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lunedì 7 marzo 2016

閉鎖に向けた移住者のためのバルカンルート、

したがって、バルカンルートは移住者のためのより困難になっていると、確かに、おそらく閉鎖またはセカンダリになることを意図します。東欧諸国の圧力、欧州連合(EU)との間の問題の部門への敵対的な右翼政府が主導そう遠くない過去の渡り鳥波のすでに主人公、、、しかし、それぞれの財政的貢献を受けることが有利では、と思われますより大きな連帯を推進ブリュッセル、ドイツで最高の意図、欧州諸国への労働組合の境界線上に配置された移住者自身、の両方を持っています。ベースにある東の国の勝利を好む可能性が高い、経済的な理由から、ベルリン、またロシアの影響に向けて、これらの国のシフトを促進することを意図していない地政学的な理由のために非常に便利。実際には、モスクワのリターンの多くの公表の恐怖にもかかわらず、クレムリンは、欧州連合(EU)内での影響力を拡大するためにかなりの利益を有しているので、間接的、経済的な引数を通じて、米国を挑発しようとしていることは否定できない表示されます。実際には、東の国はロシアとのパートナーシップの経験を繰り返すつもりはありませんが、彼らはブリュッセルの一部を作るために入ったときに署名した責任と義務を想定する必要があるたびに、彼らは恐喝の武器として、この引数を使用します。欧州の援助を停止する政府の一部のメンバーの脅威は、これらの国が繁栄しているのおかげで、これらの脅威は、紙の上に残っていたことをフルよく知って、従うことは不可能であると恐喝として認識されました。ブリュッセルの官僚が残って何もありませんが、より多くの助けを約束トルコ、マケドニアとギリシャを含む移民の問題に対する代替の解決策を探してください。欧州アテネ面積は現象の管理の経済的能力を有することなく、巨大な難民キャンプになるリスク。ブリュッセル、ベルリンは、しかし、援助にのみ従事、ギリシャの村は、連合の国境に位置する受信タスクと最も多く難民を維持しているという理由だけで、アテネのダウンロードのための客観的なギリシャの弱点を悪用するために、喜んでいるようです経済的。ギリシャに与えられている治療の絶対差は、彼らの声を上げ、明らかにの基礎を形成する原則を共有していないの罪を犯している人を奨励し、相互関係の欠如と加盟国間の問題の部門の一例です「欧州連合(EU)。それはアドリア海をタップすることを目指しルートを開く可能性があるため、既にによる支援なしに、連合の南部国境を監督しているイタリアを脅かすことバルカンルートの閉鎖、および難民部門の拒否、の上プーリアの海岸にアルバニアからのルートを持ちます。これはアルバニア人が正確にイタリアで、共産主義政権と土地から脱出するために使用されるルートです。この仮説は、移民の問題を回避発生した場合に問題があるための部門の不均衡の耐え難い状況を処理する必要があります2国境国、ギリシャ、イタリア、上に排出される事になります。また、このシナリオを回避するために、欧州連合(EU)は、現時点ではあまりにも遠くハンガリーや他の東欧諸国から遠く離れたブリュッセルの原則からではなく、政権に対処することを余儀なくされています。その意図は、あなたがその領土や軍隊にヨーロッパの国境のセンチネル役割を移民を保持するために、トルコの資金を調達することです。ブリュッセルは、その政府市民権出る杭が打たれる状態にこの役割を委託し、その領土内報道の自由をクリアし、それはいないようですので、戦争や飢饉から逃れてきた​​ものに対応するために必要な保証を表します。また、トルコは単に経済的自己利益のためにこれを行うのではなく、政治的な結果をポイント、短期的には国民のためにと連合で、その商品に動きの自由度を確保することであるが、中期的になっていることこれは、ブリュッセルの加盟国になるために緑色の光に到達することにあります。 EUは唯一のシリアの彼の独自のデザインを満たし、クルド人を根絶するために、イスラム国家に資金を供給していることが疑われる政府によって行われ、このインスタンスに転送されます場合は、それはテロの脅威で表されるものよりもはるかに大きな危険を取っされます現在。私たちは、ブリュッセルで十分にこの選択を行う前に反映することを願っています。

طريق البلقان للمهاجرين، نحو إغلاق

ولذلك، فإن طريق البلقان أصبحت أكثر صعوبة بالنسبة للمهاجرين، بل وربما يقصد لإغلاق أو تصبح ثانوية. الضغط من بلدان أوروبا الشرقية، وبالفعل أبطال موجات الهجرة في الماضي غير البعيد جدا، من قبل الحكومات اليمينية المعادية للتقسيم القضايا بين الاتحاد الأوروبي، ولكن مواتية لتلقي التبرعات المالية الخاصة التي يقودها، ويبدو لديهم أفضل النوايا في بروكسل وألمانيا تضغط من أجل مزيد من التضامن، إلى كل من المهاجرين أنفسهم، الذين إلى الدول الأوروبية وضعت على حدود الاتحاد. ستصب في صالح انتصار دول الشرق هي في الأساس، أسباب اقتصادية، ومريحة للغاية لبرلين وأيضا أسباب جيوسياسية، والتي لا تهدف إلى تشجيع التحول من هذه الدول تجاه النفوذ الروسي. في الواقع، على الرغم من خوف الكثير من الدعاية لعودة موسكو يبدو لا يمكن إنكاره أن الكرملين لها مصالح كبيرة لتوسيع نفوذها داخل الاتحاد الأوروبي، وبالتالي، بشكل غير مباشر، والذهاب إلى استفزاز الولايات المتحدة، من خلال الحجج الاقتصادية. في الواقع، فإن الدول الشرقية لا تنوي تكرار تجربة الشراكة مع روسيا، ولكنها تستخدم هذه الحجة كسلاح للابتزاز كلما كانوا في حاجة لتحمل المسؤوليات والواجبات، التي وقعت عندما دخلوا لجعل جزء من بروكسل. تهديدات من بعض أعضاء الحكومة لوقف المساعدات الأوروبية، وذلك بفضل إجراء هذه الدول تزدهر، وينظر إليها على أنها ابتزاز التي من المستحيل أن يطيع، وهو يعلم تمام العلم أن هذه التهديدات لم يبق على ورقة. البيروقراطيين من بروكسل لا يبقى شيء ولكن البحث عن حلول بديلة لمشكلة المهاجرين تشمل تركيا ومقدونيا واليونان واعدة على مزيد من المساعدة. مخاطر منطقة أثينا الأوروبي تصبح مخيم كبير للاجئين، دون أن يكون له القدرة الاقتصادية للإدارة لهذه الظاهرة. بروكسل وبرلين، ولكن يبدو على استعداد لاستغلال ضعف اليوناني موضوعي للتحميل من أثينا، لمجرد تقع القرية اليونانية في حدود الاتحاد، مهام استقبال والحفاظ على أكبر عدد من اللاجئين، والمشاركة فقط في المساعدات الاقتصادية. الفرق المطلق في العلاج الذي يعطى لليونان هو مثال ساطع على عدم وجود التبادلية وتقسيم القضايا بين الدول الأعضاء، وتشجيع الذين يرفعون أصواتهم ومذنبون لا تقاسم المبادئ التي تشكل أساس واضح "الاتحاد الأوروبي. وعلاوة على ذلك إغلاق طريق البلقان، ورفض تقسيم اللاجئين، مما يهدد إيطاليا، الذي يشرف بالفعل الحدود الجنوبية للاتحاد، بدون مساعدة القانونية، لأنه يمكن أن تفتح طريقا يهدف للاستفادة من البحر الأدرياتيكي مع الطريق من ألبانيا إلى سواحل بوليا. وهذا هو الطريق الذي يستخدم الألبان للهروب من النظام الشيوعي والأرض، وتحديدا في إيطاليا. إذا كانت هذه الفرضية تحدث حول مشكلة المهاجرين سوف تصبح شيئا تفريغها في البلدين الحدود واليونان وإيطاليا، والتي ينبغي التعامل مع وضع لا يطاق بسبب عدم التوازن في تقسيم المشكلة. أيضا لتجنب هذا السيناريو، يتم فرض الاتحاد الأوروبي للتعامل مع النظام، الذي هو بعيدا عن مبادئ بروكسل في هذا الوقت، ولكن حتى الآن لم يفت بعيدا عن المجر ودول الشرق الأخرى. والقصد من ذلك هو لتمويل تركيا لتتمكن من الاحتفاظ المهاجرين على أراضيها والجيوش دور الحارس للحدود الأوروبية. عهد بروكسل هذا الدور إلى حالة التي الحكومية يخنق الحقوق المدنية ومسح حرية الصحافة الموجودين في إقليمها وأنه لا يبدو، لذا تمثل الضمانات اللازمة لاستيعاب الفارين من الحرب والمجاعة. وعلاوة على ذلك، تركيا لا تفعل هذا لمجرد المصلحة الذاتية الاقتصادية، لكنه يشير إلى نتيجة سياسية، على المدى القصير هو لضمان قدر أكبر من حرية الحركة للمواطنين والبضائع في الاتحاد، ولكن في المدى المتوسط ​​هو وهو يتألف في الوصول إلى الضوء الأخضر لتصبح دولة عضوا في بروكسل. اذا كان الاتحاد الاوروبي نقل إلى هذه الحالة، التي تقوم بها حكومة يشتبه في أنها مولت دولة إسلامية، فقط لإرضاء تصاميمه الخاصة في سوريا والقضاء على الأكراد، وسوف يتم اتخاذ خطرا أكبر بكثير من واحد يمثلها التهديدات الإرهابية التيار. نأمل أن في بروكسل تعكس على نحو كاف قبل اتخاذ هذا الخيار.

giovedì 25 febbraio 2016

L'attuale situazione libica

Cinque anni dopo la fine del regime di Gheddafi, la Libia non è solo alle prese con la minaccia dello Stato islamico, ma per i suoi abitanti le difficoltà di tutti i giorni sono di ordine economico. Non che le due cose non siano connesse: le due amministrazioni che si dividono il paese che dovrebbero costruire un governo di unità nazionale, sono ancora alle prese con le divergenze politiche e, nel frattempo, non esercitano l’azione di governo. L’economia è in mano al mercato nero che crea inflazione, i lavoratori specializzati provenienti dagli altri paesi ritornano in patria, creando problemi in diversi settori, come quello della sanità ed l’industria edile è ferma per mancanza di fondi. La situazione economica potrebbe diventare un fattore estremamente destabilizzante e favorire la presenza dello Stato islamico. In questo scenario il governo di Tripoli e quello di Tobruk stentano a trovare un’intesa e mantengono separate le rispettive forze armate, che separate non possono combattere il califfato. La presenza dei fondamentalisti islamici rappresenta un pericolo concreto per il paese libico e, di conseguenza, per i paesi occidentali, primi fra tutti, quelli affacciati sul Mediterraneo. Il pericolo concreto è che le forze dello Stato islamico abbiano saccheggiato gli arsenali di Gheddafi, ma non soltanto quelli contenenti armi convenzionali, ma specialmente quelli contenenti armamenti chimici e forse nucleari. Progettare un attacco con questi armamenti dal Golfo della Sirte verso il paese italiano sembra essere una possibilità non troppo remota. Sulla questione dell’intervento occidentale in Libia le posizioni non sono univoche: se gli Stati Uniti hanno già condotto raid aerei sulle forze del califfato, non lo hanno potuto fare dalle basi italiane, ma partendo da quelle inglesi, con difficoltà tecniche legate ai rifornimenti in volo di non poco conto. L’italia, che è il paese maggiormente interessato all’evoluzione della situazione libica, mantiene una posizione giudicata anche troppo prudente, ma che ha una sua giustificazione evidente. Roma richiede, per impegnarsi in prima persona e quindi per concedere la proprie basi , una copertura delle Nazioni Unite o, almeno, un accordo con i paesi occidentali, che non ripeta la sciagurata gestione del periodo successivo alla caduta di Gheddafi. In ogni caso, come hanno difficoltà i due governi libici a trovare una sintesi, la situazione si ripete nel consesso occidentale, dove sembra cominciato il procedere ognuno per proprio conto; infatti dopo le operazioni aeree statunitensi, pare che forze speciali francesi siano sul terreno segretamente per difendere le installazioni di aziende della Francia, senza alcun coordinamento con gli alleati. Questa situazione sembra la ripetizione di cinque anni fa, quando fu proprio la Francia la più attiva nella guerra al colonnello, per l’ambizione di rimpiazzare l’Italia negli accordi energetici. Se allora mancava un progetto condiviso, basato sopratutto sul futuro del paese, ora la situazione sembra ripetersi in un contesto con i due attori politici del paese in evidente difficoltà a raggiungere un accordo. Secondo molti analisti un impegno diretto di forze occidentali contro lo Stato islamico, nel paese libico, avrebbe più controindicazioni rispetto ai vantaggi: il richiamo di nuovi combattenti pronti a misurarsi contro gli occidentali nelle file del califfato, sarebbe il pericolo maggiore con l’ovvia conseguenza di un prezzo elevato in vite umane. Per scongiurare questa possibilità sarebbe preferibile fornire aiuto ai combattenti libici, che potrebbero impegnarsi in prima persona per liberare il proprio paese. L’aiuto non dovrebbe essere, questa volta soltanto di tipo militare, ma sopratutto politico, per fornire le strutture necessarie, sia materialmente, che dal punto di vista formativo al nascente sistema di governo libico. Prima di ciò è però necessario uno sforzo diplomatico maggiore di quello prodotto fino ad ora, che permetta l’unità delle forze politiche locali in un quadro di unione nazionale dettata dalle condizioni di emergenza; il tutto in un contesto assolutamente democratico, che dovrà essere protetto, allora si anche con la presenza sul territorio della Libia di personale militare per affiancare le forze regolari contro ogni possibile tentativo di ricomparsa di ragioni divisive per l’unità del paese, viceversa una soluzione praticabile è quella sempre valida di creare stati separati sulla divisione attuale esistente: un espediente che permetterebbe una maggiore velocità, ma che aprirebbe tutta una serie di nuove situazioni sulle problematiche delle alleanze e degli accordi commerciali ed energetici.    

The current situation in Libya

Five years after the end of the Gaddafi regime, Libya is not only struggling with the threat of the Islamic state, but for the inhabitants of the difficulties of everyday life are economic. Not that the two are not connected: the two administrations that share the country should build a government of national unity, are still struggling with political differences and, in the meantime, do not exercise government action. The economy is in the hands of the black market that creates inflation, skilled workers from other countries returning to their country, creating problems in various sectors, such as health care and the construction industry is at a standstill for lack of funds. The economic situation could become an extremely destabilizing factor and encourage the presence of the Islamic state. In this scenario the government of Tripoli and Tobruk to struggle to find common ground and keep separate their armed forces, which separate can not fight the caliphate. The presence of Islamic fundamentalists is a real danger for the Libyan country and, consequently, for the Western countries, first of all, those bordering the Mediterranean. The real danger is that the forces of the Islamic State have looted the arsenals of Gaddafi, but not only those containing conventional weapons, but especially those containing chemical and possibly nuclear weapons. Plan an attack with these armaments from the Gulf of Sirte towards the Italian country seems to be a possibility not too remote. On the Western intervention in Libya issue positions are not unique: if the United States has already conducted air raids on the Caliphate forces, they have been able to do from Italian bases, but from the English ones, with technical difficulties related to the supplies in flight no small matter. Italy, which is the country most affected the evolution of the situation in Libya, maintains a position even judged too cautious, but that has its obvious justification. Rome requires, to become personally engaged and then to allow the own bases, a cover of the United Nations or, at least, an agreement with the West, which does not repeat the disastrous management of the period following the fall of Gaddafi. In any case, as the two have difficulty Libyan governments to find a synthesis, the situation is repeated in the western fold, where it seems began the march each on its own; In fact, after the US air operations, it seems that French special forces are on the ground secretly to defend installations companies of France, without any coordination with allies. This situation seems to be the repetition of five years ago when it was the France the most active in the war on Colonel, to the ambition of replacing Italy in energy deals. If then lacked a shared project, based mainly on the future of the country, now the situation seems to repeat itself in a context with the two political actors in the country in obvious difficulty in reaching an agreement. According to many analysts the direct engagement of Western forces against the Islamic Republic, the Libyan country, would have more drawbacks than advantages: the lure of new fighters ready to compete against Western Caliphate in the file, it would be the greatest danger with the obvious consequence a high price in human lives. To avert this possibility would be preferable to provide help to the Libyan fighters who could commit themselves to liberate their country. Aid should not be, this time only military, but above all politically, to provide the necessary facilities, both materially, that from an educational point of view to the nascent Libyan government. Before this, however, you need a greater diplomatic effort than that produced up to now, which allows the unit of local policies forces in a framework of national union dictated by emergency conditions; all in an absolutely democratic context, which must be protected, then even with the presence on the territory of military personnel to Libya to support the regular forces against any possible attempt to re-emergence of divisive reasons for the unity of the country, conversely a solution feasible is always valid to create separate states on the existing current division: a device that would allow a higher speed, but that would open a whole range of new situations on the issues of alliances and trade and energy agreements.

La situación actual en Libia

Cinco años después del fin del régimen de Gadafi, Libia no sólo está luchando con la amenaza del estado islámico, pero para los habitantes de las dificultades de la vida cotidiana son económica. No es que los dos no están conectados: las dos administraciones que comparten el país debe construir un gobierno de unidad nacional, todavía están luchando con las diferencias políticas y, mientras tanto, no ejercen la acción del gobierno. La economía está en las manos del mercado negro que crea la inflación, los trabajadores cualificados de otros países que regresan a su país, creando problemas en diversos sectores, tales como la salud y la industria de la construcción está en un punto muerto por falta de fondos. La situación económica podría convertirse en un factor extremadamente desestabilizadora y fomentar la presencia del estado islámico. En este escenario, el gobierno de Trípoli y Tobruk que luchar para encontrar un terreno común y mantener separados sus fuerzas armadas, que separan no puede luchar contra el califato. La presencia de fundamentalistas islámicos es un peligro real para el país de Libia y, en consecuencia, para los países occidentales, en primer lugar, las que bordean el Mediterráneo. El verdadero peligro es que las fuerzas del Estado Islámico han saqueado los arsenales de Gaddafi, pero no sólo los que contienen armas convencionales, pero las armas especialmente los que contienen químicos y posiblemente nucleares. Planear un ataque con estos armamentos desde el Golfo de Sirte hacia el país italiano parece ser una posibilidad no demasiado remoto. En la intervención occidental en Libia posiciones de emisión no son únicas: si Estados Unidos ya se ha llevado a cabo ataques aéreos contra las fuerzas califales, que han sido capaces de hacer a partir de bases italianas, pero a partir de las inglesas, con dificultades técnicas relacionadas con los suministros de el vuelo no es poca cosa. Italia, que es el país más afectado de la evolución de la situación en Libia, mantiene una posición aún juzgada demasiado prudente, pero que tiene su justificación obvia. Roma requiere, a comprometerse en primera persona y luego para permitir que las propias bases, una cubierta de las Naciones Unidas o, al menos, un acuerdo con Occidente, que no se repite la nefasta gestión del período posterior a la caída de Gadafi. En cualquier caso, ya que los dos tienen dificultad gobiernos de Libia para encontrar una síntesis, la situación se repite en el concierto occidental, donde parece inició la marcha cada uno por sí solo; De hecho, después de las operaciones aéreas de Estados Unidos, parece que fuerzas especiales francesas están en el suelo en secreto para defender instalaciones compañías de Francia, sin ninguna coordinación con los aliados. Esta situación parece ser la repetición de cinco años atrás, cuando era la Francia los más activos en la guerra contra el Coronel, a la ambición de reemplazar Italia en acuerdos de energía. Si entonces carecía de un proyecto compartido, basado principalmente en el futuro del país, ahora la situación parece repetirse en un contexto con los dos actores políticos en el país en obvia dificultad de llegar a un acuerdo. Según muchos analistas de la participación directa de las fuerzas occidentales contra la República Islámica, el país de Libia, tendría más inconvenientes que ventajas: la atracción de nuevos combatientes listos para competir contra el Califato occidental en el archivo, sería el mayor peligro con la consecuencia obvia un alto precio en vidas humanas. Para evitar esta posibilidad sería preferible proporcionar ayuda a los combatientes libios que podría comprometerse a liberar a su país. La ayuda no debe ser, esta vez sólo militar, sino sobre todo político, para proporcionar las instalaciones necesarias, tanto en lo material, que desde un punto de vista educativo para el gobierno de Libia naciente. Antes de esto, sin embargo, se necesita un mayor esfuerzo diplomático que el producido hasta ahora, lo cual permite que la unidad de las fuerzas políticas locales en un marco de unión nacional dictada por las condiciones de emergencia; todo ello en un contexto absolutamente democrática, que debe ser protegido, a continuación, incluso con la presencia en el territorio del personal militar a Libia para apoyar a las fuerzas regulares contra cualquier posible intento de re-emergencia de las razones de división por la unidad del país, por el contrario una solución factible siempre es válida para crear estados separados sobre la actual división existente: un dispositivo que permita una velocidad más alta, pero eso sería abrir toda una serie de nuevas situaciones en las cuestiones de alianzas y acuerdos comerciales y energéticos.

Die aktuelle Situation in Libyen

Fünf Jahre nach dem Ende des Gaddafi-Regimes, ist Libyen nicht nur mit der Bedrohung durch den islamischen Staat zu kämpfen, sondern auch für die Bewohner der Schwierigkeiten des täglichen Lebens sind wirtschaftlich. Nicht, dass die beiden nicht miteinander verbunden sind: Die beiden Verwaltungen, die das Land teilen sich eine Regierung der nationalen Einheit aufbauen sollte, kämpfen noch immer mit politischen Unterschiede, und in der Zwischenzeit nicht staatliches Handeln ausüben. Die Wirtschaft ist in den Händen der Schwarzmarkt, die Inflation, Facharbeiter aus anderen Ländern der Rückkehr in ihr Land schafft, Probleme in verschiedenen Bereichen, wie dem Gesundheitswesen zu schaffen und die Bauindustrie ist im Stillstand aus Mangel an Mitteln. Die wirtschaftliche Situation könnte ein äußerst destabilisierenden Faktor werden und die Anwesenheit des islamischen Staates zu fördern. In diesem Szenario die Regierung von Tripolis und Tobruk zu kämpfen, Gemeinsamkeiten zu finden und zu halten, ihre Streitkräfte zu trennen, die trennen kann das Kalifat nicht kämpfen. Die Anwesenheit von islamischen Fundamentalisten ist eine echte Gefahr für die libyschen Land und damit für den westlichen Ländern, vor allem diejenigen, die den Mittelmeeranrainer. Die wirkliche Gefahr ist, dass die Kräfte des Islamischen Staates haben die Arsenale von Gaddafi geplündert, aber solche mit konventionellen Waffen nicht nur, aber vor allem solche, die chemische und möglicherweise Atomwaffen. Planen Sie einen Angriff mit diesen Waffen aus dem Golf von Sirte in Richtung der italienischen Land scheint eine Möglichkeit nicht zu weit entfernt zu sein. Auf der westlichen Intervention in Libyen sind Ausgabepositionen nicht eindeutig: wenn die USA Luftangriffe auf das Kalifat Kräfte bereits durchgeführt wurde, konnten sie aus dem Italienischen Grundlagen zu tun, aber aus den englischen diejenigen, mit technischen Schwierigkeiten mit den Lieferungen im Zusammenhang mit in Flug keine kleine Sache. Italien, die das Land die meisten ist es, die Entwicklung der Lage in Libyen betroffen, unterhält eine Position noch zu vorsichtig beurteilt, aber das hat seine offensichtlichen Rechtfertigung. Rom erfordert, persönlich engagiert werden und dann die eigenen Grundlagen zu ermöglichen, eine Abdeckung der Vereinten Nationen oder zumindest eine Vereinbarung mit dem Westen, die nach dem Sturz von Gaddafi nicht die katastrophale Verwaltung der Zeit wiederholen. In jedem Fall, wie die zwei Schwierigkeits libyschen Regierungen haben eine Synthese zu finden, ist die Situation in der westlichen fach wiederholt, wo es den Marsch jeder auf seine eigene begann scheint; In der Tat, nachdem die Luftoperationen der USA, scheint es, dass Französisch Spezialeinheiten sind auf die Erde heimlich zu Installationen Unternehmen Frankreichs verteidigen, ohne Abstimmung mit den Verbündeten. Diese Situation scheint vor der Wiederholung von fünf Jahren sein, wenn es das Frankreich der aktivste im Krieg gegen den Oberst war, an den Ehrgeiz von Italien in Energieabkommen zu ersetzen. Wenn dann ein gemeinsames Projekt fehlte, basiert vor allem auf die Zukunft des Landes, jetzt scheint sich die Situation mit den beiden politischen Akteure in dem Land, in offensichtliche Schwierigkeit in einem Kontext zu wiederholen, eine Vereinbarung zu erreichen. Nach Meinung vieler Analysten der unmittelbaren Beteiligung der westlichen Streitkräfte gegen die Islamische Republik, der libyschen Land würde mehr Nachteile als Vorteile haben: die Verlockung des neuen Kämpfer bereit gegen westliche Kalifat in der Datei zu konkurrieren, wäre es die größte Gefahr mit der offensichtlichen Folge sein einen hohen Preis an Menschenleben. Um diese Möglichkeit zu vermeiden wäre besser, Hilfe für die libysche Kämpfer zur Verfügung zu stellen, die sich verpflichten könnten, ihr Land zu befreien. Hilfe sollte nicht sein, dieses Mal nur militärische, sondern vor allem politisch, die notwendigen Einrichtungen zur Verfügung zu stellen, sowohl materiell, dass aus pädagogischer Sicht auf die im Entstehen begriffenen libyschen Regierung. Vorher aber müssen Sie eine größere diplomatische Anstrengung als die jetzt produziert bis zu, die die Einheit der lokalen Politik Kräfte in einem Rahmen der nationalen Einheit von Notfallbedingungen diktiert erlaubt; alle in einem absolut demokratischen Zusammenhang auf, die dann auch mit der Präsenz auf dem Gebiet der militärischen Personals nach Libyen zu schützen sind die regulären Streitkräfte gegen eine mögliche Versuch, das erneute Auftreten von trennenden Gründe für die Einheit des Landes, umgekehrt eine Lösung zu unterstützen machbar gilt immer Einzelstaaten auf die bestehende Stromteilung zu schaffen: ein Gerät, das eine höhere Geschwindigkeit erlauben würde, sondern dass eine ganze Reihe von neuen Situationen auf die Fragen von Allianzen und Handel und Energieabkommen öffnen würde.

La situation actuelle en Libye

Cinq ans après la fin du régime de Kadhafi, la Libye est non seulement aux prises avec la menace de l'Etat islamique, mais pour les habitants des difficultés de la vie quotidienne sont économiques. Non pas que les deux ne sont pas connectés: les deux administrations qui partagent le pays doit construire un gouvernement d'union nationale, sont encore aux prises avec les différences politiques et, dans le même temps, ne pas exercer l'action gouvernementale. L'économie est entre les mains du marché noir qui crée de l'inflation, les travailleurs qualifiés d'autres pays qui retournent dans leur pays, de créer des problèmes dans divers secteurs, tels que les soins de santé et l'industrie de la construction est à l'arrêt par manque de fonds. La situation économique pourrait devenir un facteur extrêmement déstabilisant et encourager la présence de l'Etat islamique. Dans ce scénario, le gouvernement de Tripoli et Tobrouk à lutter pour trouver un terrain d'entente et de garder séparer leurs forces armées, qui séparent ne peut pas lutter contre le califat. La présence de fondamentalistes islamiques est un réel danger pour le pays libyenne et, par conséquent, pour les pays occidentaux, en premier lieu, ceux qui bordent la Méditerranée. Le vrai danger est que les forces de l'État islamique ont pillé les arsenaux de Kadhafi, mais pas seulement ceux qui contiennent des armes conventionnelles, mais les armes en particulier ceux contenant des produits chimiques et éventuellement nucléaires. Planifier une attaque avec ces armements en provenance du golfe de Syrte vers la campagne italienne semble être une possibilité de ne pas trop éloigné. Sur l'intervention occidentale en Libye positions d'émission ne sont pas uniques: si les Etats-Unis ont déjà mené des raids aériens sur les forces califat, ils ont été en mesure de le faire à partir de bases italiennes, mais de celles en anglais, avec des difficultés techniques liées à l'approvisionnement en vol pas une mince affaire. L'Italie, qui est le pays le plus affecté l'évolution de la situation en Libye, maintient une position encore jugé trop prudent, mais qui a sa justification évidente. Rome exige, pour devenir personnellement engagé et puis pour permettre aux propres bases, une reprise de l'Organisation des Nations Unies ou, au moins, un accord avec l'Occident, qui ne répète pas la gestion désastreuse de la période qui a suivi la chute de Kadhafi. Dans tous les cas, que les deux ont de la difficulté gouvernements libyen de trouver une synthèse, la situation se répète dans le pli de l'Ouest, où il semble a commencé le mars chacun sur son propre; En effet, après les opérations aériennes des États-Unis, il semble que les forces spéciales françaises sont sur le terrain pour défendre secrètement installations des entreprises de France, sans aucune coordination avec les alliés. Cette situation semble être la répétition d'il y a cinq ans quand il a été la France le plus actif dans la guerre contre le colonel, à l'ambition de remplacer l'Italie d'offres d'énergie. Si donc manqué un projet partagé, basée principalement sur l'avenir du pays, aujourd'hui, la situation semble se répéter dans un contexte avec les deux acteurs politiques dans le pays en difficulté évidente à trouver un accord. Selon de nombreux analystes l'engagement direct des forces occidentales contre la République islamique, le pays libyen, aurait plus d'inconvénients que d'avantages: l'attrait de nouveaux combattants prêts à affronter califat occidental dans le fichier, ce serait le plus grand danger avec la conséquence évidente un prix élevé en vies humaines. Pour éviter cette possibilité serait préférable de fournir de l'aide aux combattants libyens qui pourraient se commettre pour libérer leur pays. L'aide ne doit pas être, cette fois seulement militaire, mais surtout sur le plan politique, de fournir les installations nécessaires, à la fois matériellement, que d'un point de vue pédagogique pour le gouvernement libyen naissant. Avant cela, cependant, vous avez besoin d'un effort diplomatique supérieure à celle produite jusqu'à maintenant, ce qui permet à l'unité des forces de polices locales dans un cadre d'union nationale dicté par les conditions d'urgence; le tout dans un contexte tout à fait démocratique, qui doit être protégé, alors, même avec la présence sur le territoire du personnel militaire en Libye pour soutenir les forces régulières contre toute tentative possible de ré-émergence de motifs de discorde pour l'unité du pays, à l'inverse d'une solution possible est toujours valide pour créer des états distincts de la circonscription actuelle existant: un dispositif qui permettrait à une vitesse plus élevée, mais cela ouvrirait toute une gamme de situations nouvelles sur les questions d'alliances et d'accords commerciaux et de l'énergie.