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martedì 3 novembre 2015
Cina, Corea del Sud e Giappone si sono incontrati per favorire la stabilità della regione
Il vertice che si è tenuto a Seul, tra i capi di stato di Corea del Sud, Cina e Giappone, registra la ripresa ufficiale di questo incontro che non si teneva da tre anni. La volontà di instaurare una collaborazione più continuativa e prolifica denota quello che appare più di un tentativo per mantenere l’impegno della garanzia della pace, della stabilità regionale e della prosperità, mediante accordi di libero scambio tra i tre paesi. Si tratta di questioni di primaria importanza non solo in ambito regionale ma anche mondiale, visto i continui dissidi trai tre stati, ma sopratutto, tra Cina e Corea del Sud con il Giappone, governato da un esecutivo improntato ad un nazionalismo sempre più spinto. L’obiettivo dei tre paesi di trovare una forma di collaborazione rispondente a criteri standard di riferimento, eventualmente applicabili ad una platea più allargata in futuro. Per ora occorre però verificare il funzionamento di questi rapporti, sui quali pesano le questioni delle isole contese, che Tokyo ha in corso con la Corea del Sud e la Cina. Si tratta di emergenze che preoccupano l’intera platea diplomatica, ma che mettono in pericolo per primi, i rapporti commerciali tra i tre stati. Il valore di questi scambi commerciali arriva alla considerevole cifra del 17,5% del prodotto interno lordo mondiale, mentre la produzione di Pechino, Seul e Tokyo ammonta a ben il 20% dell’intra produzione del pianeta. Come si vede, si tratta di numeri molto importanti, che potrebbero crescere ulteriormente se i tre paesi arrivassero a concordare definitivamente una zona di libero scambio, che è in progetto ed oggetto di trattative. La creazione di un mercato comune di tale portata potrebbe avere benefici influssi anche sulla Corea del Nord, che potrebbe mostrare aperture al proprio isolamento, in cambio del coinvolgimento nella produzione di beni. Tuttavia l’atteggiamento delle tre nazioni verso Pyongyang rimane piuttosto guardingo. Seul, Pechino e Tokyo hanno esortato il regime nordcoreano da non continuare sulla via della proliferazione nucleare, che resta il grande punto interrogativo per la stabilità dell’area. I tre paesi hanno richiamato Pyongyang al rispetto della risoluzione delle Nazioni Unite contro nuovi esperimenti atomici, proprio appena poco tempo dopo l’annuncio della volontà nordcoreana di nuovi test missilistici a medio e corto raggio. Il problema dell’esistenza della dittatura nordcoreana è sentito, seppure in maniera differente, da tutti e tre gli stati, ma sopratutto dalla Corea del Sud, che ha intrapreso una serie di iniziative per arrivare alla distensione con la parte Nord, dopo i recenti scontri avvenuti alla frontiera. Certamente una unità di intenti per attenuare il pericolo nordcoreano condiviso con la Cina, che resta l’unico alleato di Pyongyang, è il segnale che anche Pechino intende risolvere il problema, che per la Repubblica Popolare Cinese, rappresenta una minaccia ai suoi traffici marittimi, l’approccio che i tre stati sembrano volere usare è di tipo morbido, fondato sulle relazioni internazionali e l’arma dell’economia, quindi con effetti sul lungo periodo, ma che non dovrebbe prevedere un coinvolgimento della forza. Naturalmente questo vertice non può essersi svolto con la benedizione americana, grande alleata di Corea del Sud e Giappone, profondamente interessata a che non si apra un nuovo fronte di instabilità mondiale nel nord est asiatico, ritenuto una regione fondamentale per lo sviluppo economico del pianeta. L’esistenza di buone relazioni tra i tre paesi principali non obbligano Washington ad investire più del dovuto nella regione, sia per tutelare gli interessi degli alleati, sia per preservare la propria influenza, malgrado la volontà cinese di affermare la propria potenza nell’area. Nonostante gli investimenti militari effettuati, per Pechino, in questa fase è più importante il mantenimento dell’espansione economica, che nella regione, può avvenire soltanto in accordo con Giappone e Corea del Sud, trovando una intesa che consenta una crescita capace di compensare le perdite patite in altri mercati.
China, South Korea and Japan have met to promote stability in the region
The
summit, which was held in Seoul, including the heads of state of South
Korea, China and Japan, recorded the official resumption of the meeting
that it was held for three years. The
desire to establish a more consistent and prolific collaboration
denotes what appears more an attempt to maintain the commitment of the
guarantee of peace, regional stability and prosperity through free trade
agreements between the three countries. It
is of primary importance not only within the region but also worldwide,
since the constant disagreements Trai three states, but especially
between China and South Korea with Japan, governed by an executive
marked by a nationalism increasingly pushed. The
goal of the three countries to find a form of cooperation which meets
standard criteria, which may be applicable to a wider audience in the
future. For
now, however, it must check the operation of these reports, on which
weigh the issues of disputed islands, which Tokyo has underway with
South Korea and China. It
is emergencies of concern to the entire audience diplomatic, but that
endanger first, the commercial relationships between the three states. The
value of these trade arrive at the considerable figure of 17.5% of
world GDP, while the production of Beijing, Seoul and Tokyo amounts to
as much as 20% intra production on the planet. As
we see, the numbers are very important, which could grow further if the
three countries arrived to agree definitively a free trade area, which
is in the project and subject to negotiation. The
creation of a common market of this magnitude could have beneficial
effects also on North Korea, which could show openings to its isolation,
in exchange for involvement in the production of goods. However the attitude of the three nations to Pyongyang remains rather cautious. Seoul,
Beijing and Tokyo have urged the North Korean regime not to continue on
the path of nuclear proliferation, which remains the big question mark
for the stability of the area. The
three countries have prompted Pyongyang to respect the UN resolution
against new nuclear tests, its just a short time after the announcement
of the will of the new North Korean missile tests in the medium and
short range. The
problem of the existence of the North Korean dictatorship is felt,
albeit in different ways, all three states, but especially from South
Korea, which has undertaken a number of initiatives to get to detente
with the North, after the recent clashes occurred at the border. Certainly
a unity of purpose to mitigate the danger of North Korea shared with
China, which remains the only ally of Pyongyang, is the signal that
Beijing intends to solve the problem, that the Republic of China, is a
threat to its maritime trade, the
approach that the three states seem to want to use is soft, founded on
international relations and the weapon of the economy, and with
long-term effects, but that it should not provide for an involvement of
the force. Of
course, this summit could not have done with American blessing, great
ally of South Korea and Japan, deeply interested in that does not open a
new front of global instability in northeast Asia, considered a key
region for economic development of the planet. The
existence of good relations between the three major countries do not
oblige Washington to invest more than you have in the region, both to
protect the interests of the allies and to preserve its influence,
despite the willingness of China to assert its power in the area. Despite
military investments made, for Beijing, at this stage it is more
important to the maintenance of economic growth, which in the region,
can only be made in agreement with Japan and South Korea, finding an
agreement that allows growth that can offset losses suffered in other markets.
China, Corea del Sur y Japón se han reunido para promover la estabilidad en la región
La
cumbre, que se celebró en Seúl, incluyendo los jefes de Estado de Corea
del Sur, China y Japón, registró la reanudación oficial de la reunión
que se llevó a cabo durante tres años. El
deseo de establecer una colaboración más constante y más prolífico
denota lo que parece más un intento de mantener el compromiso de la
garantía de la paz, la estabilidad regional y la prosperidad a través de
acuerdos de libre comercio entre los tres países. Es
de vital importancia no sólo en la región sino también en todo el
mundo, ya que los desacuerdos constantes Trai tres estados, pero
especialmente entre China y Corea del Sur con Japón, que se rigen por un
ejecutivo marcada por un nacionalismo cada vez más empujado. El
objetivo de los tres países para encontrar una forma de cooperación que
reúne los requisitos estándar, que pueden ser aplicables a un público
más amplio en el futuro. Por
ahora, sin embargo, debe comprobar el funcionamiento de estos informes,
sobre los que pesan las cuestiones de islas en disputa, que tiene en
curso con Corea del Sur y China Tokio. Es
emergencias de interés para todo el público diplomática, pero que ponen
en peligro en primer lugar, las relaciones comerciales entre los tres
estados. El
valor de estos intercambios llegar a la cifra considerable de 17,5% del
PIB mundial, mientras que la producción de Beijing, Seúl y Tokio
asciende a hasta un 20% la producción dentro del planeta. Como
vemos, los números son muy importantes, lo que podría crecer aún más si
los tres países llegaron a un acuerdo definitivo de una zona de libre
comercio, que es en el proyecto y sujetos a negociación. La
creación de un mercado común de esta magnitud podría tener efectos
beneficiosos también en Corea del Norte, lo que podría mostrar aberturas
a su aislamiento, a cambio de la participación en la producción de
bienes. Sin embargo, la actitud de las tres naciones a Pyongyang sigue siendo bastante cautos. Seúl,
Pekín y Tokio han instado al régimen norcoreano no continuar en el
camino de la proliferación nuclear, que sigue siendo el gran signo de
interrogación para la estabilidad de la zona. Los
tres países han llevado a Pyongyang a respetar la resolución de la ONU
contra las nuevas pruebas nucleares, es sólo un corto tiempo después del
anuncio de la voluntad de las nuevas pruebas de misiles de Corea del
Norte en el mediano y corto alcance. Se
siente el problema de la existencia de la dictadura de Corea del Norte,
aunque de diferentes maneras, los tres estados, pero especialmente de
Corea del Sur, que ha emprendido una serie de iniciativas para llegar a
la distensión con el Norte, después de los recientes enfrentamientos ocurrido en la frontera. Sin
duda, una unidad de propósito de mitigar el peligro de Corea del Norte
compartida con China, que sigue siendo el único aliado de Pyongyang, es
la señal de que Pekín tiene la intención de resolver el problema, que la
República de China, es una amenaza para su comercio marítimo, el
criterio de que los tres estados parecen querer utilizar es suave,
basada en las relaciones internacionales y el arma de la economía, y con
efectos a largo plazo, pero que no debería prever una participación de
la fuerza. Por
supuesto, esta cumbre no podría haber hecho con la bendición de
América, gran aliado de Corea del Sur y Japón, profundamente interesado
en que no se abre un nuevo frente de inestabilidad global en el noreste
de Asia, considerada una región clave para el desarrollo económico del
planeta. La
existencia de buenas relaciones entre los tres países principales no
obliga a Washington a invertir más de lo que tiene en la región, tanto
para proteger los intereses de los aliados y para preservar su
influencia, a pesar de la buena voluntad de China para afirmar su poder
en la zona. A
pesar de las inversiones militares realizados, para Beijing, en esta
etapa es más importante para el mantenimiento del crecimiento económico,
que en la región, sólo puede ser hecha de acuerdo con Japón y Corea del
Sur, la búsqueda de un acuerdo que permita el crecimiento que pueden
compensar las pérdidas sufrido en otros mercados.
China, Südkorea und Japan sind erfüllt, um die Stabilität in der Region fördern
Der
Gipfel, der in Seoul stattfand, auch die Staatschefs von Süd-Korea,
China und Japan verzeichnete die offizielle Wiederaufnahme der Sitzung,
dass sie für drei Jahre gehalten. Der
Wunsch, eine konsistentere und produktivsten Zusammenarbeit zu
etablieren bezeichnet, was scheint mehr ein Versuch, das Engagement der
Garantie für den Frieden, die regionale Stabilität und Wohlstand durch
Freihandelsabkommen zwischen den drei Ländern zu erhalten. Es
ist von größter Bedeutung nicht nur in der Region, sondern auch
weltweit, da die ständigen Meinungsverschiedenheiten Trai drei Staaten,
aber vor allem zwischen China und Südkorea mit Japan, von einer
Exekutive von einem Nationalismus immer geschoben markiert geregelt. Das
Ziel der drei Länder auf eine Form der Zusammenarbeit, die
Standardkriterien, die für ein breiteres Publikum in der Zukunft
anwendbar sein kann, entspricht. Vorerst
aber muss den Betrieb dieser Berichte, auf denen der umstrittenen
Inseln wiegen die Fragen, die in Tokio beträgt im Gange mit Südkorea und
China zu überprüfen. Es
ist Notfällen von Belang für die gesamte Publikum diplomatische, aber
das erste zu gefährden, die Handelsbeziehungen zwischen den drei
Staaten. Der
Wert dieser Handel kommen an der beträchtlichen Zahl von 17,5% des
weltweiten BIP, während die Produktion von Peking, Seoul und Tokio
beträgt bis zu 20% innerhalb der Produktion auf dem Planeten. Wie
wir sehen, sind die Zahlen sehr wichtig, die weiter wachsen könnte,
wenn die drei Länder kamen, um endgültig zustimmen eine Freihandelszone,
die an dem Projekt und Gegenstand von Verhandlungen ist. Die
Schaffung eines gemeinsamen Marktes in dieser Größenordnung könnte
positiven Auswirkungen auch auf Nordkorea haben, die Öffnungen, um seine
Isolation zeigen könnten, im Austausch für die Beteiligung an der
Produktion von Gütern. Aber die Haltung der drei Nationen in Pjöngjang bleibt eher vorsichtig. Seoul,
Peking und Tokio haben die nordkoreanische Regime dringend gebeten,
nicht auf dem Weg der Verbreitung von Kernwaffen, die das große
Fragezeichen für die Stabilität der Region bleibt weiterhin. Die
drei Länder haben Pjöngjang aufgefordert, die UN-Resolution gegen neue
Atomtests, es ist nur eine kurze Zeit nach der Ankündigung der den
Willen der neuen nordkoreanischen Raketentests in der Mittel- und
Kurzbereich zu achten. Das
Problem der Existenz der nordkoreanischen Diktatur zu spüren ist, wenn
auch auf unterschiedliche Weise, alle drei Staaten, sondern vor allem
aus Südkorea, die eine Reihe von Initiativen ergriffen hat, um zu
bekommen, um mit der Nord detente, nach den jüngsten Zusammenstößen trat an der Grenze. Sicherlich
eine Geschlossenheit, um die Gefahr von Nordkorea mit China gemeinsam
genutzt, die die einzige Verbündete von Pyongyang bleibt, ist das
Signal, dass Peking beabsichtigt, das Problem zu lösen, dass die
Republik China, ist eine Bedrohung für ihren Seehandel zu mildern, der
Ansatz, die drei Zustände scheinen, verwenden möchten, ist weich, auf
die internationalen Beziehungen und die Waffe der Wirtschaft und mit
langfristigen Auswirkungen gegründet, aber, dass es nicht für eine
Beteiligung des Kraft bereitzustellen. Natürlich
könnte dieser Gipfel nicht mit amerikanischen Segen, großer Verbündeter
von Südkorea und Japan, sehr interessiert, dass nicht eine neue Front
der globalen Instabilität in Nordostasien zu öffnen getan haben, als
eine Schlüsselregion für die wirtschaftliche Entwicklung des Planeten. Die
Existenz von guten Beziehungen zwischen den drei großen Länder nicht
verpflichtet Washington, mehr als Sie investieren in der Region, sowohl
die Interessen der Verbündeten zu schützen und ihren Einfluss zu
bewahren, trotz der Bereitschaft Chinas, seine Macht in der Region
geltend zu machen. Trotz
Militär Investitionen getätigt, für Beijing, in dieser Phase ist es für
die Aufrechterhaltung des Wirtschaftswachstums, die in der Region kann
nur im Einvernehmen mit Japan und Südkorea werden immer wichtiger, eine
Einigung, die das Wachstum, die Verluste auszugleichen kann erlaubt in anderen Märkten gelitten.
Chine, Corée du Sud et le Japon se sont réunis pour promouvoir la stabilité dans la région
Le
sommet, qui a eu lieu à Séoul, y compris les chefs d'Etat de la Corée
du Sud, la Chine et le Japon, a enregistré la reprise officielle de la
réunion qu'il a été détenu pendant trois ans. Le
désir d'établir une collaboration plus cohérente et prolifique désigne
ce qui semble plus une tentative de maintenir l'engagement de la
garantie de la paix, la stabilité régionale et la prospérité grâce à des
accords de libre-échange entre les trois pays. Il
est d'une importance primordiale, non seulement dans la région mais
aussi dans le monde entier, depuis les désaccords constants Trai trois
états, mais surtout entre la Chine et la Corée du Sud avec le Japon,
régies par un cadre marqué par un nationalisme de plus en plus poussé. L'objectif
des trois pays pour trouver une forme de coopération qui répond à des
critères standard, qui peuvent être applicables à un large public à
l'avenir. Pour
l'instant, cependant, il doit vérifier le fonctionnement de ces
rapports, qui pèsent sur les questions des îles contestées, qui a Tokyo
en cours avec la Corée du Sud et la Chine. Il
est des situations d'urgence de préoccupation pour l'ensemble de
l'auditoire diplomatique, mais qui mettent en danger d'abord, les
relations commerciales entre les trois Etats. La
valeur de ces échanges arriver au chiffre considérable de 17,5% du PIB
mondial, tandis que la production de Pékin, Séoul et Tokyo équivaut à
près de 20% la production intra sur la planète. Comme
on le voit, les chiffres sont très importants, ce qui pourrait encore
augmenter si les trois pays sont arrivés à accepter définitivement une
zone de libre-échange, qui est dans le projet et l'objet de
négociations. La
création d'un marché commun de cette ampleur pourrait avoir des effets
bénéfiques aussi sur la Corée du Nord, qui pourrait montrer ouvertures
de son isolement, en échange d'une participation dans la production de
biens. Cependant l'attitude des trois nations à Pyongyang reste assez prudent. Séoul,
Pékin et Tokyo ont exhorté le régime nord-coréen de ne pas poursuivre
sur la voie de la prolifération nucléaire, qui reste le grand point
d'interrogation pour la stabilité de la région. Les
trois pays ont incité Pyongyang à respecter la résolution de l'ONU
contre les nouveaux essais nucléaires, son peu de temps après l'annonce
de la volonté des nouveaux tests de missiles nord-coréens à moyen et à
courte portée. Le
problème de l'existence de la dictature nord-coréenne se fait sentir,
quoique de manières différentes, les trois États, mais surtout de la
Corée du Sud, qui a entrepris un certain nombre d'initiatives visant à
rendre à la détente avec le Nord, après les récents affrontements eu lieu à la frontière. Certes,
une unité de but d'atténuer le danger de la Corée du Nord partagé avec
la Chine, qui reste le seul allié de Pyongyang, est le signal que Pékin
entend résoudre le problème, que la République de Chine, est une menace
pour son commerce maritime, l'approche
que les trois Etats semblent vouloir utiliser est souple, fondée sur
les relations internationales et l'arme de l'économie, et avec des
effets à long terme, mais qu'il ne devrait pas prévoir une participation
de la force. Bien
sûr, ce sommet aurait pas fait avec la bénédiction américaine, grand
allié de la Corée du Sud et le Japon, profondément intéressé par ce que
ne pas ouvrir un nouveau front d'instabilité mondiale en Asie du Nord,
considéré comme une région clé pour le développement économique de la
planète. L'existence
de bonnes relations entre les trois grands pays ne font pas obligation
de Washington à investir plus que vous avez dans la région, tant pour
protéger les intérêts des alliés et à préserver son influence, en dépit
de la volonté de la Chine d'affirmer son pouvoir dans la région. Malgré
les investissements faits militaires, pour Pékin, à ce stade, il est
plus important pour le maintien de la croissance économique, qui dans la
région, ne peut être faite en accord avec le Japon et la Corée du Sud,
de trouver un accord qui permet la croissance qui peuvent compenser les
pertes souffert dans d'autres marchés.
China, Coréia do Sul e Japão se reuniram para promover a estabilidade na região
A
cimeira, que se realizou em Seul, incluindo os chefes de Estado da
Coréia do Sul, China e Japão, registrou a retomada oficial da reunião
que foi realizada por três anos. O
desejo de estabelecer uma colaboração mais consistente eo mais
prolífico denota o que parece mais uma tentativa de manter o compromisso
da garantia de paz, estabilidade e prosperidade regionais através de
acordos de livre comércio entre os três países. É
de primordial importância não apenas na região, mas também a nível
mundial, uma vez que as divergências constantes Trai três estados, mas
especialmente entre China e Coreia do Sul com o Japão, governadas por um
executivo marcada por um nacionalismo cada vez mais pressionado. O
objetivo dos três países para encontrar uma forma de cooperação que
atenda aos critérios padrão, que podem ser aplicáveis a um público
mais amplo no futuro. Por
agora, no entanto, deve verificar o funcionamento desses relatórios, em
que pesem os problemas de ilhas em disputa, que Tóquio tem em curso com
a Coreia do Sul e China. É
emergências de preocupação para todo o público diplomática, mas que
põem em perigo em primeiro lugar, as relações comerciais entre os três
Estados. O
valor comercial desses chegar ao valor considerável de 17,5% de PIB
mundo, ao passo que a produção de Pequim, Seul e Tóquio eleva-se a tanto
como 20% da produção intra no planeta. Como
podemos ver, os números são muito importantes, o que poderia crescer
ainda mais se os três países chegaram a concordar definitivamente uma
área de livre comércio, que está no projeto e sujeito a negociação. A
criação de um mercado comum dessa magnitude poderiam ter efeitos
benéficos também na Coréia do Norte, que poderia mostrar aberturas ao
seu isolamento, em troca de participação na produção de bens. No entanto, a atitude dos três países para Pyongyang continua a ser bastante cauteloso. Seul,
Pequim e Tóquio têm instado o regime norte-coreano não continuar no
caminho da proliferação nuclear, que continua a ser o grande ponto de
interrogação para a estabilidade da região. Os
três países têm solicitado Pyongyang a respeitar a resolução da ONU
contra a novos testes nucleares, o seu apenas um curto período de tempo
após o anúncio da vontade dos novos testes de mísseis norte-coreanos no
médio e curto alcance. O
problema da existência da ditadura norte-coreana é sentida, embora de
formas diferentes, todos os três estados, mas especialmente da Coréia do
Sul, que levou a cabo uma série de iniciativas para chegar a uma
distensão com o Norte, após os recentes confrontos ocorreu na fronteira. Certamente
uma unidade de propósito para mitigar o perigo de a Coreia do Norte
partilhada com a China, que continua a ser o único aliado de Pyongyang, é
o sinal de que Pequim pretende resolver o problema, que a República da
China, é uma ameaça para o seu comércio marítimo, a
abordagem que os três estados parecem querer usar é suave, fundado em
relações internacionais e a arma da economia, e com efeitos a longo
prazo, mas que não deve prever uma participação da força. Claro,
esta cimeira não poderia ter feito com a bênção americana, grande
aliado da Coreia do Sul e Japão, profundamente interessado em que não
abrir uma nova frente de instabilidade global no nordeste da Ásia,
considerada uma região-chave para o desenvolvimento econômico do
planeta. A
existência de boas relações entre os três grandes países não obrigam
Washington a investir mais do que você tem na região, tanto para
proteger os interesses dos aliados e para preservar a sua influência,
apesar da vontade da China para afirmar seu poder na região. Apesar
dos investimentos feitos militares, para Pequim, nesta fase, é mais
importante para a manutenção do crescimento econômico, que na região, só
pode ser feita de acordo com o Japão ea Coreia do Sul, encontrar um
acordo que permita o crescimento que pode compensar as perdas sofreu em outros mercados.
Китай, Южная Корея и Япония встретились, чтобы содействовать стабильности в регионе
Саммит,
который состоялся в Сеуле, в том числе глав государств Южной Кореи,
Китая и Японии, записала официальный возобновление встречи, что
состоялась в течение трех лет. Желание
создать более последовательную и плодотворную совместную обозначает то,
что кажется более попытку сохранить приверженность гарантии мира,
региональной стабильности и процветания посредством соглашений о
свободной торговле между тремя странами. Это
имеет первостепенное значение не только в регионе, но и во всем мире,
так как постоянных разногласий Трай три государства, но особенно между
Китаем и Южной Кореей с Японией, регулируются исполнительной отмеченной
национализма более толкнул. Цель
этих трех стран, чтобы найти форму сотрудничества, которая отвечает
критериям, стандартные, которые могут быть применимы к более широкой
аудитории в будущем. Сейчас,
однако, он должен проверить работу этих отчетов, на которые весят
вопросы спорных островов, который Токио ведутся с Южной Кореей и Китаем.
Это
чрезвычайные ситуации, вызывающие озабоченность на всей аудитории
дипломатической, но угрозу первых, коммерческие отношения между тремя
государствами. Значение
этих торговых прибыть в значительной фигурой 17,5% мирового ВВП, в то
время как производство Пекин, Сеул и Токио составляет целых 20% внутри
производства на планете. Как
мы видим, цифры очень важно, что может расти и дальше, если три страны
приехали договориться окончательно зоны свободной торговли, которая в
проекте и предметом переговоров. Создание
общего рынка этой величины может иметь благоприятное воздействие и на
Северную Корею, которая могла бы показать отверстия к его изоляции, в
обмен на участие в производстве товаров. Однако отношение трех наций на Пхеньян остается довольно осторожным. Сеул,
Пекин и Токио призвали северокорейский режим не продолжать идти по пути
ядерного распространения, которая остается под большим вопросом для
стабильности в регионе. Эти
три страны побудили Пхеньян уважать резолюцию ООН против новых ядерных
испытаний, его только короткое время после объявления воли новых
северокорейских ракетных испытаний в краткосрочной и среднесрочной
диапазоне. Проблема
существования диктатуры Северной Кореи чувствуется, хотя и различными
путями, все три государства, но особенно из Южной Кореи, которая провела
ряд инициатив, чтобы получить к разрядке с Севера, после недавних
столкновений произошло на границе. Конечно
единство цели, чтобы смягчить опасность Северной Кореи совместно с
Китаем, который остается единственным союзником Пхеньяна, это сигнал,
что Пекин намерен решить проблему, что Китайская Республика, является
угрозой для его морской торговли, подход,
что три государства, кажется, хотят, чтобы использовать мягкий,
основанный на международных отношений и оружия экономики, и с
долгосрочными эффектами, но это не должно предусматривать вовлеченности
силу. Конечно,
этот саммит не мог бы сделать с американской благословения, великой
союзника Южной Кореи и Японии, глубоко заинтересованного в том, что не
открыть новый фронт глобальной нестабильности на северо-востоке Азии,
считается ключевым область для экономического развития планеты. О
существовании хороших отношений между тремя основными странами не
обязывает Вашингтон инвестировать больше, чем вы есть в регионе, чтобы
защитить интересы союзников и сохранить свое влияние, несмотря на
готовность Китая утверждают свою власть в области. Несмотря
военных инвестиций, Пекин, на данном этапе это более важно для
поддержания экономического роста, который в регионе, могут быть сделаны
только по согласованию с Японией и Южной Кореей, находя соглашение,
позволяющее рост, который может компенсировать убытки пострадали на других рынках.
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