeias inteiras, foram cerca de 13.000 desde 2009, o Conselho de paz e segurança concordou a necessidade da criação de uma força militar internacional, pedindo um esforço conjunto dos países da região, capazes de derrotar os fundamentalistas islâmicos. As ações do Boko Haram ameaça, além da segurança pessoal da população, até mesmo a possibilidade de desenvolvimento econômico, tendo praticamente tomado como refém uma grande área da Nigéria. A força militar destinados a lutar contra os fundamentalistas deve contar com 7.500 eficaz da Nigéria, Camarões, Níger, Chade e Benin, os mesmos países que já no final do ano passado tinham acordado a criação de uma força internacional composta por 3.000 soldados, nunca se tornou operacional por causa de divergências surgidas entre Abuja e países vizinhos. É essa perda de tempo permitido Boko Haram a intensificar os seus ataques, tanto no país de Nigéria, que na vizinha República dos Camarões, que veio para a lente dos fundamentalistas. A propagação da área operacional de fundamentalistas islâmicos levou uma grande preocupação, mesmo em países ocidentais, com medo de contágio às áreas sub saarianos do continente, em um conjunto perfeito com o califado, que Boko Haram reivindica ser filiado. A pressão dos países ocidentais e da ONU poderia acelerar o uso da força internacional necessária em Adis Abeba, em cujo apoio da União Africano poderia procurar a ajuda de poderes extra africanos. No entanto, há apenas Boko Haram se preocupar com a União Africano: até mesmo os conflitos no Mali, Somália, Líbia, Sudão do Sul e Congo são emergências spillovers para a estabilidade continental. Uma das fontes de maior preocupação é a crescente presença do fundamentalista religioso em conflitos, um novo início de forças cada vez mais capazes de desestabilizar os governos fracos e pelas contínuas mudanças no equilíbrio político, operando em um contexto de profunda incerteza legitimou-de, graças a falta de resolução da primavera árabe ou conflitos internos nunca definido e sempre capaz de desestabilizar os aparatos institucionais frágeis. Estas fragilidades estruturais ligados ao fenómeno, amplamente denunciada pelo Secretário-Geral das Nações Unidas, Ban Ki-moon, que participou da reunião de cúpula em Addis Abeba, o desejo de permanecer no poder por muitos líderes africanos, bem além de seu mandato e trair o singular aspirações legítimas das pessoas que supostamente representam. Neste contexto, a nomeação como Presidente da União Africano na pessoa de Robert Mugabe, está em contraste gritante com o que está no cargo desde 1980 e é acusado por seus adversários de ter mantido o poder com concursos fraudulentas eleitorais e intimidação e violência contra seus adversários. Casos semelhantes são registadas na República Democrática do Congo, Burundi, Ruanda e Togo, onde os chefes de Estado destas nações são acusados de alterar as regras da democracia para estender seu mandato. É um aspecto endêmica do funcionamento de vários sistemas estaduais que impede que o continente Africano para alcançar padrões de desenvolvimento adequadas para a grande riqueza de matérias-primas disponíveis e que não permite que lidar emergências humanitárias de forma independente, as doenças da fome (incluindo Ebola), que assolam o continente.
Африканский союз рассматривает проблемы континента
Конфликты, пересекающие Африки в центре дискуссий в саммите Африканского союза, который проходил в Аддис-Абебе, где он взял на себя председательство президента Зимбабве Роберта Мугабе.Серьезную озабоченность вызывает неустанно обидное, что Боко Харам проводит в Нигерии и который недавно обратился также к соседним Камерун.Необходимость решения аварийного исламистской одном ответе правительств африканских стран была санкционирована словам Президента Комиссии Африканского союза Нкосазаной Дламини-Зума, который звучал сигнал тревоги для стабильности всего континента, которому угрожает жестокость и насилие радикальных боевиков. Напоминая, что жертвами вызванных действиями Боко Харам, которая усилилась насилие подходит к истреблять целые деревни, было около 13 000 в 2009 году, Совет мира и безопасности согласовал необходимость создания международной военной силы, призывая к совместным усилиям со стороны стран региона, способных победить исламских фундаменталистов. Действия Боко Харам угрожает, в дополнение к личной безопасности населения, даже возможность экономического развития, то, практически взяты в заложники большую площадь Нигерии. Военная сила призвана бороться с фундаменталистами стоит рассчитывать на 7500 вступает в силу с Нигерии, Камеруна, Нигерии, Чада и Бенина, тех же странах, что уже в конце прошлого года договорились о создании международных сил, состоящей из 3000 солдат, не стал функционирует из-за разногласий, возникших между Абуджа и соседних стран. Именно это потеря времени, отведенного Боко Харам активизировать свои набеги, как в стране, Нигерии, которая в соседней Камерун, который вступил в объектив фундаменталистов.Распространение в рабочей зоне исламских фундаменталистов во главе серьезную озабоченность и даже в западных странах, опасаясь заразы в суб Сахары районах континента, в идеальном сочетании с халифата, который Боко Харам утверждает, аффилированным.Давление западных стран и ООН может ускорить использование международных сил, необходимых в Аддис-Абебе, на чью поддержку Африканский союз может обратиться за помощью к дополнительных африканских сил. Однако есть только Боко Харам беспокоиться о Африканским союзом: даже конфликты в Мали, Сомали, Ливии, Южном Судане и Конго чрезвычайные ситуации внешние эффекты для континентальной стабильности. Одним из источников, вызывающих наибольшую озабоченность является повышение присутствие религиозного фундаментализма в конфликтах, новое начало сил больше возможностей для дестабилизации правительства слабы и де-узаконено непрерывных изменений в политическом балансе, работающих в условиях глубокого неопределенности, благодаряотсутствие разрешения арабской весны или внутренних конфликтов никогда не определяется и всегда способны дестабилизировать хрупкие институциональные аппараты. Эти структурные недостатки связаны с явлением, широко осудил Генеральным секретарем ООН Пан Ги Муном, который присутствовал на саммите в Аддис-Абебе, желание остаться у власти в течение многих африканских лидеров, а за их мандата и предательстве естественно законные чаяния людей, которые должны представлять. В этой связи назначение в качестве председателя Африканского союза в лице Роберта Мугабе, находится в явном противоречии с тем, что было в офисе с 1980 года и обвинен своими оппонентами в том, удержать власть с фальсификации выборов конкурсах и запугивания и насилия в отношении его противники. Подобные случаи зарегистрированы в Демократической Республике Конго, Бурунди, Руанды и Того, где главы государств этих стран обвиняют в изменении правил демократии расширить свой мандат. Это эндемик аспект работы нескольких государственных систем, которая предотвращает африканский континент, чтобы достичь стандартов развития, соответствующие великого богатства сырья доступной и, что не позволяет заниматься самостоятельно чрезвычайных гуманитарных ситуаций, голод заболеваний (в том числе Эбола), который чумы континент.
非洲聯盟解決非洲大陸的問題
衝突穿越非洲的非洲聯盟首腦會議,這是在亞的斯亞貝巴,在那裡他擔任津巴布韋總統羅伯特·穆加貝的總統舉行討論的焦點。主要關注的是博科聖地正在進行在尼日利亞,誰也於近日向鄰國喀麥隆的無情攻擊。需要解決的緊急伊斯蘭與非洲各國政府的一個回應已批准了非洲聯盟委員會主席,恩科薩扎納·德拉米尼 - 祖馬,誰敲響了警鐘整個大陸的穩定,威脅的話殘暴和激進武裝分子的暴力行為。回顧造成博科聖地,這加劇了暴力來消滅整個村莊的行動的受害者,大約13000自2009年以來,和平與安全委員會已同意有必要建立一個國際軍事部隊,呼籲共同努力該地區的國家,能夠戰勝伊斯蘭原教旨主義者。博科聖地的行動威脅到,除了人口的人身安全,經濟發展,甚至有可能,已經幾乎被劫持為人質的大面積尼日利亞。旨在打擊原教旨主義軍事力量應該指望7500從尼日利亞,喀麥隆,尼日爾,乍得和貝寧,已經在去年年底已同意就創造了3000名士兵組成的國際部隊在同一國家有效的,從來沒有成為由於運營阿布賈和鄰國之間所產生的分歧。正是這種損失讓博科聖地加緊掃蕩的時候,無論是在尼日利亞的國家,鄰國喀麥隆,它進入了原教旨主義者的鏡頭。伊斯蘭原教旨主義者的經營面積的蔓延導致的主要問題,即使在西方國家,害怕傳染給大陸撒哈拉以南地區,與哈里發完美結合,這博科聖地聲稱心心相印。西方國家和聯合國的壓力可能會加速利用在亞的斯亞貝巴需要國際部隊,在他們的支持非洲聯盟可能尋求額外的權力非洲的幫助。然而,只有博科聖地擔心非洲聯盟:即使是在馬里,索馬里,利比亞,蘇丹南部和剛果衝突突發事件的溢出效應對大陸的穩定。其中最令人關注的消息是宗教原教旨主義的增加存在衝突,一個新的發力越來越能夠動搖政府的軟弱和去合法化的不斷變化的政治平衡,在深不確定性的背景下運行的,謝謝缺少阿拉伯之春或內部衝突分辨率從未定義,總是能夠動搖脆弱的機構的設備。這些結構性弱點連接的現象,由聯合國秘書長潘基文,誰參加了在亞的斯亞貝巴,以繼續執政對很多非洲國家領導人,遠遠超出了他們的職權的慾望峰會廣泛譴責和背叛自然應該代表誰的人合法願望。在這方面,擔任非洲聯盟主席羅伯特·穆加貝的人,是形成了鮮明的對比,自1980年以來有什麼一直在辦公室,被他的反對者指責保留權力與被操縱的選舉競賽和恐嚇和暴力侵害的他的對手。類似的情況是註冊在剛果,布隆迪,盧旺達和多哥,在這些國家的元首被指控改變民主的規則,以延長其任務的民主共和國。這是一些國家制度,防止非洲大陸實現適當的原材料可用的巨大財富發展的標準操作的地方性方面,而不允許獨立處理人道主義緊急情況,飢荒疾病(包括埃博拉病毒),它困擾著非洲大陸。
アフリカ連合は、大陸の問題に対処する
アフリカを横断する紛争は、彼はジンバブエの大統領のロバート·ムガベの大統領に就任アディスアベバで開催されたアフリカ連合首脳会議、議論の焦点となった。主要な関心事は、ボコ·ハラムはナイジェリアで実施し、最近カメルーン隣国にも対処される容赦ない攻撃である。アフリカ諸国政府の単一の応答で緊急イスラム教徒に対処する必要性が脅かさ、大陸全体の安定性のためにアラームを鳴らしアフリカ連合委員会、ノーサザーナ·ドラミニ·ズマ、社長の言葉によって認可されました過激派の残虐行為と暴力。全体の村を退治に来て暴力を激化しているボコ·ハラム、の行為に起因する被害者は、2009年以来、約13,000であったことを想起し、平和と安全の理事会は、国際的な軍事力の作成のための必要性を合意しているイスラム原理主義を倒すことができる地域の国々、共同の努力を求める。ボコ·ハラムの行動は事実上人質にナイジェリアの大面積をとった、人口の個人の安全、経済発展の可能性さえに加えて、脅かしています。原理主義と戦うために設計された軍事力はナイジェリア、カメルーン、ニジェール、チャド及びベニン、すでに昨年末に3000人の兵士で構成される国際的な力の創設に合意したのと同じ国からの効果的な7500を当てにすべき、となったことはありません運用アブジャと近隣諸国との間に生じる意見の相違のために。それは、ボコ·ハラムは、両方の原理主義のレンズに入って来た隣のカメルーン、ナイジェリア、の国で、その襲撃を強化することができ、時間のこの損失である。イスラム原理主義の動作領域の広がりはボコ·ハラムが所属すると主張してカリフと完全連動して、で、大陸のサブサハラ地域への波及を恐れ、でも欧米諸国に大きな懸念を導いた。欧米諸国と国連の圧力はアディスアベバで要求される国際武力行使を加速することができ、その支持体上でアフリカ連合は、余分なアフリカの大国から助けを求めることができます。しかしそこにあるだけでボコ·ハラムアフリカ連合を心配する:マリ、ソマリア、リビア、南スーダンとコンゴさえ紛争は大陸の安定性のための緊急時のスピルオーバーである。最大の懸念の源の1つは、競合の宗教原理主義の増大する存在、深い不確実性のコンテキストで動作し、弱いとデ正当な政治バランスの連続的な変化によって、政府を不安定にすることがますますできるような力の新規発症、感謝ですアラブの春または内部紛争の解決の欠如定義されていないと脆弱な制度的装置を不安定にするのは常に可能ではない。これらの構造的な弱点は、広くアディスアベバ、よく彼らの任務を超えて、多くのアフリカの指導者のための電力に滞在する欲求でサミットに出席した国連事務総長、潘基文、によって非難現象を、接続されており、自然を裏切る表現することになっている人々の正当な願望。ロバート·ムガベの人でアフリカ連合の議長として任命この点では、1980年以来、事務所にあったものに全く対照的であるとリグ選挙コンテストや脅迫や暴力で電源を維持したの彼の反対によって告発される彼の反対者。似たようなケースは、これらの国の国家元首がその任務を拡張するために民主主義のルールを変更すると非難されているコンゴ、ブルンジ、ルワンダ、トーゴ、民主共和国で登録されている。これは、入手可能な原料の偉大な富への適切な開発標準を達成するためにアフリカ大陸を防止し、それが独立して人道緊急事態に対処することはできませんいくつかの状態システムの運用の風土病側面、飢饉疾患(含むですエボラ)、大陸を悩ませる。
يعالج الاتحاد الأفريقي مشاكل القارة
وكانت الصراعات عبور أفريقيا محور المناقشات في قمة الاتحاد الأفريقي التي عقدت في أديس أبابا، حيث تولى رئاسة رئيس زيمبابوي روبرت موغابي. مصدر القلق الرئيسي هو هجوم لا هوادة فيها أن بوكو حرام تجري في نيجيريا والذي خاطب مؤخرا أيضا إلى الكاميرون المجاورة. تم عقوبات على ضرورة معالجة الاسلامية الطارئة مع استجابة واحدة من الحكومات الأفريقية من كلمات رئيس مفوضية الاتحاد الأفريقي، نكوسازانا دلاميني-زوما، الذي دقت ناقوس الخطر لاستقرار القارة بأكملها، مهددة الوحشية والعنف من المتشددين المتطرفين. وإذ تشير إلى أن الضحايا الناجمة عن تصرفات بوكو حرام، والتي كثفت العنف القادمة لإبادة قرى بأكملها، وكانت حوالي 13،000 منذ عام 2009، وافق مجلس السلام والأمن على الحاجة لإنشاء قوة عسكرية دولية، داعيا الى جهد مشترك من قبل دول المنطقة، وقادرة على هزيمة الأصوليين الإسلاميين. تصرفات بوكو حرام يهدد، بالإضافة إلى السلامة الشخصية من السكان، وحتى إمكانية التنمية الاقتصادية، بعد أن اتخذت عمليا رهينة مساحة كبيرة من نيجيريا. قوة عسكرية تهدف إلى محاربة الأصوليين يجب الاعتماد على 7،500 اعتبارا من نيجيريا والكاميرون والنيجر وتشاد وبنين، ونفس البلدان التي بالفعل في نهاية العام الماضي قد وافقت على إنشاء قوة دولية تتألف من 3،000 جندي، لم يصبح لأن تشغيله من الخلافات التي تنشأ بين أبوجا والدول المجاورة. هذا هو ضياع الوقت يسمح بوكو حرام على تكثيف غاراتها، سواء في بلد نيجيريا، والتي في الكاميرون المجاورة، والتي دخلت حيز عدسة الأصوليين. انتشار مجال التشغيل من الأصوليين الإسلاميين أدى مصدر قلق كبير حتى في الدول الغربية، خوفا من انتقال العدوى إلى المناطق الواقعة جنوب الصحراء الكبرى في القارة، في العطف تام مع الخلافة، التي تدعي بوكو حرام لتكون تابعة. ضغط الدول الغربية والأمم المتحدة يمكن أن يسرع من استخدام القوة الدولية المطلوبة في أديس أبابا، فعن دعم الاتحاد الافريقي قد طلب المساعدة من القوى الأفريقية إضافية. ومع ذلك لا يوجد سوى بوكو حرام ما يدعو للقلق الاتحاد الأفريقي: حتى الصراعات في مالي والصومال وليبيا وجنوب السودان والكونغو وحالات الطوارئ الآثار غير المباشرة للاستقرار القاري. أحد المصادر الأكثر إثارة للقلق هو الوجود المتزايد للالأصولي الديني في الصراعات، وبداية جديدة للقوات قادرة على نحو متزايد لزعزعة استقرار الحكومات الضعيفة والتغييرات المستمرة في التوازن السياسي، وتعمل في إطار من عدم اليقين في أعماق الشرعية دي، وذلك بفضل عدم وجود قرار من الربيع العربي أو الصراعات الداخلية لم تحدد ودائما قادرة على زعزعة استقرار الأجهزة المؤسسية الهشة. إتصال نقاط الضعف الهيكلية هذه الظاهرة، ندد على نطاق واسع من قبل الأمين العام للأمم المتحدة، بان كي مون، الذي حضر قمة في أديس أبابا، والرغبة في البقاء في السلطة لكثير من الزعماء الأفارقة، إلى ما وراء ولاية وبخيانة الطبيعية التطلعات المشروعة للشعب الذين من المفترض أن تمثل. وفي هذا الصدد تعيين رئيسا للاتحاد الأفريقي في شخص روبرت موجابي، هو في تناقض صارخ مع ما كان في منصبه منذ عام 1980 والمتهم من قبل خصومه في أنه احتفظ السلطة مع مسابقات المزورة الانتخابية والترهيب والعنف ضد خصومه. يتم تسجيل حالات مماثلة في جمهورية الكونغو الديمقراطية وبوروندي ورواندا وتوغو، حيث اتهم رئيس دولة من هذه الدول لتغيير قواعد الديمقراطية تمديد ولايتها. ومن جانب المتوطنة لتشغيل عدة أنظمة الدولة التي تمنع القارة الأفريقية لتحقيق المعايير المناسبة لتطوير ثروة كبيرة من المواد الخام المتوفرة والتي لا تسمح للتعامل حالات الطوارئ الإنسانية بشكل مستقل، وأمراض المجاعة (بما في ذلك إيبولا)، التي تعاني منها القارة.
giovedì 29 gennaio 2015
Kim Jong-un visiterà ufficialmente Mosca
La prima visita in assoluto in un paese estero per il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un appare come un fatto nuovo nel panorama delle relazioni internazionali. Fonti ufficiali della Russia, la nazione in cui si recherà il capo dello stato di Pyongyang, confermano l’accoglimento dell’invito esteso al leader nordcoreano per la partecipazione alle celebrazioni del settantesimo anniversario della sconfitta del nazismo, che si terrà a Mosca. Quali implicazioni da ambo le parti si nascondono dietro questa visita, che arriva inattesa. Per la Corea del Nord può rappresentare il tentativo di uscire dall’isolamento in cui si è rifugiata la dittatura di Pyongyang, per la necessità di avere un nuovo interlocutore internazionale, dopo che i rapporti con Pechino si sono logorati per le questioni relative allo sviluppo degli armamenti nucleari, portati avanti da Kim Jong-un: un nuovo partner internazionale, scelto tra gli avversari degli USA è sicuramente una scelta indicativa. Ma oltre le ragioni diplomatiche vi sono anche quelle economiche: la Russia è impegnata nella costruzione di infrastrutture nel paese nordcoreano, come ferrovie e gasdotti ed intende aumentare la collaborazione con Pyongyang, che viene identificato come un partner potenzialmente in crescita e che offre opportunità economiche sul fronte del basso costo del lavoro. Certamente le sanzioni verso Mosca costringono la Russia a cercare di allargare il più possibile il proprio campo di azione, ma le ragioni di un avvicinamento così significativo con la dittatura di Pyongyang appaiono più di ordine politico internazionale. Il Cremlino, con un possibile legame diplomatico con la Corea del Nord, potrebbe arrivare a mettere le sue navi all’interno delle rotte del sud est asiatico, ritenute ormai essenziali per i commerci internazionali ed entrare in maniera diretta nella contesa che sembrava destinata ad essere una questione a due tra USA e Cina. I pesanti contrasti tra Pyongyang e Washington possono essere sfruttati da Mosca in una panoramica più ampia che coinvolga anche le implicazioni della questione ucraina. Putin potrebbe estendere i suoi motivi di attrito con Obama coinvolgendo la Corea del Nord; questa tattica potrebbe portare una forte alterazione di equilibri decisamente instabili tra Russia ed occidente. Tuttavia il Cremlino, se entrasse o pensasse di entrare in questa logica, non dovrebbe sottovalutare le difficoltà di un rapporto internazionale con la Corea del Nord, che appare governata da un apparato sempre più imprevedibile, tanto che l’unico alleato su cui può contare Pyongyang, la Cina, ha allentato di molto i rapporti con il difficile vicino. Deve essere messa anche in conto una reazione di Pechino ed un eventuale avvicinamento dei due stati, che hanno diradato i rapporti con la fine dell’Unione Sovietica; la Cina considera la zona del Mar Giallo di sua esclusiva competenza e proprio su questa ragione si fondano le ostilità con gli Stati Uniti; avere un altro grande soggetto internazionale ai suoi confini potrebbe non essere gradito, a meno che la Russia abbia avuto un consenso, anche non ufficiale, dai dirigenti di Pechino in una ottica anti americana. Questa ipotesi potrebbe lasciare intendere il coinvolgimento, consapevole o no, della stessa Corea del Nord in una tacita alleanza per alterare gli equilibri regionali, grazie ad un uso spregiudicato dei rapporti internazionali. Il contraccolpo dell’immagine, cioè quello di ricevere un esponente di una delle dittature più dure del mondo, non sembra preoccupare Putin, che si esporrà senz’altro a critiche pesanti dai paesi occidentali, elemento che non farà che rinforzare la percezione di democrazia alterata come forma di governo presente in Russia.
Kim Jong-un will visit Moscow officially
The first-ever visit to a foreign country for the leader of North Korea, Kim Jong-un appears to be a new fact in the world of international relations. Official sources of Russia, the country where the head of state will travel to Pyongyang, confirm the acceptance of the invitation extended to the North Korean leader to participate in the celebrations of the seventieth anniversary of the defeat of Nazism, to be held in Moscow. What implications both sides are hiding behind this visit, which comes unexpected. For North Korea may be trying to come out of isolation in which he fled the dictatorship in Pyongyang, the need for a new international partner, after relations with Beijing have been worn for matters relating to the development of nuclear weapons, carried out by Kim Jong-un: a new international partner, chosen from among the opponents of the US is a good choice indicative. But beyond diplomatic reasons there are also economic ones: Russia is engaged in the construction of infrastructure in the country of North Korea, such as railways and pipelines and intends to increase cooperation with Pyongyang, which is identified as a potential partner in growth and offering economic opportunities on in front of the lower labor costs. Certainly sanctions towards Moscow compel Russia to seek to expand as much as possible their own field of action, but the reasons for such an approach significantly with the dictatorship in Pyongyang appear more international political order. The Kremlin, with a possible diplomatic ties with North Korea, could get to put his ships within the routes of Southeast Asia, now deemed essential for international trade and enter directly into the contention that seemed destined to be a matter to two between the US and China. The heavy contrasts between Pyongyang and Washington can be exploited by Moscow in a wider overview involving also the implications of the Ukrainian issue. Putin could extend his reasons friction with Obama involving North Korea; this tactic could bring a strong alteration of very unstable equilibrium between Russia and the West. However the Kremlin, if it entered or thought to enter into this logic, should not underestimate the difficulties of an international relationship with North Korea, which is governed by an apparatus increasingly unpredictable, so that the only ally he can count on Pyongyang , China, has very loose relations with the hard close. Must be put in account a reaction of Beijing and a possible rapprochement of the two states, which have thinned relations with the end of the Soviet Union; China considers the area of the Yellow Sea within its exclusive competence, and on this very reason underpinning the hostilities with the United States; having another great international player on its borders may be undesirable, unless Russia has had a consensus, even unofficially, by the leaders in Beijing in optical anti American. This hypothesis would imply the involvement, conscious or not, of the same North Korea in a tacit alliance to alter the regional balance, thanks to a liberal use of international relations. The backlash of the image, which is to get a member of one of the harshest dictatorships in the world, does not seem to worry about Putin, who undoubtedly will expose to heavy criticism from Western countries, an element which will only reinforce the perception of democracy altered as this form of government in Russia.
Kim Jong-un, visitará Moscú oficialmente
La primera visita a un país extranjero para el líder de Corea del Norte, Kim Jong-un parece ser un hecho nuevo en el mundo de las relaciones internacionales. Fuentes oficiales de Rusia, el país donde el jefe de Estado viajará a Pyongyang, confirman la aceptación de la invitación que el líder de Corea del Norte para participar en las celebraciones del septuagésimo aniversario de la derrota del nazismo, que se celebrará en Moscú. ¿Qué implicaciones ambos lados se esconden detrás de esta visita, que viene inesperado. Para Corea del Norte podría estar tratando de salir del aislamiento en el que huyó de la dictadura en Pyongyang, la necesidad de un nuevo socio internacional, después de las relaciones con Pekín han sido usados para asuntos relacionados con el desarrollo de armas nucleares, a cargo de Kim Jong-un: un nuevo socio internacional, elegido de entre los opositores de los EE.UU. es una buena elección indicativa. Pero más allá de razones diplomáticas existen de tipo económico: Rusia se dedica a la construcción de infraestructura en el país de Corea del Norte, como los ferrocarriles y oleoductos y tiene la intención de aumentar la cooperación con Pyongyang, que se identifica como un socio potencial en crecimiento y que ofrece oportunidades económicas en frente a los costes laborales más bajos. Ciertamente sanciones hacia Moscú obligan a Rusia a tratar de ampliar lo más posible de su propio campo de acción, pero las razones de tal enfoque de manera significativa con la dictadura de Pyongyang parecen orden político más internacional. El Kremlin, con unas posibles relaciones diplomáticas con Corea del Norte, podría llegar a poner sus barcos dentro de las rutas del sudeste de Asia, ahora considera esencial para el comercio internacional y entrar directamente en el argumento de que parecía destinado a ser una cuestión a dos entre los EE.UU. y China. Las fuertes contrastes entre Pyongyang y Washington pueden ser explotadas por Moscú en una visión más amplia que involucre también a las implicaciones de la cuestión ucraniana. Putin podría extender su razones fricción con Obama que involucra a Corea del Norte; esta táctica podría traer una fuerte alteración del equilibrio muy inestable entre Rusia y Occidente. Sin embargo, el Kremlin, si entró o pensamiento para entrar en esta lógica, no debe subestimar las dificultades de una relación internacional con Corea del Norte, que se rige por un aparato cada vez más impredecible, por lo que el único aliado que puede contar con Pyongyang , China, tiene relaciones muy sueltos con la dura cerca. Debe ser puesto en consideración una reacción de Pekín y un posible acercamiento de los dos estados, que han adelgazado relaciones con el fin de la Unión Soviética; China considera la zona del Mar Amarillo de su competencia exclusiva, y en esta misma razón que sustenta las hostilidades con los Estados Unidos; tener otro gran jugador internacional en sus fronteras puede ser indeseable, a menos que Rusia ha tenido un consenso, aunque no oficialmente, por los líderes en Beijing en contra de América óptica. Esta hipótesis implicaría la participación, consciente o no, de la misma Corea del Norte en una alianza tácita de alterar el equilibrio regional, gracias a un uso liberal de las relaciones internacionales. La reacción de la imagen, que es conseguir que un miembro de una de las dictaduras más duras del mundo, no parece preocuparse por Putin, que sin duda se exponga a fuertes críticas de los países occidentales, un elemento que sólo reforzará la percepción de la democracia alterado ya que esta forma de gobierno en Rusia.
Kim Jong-un wird Moskau offiziell besuchen
Die allererste in ein fremdes Land zu besuchen für den Führer der Nordkorea scheint Kim Jong-un, um eine neue Tatsache in der Welt der internationalen Beziehungen. Offizielle Quellen von Russland, dem Land, in dem das Staatsoberhaupt werden nach Pjöngjang reisen, bestätigen die Annahme der Einladung an den nordkoreanischen Führer in den Feierlichkeiten zum siebzigsten Jahrestag der Niederlage des Nationalsozialismus, in Moskau statt teilzunehmen. Was für Auswirkungen beide Seiten hinter diesem Besuch, der unerwartet kommt versteckt. Nordkorea können versuchen, aus der Isolation, in dem er floh die Diktatur in Pjöngjang, die Notwendigkeit für eine neue internationale Partner, nach Beziehungen zu Peking haben für Fragen im Zusammenhang mit der Entwicklung getragen worden sind Atomwaffen, von Kim Jong-un durchgeführt: eine neue internationale Partner, die aus dem Kreis der Gegner des US ist eine gute Wahl indikativ. Aber darüber hinaus diplomatischen Gründen gibt es auch ökonomischen: Russland ist in den Bau der Infrastruktur im Land Nordkorea tätig, wie Eisenbahnen und Rohrleitungen und beabsichtigt, die Zusammenarbeit mit Pjöngjang, die als potenzieller Partner in Wachstum identifiziert und bietet wirtschaftliche Chancen zu erhöhen, vor den niedrigeren Lohnkosten. Sicherlich Sanktionen gegenüber Moskau zwingen Russland zu versuchen, so viel wie möglich ihre eigenen Handlungsfeld zu erweitern, aber die Gründe für einen solchen Ansatz deutlich mit der Diktatur in Pjöngjang erscheinen internationalen politischen Ordnung. Der Kreml, mit möglichen diplomatischen Beziehungen mit Nordkorea, bekommen konnte, um seine Schiffe in den Routen Südostasiens gebracht, jetzt als wesentlich für den internationalen Handel und geben Sie direkt in die Behauptung, die dazu bestimmt zu sein schien, eine Sache von zwei zwischen den USA und China. Die schweren Gegensätze zwischen Pjöngjang und Washington durch Moskau in einem breiteren Überblick denen auch die Auswirkungen der ukrainischen Ausgabe genutzt werden. Putin könnte seine Gründe Reibung mit Obama mit Nordkorea zu verlängern; diese Taktik könnte eine starke Veränderung der sehr labilen Gleichgewicht zwischen Russland und dem Westen zu bringen. Doch der Kreml, wenn sie eingegeben oder gedacht, um in dieser Logik eingeben, sollten die Schwierigkeiten einer internationalen Beziehungen zu Nordkorea, das durch eine Vorrichtung zunehmend unberechenbar regiert wird, nicht unterschätzen, so dass der einzige Verbündete er auf Pjöngjang zählen , China, hat eine sehr lockere Beziehungen zu der Fest Nähe. Müssen Konto genommen werden eine Reaktion von Peking und eine mögliche Annäherung der beiden Staaten, die Beziehungen mit dem Ende der Sowjetunion ausgedünnt wurden; China betrachtet das Gebiet des Gelben Meeres in ihre ausschließliche Zuständigkeit, und aus diesem Grund untermauert die Feindseligkeiten mit den Vereinigten Staaten; mit einem anderen großen internationalen Player an seinen Grenzen kann unerwünscht sein, es sei denn Russland hat einen Konsens hatte, auch inoffiziell, von den Führern in Peking optische Anti-Amerikaner. Diese Hypothese würde die Beteiligung, bewusst oder nicht, von der gleichen Nordkorea in eine stillschweigende Allianz bedeuten, die regionale Balance, dank einer großzügigen Einsatz von internationalen Beziehungen verändern. Das Spiel des Bildes, das ein Mitglied einer der härtesten Diktaturen der Welt zu erhalten, ist, scheint nicht zu Putin, der zweifellos zu heftiger Kritik aus dem Westen ausgesetzt Sorge, ein Element, das nur die Wahrnehmung von Demokratie verändert verstärken wird wie diese Form der Regierung in Russland.
Kim Jong-un se rendra à Moscou officiellement
La première visite à un pays étranger pour le leader de la Corée du Nord, Kim Jong-un semble être un fait nouveau dans le monde des relations internationales. Les sources officielles de la Russie, le pays où le chef de l'Etat se rendra à Pyongyang, confirment l'acceptation de l'invitation adressée au dirigeant nord-coréen à participer aux célébrations de la soixante-dixième anniversaire de la défaite du nazisme, qui se tiendra à Moscou. Quelles sont les implications des deux côtés se cachent derrière cette visite, qui vient inattendu. Pour la Corée du Nord peut être essayer de sortir de l'isolement dans lequel il se est enfui de la dictature de Pyongyang, la nécessité d'un nouveau partenaire international, après les relations avec Pékin ont été portés pour les questions relatives au développement de armes nucléaires, effectuées par Kim Jong-un: un nouveau partenaire international, choisi parmi les adversaires des États-Unis est un bon choix indicative. Mais au-delà des raisons diplomatiques il ya aussi ceux économiques: la Russie est engagée dans la construction d'infrastructures dans le pays de la Corée du Nord, tels que les chemins de fer et les pipelines et l'intention de renforcer la coopération avec Pyongyang, qui est identifié comme un partenaire potentiel de croissance et offrant des possibilités économiques sur devant les coûts salariaux plus faibles. Certes, les sanctions à l'égard de Moscou contraindre la Russie à chercher à étendre autant que possible leur propre champ d'action, mais les raisons d'une telle approche de façon significative avec la dictature de Pyongyang semblent ordre politique plus internationale. Le Kremlin, avec une possibilité de relations diplomatiques avec la Corée du Nord, pourrait arriver à mettre ses navires dans les routes de l'Asie du Sud-Est, désormais jugé essentiel pour le commerce international et entrer directement dans l'affirmation qui semblait destiné à être une affaire à deux entre les Etats-Unis et la Chine. Les lourds contrastes entre Pyongyang et Washington peuvent être exploitées par Moscou dans un aperçu plus large impliquant également les incidences de la question ukrainienne. Poutine pourrait prolonger son raisons frictions avec Obama impliquant la Corée du Nord; cette tactique pourrait apporter une forte altération de l'équilibre très instable entre la Russie et l'Occident. Cependant le Kremlin, se il est entré ou la pensée d'entrer dans cette logique, ne devrait pas sous-estimer les difficultés d'une relation internationale avec la Corée du Nord, qui est régie par un appareil plus en plus imprévisible, de sorte que le seul allié qu'il peut compter sur Pyongyang , la Chine, a des relations très lâches avec le disque à proximité. Doit être mis en compte d'une réaction de Pékin et un possible rapprochement entre les deux Etats, qui ont éclaircis relations avec la fin de l'Union soviétique; La Chine considère la zone de la mer Jaune de sa compétence exclusive, et cette raison qui sous-tend les hostilités avec les États-Unis; avoir un autre grand joueur international sur ses frontières peut être indésirable, à moins que la Russie a eu un consensus, même officieusement, par les dirigeants de Pékin en optique anti-américains. Cette hypothèse impliquerait la participation, consciente ou non, de même la Corée du Nord dans une alliance tacite pour modifier l'équilibre régional, grâce à une utilisation libérale des relations internationales. Le jeu de l'image, qui est d'obtenir un membre de l'une des dictatures les plus dures dans le monde, ne semble pas se inquiéter de Poutine, qui sera sans aucun doute exposer à de fortes critiques des pays occidentaux, un élément qui ne fera que renforcer la perception de la démocratie modifié que cette forme de gouvernement en Russie.
Kim Jong-un irá visitar Moscou oficialmente
A primeira visita a um país estrangeiro para o líder da Coreia do Norte, Kim Jong-un parece ser um fato novo no mundo das relações internacionais. Fontes oficiais da Rússia, o país onde o chefe de Estado irá viajar para Pyongyang, confirmar a aceitação do convite que o líder norte-coreano para participar das celebrações do septuagésimo aniversário da derrota do nazismo, a ser realizada em Moscou. Que implicações ambos os lados estão se escondendo por trás dessa visita, que vem inesperado. Para a Coreia do Norte pode estar tentando sair do isolamento em que ele fugiu da ditadura em Pyongyang, a necessidade de um novo parceiro internacional, depois que as relações com Pequim têm sido usados para assuntos relacionados com o desenvolvimento de armas nucleares, realizado por Kim Jong-un: um novo parceiro internacional, escolhidos de entre os adversários de os EUA é uma boa escolha indicativos. Mas, além de razões diplomáticas há também as econômicas: a Rússia está envolvida na construção de infra-estrutura no país da Coréia do Norte, como ferrovias e gasodutos e tem a intenção de aumentar a cooperação com Pyongyang, que é identificado como um potencial parceiro para o crescimento e oferecendo oportunidades econômicas em em frente dos custos laborais mais baixos. Certamente sanções em direção a Moscou obrigar a Rússia a procurar expandir o máximo possível o seu próprio campo de ação, mas as razões para tal abordagem de forma significativa com a ditadura em Pyongyang aparecem ordem política mais internacional. O Kremlin, com possíveis relações diplomáticas com a Coreia do Norte, poderia começar a colocar seus navios dentro das rotas do sudeste da Ásia, agora considerada essencial para o comércio internacional e entrar diretamente na disputa que parecia destinado a ser uma questão a dois entre os EUA ea China. Os contrastes pesados entre Pyongyang e Washington pode ser explorado por Moscou em uma visão mais ampla, envolvendo também as implicações da questão ucraniana. Putin poderia estender seu razões atrito com Obama envolvendo a Coreia do Norte; esta tática poderia trazer uma forte alteração de equilíbrio muito instável entre a Rússia eo Ocidente. No entanto, o Kremlin, se entrou ou pensado para entrar nesta lógica, não se deve subestimar as dificuldades de uma relação internacional com a Coreia do Norte, que é regida por um aparelho cada vez mais imprevisível, de modo que o único aliado que pode contar com Pyongyang , China, tem relações muito soltos com o próximo disco. Deve ser colocado em conta a reação de Pequim e uma possível aproximação entre os dois estados, que têm diluído as relações com o fim da União Soviética; China considera a área do Mar Amarelo da sua competência exclusiva, e sobre esta mesma razão subjacente às hostilidades com os Estados Unidos; ter outro grande player internacional em suas fronteiras pode ser indesejável, a menos que a Rússia teve um consenso, mesmo extra-oficialmente, pelos líderes em Pequim em anti-americano óptica. Esta hipótese implicaria o envolvimento, consciente ou não, do mesmo Coréia do Norte em uma aliança tácita para alterar o equilíbrio regional, graças a um uso liberal de relações internacionais. A reação da imagem, que é fazer com que um membro de uma das ditaduras mais severas do mundo, não parece se preocupar com Putin, que, sem dúvida, irá expor a fortes críticas de países ocidentais, um elemento que só irá reforçar a percepção da democracia alterada como esta forma de governo na Rússia.
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