Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
giovedì 29 gennaio 2015
سوف كيم جونغ أون يزور موسكو رسميا
في أول زيارة إلى بلد أجنبي لزعيم كوريا الشمالية، كيم جونغ أون ويبدو أن واقعة جديدة في عالم العلاقات الدولية. وتؤكد مصادر رسمية لروسيا، البلد الذي يوجد فيه رئيس الدولة سيسافر إلى بيونغ يانغ، وقبول دعوة تمديد للزعيم الكوري الشمالي للمشاركة في احتفالات الذكرى السبعين لهزيمة النازية، التي ستعقد في موسكو. ما الآثار المترتبة على كلا الجانبين يختبئ وراء هذه الزيارة، التي تأتي غير متوقعة. بالنسبة لكوريا الشمالية قد تحاول الخروج من العزلة التي هرب الدكتاتورية في بيونغ يانغ، والحاجة إلى شريك دولي جديد، بعد توتر العلاقات مع بكين تم ارتداؤها في المسائل المتعلقة في تطوير الأسلحة النووية، التي قامت بها كيم جونغ أون: شريك دولي جديد، الذي تم اختياره من بين المعارضين للولايات المتحدة هو خيار جيد دلالة. ولكن أبعد من أسباب دبلوماسية هناك أيضا الاقتصادية منها: وتشارك روسيا في تشييد البنية التحتية في البلاد كوريا الشمالية، مثل السكك الحديدية وخطوط الأنابيب وتعتزم زيادة التعاون مع بيونغ يانغ، والتي يتم التعرف على شريك محتمل في النمو وتوفير فرص اقتصادية على أمام انخفاض تكاليف العمالة. بالتأكيد العقوبات تجاه موسكو تجبر روسيا على السعي إلى زيادة أكبر قدر ممكن مجالاتهم الخاصة من العمل، ولكن أسباب هذا النهج بشكل كبير مع الدكتاتورية في بيونغ يانغ تظهر النظام السياسي أكثر الدولي. الكرملين، مع علاقات دبلوماسية محتملة مع كوريا الشمالية، يمكن أن نصل إلى وضع سفنه داخل الطرق في جنوب شرق آسيا، وتعتبر الآن ضرورية للتجارة الدولية وأدخل مباشرة في الزعم بأن بدت متجهة لتكون مسألة لاثنين بين الولايات المتحدة والصين. التناقضات الثقيلة بين بيونغ يانغ وواشنطن يمكن استغلالها من قبل موسكو في لمحة أوسع يشمل أيضا الآثار المترتبة على قضية الأوكرانية. بوتين قد تمتد له أسباب الاحتكاك مع أوباما التي تنطوي على كوريا الشمالية؛ هذا التكتيك يمكن أن تجلب التغيير قوي من التوازن غير مستقر للغاية بين روسيا والغرب. لكن الكرملين، إذا كان دخل أو يعتقد أن الدخول في هذا المنطق، لا ينبغي أن نقلل من صعوبات علاقة الدولية مع كوريا الشمالية التي يحكمها جهاز لا يمكن التنبؤ بها على نحو متزايد، بحيث الحليف الوحيد الذي يمكن الاعتماد على بيونغ يانغ والصين، لديها علاقات فضفاضة جدا مع ختام الثابت. يجب أن توضع في الاعتبار رد فعل من بكين وتقارب محتمل بين الدولتين، والتي قد ضعفت العلاقات مع نهاية الاتحاد السوفيتي. وتعتبر الصين منطقة البحر الاصفر في نطاق اختصاصها الحصري، وعلى هذا السبب بالذات التي تقوم عليها الأعمال العدائية مع الولايات المتحدة؛ وجود لاعب آخر دولي كبير على حدودها قد يكون غير مرغوب فيه، إلا إذا تمت زيارتها روسيا توافق في الآراء، حتى بشكل غير رسمي، من قبل القادة في بكين في البصرية معادية لأمريكا. ان هذه الفرضية تعني المشاركة واعيا أم لا، من نفس كوريا الشمالية في تحالف ضمني لتغيير التوازن الإقليمي، وذلك بفضل استخدام ليبرالية للعلاقات الدولية. ، لا يبدو أن رد فعل عنيف من الصورة، والتي هي للحصول على عضو واحد من أقسى الديكتاتوريات في العالم ما يدعو للقلق بوتين الذي بلا شك سوف يعرض لانتقادات شديدة من الدول الغربية، عنصر والتي سوف تعزز فقط تصور الديمقراطية تغيير لأن هذا شكل من أشكال الحكم في روسيا.
mercoledì 28 gennaio 2015
La visita di Obama in Arabia Saudita
Nell’economia delle relazioni internazionale statunitensi, la visita del Presidente Obama a Riyadh, riveste una particolare importanza, soprattutto in occasione del cambio al vertice del paese saudita a causa della morte del monarca in carica. Il complicato processo di successione previsto dalle regole dell’Arabia Saudita, che si rifanno alle tradizioni beduine, funzione non in linea verticale ma orizzontale, per cui il nuovo occupante del trono arabo è un fratello, anziché un figlio del regnante precedente. Con il nuovo Re, Salman, Obama ha ribadito l’assoluta importanza del legame tra i due paesi, augurandosi una continuità dei rapporti sulla linea esistente. L’alleanza tra Arabia Saudita e Stati Uniti è ritenuta fondamentale da Washington sia sotto l’aspetto militare, che economico, tuttavia alcuni elementi di turbativa hanno sensibilmente peggiorato le relazioni tra i due paesi, soprattutto nel secondo mandato di Obama. Riyadh non ha infatti gradito la posizione, ritenuta troppo conciliante, sulle trattative per il nucleare iraniano, giudicando Washington troppo morbida con i tradizionali avversari di Teheran; inoltre i tentennamenti della Casa Bianca contro il regime di Assad, sono stati interpretati come un segnale di debolezza e di scarsa attenzione, proprio verso le ragioni dell’Arabia Saudita. La monarchia del Golfo ha così intrapreso una politica ambigua, di appoggio alle forze radicali islamiche, che avrebbero poi fondato lo Stato islamico, recentemente sconfessata per timore di diventare a propria volta vittima delle mire del califfato. Obama si augura che il nuovo regnante, pur mantenendo salda l’alleanza con gli USA, cambi un poco l’atteggiamento saudita, recependo le necessità di sicurezza globale, anche a discapito degli interessi particolari del proprio paese. Su questo piano vi è già una profonda intesa circa l’utilizzo del prezzo del petrolio per contrastare l’attività russa e danneggiare l’economia iraniana, tuttavia le intenzioni americane sono quelle di coinvolgere maggiormente l’Arabia Saudita, sia sul piano diplomatico, che su quello militare. sull’emergenza dello Stato islamico. Per fare ciò Obama dovrà conciliare le esigenze americane sulla conclusione del trattato sul nucleare iraniano e trovare una soluzione militare che porti alla sconfitta di Assad. I tempi per questa seconda esigenza, appaiono però non certo brevi: l’insicurezza della lotta allo Stato islamico, vede il dittatore di Damasco ricoprire ancora un ruolo essenziale all’interno del quadro della questione, grazie all’alternanza di una condotta abile, che ha favorito indirettamente ora l’opposizione democratica a discapito delle forze islamiche seguita dal contrario. Secondo gli analisti i rapporti migliori tra i due stati si sono registrati in corrispondenza di figure presidenziali espresse dai repubblicani, più conservatori ed orientati ad una politica più spregiudicata e meno attenta a temi, come i diritti umani, sui quali l’amministrazione Obama ha mostrato maggiore attenzione. Queste ragioni spiegano il perché di una nutrita presenza di esponenti conservatori nella delegazione in visita nella capitale saudita. Particolare importanza occupa anche la questione dello Yemen, che al momento è senza governo, che divide con l’Arabia Saudita ben 1.800 chilometri di frontiera e che preoccupa gli Stati Uniti per il risveglio di Al Qaeda; ma sui metodi per ridare stabilità allo stato yemenita i due governi non sono in accordo, in quanto la Casa Bianca, preferirebbe fornire aiuto ai ribelli vicino all’Iran, invisi, proprio per questo motivo, ai sauditi. L’impressione sulle ragioni della visita di Obama, che per compierla ha ridotto quella in India, è che gli Stati Uniti tentino un approccio con l’Arabia Saudita, che possa appianare le divergenze che si sono create negli ultimi tempi, cogliendo l’opportunità del cambio al vertice, tuttavia la continuità del regime saudita non sembrerebbe fornire buone speranze in tal senso se non fosse presente la variabile del califfato, che entrambi i paesi vogliono sconfiggere al più presto. Se questa meta sarà raggiunta è probabile che le differenze di vedute potranno ritornare ad acuirsi.
Obama's visit to Saudi Arabia
In the economy of the US international relations, the visit of President Obama in Riyadh, is particularly important, especially during the change of leadership of the country because of the Saudi monarch's death in office. The complicated process of succession provided by the rules of Saudi Arabia, which go back to the Bedouin traditions, function offline vertical but horizontal, so the new occupant of the throne Arab is a brother, rather than a son of the previous ruler. With the new King, Salman, Obama reiterated the absolute importance of the link between the two countries, hoping a continuity of relations on the existing line. The alliance between Saudi Arabia and the United States is deemed crucial by Washington from both the military and economic terms, however, some disturbing factors have significantly worsened relations between the two countries, especially in the second term of Obama. Riyadh has in fact enjoyed the location, deemed too conciliatory, on negotiations for the Iranian nuclear issue, judging Washington too soft with the traditional opponents of Tehran; also the hesitation of the White House against the Assad regime, have been interpreted as a sign of weakness and lack of attention, just to the reasons of Saudi Arabia. The Gulf monarchy has thus embarked on an ambiguous policy, support to radical Islamic forces, who would later founded the Islamic state, recently disowned for fear of becoming in turn a victim of the sights of the caliphate. Obama hopes that the new ruling, while maintaining strong alliance with the US, changes a little attitude Arabia, acknowledging the need for global security, even at the expense of the interests of their own country. On this level there is already a deep understanding about the use of the oil price to counter the Russian activity and damage the Iranian economy, but the American intentions are to involve Saudi Arabia, both on the diplomatic level, which over the military. on the emergence of the Islamic State. To do this, Obama will have to balance the demands on the American end of the Treaty on the Iranian nuclear issue and find a solution that will lead to military defeat of Assad. The timing for this second requirement, however, does not appear certain short: the insecurity of the fight against Islamic state, see the dictator of Damascus still play an essential role within the framework of the issue, the alternation of a skillful conduct, which favored indirectly now the democratic opposition to the detriment of the Islamic forces followed by the opposite. According to analysts better relationships between the two states have registered at the presidential figures expressed by Republicans, conservative and oriented to a policy more reckless and less attentive to issues such as human rights, on which the Obama administration has shown more attention. These reasons explain why a large presence of conservative leaders in the visiting delegation in the Saudi capital. Particular importance also involved the issue of Yemen, which is currently without a government, which it shares with Saudi Arabia 1,800 kilometer border and that worries the United States for the awakening of Al Qaeda; but on ways to restore stability to the state of Yemen, the two governments are not in agreement, as the White House, would prefer to provide help to the rebels near Iran, invisible, for this reason, the Saudis. The impression on the reasons for Obama's visit, which has reduced the one to do it in India, is that the US attempt an approach with Saudi Arabia, which can resolve the differences that have arisen in recent times, taking the opportunity the change at the top, however, the continuity of the Saudi regime does not seem to provide a good chance to do so if it were not present the variable of the caliphate, that both countries want to defeat as soon as possible. If this goal is reached it is likely that the differences of views will return to worsen.
La visita de Obama a Arabia Saudita
En la economía de las relaciones internacionales de los Estados Unidos, la visita del presidente Obama en Riad, es particularmente importante, especialmente durante el cambio de dirección del país a causa de la muerte del monarca saudí en el cargo. El complicado proceso de sucesión previsto por las normas de Arabia Saudita, que se remontan a las tradiciones beduinas, función offline verticales sino horizontales, por lo que el nuevo ocupante del trono árabe es un hermano, más que un hijo del gobernante anterior. Con el nuevo rey, Salman, Obama reiteró la importancia absoluta de la relación entre los dos países, con la esperanza de una continuidad de las relaciones en la línea existente. La alianza entre Arabia Saudita y los Estados Unidos se considera fundamental por Washington de los términos tanto de los militares y económicas, las relaciones, sin embargo, algunos factores perturbadores han empeorado significativamente entre los dos países, especialmente en el segundo mandato de Obama. Riad tiene, de hecho, disfrutamos de la ubicación, considerado demasiado conciliador, en las negociaciones para la cuestión nuclear iraní, a juzgar Washington demasiado blando con los adversarios tradicionales de Teherán; también las vacilaciones de la Casa Blanca contra el régimen de Assad, ha sido interpretado como un signo de debilidad y falta de atención, sólo para las razones de Arabia Saudita. La monarquía del Golfo se ha embarcado por tanto, en una política ambigua, el apoyo a las fuerzas islámicas radicales, que más tarde se fundó el Estado islámico, recientemente repudiado por temor a convertirse a su vez en una víctima de los lugares de interés del califato. Obama confía en que el nuevo fallo, manteniendo al mismo tiempo una fuerte alianza con los EE.UU., cambia un poco la actitud Saudita, reconociendo la necesidad de seguridad global, incluso a costa de los intereses de su propio país. En este nivel ya existe un profundo conocimiento sobre el uso de los precios del petróleo para contrarrestar la actividad de Rusia y dañar la economía iraní, pero las intenciones estadounidenses son involucrar a Arabia Saudita, tanto en el plano diplomático, que sobre los militares. en el surgimiento del Estado Islámico. Para ello, Obama tendrá que equilibrar las demandas en el extremo de América del Tratado de la cuestión nuclear iraní y encontrar una solución que conduzca a la derrota militar de Assad. El calendario de este segundo requisito, sin embargo, no parece cierta corto: la inseguridad de la lucha contra el Estado islámico, ver el dictador de Damasco siguen desempeñando un papel esencial en el marco de la cuestión, la alternancia de una conducta hábil, que favoreció indirectamente ahora la oposición democrática, en detrimento de las fuerzas islámicas seguido de lo contrario. Según los analistas de mejores relaciones entre los dos estados se han registrado en las figuras presidenciales expresadas por los republicanos, conservadores y orientados a una política más imprudente y menos atentos a cuestiones como los derechos humanos, en la que la administración Obama ha mostrado más atención. Estas razones explican por qué una gran presencia de líderes conservadores en la delegación visitante en la capital saudí. Particular importancia también implicó la emisión de Yemen, que actualmente se encuentra sin un gobierno, que comparte con Arabia Saudí 1.800 kilometros frontera y que preocupa a los Estados Unidos para el despertar de Al Qaeda; sino en formas de restaurar la estabilidad al estado de Yemen, los dos gobiernos no están de acuerdo, como la Casa Blanca, preferiría para proporcionar ayuda a los rebeldes cerca de Irán, invisible, por esta razón, los saudíes. La impresión sobre los motivos de la visita de Obama, que ha reducido el de hacerlo en la India, es que los EE.UU. intentamos un acercamiento con Arabia Saudita, que puede resolver las diferencias que han surgido en los últimos tiempos, aprovechando la oportunidad el cambio en la parte superior, sin embargo, la continuidad del régimen saudí no parece proporcionar una buena oportunidad de hacerlo si no se presenta la variable del califato, que ambos países quieren derrotar a la mayor brevedad posible. Si se alcanza este objetivo, es probable que las diferencias de puntos de vista volverán a empeorar.
Obamas Besuch in Saudi-Arabien
In der Wirtschaft der USA den internationalen Beziehungen, der Besuch von Präsident Obama in Riyadh, ist besonders wichtig, vor allem während der Änderung der Führung des Landes wegen des Todes des saudischen Monarchen im Amt. Die komplizierten Prozess der Nachfolge durch die Regeln von Saudi-Arabien, die zu den Beduinen Traditionen Funktion offline vertikal, sondern horizontal, so der neue Inhaber des Throns arabischen zurück vorgesehen ist ein Bruder, und nicht als Sohn des früheren Herrschers. Mit dem neuen König, Salman, bekräftigte Obama die absolute Bedeutung der Verbindung zwischen den beiden Ländern, in der Hoffnung eine Kontinuität der Beziehungen auf der bestehenden Linie. Die Allianz zwischen Saudi-Arabien und den Vereinigten Staaten von Washington als sowohl das Militär und wirtschaftlich entscheidend ist jedoch, einige Störfaktoren deutlich verschlechtert Beziehungen zwischen den beiden Ländern, vor allem in der zweiten Amtszeit von Obama. Riyadh hat in der Tat haben die Lage, als zu versöhnlich, auf Verhandlungen über die iranische Atomfrage zu urteilen, Washington zu weich mit den traditionellen Gegner von Teheran; auch das Zögern des Weißen Hauses gegen das Assad-Regime, sind als ein Zeichen von Schwäche und Mangel an Aufmerksamkeit nur auf die Gründe, aus Saudi-Arabien interpretiert worden. Der Golf Monarchie hat damit begann eine zweideutige Politik, Unterstützung für radikal-islamischen Kräfte, die später gegründet würde den islamischen Staat, die vor kurzem für Furcht, die wiederum ein Opfer von den Sehenswürdigkeiten des Kalifats verleugnet. Obama hofft, dass die neue Regelung, gleichzeitig aber auch wirksame Allianz mit den USA, ändert sich ein wenig Haltung Arabien, in Anerkennung der Notwendigkeit für die globale Sicherheit, auch auf Kosten der Interessen des eigenen Landes. Auf dieser Ebene gibt es bereits ein tiefes Verständnis über den Einsatz des Ölpreises, die russische Aktivität entgegenzuwirken und beschädigen die iranische Wirtschaft, aber die amerikanischen Absichten sind, Saudi-Arabien, die beide auf diplomatischer Ebene beinhalten die über das Militär. auf die Entstehung des Islamischen Staates. Um dies zu tun, wird Obama muss die Anforderungen an die amerikanische Ende des Vertrags über die iranische Atomfrage auszugleichen und eine Lösung finden, die militärische Niederlage des Assad führt. Der Zeitpunkt für diese zweite Anforderung jedoch nicht bestimmte Kurz erscheinen: die Unsicherheit der Kampf gegen den islamischen Staat, sehen den Diktator von Damaskus noch eine wichtige Rolle im Rahmen der Ausgabe, den Wechsel von einer geschickten Verhalten spielen die jetzt indirekt begünstigt die demokratische Opposition zu Lasten der islamischen Kräfte, gefolgt von der gegenüberliegenden. Laut Analysten bessere Beziehungen zwischen den beiden Staaten haben bei den Präsidentschafts Zahlen von den Republikanern, konservativ ausgedrückt registriert und zu einer Politik rücksichtsloser und weniger aufmerksam zu Themen wie Menschenrechte, auf denen die Obama-Regierung hat gezeigt, ausgerichtet mehr Aufmerksamkeit. Diese Gründe erklären, warum eine große Präsenz der konservativen Führer in der Besuchsdelegation in der saudischen Hauptstadt. Besondere Bedeutung involviert auch die Frage der Jemen, der derzeit ohne eine Regierung, die es mit Saudi-Arabien 1800 Kilometer lange Grenze teilt und das beunruhigt die Vereinigten Staaten für das Erwachen der Al-Qaida, sondern auf Möglichkeiten, um Stabilität in den Zustand des Jemen wieder herzustellen, sind die beiden Regierungen nicht einverstanden, wie das Weiße Haus, lieber Hilfe für die Rebellen in der Nähe von Iran liefern, unsichtbar, aus diesem Grund, den Saudis. Der Eindruck, über die Gründe für Obamas Besuch, der das man es in Indien zu tun verringert hat, ist, dass die USA versuchen, einen Ansatz, mit Saudi-Arabien, die die Unterschiede, die in der letzten Zeit entstanden sind, lösen können, die Gelegenheit der Wechsel an der Spitze, aber die Kontinuität der saudische Regime scheint nicht eine gute Chance, dies zu tun, wenn es nicht präsentieren die Variable des Kalifats, dass beide Länder wollen so schnell wie möglich zu besiegen ist. Wenn dieses Ziel erreicht wird, ist es wahrscheinlich, dass die Unterschiede der Blick wird wieder zu verschlechtern.
La visite d'Obama en Arabie saoudite
Dans l'économie des relations internationales des États-Unis, la visite du président Obama à Riyad, est particulièrement important, surtout pendant le changement de direction du pays en raison de la mort du monarque saoudien dans le bureau. Le processus complexe de succession prévue par les règles de l'Arabie saoudite, qui remontent aux traditions bédouines, déconnecté de la fonction verticales mais horizontales, de sorte que le nouvel occupant du trône arabe est un frère, un fils plutôt que de la règle précédente. Avec le nouveau roi, Salman, Obama a réitéré l'importance absolue de la liaison entre les deux pays, dans l'espoir d'une continuité des relations sur la ligne existante. L'alliance entre l'Arabie saoudite et les États-Unis est jugé crucial par Washington à la fois militaires et économiques termes, les relations Toutefois, certains facteurs perturbateurs ont considérablement aggravées entre les deux pays, en particulier dans le second terme de Obama. Riyad a en effet apprécié l'emplacement, jugé trop conciliant, sur les négociations pour la question nucléaire iranienne, à en juger Washington trop mou avec les adversaires traditionnels de Téhéran; d'ailleurs les hésitations de la Maison Blanche contre le régime Assad, ont été interprétés comme un signe de faiblesse et le manque d'attention, juste pour les raisons de l'Arabie saoudite. La monarchie du Golfe a ainsi entrepris une politique ambiguë, soutien aux forces islamiques radicales, qui allait plus tard fondé l'Etat islamique, récemment désavoué par crainte de devenir à son tour une victime des sites du califat. Obama espère que la nouvelle décision, tout en maintenant une forte alliance avec les Etats-Unis, change un peu l'attitude Saoudite, reconnaissant la nécessité de la sécurité mondiale, même au détriment des intérêts de leur propre pays. A ce niveau, il ya déjà une profonde compréhension de l'utilisation du prix du pétrole pour contrer l'activité de Russie et d'endommager l'économie iranienne, mais les intentions américaines sont d'impliquer l'Arabie saoudite, à la fois sur le plan diplomatique, qui sur l'armée. sur l'émergence de l'Etat islamique. Pour ce faire, Obama devra concilier les exigences sur l'extrémité Amérique du traité sur la question nucléaire iranienne et trouver une solution qui mènera à la défaite militaire de Assad. Le timing de cette deuxième condition, cependant, ne semble pas certaine courte: l'insécurité de la lutte contre Etat islamique, voir le dictateur de Damas encore jouer un rôle essentiel dans le cadre de la question, l'alternance d'une conduite habile, qui favorisé indirectement maintenant l'opposition démocratique au détriment des forces islamiques suivis par le contraire. Selon les analystes de meilleures relations entre les deux pays ont enregistré les chiffres présidentielles exprimées par les républicains, conservatrice et orientée vers une politique plus téméraire et moins attentifs à des questions telles que les droits de l'homme, sur laquelle l'administration Obama a montré plus d'attention. Ces raisons expliquent pourquoi une grande présence de dirigeants conservateurs dans la délégation en visite dans la capitale saoudienne. Une importance particulière a également impliqué la question du Yémen, qui est actuellement sans gouvernement, qu'il partage avec l'Arabie saoudite 1800 km la frontière et qui inquiète les Etats-Unis pour l'éveil d'Al-Qaïda; mais sur les moyens pour rétablir la stabilité à l'état du Yémen, les deux gouvernements ne sont pas d'accord, que la Maison-Blanche, préfèrent fournir une aide aux rebelles près de l'Iran, invisible, pour cette raison, les Saoudiens. L'impression sur les raisons de la visite d'Obama, qui a réduit le seul à le faire en Inde, ce est que les États-Unis tentons une approche avec l'Arabie saoudite, qui peut résoudre les divergences qui ont surgi ces derniers temps, profitant de l'occasion le changement au sommet, cependant, la continuité du régime saoudien ne semble pas fournir une bonne occasion de le faire se il ne étaient pas présents la variable du califat, que les deux pays veulent vaincre dès que possible. Si cet objectif est atteint, il est probable que les différences de points de vue reviendront à se aggraver.
A visita de Obama à Arábia Saudita
Na economia das relações internacionais dos Estados Unidos, a visita do presidente Obama em Riad, é particularmente importante, especialmente durante a mudança de liderança do país por causa da morte do monarca saudita em escritório. O complicado processo de sucessão prevista pelas regras da Arábia Saudita, que remontam às tradições beduínas, função off-line verticais mas horizontal, de modo que o novo ocupante do trono árabe é um irmão, em vez de um filho do governante anterior. Com o novo rei, Salman, Obama reiterou a importância absoluta da ligação entre os dois países, na esperança de uma continuidade das relações na linha existente. A aliança entre a Arábia Saudita e os Estados Unidos é considerada fundamental por Washington a partir de termos tanto a militares e econômicas, as relações no entanto, alguns fatores perturbadores pioraram significativamente entre os dois países, especialmente no segundo mandato de Obama. Riyadh, na realidade, se a localização, considerada demasiado conciliatória, sobre as negociações para a questão nuclear iraniana, a julgar Washington muito mole com os adversários tradicionais de Teerã; também a hesitação da Casa Branca contra o regime de Assad, ter sido interpretado como um sinal de fraqueza e falta de atenção, apenas com os motivos da Arábia Saudita. A monarquia do Golfo tem, assim, embarcou em uma política ambígua, o apoio às forças radicais islâmicas, que mais tarde fundaram o Estado islâmico, recentemente desmentida por medo de se tornar, por sua vez, uma vítima dos pontos turísticos do califado. Obama espera que a nova decisão, mantendo a forte aliança com os EUA, muda um pouco a atitude Saudita, reconhecendo a necessidade de segurança global, mesmo em detrimento dos interesses do seu próprio país. A este nível, já existe um entendimento profundo sobre o uso do preço do petróleo para combater a atividade da Rússia e prejudicar a economia iraniana, mas as intenções americanas estão a envolver a Arábia Saudita, tanto em nível diplomático, que sobre os militares. sobre a emergência do Estado Islâmico. Para fazer isso, Obama terá de equilibrar as demandas na extremidade norte-americanos do Tratado sobre a questão nuclear iraniana e encontrar uma solução que levará à derrota militar de Assad. O calendário para este segundo requisito, no entanto, não parece certo suma: a insegurança da luta contra o Estado islâmico, ver o ditador de Damasco ainda desempenham um papel essencial no âmbito da questão, a alternância de uma conduta hábil, o que favorecido indiretamente agora a oposição democrática em detrimento das forças islâmicas seguidos pelo contrário. De acordo com analistas melhores relações entre os dois estados têm registrado nas figuras presidenciais expressas pelos republicanos, conservadores e orientada para uma política mais imprudente e menos atentos a questões como os direitos humanos, em que a administração Obama tem mostrado mais atenção. Estas razões explicam por que uma grande presença de líderes conservadores na delegação visitante na capital saudita. Particular importância envolveu também a questão do Iêmen, que atualmente está sem um governo, que partilha com a Arábia Saudita 1,8 mil km de fronteiras e que preocupa os Estados Unidos para o despertar da Al Qaeda; mas sobre as formas de restaurar a estabilidade do estado de Yemen, os dois governos não estão de acordo, como a Casa Branca, prefere fornecer ajuda aos rebeldes perto Irã, invisível, por este motivo, os sauditas. A impressão sobre as razões para a visita de Obama, o que reduziu o único a fazê-lo na Índia, é que os EUA tentam uma aproximação com a Arábia Saudita, que pode resolver as diferenças que surgiram nos últimos tempos, aproveitando a oportunidade a mudança na parte superior, no entanto, a continuidade do regime saudita não parece fornecer uma boa oportunidade para fazê-lo se não fosse apresentar a variável do califado, que ambos os países querem derrotar o mais rapidamente possível. Se este objectivo é atingido, é provável que as diferenças de vista voltará a agravar-se.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)