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lunedì 25 luglio 2016

افتتاح مؤتمر الحزب الديمقراطي مع فضيحة البريد الإلكتروني لمقاطعة ساندرز

مؤتمر الحزب الديمقراطي، الذي يتبع جمهوري، حيث أكد ترامب في منصبه من أجل المشاركة كمرشح في الانتخابات الرئاسية، وتهدف إلى التغلب على الانقسامات داخل الحزب، الهدف أكثر من ذلك بكثير المهم أن التعيين الرسمي، ولكن مخفضة من قبل هيلاري كلينتون، كمرشح ديمقراطي لمنصب رئيس الولايات المتحدة. واذا كان في المراحل السابقة بدا الحزب الجمهوري أكثر انقساما من الديمقراطية، وقد أظهرت أحدث التطورات التي حتى المعارضين ترامب هي أي شيء ولكن متحدة. عن الحقيقة بالفعل في حملة للحصول على ترشيح، وهما أبرز المتنافسين، كلينتون، في الواقع، وساندرز قد قدمت برامج سياسية بعيدة جدا، والذي أظهر كيف كان كلينتون شخصية أكثر اعتدالا، وكان التعبير، بين عناصر أخرى، البيئات المالية العالية، في حين ساندرز قد ميز نفسه عن برنامج أكثر راديكالية، موجهة بالتأكيد أكثر إلى اليسار، ورأى ان قضايا العمل وعدم المساواة الاجتماعية، الموضوعات المركزية. وعلى الرغم من مسافة كبيرة من التوافق بين المرشحين لصالح كلينتون، بدا الأخير أريد أن أضع بعض المواضيع للمضي قدما من ساندرز، قبل كل شيء، لا تفقد حصة من العمال البيض وصغار الناخبين، الذين يشكلون الخزان من الأصوات أكبر من له الخصم. انتخاب مرشح ورقة رابحة للجمهوريين، على الرغم من لا تروق للقيادة الحزب، وأظهرت أن الملياردير الأمريكي سوف يكون الدعم من أمريكا عميقة، والمؤخرة، الشركة الرائدة في الحزب الجمهوري إلى مواقف الحق، وربما كنت تنفير الموافقات من معظم الجزء المركزي للحزب. في هذه المرحلة، والاستراتيجيين كلينتون انتقلت وجود اثنين من المعتقدات الخاصة: أتباع ساندرز، على الرغم من خيبة الأمل من خلال وجود دعم كلينتون، والتصويت عليه من أجل منع وقوع الرئاسة أسوأ. في الوقت نفسه، لمنح أصوات حزب اليسار، كان لديهم للانتقال إلى الناخبين من وسط المدينة، حتى ما كان قد صوتت دائما الجمهوري، لإقناع الولايات المتحدة لتجنب الشعبوية الانجراف الخطير. في هذا الرأي أنه يجب أن ينظر إليه على تعيين نائب رئيس التعبير السياسي الخاص للجزء معترف به في الأفكار الأكثر اعتدالا في الحزب. المحاولة هو تقديم تعبير مرشح من الموثوقية والسلامة على وجه التحديد لأنه يستجيب لأفكار الاعتدال في الرؤية السياسية. في الواقع كانت هناك نتائج ملموسة بدعم من القادة الجمهوريين المعتدلين، الذين أعلنوا على الملأ دعمهم للمرشح كلينتون. وكان هذا هو السيناريو أعلاه إلى نشر البريد الإلكتروني في أي قمة من الحزب الديمقراطي، الذي كان من المفترض أن تكون هيئة محايدة، وتعمل بطريقة خفية للتغلب على المرشح المهزوم بيرني ساندرز. ومن المؤكد أصبحت فضيحة علنية من أجل تشويه سمعة الحزب وإيل المرشح الرئاسي، وهي مناورة التي لا يستفيد منها إلا ترامب، ولكن، للأسف، بل هو أيضا الحقيقة. آلية تصورها التي أصبحت هذه الرسائل العام، عشية الاتفاقية، فإنه لا يمكن أن يقال أن تكون عشوائية، ولكن هذا الأمر، في بعض النواحي، في معركة الانتخابات الرئاسية، ولكن مما يؤسف له، بل هو أيضا ما يبرره. في الواقع هذا الجانب من أهمية ثانوية إذا نظرتم الى الشرعية التي تتعلق بالطرق التي كلينتون ستحصل على الترشيح، التي تشمل أيضا سلوك غير لائق من قيادات الحزب في صالحها. هيلاري كلينتون ربما قد حصلت على نفس النصر كممثل للديمقراطيين، وأيضا بفضل تمويل كبير تربى من أجل حملته الانتخابية، ولكن الأنشطة التخريبية من قيادة الحزب لصالحه، يتسبب المشاعر والتصورات السلبية، التي تفتح الطريق شكوكا حول نزاهة الحقيقية. وهذا السيناريو الجديد له عواقب وخلال الحملة الانتخابية؟ ورقة رابحة بالتأكيد الاستفادة من هذه الحجج لصالحها، ولكن عملها لا يمكن أن تتحرك الكثير من الأصوات، بدلا إمكانية يبدو أكثر إثارة للقلق أن أولئك الذين دعموا ساندرز الصحاري الجرار، وجود أكثر من سبب واحد لعدم التصويت لكلينتون. أظهرت ساندرز شعور كبير بالمسؤولية والبراغماتية السياسية في دعم كلينتون لتجنب خطر ترامب، ولكن بعض الانشقاقات بين ناخبيه هو أكثر من المحتمل. الشعور هو أن كلينتون لا يزال تحقيق النصر بحكم مركز التصويت وأولئك الذين يخافون أن يحدث إمكانية ترامب رئيسا للبلاد، ولكن مصداقية كلينتون بناؤها بالتأكيد لمواجهة التحديات المحلية والدولية. في أي حال، فإن الحملة ذاتها، أن بين المرشحين اللذين لم يبدأ بعد وكل مفاجأة لا يزال ممكنا.

venerdì 22 luglio 2016

Il regno Unito trova resistenze alla sua strategia di uscita lenta dall'Europa

Se con la nuova premier britannica, la posizione della Germania, dettata come sempre più da ragioni economiche, che politiche, era apparsa molto conciliante sui tempi e modi di uscita dall’Unione Europea, il Presidente francese ha opposto un atteggiamento più rigido, che complica le intenzioni di Londra. La strategia del Regno Unito, infatti, è sempre quella di anticipare le procedure formali di uscita dall’Unione, con trattative al di fuori dei protocolli, per dilatare i tempi del distacco da Bruxelles. Questa strategia è funzionale per concordare con l’Europa le problematiche a cui Londra è più sensibile, prima fra tutte l’accesso al mercato unico. L’atteggiamento inglese non può essere accettato a livello europeo, sia per ragioni di opportunità, interna ed esterna, che preventive, verso altri possibili paesi intenzionati a sfruttare le debolezze europee ed anche per comprensibili ragioni sanzionatorie, visti i tanti danni finanziari procurati ai paesi europei e mondiali dal risultato del referendum inglese. Le ragioni di politica interna, che valgono per Hollande, ma anche per ogni altro leader europeo, che intenda mantenere il suo paese nell’Unione, quindi anche la Merkel, sono quelle di non alimentare le polemiche dei movimenti anti europei e di non favorirli in senso elettorale, fornendo un alibi di eccessiva cautela con Londra. Questa possibilità deve essere negata  a chi vuole intraprendere la strada inglese, se si vuole evitare una deriva generale nell’istituzione europea, che potrebbe avere sviluppi molto pericolosi sugli equilibri continentali. Il pensiero non può che andare al Fronte nazionale in Francia ed alla Lega Nord in Italia. Per quanto riguarda le ragioni esterne, si intende al di fuori delle questioni della politica interna dei singoli stati, ma, comunque, interna all’Unione Europea: non è un mistero che l’atteggiamento dei paesi dell’Europa orientale sia contraddistinto da sentimenti di scetticismo verso Bruxelles  e la loro appartenenza all’Unione è dettata soltanto da pure ragioni di convenienza economica, come era, e pare continua ad essere per il Regno Unito. L’occasione del risultato del referendum inglese deve essere sfruttata per convincere gli stati riottosi a dividere le responsabilità previste dall’Unione, dimostrando un atteggiamento fermo con chi contravviene a questi obblighi. In questo caso non si può ricomprendere anche una possibile attività sanzionatoria, non certo mossa da motivi di rivalsa, quanto di una sorta di rimborso per le ingenti perdite finanziarie che la volontà di uscire dall’Europa ha imposto al mondo intero. Ciò non deve essere indirizzato tanto verso la popolazione, che ha esercitato un proprio diritto fondamentale, quanto alla classe politica inglese, che non ha saputo governare il fenomeno, indicando l’Europa come la responsabile della propria incapacità di governo. Per Londra la posizione francese, condivisa da altri paesi, rappresenta un ostacolo alle intenzioni di limitare le perdite che il Regno Unito dovrà patire per l’uscita dall’Europa ed in questo Berlino sembra essere in minoranza. Certo ci sono anche ragioni pratiche: se a Londra le istituzioni finanziarie e creditizie e le banche, non potranno più godere dei privilegi garantiti da Bruxelles, si aprirà una gara, che di fatto è già partita, per assicurarsi la presenza di questi enti nei paesi europei, e quelli favoriti sono proprio la Francia e la Germania, con Italia e Benelux subito dietro. Quello che emerge, però, è che i negoziati saranno veloci soltanto se l’Europa saprà essere compatta nella volontà di fare rispettare tempi celeri al Regno Unito, anche con azioni di pressione, che potranno irrigidire i reciproci rapporti diplomatici. La percezione è che, nonostante tutto, la situazione più difficile sia quella di Londra, che dovrà fare capire ad un popolo che ha scelto una determinata direzione, seppure con una differenza non troppo  grande, che la propria situazione economica generale sarà peggiorata. Conciliare queste condizioni con l’azione di governo sarà tutt’altro che semplice.

The United Kingdom is resistance to its strategy of slow exit from Europe

If the new British prime minister, Germany's position, as more and more dictated by economic reasons, that policy, had appeared very conciliatory on the timing and exit ways from the European Union, the French President has opposed a more rigid attitude, which complicates the intentions of London. The UK approach, in fact, is always to anticipate Union output formal procedures, with negotiations outside the protocols, to dilate the time of detachment from Brussels. This strategy is functional to agree with Europe the problems that London is the most sensitive, most notably access to the single market. The British attitude can not be accepted at European level, both for reasons of expediency, internal and external, that preventive, to other potential countries willing to exploit the weaknesses of European and even sanctions for understandable reasons, given the many financial damage caused to the countries Europe and worldwide by the outcome of the British referendum. The reasons of domestic politics, which are valid for Hollande, but also for every other European leader, who intends to keep his country to the Union, hence the Merkel, are those of non-food controversy of European anti movements and not to favor them in electoral sense, providing an alibi of caution with London. This possibility should be denied to those who want to embark on the English road, if you want to avoid a drift general European institution, which could have very dangerous developments on the continental balance. Thought can only go to the National Front in France and the Northern League in Italy. As for external reasons, it means outside the issues of domestic policy of individual states, but, anyway, inside the European Union: it is no mystery that the attitude of the Eastern European countries is characterized by feelings of skepticism towards Brussels and the membership of the Union is dictated only by pure economic convenience reasons, as it was, and apparently continues to be for the UK. The occasion of the British referendum result should be used to convince the recalcitrant states to divide the responsibilities laid down in Union, demonstrating a firm attitude with who contravenes these obligations. In this case you can not even cover a possible sanctioning action, certainly not moved by reasons of revenge, because of some sort of reimbursement for the significant financial losses that the will to get out of Europe has imposed on the whole world. This should not be directed so much towards the population, which has had a fundamental right, as the British political class, which has failed to govern the phenomenon, pointing to Europe as responsible for their own inability to govern. London to the French position, shared by other countries, is an obstacle to the intentions of limiting the losses that the UK will have to suffer for the output from Europe and in Berlin this seems to be in the minority. Of course there are also practical reasons: if in London's financial and credit institutions and banks, will no longer enjoy the privileges guaranteed by Brussels, will open a competition, which in fact has already started, to ensure the presence of these organizations in the countries Europeans, and those preferences are just as France and Germany, with Italy and Benelux right behind. What emerges, however, is that the negotiations will be fast only if Europe is able to be compact in the will to enforce quick times in the UK, even with lobbying, which will stiffen the mutual diplomatic relations. The perception is that, despite everything, the most difficult situation is that of London, which must make it clear to a people who chose a certain direction, albeit with a difference not too big, that their economic situation will be worse. Reconcile these conditions with government action will be anything but simple.

El Reino Unido es la resistencia a su estrategia de salida lenta de Europa

Si el nuevo primer ministro británico, la posición de Alemania, ya que cada vez más dictada por razones económicas, que la política, había aparecido muy conciliadora sobre el momento y salida retirado de la Unión Europea, el presidente francés se ha opuesto a una actitud más rígida, lo que complica las intenciones de Londres. El enfoque del Reino Unido, de hecho, siempre es de prever procedimientos formales de salida Unión, con negociaciones fuera de los protocolos, para dilatar el momento del desprendimiento de Bruselas. Esta estrategia es funcional a un acuerdo con Europa los problemas que Londres es el más sensible, más notablemente el acceso al mercado único. La actitud británica no puede ser aceptada a nivel europeo, tanto por razones de conveniencia, interna y externa, que preventiva, a otros posibles países que estén dispuestos a explotar las debilidades de Europa e incluso sanciones por razones comprensibles, dado el daño financiero que muchos causados ​​a los países Europa y en todo el mundo por el resultado del referéndum británico. Las razones de política interna, que son válidos para Hollande, sino también para cualquier otro líder europeo, que tiene la intención de mantener su país a la Unión, por lo tanto, la Merkel, son los de la controversia no alimentario de los movimientos anti-europeos y no favorecen en sentido electoral, proporcionando una coartada de la precaución con Londres. Esta posibilidad se le debe negar a los que quieren emprender el camino Inglés, si se quiere evitar una deriva institución europea en general, lo que podría tener desarrollos muy peligrosos para el equilibrio continental. El pensamiento sólo puede ir al Frente Nacional en Francia y la Liga Norte en Italia. En cuanto a razones externas, que significa fuera de las cuestiones de política interna de los estados individuales, pero, de todos modos, dentro de la Unión Europea: no es ningún misterio que la actitud de los países de Europa del Este se caracteriza por sentimientos de escepticismo hacia Bruselas y la adhesión a la Unión está dictada solamente por razones de conveniencia puramente económicos, como era, y al parecer sigue siendo para el Reino Unido. Con motivo del resultado del referéndum británico debería ser utilizado para convencer a los estados recalcitrantes para dividir las responsabilidades establecidas en la Unión, lo que demuestra una actitud firme con que contravenga estas obligaciones. En este caso ni siquiera se puede cubrir una posible acción sancionadora, luego, no movido por razones de venganza, a causa de algún tipo de reembolso por las pérdidas financieras significativas que la voluntad de salir de Europa se ha impuesto en todo el mundo. Esto no debería ser dirigida tanto a la población, que ha tenido un derecho fundamental, ya que la clase política británica, que ha fracasado para gobernar el fenómeno, que apunta a Europa como responsables de su propia incapacidad para gobernar. Londres a la posición francesa, compartida por otros países, es un obstáculo para las intenciones de limitar las pérdidas que el Reino Unido tendrá que sufrir por la salida de Europa y en Berlín esto parece estar en la minoría. Por supuesto, también hay razones prácticas: si en las instituciones financieras y bancos de crédito y de Londres, ya no disfrutar de los privilegios garantizados por Bruselas, se abrirá un concurso, que de hecho ya se ha iniciado, para asegurar la presencia de estas organizaciones en los países los europeos, y esas preferencias son igual de Francia y Alemania, con Italia y el Benelux justo detrás. Lo que surge, sin embargo, es que las negociaciones serán rápida sólo si Europa es capaz de ser compacto en la voluntad de hacer cumplir los tiempos rápidos en el Reino Unido, incluso con grupos de presión, que se endurecen las relaciones diplomáticas mutuas. La percepción es que, a pesar de todo, la situación más difícil es el de Londres, que debe dejar claro a un pueblo que eligieron una dirección determinada, aunque con una diferencia no es demasiado grande, que su situación económica será peor. Reconciliar estas condiciones con la acción de gobierno será cualquier cosa menos simple.

Das Vereinigte Königreich ist Widerstand gegen die Strategie der langsamen Ausstieg aus Europa

Wenn der neue britische Premierminister, Deutschland Position, da mehr und mehr von wirtschaftlichen Gründen diktiert, dieser Politik erschienen war sehr versöhnlich auf den Zeitpunkt und die Fluchtwege aus der Europäischen Union hat die Französisch Präsident eine festere Haltung gegenüber, die kompliziert die Absichten von London. Der britische Ansatz in der Tat, ist immer bei Verhandlungen außerhalb der Protokolle Union Ausgangs förmliche Verfahren, zu antizipieren, die Zeit der Loslösung von Brüssel aufzuweiten. Diese Strategie ist funktional mit Europa, die Probleme zu vereinbaren, dass London ist das empfindlichste, vor allem der Zugang zum Binnenmarkt. Die britische Haltung kann auf europäischer Ebene nicht akzeptiert werden, sowohl aus Gründen der Zweckmäßigkeit, interne und externe, dass präventive, auf andere mögliche Länder bereit, die Schwächen der europäischen und sogar Sanktionen aus verständlichen Gründen zu nutzen, angesichts der vielen finanziellen Schäden an den Ländern verursacht Europa und weltweit durch das Ergebnis der britischen Referendum. Die Gründe der Innenpolitik, die für Hollande gültig sind, sondern auch für jeden anderen europäischen Führer, der sein Land in die Union zu halten beabsichtigt, damit die Merkel, sind die von Non-Food-Kontroverse der europäischen Anti Bewegungen und nicht, sie zu begünstigen in Wahl Sinn, ein Alibi der Vorsicht mit London und Umgebung. Diese Möglichkeit sollte zu denen verweigert, die auf der englischen Weg einzuschlagen wollen, wenn Sie eine Drift allgemeine europäische Institution zu vermeiden wollen, die sehr gefährliche Entwicklungen auf dem Kontinental Gleichgewicht haben könnte. Das Denken kann an die Front National in Frankreich und der Lega Nord in Italien gehen nur. Wie aus äußeren Gründen, bedeutet es, außerhalb der Fragen der Innenpolitik einzelner Staaten, sondern, wie auch immer, innerhalb der Europäischen Union: es kein Geheimnis ist, dass die Haltung der osteuropäischen Länder durch Gefühle gekennzeichnet ist von Skepsis gegenüber Brüssel und die Mitgliedschaft in der Union nur durch reine wirtschaftliche Bequemlichkeit Gründen diktiert wird, wie es war und ist offenbar für das Vereinigte Königreich zu sein. Der Anlass des britischen Referendums sollten die widerspenstigen Staaten davon zu überzeugen, verwendet werden, um die Aufgaben zu teilen in Union festgelegt sind, eine feste Haltung mit demonstriert, die diesen Verpflichtungen verstößt. In diesem Fall kann man nicht einmal eine mögliche Sanktionierung Aktion decken, schon gar nicht aus Gründen der Rache bewegt, weil von einer Art der Kostenerstattung für die erhebliche finanzielle Verluste, die der Wille aus Europa erhalten hat auf der ganzen Welt eingeführt. Dies sollte nicht so sehr gegenüber der Bevölkerung gerichtet werden, die ein Grundrecht, wie der britische politische Klasse hatte, die das Phänomen zu regieren versagt hat, indem er auf Europa als verantwortlich für ihre eigene Unfähigkeit zu regieren. London an die Französisch Position, die von anderen Ländern geteilt wird, ist ein Hindernis für die Absichten, die Verluste zu begrenzen, dass das Vereinigte Königreich für den Ausgang aus Europa zu leiden haben werden und in Berlin scheint dies in der Minderheit zu sein. Natürlich gibt es auch praktische Gründe: wenn in London die Finanz- und Kreditinstitute und Banken, werden nicht mehr die Privilegien von Brüssel garantiert genießen, einen Wettbewerb zu öffnen, die in der Tat bereits begonnen hat, die Anwesenheit dieser Organisationen in den Ländern zu gewährleisten, Europäer, und diese Präferenzen sind nur als Frankreich und Deutschland, Italien und direkt hinter Benelux. Was entsteht, ist jedoch, dass die Verhandlungen schnell nur sein, wenn Europa in der Lage ist, in dem Willen zu sein kompakt schnell mal in Großbritannien zu erzwingen, auch mit Lobbying, die die gegenseitigen diplomatischen Beziehungen versteift. Die Wahrnehmung ist, dass trotz allem die schwierigste Situation, dass von London ist, das es klar zu einem Volk machen müssen, die eine bestimmte Richtung gewählt, wenn auch mit einem Unterschied nicht allzu groß, dass ihre wirtschaftliche Situation schlechter sein wird. Abgleichen diese Bedingungen mit Maßnahmen der Regierung wird alles andere als einfach sein.

Le Royaume-Uni est la résistance à sa stratégie de sortie lente de l'Europe

Si le nouveau Premier ministre britannique, la position de l'Allemagne, comme de plus en plus dictée par des raisons économiques, que la politique, était apparue très conciliante sur le calendrier et de sortie des moyens de l'Union européenne, le président français est opposé à une attitude plus rigide, ce qui complique les intentions de Londres. L'approche du Royaume-Uni, en fait, est toujours d'anticiper les procédures formelles de sortie de l'Union, avec des négociations en dehors des protocoles, pour dilater le temps de détachement de Bruxelles. Cette stratégie est fonctionnelle d'accord avec l'Europe, les problèmes que Londres est le plus sensible, notamment l'accès au marché unique. L'attitude britannique ne peut pas être acceptée au niveau européen, tant pour des raisons d'opportunité, interne et externe, que préventive, à d'autres pays potentiels désireux d'exploiter les faiblesses des européens et même des sanctions pour des raisons compréhensibles, étant donné les nombreux dommages financiers causés aux pays europe et dans le monde entier par le résultat du référendum britannique. Les raisons de politique intérieure, qui sont valables pour Hollande, mais aussi pour tous les autres leaders européens, qui a l'intention de maintenir son pays à l'Union, d'où la Merkel, sont celles de la controverse non-alimentaire des anti mouvements européens et de ne pas les favorisent dans sens électoral, fournissant un alibi de prudence avec Londres. Cette possibilité devrait être refusée à ceux qui veulent se lancer sur la route anglais, si vous voulez éviter une dérive institution européenne générale, ce qui pourrait avoir des développements très dangereux sur l'équilibre continental. La pensée ne peut aller au Front national en France et la Ligue du Nord en Italie. Comme pour des raisons externes, cela signifie en dehors des questions de politique intérieure des Etats individuels, mais, de toute façon, à l'intérieur de l'Union européenne: il est pas un mystère que l'attitude des pays d'Europe orientale se caractérise par des sentiments de scepticisme à l'égard de Bruxelles et de l'adhésion à l'Union est dictée uniquement par des raisons de commodité purement économiques, comme il était, et apparemment continue d'être au Royaume-Uni. L'occasion du résultat du référendum britannique devrait être utilisé pour convaincre les États récalcitrants de diviser les responsabilités prévues à l'Union, ce qui démontre une attitude ferme avec qui contrevient à ces obligations. Dans ce cas, vous ne pouvez même pas couvrir une éventuelle action de sanction, certainement pas déplacé par des raisons de vengeance, parce que d'une sorte de remboursement des pertes financières importantes que la volonté de sortir de l'Europe a imposé sur le monde entier. Cela ne devrait pas être dirigé tant vers la population, ce qui a eu un droit fondamental, que la classe politique britannique, qui n'a pas réussi à gouverner le phénomène, pointant vers l'Europe comme responsables de leur propre incapacité à gouverner. Londres à la position française, partagée par d'autres pays, est un obstacle aux intentions de limiter les pertes que le Royaume-Uni devra souffrir pour la sortie de l'Europe et à Berlin, cela semble être dans la minorité. Bien sûr, il y a aussi des raisons pratiques: si dans les institutions financières et les banques de crédit et de Londres, ne sera plus jouir des privilèges garantis par Bruxelles, va ouvrir un concours, qui en fait a déjà commencé, afin d'assurer la présence de ces organisations dans les pays Européens, et ces préférences sont tout comme la France et l'Allemagne, l'Italie et le Benelux juste derrière. Ce qui ressort, cependant, est que les négociations seront rapidement que si l'Europe est capable d'être compact dans la volonté de faire respecter des temps rapides au Royaume-Uni, même avec le lobbying, qui raidir les relations diplomatiques mutuelles. La perception est que, malgré tout, la situation la plus difficile est celle de Londres, qui doit faire comprendre à un peuple qui a choisi une certaine direction, mais avec une différence pas trop grand, que leur situation économique sera pire. Concilier ces conditions avec l'action du gouvernement sera tout sauf simple.

O Reino Unido é a resistência à sua estratégia de saída lenta da Europa

Se o novo ministro britânico privilegiada, a posição da Alemanha, como mais e mais ditada por razões económicas, que a política, tinha aparecido muito conciliatória sobre o calendário e saída maneiras de a União Europeia, o presidente francês se opôs a uma atitude mais rígida, o que complica as intenções de Londres. A estratégia do Reino Unido, de fato, é sempre o de antecipar a União sair dos procedimentos formais, a negociação com o exterior de protocolos, para dilatar o tempo de descolamento de Bruxelas. A estratégia é funcional por concordar com a Europa os problemas que Londres é mais sensível, mais notavelmente o acesso ao mercado único. A atitude britânica não pode ser aceite a nível europeu, tanto por razões de conveniência, interna e externa, que preventiva, para outros países potenciais dispostos a explorar as fraquezas de europeus e até mesmo sanções por razões compreensíveis, dadas as muitas prejuízo financeiro para os países Europa e em todo o mundo pelo resultado do referendo britânico. As razões de política interna, que são válidos para Hollande, mas também para todos os outros líderes europeus, que pretende manter o seu país à União, daí a Merkel, não estão a alimentar a controvérsia dos movimentos anti europeus e não para favorecer-los em sentido eleitoral, fornecendo um álibi de cautela com Londres. Esta possibilidade deve ser negado àqueles que querem embarcar no caminho Inglês, se você quiser evitar uma instituição europeia em geral deriva, o que poderá ter desenvolvimentos muito perigosos para o equilíbrio continental. Pensamento só pode ir para a Frente Nacional na França e da Liga do Norte na Itália. Como por razões externas, isso significa fora das questões de política interna dos Estados individuais, mas, de qualquer maneira, dentro da União Europeia: é nenhum mistério que a atitude dos países da Europa de Leste é caracterizada por sentimentos de ceticismo em relação a Bruxelas e da adesão à União é ditada apenas por razões de conveniência puramente económicos, como era, e, aparentemente, continua a ser para o UK. A ocasião do resultado do referendo britânico deve ser usado para convencer os estados recalcitrantes para dividir as responsabilidades previstas no União, demonstrando uma atitude firme com que infrinja essas obrigações. Neste caso, você não pode mesmo cobrir uma possível ação de sanção, certamente não movido por razões de vingança, por causa de algum tipo de reembolso para as perdas financeiras significativas que a vontade de sair da Europa impôs em todo o mundo. Isso não deve ser direcionado tanto para a população, que tem tido um direito fundamental, como a classe política britânica, que não conseguiu governar o fenômeno, apontando para a Europa como responsáveis ​​pela sua própria incapacidade de governar. Londres para a posição francesa, compartilhada por outros países, é um obstáculo para as intenções de limitar as perdas que o Reino Unido terá de sofrer para a saída da Europa e em Berlim esta parece ser a minoria. Claro que há também razões práticas: se em instituições e bancos financeiros e de crédito de Londres, deixará de gozar dos privilégios garantidos por Bruxelas, vai abrir um concurso, que na verdade já começou, para garantir a presença dessas organizações nos países europeus, e essas preferências são tão França e Alemanha, com a Itália e Benelux logo atrás. O que surge, no entanto, é que as negociações vão ser rápido somente se a Europa é capaz de ser compacto na vontade para impor tempos rápidos no Reino Unido, mesmo com lobbying, que vai endurecer as relações diplomáticas mútuas. A percepção é que, apesar de tudo, a situação mais difícil é a de Londres, que deve deixar claro para um povo que escolheu uma certa direção, embora com uma diferença não muito grande, que a sua situação económica será pior. Conciliar essas condições com a ação do governo não será nada simples.