Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

venerdì 10 maggio 2013

中國尋求成為一個領先的外交力量

需要中國在國際舞台上的一個日益全球化的作用,不僅限於經濟擴張,創造了北京的競爭,整個案件最棘手的外交場景:以色列 - 巴勒斯坦問題的願望。這應該可以說,中國所選擇的挑戰是在目前的政治情況和的歷史場景已經拖上很長一段時間,然而,一個成功的,或者甚至是一​​個局部的成功,最困難的地方這麼多年美國的外資政策和不,基本上是失敗的,讓中國外交的首要承擔角色,推翻國家的願景,作為一個在經濟方面的決定因素,但在國際關係中,沒有任何影響。這是一個雄心勃勃的項目,然而,有沒有禁忌症,這麼難的問題上的失敗,是不以任何方式影響的國際威望,北京努力營造建設。中國總理李克強表示,中國有意使國家作為中介為促進和平進程,以色列和巴勒斯坦的朋友,在這方面,中國國家主席習近平提出了一項建議,由四點來嘗試解決兩個中東人民之間的衝突。一些分析師,然而,爭論,中國的意圖是,不僅那些雕刻出來是在世界外交的重要場所,也是以增加其影響力的中東東,在那裡,北京的經濟利益已被損壞春天來臨地區阿拉伯人。從這個角度來看,可能是一個複雜的談判中成功,可以得出結論,兩個國家的計劃表,以免到最後給的巴勒斯坦全主權在其領土上空,可以幫助中國的形象在阿拉伯世界,認為戰略能源資源的佔有。這種分析並沒有排除,但是,中國要能夠填補“阿拉伯之春”留下的政治真空,其實這些阿拉伯國家與美國的關係都不再相同,存在時有分別的獨裁統治權力逆轉。中國巨大的經濟力量,可以至少部分取代美國,但需要大的流動性設施,可以從事投資也大幅超越確認。從側面看,它的影響更密切的以色列和巴勒斯坦人之間的問題,但是,中國的衝動只歡迎,因為它可能為對話提供了新的血液和新的視角,它必須可以說,在抽象的是也許是最適合進行談判誰是完全中立的,不損害任何一方的爭端,美國,歐盟,你不能只是說,因為華盛頓和特拉維夫之間的關係非常強的中介。北京行動應該也可以看到作為一個試圖以平衡增加的興趣,美國正在致力於東南亞地區,活動肯定不會讚賞中國,因為它會影響地區的星球這都是最接近自己的領土,並在那裡的行動華盛頓被看作是一種入侵。習近平先後承擔了特別柔軟對抗引起世界中國主動的利益,同時指出,中國尋求能開出,很仔細,一個地方在一個日益多極化的情況下,沒有試圖取代美國世界警察的角色。在現實中,這些語句似乎的設想,需要多個功率的存在下在相反的方向,但與此相反,它似乎到新的雙極性結構的前奏。

الصين تسعى لتصبح قوة رائدة الدبلوماسية

خلقت الحاجة إلى الصين للقيام بدور متزايد العالمية على الساحة الدولية، لا تقتصر فقط على التوسع الاقتصادي، والرغبة في بكين للتنافس مع القضية برمتها الشائكة الساحة الدبلوماسية: القضية الاسرائيلية الفلسطينية. ينبغي القول أن التحدي الذي اختاره الصينية هي الأكثر صعوبة بالنسبة للحالة السياسية الراهنة وسيناريو التاريخية التي تم سحب لفترة طويلة، ومع ذلك، فإن أي نجاح جزئي ناجحة، أو حتى، حيث سنوات عديدة من السياسة الخارجية الأميركية وليس فقط، قد فشلت في الأساس، سيسمح للدبلوماسية الصينية إلى القيام بدور له أهمية أساسية، قلب رؤية البلاد كعامل محدد من الناحية الاقتصادية، ولكن من دون أي تأثير في العلاقات الدولية. وهو مشروع طموح، التي، مع ذلك، لا يوجد لديه موانع، فشلا في مسألة صعبة للغاية، ليست بأي حال من الأحوال أن تؤثر على بناء مكانتها الدولية أن بكين تحاول جاهدة لبناء. قال رئيس مجلس الدولة الصينى لى كه تشيانغ ان الصين تعتزم جعل البلاد كوسيط لتعزيز عملية السلام وصديق لإسرائيل وفلسطين، في هذا الصدد، قام الرئيس الصيني شي جين بينغ اقتراحا يتكون من أربع نقاط لمحاولة حل الصراع بين الشعبين في الشرق الأوسط. بعض المحللين، ومع ذلك، يجادل بأن النوايا الصينية هي تلك ليس فقط لاقامة مكانا هاما في الدبلوماسية العالمية، ولكن أيضا لزيادة نفوذها في منطقة الشرق الأوسط، حيث تضررت المصالح الاقتصادية لبكين قبل مجيء الربيع العربية. في هذا المنظور، نجاحا في التفاوض معقدة، ربما تبرم مع بيان لمخطط الدولتين، وذلك لتعطي في النهاية سيادة الفلسطينيين الكاملة على أراضيها، يمكن أن تساعد في صورة الصين في العالم العربي، تعتبر استراتيجية ل امتلاك الموارد اللازمة من الطاقة. لا يستبعد هذا التحليل، ومع ذلك، فإن الصين ستكون قادرة على ملء الفراغ السياسي قبل الربيع العربي اليسار، في حقيقة العلاقة بين هذه الدول العربية مع الولايات المتحدة لم تعد هي نفسها التي كانت موجودة عندما كانت هناك ديكتاتوريات في السلطة عكس. الصين من قبل قوة اقتصادية عظمى، يمكن، على الأقل في جزء منه، تحل محل الولايات المتحدة، لكنه يحتاج الى الاعتراف بأن يتجاوز مرفق السيولة الكبيرة التي قد تشارك في استثمارات كبيرة أيضا. من الجانب، والذي يؤثر على أكثر عن كثب قضية بين إسرائيل والفلسطينيين، ومع ذلك، فإن الدافع الصينية لا يمكن إلا أن يكون موضع ترحيب، لأنه من المرجح أن توفر دماء جديدة وآفاق جديدة للحوار، لا بد من القول أنه في المجرد هو ربما الأكثر ملاءمة للمفاوضات وسيط الذي هو محايد تماما ولا تسوية مع أي طرف من أطراف النزاع، والتي للولايات المتحدة، وكذلك الاتحاد الأوروبي، لا يمكنك أن تقول فقط، وذلك بسبب الروابط القوية جدا بين واشنطن وتل أبيب. وينبغي أيضا أن ينظر إلى عمل بيجين بأنه محاولة لتحقيق التوازن بين الاهتمام المتزايد بأن الولايات المتحدة هو تكريس لمنطقة جنوب شرق آسيا، والأنشطة بالتأكيد ليس موضع تقدير من قبل الصين لأنه يؤثر على مناطق من الكوكب التي هي الأقرب إلى أراضيها، وحيث عمل من ينظر إلى واشنطن على أنها نوع من التدخل. وقد تولى شى جين بينغ لينة وخاصة ضد مصلحة أثارت مبادرة العالم الصينية، مع الإشارة إلى أن الصين تسعى لاقامة، بعناية فائقة، وهو مكان في سيناريو متعدد الأقطاب بشكل متزايد، دون محاولة لتحل محل الولايات المتحدة في دور شرطي العالم. في الواقع، يبدو أن هذه التصريحات أن تسير في الاتجاه المعاكس للرؤية التي تتطلب وجود عدد وافر من السلطة، ولكن على العكس من ذلك يبدو تمهيدا لهيكل ثنائي القطب الجديد.

giovedì 9 maggio 2013

Le logiche dello sfruttamento del lavoro generano mostri insopportabile per le democrazie

I recenti gravi fatti avvenuti in Bangladesh, che hanno mostrato al mondo le condizioni disumane dei lavoratori del settore tessile, hanno portato in evidenza, grazie ad un vero e proprio massacro, una situazione ben conosciuta e risaputa, dai governi e dalle fabbriche occidentali, che con i loro marchi sfruttano questi lavoratori per incrementare profitti già molto alti. Dietro le etichette degli abiti, anche quelle delle case di moda più costose, c'è sempre più spesso una serie di storie di sfruttamento che rasenta lo schiavismo, persone rinchiuse per oltre dieci o dodici ore al giorno in locali insicuri ed asfittici, che prestano la loro manodopera, tutto ciò che hanno, per salari che non riescono a consentirgli una vita dignitosa. La mancanza della normale sicurezza sul lavoro, giunta alla totale assenza dei diritti, non solo sindacali, ma anche di quelli civili, favoriti da un contesto che va oltre l'antidemocrazia, perchè basato sullo sfruttamento puro, costituisce la normale situazione a cui si affidano ditte occidentali, mascherandosi dietro l'alibi della commessa in appalto. Dopo l'incidente del crollo del palazzo nel Bangladesh, in cui hanno trovato la morte centinaia di persone, le ditte occidentali hanno proclamato in coro la loro estraneità a qualunque collaborazione con i proprietari di quei laboratori, affermando, che, semmai, potevano esserci dei casi di produzione data in subappalto, di cui non erano chiaramente a conoscenza. L'indignazione degli acquirenti occidentali, poi è durata ben poco, permettendo alle ditte di stipulare nuovi contratti, senza garanzia per i lavoratori, che consentano di non interrompere la filiera della produzione e quindi del facile guadagno. Inutile ricordare che il basso costo del lavoro permette un ricavo esorbitante, di fronte a produzioni eseguite in paesi che hanno una legislazione sul lavoro che impone determinate condizioni, che non sono a costo zero. Tuttavia la maniera per sanzionare chi usa questa manodopera esiste ed è addirittura elementare: basterebbe alzare i dazi di importazione di qualunque merce prodotta senza le adeguate garanzie per i lavoratori. Ciò permetterebbe di aumentare le garanzie, ma anche le professionalità, di quei lavoratori dei paesi del terzo e quarto mondo, dove si addensano queste fabbriche lager e, nello stesso tempo, tutelare anche i lavoratori dei paesi dove questi marchi hanno sede, e grazie a questa territorialità alimentano il proprio mercato, che vedrebbero meno penalizzata la qualità del proprio lavoro. La realtà è che in istituzioni sovranazionali come l'Unione Europea e paesi di antica democrazia, come sono tutti quelli occidentali, esistono dei vuoti legislativi enormi in questo campo, quello delle merci prodotte all'estero, che sono in aperto contrasto con le leggi ed i principi che regolano queste nazioni. L'ipocrisia è il vero padrone della regolazione di questa materia, che resta volutamente non governata a favore della ricerca di un profitto smodato e senza controllo, perchè privo dei requisiti morali necessari. L'eccessivo liberismo di Regan e della Thatcher, ha generato molti mostri ed uno di questi è il guadagno senza scrupoli perchè permesso dall'assenza di vincoli legali, intesi, anzichè come salvaguardia, come inutili ostacoli agli introiti degli industriali. La globalizzazione selvaggia, discendente diretta del liberismo anni ottanta ha completato l'opera, aprendo al mercato della forza lavoro la possibilità di sfruttare masse di disperati, che sono stati ingannati con la promessa di affrancarsi dalla povertà endemica del lavoro agricolo; ma ciò non è stato, si è trattato soltanto di un passaggio da uno sfruttamento di tipo terriero ad uno di tipo industriale che, non soltanto non ha innalzato il livello della qualità della vita di queste persone, ma lo ha peggiorato esponendole a rischi che prima non correvano, senza, oltretutto, la giusta corresponsione. Spesso i fautori della globalizzazione presentano l'industrializzazione selvaggia come un gradino salito nella scala sociale da persone poverissime, in realtà questa lettura è una menzogna detta sapendo di mentire, è solo che il lavoro nelle fabbriche permette agli sfruttatori di guadagnare di più che continuando ad impiegare queste donne e uomini nel settore agrario. Se in Cina, e din parte anche in India, le masse dei lavoratori stanno iniziando a prendere coscienza dei diritti e delle tutele dovute all'interno dell'ambiente di lavoro, la macchina dello sfruttamento sposta la produzione in paesi dove la legislazione ed il bisogno consentono i guadagni sempre più elevati. Certo occorre un minimo di stabilità politica, per non mettere a rischio gli investimenti, ma con gli adeguati livelli di corruzione poi la strada è in discesa. Anche se, come succede in Cina, dove peraltro il fenomeno è all'inizio e vi sono ampie sacche dove le tutele non sono minimamente applicate, lo spazio di manovra per gli sfruttatori sembra ridursi, nella realtà esistono ancora ampie zone da colonizzare e da convertire all'industrializzazione di sfruttamento. Per queste poltiche non ci sono sanzioni, ne militari da inviare, eppure la portata sociale della violazione della democrazia è tranquillamente paragonabile alle dittature tanto spesso condannate dalle nazioni occidentali e fatte anche oggetto di interventi diretti, non solo diplomatici ma anche bellici. Se gli USA si ergono spesso a gendarmi del mondo, seguiti dalla UE, non si capisce come mai non intraprendano alcuna iniziativa contraria allo sfruttamento, che non vada aldilà delle mere dichiarazioni di facciata e lo stesso vale per l'ONU, che sta diventando sempre più inutile nelle forme attuali. Resta l'azione di poche organizzazioni di volontari che mettono l'accento sul valore assoluto della produzione etica, dei vestiti ma non solo, e che costituiscono, per ora, gli unici soggetti che tentano una sensibilizzazione da non sottovalutare neppure nei paesi ricchi, dove con la scusa della crisi economica si è proceduto al taglio di una fetta consistente dei diritti sul lavoro, faticosamente conquistati in anni di lotte e sacrifici.

The logic of labor exploitation generate monsters unbearable for democracies

The recent tragic events that occurred in Bangladesh, which have shown the world the inhumane conditions of workers in the textile sector, led in evidence, thanks to a real massacre, a situation well known and well known, by governments and western factories, which with their brands to increase profits exploiting those workers already very high. Behind the labels of the clothes, even the most expensive fashion houses, there is increasingly a series of stories of exploitation that verges on slavery, people locked up for more than ten or twelve hours a day in local insecure and feeble, providing their labor, all that they have, for wages that fail to allow a dignified life. The lack of normal safety at work, now in its total lack of rights, not only labor, but also those civilians, favored by a context that goes beyond the anti-democracy, because it is based on the exploitation pure, is a normal situation they rely Western companies, masquerading behind the excuse of the contract out to tender. After the incident of the collapse of the building in Bangladesh, where they were killed hundreds of people, Western companies have proclaimed in chorus their strangeness to any cooperation with the owners of those labs, stating that, if anything, could be of cases of sub-contracted production, which were not clearly aware of. The outrage from Western buyers, then lasted very little, allowing companies to enter into new contracts, with no guarantee for workers, making it possible to not break the chain of production and therefore of easy money. Needless to mention that the low cost of labor allows a revenue exorbitant, in front of productions performed in countries that have labor laws that impose conditions which are not cost-free. However, the way to punish those who use this labor exists and is even elementary: it would suffice to raise the duties of import of any goods produced without appropriate safeguards for workers. This would increase the guarantees, but also the professionalism of those workers in the countries of the third and fourth world, where these factories are concentrated lager and, at the same time also protect the workers from the countries where these brands have their headquarters, and thanks to This territoriality feed its own market, which would see less adversely affected the quality of their work. The reality is that in supranational institutions like the European Union and countries of ancient democracy, as are all those in the West, there are huge gaps in the law in this field, that of goods produced abroad that are in direct conflict with the laws and the principles that govern these nations. Hypocrisy is the true master of regulation of this matter, which remains deliberately ruled in favor of seeking a profit excessive and out of control, because it lacks the necessary moral requirements. The excessive liberalism of Reagan and Thatcher, has generated a lot of monsters and one of these is the gain because unscrupulous allowed by the absence of legal constraints, intended, rather than as a safeguard, as unnecessary obstacles to the revenue of the industry. The unbridled globalization, a direct descendant of liberalism eighties has completed the work, opening up to the market the workforce the opportunity to exploit the masses of desperate people, who have been deceived by the promise of free themselves from poverty endemic of agricultural work, but this is not state, it was only a transition from one type of land-use in an industrial entity that not only did not raise the level of quality of life of these people, but it got worse before exposing them to risks that they ran, without , moreover, the right payment. Often the proponents of globalization have industrialization wild rose as a step in the social scale from very poor people, in fact, this reading is a lie that knowing lie, it's just that the work in factories allows exploiters to earn more money than continuing to employ these women and men in the agricultural sector. If in China, and the din in India, the masses of workers are starting to become aware of the rights and protections due within the work environment, the machine of exploitation move production to countries where legislation and the need allow the gains increasingly higher. Of course you need a minimum of political stability, not to put at risk investment, but with the appropriate levels of corruption then the road is downhill. Although, as happens in China, where, however, the phenomenon is beginning and there are large pockets where safeguards are not applied at all, the room for maneuver for the exploiters seems to be reduced, in reality, there are still large areas to colonize and convert industrialization of exploitation. For these policies, there are no sanctions, the military will be sent, yet the social significance of the violation of democracy is easily comparable to dictatorships so often condemned by Western nations, and also made the subject of direct intervention, not only diplomats but also the war. If the U.S. rise often to police the world, followed by the EU, you do not understand why do not engage in any activity contrary to exploitation, which does not go beyond mere statements of the facade and the same goes for the UN, which is becoming increasingly more useless in its current form. It is the action of a few voluntary organizations that focus on the absolute value of ethical production, clothing but not alone, and that are, for now, the only people who try sensitization should not be underestimated even in rich countries, where with the excuse of the economic crisis it was decided to cut out a large chunk of labor rights, hard-won through years of struggle and sacrifice.

La lógica de la explotación laboral generan monstruos insoportable para las democracias

Los recientes y trágicos acontecimientos que tuvieron lugar en Bangladesh, que han mostrado al mundo las condiciones inhumanas de los trabajadores del sector textil, dirigidos a la vista, gracias a una verdadera masacre, una situación bien conocidos y bien conocidos, por los gobiernos y las fábricas occidentales, que con sus marcas para aumentar las ganancias de la explotación de los trabajadores que ya están muy altos. Detrás de las etiquetas de la ropa, incluso las casas de moda más caros, cada vez hay una serie de historias de explotación que raya en la esclavitud, personas encerradas durante más de diez o doce horas al día en el local de insegura y débil, siempre su trabajo, todo lo que tienen, por un salario que no pueden permitir una vida digna. La falta de seguridad normales en el trabajo, ahora en su total falta de derechos, no sólo el trabajo, sino también los civiles, favorecido por un contexto que va más allá de la lucha contra la democracia, porque se basa en la explotación pura, es una situación normal que se basan las empresas occidentales, que se disfrazan detrás de la excusa del contrato a licitación. Tras el incidente del hundimiento del edificio en Bangladesh, donde murieron cientos de personas, las empresas occidentales han proclamado a coro su extrañeza a cualquier colaboración con los propietarios de los laboratorios, que indica que, en todo caso, podría ser de casos de producción subcontratada, que no eran claramente conscientes de. La indignación de los compradores occidentales, a continuación, duró muy poco, lo que permite a las empresas a entrar en nuevos contratos, sin ninguna garantía para los trabajadores, por lo que es posible que se rompa la cadena de producción y por lo tanto de dinero fácil. No hace falta mencionar que el bajo costo de mano de obra permite una renta exorbitante, en frente de las producciones realizadas en los países que tienen leyes laborales que imponen condiciones que no son gratuitos. Sin embargo, la manera de castigar a los que usan este trabajo existe y es incluso elemental: bastaría con aumentar los derechos de importación de los bienes producidos sin las salvaguardias adecuadas para los trabajadores. Esto aumentaría las garantías, sino también la profesionalidad de los trabajadores en los países del tercer y cuarto mundo, donde las fábricas se concentran cerveza y, al mismo tiempo, también la protección de los trabajadores de los países en los que estas marcas tienen su sede, y gracias a Esta territorialidad alimentar su propio mercado, que verían menos afectados negativamente en la calidad de su trabajo. La realidad es que en las instituciones supranacionales como la Unión Europea y los países de la democracia antigua, al igual que todos los que en Occidente, hay enormes lagunas en la legislación en este campo, el de los bienes producidos en el extranjero que están en conflicto directo con las leyes y los principios que rigen estas naciones. La hipocresía es el verdadero maestro de la regulación de esta materia, que se mantiene deliberadamente falló a favor de la búsqueda de una ganancia excesiva y fuera de control, ya que carece de los requisitos morales necesarios. El liberalismo excesivo de Reagan y Thatcher, ha generado una gran cantidad de monstruos y una de ellas es la ganancia, porque sin escrúpulos permitido por la ausencia de restricciones legales, la intención, más que como medida de seguridad, como obstáculos innecesarios a los ingresos de la industria. La globalización desenfrenada, un descendiente directo de los ochenta el liberalismo ha terminado el trabajo, la apertura al mercado de la fuerza de trabajo la oportunidad de explotar a las masas de personas desesperadas, que han sido engañados por la promesa de liberarse de la pobreza endémica de las labores agrícolas, pero esto no es estado, fue sólo una transición de un tipo de uso de la tierra en una entidad industrial que no sólo no aumentar el nivel de calidad de vida de estas personas, pero se puso peor antes de exponerlos a los riesgos que corrían, sin , por otra parte, el pago correcto. A menudo, los defensores de la globalización tienen la industrialización salvaje se levantó como un paso en la escala social de las personas muy pobres, de hecho, esta lectura es una mentira que el conocimiento de la mentira, es sólo que el trabajo en las fábricas permite explotadores para ganar más dinero que seguir emplear estos hombres y mujeres en el sector agrícola. Si en China, y el estruendo de la India, las masas de los trabajadores están empezando a tomar conciencia de los derechos y protecciones debidas dentro del ambiente de trabajo, el equipo de producción se mueven explotación a los países donde la legislación y la necesidad permitir que las ganancias cada vez mayor. Por supuesto que se necesita un mínimo de estabilidad política, no poner en riesgo la inversión, pero con los niveles adecuados de la corrupción, entonces el camino es cuesta abajo. Aunque, como ocurre en China, donde, sin embargo, el fenómeno está empezando y hay grandes bolsas que ofrezcan garantías no se aplican en absoluto, el margen de maniobra de los explotadores parece reducirse, en realidad, todavía hay grandes áreas para colonizar y convertir la industrialización de la explotación. Para que estas políticas, no hay sanciones, se enviará a los militares, sin embargo, la importancia social de la violación de la democracia es fácilmente comparable con las dictaduras a menudo condenadas por las naciones occidentales, y también hizo que el tema de la intervención directa, no sólo diplomáticos, sino también la guerra. Si los EE.UU. aumente a menudo a la policía del mundo, seguido por la UE, que no entiende por qué no participar en ninguna actividad contraria a la explotación, que no van más allá de meras declaraciones de la fachada y lo mismo pasa con las Naciones Unidas, que se está convirtiendo cada vez más más inútil en su forma actual. Es la acción de unas pocas organizaciones de voluntarios que están, por ahora, las únicas personas que tratan de sensibilización no debe subestimarse el foco en el valor absoluto de la producción ética, la ropa, pero no está solo, y que incluso en los países ricos, donde con la excusa de la crisis económica, se decidió cortar una gran parte de los derechos laborales, ganada a través de años de lucha y sacrificio.

Die Logik der Ausbeutung der Arbeitskraft zu generieren Monster unerträglich für Demokratien

Die jüngsten tragischen Ereignisse, die in Bangladesh aufgetreten, die gezeigt Welt haben die unmenschlichen Bedingungen der Arbeiter in der Textilindustrie, in Evidenz geführt, dank einem echten Massaker, eine Situation bekannt und gut bekannt, die von Regierungen und westlichen Fabriken, die mit ihren Marken zu erhöhen Gewinne nutzen die Arbeitnehmer bereits sehr hoch. Hinter den Etiketten der Kleidung, auch die teuersten Modehäuser, gibt es immer eine Reihe von Geschichten von Ausbeutung, die auf Sklaverei grenzt, die Menschen für mehr als zehn oder zwölf Stunden am Tag in den lokalen gesperrt unsicher und schwach, die Bereitstellung ihrer Arbeit, alles, was sie haben, für Löhne, die ein menschenwürdiges Leben ermöglichen scheitern. Der Mangel an üblichen Vorsichtsmaßnahmen bei der Arbeit, jetzt in seinem völligen Mangel an Rechten, nicht nur Arbeit, sondern auch jene Zivilisten, von einem Zusammenhang, der über die Anti-Demokratie geht begünstigt, weil es auf der Ausbeutung pur basiert, ist eine normale Situation, die sie verlassen Westliche Unternehmen, getarnt hinter der Ausrede des Vertrages ausgeschrieben. Nach dem Vorfall mit dem Einsturz des Gebäudes in Bangladesch, wo sie Hunderte von Menschen getötet wurden, haben die westlichen Unternehmen im Chor verkündet ihre Fremdheit zu einer Zusammenarbeit mit den Eigentümern dieser Labors, die besagt, dass, wenn überhaupt, könnte sein Fälle von Unteraufträge vergeben Produktion, die nicht klar bewusst. Die Empörung der westlichen Käufer, dann dauerte sehr wenig, so dass Unternehmen neue Verträge abzuschließen, ohne Garantie für die Arbeitnehmer, die es ermöglichen, nicht die Kette der Produktion und damit des leichten Geldes. Unnötig zu erwähnen, dass die niedrigen Lohnkosten ein Umsatz exorbitant ermöglicht, vor der Produktionen in Länder, die Arbeitsgesetze, die Bedingungen, die nicht kosten-frei zu verhängen durchgeführt. Es besteht jedoch die Möglichkeit, Personen, die diese Arbeit verwenden zu bestrafen und ist sogar elementar: Es würde genügen, um die Aufgaben der Import von Waren produziert ohne angemessene Garantien für die Arbeitnehmer zu erhöhen. Dies würde die Garantien, sondern auch die Professionalität dieser Arbeitnehmer in den Ländern der dritten und vierten Welt, wo diese Fabriken lager konzentriert sind und zugleich auch zum Schutz der Arbeitnehmer aus den Ländern, in denen diese Marken haben ihren Sitz, und dank Das Territorialitätsprinzip füttern ihren eigenen Markt, die sehen würde weniger beeinträchtigt die Qualität ihrer Arbeit. Die Realität ist, dass in supranationalen Institutionen wie der Europäischen Union und den Ländern der alten Demokratie, da sind all jene im Westen, gibt es große Lücken in der Rechtsprechung in diesem Bereich, dass der produzierten Güter im Ausland, die in direktem Konflikt mit den Gesetzen sind und die Prinzipien, die diese Völker zu regieren. Heuchelei ist der wahre Meister der Regelung dieser Angelegenheit, die absichtlich ausgeschlossen bleibt zugunsten suche einen Gewinn übermäßige und außer Kontrolle geraten, weil sie die notwendige moralische Anforderungen fehlt. Die übermäßige Liberalismus von Reagan und Thatcher, hat eine Menge Monster erzeugt und eine davon ist der Gewinn, weil durch das Fehlen von rechtlichen Auflagen skrupellose erlaubt, beabsichtigte, nicht als Schutzmaßnahme, da unnötige Hindernisse für den Umsatz der Branche. Die ungezügelte Globalisierung, ein direkter Nachfahre des Liberalismus achtziger Jahre hat die Arbeit abgeschlossen ist, die Öffnung gegenüber dem Markt der Belegschaft die Möglichkeit, die Massen von verzweifelten Menschen, die durch das Versprechen von sich selbst aus der Armut endemisch der landwirtschaftlichen Arbeit getäuscht worden zu nutzen, aber das ist nicht Zustand, es war nur ein Übergang von einer Art der Landnutzung in einem industriellen Unternehmen, dass nicht nur nicht das Niveau der Lebensqualität dieser Menschen, aber es kam noch schlimmer, bevor diese auf Risiken, die sie lief, ohne darüber hinaus das Recht, die Zahlung. Oft sind die Befürworter der Globalisierung haben Industrialisierung Wildrose als einen Schritt in der sozialen Skala von sehr armen Menschen, in der Tat ist diese Lesart eine Lüge, dass das Wissen liegen, es ist nur, dass die Arbeit in den Fabriken Ausbeuter, um mehr Geld zu verdienen als die Fortsetzung erlaubt setzen diese Frauen und Männer in der Landwirtschaft. Wenn in China, und den Lärm in Indien, sind die Massen der Arbeiter beginnen, sich bewusst für die Rechte und den Schutz durch innerhalb der Arbeitsumgebung, die Maschine der Ausbeutung move Produktion in Länder in denen die Gesetzgebung und die Notwendigkeit damit die Gewinne immer höher. Natürlich braucht man ein Minimum an politischer Stabilität nicht gefährdet Investitionen setzen, aber mit den entsprechenden Ebenen von Korruption dann ist die Straße bergab. Obwohl, wie es in China, wo jedoch das Phänomen beginnt und es gibt große Taschen, in denen Garantien nicht angewendet werden bei allen, die Spielraum für die Ausbeuter zu reduzieren, in der Realität zu sein scheint, gibt es immer noch große Gebiete zu kolonisieren und konvertieren Industrialisierung der Ausbeutung. Für diese Politik gibt es keine Sanktionen, das Militär gesendet werden, aber die gesellschaftliche Bedeutung der Verletzung der Demokratie ist leicht vergleichbar mit Diktaturen so oft von westlichen Nationen verurteilt, und auch das Thema der direkten Intervention, nicht nur Diplomaten, sondern auch der Krieg. Wenn die USA oft steigen, um die Welt, gefolgt von der EU überwachen, die Sie nicht verstehen, warum nicht in jede Handlung eingreifen müssen, um Ausbeutung, die nicht über die bloße Aussagen der Fassade nicht gehen und das gleiche gilt für die UN, die immer wird mehr nutzlos in seiner jetzigen Form. Es ist die Aktion von ein paar freiwillige Organisationen, die sich auf dem absoluten Wert der ethische Produktion, Kleidung, aber nicht allein, und dass sind jetzt die einzigen Menschen, die Sensibilisierung versuchen sollte nicht auch in den reichen Ländern unterschätzt werden, wo unter dem Vorwand der Wirtschaftskrise beschlossen, schneiden Sie ein großes Stück der Arbeitnehmerrechte wurde, über Jahre des Kampfes und der Opfer hart erkämpften.

La logique de l'exploitation du travail génère des monstres insupportable pour les démocraties

Les récents événements tragiques qui ont eu lieu au Bangladesh, qui ont montré au monde les conditions inhumaines des travailleurs dans le secteur du textile, menés en évidence, grâce à un véritable massacre, une situation bien connues et bien connues, par les gouvernements et les usines de l'Ouest, qui avec leurs marques pour augmenter les profits exploitant ces travailleurs déjà très élevé. Derrière les étiquettes des vêtements, voire des maisons de mode les plus chères, il ya de plus en plus une série d'histoires d'exploitation que Vergès sur l'esclavage, les gens enfermés depuis plus de dix ou douze heures par jour dans l'insécurité locale et faible, à condition leur travail, tout ce qu'ils ont, pour des salaires qui ne permettent une vie digne. Le manque de sécurité normale au travail, maintenant dans son manque total de droits, non seulement du travail, mais aussi des civils, favorisée par un contexte qui va au-delà de la lutte anti-démocratie, parce qu'elle est fondée sur l'exploitation pure, c'est une situation normale, ils comptent Les entreprises occidentales, déguisés derrière l'excuse du contrat sur appel d'offres. Après l'incident de l'effondrement de l'immeuble au Bangladesh, où ils ont tué des centaines de personnes, les entreprises occidentales ont proclamé en chœur leur étrangeté à toute coopération avec les propriétaires de ces laboratoires, en déclarant que, le cas échéant, pourrait être d' cas de production en sous-traitance, qui n'étaient pas clairement conscients. L'indignation des acheteurs occidentaux, puis a duré très peu, permettant aux entreprises de conclure de nouveaux contrats, sans aucune garantie pour les travailleurs, ce qui permet de ne pas briser la chaîne de production et donc de l'argent facile. Inutile de mentionner que le faible coût de la main-d'œuvre permet un revenu exorbitant, en face de productions réalisées dans les pays qui ont des lois du travail qui imposent des conditions qui ne sont pas sans frais. Cependant, la manière de punir ceux qui utilisent cette main-d'œuvre existe et est même élémentaire: il suffirait de relever les droits d'importation de toutes les marchandises produites sans garanties appropriées pour les travailleurs. Cela permettrait d'accroître les garanties, mais aussi le professionnalisme de ces travailleurs dans les pays du tiers et quart-monde, où ces usines sont concentrées lager et, en même temps aussi protéger les travailleurs contre les pays où ces marques ont leur siège, et grâce à Cette territorialité nourrir son propre marché, qui verrait moins affecté négativement la qualité de leur travail. La réalité est que dans les institutions supranationales, comme l'Union européenne et les pays de l'ancienne démocratie, comme le sont tous ceux de l'Ouest, il ya d'énormes lacunes de la loi dans ce domaine, que des produits fabriqués à l'étranger qui sont en conflit direct avec les lois et les principes qui régissent ces nations. L'hypocrisie est le vrai maître de la réglementation de cette question, qui reste délibérément statué en faveur de la recherche d'un profit excessif et hors de contrôle, car il manque les exigences morales nécessaires. Le libéralisme excessif de Reagan et Thatcher, a suscité beaucoup de monstres et l'un d'eux est le gain, car sans scrupules permis par l'absence de contraintes juridiques, destinée, plutôt que comme une garantie, comme des obstacles inutiles au chiffre d'affaires de l'industrie. La mondialisation débridée, un descendant direct de quatre-vingt libéralisme a terminé le travail, l'ouverture sur le marché de la main-d'œuvre la possibilité d'exploiter les masses de gens désespérés, qui ont été trompés par la promesse de se libérer de la pauvreté endémique du travail agricole, mais ce n'est pas état, ce n'était qu'une transition d'un type d'utilisation des terres dans une entité industrielle qui non seulement n'a pas élever le niveau de qualité de vie de ces personnes, mais cela a empiré avant de les exposer à des risques qu'ils couraient, sans En outre, la bonne paiement. Souvent, les partisans de la mondialisation ont industrialisation rose sauvage comme une étape dans l'échelle sociale des personnes très pauvres, en fait, cette lecture est un mensonge que la connaissance de mensonge, c'est juste que le travail dans les usines permet exploiteurs de gagner plus d'argent que de continuer à employer ces femmes et les hommes dans le secteur agricole. Si en Chine, et le vacarme de l'Inde, les masses de travailleurs commencent à prendre conscience des droits et des protections dues dans l'environnement de travail, la machine de l'exploitation déplacer la production vers des pays où la législation et la nécessité permettre des gains de plus en plus élevé. Bien sûr, vous avez besoin d'un minimum de stabilité politique, de ne pas mettre à risque d'investissement, mais avec des niveaux appropriés de corruption puis la route est en descente. Bien que, comme c'est le cas en Chine, où, cependant, le phénomène commence et il ya de grandes poches où les garanties ne sont pas appliquées du tout, la marge de manœuvre pour les exploiteurs semble se réduire, dans la réalité, il ya encore de grandes zones à coloniser et à convertir l'industrialisation de l'exploitation. Pour ces politiques, il n'y a pas de sanctions, le militaire sera envoyé, encore de l'importance sociale de la violation de la démocratie est facilement comparable aux dictatures si souvent condamnées par les pays occidentaux, et a également fait l'objet d'une intervention directe, non seulement des diplomates, mais aussi la guerre. Si les États-Unis s'élèvent souvent à la police du monde, suivie par l'UE, vous ne comprenez pas pourquoi ne pas s'engager dans toute activité contraire à l'exploitation, ce qui ne va pas au-delà de simples déclarations de la façade et la même chose pour les Nations Unies, qui est de plus en plus plus inutile dans sa forme actuelle. C'est l'action de quelques organisations bénévoles qui mettent l'accent sur la valeur absolue de la production éthique, les vêtements, mais pas le seul, et qui sont, pour l'instant, les seules personnes qui tentent de sensibilisation ne doit pas être sous-estimée, même dans les pays riches, où avec l'excuse de la crise économique, il a été décidé de couper une grande partie des droits du travail, chèrement acquise par des années de lutte et de sacrifice.