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Politica Internazionale
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martedì 15 marzo 2016
La variabile curda nella questione mediorientale
All'interno della guerra mediorientale e di quella siriana, la variabile curda accresce la sua importanza. Nel caso del conflitto siriano la ribellione curda contro Assad ha avuto, almeno inizialmente, una avversione verso Damasco ancora maggiore di quella dei sunniti, derivante dalla repressione che il governo centrale ha riservato ai curdi, a cui era stato tolto il diritto di cittadinanza. Questo provvedimento aveva riguardato oltre 300.000 persone, cui era divenuto impossibile ogni attività legale. Le proteste contro questa soppressione dei diritti, avevano provocato una dura repressione da parte di Assad, che, giustamente, temeva il contagio anche al di fuori dei territori curdi. Peraltro i curdi hanno anche dovuto lottare contro le formazioni di opposizione al regime di Damasco, organizzazioni controllate dai sunniti, che non volevano prendere in considerazioni le istanze di indipendenza curde. Così fino dall’inizio del conflitto i curdi hanno dovuto combattere la loro guerra in modo singolo, contando sugli sporadici aiuti degli americani, spesso arrivati in modo clandestino per non urtare l’alleato turco. D’altro canto le ragioni di fondo e del modo di combattere dei curdi non si conciliavano con i potenziali alleati sunniti, che lottavano per sostituire il dominio alawita con quello sunnita, una visione fortemente caratterizzata dall’elemento religioso, seppure non esasperato come quello dello Stato islamico. Al contrario i curdi hanno incentrato la loro battaglia per ottenere una indipendenza da esercitare in modo laico e democratico; questo atteggiamento ha individuato ed identificato nei curdi i principali attori militari nella lotta contro l’estremismo religioso, affidando loro compiti sul terreno di estrema rilevanza strategica. Questa visione non è però così unitaria come sembra: il movimento curdo, all’inizio del conflitto, era diviso in almeno 30 fazioni differenti, dove una delle maggiori continua ad essere quella influenzata dalla visione marxista; tuttavia l’elemento nazionalista ha fatto da collante e la necessità di difendersi come gruppo compatto fondato sull’appartenenza etnica, ha permesso di superare differenze anche profonde. In questa fase del conflitto l’iniziale nemico Assad pare avere assunto un ruolo meno rilevante nella lotta curda, maggiormente minacciata dall’ostilità turca. L’evoluzione dello scenario della guerra siriana ha permesso ai curdi di conquistare posizioni importanti sul territorio siriano, posizioni a cui Assad potrebbe anche rinunciare e che potrebbero permettere di creare un corridoio capace di unire i territori curdi siriani con quelli irakeni, ciò potrebbe consentire la nascita del tanto agognato stato curdo indipendente. Questa prospettiva spaventa la Turchia, che rischia di trovare alle sue frontiere uno stato curdo, confinante con la regione turca a maggioranza curda: un fattore potenziale di estrema destabilizzazione. Occorre ricordare che una delle soluzioni proposte da diversi analisti, per la soluzione della guerra siriana è la divisione in tre parti del paese: la prima quella riservata agli alawiti, la seconda ai sunniti e la terza, proprio ai curdi. Questa opzione sarebbe in linea con le aspettative curde di creare uno stato. C’è, poi da considerare che nel quadro della strategia di Assad e Putin, contro Ankara, divenuta la principale nemica regionale, la presenza curda è un deterrente contro la Turchia; questo aspetto rischia, però di compromettere i rapporti tra lo stato turco e gli USA. Washington è in seria difficoltà nella gestione dei rapporti con i curdi, che sono fedeli alleati degli Stati Uniti fin dai tempi della guerra contro Saddam e sono stati formati ed equipaggiati dagli americani da lungo tempo. La Casa Bianca, inoltre, non può tenere conto dell’apporto sul terreno fornito contro lo Stato islamico, ma non può neppure peggiorare le relazioni con Ankara, deteriorate con l’avanzare della lotta contro il califfato. Inquadrando, dunque, la questione curda, in un’ottica internazionale più ampia non si può non prevederne un crescente peso specifico, con influenze ben aldilà della dimensione territoriale e politica attuale. Infatti da scenario collaterale, sia del conflitto siriano, che di quello irakeno e di quello contro lo Stato islamico, la questione curda rischia di diventare centrale per la risoluzione di tutti i confronti bellici e di tutto l’equilibrio della regione del medioriente. Sarà fondamentale il ruolo che sarà ricoperto dalla diplomazia, sopratutto se si vorrà riconoscere le legittime ambizioni del popolo curdo che da troppo tempo aspetta un suo stato sovrano, uno stato che potrebbe diventare democratico, secondo l’accezione occidentale, al centro di tanti stati che sono ancora troppo influenzati dall’aspetto religioso e quindi costituire un esempio per una maggiore laicità democratica anche per altri paesi.
The Kurdish variable in the Middle East issue
Inside the Middle East war and the Syrian, the Kurdish variable increases its importance. In
the case of the Syrian conflict the Kurdish rebellion against Assad has
had, at least initially, an aversion to Damascus even greater than that
of the Sunnis, resulting from the repression that the central
government of the Kurds, who had been deprived of the right of
citizenship. This measure had affected over 300,000 people, which had become impossible any legal activity. Protests
against this suppression of rights, had resulted in a harsh crackdown
by Assad, who rightly feared the contagion even outside of the Kurdish
territories. However,
the Kurds have also had to struggle against opposition groups in
Damascus regime, organizations controlled by the Sunnis, who did not
take into consideration the demands of Kurdish independence. So
until the beginning of the conflict the Kurds have had to fight their
war in single mode, relying on sporadic aid of the Americans, often
arrived in a clandestine manner as to not offend the ally turkish. On
the other hand, the underlying reasons and the way to fight the Kurds
did not sit with potential Sunni allies, fighting to replace the domain
with the Sunni-Alawite, a strongly characterized by the element
religious vision, though not exaggerated as that of Islamic state. On the contrary the Kurds have focused their fight for independence to be exercised in obtaining a secular and democratic way; this
attitude defined and identified in the main Kurdish military actors in
the fight against religious extremism, entrusting them with tasks on the
terrain of extreme strategic importance. This
vision, however, is not so unified as it seems: the Kurdish movement,
the beginning of the conflict, was divided into at least 30 different
factions, where one of the major continues to be influenced by the
Marxist view; However,
the nationalist element has been the glue and the need to defend itself
as a compact group based on ethnicity, has overcome profound
differences. In
this phase of the conflict the initial enemy Assad seems to have taken a
smaller role in the Kurdish struggle, more threatened by hostility
Turkish. The
evolution of the scenario of the Syrian war has allowed the Kurds to
gain important positions on the Syrian territory, positions to which
Assad might as well give up and that could enable you to create a
corridor capable of uniting Syrian Kurds territories with the Iraqis,
this could enable the birth of the much-needed independent Kurdish state. This
prospect frightens Turkey, which is likely to find its borders a
Kurdish state, which borders the predominantly Kurdish region of Turkey:
a potential extremely destabilizing factor. It
must be recalled that one of the solutions proposed by different
analysts, for the solution of the Syrian war is the division of the
country into three parts: the first one reserved to the Alawites,
Sunnis, and the second to the third, just the Kurds. This option would be in line with expectations of creating a Kurdish state. Then
there is to consider that as part of the strategy Assad and Putin,
against Ankara, which became the main regional enemy, the Kurdish
presence is a deterrent against Turkey; this aspect is likely, however, soured relationships between the state turkish and the US. Washington
has serious difficulties in managing relationships with the Kurds, who
are loyal US allies since the times of the war against Saddam and have
been trained and equipped by the Americans for a long time. The
White House, too, can not keep into account the contribution provided
on the ground against the Islamic Republic, but neither can it worsen
relations with Ankara, deteriorated with the progress of the fight
against the caliphate. Framing,
then, is the Kurdish issue in a broader international perspective one
can not foresee a growing specific weight and influence far beyond the
local dimension and current policy. In
fact, from side scenario, both the Syrian conflict, which the Iraqi and
one against the Islamic state, the Kurdish issue is likely to become
central to the resolution of all against war and all the balance of the
Middle East region. It
will be essential that the role will be played by diplomacy, especially
if you want to recognize the legitimate ambitions of the Kurdish people
that has long waits for its own sovereign state, a state that could
become democratic, according to the Western sense, the center of so many
states they
are still too influenced religious-looking and thus set an example for
greater democratic secularism also for other countries.
La variable kurda en el problema del Medio Oriente
Dentro de la guerra de Oriente Medio y el sirio, la variable kurda aumenta su importancia. En
el caso del conflicto sirio la rebelión kurda contra Assad ha tenido,
al menos inicialmente, una aversión a Damasco aún mayor que la de los
sunitas, como resultado de la represión que el gobierno central de los
kurdos, que habían sido privados del derecho de la ciudadanía. Esta medida ha afectado a más de 300.000 personas, que se habían vuelto imposible cualquier actividad legal. Las
protestas contra esta supresión de los derechos, habían dado lugar a
una dura represión por Assad, que con razón temía el contagio incluso
fuera de los territorios kurdos. Sin
embargo, los kurdos también han tenido que luchar contra los grupos de
oposición en régimen de Damasco, las organizaciones controladas por los
sunitas, que no tomaron en cuenta las exigencias de la independencia
kurda. Así
que hasta el inicio del conflicto, los kurdos han tenido que luchar su
guerra en el modo individual, dependiendo de la ayuda esporádica de los
americanos, a menudo llegado de manera clandestina para no ofender al
aliado turco. Por
otra parte, las razones subyacentes y la forma de luchar contra los
kurdos no sentarse con potenciales aliados sunitas, luchando para
reemplazar el dominio con el sunitas y alauitas, una fuerza que se
caracteriza por la visión religiosa elemento, aunque no exagerada como
la de estado islámico. Por
el contrario los kurdos han centrado su lucha por la independencia que
se ejerza en la obtención de una manera secular y democrática; esta
actitud definido e identificado en los principales actores militares
kurdas en la lucha contra el extremismo religioso, que les confían
tareas en el terreno de extrema importancia estratégica. Esta
visión, sin embargo, no es tan unificado como parece: el movimiento
kurdo, el inicio del conflicto, se divide en al menos 30 facciones
diferentes, donde uno de los principales sigue siendo influenciada por
la visión marxista; Sin
embargo, el elemento nacionalista ha sido el pegamento y la necesidad
de defenderse a sí mismo como un grupo compacto basado en el origen
étnico, ha superado las diferencias profundas. En
esta fase del conflicto, el enemigo inicial Assad parece haber tomado
un papel menor en la lucha kurda, más amenazado por la hostilidad de
Turquía. La
evolución del escenario de la guerra sirio ha permitido a los kurdos
para ganar posiciones importantes en el territorio sirio, las posiciones
a las que Assad podría también darse por vencido y que podría permitir
crear un corredor capaz de unir sirios territorios kurdos con los
iraquíes, esto podría permitir a la nacimiento del estado kurdo independiente que tanto necesita. Esta
perspectiva asusta a Turquía, que es probable que encuentre sus
fronteras de un estado kurdo, que limita con la región predominantemente
kurda de Turquía: un potencial factor extremadamente desestabilizador. Hay
que recordar que una de las soluciones propuestas por diferentes
analistas, para la solución de la guerra de Siria es la división del
país en tres partes: la primera de ellas reservada a los alauitas,
sunitas, y la segunda a la tercera, simplemente los kurdos. Esta opción estaría en línea con las expectativas de la creación de un estado kurdo. A
continuación, hay que tener en cuenta que, como parte de la estrategia
de Assad y Putin, en contra de Ankara, que se convirtió en el principal
enemigo regional, la presencia kurda es un elemento de disuasión contra
Turquía; este aspecto es probable, sin embargo, las relaciones entre el Estado turco y los EE.UU. agrió. Washington
tiene serias dificultades en la gestión de las relaciones con los
kurdos, que son fieles aliados de Estados Unidos desde los tiempos de la
guerra contra Saddam y han sido entrenados y equipados por los
americanos durante mucho tiempo. La
Casa Blanca, también, no se puede mantener en cuenta la contribución
prevista en el suelo contra la República Islámica, pero tampoco puede
empeorar las relaciones con Ankara, se deterioró con el progreso de la
lucha contra el califato. Encuadre,
entonces, es la cuestión kurda en una perspectiva internacional más
amplia no se puede prever un creciente peso específico e influencia
mucho más allá de la dimensión local y la política actual. De
hecho, desde el escenario lado, tanto el conflicto sirio, que el iraquí
y uno contra el estado islámico, la cuestión kurda es probable que se
convierta central para la resolución de todos contra la guerra y todo el
resto de la región de Oriente Medio. Será
esencial que el papel será interpretado por la diplomacia,
especialmente si desea reconocer las aspiraciones legítimas del pueblo
kurdo que tiene largas esperas para su propio estado soberano, un estado
que podría llegar a ser democrática, de acuerdo con el sentido
occidental, el centro de tantos estados que
están siendo demasiado influenciados-religiosa y por lo tanto busca
establecer un ejemplo para mayor laicidad democrática también para otros
países.
Die kurdische Variable in der Nahost-Frage
Im Inneren der Krieg im Nahen Osten und die syrische, erhöht sich die kurdische Variable seine Bedeutung. Im
Fall des syrischen Konflikts die kurdische Aufstand gegen Assad hatte,
zumindest anfänglich, eine Abneigung gegen Damaskus noch größer als die
der Sunniten, die sich aus der Unterdrückung, dass die Zentralregierung
der Kurden, die das Recht auf Staatsbürgerschaft entzogen worden war. Diese Maßnahme hatte mehr als 300.000 Menschen betroffen, was unmöglich jede juristische Tätigkeit geworden war. Proteste
gegen diese Unterdrückung von Rechten, hatte in einem harten Vorgehen
gegen Assad geführt, die zu Recht die Ansteckung auch außerhalb der
kurdischen Gebiete zu befürchten. Allerdings
haben die Kurden auch gegen Oppositionsgruppen in Damaskus Regime zu
kämpfen hatte, Organisationen, die von den Sunniten kontrolliert, die
nicht in Betracht die Forderungen der kurdische Unabhängigkeit nahm. Also
bis zum Beginn des Konflikts haben sich die Kurden hatten ihren Krieg
im Single-Modus zu kämpfen, auf sporadische Hilfe der Amerikaner
angewiesen, die oft in einer geheimen Weise kam, um nicht den
Verbündeten türkisch beleidigen. Auf
der anderen Seite, die Gründe und die Art, wie die Kurden kämpfen nicht
mit potentiellen sunnitischen Verbündeten setzte sich, im Kampf gegen
die Domäne mit dem sunnitisch-Alawiten, eine stark geprägt durch das
Element religiöse Vision zu ersetzen, wenn auch nicht so, dass
übertrieben von islamischen Staat. Im
Gegenteil haben die Kurden ihren Kampf um die Unabhängigkeit
konzentriert bei der Erlangung einer säkularen und demokratischen Weg
ausgeübt werden; diese
Haltung definiert und in den wichtigsten Kurdisch militärischen
Akteuren im Kampf gegen religiösen Extremismus, betrauen sie mit
Aufgaben auf dem Gelände von extremer strategischer Bedeutung
identifiziert. Diese
Vision ist jedoch nicht so einheitliche, wie es scheint: die kurdische
Bewegung, der Beginn des Konflikts wurde mindestens 30 verschiedene
Fraktionen unterteilt ist, wo eine der wichtigsten weiterhin durch die
marxistische Sicht beeinflusst werden; Allerdings
hat das nationalistische Element der Kleber und die Notwendigkeit, sich
aufgrund der ethnischen Zugehörigkeit als kompakte Gruppe zu
verteidigen, hat tiefe Differenzen überwinden. In
dieser Phase des Konflikts der anfängliche Feind Assad eine kleinere
Rolle in der kurdische Kampf genommen zu haben scheint, mehr bedroht
durch Feindschaft Türkisch. Die
Entwicklung des Szenarios des syrischen Krieg hat die Kurden erlaubt
wichtige Positionen auf dem syrischen Territorium zu gewinnen,
Positionen, die Assad als auch aufgeben könnte und das könnte Ihnen
ermöglichen, einen Korridor zu schaffen fähig zu vereinen syrischen
Kurden Gebiete mit den Irakern, könnte dies ermöglichen, die Geburt des dringend benötigten unabhängigen kurdischen Staat. Diese
Aussicht schreckt die Türkei, die wahrscheinlich ist, an seine Grenzen
einen Kurdenstaat zu finden, die die überwiegend kurdische Region der
Türkei grenzt: ein Potential extrem destabilisierenden Faktor. Es
sei daran erinnert, dass eine der Lösungen von verschiedenen Analysten,
für die Lösung des syrischen Krieg ist die Teilung des Landes in drei
Teile vorgeschlagen: Die erste reserviert zu den Alawiten, Sunniten und
der zweiten auf die dritte, nur die Kurden. Diese Option würde im Rahmen der Erwartungen sein, einen kurdischen Staat zu schaffen. Dann
gibt es zu berücksichtigen, dass im Rahmen der Strategie Assad und
Putin, gegen Ankara, die die wichtigsten regionalen Feind geworden ist,
die kurdische Präsenz eine abschreckende Wirkung gegen die Türkei ist; aber dieser Aspekt wahrscheinlich ist, gesäuert Beziehungen zwischen dem Staat türkischen und den USA. Washington
hat ernsthafte Schwierigkeiten bei der Verwaltung von Beziehungen mit
den Kurden, die treuen Verbündeten der USA seit den Zeiten des Krieges
gegen Saddam sind und von den Amerikanern für eine lange Zeit
ausgebildet und ausgerüstet worden. Das
Weiße Haus, kann auch nicht berücksichtigt, halten die auf dem Boden
gegen die Islamische Republik sehene Beitrag, aber weder kann er die
Beziehungen zu Ankara verschlechtern, mit dem Fortschritt des Kampfes
gegen das Kalifat verschlechtert. Framing,
dann ist die kurdische Frage in einem weiteren internationalen
Perspektive kann man nicht eine wachsende spezifisches Gewicht und
Einfluss weit über die lokale Dimension und aktuelle Politik
voraussehen. In
der Tat, von der Seite Szenario sowohl der syrischen Konflikt, der die
irakische und einen gegen den islamischen Staat, ist die kurdische Frage
wahrscheinlich auf die Auflösung aller gegen Krieg und all das
Gleichgewicht des Nahost-Region von zentraler Bedeutung geworden. Es
wird entscheidend sein, dass die Rolle von Diplomatie gespielt werden,
vor allem wenn man die legitimen Bestrebungen des kurdischen Volkes zu
erkennen wollen, dass lange Wartezeiten für einen eigenen souveränen
Staat hat, einen Staat, der demokratisch werden könnte, nach dem
westlichen Sinne, dem Zentrum von so vielen Staaten sie
sind immer noch zu religiös schau beeinflusst und damit ein Beispiel
für eine größere demokratische Säkularismus auch für andere Länder
gesetzt.
La variable kurde dans la question du Moyen-Orient
A l'intérieur de la guerre au Moyen-Orient et de la Syrie, la variable kurde augmente son importance. Dans
le cas du conflit syrien la rébellion kurde contre Assad a eu, au moins
au début, une aversion à Damas même supérieure à celle des sunnites,
résultant de la répression que le gouvernement central des Kurdes, qui
avaient été privés du droit de la citoyenneté. Cette mesure avait affecté plus de 300.000 personnes, qui étaient devenues impossible toute activité juridique. Les
protestations contre cette suppression des droits, ont donné lieu à une
répression sévère par Assad, qui craignait à juste titre la contagion,
même en dehors des territoires kurdes. Cependant,
les Kurdes ont également eu à lutter contre les groupes d'opposition au
régime de Damas, des organisations contrôlées par les sunnites, qui n'a
pas pris en considération les exigences de l'indépendance kurde. Donc,
jusqu'à ce que le début du conflit, les Kurdes ont dû se battre leur
guerre en mode simple, compter sur l'aide sporadique des Américains,
souvent arrivé d'une manière clandestine pour ne pas offenser l'allié
turc. D'autre
part, les raisons sous-jacentes et la façon de lutter contre les Kurdes
ne pas rester avec les alliés sunnites potentiels, luttant pour
remplacer le domaine avec le sunnite-alaouite, un fortement marqué par
la vision religieuse de l'élément, mais pas exagéré que celui de Etat islamique. Au
contraire, les Kurdes ont concentré leur lutte pour l'indépendance à
exercer dans l'obtention d'une façon laïque et démocratique; cette
attitude défini et identifié dans les principaux acteurs militaires
kurdes dans la lutte contre l'extrémisme religieux, en leur confiant des
tâches sur le terrain d'une importance stratégique extrême. Cette
vision est cependant pas unifiée comme il semble: le mouvement kurde,
le début du conflit, a été divisé en au moins 30 factions différentes,
où l'une des principales continue d'être influencé par la vision
marxiste; Cependant,
l'élément nationaliste a été le ciment et la nécessité de se défendre
en tant que groupe compact basé sur l'ethnicité, a surmonté de profondes
différences. Dans
cette phase du conflit l'ennemi initial Assad semble avoir pris un
petit rôle dans la lutte kurde, plus menacée par l'hostilité turque. L'évolution
du scénario de la guerre syrienne a permis aux Kurdes de gagner des
positions importantes sur le territoire syrien, les positions auxquelles
Assad pourrait aussi bien abandonner et qui pourrait vous permettre de
créer un couloir capable d'unir les Kurdes syriens avec les Irakiens, ce
qui pourrait permettre à la naissance de l'Etat kurde indépendant si nécessaire. Cette
perspective effraie la Turquie, qui est susceptible de trouver ses
frontières un Etat kurde, qui borde la région à majorité kurde de la
Turquie: un facteur très déstabilisant. Il
convient de rappeler que l'une des solutions proposées par différents
analystes, pour la solution de la guerre syrienne est la division du
pays en trois parties: la première réservée aux Alaouites, les Sunnites,
et la seconde à la troisième, juste les Kurdes. Cette option serait conforme aux attentes de la création d'un Etat kurde. Ensuite,
il est à considérer que dans le cadre de la stratégie Assad et Poutine,
contre Ankara, qui est devenu le principal ennemi régional, la présence
kurde est un moyen de dissuasion contre la Turquie; cet aspect est probable, cependant, les relations entre l'Etat turc et les États-Unis aigri. Washington
a de sérieuses difficultés dans la gestion des relations avec les
Kurdes, qui sont fidèles alliés des États-Unis depuis l'époque de la
guerre contre Saddam et ont été formés et équipés par les Américains
pendant une longue période. La
Maison Blanche, aussi, ne peut pas tenir compte de la contribution
prévue sur le terrain contre la République islamique, mais ne peut-il
aggraver les relations avec Ankara, détériorées avec les progrès de la
lutte contre le califat. Encadrement,
alors, est la question kurde dans une perspective plus large d'une
internationale ne peut pas prévoir un poids et une influence spécifique
de plus en plus loin au-delà de la dimension locale et la politique
actuelle. En
fait, du scénario de côté, à la fois le conflit syrien, qui l'Irak et
l'un contre l'Etat islamique, la question kurde est susceptible de
devenir centrale à la résolution de tous contre la guerre et tout le
reste de la région du Moyen-Orient. Il
sera essentiel que le rôle sera joué par la diplomatie, surtout si vous
voulez reconnaître les ambitions légitimes du peuple kurde qui a de
longues attentes pour son propre Etat souverain, un Etat qui pourrait
devenir démocratique, selon le sens occidental, au centre de tant
d'états ils
sont encore trop influencés religieux prospectifs et donc un exemple
pour une plus grande laïcité démocratique aussi pour d'autres pays.
A variável curda na questão do Oriente Médio
Dentro da guerra no Médio Oriente ea Síria, a variável curda aumenta a sua importância. No
caso do conflito sírio a rebelião curda contra Assad tem tido, pelo
menos inicialmente, uma aversão a Damasco ainda maior do que a dos
sunitas, resultante da repressão que o governo central dos curdos, que
tinham sido privados do direito de cidadania. Esta medida afetou mais de 300.000 pessoas, que se tornou impossível qualquer atividade legal. Protestos
contra esta supressão dos direitos, resultou em uma forte repressão por
Assad, que justamente temiam o contágio, mesmo fora dos territórios
curdos. No
entanto, os curdos também tiveram de lutar contra grupos de oposição em
regime de Damasco, organizações controladas pelos sunitas, que não
levam em consideração as exigências de independência curda. Então,
até o início do conflito, os curdos tiveram de lutar sua guerra no modo
single, contando com a ajuda esporádica de os norte-americanos, muitas
vezes chegou de forma clandestina para não ofender o aliado turco. Por
outro lado, as razões subjacentes e à maneira de lutar contra os curdos
não se coaduna com os potenciais aliados sunitas, lutando para
substituir o domínio com o sunita-Alawite, um caracterizado fortemente
pela visão religiosa elemento, mas não exagerada como a de estado islâmico. Pelo contrário, os curdos têm focado sua luta pela independência a ser exercida na obtenção de uma forma secular e democrática; esta
atitude definida e identificada nos principais atores militares curdos
na luta contra o extremismo religioso, confiando-lhes tarefas no terreno
de extrema importância estratégica. Esta
visão, no entanto, não é tão unificada como parece: o movimento curdo, o
início do conflito, foi dividida em, pelo menos, 30 facções diferentes,
em que um dos principais continua a ser influenciado pela concepção
marxista; No
entanto, o elemento nacionalista tem sido a cola e a necessidade de
defender-se como um grupo compacto com base na etnia, superou diferenças
profundas. Nesta
fase do conflito o inimigo inicial Assad parece ter tomado um papel
menor na luta curda, mais ameaçada pela hostilidade turca. A
evolução do cenário da guerra sírio permitiu que os curdos para ganhar
posições importantes no território sírio, as posições em que Assad pode
muito bem desistir e que poderia permitir a criação de um corredor capaz
de unir os territórios curdos sírios com os iraquianos, isso poderia
permitir que o nascimento do estado curdo independente muito necessária. Esta
perspectiva assusta a Turquia, que é provável encontrar suas fronteiras
de um Estado curdo, que faz fronteira com a região predominantemente
curda da Turquia: um potencial fator extremamente desestabilizadora. Recorde-se
que uma das soluções propostas por diferentes analistas, para a solução
da guerra síria é a divisão do país em três partes: a primeira
reservada aos alawitas, sunitas, eo segundo para o terceiro, apenas os
curdos. Esta opção estaria em linha com as expectativas de criação de um Estado curdo. Depois,
há que considerar que, como parte da estratégia de Assad e Putin,
contra Ankara, que se tornou o principal inimigo regional, a presença
curda é um impedimento contra a Turquia; este aspecto é provável, no entanto, as relações entre o Estado turco e os EUA azedou. Washington
tem sérias dificuldades em gerir as relações com os curdos, que são
leais aliados dos EUA desde os tempos da guerra contra Saddam e foram
treinados e equipados pelos americanos por um longo tempo. A
Casa Branca, também, não pode manter em consideração a contribuição
prevista no chão contra a República Islâmica, mas também não pode
agravar as relações com Ancara, deteriorou-se com o progresso da luta
contra o califado. Framing,
então, é a questão curda em uma mais ampla perspectiva de um
internacional não pode prever uma crescente peso e influência específica
muito além da dimensão local e política atual. Na
verdade, a partir cenário lado, tanto o conflito sírio, que o Iraque e
um contra o Estado islâmico, a questão curda é provável que se torne
central para a resolução de todos contra a guerra e todo o equilíbrio da
região do Médio Oriente. Será
essencial que o papel será desempenhado pela diplomacia, especialmente
se você quer reconhecer as ambições legítimas do povo curdo que tem
longas esperas para seu próprio Estado soberano, um Estado que poderia
tornar-se democrático, de acordo com o sentido ocidental, o centro de
tantos estados eles
ainda são muito influenciados religiosa para o futuro e, assim, servir
de exemplo para uma maior secularismo democrático também para outros
países.
Курдская переменная в вопросе ближневосточного
Внутри войны на Ближнем Востоке и Сирийскую, курдская переменная увеличивает свое значение. В
случае сирийского конфликта была курдское восстание против Асада, по
крайней мере, на начальном этапе, отвращение в Дамаск, даже больше, чем у
суннитов, в результате репрессий, что центральное правительство курдов,
которые были лишены права гражданства. Эта мера пострадало более 300 000 человек, что стало невозможным любой правовой деятельности. Протесты
против этого подавления прав, привели к резкой репрессии со стороны
Асада, который справедливо опасался заразы даже за пределами курдских
территорий. Тем
не менее, курды также должны были бороться против оппозиционных
группировок в Дамаске режима, организаций, контролируемых суннитов,
которые не принимали во внимание требования курдской независимости. Так
что до начала конфликта курды не должны были бороться с их войну в
одиночном режиме, опираясь на спорадической помощи американцев, часто
прибыл в подпольной образом, чтобы не обидеть союзника турецкий. С
другой стороны, основные причины и способ борьбы с курдами не сидели с
потенциальными суннитских союзников, сражающихся заменить домен с
суннитской-алавитов, сильно отличающийся тем элементом религиозного
видения, хотя и не преувеличена, как и у исламское государство. Напротив курды сосредоточили свою борьбу за независимость должна осуществляться в получении светского и демократического пути; это
отношение определяется и определены в основных курдских военных
действующих лиц в борьбе с религиозным экстремизмом, доверив их с
поставленными задачами на местности крайнего стратегического значения. Это
видение, однако, не так унифицированы, как кажется: курдское движение,
начало конфликта, была разделена на, по меньшей мере 30 различных
фракций, где один из главных продолжает находиться под влиянием
марксистской точки зрения; Тем
не менее, националистический элемент был клей и необходимость защищать
себя в качестве компактной группы по признаку этнической принадлежности,
преодолел глубокие различия. В
этой фазе конфликта первоначальный противник Асада, кажется, приняли
меньшую роль в курдской борьбе, большую угрозу враждебность турецкой. Эволюция
сценария сирийской войны позволило курдам получить важные позиции на
сирийской территории, позиции, к которой Асад мог бы также отказаться и
что может позволить вам создать коридор, способный объединить сирийских
курдов территорий с иракцами, это может позволить рождение столь необходимого независимого курдского государства. Эта
перспектива пугает Турцию, которая, вероятно, чтобы найти ее границы
курдского государства, которое граничит с преимущественно курдский
регион Турции: потенциальный крайне дестабилизирующий фактор. Следует
напомнить, что одним из решений, предложенных различными аналитиками,
для решения сирийской войны является разделение страны на три части:
первая зарезервировано для алавитов, суннитов, а второй к третьей,
только курдов. Этот вариант будет в соответствии с ожиданиями создания курдского государства. Тогда
есть рассмотреть вопрос о том, что в рамках стратегии Асада и Путина,
против Анкары, которая стала главным региональным врагом, курдское
присутствие является сдерживающим фактором против Турции; этот аспект вероятно, однако, испортились отношения между государством турецкой и США. Вашингтон
имеет серьезные трудности в управлении отношениями с курдами, которые
являются верными союзниками США со времен войны против Саддама и были
обучены и оснащены американцами в течение длительного времени. Белый
дом тоже не может держать во внимание вклад, на земле против Исламской
Республики, но ни это может ухудшить отношения с Анкарой, ухудшенные с
ходом борьбы с халифата. Обрамление,
то есть курдский вопрос в более широком международном перспективной не
может предвидеть растущий удельный вес и влияние далеко за пределы
локального измерения и текущей политики. На
самом деле, из бокового сценария, как сирийский конфликт, который
иракского и один против исламского государства, курдский вопрос,
вероятно, станет центральным в разрешении всех против войны и всего
баланса региона Ближнего Востока. Это
будет иметь важное значение, что роль будет играть дипломатии, особенно
если вы хотите, чтобы признать законные амбиции курдского народа,
который уже давно ждет своего собственного суверенного государства,
государство, которое может стать демократической, по западному смысле,
центр многих государств они
все еще слишком повлияли религиозные вид и, таким образом, служить
примером для более демократического светского государства и для других
стран.
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