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mercoledì 6 maggio 2015

新イスラエル政府の形成のために困難でネタニヤフ

最後の政府と早期の選挙をダウンさせるネタニヤフの決定は、国をより良いガバナンスを確保するために、その新たな役員にそれを固定するために欲望によって決定されませんでした。その結論までの戦略と本質的な旅行として白羽されていない旧大部分の重要なメンバーとの意見の相違は、両国のプロジェクトでは、 'の頭を開催する行為にかなりの不動をもたらした政府、過酷な摩擦を引き起こしエグゼクティブ。リベラル指導者たちは、非常に解決するために必要なビューを縮小要因を民族主義性向の国の割合を共有するために一緒になって、非常に入植者の問題に焦点を当てたと一方では、中道右派確かに政府が、非常に多様でした全国の多くの問題がますます内向的、主要な経済危機に直面して。選挙結果は、最後の選挙のコンテストは非常に断片化された議会を返され、彼ははるかに人気のガバナンスは達成することは非常に困難であることがすぐに理解した世論調査から出てきました。イスラエル議会で30議席の配分で得られる最大の当事者が、当事者が増加し、61席の運命的な最小クォータに達し、相対過半数を確保しているになるために彼のトレーニングを見ている勝利プラトニックネタニヤフにもかかわらず、それはより困難になっています。だけでなく、私たちは政治のように、数学的な観点からの力を組み立てるために話します。首相に遭遇している困難は、そのプログラムのパフォーマンスを確保するために大きな統治を達成するために彼の試みが既にあっても、新政府を形成する前に失敗したかを明確に伝えるよう指示しました。イスラエルに約束し、将来はさらに過剰なナショナリズムを砕い幹部の内部平衡によってブロックの国にあります。もう一度、国だけでも大きな閉鎖に彼を宣告、国家資産に損害を与えるグローバルな分離の気候の中で、パレスチナ問題、さらには経済を解決せずに、自国の領土を拡張する方法のイスラエルの問題に焦点を当てたままにする可能性があります。その交渉力に続いて、いくつかの議員が得られるにもかかわらず、国家主義のテーマにあまりにもフォーカスされた彼の設定にもかかわらず、十分にポリシーを設定している場合がありネタニヤフ、先頭からのすべての計画を台無しにする可能性が高い、超国家主義や宗教政党、および宗教的な動きによって条件付け。政府を形成する作業を受信した後、ネタニヤフは、2つの状態のソリューションを取得したいと主張し、自分自身とどのような選挙運動中に言われたが矛盾していたことを覚えておいてください。約束されたものかどうか知りませんが、それは誠実だったか利益のみをアメリカの同盟国のためだったか、世界の世論をなだめるためにさらに別の政治的戦術を構成した場合、これらの見通し集約ポリシーに、二つの状態の目標は、永続的に離れているようです、ホワイトハウス、欧州、国連と新たな対立に国をさらします。しかし、今最も緊急の問題は、大統領に新政府を提示する期限を尊重することです。ネタニヤフはあっても、この最初のレベルに達することができなかった場合は、その障害は、その政治的将来に深刻な障害を持つ、巨大になります。イスラエルの大統領に代わるものはまだ不可能な仕事に直面なる労働党のリーダー、ヘルツォークに新政府を形成する作業を委託することです。今の覇権を好きではないであろう他の人格、との共存を調整することができるように思われるまで、ネタニヤフの動作が保持されている:それは実現可能な表示されませんも、極端な翼を遮断できた大きなカルテルの執行を含み、ドイツ語、を解決するには、前政権の「メンバー、私たちは二つの状態のプロジェクトに関する合意を見つけることができない限り。このケースでは、ネタニヤフによって言われたことの誠意を確認することができます。

نتنياهو في الصعوبة لتشكيل الحكومة الإسرائيلية الجديدة

قرار نتنياهو لاسقاط الحكومة وإجراء انتخابات مبكرة الماضية، لم تمليه الرغبة في ضمان الدولة لحكم أفضل، ولكن لضمان أن تنفيذيا جديدا لها. الخلاف مع أعضاء المهم الأغلبية السابقة، وهي ليست خص ما يصل السفر استراتيجي وأساسي إلى نهايتها، ومشروع للبلدين، أثار احتكاك قاسية في الحكومة، والتي أسفرت عن الجمود كبير على سلوك من شأنه أن يعقد رئيس " السلطة التنفيذية. من ناحية أخرى كان حكومة يمين الوسط بالتأكيد، ولكن مختلفة جدا، مع اجتمع زعماء الليبراليين معا لتبادل معدل البلاد من الميول القومية وركز جدا على مشكلة المستوطنين، وهذا عامل تقلص إلى حد كبير وجهة نظر الضروري حل العديد من المشاكل للأمة الانطواء على نحو متزايد ويواجه أزمة اقتصادية كبيرة. وجاءت نتائج الانتخابات الخروج من صناديق الاقتراع عادت المعركة الانتخابية الأخيرة برلمان مجزأة للغاية، وقال انه يفهم على الفور أن الحوكمة سعى كثيرا سيكون من الصعب جدا تحقيقه. على الرغم من فوز أفلاطوني نتنياهو، الذي شهد تدريبه ليصبح أكبر حزب، وحصل مع تخصيص 30 مقعدا في البرلمان الإسرائيلي زاد من الأطراف والتوصل إلى الحد الأدنى من الحصص المصيرية من 61 مقعدا، وضمان الأغلبية النسبية فقد أصبح أكثر صعوبة. ليس فقط نحن نتكلم لتجميع قوة من جهة نظر رياضية، وسياسيا. الصعوبات التي واجهتها في رئيس الوزراء أوعزت أقول بوضوح كيف محاولته لتحقيق قدر أكبر من الإدارة الحكومية لضمان فشل أداء برامجها بالفعل حتى قبل تشكيل الحكومة الجديدة. المستقبل أن وعود لإسرائيل إلى دولة أكثر سدت التوازن الداخلي للمسؤول تنفيذي سحقت القومية المفرطة. مرة أخرى، هو بلد أن الاستمرار في التركيز على القضية الإسرائيلية من كيفية توسيع أراضيها، من دون حل القضية الفلسطينية وحتى الاقتصادية، في جو من العزلة الدولية، التي من شأنها أن تضر فقط الأصول الوطنية، وحكمت له أكبر الإغلاق. بعد قدرتها على المساومة، على الرغم من الحصول على عدد قليل من النواب، والقومية المتطرفة والأحزاب الدينية، من المرجح أن تدمر جميع الخطط من بداية نتنياهو، الذي على الرغم من الإعداد له، ربما يكون قد وضع سياسة تركز أيضا على مواضيع وطنية و مشروطة الحركات الدينية. تذكر أن بعد استلام مهمة تشكيل الحكومة، نتنياهو قد ناقض نفسه وما قيل أثناء الحملة الانتخابية، مدعيا أن ترغب في الحصول على حل الدولتين. لا أعرف إذا ما وعدنا به، وكان صادقا أم كان لصالح الحليف الوحيد الأمريكي أو إذا شكلت بعد تكتيك سياسي آخر لاسترضاء الرأي العام العالمي، ولكن مع هذه الآفاق سياسة التجميع، والهدف من دولتين يبدو أن الابتعاد نهائيا ، وتعريض البلاد لتجدد الصراع مع البيت الأبيض وأوروبا والأمم المتحدة. ولكن الآن المشكلة الأكثر إلحاحا هي احترام الموعد النهائي لتقديم الحكومة الجديدة للرئيس. إذا نتنياهو لم يتمكن حتى من الوصول إلى هذا المستوى الأول، فإن فشلها ستكون هائلة، مع ضعف شديد على مستقبله السياسي. البديل للرئيس الإسرائيلي هو أن يعهد بمهمة تشكيل الحكومة الجديدة لزعيم حزب العمال، هرتسوغ، الذي لا يزال يواجه مهمة مستحيلة. لا يبدو مجديا ولا حل للالألمانية، يتضمن التنفيذي لعصابات الكبيرة، والتي يمكن أن تقطع أجنحة متطرفة: سلوك نتنياهو عقد حتى يبدو الآن أن تكون قادرة على التوفيق بين التعايش مع الشخصيات الأخرى، التي لا تود سيادة 'عضو في الحكومة السابقة، ما لم نتمكن من العثور على أي اتفاق بشأن مشروع الدولتين. في هذه الحالة هل يمكن أن تحقق صدق ما قاله نتنياهو.

Hezbollah contro i gruppi sunniti al confine con il Libano, per difendere il paese dei cedri

Il movimento Hezbollah proclama una offensiva contro i ribelli di Al Nusra, la cellula affiliata ad Al Qaeda e contro i miliziani dello Stato islamico, presenti nei territori al confine con la Siria. La strategia di questi gruppi estremisti sunniti è quella di tenere in costante apprensione il paese libanese, con incursioni oltre frontiera. Una delle intenzioni principali è proprio quella di portare la guerra in corso in Siria ed in Iraq, dove si è estesa la sovranità del califfato, nel territorio del Libano, individuato come roccaforte degli sciiti ed in appoggio al regime di Damasco. In realtà la posizione ufficiale del paese libanese è stata, finora, quella di tenersi al di fuori del conflitto, soprattutto per la sua eterogenea composizione sociale, formata da sciiti e sunniti. Al riguardo della guerra civile siriana, i primi sono schierati a favore di Assad, mentre i secondi sostengono la ribellione. Tuttavia, il termine ribellione allo stato siriano è un termine che da inizialmente molto vago, perché comprendeva movimenti di natura differente, dalle forze laiche fino a quelle più integraliste islamiche, ha finito sempre più per coincidere con le forze confessionali sunnite più estreme, che hanno preso il sopravvento, grazie anche ai finanziamenti delle monarchie del Golfo e di altri stati sunniti. In Libano, che più volte, nel passato, ha dovuto subire le influenze negative della Siria, che ha praticato più di una ingerenza nella vita politica del paese, la parte sciita, dove il movimento Hezbollah costituisce la formazione più organizzata, anche militarmente, grazie al sostegno iraniano, teme un contagio della guerra civile siriana, che potrebbe portare fin dentro al paese l’integralismo sunnita. Questa eventualità, dal punto di vista strategico, potrebbe permettere al califfato ed ai suoi alleati di estendere il proprio dominio in una zona cruciale, non solo per determinare la caduta di Assad, ma anche per arrivare ai confini con l’odiato Israele e provocare, perciò, un innalzamento della tensione nella regione, dagli sviluppi fortemente problematici. L’intenzione dichiarata di Hezbollah è quella di preservare il paese libanese dalle incursioni sunnite, anche per proteggere i tanti gruppi religiosi, tra cui diversi cristiani, presenti sul territorio. Se questo proponimento sia sincero o no, non è importante in questa sede, ma è fondamentale rilevare la valenza mediatica di questa intenzione. Hezbollah, da movimento terroristico, intende presentarsi come un paladino della difesa dei diritti, anche delle minoranze, di fronte all’orda sunnita. Un ulteriore aspetto delle intenzioni di Hezbollah, per giustificare le sue intenzioni, è quello che le forze regolari libanesi non sarebbero in grado di difendere il paese dall’assalto degli integralisti del califfato.  Queste dichiarazioni hanno provocato le reazioni del governo di Beirut, ma i dubbi sulla reale preparazione delle forze libanesi sono reali. Lo scenario che si prefigura, quindi, potrebbe cambiare l’atteggiamento dell’occidente verso Hezbollah, come è sostanzialmente cambiato, anche se in forma non ufficiale, quello verso Assad. La ragione è che, in questo momento, ogni alleato contro il califfato è benvenuto. Allo stato dei fatti l’aspetto più urgente da risolvere è la sconfitta dello Stato islamico, che determina il passaggio in secondo piano dei precedenti motivi di contrasto. Ma se questa è la visione prevalente della Casa Bianca, la variabile Hezbollah può influenzare la scena internazionale più che le operazioni che intende mettere in atto per la difesa del Libano. La naturale alleanza con l’Iran, unita ad azioni contro forze sunnite sostenute dalle monarchie del Golfo, non potrà che suscitare contrasti tra Washington ed i suoi alleati sunniti, impegnati, tra l’altro, nella questione yemenita. Gli Stati Uniti, pur considerando prioritario il problema del califfato, non intendendo impegnarsi in prima persona sul terreno e considerano benvenuto ogni alleato ufficiale, come i curdi, o ufficioso, come l’Iran e la stessa Siria di Assad, che è, in questo momento preferita ad ogni ipotesi di conquista del paese siriano da parte di formazioni sunnite, anche moderate.  Resta da vedere la posizione di Israele, tradizionale nemico di Hezbollah, che non ha mai visto favorevolmente la caduta di Assad, con il quale aveva instaurato un rapporto di convivenza; Tel Aviv rischia ora di trovarsi dalla stessa parte di chi lo ha sempre bersagliato di missili dal Libano. Il quadro complessivo è quindi troppo complicato da variabili sempre nuove, che contribuiscono a rendere sempre più difficile una analisi chiara e lineare. La situazione, in costante evoluzione, non potrà essere risolta nel medio periodo, perché, anche se si troverà la soluzione al problema dello Stato islamico, cosa tutt’altro che scontata, le altre questioni, che ora sono in secondo piano, come la Siria ed i delicati rapporti di alleanze, minacciano di diventare di altrettanta complicata risoluzione

Hezbollah against the Sunni groups on the border with Lebanon, to defend the land of the cedars

The movement Hezbollah proclaims an offensive against the rebels of Al Nusra Front, the cell affiliated with Al Qaeda and against the militia of the Islamic state in the territories on the border with Syria. The strategy of these groups Sunni extremists is to keep in constant apprehension the country of Lebanon, with cross-border incursions. One of the main intentions is precisely to bring the war in Syria and in Iraq, where he expanded the sovereignty of the caliphate, in the territory of Lebanon, identified as a stronghold of the Shiite and support for the regime in Damascus. In fact, the official position of the country of Lebanon has been, so far, to stay out of the conflict, especially because of its heterogeneous social composition, made up of Shiites and Sunnis. In this regard, the civil war in Syria, the first sided with Assad, while the latter support the rebellion. However, the term rebellion Syrian state is a term that initially very vague, because it included movements of different nature, the secular forces up to the most fundamentalist Islamic ended increasingly to coincide with the most extreme Sunni sectarian forces, who taken over, thanks to funding of the Gulf monarchies and other Sunni states. In Lebanon, several times, in the past, had to suffer the negative influences of Syria, who has practiced more than an interference in the political life of the country, the Shiite movement Hezbollah which is training more organized, even militarily, thanks support Iranian fears a contagion of the civil war in Syria, which could lead right into the country the Sunni fundamentalism. This eventuality, from strategic point of view, could allow the caliphate and its allies to extend its dominance in an area crucial, not only to determine the fall of Assad, but also to reach the border with Israel and hated cause, Therefore, an increase in tension in the region, the developments strongly problematic. The stated intention of Hezbollah is to preserve the country from incursions Lebanese Sunni, also to protect the many religious groups, including several Christians in the area. If this purpose is sincere or not, it is not important here, but it is crucial to detect the value of this media plan. Hezbollah, as terrorist movement, intends to present itself as a champion of the rights, and minorities, in front of the horde Sunni. A further aspect of the intentions of Hezbollah to justify its intentions, is that the regular Lebanese army would not be able to defend the country from the assault of the fundamentalists of the caliphate. These statements caused the reaction of the Lebanese government, but doubts about the actual preparation of the Lebanese forces are real. The scenario that is looming, then, could change the attitude West to Hezbollah, as is substantially changed, although unofficially, what to Assad. The reason is that, at this time, every ally against the caliphate is welcome. At the present time the most urgent to be solved is the defeat of the Islamic state, which determines the transition into the background of the above reasons of contrast. But if this is the prevailing view of the White House, the variable Hezbollah can influence the international scene more than the operations it intends to act in defense of Lebanon. The natural alliance with Iran, coupled with actions against forces backed by Sunni monarchies of the Gulf, can only arouse conflicts between Washington and its Sunni allies, engaged, among other things, the issue of Yemen. The United States, while considering the priority issue of the caliphate, did not intend to commit themselves on the ground and consider welcome any ally officer, like the Kurds, or unofficial, such as Iran and Syria of Assad the same, that is, in this time favorite every case of conquest of the country by the Syrian Sunni formations, also moderated. It remains to see the position of Israel, the traditional enemy of Hezbollah, who has never looked favorably upon the fall of Assad, with whom he had established a relationship of coexistence; Tel Aviv is now in danger of being on the same side of those who have always pelted with missiles from Lebanon. The overall picture is therefore too complicated to ever new variables, which help to make more difficult a clear analysis and linear. The situation, in constant evolution, can not be solved in the medium term, because even though you will find the solution to the problem of the Islamic state, which is far from obvious, the other issues, which are now in the background, such as Syria and the delicate relationships of alliances, threatening to become just as complicated resolution.

Hezbolá contra los grupos suníes en la frontera con el Líbano, para defender la tierra de los cedros

El movimiento Hezbolá anuncia una ofensiva contra los rebeldes de Al Nusra frontal, la célula afiliada a Al Qaeda y en contra de la milicia del estado islámico en los territorios en la frontera con Siria. La estrategia de estos grupos extremistas sunitas es mantener en constante aprensión el país de Líbano, con incursiones transfronterizas. Una de las principales intenciones es precisamente para llevar la guerra en Siria y en Irak, donde se expandió la soberanía del califato, en el territorio del Líbano, identificado como un bastión de la chiíta y el apoyo al régimen de Damasco. De hecho, la posición oficial del país de Líbano ha sido, hasta el momento, mantenerse al margen del conflicto, sobre todo debido a su composición social heterogénea, compuesta por chiíes y suníes. En este sentido, la guerra civil en Siria, la primera se alinearon con Assad, mientras que el segundo soporte de la rebelión. Sin embargo, el Estado sirio rebelión término es un término que inicialmente muy vaga, porque incluía movimientos de distinta naturaleza, las fuerzas seculares hasta terminó el más fundamentalista islámico cada vez más para coincidir con las fuerzas sectarias sunitas más extremos, que hecho cargo, gracias a la financiación de las monarquías del Golfo y otros estados sunitas. En el Líbano, en varias ocasiones, en el pasado, tuvieron que sufrir las influencias negativas de Siria, que ha practicado más de una injerencia en la vida política del país, el movimiento chiita Hezbolá, que es la formación más organizada, incluso militarmente, gracias apoyar temores iraníes un contagio de la guerra civil en Siria, lo que podría conducir a la derecha en el país el fundamentalismo sunní. Esta eventualidad, desde el punto de vista estratégico, podría permitir el califato y sus aliados para extender su dominio en un área crucial, no sólo para determinar la caída de Assad, sino también para llegar a la frontera con Israel y la causa odiado, Por lo tanto, un aumento de la tensión en la región, los desarrollos fuertemente problemáticos. La intención declarada de Hezbolá es preservar al país de incursiones libanés suní, también para proteger a los muchos grupos religiosos, entre ellos varios cristianos de la zona. Si este propósito es sincero o no, no es importante aquí, pero que es crucial para detectar el valor de este plan de medios. Hezbolá, como movimiento terrorista, tiene la intención de presentarse como un campeón de los derechos y las minorías, en frente de la horda sunita. Otro aspecto de las intenciones de Hezbolá para justificar sus intenciones, es que el ejército libanés regular no sería capaz de defender al país del asalto de los fundamentalistas del califato. Estas declaraciones provocaron la reacción del gobierno libanés, pero las dudas sobre la preparación real de las fuerzas libanesas son reales. El escenario que se avecina, entonces, podría cambiar la actitud de Occidente hacia Hezbollah, como es cambiado sustancialmente, aunque no oficialmente, lo que a Assad. La razón es que, en este momento, cada aliado contra el califato es bienvenida. En la actualidad los más urgentes que hay que resolver es la derrota del Estado islámico, lo que determina la transición a un segundo plano de las razones anteriores de contraste. Pero si este es el punto de vista predominante de la Casa Blanca, la variable Hezbollah puede influir en la escena internacional a más de las operaciones que tiene intención de actuar en defensa de Líbano. La alianza natural con Irán, junto con las acciones contra las fuerzas respaldadas por las monarquías suníes del Golfo, sólo puede suscitar conflictos entre Washington y sus aliados sunitas, dedicadas, entre otras cosas, la cuestión de Yemen. Los Estados Unidos, al considerar la cuestión prioritaria del califato, no tenía intención de comprometerse en el suelo y considerar la bienvenida a cualquier funcionario aliado, como los kurdos, o no oficial, como Irán y Siria de Assad el mismo, es decir, en este época preferida todos los casos de la conquista del país por las formaciones sunitas sirios, también moderadas. Queda por ver la posición de Israel, el enemigo tradicional de Hezbolá, que nunca ha visto con buenos ojos la caída de Assad, con quien había establecido una relación de convivencia; Tel Aviv se encuentra ahora en peligro de estar en el mismo lado de los que siempre han lluvia de misiles desde el Líbano. Por tanto, el panorama general es demasiado complicado para siempre nuevas variables, que ayudan a hacer más difícil un análisis claro y lineal. La situación, en constante evolución, no puede ser resuelto en el mediano plazo, ya que a pesar de que se encuentra la solución al problema del Estado islámico, que está lejos de ser evidente, las otras cuestiones, que ahora están en el fondo, como Siria y las delicadas relaciones de alianzas, que amenaza con convertirse en apenas resolución tan complicado.

Hisbollah gegen die sunnitische Gruppen an der Grenze zum Libanon, um das Land der Zedern zu verteidigen

Die Bewegung Hisbollah verkündet eine Offensive gegen die Rebellen der Al Nusra Front, die mit Al-Qaida und gegen die Miliz des islamischen Staates in den Gebieten an der Grenze zu Syrien verbundenen Zelle. Die Strategie dieser Gruppen sunnitischen Extremisten ist in ständiger Angst zu halten das Land des Libanon, mit grenzüberschreitenden Überfälle. Eine der wichtigsten Absichten genau, um den Krieg in Syrien und im Irak, wo er die Souveränität des Kalifats, die im Gebiet des Libanon, als Hochburg der schiitischen und Unterstützung für das Regime in Damaskus identifiziert erweitert zu bringen. In der Tat, die offizielle Position des Landes Libanon war, so weit, bis aus dem Konflikt vor allem wegen der heterogenen sozialen Zusammensetzung, die aus Schiiten und Sunniten gemacht zu bleiben. In dieser Hinsicht ist der Bürgerkrieg in Syrien, der erste auf die Seite Assad, während die letzteren Unterstützung der Rebellion. Allerdings ist der Begriff Rebellion syrischen Staat ein Begriff, der zunächst sehr vage, weil sie enthalten Bewegungen von unterschiedlicher Natur, die säkularen Kräfte bis zu den fundamentalistischen islamischen endete immer mit den extremsten sunnitischen sektiererischen Kräfte, die zusammenfallen die Finanzierung der Golfmonarchien und anderen sunnitischen Staaten übernommen, danke. Im Libanon mehrmals in der Vergangenheit hatten, um die negativen Einflüsse von Syrien, der mehr als eine Einmischung in das politische Leben des Landes praktiziert leiden, die schiitische Hisbollah-Bewegung, die Ausbildung ist besser organisiert, auch militärisch, danke unterstützt iranischen Befürchtungen einer Ansteckung des Bürgerkriegs in Syrien, der direkt in das Land des sunnitischen Fundamentalismus führen könnte. Diese Möglichkeit, aus strategischer Sicht, könnte es das Kalifat und ihre Verbündeten, ihre Dominanz in einem Bereich erstrecken entscheidender Bedeutung, nicht nur, um den Sturz des Assad zu bestimmen, sondern auch, um die Grenze zu Israel und gehasst Grund zu erreichen, Daher kann ein Anstieg der Spannung in der Region, die Entwicklungen stark problematisch. Die erklärte Absicht der Hisbollah ist, das Land vor Übergriffen zu bewahren libanesischen Sunniten, auch um die vielen religiösen Gruppen zu schützen, darunter auch einige Christen in der Gegend. Wenn dieser Zweck ist aufrichtig oder nicht, ist es nicht wichtig hier, aber es ist von entscheidender Bedeutung, um den Wert dieser Mediaplan zu erkennen. Hisbollah als terroristische Bewegung, beabsichtigt, sich als Verfechter der Rechte und Minderheiten zu präsentieren, vor der Horde Sunniten. Ein weiterer Aspekt von den Absichten der Hisbollah auf, ihre Absichten zu rechtfertigen, ist, dass die regulären libanesischen Armee nicht in der Lage, das Land vor dem Angriff der Fundamentalisten des Kalifats zu verteidigen. Diese Aussagen verursacht die Reaktion der libanesischen Regierung, aber Zweifel an der tatsächlichen Herstellung der libanesischen Streitkräfte sind real. Das Szenario, das sich abzeichnende ist, dann könnte die Haltung des Westens gegenüber der Hisbollah, um Assad zu ändern, so wird wesentlich verändert, wenn auch inoffiziell, was. Der Grund dafür ist, dass zu diesem Zeitpunkt ist jedes Verbündeten gegen das Kalifat willkommen. In der heutigen Zeit die dringendste zu lösende ist die Niederlage der islamischen Staates, die den Übergang in den Hintergrund der oben genannten Gründe der Kontrast bestimmt. Aber wenn dies die vorherrschende Meinung des Weißen Hauses kann der variable Hisbollah der internationalen Bühne mehr beeinflussen als die Operationen es zur Verteidigung des Libanon wirken will. Die natürliche Allianz mit dem Iran, verbunden mit Aktionen gegen Kräfte von Sunniten Monarchien des Golf gesichert, kann nur zu wecken Konflikte zwischen Washington und seine sunnitischen Verbündeten, engagiert, unter anderem die Frage der Jemen. Die Vereinigten Staaten, unter Berücksichtigung der Schwerpunktthema des Kalifats, hatte nicht die Absicht, sich auf dem Boden wie die Kurden oder inoffiziell, wie Iran und Syrien von Assad die gleiche begehen und betrachten begrüßen jede Verbündeten Offizier, das heißt, in dieser time favorite jeden Fall der Eroberung des Landes durch die syrischen Sunniten Formationen, auch moderiert. Es bleibt die Position Israels, der Erbfeind der Hisbollah, die noch nie hat sich günstig auf den Sturz des Assad, mit dem er eine Beziehung der Koexistenz gegründet hatte; Tel Aviv ist jetzt in Gefahr, auf der gleichen Seite von denen, die immer mit Raketen aus dem Libanon beworfen haben. Das Gesamtbild ist daher zu kompliziert, um immer neue Variablen, die zu erschweren eine klare Analyse und linear zu machen helfen. Die Situation, in ständiger Entwicklung, nicht mittelfristig gelöst werden, denn auch wenn Sie die Lösung für das Problem des islamischen Staates, der alles andere als offensichtlich werden, die anderen Probleme, die jetzt in den Hintergrund, wie Syrien und die zarten Beziehungen von Allianzen und drohte, wie kompliziert Auflösung zu werden.

Hezbollah contre les groupes sunnites sur la frontière avec le Liban, pour défendre la terre des cèdres

Le mouvement Hezbollah proclame une offensive contre les rebelles d'Al Nusra avant, la cellule affiliée à Al-Qaïda et contre la milice de l'Etat islamique dans les territoires à la frontière avec la Syrie. La stratégie de ces groupes extrémistes sunnites est de garder à l'appréhension constante le pays du Liban, avec des incursions transfrontalières. L'une des principales intentions est précisément d'apporter la guerre en Syrie et en Irak, où il a élargi la souveraineté du califat, sur le territoire du Liban, identifié comme un bastion de l'chiite et de soutien pour le régime de Damas. En fait, la position officielle du pays du Liban a été, jusqu'à présent, de rester en dehors du conflit, en particulier en raison de sa composition sociale hétérogène, composée de chiites et sunnites. À cet égard, la guerre civile en Syrie, le premier faces avec Assad, tandis que le dernier soutien à la rébellion. Cependant, l'Etat syrien rébellion terme est un terme qui initialement très vague, car il comprenait des mouvements de nature différente, les forces laïques jusqu'à l'islamiste le plus fondamentaliste fini plus en plus afin de coïncider avec les forces sectaires sunnites les plus extrêmes, qui repris, grâce au financement des monarchies du Golfe et d'autres Etats sunnites. Au Liban, à plusieurs reprises, dans le passé, ont dû subir les influences négatives de la Syrie, qui a pratiqué plus d'une ingérence dans la vie politique du pays, le mouvement chiite Hezbollah qui est formation plus structurée, même militairement, merci soutenir craintes iraniennes, une contagion de la guerre civile en Syrie, qui pourrait conduire à droite dans le pays, le fondamentalisme sunnite. Cette éventualité, du point de vue stratégique, pourrait permettre le califat et ses alliés pour étendre sa domination dans un domaine crucial, non seulement pour déterminer la chute de Assad, mais aussi pour atteindre la frontière avec Israël et la cause haï, Par conséquent, une augmentation de la tension dans la région, les développements fortement problématiques. L'intention déclarée du Hezbollah est de préserver le pays contre les incursions sunnite libanaise, également à protéger les nombreux groupes religieux, y compris plusieurs chrétiens dans la région. Si cet effet est sincère ou non, il n'a pas d'importance ici, mais il est crucial pour détecter la valeur de ce plan média. Hezbollah, comme mouvement terroriste, a l'intention de se présenter comme un champion des droits, et les minorités, en face de la horde sunnite. Un autre aspect des intentions du Hezbollah pour justifier ses intentions, est que l'armée libanaise régulière ne serait pas en mesure de défendre le pays contre l'agression des fondamentalistes du califat. Ces déclarations ont provoqué la réaction du gouvernement libanais, mais des doutes quant à la préparation réelle des forces libanaises sont réels. Le scénario qui se profile, alors, pourrait changer l'attitude de l'Occident à l'égard du Hezbollah, comme est sensiblement changé, même si officieusement, ce à Assad. La raison en est que, à ce moment, chaque allié contre le califat est la bienvenue. À l'heure actuelle le plus urgent à résoudre est la défaite de l'Etat islamique, qui détermine la transition dans le fond des raisons ci-dessus de contraste. Mais si tel est le point de vue dominant de la Maison Blanche, la variable Hezbollah peut influencer la scène internationale plus que les opérations qu'elle a l'intention d'agir pour la défense du Liban. L'alliance naturelle avec l'Iran, couplée avec des actions contre les forces soutenues par les monarchies sunnites du Golfe, ne peut que susciter des conflits entre Washington et ses alliés sunnites, engagés, entre autres choses, la question du Yémen. Les États-Unis, tout en considérant la question prioritaire du califat, n'a pas l'intention de se commettre sur le terrain et envisager accueillir un officier allié, comme les Kurdes, ou officieuse, comme l'Iran et la Syrie d'Assad même, qui est, dans ce temps favori de tous les cas de conquête du pays par les formations sunnites syriens, également surveillés. Il reste à voir la position d'Israël, l'ennemi traditionnel du Hezbollah, qui n'a jamais été favorable à la chute de Assad, avec qui il avait établi une relation de coexistence; Tel Aviv est maintenant en danger d'être sur le même côté de ceux qui ont toujours bombardé avec des missiles du Liban. Le tableau d'ensemble est donc trop compliqué à jamais de nouvelles variables, qui aident à rendre plus difficile une analyse claire et linéaire. La situation, en constante évolution, ne peut pas être résolu à moyen terme, car même si vous allez trouver la solution au problème de l'Etat islamique, qui est loin d'être évident, les autres questions, qui sont maintenant dans le fond, comme la Syrie et les relations délicates d'alliances, menaçant de devenir résolution juste aussi compliqué.