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venerdì 6 maggio 2016
الاتحاد الأوروبي: لأولئك الذين لا نرحب اللاجئين، يجب أن تكون عقوبة السياسي وكذلك الاقتصادي
فكرة
المفوضية الأوروبية لتوفير غرامة كبيرة جدا، وهناك حديث عن 250،000 يورو،
التي تتحملها الدول الأعضاء في الاتحاد الأوروبي عن كل اللاجئين الذين تم
رفض حق اللجوء، بهدف إعادة توزيع المهاجرين، غير التشريع الجديد، الذي، أخيرا، ينص على عقوبة لأولئك الذين يعملون خارج منطق الجماعة. تقرر
أن تكون عقوبة لهذه الدراسة حالة هذه الحالة، فإن ذلك يعني الوقوف إلى
جانب المصلحة العامة على الخاصة، ويمثل نقلة نوعية في مناقشة إدارة
اللاجئين. هذه
ليست سوى خطوة أولى نحو تطوير أكثر قدرة على توفير آلية لإدارة أكثر
كفاءة، إلا أن القرار يفتح الطريق لتنظيم معين من هذه الظاهرة من إدارة
المهاجرة. ومع
ذلك، فإن هذا القرار، على الرغم من الجوانب السياسية الإيجابية، يمكن
إخفاء عيوب من الناحية العملية لتنفيذ العقوبات، من خلال جمع المبلغ
المستحق. في واقع الأمر يمكن أن نتوقع من الدول التي ستكون الأكثر تأثرا بهذا الإجراء مقاومة أن تكون خاضعة للغرامات. ربما
ظلت الدول التي ستكون الأكثر تأثرا هي تلك من أوروبا الوسطى والشرقية،
أولئك الذين لديهم مقاومة أكبر لإعادة توزيع اللاجئين، المسؤول عن بلدان
حدود البحر الأبيض المتوسط. وإذا
كان صحيحا أن هذه القواعد شريطة ألا يكونوا قد طبقت شاملة للبلدان، مثل
تلك الاتفاقية دبلن الماضي، ويعزى ذلك إلى عدم وجود مساعدات الاتحاد
الأوروبي، التي تخلت عن وصول اللاجئين إلى البلدان إدارة في كثير من الأحيان مستقلة من هذه الظاهرة. التعامل
مع حالات الطوارئ الحقيقية قد ينطوي على إنفاق كبير والتزام مالي كبير في
البلدان ذات الظروف الاقتصادية في حالة أزمة وتخفيف القيود التي تفرضها كان
تقريبا نتيجة طبيعية. هذا
لا يبرر عدم وجود شيكات على المهاجرين، ولكن موقف الرفض، وغالبا ما يرجع
إلى المنطق الانتخابي الداخلي، وكانت الولايات الشرقية، على حقيقة أخلاقية
خطيرة، سببا للتوتر السياسي للاتحاد الأوروبي ككل. الآن يحق لنا أن نتوقع من التحركات المضادة التي تميل الى الغاء قرار بروكسل. لهذا السبب سيكون من الأفضل لتشغيل مصدر التمويل وليس مع العقوبات اللاحقة. فرضية
قطع من تلك المساهمة في تلك البلدان التي كانت تعارض إعادة توزيع
اللاجئين، وعلاوة على ذلك، قد تم بالفعل، لكنه كان قد سقط دون انضمام
كبيرة. الآن،
مع هذا القرار، فإنه ينبغي أن يكون، ولكن، كما هو موضح في مركز للمناقشة،
كما قطع المساعدات الاقتصادية ستكون أسهل طريقة لجمع وأيضا العقوبات
السياسية أكثر أهمية: في الواقع، فإن قيمة الغرامة على حجة عموما يبدو أقل بكثير من الحد من تمويل حصة الجماعة لكسر المبدأ المؤسس، أن التضامن والاتحاد الأوروبي. قيمة
مبدأ التضامن، وهي ليست فقط في عام تجاه غيرهم من البشر، ولكن هذا على وجه
الخصوص، وأكثر أهمية من الناحية السياسية والتضامن بين الدول الأعضاء، لا
بد من الاعتراف أفضل لأخذ أهميتها القانونية ذات الأهمية الرئيسية لتنظيم
العلاقات بين الدول الاعضاء في بروكسل. حتى
الآن لم يسمح لها كان لا يزال يسمح للانضمام الى الاتحاد الاوروبي في
الكثير من الحالات الخاصة، والتي تشكل الخلافات والتباينات يمكن أن تولد
التوترات بين الدول والضغوط الداخلية يترتب على ذلك، والتي تحدد التوازن
السياسي الهش داخل اتحاد. يجب
أن تكون هذه الحالات مقيدة على نحو متزايد لجعل يسود نوع من القانون
العام، على الأقل على القضايا الرئيسية التي تهم الهياكل أنفسهم المنظمة
العابرة للحدود الوطنية. حالات
الطوارئ الإنسانية تقع بالتأكيد في تلك الجوانب التي تحتاج إلى أن ينظم
بطريقة موحدة في جميع أنحاء الاتحاد، مع المساعدات المناسبة للبلدان التي
هي على الحدود والتي تقع مباشرة لإدارة ظاهرة الهجرة وتقسيم لاحقة من الناس
في الدول الأخرى. إذا
لم يحدث ذلك فمن الصحيح لفرض عقوبات على الدول التي لا تتوافق مع هذه
المتطلبات العامة، ولكن ليس فقط مع العقوبات الاقتصادية، ولكن خصوصا مع
سياسات الزراعة مثل هذه الادعاءات لتصل قدرتها على المناورة داخل الاتحاد. ولهذا
السبب بالذات من هذا الانخفاض، حتى انقطاع من إجمالي تمويل الاتحاد
الأوروبي، من شأنه أن يشكل هذا الإجراء الأنسب لإعطاء الأهمية اللازمة
لانتهاك قاعدة من قواعد التضامن بين الدول، باعتباره الشرط الرئيسي لتبرير
وجود داخل الاتحاد الأوروبي .
martedì 3 maggio 2016
Il Trattato di libero scambio non conviene all'Europa
Crescono le opinioni contrarie al trattato transatlantico di libero scambio, che dovrebbero raggiungere Stati uniti ed Unione Europea, per prevenire ulteriori forme di associazione economica in grado di creare zone di libero scambio di importanza tale da mettere in pericolo l’economia occidentale. Si tratta di una forma di globalizzazione limitata ad un territorio più delimitato per contrastare forme di associazionismo internazionale emergenti e capaci di spostare la ricchezza e definire nuovi standard produttivi. Vista con questa ottica, che non affronta certamente il problema in profondità, per l’occidente si potrebbe interpretare in una accezione positiva, tuttavia entrando maggiormente in profondità all’interno delle materie sulle quali vertono le trattative i dubbi espressi da più parti appaiono legittimi e giustificati. Per prima cosa la pressione statunitense per fare accettare il trattato verte su un abbassamento delle tutele legali che in Europa mirano a proteggere i consumatori; questo indirizzo è motivato dalla volontà di abbattere i costi e rendere più competitivi i prodotti americani, ma si traduce, attraverso una scarsa considerazione degli standard europei, in una sorta di nuovo imperialismo a danno degli alleati, sviluppato con il solo intento di ottenere un maggiore guadagno da quella che è ritenuta ancora la zona più appetibile, dal punto di vista commerciale, del pianeta, visto che riguarderebbe 850 milioni di persone, con un giro d’affari stimato intorno ai 100 miliardi di dollari. Le richieste di Washington dimostrano che l’intenzione di raggiungere l’accordo va in una sola direzione: quella dei vantaggi per gli Stati Uniti; infatti la determinazione dei negoziatori statunitensi ha fornito la percezione di volere invadere addirittura la sovranità dei singoli stati con richieste, che dovrebbero essere considerate senza dubbio alcuno, di natura irricevibile. Pretendere di passare attraverso l’approvazione delle industrie americane nel caso di variazione di norme dell’Unione Europea che riguardano le loro aree di produzione, appare una forzatura troppo esagerata per non incontrare resistenze ed opposizioni, così come la pretesa di abolire i marchi di origine, sopratutto nel settore agroalimentare, con il solo scopo di riaggiustare la bilancia dei pagamenti della Casa Bianca in questo comparto, sembra un atto di forza troppo squilibrato, anche solo per continuare la trattativa. La maggiore sorpresa è che la pressione per raggiungere questo risultato provenga da un presidente come Obama, che pur essendo in scadenza, ha sempre voluto presentarsi come un soggetto democratico, non solo nel senso di appartenenza al proprio partito, ma inteso sul piano internazionale da una condotta impostata ad un trattamento paritario dei propri alleati. Questo cambiamento è forse dovuto ad un debito con la parte dell’industria e della finanza che l’ha sostenuto, ma questo atteggiamento ne offusca non poco l’immagine fino ad ora portata avanti, tanto è vero che dall’argomento si sono tenuti lontani o lo hanno criticato apertamente, tutti i candidati alla nomination presidenziali dei rispettivi schieramenti. Il pericolo concreto è che si colga questa occasione per elaborare delle normative ancora una volta a danno dei lavoratori ed a vantaggio di banche, istituzioni creditizie e grandi gruppi industriali come le multinazionali, comprimendo ulteriormente i già risicati margini di manovra della piccola e media industria e di tutti i suoi addetti. Sarebbe la direzione contraria in cui l’Europa dovrebbe procedere per riguadagnare consensi al progetto europeo, che appaiono, ormai in netto calo, a vantaggio degli euroscettici e dei gruppi populisti. Ancora una volta il governo tedesco è quello che preme di più per la conclusione del trattato, anteponendo i propri interessi particolari, di tipo economico nel breve periodo, all’interesse generale di tipo sociale e politico e non tenendo conto della crescente opposizione al trattato che si sta sviluppando in maniera esponenziale proprio in Germania. Sebbene le ragioni d partenza, come già affermato, si possano condividere, i sacrifici, che vengono chiesti all’Europa, per raggiungere l’accordo sembrano essere maggiori dei vantaggi: dal punto di vista economico il rifiuto americano ad una regolamentazione dei mercati finanziari indebolirebbe troppo la struttura creditizia europea se confrontata con quella USA; l’impossibilità di concorrere sul suolo americano,per le imprese europee, alle gare sugli appalti pubblici, impedirebbe l’espansione in un settore di grandi prospettive; la questione agroalimentare trattata in maniera troppo sbilanciata a favore di Washington costituirebbe un duro colpo per produzioni di eccellenza europee e le richieste USA di ammorbidire la legislazione europea sulla tutela dei consumatori, andrebbero tutte a danno delle imprese europee, e conseguentemente dei loro lavoratori, costrette a concorrere in condizioni di continuo svantaggio con le imprese americane, comprimendone la redditività e la relativa occupazione. Ma è dal punto di vista politico che l’Unione Europea pagherebbe, se possibile, un prezzo ancora più alto, accelerando la sua dissoluzione firmando un accordo totalmente penalizzante per i suoi cittadini, i quali in molti paesi andranno al voto entro tempi brevi: la firma di questo trattato costituirebbe un favore eclatante per le forze poltiche contrarie al sistema comunitario, dando il potere ad esecutivi in grado, non solo di annullare o non ratificare l’accordo, ma anche di rivalersi politicamente sugli organismi di Bruxelles che dovessero dare l’assenso alla firma di questo trattato sconveniente.
The Free Trade Treaty is not expedient to Europe
Grow
up opinions contrary to the transatlantic free trade agreement, which
should reach the United States and the European Union, to prevent
further forms of economic organization can create free trade areas of
importance such as to endanger the Western economy. It
is a form of globalization limited to a more defined area to counter
international forms of associations emerging and able to move the
richness and define new production standards. View
with this view, it certainly does not address the issue in depth, for
the West could be interpreted in a positive sense, however, entering
more deeply into the areas in which the negotiations relate to the
concerns expressed by several parties appear legitimate and justified. First, the US pressure to agree to the treaty concerns a lowering of the legal protections in Europe aim to protect consumers; This
address is motivated by the desire to reduce costs and increase the
competitiveness of American products, but is translated, through a lack
of consideration of European standards, in a kind of new imperialism at
the expense of the allies, developed with the sole purpose of obtaining a
higher gain
from what is still considered the most attractive area, from a
commercial point of view, of the planet, since it would cover 850
million people, with a turnover estimated at around 100 billion dollars.
Washington's
requests show that the intention of reaching the agreement goes in one
direction: that of the advantages for the United States; In
fact, the determination of the US negotiators gave the perception of
the will even invade the sovereignty of individual states with requests,
which should be considered without any doubt, the inadmissible nature. Expect
to go through the approval of American industries in the event of a
change in European Union rules that affect their areas of production,
appears too exaggerated forcing not to encounter resistance and
opposition, as well as the claim to abolish the marks of origin ,
especially in the food industry, with the sole purpose to readjust the
balance of payments of the White House in this sector, it seems an act
of force too unbalanced, if only to continue the talks. The
biggest surprise is that the pressure to achieve this result comes from
a president like Obama, who despite being due, has always wanted to
present itself as a democratic entity, not only in the sense of
belonging to their party, but it is understood internationally as a conduct set to equal treatment of its allies. This
shift is probably due to a debt to the part of industry and finance
that has supported, but this attitude obscures not just the image so far
carried out, so much so that they are kept away by the argument or have criticized him openly, all candidates for the presidential nomination of their respective sides. The
real danger is that you will seize this opportunity to draw up
regulations once again to the detriment of workers and for the benefit
of banks, credit institutions and large industrial groups such as
multinational, further squeezing the already tight to maneuver the small
and medium industry and of all its employees. It
would be contrary to the direction in which Europe should move to
regain consensus in the European project, appearing now in sharp
decline, to the benefit of the eurosceptics and populists groups. Once
again, the German government is pressing more for the conclusion of the
treaty, putting their own special interests, economic in the short
term, the general social and political nature and not taking into
account the increasing opposition to the Treaty It is growing exponentially right in Germany. Although
the reasons of departure, as already stated, they can share the
sacrifices that are asked to Europe, to reach the agreement appear to be
more of the advantages: from the economic point of view the US refusal
to regulation of the financial markets weaken too the European credit structure when compared with that of the US; the
inability to compete on American soil, for European companies, in
tenders on public procurement, would prevent the expansion in a sector
of great prospects; the
agri-food issue which is so skewed in favor of Washington would be a
blow for European excellence productions and US demands to soften the
European legislation on consumer protection, they should be all to the
detriment of European businesses, and consequently their workers, forced
contributed in a continuous disadvantage with US firms, compressing profitability and its occupation. But
it is from the political point of view that the European Union would
pay, if possible, an even higher price, speeding its dissolution by
signing a totally disadvantageous agreement for its citizens, which in
many countries will go to a vote within a short time: the signing
of this treaty would constitute a blatant support for agriculture
policies forces opposed to the EU system, giving the power to the
executive can, not only to cancel or not to ratify the agreement, but
also to retaliate politically on the Brussels agencies that might give
the ' assent to the signing of this treaty inconvenient.
El Tratado de Libre Comercio no es conveniente para Europa
Crece
opiniones contrarias al tratado de libre comercio trasatlántico, que
debe llegar a los Estados Unidos y la Unión Europea, para evitar nuevas
formas de organización económica puede crear zonas de libre comercio de
importancia como para poner en peligro la economía occidental. Es
una forma de globalización limitada a un área más definida para
contrarrestar las formas de asociaciones internacionales emergentes y
capaces de mover la riqueza y definir nuevos estándares de producción. Ver
con este punto de vista, desde luego, no aborda el tema en profundidad,
para Occidente podría interpretarse en un sentido positivo, sin
embargo, entrar más profundamente en las áreas en las que las
negociaciones con las preocupaciones expresadas por varias partes parece
legítimo y justificada. En
primer lugar, la presión de Estados Unidos para estar de acuerdo con el
tratado se refiere a una reducción de las protecciones legales en
Europa el objetivo de proteger a los consumidores; Esta
dirección está motivada por el deseo de reducir costes y aumentar la
competitividad de los productos estadounidenses, pero se traduce, a
través de una falta de consideración de las normas europeas, en una
especie de nuevo imperialismo a expensas de los aliados, desarrollado
con el único propósito de obtener un mayor ganar
con lo que aún se considera la zona más atractiva, desde un punto de
vista comercial, del planeta, ya que abarcaría 850 millones de personas,
con una facturación estimada en alrededor de 100 mil millones de
dólares. peticiones
de Washington muestran que la intención de alcanzar el acuerdo va en
una dirección: la de las ventajas para los Estados Unidos; De
hecho, la determinación de los negociadores de Estados Unidos dio a la
percepción de la voluntad incluso invadir la soberanía de los estados
individuales con las solicitudes, que deben tenerse en cuenta, sin duda
alguna, el carácter inadmisible. Esperar
que pasar por la aprobación de las industrias estadounidenses en caso
de un cambio en las normas europeas de la Unión que afectan a sus áreas
de producción, parece demasiado exagerado obligando a no encontrar
resistencia y oposición, así como la pretensión de abolir las marcas de
origen ,
especialmente en la industria alimentaria, con el único fin de
reajustar la balanza de pagos de la Casa blanca en este sector, parece
un acto de fuerza demasiado desequilibrado, aunque sólo sea para
continuar las conversaciones. La
mayor sorpresa es que la presión para lograr este resultado proviene de
un presidente como Obama, que a pesar de ser debida, siempre ha querido
presentarse como una entidad democrática, no sólo en el sentido de
pertenencia a su partido, pero se entiende internacionalmente como una conducta establecidas para la igualdad de trato de sus aliados. Este
cambio se debe probablemente a una deuda con la parte de la industria y
las finanzas que ha apoyado, pero esta actitud no sólo oscurece la
imagen hasta ahora realizado, tanto es así que se mantengan alejados por
el argumento o le han criticado abiertamente, todos los candidatos a la nominación presidencial de sus respectivos lados. El
verdadero peligro es que va a aprovechar esta oportunidad para redactar
un reglamento, una vez más, en detrimento de los trabajadores y para el
beneficio de los bancos, entidades de crédito y grandes grupos
industriales como multinacional, apretando aún más la ya muy difícil de
maniobrar a la pequeña y mediana industria y de todos sus empleados. Sería
contrario a la dirección en la que Europa debe moverse para recuperar
el consenso en el proyecto europeo, que aparece ahora en franco declive,
en beneficio de los euroescépticos y populistas grupos. Una
vez más, el gobierno alemán está presionando más para la celebración
del tratado, poniendo sus propios intereses especiales, económica en el
corto plazo, la naturaleza social y política general y no teniendo en
cuenta la creciente oposición al Tratado está creciendo exponencialmente derecha en Alemania. Aunque
las razones de su salida, como ya se ha indicado, pueden compartir los
sacrificios que se hacen a Europa, para llegar al acuerdo parecen ser
más de las ventajas: desde el punto de vista económico, la negativa de
Estados Unidos a la regulación de los mercados financieros debilitar también la estructura del crédito europeo en comparación con la de los EE.UU.; la
incapacidad de competir en suelo americano, para las empresas europeas,
en las ofertas de contratación pública, que impediría la expansión en
un sector de grandes perspectivas; el
tema agroalimentario que es tan sesgada a favor de Washington sería un
duro golpe para las producciones de excelencia europeos y demandas de
Estados Unidos para suavizar la legislación europea en materia de
protección al consumidor, que debe ser todo en detrimento de las
empresas europeas, y en consecuencia sus trabajadores, obligados contribuido en una desventaja continua con las empresas de Estados Unidos, la rentabilidad y la compresión de su ocupación. Pero
es desde el punto de vista político que la Unión Europea tendría que
pagar, si es posible, un precio aún mayor, lo que acelera su disolución
mediante la firma de un acuerdo totalmente desventajoso para sus
ciudadanos, que en muchos países irán a votación dentro de un corto
período de tiempo: el firma
de este tratado constituiría un apoyo flagrante de las políticas
agrícolas fuerzas que se oponen al sistema de la UE, dando el poder al
ejecutivo puede, no sólo para cancelar o no ratificar el acuerdo, sino
también para tomar represalias políticamente de los organismos de
Bruselas que podrían dar el ' asentimiento a la firma de este inconveniente tratado.
Das Freihandelsabkommen ist nicht auf Europa sinnvoll
Grow
up Meinungen im Gegensatz zu den transatlantischen Freihandelsabkommen,
die die Vereinigten Staaten und die Europäische Union erreichen sollte,
weitere Formen der wirtschaftlichen Organisation zu verhindern, kann
Freihandelszonen von Bedeutung schaffen, wie die westliche Wirtschaft zu
gefährden. Es
ist eine Form der Globalisierung zu einem definierten Bereich
beschränkt auf internationale Formen von Verbänden entgegenzuwirken
Schwellen und in der Lage, den Reichtum zu bewegen und neue
Produktionsstandards definieren. Ansicht
mit dieser Ansicht, es sicherlich geht nicht auf die Frage in der
Tiefe, für den Westen, im positiven Sinne interpretiert werden könnte,
jedoch tiefer in die Bereiche, in denen die Eingabe der Verhandlungen
auf die Bedenken beziehen sich durch mehrere Parteien zum Ausdruck
erscheinen legitim und gerechtfertigt. Zunächst
wird der Druck der USA auf den Vertrag zu vereinbaren, bezieht sich auf
eine Senkung der rechtlichen Schutz in Europa wollen die Verbraucher zu
schützen; Diese
Adresse wird durch den Wunsch motiviert, Kosten zu senken und die
Wettbewerbsfähigkeit der amerikanischen Produkten zu erhöhen, sondern
übersetzt, durch eine mangelnde Berücksichtigung der europäischen
Normen, in einer Art neuen Imperialismus auf Kosten der Verbündeten, mit
dem einzigen Zweck entwickelt der Erlangung einer höheren gewinnen
von dem, was das attraktivste Gebiet noch betrachtet wird, von einem
kommerziellen Standpunkt aus, von dem Planeten, da es 850 Millionen
Menschen abdecken würde, mit einem Umsatz von rund 100 Milliarden
US-Dollar geschätzt. Washington Wünsche zeigen, dass die Absicht, die Einigung in eine Richtung geht: dass die Vorteile für die Vereinigten Staaten; In
der Tat gab die Bestimmung der US-Unterhändler, die Wahrnehmung des
Willens auch die Souveränität der einzelnen Staaten mit Anfragen
überfallen, die ohne Zweifel in Betracht gezogen werden, die unzulässig
Natur. Erwarten
Sie, um durch die Zulassung der amerikanischen Industrien im Falle
einer Änderung der Vorschriften der Europäischen Union, die ihre
Produktionsbereiche betreffen, übertrieben scheint zu zwingen, nicht
Widerstand und Opposition zu begegnen, sowie die Forderung, die
Ursprungszeichen abschaffen ,
vor allem in der Lebensmittelindustrie, mit dem alleinigen Zweck der
Zahlungsbilanz des Weißen Hauses in diesem Sektor neu zu justieren, so
scheint es ein Akt der Gewalt zu unausgewogen, wenn nur die Gespräche
fortzusetzen. Die
größte Überraschung ist, dass der Druck dieses Ergebnis zu erreichen
von einem Präsidenten wie Obama kommt, die trotz angemessener zu sein,
wollte sich seit jeher als eine demokratische Einheit zu präsentieren,
nicht nur im Sinne ihrer Partei zu gehören, aber es versteht sich
international als Verhalten auf Gleichbehandlung ihrer Verbündeten. Diese
Verschiebung ist wahrscheinlich auf eine Schuld auf den Teil der
Industrie und Finanzen, die unterstützt hat, aber diese Haltung
verschleiert nicht nur das Bild so weit durchgeführt, so sehr, dass sie
ferngehalten werden durch das Argument oder haben ihn offen kritisiert, alle Kandidaten für die Präsidentschaftsnominierung der jeweiligen Seiten. Die
wirkliche Gefahr ist, dass Sie diese Gelegenheit nutzen wird Regelungen
zu erarbeiten erneut zu Lasten der Arbeitnehmer und zum Wohle der
Banken, Kreditinstitute und große Industriegruppen wie multinationale,
die ohnehin schon enge Quetschen der kleinen und mittleren Industrie zu
manövrieren und aller Mitarbeiter. Es
würde dem entgegengesetzten Richtung sein, in dem Europa sollte in das
europäische Projekt wieder zu gewinnen Konsens bewegen, jetzt in starken
Rückgang erscheinen, zum Nutzen der Euroskeptiker und Gruppen
Populisten. Wieder
einmal die deutsche Regierung drängt mehr für den Abschluss des
Vertrages, ihre eigenen speziellen Interessen setzen, wirtschaftliche,
die kurzfristig, die allgemeine soziale und politische Natur und nicht
unter Berücksichtigung der zunehmenden Widerstand gegen den Vertrag Es wächst exponentiell Recht in Deutschland. Obwohl
die Gründe der Abreise, wie bereits erwähnt, können sie die Opfer
teilen, die nach Europa aufgefordert werden, um die Vereinbarung zu
erreichen scheinen mehr von den Vorteilen zu sein: vom wirtschaftlichen
Standpunkt aus die US-Ablehnung der Regulierung der Finanzmärkte
schwächen auch die Europäische Kredit-Struktur, wenn sie mit der in den USA im Vergleich; die
Unfähigkeit, auf amerikanischem Boden, für europäische Unternehmen zu
konkurrieren, bei Ausschreibungen über das öffentliche
Beschaffungswesen, die Expansion in einem Sektor von großer Aussichten
verhindern würde; der
Agrar- und Nahrungsmittel Frage, die so verzerrt zugunsten von
Washington ist wäre ein Schlag für die europäische
Exzellenz-Produktionen und Forderungen der USA, die europäischen
Rechtsvorschriften über den Verbraucherschutz zu mildern, sollten sie
alle zu Lasten der europäischen Unternehmen sein und damit auch ihre
Arbeiter gezwungen trug in einem kontinuierlichen Nachteil mit US-Firmen, Komprimieren Rentabilität und seine Besatzung. Aber
es ist vom politischen Standpunkt aus, dass die Europäische Union
zahlen würde, wenn möglich, einen noch höheren Preis, dessen Auflösung
die Beschleunigung durch eine völlig unvorteilhaft Vereinbarung
Unterzeichnung für seine Bürger, die in vielen Ländern innerhalb kurzer
Zeit zur Abstimmung gehen: die Unterzeichnung
dieses Vertrags würde eine eklatante Unterstützung für die
Landwirtschaft Politik Kräfte bilden die EU-System gegenüber, kann die
Macht der Exekutive zu geben, nicht nur, zu stornieren oder das Abkommen
nicht zu ratifizieren, sondern auch politisch auf die Brüsseler Organe
zu vergelten, dass das geben könnte " zur Unterzeichnung dieses Vertrages unbequem zustimmen.
Le traité de libre-échange est pas opportun de l'Europe
Grow
up opinions contraires à l'accord de libre-échange transatlantique, qui
devrait atteindre les États-Unis et l'Union européenne, pour prévenir
de nouvelles formes d'organisation économique peut créer des zones de
libre-échange d'une importance telle que de mettre en danger l'économie
occidentale. Il
est une forme de mondialisation limitée à une zone plus définie pour
contrer les formes internationales d'associations émergentes et capables
de se déplacer la richesse et de définir de nouvelles normes de
production. Voir
ce point de vue, il ne traite certainement pas la question en
profondeur, pour l'Occident pourrait être interprété dans un sens
positif, cependant, entrer plus profondément dans les domaines dans
lesquels les négociations ont trait aux préoccupations exprimées par
plusieurs parties semble légitime et justifiée. Tout
d'abord, la pression des États-Unis d'accepter le traité concerne un
abaissement des protections juridiques en Europe visent à protéger les
consommateurs; Cette
adresse est motivée par la volonté de réduire les coûts et accroître la
compétitivité des produits américains, mais se traduit par un manque de
considération des normes européennes, dans une sorte de nouvel
impérialisme au détriment des alliés, développé avec le seul but
d'obtenir une meilleure gagner
de ce qui est toujours considéré comme la zone la plus attractive, d'un
point de vue commercial, de la planète, car il couvrirait 850 millions
de personnes, avec un chiffre d'affaires estimé à environ 100 milliards
de dollars. Les
demandes de Washington montrent que l'intention de parvenir à l'accord
va dans une seule direction: celle des avantages pour les États-Unis; En
fait, la détermination des négociateurs américains a donné la
perception de la volonté même envahir la souveraineté des États
individuels avec des demandes, qui doivent être considérés sans aucun
doute, la nature irrecevable. Attendez-vous
à passer par l'approbation des industries américaines dans le cas d'un
changement dans les règles de l'Union européenne qui touchent leurs
domaines de la production, semble trop exagéré forçant à ne pas
rencontrer de la résistance et de l'opposition, ainsi que la demande
d'abolir les marques d'origine ,
en particulier dans l'industrie alimentaire, dans le seul but de
réajuster la balance des paiements de la Maison blanche dans ce secteur,
il semble un acte de force trop déséquilibré, si seulement pour
poursuivre les pourparlers. La
plus grande surprise est que la pression pour obtenir ce résultat
provient d'un président comme Obama, qui en dépit d'être due, a toujours
voulu se présenter comme une entité démocratique, non seulement dans le
sentiment d'appartenance à leur parti, mais il est entendu
internationalement comme un procéder à mettre à l'égalité de traitement de ses alliés. Ce
changement est probablement dû à une dette à la partie de l'industrie
et de la finance qui a pris en charge, mais cette attitude obscurcit pas
seulement l'image jusqu'à présent réalisée, si bien qu'ils sont tenus à
l'écart par l'argument ou l'ont critiqué ouvertement, tous les candidats à l'investiture présidentielle de leurs côtés respectifs. Le
vrai danger est que vous allez saisir cette occasion pour élaborer des
règlements une fois de plus au détriment des travailleurs et pour le
bénéfice des banques, des établissements de crédit et les grands groupes
industriels tels que multinationale, serrant davantage le déjà serré
pour manœuvrer la petite et moyenne industrie et de tous ses employés. Il
serait contraire à la direction dans laquelle l'Europe doit se déplacer
pour retrouver un consensus dans le projet européen, apparaissant
désormais en forte baisse, au profit des eurosceptiques et populistes
groupes. Encore
une fois, le gouvernement allemand fait pression plus pour la
conclusion du traité, en mettant leurs propres intérêts particuliers,
économique à court terme, la nature sociale et politique générale et ne
prenant pas en compte l'opposition croissante au traité Il est en croissance exponentielle droite en Allemagne. Bien
que les raisons du départ, comme déjà dit, ils peuvent partager les
sacrifices qui sont posées à l'Europe, pour atteindre l'accord semblent
être plus des avantages: du point de vue économique le refus des
États-Unis à la réglementation des marchés financiers affaiblir trop la structure de crédit européenne par rapport à celle des États-Unis; l'incapacité
à concurrencer sur le sol américain, pour les entreprises européennes,
aux appels d'offres sur les marchés publics, empêcherait l'expansion
dans un secteur de grandes perspectives; la
question de l'agroalimentaire qui est si biaisée en faveur de
Washington serait un coup dur pour les productions d'excellence
européens et les demandes des États-Unis pour assouplir la législation
européenne sur la protection des consommateurs, ils devraient être tous
au détriment des entreprises européennes, et par conséquent leurs
travailleurs, contraints contribué à un désavantage continu avec les entreprises américaines, la rentabilité et la compression de son occupation. Mais
il est du point de vue politique que l'Union européenne devrait payer,
si possible, un prix encore plus élevé, ce qui accélère sa dissolution
en signant un accord totalement désavantageux pour ses citoyens, ce qui
dans de nombreux pays se rendront à un vote dans un court laps de temps:
le signature
de ce traité constituerait un soutien flagrant des politiques agricoles
forces opposées au système de l'UE, donnant le pouvoir de l'exécutif
peut, non seulement d'annuler ou de ne pas ratifier l'accord, mais aussi
à des mesures de rétorsion politique sur les organismes de Bruxelles
qui pourrait donner le ' consentir à la signature de cet inconvénient de traité.
O Tratado de Livre Comércio não é conveniente para a Europa
Cresça
opiniões contrárias ao acordo de livre comércio transatlântica, que
deve chegar aos Estados Unidos e da União Europeia, para evitar novas
formas de organização econômica pode criar áreas de livre comércio de
importância como um risco para a economia ocidental. É
uma forma de globalização limitada a uma área mais definida para
contrariar as formas internacionais de associações emergentes e capazes
de mover a riqueza e definir novos padrões de produção. Ver
com este ponto de vista, certamente não aborda a questão em
profundidade, para o Ocidente poderia ser interpretado em um sentido
positivo, no entanto, entrar mais profundamente as áreas em que as
negociações se relacionam com as preocupações expressas por várias
partes parecem legítimos e justificado. Primeiro,
a pressão dos EUA para concordar com o tratado diz respeito a uma
redução das protecções legais na Europa destinam-se a proteger os
consumidores; Este
endereço é motivada pelo desejo de reduzir custos e aumentar a
competitividade dos produtos norte-americanos, mas é traduzido, através
de uma falta de consideração das normas europeias, em uma espécie de
novo imperialismo, à custa dos aliados, desenvolvido com o único
objectivo de obter uma maior ganhar
com o que ainda é considerado a área mais atraente, do ponto de vista
comercial, do planeta, uma vez que cobriria 850 milhões de pessoas, com
um volume de negócios estimado em cerca de 100 bilhões de dólares. pedidos
de Washington mostram que a intenção de atingir o acordo vai em uma
direção: a de que as vantagens para os Estados Unidos; Na
verdade, a determinação dos negociadores norte-americanos deram a
percepção da vontade mesmo invadir a soberania dos Estados individuais
com pedidos, que devem ser considerados, sem qualquer dúvida, a natureza
inadmissível. Esperar
para ir através da aprovação de indústrias americanas no caso de uma
mudança nas regras da União Européia que afetam suas áreas de produção,
aparece muito exagerada forçando para não encontrar resistência e
oposição, bem como o pedido para abolir as marcas de origem ,
especialmente na indústria de alimentos, com o único propósito de
reajustar a balança de pagamentos da Casa Branca neste sector, parece um
ato de força muito desequilibrada, se apenas para continuar as
conversações. A
maior surpresa é que a pressão para alcançar este resultado vem de um
presidente como Obama, que apesar de ser devida, sempre quis
apresentar-se como uma entidade democrática, não só no sentido de
pertença ao seu partido, mas entende-se internacionalmente como um conduzir definido como igualdade de tratamento dos seus aliados. Esta
mudança é provavelmente devido a uma dívida para com a parte da
indústria e das finanças que tem apoiado, mas esta atitude obscurece não
apenas a imagem até agora realizados, tanto assim que eles são mantidos
longe pelo argumento ou criticaram-lo abertamente, todos os candidatos para a nomeação presidencial de seus respectivos lados. O
perigo real é que você vai aproveitar esta oportunidade para elaborar
regulamentos mais uma vez, em detrimento dos trabalhadores e para o
benefício de bancos, instituições de crédito e grandes grupos
industriais, como a multinacional, apertando ainda mais o já apertado
para manobrar o setor de pequenas e médias e de todos os seus empregados. Seria
contrário à direcção em que a Europa deve mover-se para recuperar o
consenso no projecto europeu, aparecendo agora em declínio acentuado, em
benefício dos eurocépticos e populistas grupos. Mais
uma vez, o governo alemão está pressionando mais para a conclusão do
tratado, colocando seus próprios interesses especiais, económica no
curto prazo, a natureza social e política geral, e não tendo em conta a
crescente oposição ao Tratado Ela está crescendo exponencialmente direita na Alemanha. Embora
as razões da partida, como já foi dito, eles podem compartilhar os
sacrifícios que são feitas para a Europa, para alcançar o acordo parecem
ser mais das vantagens: do ponto de vista económico, a recusa dos EUA
de regulação dos mercados financeiros enfraquecer também a estrutura Europeu de crédito quando comparada com a de os EUA; a
incapacidade para competir em solo americano, para as empresas
europeias, em propostas relativas aos contratos públicos, impediria a
expansão de um sector de grandes perspectivas; a
questão agro-alimentar, que é tão enviesada em favor de Washington
seria um golpe para produções de excelência europeia e exigências dos
EUA para suavizar a legislação europeia sobre a protecção do consumidor,
que deve ser tudo em detrimento das empresas europeias e,
consequentemente, os seus trabalhadores, forçados contribuíram de uma desvantagem permanente com empresas norte-americanas, a rentabilidade comprimindo e sua ocupação. Mas
é a partir do ponto de vista político que a União Europeia pagaria, se
possível, um preço ainda mais alto, acelerando sua dissolução através da
assinatura de um acordo totalmente desvantajosa para os seus cidadãos,
que em muitos países vão a votação dentro de um curto espaço de tempo: o
assinatura
deste tratado constituiria um apoio flagrante para as políticas
agrícolas forças que se opõem ao sistema da UE, dando o poder para o
executivo pode, não só de cancelar ou não ratificar o acordo, mas também
para retaliar politicamente sobre as agências de Bruxelas que possa dar
a ' concordar com a assinatura deste inconveniente tratado.
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