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Politica Internazionale
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lunedì 3 giugno 2013
賈利利的喜愛,在伊朗選舉
在伊朗選舉前夕,是一種新興的賈利利,該名男子誰六年備受爭議的伊朗核問題談判代表團最喜歡的數字。這是一個個性來自伊斯蘭革命越想越代表的八個競爭對手在競爭中最激進的臉。這是預測與西方的關係,與他的競選比當前的問題可能變得更加安全。
在談判中的行為,他的行嚴格的應用程序的支持,伊朗核能的權利,反對任何西方干涉的基礎上,允許他獲得伊朗統治階級的信任和支持的準軍事巴斯基民兵,這是現任總統艾哈邁迪 - 內賈德在選舉中獲勝的關鍵。另一個因素是接近該國的最高領袖哈梅內伊,與他合作,在多個場合,他的政治生涯中,發展出強烈的個人關係。據一些美國專欄作家賈利利將參與在鎮壓之後內賈德的連任,其中發生在2009年年底以前的選舉示威。舉行選舉的喜愛,在研究伊瑪目薩迪克大學,主修政治學的革命衛隊和巴斯基民兵,結合先進的教育課程,伊斯蘭神學領袖培訓學校。然而,賈利利的薄弱點,可能是缺乏的管理國內政治經驗,首先,缺乏加劇危機的決議,抓住國家經濟願景,那才是真正的癥結所在,雖然未申報的選舉伊朗人。現在賈利利沒有太不平衡反陳述,如果他當選,將被視作地方,以提高該國,不會超出報表完全符合當前的政治正統。其目的是減少對石油收入的依賴,這些受到制裁,把地方經濟的一種阻力,可能會導致該國對他所謂的西方的陰謀,那就是勝利,其實,經濟制裁。對於西方世界,它是一個程序完全反對,繼續在內賈德之後,並承諾帶來的當前狀態惱怒。賈利利的戰略似乎是相當清楚的:集中其國內外問題上的選舉程序,留下了或把他們在第二樓內部的,但伊朗人民被削弱,是延長太久的情況和,雖然問題非常敏感民族主義的性格所有候選人,不只是在最喜歡的,會帶來適應,以解決嚴重影響國家的經濟和社會形勢的問題,以避免了大量的棄權,你被宣布國家,威脅合法性的食譜在一開始,任何人都將在民意測驗中取得勝利。
سعيد جليلي هو الأوفر حظا في انتخابات إيران
عشية الانتخابات الإيرانية، والناشئة باعتبارها الشكل المفضل لسعيد جليلي، الرجل الذي لمدة ست سنوات قاد الوفد الى المحادثات النووية الإيرانية المثيرة للجدل. هذا هو الشخصية التي تأتي من أكثر اقتناعا من الثورة الإسلامية ويمثل الوجه الأكثر راديكالية من المنافسين الثمانية في البطولة. فمن المعقول أن نتوقع مع انتخابه العلاقات مع الغرب يمكن أن تصبح أكثر إشكالية من الأنظمة الحالية.
سمح صاحب الخط من السلوك في المفاوضات، على أساس التطبيق الصارم لدعم حق إيران في امتلاك الطاقة النووية، ضد أي تدخل غربي، له لكسب ثقة الطبقة الحاكمة الإيرانية وبدعم من القوات شبه العسكرية الباسيج، التي كانت مفتاح الفوز الانتخابي للرئيس الحالي أحمدي نجاد. وثمة عامل آخر هو مقربة من البلاد المرشد الأعلى علي خامنئي، وتعاونت معه في عدة مناسبات من حياته السياسية، وتطوير علاقة شخصية قوية. ووفقا لبعض كتاب الأعمدة الأمريكية جليلي أن تشارك في عمليات القمع التي أعقبت المظاهرات لإعادة انتخاب أحمدي نجاد، التي وقعت في نهاية الانتخابات السابقة في عام 2009. عقدت دراسات من الاوفر حظا في الانتخابات جامعة الإمام الصادق، وتخصص في العلوم السياسية في مدرسة تدريب قادة الحرس الثوري والباسيج، التي تجمع بين دورات التعليم المتقدمة إلى الدين الإسلامي. نقطة ضعف جليلي، ومع ذلك، يمكن أن يكون نقص الخبرة في إدارة السياسة الداخلية، وقبل كل شيء، وعدم وجود رؤية اقتصادية لتسوية الأزمة المتزايدة التي تجتاح البلاد، وهذا هو جوهر حقيقي، على الرغم من أن الانتخابات غير معلنة حتى الإيراني. في الوقت الراهن جليلي لم غير متوازن للغاية في مكافحة بيان ذلك، إذا ما انتخب، يعتبر أن يكون وضعت في مكان لرفع البلاد، لن تتجاوز التصريحات تماما تمشيا مع العقيدة السياسية الراهنة. والقصد من ذلك هو تقليل الاعتماد على عائدات النفط، تلك التي تخضع للعقوبات، لوضع نوع من اقتصاد المقاومة التي يمكن أن تقود البلاد إلى النصر ضد ما أسماه مؤامرات الغرب وهذا هو، في الواقع، العقوبات الاقتصادية. بالنسبة للعالم الغربي وهو عبارة عن برنامج تماما ضد أن يستمر في أعقاب أحمدي نجاد والتي وعود لتحقيق الوضع الحالي للسخط. استراتيجية جليلي ويبدو أن تكون واضحة إلى حد ما: تركيز البرنامج الانتخابي على قضايا الخارج، تاركة أو وضعها في المرتبة الثانية نزاعات داخلية الكلمة، ولكن ما أضعف من قوة الشعب الإيراني من قبل وهي حالة إطالة لفترة طويلة جدا، وعلى الرغم من أنه حساس جدا لقضايا الطابع القومي من جميع المرشحين، وليس فقط المفضلة، وسوف تجلب صفات تكييفها لحل مشكلة خطيرة تؤثر على الحالة الاقتصادية والاجتماعية للبلد، لتجنب كمية كبيرة من الامتناع عن التصويت التي كنت معلنا في البلاد، الأمر الذي يهدد لنزع الشرعية في البداية، سوف أي شخص تحقيق الفوز في الانتخابات.
Per evitare l'estremismo la Turchia ha bisogno dell'Europa
I fatti turchi svelano il malessere di un paese costretto ad un processo di islamizzazione non condiviso dalla maggioranza della popolazione. Malgrado il successo elettorale del premier Erdogan, il numero degli scontenti sta crescendo e questa insoddisfazione non è mitigata da una oggettiva crescita del paese, ottenuta grazie a politiche economiche mirate, che ha portato un livello di benessere maggiormente diffuso nella cittadinanza. Ma quello a cui si assiste non è paragonabile alle primavere arabe, che si differenziavano dal caso turco, per differenti e peggiori condizioni di partenza. La Turchia, come è stato detto da subito, non si trova in una situazione economica disastrosa, ma, anzi, si colloca nettamente all'opposto, e non soffre per una mancanza di diritti, solamente che questi diritti vengono compressi in nome di una presenza più forte della religione all'interno degli aspetti politici e sociali del paese a discapito di una visione più laica, che fino alle ultime disposizioni governative, consentiva un equilibrio che costituiva un punto di riferimento sia all'interno dell'islam, che verso i paesi occidentali. La Turchia era proprio il modello al quale guardavano, almeno inizialmente, i paesi usciti dalle primavere arabe: un insieme di norme e comportamenti rispettosi della religiosità araba, all'interno di uno stato laico, in grado di essere protagonista sempre più nella scena internazionale e sul piano economico. La Turchia, proprio grazie a questi sentimenti che riusciva ad infondere in paesi e governi che uscivano da anni di dittatura, ha da subito sfruttato l'occasione, mostrando di sapere porsi come una sorta di paese capofila del panarabismo, in una visione, che voleva ricalcare, a grandi linee e trasportata nell'attuale momento storico, l'influenza dell'impero ottomano. Questa linea, occorre riconoscerlo, è stata anche un poco una direzione obbligata, dettata dal rifiuto della UE affinchè la Turchia diventasse un paese membro; bisogna riconoscere che le responsabilità del fallimento dell'inclusione di Ankara vanno ricercate in entrambe le parti, ma l'irrigidimento di Bruxelles, pur basato anche su ragioni oggettive, ha determinato che la Turchia si concentrasse maggiormente dove poteva trovare sbocchi e non chiusure. Probabilmente il cambiamento di comportamento del governo turco, più che da ragioni interne è dovuto a motivazioni estere, che hanno avuto una ricaduta enorme sugli equilibri dello stato. La necessità di porsi a partner arabi in una maniera sempre più consona a determinati costumi ha obbligato la decisione di intraprendere azioni lesive di diritti civili acquisiti, che hanno generato fenomeni di contrarietà anche nei settori costituiti da elettori del premier in carica. L'occidente deve guardare con preoccupazione a questi fenomeni perchè la Turchia rappresenta, al momento, l'unico ponte che possa consentire un dialogo con l'islam moderato. Certo i detrattori dell'ingresso della Turchia in Europa avranno facili argomenti per giustificare di avere scongiurato un membro così ingombrante, diretto verso una pericolosa deriva confessionale, in realtà un processo di inclusione concordato da entrambe le parti avrebbe potuto attenuare le pulsioni religiose, che stanno facendosi strada in una società che, come modi di vita, resta ancora più vicina allo stile occidentale. Anche le timide retromarce che Erdogan ha iniziato a mettere in campo, pur non sconfessando il suo operato, dimostrano che l'entità del fronte laico risulta essere ancora abbastanza consistente e, sopratutto, temuto in vista dell'appuntamento elettorale del prossimo anno. L'Unione Europea dovrebbe riprendere, dunque, un dialogo interrotto per riportare Ankara verso Bruxelles, sia per scongiurare una deriva islamica ai suoi confini, sia per includere un nuovo membro capace di portare una vitalità economica necessaria al vecchio continente, che costituirebbe senz'altro la base per una integrazione essenziale nello scenario internazionale.
To avoid extremism Turkey needs Europe
The facts Turks reveal the malaise of a country forced into a process of Islamization is not shared by the majority of the population. Despite the electoral success of Prime Minister Erdogan, the number of disgruntled is growing and this dissatisfaction is not mitigated by a country's growth objective, achieved through targeted economic policies, which resulted in a level of well-being more prevalent among the citizenry. But what we are witnessing is not comparable to the Arab Spring, which differed from the turkish case, and worst for different starting conditions. Turkey, as has been said from the start, is not in a disastrous economic situation, but, in fact, it ranks much the opposite, and does not suffer from a lack of rights, only that these rights are compressed in the name of a presence stronger than religion within the political and social aspects of the country at the expense of a more secular, which until the last government regulations, allowed a balance which was a point of reference within Islam, to countries that Westerners. The turkey was just the model that looked, at least initially, countries emerging from the Arab Spring: a set of rules and behaviors respectful of the religious Arabic, within a secular state, able to be ever-larger player in the international arena and in economic terms. Turkey, thanks to these feelings I was able to instill in countries and governments that came from years of dictatorship, immediately seized the opportunity by showing to know itself as a sort of country leader of pan-Arabism, in a vision, he wanted trace, in broad terms and transported in the current historical moment, the influence of the Ottoman Empire. This line has to be admitted, it was also a little forced a direction dictated by the refusal of the EU to enable Turkey to become a member state, we must recognize that the responsibility for the failure of the inclusion of Ankara are to be found in both parties, but the ' stiffening of Brussels, while also based on objective reasons, has determined that Turkey will focus more outlets where he could find and closures. Perhaps the change of behavior of the turkish government, rather than by internal reasons is due to reasons ester, which had a huge fallout on the balance of the state. The need to ask yourself to Arab partners in a manner more suited to certain customs has forced the decision to take actions that violate the civil rights acquired, which generated the phenomena of opposition voters even in areas consist of the Prime Minister in charge. The West must look with concern to these phenomena because Turkey is, at the moment, the only bridge that would allow a dialogue with moderate Islam. Of course the detractors of Turkey in Europe will have easy arguments to justify to have averted a member so cumbersome, directed towards a dangerous confessional, in fact a process of inclusion agreed by both parties could have mitigated the religious impulses, which are making their way in a society that, as ways of life, it is still closer to the western style. Even the timid reverse that Erdogan has begun to put in place, while not disavowing his work, show that the magnitude of the secular front is even quite substantial and, above all, feared in view of the elections next year. The European Union should take, therefore, dialogue interrupted to bring Ankara to Brussels or to avert a Muslim comes to its borders and to include a new member capable of bringing economic vitality necessary to the old continent, which would certainly the basis for an essential integration in the international arena.
Para evitar el extremismo Turquía necesita a Europa
Los hechos turcos revelan el malestar de un país obligado a un proceso de islamización no es compartida por la mayoría de la población. A pesar del éxito electoral del primer ministro Erdogan, el número de descontentos está creciendo y esta insatisfacción no es mitigado por objetivo el crecimiento de un país, logrado a través de políticas económicas específicas, lo que resultó en un nivel de bienestar más frecuente entre la ciudadanía. Pero lo que estamos presenciando no es comparable a la primavera árabe, que difería del caso turco, y lo peor para diferentes condiciones de partida. Turquía, como se ha dicho desde el principio, no se encuentra en una situación económica desastrosa, pero, de hecho, ocupa todo lo contrario, y no sufre de la falta de derechos, sólo que estos derechos se comprimen en el nombre de una presencia más fuerte que la religión dentro de los aspectos políticos y sociales del país a expensas de un más secular, que hasta las últimas regulaciones del gobierno, permitió un equilibrio que fue un punto de referencia dentro del Islam, a los países que occidentales. El pavo era el modelo que parecía, al menos inicialmente, los países que salen de la primavera árabe: un conjunto de normas y comportamientos respetuosos con el árabe religioso, dentro de un estado secular, capaz de ser el jugador cada vez más importante en el ámbito internacional y en términos económicos. Turquía, gracias a estos sentimientos que fue capaz de infundir en los países y gobiernos que venían de años de dictadura, aprovechó inmediatamente la oportunidad de mostrar a conocerse a sí mismo como una especie de país líder del panarabismo, en una visión, que quería seguimiento, en términos generales y se transporta en la actual momento histórico, la influencia del Imperio Otomano. Esta línea tiene que ser admitido, sino que también fue un poco forzado una dirección dictada por la negativa de la UE para permitir que Turquía se convierta en un Estado miembro, hay que reconocer que la responsabilidad por el fracaso de la inclusión de Ankara se encuentran en ambas partes, pero el ' rigidez de Bruselas, mientras que también se basa en razones objetivas, ha determinado que Turquía se centrará más puntos de venta donde poder encontrar y cierres. Probablemente el cambio de comportamiento del gobierno turco, en vez de por razones internas se debe a razones éster, que tenía una enorme consecuencias sobre el equilibrio del estado. La necesidad de preguntarse a sí mismo a los socios árabes de una manera más adecuada a ciertas costumbres que ha obligado a la decisión de tomar acciones que violan los derechos civiles adquiridos, lo que generó el fenómeno de los votantes de la oposición, incluso en zonas consistirá en el primer ministro a cargo. Occidente debe mirar con preocupación a estos fenómenos porque Turquía es, por el momento, el único puente que permita el diálogo con el Islam moderado. Por supuesto, los detractores de Turquía en Europa tendrán argumentos fáciles de justificar haber evitado un miembro tan engorroso, dirigida hacia un confesionario peligrosa, de hecho, un proceso de inclusión acordado por ambas partes podría haber mitigado los impulsos religiosos, que son haciendo su camino en una sociedad que, como formas de vida, todavía está más cerca del estilo occidental. Incluso la inversa tímida que Erdogan ha comenzado a poner en su lugar, aunque no renegar de su trabajo, muestran que la magnitud de la parte delantera secular es aún muy importantes y, sobre todo, temía a la vista de las elecciones del próximo año. La Unión Europea debería tener, por lo tanto, el diálogo interrumpido para que Ankara a Bruselas o para evitar un musulmán llega a sus fronteras y para incluir un nuevo miembro capaz de traer vitalidad económica necesaria para el viejo continente, lo que sin duda sería la base para una integración esencial en el ámbito internacional.
Um Extremismus zu vermeiden Türkei braucht Europa
Die Fakten Türken offenbaren die Malaise eines Landes in einen Prozess der Islamisierung gezwungen ist nicht von der Mehrheit der Bevölkerung geteilt. Trotz der Wahlerfolg von Ministerpräsident Erdogan, wird die Anzahl der unzufriedenen wächst und diese Unzufriedenheit ist nicht durch das Wachstum eines Landes Ziel, durch gezielte Wirtschaftspolitik, die in einer Ebene des Wohlbefindens häufiger unter der Bürgerschaft führte erreicht gemildert. Aber was wir erleben, ist nicht vergleichbar mit dem arabischen Frühling, die von der türkischen Fall unterschieden, und das Schlimmste für unterschiedliche Startbedingungen. Türkei, wie von Anfang an gesagt wurde, ist nicht in einer katastrophalen wirtschaftlichen Situation, aber in der Tat, zählt es genau das Gegenteil, und nicht aus einem Mangel an Rechten erleiden, nur, dass diese Rechte im Namen einer Präsenz sind komprimiert stärker als Religion innerhalb der politischen und sozialen Aspekte des Landes auf Kosten der einer säkularen, die bis in die letzte Regierung Vorschriften, erlaubt eine Balance, die ein Bezugspunkt innerhalb des Islam war, dass die Länder Westler. Der Truthahn war nur das Modell, das sah zumindest anfänglich, Ländern, die sich aus dem arabischen Frühling: ein Satz von Regeln und Verhaltensweisen Respekt vor der religiösen Arabisch, in einem säkularen Staat, in der Lage, immer größere Spieler in der internationalen Arena zu sein und in wirtschaftlicher Hinsicht. Türkei, dank diesen Gefühlen konnte ich in Länder und Regierungen, die von den Jahren der Diktatur kam zu vermitteln, ergriff sofort die Gelegenheit, indem sich als eine Art von Land Anführer Panarabismus wissen, in einer Vision, er wollte Spur, in groben Zügen transportiert und in der aktuellen historischen Moment, der Einfluss des Osmanischen Reiches. Diese Linie hat zugelassen zu werden, war es auch ein wenig gezwungen eine Richtung, die durch die Ablehnung der EU in die Türkei zu ermöglichen, ein Mitgliedsstaat geworden diktiert, müssen wir erkennen, dass die Verantwortung für das Scheitern der Einbeziehung von Ankara in beiden Parteien zu finden sind, aber die ' Versteifung von Brüssel, aber auch aus objektiven Gründen, hat festgestellt, dass die Türkei mehr Verkaufsstellen, wo er finden konnte und Verschlüsse konzentrieren. Wahrscheinlich die Änderung des Verhaltens der türkischen Regierung, anstatt durch internen Gründen nicht zu vertreten Ester, die eine riesige Fallout auf das Gleichgewicht des Staates hatte. Die Notwendigkeit, sich die arabischen Partner in einer Weise mehr auf bestimmte Gewohnheiten bitten gezwungen hat, die Entscheidung über die Maßnahmen, die die bürgerlichen Rechte erworben, die die Phänomene der Opposition Wähler auch in Bereichen, erzeugt aus dem Premierminister verantwortlich verletzt zu nehmen. Der Westen muss mit Sorge auf diese Phänomene zu suchen, weil die Türkei ist, in dem Moment, die einzige Brücke, die einen Dialog mit moderaten Islam erlauben würde. Natürlich sind die Kritiker der Türkei in Europa haben einen einfachen Argumenten zu rechtfertigen abgewendet ein Mitglied so umständlich, zu einer gefährlichen Beichtstuhl gerichtet, in der Tat ein Prozess der Integration von beiden Parteien vereinbart werden könnten die religiösen Impulse abgeschwächt haben, die sind, haben , die ihren Weg in einer Gesellschaft, die, wie Wege des Lebens, ist es noch näher an der westlichen Stil. Auch der schüchterne Umkehrschluss, dass Erdogan hat damit begonnen, in Kraft gesetzt, die zwar nicht verleugnen seiner Arbeit zeigen, dass das Ausmaß des säkularen Front sogar ganz erheblich und vor allem befürchtet angesichts der Wahlen im nächsten Jahr. Die Europäische Union sollte daher unterbrochen Dialog nach Ankara nach Brüssel zu bringen oder einen muslimischen kommt an seine Grenzen zu verhindern und ein neues Mitglied in der Lage bringt wirtschaftliche Dynamik notwendig, um dem alten Kontinent, der würde sicherlich auch die Basis für eine wesentliche Integration in der internationalen Arena.
Pour éviter l'extrémisme Turquie a besoin de l'Europe
Les faits Turcs révéler le malaise d'un pays contraint à un processus d'islamisation ne sont pas partagées par la majorité de la population. Malgré le succès électoral du Premier ministre Erdogan, le nombre de mécontents augmente et cette insatisfaction n'est pas atténué par l'objectif de croissance d'un pays, réalisé par des politiques économiques ciblées, qui ont abouti à un niveau de bien-être plus répandue parmi les citoyens. Mais à quoi nous assistons n'est pas comparable au Printemps arabe, qui diffère du cas turc, et le pire pour différentes conditions de départ. Turquie, comme cela a été dit depuis le début, n'est pas dans une situation économique désastreuse, mais, en fait, elle se classe bien au contraire, et ne souffre pas d'un manque de droits, mais seulement que ces droits sont compressés au nom d'une présence plus fort que la religion dans les aspects politiques et sociaux du pays au détriment d'une plus laïque, qui jusqu'aux dernières réglementations gouvernementales, a permis un équilibre qui a été un point de référence dans l'islam, aux pays qui Occidentaux. La dinde était tout simplement le modèle qui semblait, au moins initialement, les pays émergents du printemps arabe: un ensemble de règles et de comportements respectueux de l'arabe religieuse, dans un Etat laïc, capable d'être toujours plus large joueur dans l'arène internationale et en termes économiques. Turquie, grâce à ces sentiments que j'ai pu instiller dans les pays et les gouvernements qui sont venus après des années de dictature, a immédiatement saisi l'opportunité en montrant à se connaître comme une sorte de chef de file des pays du panarabisme, dans une vision, il voulait trace, en termes généraux et transportés dans le moment historique actuel, l'influence de l'Empire ottoman. Cette ligne doit être admis, il était aussi un peu forcé la direction dictée par le refus de l'UE de permettre à la Turquie de devenir un Etat membre, nous devons reconnaître que la responsabilité de l'échec de l'intégration d'Ankara se trouvent dans les deux parties, mais le ' raidissement de Bruxelles, tout aussi fondée sur des raisons objectives, a déterminé que la Turquie se concentrera plus de débouchés où il pourrait trouver et de fermetures. Probablement le changement de comportement du gouvernement turc, plutôt que par des raisons internes est due à des raisons ester, qui a eu un énorme retombées sur le reste de l'état. La nécessité de se poser aux partenaires arabes d'une manière plus adaptée à certaines coutumes a forcé la décision à prendre des mesures qui violent les droits civils acquis, qui ont généré des phénomènes d'électeurs de l'opposition, même dans les zones compose du Premier Ministre en charge. L'Occident doit regarder avec inquiétude à ces phénomènes parce que la Turquie est, pour le moment, le seul pont qui permettrait un dialogue avec l'islam modéré. Bien sûr, les détracteurs de la Turquie en Europe devront arguments faciles pour justifier d'avoir évité un membre si lourd, dirigée vers un confessionnal dangereux, en fait un processus d'inclusion convenu par les deux parties aurait pu atténuer les impulsions religieuses, qui sont faire leur chemin dans une société qui, comme les modes de vie, il est encore plus proche du style occidental. Même l'inverse timide que M. Erdogan a commencé à mettre en place, tout en ne reniant son travail, montrent que l'ampleur du front laïque est encore très importante et, surtout, craint dans la perspective des élections l'année prochaine. L'Union européenne devrait prendre, par conséquent, le dialogue interrompu pour amener Ankara à Bruxelles ou à éviter un musulman vient à ses frontières et d'inclure un nouveau membre capable d'apporter vitalité économique nécessaire pour le vieux continent, ce qui serait certainement la base d'une intégration essentiel sur la scène internationale.
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