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martedì 2 dicembre 2014

وصلت العراق والأكراد إلى اتفاق حول النفط

الاتفاق تم التوصل إليه بين الحكومة العراقية ومنطقة الحكم الذاتي في كردستان بشأن مسألة صادرات النفط، له معنى خاص في إطار الحرب ضد الدولة الإسلامية. على الرغم من أن كلا الطرفين استمرت تعاونهم على أسس عسكرية، كانت هناك أسباب مختلفة التي ساهمت في تعاون أكثر استرخاء. ومن بين هؤلاء، أهم اهتمامات والتي لا تزال دون حل مظهر من الحكم الذاتي للمنطقة، أن قادة كردستان يود أن التوسع في سيادة دولة مستقلة حقيقية. ومع ذلك، فإن الحاجة الملحة لمحاربة الخلافة لم تحجب، على الأقل في المدى القصير، فإن القضية، ولكن بأي حال من الأحوال التخفيف النزاع حول صادرات النفط الخام، أن القانون الذي ينص على الحكم الذاتي لكردستان العراق تحت حالة من بغداد، في جزء منه لضمان الشعب الكردي. توافر إدارة صادرات النفط ضروري كمصدر للتمويل ضد قوات الدولة الإسلامية، فإنها يمكن التمتع بمجموعة واسعة من سبل العيش الاقتصادية. الاتفاق الذي وقع في العاصمة العراقية من قبل رئيس حكومة البلد، حيدر العبادي، مع نيجيرفان بارزاني، رئيس الوزراء الكردي، كان متوقعا، منذ بداية عام 2015، ونقل من الحكومة المركزية في كردستان إلى 250،000 برميل يوميا، والتي بالإضافة إلى 300،000 برميل من محافظة كركوك المتنازع عليها. ونقل النفط الخام عبر خطوط الأنابيب أن يكون الأكراد، ولكن تحت سيطرة شركة النفط التابعة للاتحاد العراقي. الأكراد، في المقابل، ستكون جزءا مقفلة من ميزانية الدولة المخصصة لكردستان الاتحادية، ومنعت لبعض الوقت لحين حل النزاع وكما سيخصص بند خاص في الموازنة العامة الاتحادية للمقاتلين البيشمركة الذين يشكلون قوات المسلحة والكردية وقد تميز مرارا وتكرارا في المعركة ضد الخلافة، ومنع توسيع نحو مجالات استخراج النفط. في الوضع الحالي تخصيص عنصر من حساب للمقاتلين الأكراد وظيفية لنجاح الحرب ضد الأصوليين الإسلاميين وبدعم بالتأكيد إيجابيا من قبل الأميركيين، الذين، على أرض الواقع، وقد تم حتى الآن قادرة على الاعتماد بالكامل فقط على إعداد البشمركة. وليس من قبيل المبالغة القول أنه بدون التزام الاكراد في الاشتباكات من الأرض، من شأنه حتى الدعم الجوي للقوات الجوية الامريكية لن يكون كافيا ضد الخلافة، والتي يمكن توسيع كبير في الأراضي الواقعة تحت نفوذها. وفي الوقت نفسه المساهمة المالية التي يكفلها النفط الكردي، يسمح القوات العراقية النظامية لاستكمال إعادة تنظيمها، والتي تجرى بفضل التدريب الولايات المتحدة الأمريكية، وإعادة تسليح بالتعاون مع العشائر السنية الذين يرفضون التطبيق الصارم للشريعة. بالتأكيد، وهذا الاتفاق لا حل الخلاف بين الأكراد العراقيين والعراق، ولكن يضع نقطة البداية لإيجاد حل سلمي للنزاع، تأجيل حتى يتم هزم دولة إسلامية. إذا كان هذا سيحدث والتعاون العسكري حتى يكون عاملا لتسهيل إجراء مزيد من المفاوضات، حتى لو كان العراق، مع ضمان وجود درجة عالية من الحكم الذاتي للأكراد، لا يزال ثابتا على الهيكل الاتحادي للدولة. ومن المؤكد أنه سيكون من المهم للرأي في الولايات المتحدة، والجيران رسميا في بغداد، والتي، بالتأكيد، الأكراد سيقدم مشروع قانون لمساعدتهم ضد صدام حسين قبل وضد الدولة الإسلامية بعد.

Russia e Turchia alleati obbligati

Gli assetti geopolitici in continua mutazione, obbligano alcuni attori internazionali, che si collocano anche a distanze politiche considerevoli, ad operare brusche convergenze, talvolta anche inattese. Questo è sicuramente il caso di Russia e Turchia, non proprio allineate su posizioni troppo coincidenti, ma che l’isolamento internazionale in cu sono finiti, seppure per ragioni differenti, ha obbligato ad incontrarsi per contrastare la diffidenza occidentale. L’avvicinamento tra Mosca ed Ankara appare un segnale significativo di come si presentino variabili inaspettate sullo scacchiere internazionale. I due paesi sono su fronti politici e militari opposti: la Turchia è uno dei membri più importanti di quell’Alleanza Atlantica, fiera avversaria della Russia, che si oppone alla strategia di Mosca di ripetere, almeno in parte, le gesta dell’impero sovietico. Risulta altrettanto significativa la profonda differenza circa il conflitto siriano, con la Russia sempre al fianco di Assad e la Turchia sostenitrice della necessità della fine del regime di Damasco. Tuttavia i due stati hanno delle cose in comune, che possono favorirne il progressivo avvicinamento: intanto la struttura istituzionale dei rispettivi ordinamenti statali, che configura democrazie niente affatto compiute, dove la presenza della garanzia dei diritti civili risulta precaria. Questo motivo è stato spesso motivo di contrasto con l’occidente e per la Turchia, in particolar modo, ha contribuito alle motivazioni per l’esclusione dall’Unione Europea. I due paesi stanno attraversando un periodo di parziale isolamento, dovuto, soprattutto ad una visione estremamente nazionalista che, oltre a provocare un isolamento politico, ha determinato, specialmente per la Russia, una ricaduta anche sugli indicatori economici. In questo contesto risulta comprensibile, che stati messi ai margini di quello che resta il centro economico mondiale, cerchino nuove forme di contatti e di accordi per sviluppare canali alternativi di contatto. La prima conseguenza pensata da Putin è la fine del progetto del gasdotto South Stream, che doveva escludere l’attraversamento dell’Ucraina, per rifornire l’Europa; le crescenti difficoltà diplomatiche sorte dall’atteggiamento di Mosca nella questione della Crimea prima e della parte orientale del paese ucraino dopo,  hanno determinato le sanzioni alla Russia, che ha rivisto la propria politica di esportazione delle materie prime verso il vecchio continente. In alternativa al già progettato gasdotto verso l’Europa, sarà sostituita dall’uso di una infrastruttura analoga che porterà il gas russo verso la Turchia con un quantitativo maggiore di circa 3.000 milioni di metri cubi, che godrà anche di una speciale riduzione dei prezzi nell’ordine del 6%. Sempre nel campo dell’energia, questa volta nucleare, la tecnologia russa fornirà la sua collaborazione per la costruzione di una nuova centrale nucleare nella Turchia meridionale. Ma aldilà della necessaria collaborazione economiche, che prevede anche altre forme di scambi commerciali, l’importanza di questa nuova alleanza che si sta prefigurando sulla scena internazionale è una sorta di unione tra due paesi attraversati da un profondo nazionalismo che sfocia in ambizioni geopolitiche locali, che vorrebbero ricalcare schemi sovranazionali ormai sorpassati: la necessità della Russia di ricreare un territorio su cui esercitare l’influenza di Mosca, vicino all’estensione dell’impero sovietico, risulta molto simili ai tentativi turchi di ripetere, se non con sovranità effettiva, ma con l’estensione di una influenza almeno morale, l’esperienza dell’impero ottomano. La Russia usa per questo scopo la sua capacità economica, seppure duramente provata dalle sanzioni occidentali, unita alla propria potenza  militare, mentre la Turchia preferisce usare l’elemento religioso come aggregante, prima evidenziato con valenze moderate per ingraziarsi l’occidente, poi con l’allontanamento da questo, sempre più accentuato per esercitare una attrazione su tutti quei paesi arabi attraversati dai moti contro gli autoritarismi al governo. Ma calcoli sbagliati ed errori di prospettiva hanno accomunato questi due paesi, che hanno affrontato il contesto globalizzato con un’ottica che pare superata, senza adattarsi al contesto generale, ma restando ancorati ad una situazione che pare difficilmente ripetibile. Ora la ricerca di nuove possibilità di relazioni diplomatiche più strette, ricercate anche fuori i rispettivi campi di appartenenza, rivela una novità che obbliga l’occidente ha considerare l’impatto di queste scelte ed i loro possibili sviluppi, sottolineando come l’evoluzione dei rapporti internazionali non può non registrare che la grande fluidità dei legami sovranazionali potrà diventare una costante capace di influenzare momento per momento l’equilibrio mondiale.

Russia and Turkey allies forced

The geopolitical constantly changing, forcing some international actors, which rank even at considerable distances policies, to operate sudden convergence, sometimes unexpected. This is definitely the case of Russia and Turkey, not really aligned positions coincident too, but that the international isolation in cu ended, albeit for different reasons, has obliged to meet to counter the distrust Western. The rapprochement between Moscow and Ankara is a significant signal of how you present unexpected variables on the international stage. The two countries are on the political and military fronts opposites: Turkey is one of the most important members of that Covenant Atlantica, proud opponent of Russia, which is opposed to the strategy of Moscow to repeat, at least in part, the deeds of the Soviet empire . Equally significant is the profound difference about the Syrian conflict, with Russia always on the side of Assad and Turkey supporter of the need of the end of the regime in Damascus. However the two states have things in common, which may facilitate the progressive approach: while the institutional structure of the respective state, which configures democracies not at all done, where the presence of the guarantee of civil rights is precarious. This design was often a cause of conflict with the West and Turkey, in particular, contributed to the reasons for exclusion from the European Union. The two countries are going through a period of partial isolation, due mainly to an extremely nationalist, besides causing a political isolation, determined, especially for Russia, a relapse also on economic indicators. In this context, it is understandable that were put on the edge of what remains the economic center of the world, seek new forms of contacts and agreements to develop alternative channels of contact. The first consequence designed by Putin is the end of the South Stream gas pipeline project, which was to exclude the crossing of Ukraine, to supply Europe; the increasing diplomatic difficulties arisen from the attitude of Moscow in the first issue of the Crimea and the eastern part of the country after the Ukrainian, they determined the sanctions on Russia, which has revised its policy on the export of raw materials to the old continent. As an alternative to the already planned gas pipeline to Europe, will be replaced by the use of a similar infrastructure that will bring Russian gas to Turkey with a larger quantity of 3,000 million cubic meters, that will give a special price reduction in 'order of 6%. Also in the field of energy, this time nuclear, Russian technology will provide his cooperation for the construction of a new nuclear power plant in southern Turkey. But beyond the necessary economic cooperation, which also includes other forms of trade, the importance of this new alliance that is foreshadowing the international arena is a kind of union between two countries crossed by a deep nationalism that leads to local geopolitical ambitions, they would like to trace patterns supranational outdated: the need for Russia to recreate a territory on which to exercise the influence of Moscow, near the extension of the Soviet empire, is very similar to Turkish attempts to repeat, if not with effective sovereignty, but with the extension of a moral influence at least, the experience of the Ottoman Empire. Russia uses for this purpose its economic capacity, though sorely tried by Western sanctions, combined with its military power, while Turkey prefers to use the religious element as aggregating, first highlighted values with moderate to ingratiate himself with the West, then with the 'departure from this, more and more accentuated to exert attraction on all those Arab countries crossed by uprisings against authoritarian government. But miscalculations and errors of perspective have united these two countries, which have addressed the global context with a view that seems to overcome, without adapting to the general context, but by sticking to a situation that seems difficult to repeat. Now the search for new possibilities of diplomatic relations closer, sought outside their fields of membership, reveals a novelty that obliges the West has to consider the impact of these choices and their possible developments, stressing that the development of relations International can not but record that the great fluidity of supranational bonds can become a constant capable of influencing the balance of world moment by moment.

Rusia y Turquía aliados forzaron

La geopolítica en constante cambio, lo que obligó a algunos actores internacionales, que ocupan incluso a distancias considerables políticas, para operar convergencia repentina, a veces inesperado. Este es sin duda el caso de Rusia y Turquía, no posiciones realmente alineados coincidentes también, pero que el aislamiento internacional en cu terminó, aunque por diferentes razones, ha obligado a reunirse para contrarrestar la desconfianza occidental. El acercamiento entre Moscú y Ankara es una señal importante de la forma de presentar las variables inesperadas en la escena internacional. Los dos países están en los frentes políticos y militares opuestos: Turquía es uno de los miembros más importantes de ese Pacto Atlantica, el oponente orgulloso de Rusia, que se opone a la estrategia de Moscú a repetir, al menos en parte, las obras de la imperio soviético . Igualmente significativa es la profunda diferencia sobre el conflicto sirio, con Rusia siempre en el lado de Assad y Turquía partidario de la necesidad del final del régimen de Damasco. Sin embargo los dos estados tienen cosas en común, lo que puede facilitar el acercamiento progresivo: mientras que la estructura institucional del Estado respectivo, que configura las democracias no del todo terminado, donde la presencia de la garantía de los derechos civiles es precaria. Este diseño fue a menudo una causa de conflicto con Occidente y Turquía, en particular, contribuyó a las razones de la exclusión de la Unión Europea. Los dos países están pasando por un período de aislamiento parcial, principalmente debido a un extremadamente nacionalista, además de causar un aislamiento político, determinado, en especial para Rusia, una recaída también en los indicadores económicos. En este contexto, es comprensible que se puso en el borde de lo que queda del centro económico del mundo, buscan nuevas formas de contactos y acuerdos para desarrollar canales alternativos de contacto. La primera consecuencia diseñado por Putin es el fin del proyecto de gasoducto South Stream, que era excluir el cruce de Ucrania, para abastecer a Europa; las crecientes dificultades diplomáticas surgidas de la actitud de Moscú en el primer número de la península de Crimea y la parte oriental del país, después de que el ucraniano, determinaron las sanciones a Rusia, que ha revisado su política de exportación de materias primas hasta el viejo continente. Como alternativa al gasoducto ya planeado a Europa, será reemplazado por el uso de una infraestructura similar que traerá gas ruso a Turquía con una mayor cantidad de 3.000 millones de metros cúbicos, que le dará una reducción de precios especiales en 'orden del 6%. También en el campo de la energía, esta vez nuclear, tecnología rusa brindará su cooperación para la construcción de una nueva central nuclear en el sur de Turquía. Pero más allá de la cooperación económica necesaria, que también incluye otras formas de comercio, la importancia de esta nueva alianza que está prefigurando el ámbito internacional es una especie de unión entre dos países atravesados por un nacionalismo profundo que conduce a las ambiciones geopolíticas locales, les gustaría trazar patrones supranacional obsoletos: la necesidad de que Rusia recrear un territorio en el que el ejercicio de la influencia de Moscú, cerca de la extensión del imperio soviético, es muy similar a los intentos de Turquía a repetir, si no con la soberanía efectiva, pero con la extensión de una influencia moral, al menos, la experiencia del Imperio otomano. Rusia utiliza a tal efecto su capacidad económica, aunque duramente probada por las sanciones de Occidente, junto con su poder militar, mientras que Turquía prefiere utilizar el elemento religioso como la agregación, primero puso de relieve los valores con moderada a congraciarse con Occidente, a continuación, con el 'salida de este, cada vez más acentuada de ejercer atracción sobre todos aquellos países árabes cruzados por levantamientos contra el gobierno autoritario. Pero los errores de cálculo y errores de perspectiva se han unido estos dos países, que han tratado el contexto mundial con una vista que parece superar, sin adaptar al contexto general, pero por pegar a una situación que parece difícil de repetir. Ahora la búsqueda de nuevas posibilidades de relaciones diplomáticas más estrechas, buscado fuera de sus ámbitos de pertenencia, revela una novedad que obliga al Occidente tiene que considerar el impacto de estas decisiones y sus posibles desarrollos, haciendo hincapié en que el desarrollo de las relaciones Internacional no puede sino constatar que la gran fluidez de bonos supranacionales puede llegar a ser una constante capaz de influir en el equilibrio del mundo momento a momento.

Russland und der Türkei Verbündeten gezwungen

Die sich ständig ändernden geopolitischen und zwingt einige internationale Akteure, die auch in beträchtlichen Entfernungen Politik zählen, um plötzliche Annäherung zu betreiben, manchmal unerwartet. Dies ist definitiv der Fall von Russland und der Türkei, nicht wirklich ausgerichteten Positionen zu übereinstimmende, aber, dass die internationale Isolation in cu beendet, wenn auch aus unterschiedlichen Gründen ist verpflichtet, sich zu treffen, um das Misstrauen gegenüber westlichen begegnen. Die Annäherung zwischen Moskau und Ankara ist ein wichtiges Signal dafür, wie Sie unerwartete Variablen auf der internationalen Bühne zu präsentieren. Die beiden Länder sind auf der politischen und militärischen Fronten Gegensätze: Die Türkei ist einer der wichtigsten Mitglieder dieser Pakt Atlantica, stolz Gegner Russlands, die der Strategie von Moskau zu wiederholen, zumindest teilweise, die Taten des Sowjetimperiums entgegengesetzt ist . Ebenso bedeutsam ist die tiefgreifenden Unterschied zu der syrischen Konflikt mit Russland immer auf der Seite des Assad und der Türkei Stützer der Notwendigkeit des Ende des Regimes in Damaskus. Aber die beiden Staaten haben Gemeinsamkeiten, die den progressiven Ansatz erleichtern können: Während die institutionelle Struktur des jeweiligen Staates, die Demokratien konfiguriert nicht durchgeführt, bei denen die Anwesenheit der Garantie der Bürgerrechte prekär ist. Dieser Entwurf war oft eine Ursache von Konflikten mit dem Westen und der Türkei, insbesondere dazu beigetragen, die Gründe für den Ausschluss von der Europäischen Union. Die beiden Länder werden über einen Zeitraum von Teil Isolation, auch gehen in erster Linie auf einer extrem nationalistischen neben was zu einer politischen Isolierung, bestimmt, vor allem für Russland, einen Rückfall auf Wirtschaftsindikatoren. In diesem Zusammenhang ist es verständlich, dass sich am Rande dessen, was bleibt das wirtschaftliche Zentrum der Welt gesetzt wurden, suchen neue Formen der Kontakte und Absprachen auf alternative Kontaktkanäle zu entwickeln. Die erste Folge von Putin konzipiert ist das Ende der Gaspipeline South Stream-Projekt, das auf das Überschreiten der Ukraine ausgeschlossen werden, nach Europa zu liefern war; die zunehmende diplomatische Schwierigkeiten aus der Haltung von Moskau in der ersten Ausgabe der Krim und Osten des Landes nach der ukrainischen entstanden ist, bestimmt sie die Sanktionen gegen Russland, das seine Politik auf dem Export von Rohstoffen auf den alten Kontinent überarbeitet. Als Alternative zu der bereits geplanten Gaspipeline nach Europa, wird durch den Einsatz einer ähnlichen Infrastruktur, die russisches Gas in die Türkei mit einer größeren Menge von 3.000 Millionen Kubikmeter bringen wird ersetzt werden, wird diese einen Sonderpreis Reduzierung geben 'bestellen 6%. Auch im Bereich der Energie, diesmal nukleare, Russisch-Technologie wird seine Zusammenarbeit für den Bau eines neuen Kernkraftwerks im Süden der Türkei bieten. Aber über die notwendigen wirtschaftlichen Zusammenarbeit, zu der auch andere Formen des Handels, ist die Bedeutung dieser neuen Allianz, die Vorahnung ist die international eine Art Verbindung zwischen zwei Ländern, die von einem tiefen Nationalismus gekreuzt, die auf lokale geopolitischen Ambitionen führt, sie gerne Muster supranationalen veraltet verfolgen: die Notwendigkeit für Russland, ein Gebiet, auf dem der Einfluss von Moskau ausüben, in der Nähe der Erweiterung des sowjetischen Imperiums neu zu erstellen, ist sehr ähnlich dem türkischen Versuche zu wiederholen, wenn nicht mit effektiven Souveränität, aber mit der Erweiterung eines moralischen Einfluss zumindest die Erfahrung des Osmanischen Reiches. Russland nutzt zu diesem Zweck ihre Wirtschaftskraft, wenn auch schmerzlich von westlichen Sanktionen versucht, kombiniert mit seiner Militärmacht, während die Türkei zieht es vor, das religiöse Element als Aggregation verwenden, erste markierte Werte mit moderaten, sich mit dem Westen beliebt zu machen, dann mit der "Abweichend davon mehr und mehr verstärkt zur Attraktion für alle, die arabischen Staaten durch Aufstände gegen autoritäre Regierung gekreuzt auszuüben. Aber Fehleinschätzungen und Fehler der Perspektive haben diese beiden Länder, die den globalen Kontext mit dem Ziel, die überwunden scheint, angesprochen haben, ohne Anpassung an den allgemeinen Kontext, sondern durch das Festhalten an einer Situation, die schwer zu wiederholen scheint, vereint. Nun ist die Suche nach neuen Möglichkeiten der diplomatischen Beziehungen näher, außerhalb ihres Bereichen Mitgliedschaft beantragt wird, offenbart eine Neuheit, die der Westen verpflichtet zu prüfen, die Auswirkungen dieser Entscheidungen und ihre möglichen Entwicklungen und betonte, dass die Entwicklung der Beziehungen Internationale kann nicht umhin, festhalten, dass der große Fluidität supranationalen Anleihen können eine Konstante in der Lage, Einfluss auf das Gleichgewicht der Welt, von Augenblick zu Augenblick zu werden.

Russie et la Turquie alliés forcés

La géopolitique en constante évolution, forçant certains acteurs internationaux, qui se classent même à des distances considérables des politiques, pour faire fonctionner la convergence soudaine, parfois inattendus. Ce est certainement le cas de la Russie et de la Turquie, pas vraiment alignés positions coïncident aussi, mais que l'isolement international dans cu terminée, quoique pour des raisons différentes, a obligé à se réunir pour contrer la méfiance occidentale. Le rapprochement entre Moscou et Ankara est un signal significatif de la façon dont vous présentez les variables inattendues sur la scène internationale. Les deux pays sont sur les fronts politiques et militaires opposés: la Turquie est l'un des membres les plus importants de ce Pacte Atlantica, fière adversaire de la Russie, qui se oppose à la stratégie de Moscou de répéter, au moins en partie, les actes de l'empire soviétique . Tout aussi importante est la différence profonde sur le conflit syrien, avec la Russie toujours sur le côté de Assad et la Turquie partisan de la nécessité de la fin du régime de Damas. Toutefois, les deux Etats ont des choses en commun, ce qui peut faciliter l'approche progressive: tandis que la structure institutionnelle de l'État concerné, qui configure démocraties pas du tout fait, où la présence de la garantie des droits civils est précaire. Cette conception est souvent une cause de conflit avec l'Occident et la Turquie, en particulier, a contribué à les raisons de l'exclusion de l'Union européenne. Les deux pays traversent une période d'isolement partiel, principalement en raison d'une très nationaliste, en plus de causer un isolement politique, déterminé, en particulier pour la Russie, une rechute aussi sur les indicateurs économiques. Dans ce contexte, il est compréhensible qui ont été mis sur le bord de ce qui reste le centre économique du monde, cherchent de nouvelles formes de contacts et des accords pour développer d'autres canaux de contact. La première conséquence conçu par Poutine est la fin du projet de gazoduc South Stream, qui était d'exclure la traversée de l'Ukraine, pour approvisionner l'Europe; les difficultés diplomatiques croissantes nées de l'attitude de Moscou dans le premier numéro de la Crimée et la partie orientale du pays après l'Ukrainien, ils ont déterminé les sanctions sur la Russie, qui a révisé sa politique sur l'exportation des matières premières sur le vieux continent. Comme une alternative à la canalisation de gaz déjà prévu de l'Europe, sera remplacé par l'utilisation d'une infrastructure similaire qui apportera le gaz russe à la Turquie avec une plus grande quantité de 3 000 millions de mètres cubes, qui donnera une réduction spéciale de prix 'ordre de 6%. Toujours dans le domaine de l'énergie, cette fois nucléaire, technologie russe fournira sa coopération pour la construction d'une nouvelle centrale nucléaire dans le sud de la Turquie. Mais au-delà de la coopération économique nécessaire, ce qui comprend également d'autres formes de commerce, l'importance de cette nouvelle alliance qui est préfigurant la scène internationale est une sorte d'union entre les deux pays traversés par un nationalisme profond, qui conduit aux ambitions géopolitiques locales, ils voudraient tracer des motifs supranationale dépassés: la nécessité pour la Russie de recréer un territoire sur lequel exercer l'influence de Moscou, près de l'extension de l'empire soviétique, est très similaire à des tentatives turques à répéter, si ce ne est avec la souveraineté effective, mais avec l'extension d'une influence morale au moins, l'expérience de l'Empire ottoman. La Russie utilise à cet effet son de la capacité économique, si durement éprouvée par les sanctions occidentales, combinée à sa puissance militaire, tandis que la Turquie préfère utiliser l'élément religieux comme l'agrégation, d'abord mis en évidence les valeurs modérée à se concilier avec l'Occident, puis avec le «départ de cela, de plus en plus accentuée à exercer attraction sur tous les pays arabes traversés par des soulèvements contre le gouvernement autoritaire. Mais les erreurs de calcul et les erreurs de perspective ont uni ces deux pays, qui ont abordé le contexte mondial avec une vue qui semble à surmonter, sans l'adapter au contexte général, mais en se en tenant à une situation qui semble difficile à répéter. Maintenant la recherche de nouvelles possibilités de relations diplomatiques plus étroites, recherchés en dehors de leurs champs de l'adhésion, révèle une nouveauté qui oblige l'Occident doit prendre en compte l'impact de ces choix et leurs évolutions possibles, soulignant que le développement des relations internationale ne peut pas enregistrer, mais que la grande fluidité des obligations supranationales peut devenir une constante capable d'influencer l'équilibre de moment de monde en ce moment.

Rússia e Turquia aliados forçado

A geopolítica em constante mudança, forçando alguns atores internacionais, que classificam mesmo com políticas de distâncias consideráveis, para operar convergência súbita, às vezes inesperado. Este é definitivamente o caso da Rússia e da Turquia, e não posições realmente alinhados coincidentes também, mas que o isolamento internacional no cu terminou, embora por razões diferentes, foi obrigado a reunir-se para combater a desconfiança ocidental. A reaproximação entre Moscou e Ancara é um sinal significativo de como você se apresenta variáveis inesperadas no cenário internacional. Os dois países estão nas políticas e militares frentes opostos: a Turquia é um dos membros mais importantes do que a Aliança Atlântica, adversário orgulhoso da Rússia, que se opõe à estratégia de Moscou para repetir, pelo menos em parte, as obras do império soviético . Igualmente significativo é a diferença profunda sobre o conflito sírio, com a Rússia sempre do lado de Assad e Turquia defensor da necessidade de o fim do regime de Damasco. No entanto, os dois estados têm coisas em comum, o que pode facilitar a abordagem progressiva: enquanto a estrutura institucional do respectivo estado, o que configura democracias não em tudo feito, onde a presença da garantia dos direitos civis é precária. Este projeto foi muitas vezes uma causa de conflito com o Ocidente ea Turquia, em particular, contribuiu para as razões para a exclusão da União Europeia. Os dois países estão passando por um período de isolamento parcial, devido principalmente a um extremamente nacionalista, além de causar um isolamento político, determinado, especialmente para a Rússia, uma recaída também em indicadores econômicos. Neste contexto, é compreensível que foram colocados na borda do que continua a ser o centro econômico do mundo, buscar novas formas de contactos e acordos para desenvolver canais alternativos de contato. A primeira consequência projetado por Putin é o fim do projeto do gasoduto South Stream, que era excluir a travessia da Ucrânia, para suprir a Europa; as crescentes dificuldades diplomáticas surgido a partir da atitude de Moscou na primeira edição da Criméia e na parte oriental do país, após o ucraniano, que determinou as sanções contra a Rússia, que reviu a sua política sobre a exportação de matérias-primas para o velho continente. Como uma alternativa para o gasoduto já previstas para a Europa, será substituído pelo uso de uma infra-estrutura semelhante que vai trazer o gás russo para a Turquia com uma maior quantidade de 3.000 milhões de metros cúbicos, que vai lhe dar uma redução de preço especial em 'ordem de 6%. Também no domínio da energia, desta vez nuclear, tecnologia russa irá fornecer sua cooperação para a construção de uma nova usina nuclear no sul da Turquia. Mas, além da cooperação económica necessária, o que também inclui outras formas de comércio, a importância desta nova aliança que está prenunciando o cenário internacional é uma espécie de união entre dois países atravessados por um nacionalismo profundo que conduz a ambições geopolíticas locais, eles gostariam de traçar padrões supranacional desactualizado: a necessidade de a Rússia para recriar um território em que exercer a influência de Moscou, perto da extensão do império soviético, é muito semelhante às tentativas turcas a repetir, se não com a soberania eficaz, mas com a extensão de uma influência moral, pelo menos, a experiência do Império Otomano. Rússia usa para esse fim a sua capacidade económica, embora duramente provada pelas sanções ocidentais, combinado com o seu poder militar, enquanto a Turquia prefere usar o elemento religioso como agregar, primeiro destaque valores com moderada a congraçar-se com o Ocidente, em seguida, com o 'partida deste, cada vez mais acentuada a exercer atração sobre todos os países árabes atravessados por revoltas contra o governo autoritário. Mas erros de cálculo e os erros de perspectiva uniram estes dois países, que abordam o contexto global, tendo em vista que parece superar, sem adaptação ao contexto geral, mas aderindo a uma situação que parece difícil de repetir. Agora, a busca por novas possibilidades de relações diplomáticas mais próximas, procurada fora de suas áreas de adesão, revela uma novidade que obriga o Ocidente tem de considerar o impacto destas escolhas e seus possíveis desdobramentos, sublinhando que o desenvolvimento das relações Internacional não pode deixar de registrar que a grande fluidez das obrigações supranacionais pode se tornar uma constante capaz de influenciar o equilíbrio do mundo momento a momento.