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martedì 2 aprile 2013
在歐洲的失業率上升
這個數字令人印象深刻:在歐盟以及26338000人失業,19071000這些都是那些貨幣是歐元。這些驚人的數字,揭示了效率低下的社區的經濟政策,過於嚴謹短視的參數的基礎上。承諾是巨大的,尤其是因為這種現象正在迅速增長,實際上,從2012年2月至2013年2月,在歐元區內的社會影響,增加了10.9%,這個數字到12%。這些數字也代表了資源轉移到市場已經窒息,從而進一步壓縮消費,從而產生一個旋轉的各個州都直接稅和間接稅的收入。特別嚴重的失業南部各州歐洲,揭示了更愜意的情況,甚至在政治上,所看到的成功的民粹主義運動和地區以及正確的極端主義和排外的復興。現象,應進行充分的修改布魯塞爾經濟規則,領導大陸對滯脹的壓力。如果沒有足夠的財政義務審計,國家被封鎖,無法重新啟動經濟的動力。我們正在經歷的歷史時期,需要放棄寬鬆政策接受凱恩斯主義的政府干預的原則指導基礎設施的真正的經濟驅動力。失業率下降歐盟經濟計劃必須是第一點,但不應該是機會,創造就業機會的權利和保護的幌子下促進就業的法律限制。這項工作必須提高內定義的規則,以避免現在的社會風險。然而,它會不會容易調和的需求地中海國家,希臘為26.4%,西班牙26.3%,與這些國家如奧地利,4.8%的比例顯著降低,或德國的5.4%。另一方面沒有任何可能性,歐元在兩個速度可能會採取更大的一致性,但是這會導致貨幣貶值的國家失業率較高,因此對這些國家的生產力轉變不惜犧牲自己的國家的最低水平。這樣的解決方案,在短期內,以保持整體的數字,只有在其地理分佈變化大致相同。如果這是真的,在北歐國家的社會制度提供了更大的覆蓋範圍,持續存在的現象可能會導致撇減,即使在最富裕的國家,以奪回市場份額,返回到起始位置。這樣的結果,到底是決定性的,因為即使一個更具全球性和競爭力在全球範圍內的邏輯框架中,肯定會是一個失敗者。我們再回去,需要長期措施,使戰鬥結構性失業。如果需要財政紀律得到了廣泛的觀察,在較長的時間參數的應用的延伸,它可以插入一個小的恢復措施,以便更深遠的一種手段出發。兩個歐元區分裂如果不解決這個問題,重要的是要加強單一貨幣,導致更大的財富分配的大陸唯一的醫藥打擊的失業問題,在向相反的方向。
البطالة ترتفع في أوروبا
الرقم مثير للإعجاب: حسنا 26338000 شخص في الاتحاد الأوروبي عاطلون عن العمل، 19071000 هذه هي تلك التي تكون فيها العملة هي اليورو. هذه هي الأرقام المخيفة التي تكشف عن عدم كفاءة السياسات الاقتصادية للمجتمع، استنادا جدا على المعلمات من الصرامة قصيرة النظر. وزاد الأثر الاجتماعي الذي ينتظر أن يكون هائلا، وذلك لأن هذه الظاهرة لا سيما ينمو بسرعة، في الواقع، من فبراير 2012 إلى فبراير 2013، داخل منطقة اليورو من 10.9٪ من الرقم إلى من 12٪. هذه الأرقام تمثل أيضا تحويل الموارد إلى السوق الخانقة بالفعل، مما يؤدي إلى ضغط مزيد من الاستهلاك، الذي يولد تدور للحصول على عائدات الضرائب على حد سواء المباشرة وغير المباشرة للدولة على حدة. الخطورة البطالة في الولايات الجنوبية من أوروبا، والتي تكشف عن الحالة أكثر احتمالا، سياسيا حتى، كما يراها نجاح الحركات الشعوبية والإقليمية، فضلا عن إحياء اليمين المتطرف وكراهية الأجانب. يجب أن ظاهرة ممارسة الضغط الكافي لمراجعة قواعد بروكسل الاقتصادية التي تقود نحو القارة الركود التضخمي. دون تدقيق كاف من الالتزامات المالية، يتم حظر الدول ولا يمكن أن تعطي قوة دفع لإعادة تشغيل الاقتصاد. الفترة التاريخية التي نمر بها تتطلب التخلي عن السياسات الليبرالية لتبني مبادئ التدخل الحكومي الكينزية لتوجيه السائق البنية التحتية الاقتصادية الحقيقية. يجب أن يكون انخفاض في معدل البطالة في النقطة الأولى من البرامج الاقتصادية في الاتحاد الأوروبي، ولكن لا ينبغي أن يكون فرصة لخلق قوانين العمل المقيدة للحقوق والحماية تحت ستار تشجيع العمالة. يجب رفع العمل داخل قواعد واضحة المعالم لتجنب مخاطر عالية الآن الاجتماعية. ومع ذلك فإنه لن يكون من السهل التوفيق بين احتياجات بلدان البحر الأبيض المتوسط، حيث تعتبر اليونان واسبانيا 26.4٪٪ 26.3، مع تلك البلدان مع نسب أقل من ذلك بكثير مثل النمسا، 4.8٪، أو ألمانيا إلى 5.4٪. من ناحية أخرى يمكن دون أي إمكانية لليورو بسرعتين اتخاذ مزيد من الاتساق، ولكن هذا من شأنه أن يؤدي إلى تخفيض قيمة العملة في البلدان ذات أعلى معدلات البطالة، وبالتالي التحول إلى هذه البلدان الإنتاجية على حساب بلدانهم مع أدنى مستوى. ومثل هذا الحل، على المدى القصير، إلى حد كبير للحفاظ على نفس الرقم الإجمالي، تختلف فقط في التوزيع الجغرافي. إذا كان صحيحا أن في بلدان شمال أوروبا النظام الاجتماعي يقدم تغطية أكبر، ويمكن استمرار هذه الظاهرة يؤدي بدوره إلى شطب أصول حتى في أغنى البلدان لاستعادة حصتها في السوق، والعودة إلى نقطة الانطلاق. مثل هذه النتيجة، في نهاية المطاف سيكون حاسما، لأنه حتى لو صيغت في منطق أكثر عالمية وتنافسية على نطاق عالمي سيكون بالتأكيد الخاسر. نعود مرة أخرى، والحاجة إلى اتخاذ تدابير طويلة الأجل التي تسمح لمكافحة البطالة الهيكلية. إذا كان قد تم على ضرورة الانضباط المالي على نطاق واسع لاحظ، امتدادا للتطبيق المعلمات على توقيت فترة أطول، يمكن أن يكون وسيلة لمغادرة لإتاحة الفرصة لإدخال انتعاش صغيرة يقيس أبعد مدى. إذا انقسمت الى شطرين في منطقة اليورو لا يحل المشكلة من المهم أن تذهب في الاتجاه المعاكس من خلال تعزيز العملة الموحدة، مما يؤدي إلى زيادة توزيع الأدوية البر الرئيسى الثروة الوحيدة لمكافحة مشكلة البطالة.
Pechino è il vero obiettivo di Pyongyang
Nonostante la situazione molto tesa, che richiederebbe un atteggiamento più cauto da tutte le parti coinvolte, la Corea del Nord ha annunciato la ripresa dell'attività nucleare nell'impianto di Yongbyon, chiuso nel 2007, nel rispetto degli accordi del 2006 che prevedevano la sospensione dell'attività nucleare in cambio di aiuti economici. Le ragioni ufficiali di questa scelta controversa sono state molto esplicite e risiedono nella volontà di Pyongyang di rafforzare il proprio arsenale nucleare e nel contempo risolvere la carenza energetica del paese. La strategia, che si delinea sempre più netta nell'apparato nordcoreano, è quella enunciata dal leader del paese Kim Jong-Un, che ha espressamente individuato la centralità della forza nucleare del paese, come elemento fondante per assicurare l'inviolabilità della sovranità di Pyongyang in un'ottica della dissuasione di un possibile attacco al paese. Questa visione è stata presentata come una interpretazione per favorire il mantenimento della pace e dell'equilibrio regionale, seppure in maniera chiaramente poco stabile. Il richiamo all'equilibrio del terrore della guerra fredda risulta evidente, tuttavia il paragone con gli attori di allora, che governavano la situazione in maniera decisa è del tutto fuori luogo con uno stato le cui dinamiche interne risultano completamente sconosciute. Del giovane leader, che rappresenta la terza generazione della dittatura comunista ereditaria, non si ha la sicurezza del ruolo che ricopre effettivamente, oltre il protocollo dell'ufficialità, nel sistema di governo della Corea del Nord. Occorre interrogarsi sul perchè questa escalation nucleare avviene proprio in questo momento e cosa ciò può implicare. Non si può non ricordare che dietro al fumoso e poco chiaro passaggio di potere, vi furono voci insistenti di lotte intestine tra i vari apparati dello stato e specialmente tra i militari, che rappresentano, probabilmente, la vera forza detentrice del potere nel paese. Una delle ipotesi è che le determinazioni di governo di Kim Jong-Un provengano, in realtà, proprio dall'apparato militare, di cui sarebbe soltanto il terminale ufficiale, ma escluso dal reale processo decisionale. La casta militare nordcoreana, che è il vertice dell'apparato cui viene destinata la maggior parte del budget statale, appare come un organismo ancorato a visioni ormai superate nella totalità del mondo e che teme di perdere il proprio potere, ancora primario nel paese, travolto da una industrializzazione che Pechino spinge per instaurare nella Corea del Nord. Quello che spaventa la Cina, ma che viene visto anche come una opportunità, è la grave situazione economica del paese, alle prese con uno scenario che sfiora la carestia alimentare e che può generare pericolose migrazioni di massa verso i propri confini; ma dal punto di vista economico la massa umana nordcoreana può anche rappresentare una manodopera a buon mercato, all'interno della propria nazione, per le industrie della Repubblica Popolare Cinese, ormai alle prese con l'innalzamento del costo del lavoro nel mercato interno. Questo tentativo cinese, che non è un elemento di novità, rappresenta anche la volontà di Pechino di aumentare il controllo sulla Corea del Nord, che è ritenuta dal governo cinese non affidabile per le proprie esigenze di stabilità di una regione cruciale per il passaggio delle merci. Va ricordato che per Pyongyang la Cina è l'unico alleato su cui può contare, ma che è gradito soltanto se si limita agli aiuti e non prova a scalfire l'isolamento della Corea del Nord. In realtà Pechino, nella sede del Consiglio di sicurezza dell'ONU, ha compiuto un passo senza precedenti per la sua linea di condotta diplomatica, appoggiando le sanzioni contro Pyongyang, dopo il recente test nucleare. La posizione di Pechino è stata così molto chiara e deve avere creato parecchio sconcerto a Pyongyang. Ma la Corea del Nord non può andare direttamente contro la Cina, sia per ragioni di opportunità politica, che per obiettive condizioni di inferiorità militare nei confronti di una paese con cui, oltretutto, ha parecchi chilometri di frontiera in comune. La strategia elaborata, quindi, è stata quella di rivolgere le attenzioni e le minacce contro gli USA e la Corea del Sud, con il chiaro intento di provocare una alterazione non da poco, all'interno del complesso equilibrio regionale. Le minacce esplicite di bombardamento nucleare anche al Giappone hanno ulteriormente allargato i confini del caos creato da Pyongyang, ma il destinatario, quasi esclusivo è proprio Pechino, che aldilà della cautela ostentata è chiamato a decisioni molto importanti. La Cina, infatti, non potrà tollerare a lungo lo stato di ricatto a cui è sottoposta dalla Corea del Nord, questo apre a scenari potenziali che Pechino deve evitare: il primo è la possibile riunificazione delle due Coree, in caso di implosione di Pyongyang, con una integrazione a favore di Seul, che porterebbe ai confini cinesi un diretto concorrente economico, una ipotesi comunque migliore di quella attuale, ma non del tutto conveniente a Pechino. Un secondo scenario è il mantenimento dello status quo con il pericolo costante delle intemperanze nordcoreane, probabilità che la Cina non pare affatto gradire. Vi è poi, il rovesciamento dell'attuale vertice di potere in favore di uno più funzionale agli interessi cinesi. Questa ipotesi non è facilmente praticabile, per l'assenza totale di una opposizione organica nella Corea del Nord e rappresenterebbe una deviazione significativa ai dettati di politica estera che i cinesi si sono autoimposti, tuttavia, si può facilmente presumere che gli Stati Uniti ed anche, forse, la Corea del Sud non avrebbero da obiettare per una soluzione in questo senso, che potrebbe assicurare quella stabilità regionale che interesse tutti gli attori in gioco e che, proprio per questo, rappresenta l'unica leva che Pyongyang può muovere per tutelare i suoi interessi.
Beijing is the real goal of Pyongyang
Despite the very tense situation, which would require a more cautious attitude by all parties involved, North Korea announced the resumption of the nuclear plant in Yongbyon, closed in 2007, in accordance with the agreements of 2006 which provided for the suspension nuclear activities in exchange for economic aid. The official reasons for this decision was based, were very explicit and will reside in Pyongyang to strengthen its nuclear arsenal and at the same time solve the energy shortage in the country. The strategy, which is outlined in the apparatus North Korea's increasingly clear is that enunciated by the country's leader Kim Jong-Un, who has expressly identified the central role of nuclear power in the country, as a fundamental element to ensure the inviolability of the sovereignty of Pyongyang in view of deterrence of a possible attack on the country. This view has been presented as an interpretation to facilitate the maintenance of regional peace and balance, albeit in a clearly unstable. The lure of the Cold War balance of terror is clear, but the comparison with the actors at the time, who governed the situation in a decisive manner is completely out of place with a state whose internal dynamics are completely unknown. The young leader, who represents the third generation of hereditary communist dictatorship, there is the safety of the role it plays effectively, as well as the protocol of officialdom, in the system of government of North Korea. The question should be why this nuclear escalation is right now and what it may imply. It is impossible not to remember that behind the hazy and unclear transfer of power, there were persistent rumors of infighting between the various apparatuses of the state and especially among the military, who are probably the real power holder of power in the country. One hypothesis is that the decisions of the government of Kim Jong-Un come, in fact, just by the military, which would be only the terminal official, but excluded from the actual decision-making process. The North Korean military caste, which is the summit of the apparatus which is for the major part of the state budget, it looks like a body anchored in visions outdated in the totality of the world, afraid of losing their power, still primary in the country, swept by industrialization pushes Beijing to establish in North Korea. What scares China, but is also seen as an opportunity, it is the dire economic situation of the country, faced with a scenario that touches food shortages and can generate dangerous mass migrations towards its borders, but from the point of Economically, the North Korean human mass can also be a cheap labor within their own country, for the industries of the Republic of China, already struggling with the rising cost of labor in the domestic market. This attempt of China, which is not an element of novelty, is also the willingness of Beijing to increase control over North Korea, which is believed by the Chinese government not reliable for their own needs for stability in a region crucial for the passage of goods . It should be noted that Pyongyang China is the only ally he can count, but that is acceptable only if it is limited to aid and does not try to diminish the isolation of North Korea. In fact, Beijing, the headquarters of the UN Security Council, has taken an unprecedented step for its line of conduct diplomatic, supporting sanctions against Pyongyang, after the recent nuclear test. The position of Beijing was so very clear and have created a lot of confusion in Pyongyang. But North Korea can not go directly against China, both for reasons of political expediency, which objective conditions of military inferiority against a country with which, moreover, has several kilometers of common border. The strategy developed, therefore, was to turn the attention and threats against the U.S. and South Korea, with the clear intent to cause a change not just in the complex regional balance. The explicit threats of nuclear bombing in Japan have also further expanded the boundaries of the chaos created by Pyongyang, but the recipient, it is almost exclusively Beijing, beyond the ostentatious caution is called for very important decisions. China, in fact, can not long tolerate the status of which is subject to blackmail from North Korea, this opens up potential scenarios that Beijing must be prevented: the first is the possible reunification of the two Koreas, in case of implosion of Pyongyang, with an integration in favor of Seoul, which would lead to the Chinese border a direct economic competitor, a hypothesis still better than the current, but not quite convenient in Beijing. A second scenario is the status quo in constant danger of excesses North Korean probability that China does not seem at all like. Then there is the overthrow of the summit of power in favor of a more functional to Chinese interests. This assumption is not easily practicable, the total absence of an organic opposition in North Korea and would represent a significant deviation to the dictates of foreign policy that the Chinese are self-imposed, however, it is reasonable to assume that the United States and also, perhaps, South Korea would not have objected to a solution in this regard, which could ensure the stability of regional interest that all the actors involved, and, for this reason, is the only lever that Pyongyang may move to protect its interests.
Beijing es el verdadero objetivo de Pyongyang
A pesar de la situación muy tensa, lo que requeriría una actitud más cautelosa de todas las partes implicadas, Corea del Norte anunció la reanudación de la planta nuclear de Yongbyon, cerrado en 2007, de conformidad con los acuerdos de 2006, que preveía la suspensión actividades nucleares a cambio de ayuda económica. Las razones oficiales de esta decisión se basó, fueron muy explícitos y residirá en Pyongyang para reforzar su arsenal nuclear y al mismo tiempo resolver la escasez de energía en el país. La estrategia, que se describe en cada aparato de Corea del Norte que está claro es que la enunciada por el líder Kim del país Jong-un, que se ha identificado expresamente el papel central de energía nuclear en el país, como un elemento fundamental para garantizar la inviolabilidad de la soberanía de Pyongyang en vista de la disuasión de un posible ataque contra el país. Este punto de vista ha sido presentado como una interpretación para facilitar el mantenimiento de la paz regional y el equilibrio, aunque de manera claramente inestable. El atractivo de la Guerra Fría equilibrio del terror es clara, pero la comparación con los actores de la época, que gobernó la situación de una manera decisiva está completamente fuera de lugar con un estado cuya dinámica interna son completamente desconocidas. El joven dirigente, quien representa a la tercera generación de la dictadura comunista hereditaria, no es la seguridad de su papel con eficacia, así como el protocolo de la burocracia, en el sistema de gobierno de Corea del Norte. La pregunta debería ser ¿por qué esta escalada nuclear es ahora y lo que puede implicar. Es imposible no recordar que detrás de la confusa y poco clara transferencia del poder, hubo rumores persistentes de las luchas internas entre los diversos aparatos del Estado y especialmente entre los militares, que son probablemente el poseedor de poder real del poder en el país. Una hipótesis es que las decisiones del gobierno de Kim Jong-Un venir, de hecho, sólo por los militares, que sería el único oficial terminal, pero excluidos de la actual toma de decisiones. El norcoreano casta militar, que es la cumbre del aparato que es para la mayor parte del presupuesto del Estado, se ve como un cuerpo ancladas en visiones obsoletas en la totalidad del mundo, temeroso de perder su poder, todavía primaria en el país, arrasó por la industrialización empuja a Pekín para establecer en Corea del Norte. Lo que asusta a China, pero también es visto como una oportunidad, es la grave situación económica del país, frente a un escenario de escasez de alimentos que afecta y puede generar peligrosas migraciones masivas hacia sus fronteras, pero desde el punto de Económicamente, la masa humana de Corea del Norte también puede ser una mano de obra barata dentro de su propio país, para las industrias de la República de China, que ya están luchando con el aumento del costo de mano de obra en el mercado nacional. Este intento de China, que no es un elemento de novedad, es también la voluntad de Pekín de incrementar el control sobre Corea del Norte, que es considerada por el gobierno chino no confiable para sus propias necesidades de estabilidad en una región crucial para el paso de mercancías . Cabe señalar que Pyongyang China es el único aliado que puede contar, pero eso sólo es aceptable si se limita a ayudar y no tratar de disminuir el aislamiento de Corea del Norte. De hecho, Beijing, la sede del Consejo de Seguridad de la ONU, ha dado un paso sin precedentes para su línea de conducta diplomática, el apoyo a las sanciones contra Pyongyang, después de la prueba nuclear reciente. La posición de Beijing fue muy claro y han creado mucha confusión en Pyongyang. Pero Corea del Norte no puede ir directamente en contra de China, tanto por razones de conveniencia política, que las condiciones objetivas de la inferioridad militar contra un país con el que, además, cuenta con varios kilómetros de frontera común. La estrategia desarrollada, por lo tanto, era convertir a la atención y las amenazas contra los EE.UU. y Corea del Sur, con la clara intención de causar un cambio no sólo en el equilibrio regional complejo. Las amenazas explícitas de bombardeo nuclear en Japón también se han ampliado los límites del caos creado por Pyongyang, pero el destinatario, es casi exclusivamente Beijing, más allá de la prudencia se llama ostentoso de decisiones muy importantes. China, de hecho, no mucho puede tolerar la condición de que esté sujeta al chantaje de Corea del Norte, lo que abre escenarios posibles que Pekín debe evitarse: el primero es la posible reunificación de las dos Coreas, en caso de implosión de Pyongyang, con una integración a favor de Seúl, lo que llevaría a la frontera con China un competidor económico directo, una hipótesis aún mejor que el actual, pero no es conveniente en Beijing. Un segundo escenario es el statu quo en constante peligro de probabilidad excesos de Corea del Norte de que China no parece en absoluto gusta. Luego está el derrocamiento de la cumbre del poder en favor de una más funcional a los intereses chinos. Esta suposición no es fácilmente posible, la total ausencia de una oposición orgánica en Corea del Norte y representaría una desviación significativa con respecto a los dictados de la política exterior que los chinos son auto-impuestas, sin embargo, es razonable suponer que los Estados Unidos y también, tal vez, Corea del Sur no se habría opuesto a una solución en este sentido, lo que podría garantizar la estabilidad de interés regional que todos los actores involucrados, y, por esta razón, es la única palanca que Pyongyang podría pasar a proteger su intereses.
Peking ist das eigentliche Ziel von Pjöngjang
Trotz der sehr angespannten Situation, die würde eine vorsichtige Haltung von allen Beteiligten erfordern, kündigte Nordkorea die Wiederaufnahme des Kernkraftwerks in Yongbyon geschlossen im Jahr 2007, in Übereinstimmung mit den Vereinbarungen von 2006, die für die Aussetzung vorgesehen nuklearen Aktivitäten im Austausch für wirtschaftliche Hilfe. Die offiziellen Gründe für diese Entscheidung beruhte, waren sehr explizit und wird in Pjöngjang aufzuhalten, um seine Atomwaffen zu stärken und gleichzeitig die Lösung der Energieknappheit im Land. Die Strategie, die in der Vorrichtung Nordkorea zunehmend klar umrissen ist, dass ausgesprochen durch das Land der Führer Kim Jong-Un, der ausdrücklich die zentrale Rolle der Kernenergie im Land identifiziert hat, als ein grundlegendes Element, um die Unverletzlichkeit der Souveränität Pyongyang zu gewährleisten im Hinblick auf die Abschreckung von einem möglichen Angriff auf das Land. Diese Ansicht hat als eine Interpretation, um die Erhaltung der regionalen Frieden und Ausgeglichenheit zu erleichtern, wenn auch in einem deutlich instabiler vorgestellt. Die Verlockung des Kalten Krieges Gleichgewicht des Schreckens ist klar, aber der Vergleich mit den Schauspielern an der Zeit, regiert, die die Situation in entscheidender Weise ist völlig fehl am Platz mit einem Staat, dessen innere Dynamik sind völlig unbekannt. Der junge Führer, der die dritte Generation des hereditären kommunistischen Diktatur darstellt, gibt es die Sicherheit der Rolle, die sie spielt effektiv, als auch das Protokoll des Beamtentums, in das System der Regierung Nordkoreas. Die Frage sollte sein, warum diese nukleare Eskalation ist gerade jetzt und was es bedeutet. Es ist unmöglich, nicht zu vergessen, dass hinter dem verschwommen und unklar Machtübergabe gab es anhaltende Gerüchte über Streitigkeiten zwischen den verschiedenen Geräten des Staates und vor allem unter den Militärs, die wahrscheinlich die wirkliche Macht Machthaber im Land. Eine Hypothese ist, dass die Entscheidungen der Regierung von Kim Jong-Un, kommen in der Tat nur durch das Militär, das würde nur das Terminal Beamter sein, aber aus dem eigentlichen Entscheidungsprozess. Das nordkoreanische Militär Kaste, die der Gipfel der Vorrichtung, die für den größten Teil des Staatshaushaltes ist, sieht es wie ein Körper in Visionen in der Totalität der Welt, Angst vor dem Verlust ihrer Macht, noch primär in dem Land überholt verankert, fegte durch die Industrialisierung treibt Peking in Nordkorea zu etablieren. Was schreckt China, sondern auch als Chance gesehen, es ist die desolate wirtschaftliche Situation des Landes, mit einem Szenario, das Nahrungsmittelknappheit berührt und kann gefährliche Völkerwanderungen in Richtung seiner Grenzen zu generieren konfrontiert, aber unter dem Gesichtspunkt der Wirtschaftlich kann der nordkoreanischen menschliche Masse auch eine billige Arbeitskraft im eigenen Land zu sein, für die Industrie der Republik China, kämpft schon jetzt mit den steigenden Kosten der Arbeit in den heimischen Markt. Dieser Versuch Chinas, die nicht ist ein Element der Neuheit ist auch die Bereitschaft von Peking die Kontrolle über Nordkorea, die von der chinesischen Regierung nicht zuverlässig für ihre eigenen Bedürfnisse für die Stabilität in einer Region von entscheidender Bedeutung für den Durchgang von Waren angenommen wird, zu erhöhen . Es wird darauf hingewiesen, dass Pjöngjang China der einzige Verbündete kann er zählen kann, aber das ist nur akzeptabel, wenn sie beschränkt zu unterstützen und nicht versuchen, die Isolation Nordkoreas verringert werden. In der Tat hat Beijing, das Hauptquartier der UN-Sicherheitsrat, einen beispiellosen Schritt für seine Linie des Verhaltens diplomatischen genommen, unterstützt Sanktionen gegen Pjöngjang, nach dem jüngsten Atomtest. Die Position von Peking war so sehr klar und haben eine Menge Verwirrung in Pjöngjang. Aber Nordkorea kann nicht direkt gegen China, sowohl aus Gründen der politischen Zweckmäßigkeit, die objektiven Bedingungen der militärischen Unterlegenheit gegen ein Land, mit dem hat darüber hinaus mehrere Kilometer gemeinsame Grenze. Die Strategie entwickelt, war es deshalb, die Aufmerksamkeit und die Drohungen gegen die USA und Südkorea machen, mit der klaren Absicht, eine Änderung nicht nur in der komplexen regionalen Gleichgewichts führen. Die expliziten Bedrohungen durch atomare Bombardierung in Japan haben auch weiterhin die Grenzen des Chaos durch Pjöngjang erstellt ausgebaut, aber der Empfänger, ist es fast ausschließlich Beijing, jenseits der prunkvollen Vorsicht für sehr wichtige Entscheidungen genannt wird. China, in der Tat, kann nicht lange dulden, die deren Status unterliegen aus Nordkorea zu erpressen ist, eröffnet dies mögliche Szenarien, dass Peking verhindert werden muss: die erste ist die mögliche Wiedervereinigung der beiden Koreas, bei der Implosion von Pjöngjang, mit einer Integration zugunsten von Seoul, die an die chinesische Grenze führen würden einen direkten wirtschaftlichen Konkurrenten, eine Hypothese immer noch besser als die aktuelle, aber nicht sehr bequem in Beijing. Ein zweites Szenario ist der Status quo in ständiger Gefahr von Exzessen nordkoreanischen Wahrscheinlichkeit, dass China überhaupt nicht mögen scheinen. Dann gibt es noch den Sturz der Gipfel der Macht zugunsten einer mehr funktionale den chinesischen Interessen. Diese Annahme ist nicht leicht durchführbar, das völlige Fehlen eines organischen Opposition in Nordkorea und würde eine erhebliche Abweichung von den Diktaten der Außenpolitik vertreten, dass die Chinesen selbst auferlegten sind, ist jedoch davon auszugehen, dass die Vereinigten Staaten und auch, vielleicht würde Südkorea nicht zu einer Lösung in dieser Hinsicht widersprochen haben, was könnte die Stabilität von regionalem Interesse, dass alle beteiligten Akteure zu gewährleisten, und aus diesem Grund ist der einzige Hebel, dass Pjöngjang bewegen kann, seine zu schützen Interessen.
Pékin est le but réel de Pyongyang
En dépit de la situation très tendue, ce qui exigerait une attitude plus prudente par toutes les parties concernées, la Corée du Nord a annoncé la reprise de la centrale nucléaire de Yongbyon, fermé en 2007, conformément aux accords de 2006 qui prévoyait la suspension activités nucléaires en échange d'une aide économique. Les raisons officielles de cette décision était fondée, étaient très explicites et résidera à Pyongyang pour renforcer son arsenal nucléaire et en même temps résoudre la pénurie d'énergie dans le pays. La stratégie, qui est décrite dans l'appareil de la Corée du Nord de plus en plus clair, c'est que formulé par le dirigeant du pays, Kim Jong-Un, qui a expressément reconnu le rôle central de l'énergie nucléaire dans le pays, comme un élément fondamental pour assurer l'inviolabilité de la souveraineté de Pyongyang en vue de la dissuasion d'une attaque possible sur le pays. Ce point de vue a été présentée comme une interprétation destinée à faciliter le maintien de la paix régionale et de l'équilibre, mais dans une bien instable. L'attrait de l'équilibre de la terreur guerre froide est clair, mais la comparaison avec les acteurs de l'époque, qui a gouverné la situation d'une manière décisive est complètement hors de propos avec un Etat dont la dynamique interne sont complètement inconnus. Le jeune chef, qui représente la troisième génération de la dictature communiste héréditaire, il ya la sécurité de son rôle de manière efficace, ainsi que le protocole de la bureaucratie, dans le système de gouvernement de la Corée du Nord. La question devrait être pourquoi cette escalade nucléaire est en ce moment et ce que cela peut impliquer. Il est impossible de ne pas se rappeler que derrière le transfert floue et imprécise du pouvoir, il y avait des rumeurs persistantes de luttes intestines entre les différents appareils de l'Etat et en particulier chez les militaires, qui sont probablement le détenteur du pouvoir réel du pouvoir dans le pays. Une hypothèse est que les décisions du gouvernement de Kim Jong-Un se, en fait, juste par l'armée, qui ne serait que le fonctionnaire terminal, mais exclus de l'actuel processus de décision. La Corée du Nord caste militaire, qui est le sommet de l'appareil qui est pour la majeure partie du budget de l'Etat, il ressemble à un corps ancré dans des visions dépassées dans la totalité du monde, peur de perdre leur pouvoir, encore primaire dans le pays, a balayé par l'industrialisation pousse Pékin à mettre en place en Corée du Nord. Ce qui effraie la Chine, mais elle est aussi considérée comme une opportunité, c'est la situation économique désastreuse du pays, face à un scénario qui touche les pénuries alimentaires et peut générer des migrations massives vers dangereuses de ses frontières, mais du point de Sur le plan économique, la masse nord-coréen humain peut aussi être un travail pas cher dans leur propre pays, pour les industries de la République de Chine, déjà aux prises avec la hausse du coût de la main-d'œuvre dans le marché intérieur. Cette tentative de la Chine, qui n'est pas un élément de nouveauté, c'est aussi la volonté de Pékin d'augmenter le contrôle sur la Corée du Nord, qui est considéré par le gouvernement chinois ne sont pas fiables pour leurs propres besoins en matière de stabilité dans une région cruciale pour le passage des marchandises . Il est à noter que Pyongyang La Chine est le seul allié, il peut compter, mais qui n'est acceptable que si elle est limitée à l'aide et ne cherche pas à diminuer l'isolement de la Corée du Nord. En fait, Pékin, le siège du Conseil de sécurité de l'ONU, a pris une mesure sans précédent pour sa ligne de conduite diplomatique, en soutenant les sanctions contre Pyongyang, après le récent essai nucléaire. La position de Pékin était si claire et ont créé beaucoup de confusion à Pyongyang. Mais la Corée du Nord ne peut pas aller directement à l'encontre de la Chine, à la fois pour des raisons d'opportunité politique, quelles conditions objectives d'infériorité militaire contre un pays avec lequel, d'ailleurs, a plusieurs kilomètres de frontière commune. La stratégie développée, donc, était de détourner l'attention et les menaces contre les Etats-Unis et la Corée du Sud, avec l'intention évidente de provoquer un changement non seulement dans l'équilibre régional complexe. Les menaces explicites de bombardement nucléaire au Japon ont également permis d'élargir les frontières du chaos créé par Pyongyang, mais le destinataire, il est presque exclusivement Beijing, au-delà de la prudence ostentatoire est appelé à des décisions très importantes. Chine, en fait, ne peut pas tolérer longtemps l'état de ce qui est soumis au chantage de la Corée du Nord, ce qui ouvre des scénarios possibles que Pékin doit être évitée: la première est la possible réunification des deux Corées, en cas d'implosion de Pyongyang, avec une intégration en faveur de Séoul, ce qui conduirait à la frontière chinoise un concurrent économique direct, une hypothèse encore mieux que l'actuel, mais pas très pratique à Beijing. Un deuxième scénario est le statu quo en danger constant de probabilité excès de Corée du Nord, la Chine ne semble pas du tout comme. Ensuite, il ya le renversement du sommet du pouvoir en faveur d'une plus fonctionnelle à des intérêts chinois. Cette hypothèse n'est pas facilement réalisable, l'absence totale d'une opposition organique en Corée du Nord et représenterait un écart important par rapport aux diktats de la politique étrangère que les Chinois sont auto-imposées, cependant, il est raisonnable de supposer que les Etats-Unis et aussi, peut-être, la Corée du Sud ne serait pas opposé à une solution à cet égard, ce qui pourrait assurer la stabilité d'intérêt régional que tous les acteurs concernés, et, pour cette raison, est le seul levier que Pyongyang peut se déplacer pour protéger son intérêts.
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