Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

lunedì 8 agosto 2016

I Talebani avanzano in Afghanistan

Dopo quindici anni di conflitto in Afghanistan la situazione nel paese appare tutt’altro che risolta. A causa del fallimento della creazione di un esercito nazionale, che doveva già essere arrivato a 370.000 effettivi, ed, invece, si è attestato ad una forza di 170.000 uomini, lo stato non riesce ad avere il controllo completo del territorio nazionale. Diversi distretti sono sotto la sovranità dei talebani, che, oltre ad amministrarli applicando la legge islamica, hanno creato delle basi operative per le loro forze armate, centri di addestramento, sia per i combattenti, che per i Kamikaze, costringendo la popolazione locale ad essere asservita al volere degli integralisti. Il problema dello stato afghano è dovuto anche ad una classe politica corrotta, che non è riuscita a progredire sul piano politico ed all’assenza di accordi con le parti meno influenzate dalla religione delle organizzazioni talebane, presenti nelle strutture tribali, quelle  verso cui è necessario rivolgersi. Il controllo su diversi distretti degli integralisti islamici costringe l’apparato statale alla rinuncia dell’esercizio della propria sovranità su parti del paese, che, di fatto, sono poste al di fuori dell’ordinamento statale. L’atteggiamento delle forze armate è parte di questo problema, giacché la scarsa capacità operativa dei militari, li costringe ad una tattica difensiva, che non permette azioni mirate alla riconquista del territorio. Si tratta di una guerra di logoramento, dove i talebani esercitano un avanzamento lento ma costante, che vanifica tutti gli sforzi della coalizione internazionale e sopratutto degli Stati Uniti. Dal 2001 l’investimento occidentale è stato di 65.000 milioni di dollari soltanto  per l’addestramento e la fornitura delle armi necessarie per creare ed armare un esercito, che, praticamente non esisteva.  La situazione dello scarso numero degli effettivi dipende da una scarsa attitudine degli afghani per la vita militare ed anche dal gran numero di diserzioni di cui patiscono le forze armate nazionali. La percezione è che gli stessi afghani siano poco convinti dell’utilità di un esercito nazionale e preferiscano ancora la tutela occidentale. Nel periodo tra il 2015 e l’inizio del 2016 si stima che gli effettivi che sono stati sostituiti sia stato almeno un terzo, con la conseguenza, che un gran numero di soldati afghani sia impreparato alla lotta diretta contro i talebani, più addestrati e motivati ed abituati a muoversi su di un terreno ben conosciuto. Ufficialmente terminate nel 2014 le operazioni per la liberazione dell’Afghanistan, di fatto sono state solo ridotte  e l’impegno ufficiale sottoscritto in Polonia prevede una presenza fino al 2020 delle forze occidentali; il programma sarebbe quello di rendere autonomo l’esercito nazionale per vincere la contesa con i talebani, ma attualmente questo risultato appare molto lontano. Quello che manca a Kabul, oltre ciò che è stato già citato, è una struttura diplomatica capace di allacciare rapporti con gli stati confinanti, per intraprendere un progetto che tolga alle milizie talebane l’appoggio diretto ed indiretto, che alcuni stati confinanti gli assicurano.  In particolare l’atteggiamento del Pakistan continua ad essere non troppo chiaro, anche perchè la pressione sull’Afghanistan consente di mantenere aperte le ambizioni di influenzare Kabul. Il quadro generale della situazione impone alle forze occidentali ed agli Stati Uniti di trattare il problema Afghanistan con ancora maggiore prudenza: se l’obiettivo di creare uno stato autonomo ed inserito nell’alleanza occidentale, per ora è fallito, per il prossimo presidente che occuperà la Casa Bianca il problema della collocazione di Kabul nello scenario mondiale si ripresenterà puntuale. Impedire l’espansione dei talebani rimane una necessità prioritaria nella lotta al terrorismo, che il conflitto in Siria ed in Iraq non ha certo diminuito; anzi occorre evitare che il livello di questo contagio si allarghi anche a queste, per evitare allargamenti ancora maggiori, capaci di alterare gli equilibri regionali e mondiali.

The Taliban are advancing in Afghanistan

After fifteen years of conflict in Afghanistan, the situation in the country is far from resolved. Because of the failure of the creation of a national army, which was already arriving at actual 370,000, and, on the other hand, amounted to a force of 170,000 men, the state is unable to have complete control of the national territory. Several districts are under the sovereignty of the Taliban, which, in addition to administering them by applying Islamic law, have established operational bases for their armed forces, training centers, both for the fighters, which for Kamikaze, forcing the local population to be subservient to the will of the fundamentalists. The problem of the Afghan state is also due to a corrupt political class, which has failed to make progress on the political level and the absence of agreements with the parties less influenced by religion of Taliban organizations, present in the tribal structures, those to which it is necessary contact. Control over several districts of Islamic fundamentalists forced the state apparatus at year waiver of sovereignty over parts of the country, which, in fact, are placed outside the state structure. The attitude of the armed forces is part of this problem, since the poor operational capabilities of the military, forces them to a defensive tactic, which does not allow actions aimed at the reconquest of the territory. It is a war of attrition, where the Taliban exert a slow but steady progress, which nullifies all the efforts of the international coalition and especially the United States. Since 2001, the Western investment was 65 billion dollars only for training and provision of the necessary weapons to build and equip an army, that practically did not exist. The situation of the small number of staff depends on a poor attitude of Afghans for military life and also the large number of desertions of which suffer from the national armed forces. The perception is that the Afghans themselves are unconvinced of the usefulness of a national army and still prefer the western protection. In the period between 2015 and the beginning of 2016 it is estimated that the actual which were replaced has been at least one third, with the result that a large number of Afghan soldiers either unprepared for the direct fight against the Taliban, most trained and motivated and accustomed to move out of a well-known terrain. Officially ended in 2014, the operations for the liberation of Afghanistan, in fact have only been reduced and the official commitment made in Poland ensuring the presence of Western forces until 2020; the program would be to make self the national army to win the contest with the Taliban, but now this result seems very far away. What is missing in Kabul, beyond what has been previously mentioned, is a diplomatic structure able to establish relations with neighboring states, to undertake a project that will take away the Taliban militia direct and indirect support, which some neighboring states to secure him. In particular the attitude of Pakistan continues to be not too clear, partly because the pressure on Afghanistan keeps open ambitions to influence Kabul. The general picture of the situation imposes on Western forces and the United States to treat the Afghan problem with even greater caution: if the aim of creating an independent state and entered the western alliance, so far failed, for the next president who will occupy the White House the issue of Kabul place on the world stage will recur on time. Prevent the expansion of the Taliban remains a key priority in the fight against terrorism, the conflict in Syria and Iraq has certainly not decreased; indeed necessary to avoid that the level of this contagion will spread even to these, to avoid even greater enlargements, capable of altering the regional and global equilibrium.

Los talibanes están avanzando en Afganistán

Después de quince años de conflicto en Afganistán, la situación en el país está lejos de resolverse. Debido al fracaso de la creación de un ejército nacional, que ya estaba llegando a 370.000 reales, y, por otra parte, ascendió a una fuerza de 170.000 hombres, el Estado es incapaz de tener el control total del territorio nacional. Varios distritos están bajo la soberanía de los talibanes, que, además de la administración mediante la aplicación de la ley islámica, han establecido bases operativas de sus fuerzas armadas, centros de formación, tanto para los combatientes, que por Kamikaze, obligando a la población local que se subordinada a la voluntad de los fundamentalistas. El problema del estado afgano se debe también a una clase política corrupta, que no ha logrado avanzar en el plano político y la ausencia de acuerdos con las partes menos influenciados por la religión de las organizaciones talibanes, presentes en las estructuras tribales, aquellos en los que es necesario contacto. El control sobre varios distritos de fundamentalistas islámicos obligó al aparato del estado en el año renuncia de la soberanía sobre las partes del país, lo que, de hecho, se coloca fuera de la estructura del Estado. La actitud de las fuerzas armadas es parte de este problema, ya que las pobres capacidades operativas de las fuerzas armadas, los obliga a una táctica defensiva, que no permite que las acciones destinadas a la reconquista del territorio. Es una guerra de desgaste, donde los talibanes ejercen un progreso lento pero constante, que anula todos los esfuerzos de la coalición internacional y especialmente de Estados Unidos. Desde 2001, la inversión occidental fue de 65 mil millones de dólares solamente para la formación y el suministro de las armas necesarias para construir y equipar un ejército, que prácticamente no existía. La situación de la pequeña cantidad de personal depende de una mala actitud de los afganos para la vida militar y también el gran número de deserciones de los cuales sufren de las fuerzas armadas nacionales. La percepción es que los propios afganos no están convencidos de la utilidad de un ejército nacional y todavía prefieren la protección occidental. En el período entre 2015 y el comienzo de 2016 se estima que el actual, que fueron reemplazados ha habido por lo menos un tercio, con el resultado de que un gran número de soldados afganos o bien no preparados para la lucha directa contra los talibanes, más capacitado y motivado y acostumbrado a salir de un terreno conocido. Oficialmente terminó en 2014 las operaciones para la liberación de Afganistán, de hecho, sólo se han reducido y el compromiso oficial realizada en Polonia asegurar la presencia de las fuerzas occidentales hasta 2020; el programa sería hacer uno mismo el ejército nacional para ganar el concurso con los talibanes, pero ahora este resultado parece estar muy lejos. Lo que falta en Kabul, más allá de lo que se ha mencionado anteriormente, es una estructura diplomática capaz de establecer relaciones con los estados vecinos, para llevar a cabo un proyecto que le quitará la milicia talibán apoyo directo e indirecto, que algunos estados vecinos para sujetarlo. En particular, la actitud de Pakistán sigue siendo no muy clara, en parte debido a la presión sobre Afganistán mantiene ambiciones expuestas a la influencia de Kabul. El cuadro general de la situación impone a las fuerzas occidentales y los Estados Unidos para tratar el problema de Afganistán con mayor precaución: si el objetivo de crear un estado independiente y entraron en la alianza occidental, hasta el momento no, para el próximo presidente que ocupará la Casa blanca el tema de Kabul lugar en el escenario mundial se repita en el tiempo. Prevenir la expansión de los talibanes sigue siendo una prioridad clave en la lucha contra el terrorismo, el conflicto en Siria e Irak ciertamente no ha disminuido; de hecho necesario para evitar que el nivel de este contagio se extenderá incluso a estos, para evitar aún mayores ampliaciones, capaces de alterar el equilibrio regional y global.

Die Taliban voran in Afghanistan

Nach fünfzehn Jahren des Konflikts in Afghanistan ist die Situation in dem Land noch lange nicht gelöst. Wegen des Ausfalls der Schaffung einer nationalen Armee, die bereits in der tatsächlichen 370.000 wurde ankommen, und auf der anderen Seite zu einer Kraft von 170.000 Männern betrug, ist der Staat die vollständige Kontrolle des Staatsgebiets haben nicht in der Lage. Mehrere Bezirke unter der Herrschaft der Taliban sind, welche neben ihnen in die Verwaltung durch das islamische Recht Anwendung, Operationsbasen für ihre Streitkräfte etabliert haben, Ausbildungszentren, sowohl für die Kämpfer, die Kamikaze, zwingt die lokale Bevölkerung zu sein dem Willen der Fundamentalisten unterwürfig. Das Problem des afghanischen Staates ist auch aufgrund eines korrupten politischen Klasse, die auf der politischen Ebene zu machen Fortschritte versagt hat und das Fehlen von Vereinbarungen mit den Parteien durch die Religion der Taliban Organisationen weniger beeinflusst, die in den Stammesstrukturen, solche, denen es notwendig ist, Kontakt. Die Kontrolle über mehrere Bezirke von islamischen Fundamentalisten gezwungen, den Staatsapparat im Jahr Verzicht auf Souveränität über Teile des Landes, die in der Tat außerhalb der Staatsstruktur platziert. Die Haltung der Streitkräfte ist Teil dieses Problems, da die schlechten operativen Fähigkeiten des Militärs, sie in eine defensive Taktik zwingt, die Aktionen auf der Reconquista des Gebiets richtet nicht gestattet. Es ist ein Zermürbungskrieg, wo die Taliban einen langsamen, aber stetigen Fortschritt ausüben, die alle Bemühungen der internationalen Koalition zunichte macht und vor allem den Vereinigten Staaten. Seit 2001 war die westliche Investitionen 65 Milliarden Dollar nur für die Ausbildung und die Bereitstellung der notwendigen Waffen, eine Armee zu bauen und auszustatten, dass praktisch nicht existierte. Die Situation der kleinen Zahl der Mitarbeiter hängt von einer schlechten Haltung der Afghanen für das militärische Leben und auch die große Zahl der Deserteure, von denen aus die nationalen Streitkräfte leiden. Die Wahrnehmung ist, dass die Afghanen selbst sind nicht überzeugt von der Nützlichkeit einer nationalen Armee und immer noch lieber den westlichen Schutz. In der Zeit zwischen 2015 und Anfang 2016 wird geschätzt, dass die tatsächliche, die mindestens ein Drittel wurde ersetzt, mit dem Ergebnis, dass eine große Zahl von afghanischen Soldaten entweder unvorbereitet für den direkten Kampf gegen die Taliban, die meisten ausgebildeten und motivierten und daran gewöhnt, aus einem bekannten Gelände zu bewegen. 2014 Operationen zur Befreiung Afghanistans, haben in der Tat endete offiziell nur und die offizielle Zusage in Polen reduziert worden, um die Anwesenheit westlicher Truppen bis zum Jahr 2020 zu gewährleisten; das Programm wäre die nationale Armee den Kampf mit den Taliban, aber jetzt dieses Ergebnis scheint sehr weit weg zu machen, selbst zu gewinnen. Was in Kabul fehlt, jenseits dessen, was bereits erwähnt wurde, eine diplomatische Struktur in der Lage ist, die Beziehungen zu den Nachbarstaaten zu schaffen, um ein Projekt zu übernehmen, die die Taliban-Milizen direkte und indirekte Unterstützung, die einige Nachbarstaaten wegnehmen, ihn zu sichern. Insbesondere bleibt die Haltung von Pakistan nicht ganz klar zu sein, zum Teil, weil der Druck auf Afghanistan offen Ambitionen hält Kabul zu beeinflussen. Das allgemeine Bild der Situation auferlegt westlichen Kräfte und den Vereinigten Staaten, die afghanische Problem mit noch größerer Vorsicht zu behandeln: wenn das Ziel, einen unabhängigen Staat zu schaffen, und die westliche Allianz geschlossen, bisher nicht gelungen, für den nächsten Präsidenten, besetzen das Weiße Haus die Ausgabe von Kabul Platz auf der Weltbühne wird rechtzeitig wieder auftreten. Verhindern, dass die Erweiterung der Taliban eine wichtige Priorität im Kampf gegen den Terrorismus bleibt, hat sich der Konflikt in Syrien und im Irak sicherlich nicht verringert; in der Tat notwendig, dass das Niveau dieser Ansteckung auch auf diese ausbreiten zu vermeiden, noch mehr Erweiterungen zu vermeiden, der fähig ist, die regionale und globale Gleichgewicht zu verändern.

Les talibans avancent en Afghanistan

Après quinze ans de conflit en Afghanistan, la situation dans le pays est loin d'être résolu. En raison de l'échec de la création d'une armée nationale, qui était déjà arriver à 370.000 réelle, et, d'autre part, est élevé à une force de 170.000 hommes, l'État est incapable d'avoir un contrôle complet du territoire national. Plusieurs districts sont sous la souveraineté des talibans, qui, en plus de les administrer en appliquant la loi islamique, ont établi des bases opérationnelles de leurs forces armées, les centres de formation, à la fois pour les combattants, qui, pour Kamikaze, forçant la population locale d'être soumis à la volonté des fondamentalistes. Le problème de l'État afghan est également due à une classe politique corrompue, qui n'a pas réussi à faire des progrès sur le plan politique et l'absence d'accords avec les parties moins influencés par la religion des organisations talibans, présents dans les structures tribales, celles auxquelles il est nécessaire contact. Le contrôle de plusieurs quartiers de fondamentalistes islamiques a forcé l'appareil d'Etat à la renonciation de l'exercice de la souveraineté sur les régions du pays, qui, en fait, sont placés en dehors de la structure de l'État. L'attitude des forces armées fait partie de ce problème, étant donné que les pauvres capacités opérationnelles de l'armée, les oblige à une tactique défensive, qui ne permet pas des actions visant à la reconquête du territoire. Il est une guerre d'usure, où les talibans exercent une progression lente mais continue, ce qui annule tous les efforts de la coalition internationale et en particulier aux États-Unis. Depuis 2001, l'investissement de l'Ouest était de 65 milliards de dollars seulement pour la formation et la fourniture des armes nécessaires pour construire et équiper une armée, qui n'a pratiquement pas existé. La situation du petit nombre d'employés dépend d'une mauvaise attitude des Afghans pour la vie militaire et aussi le grand nombre de désertions qui souffrent des forces armées nationales. La perception est que les Afghans eux-mêmes ne sont pas convaincus de l'utilité d'une armée nationale et encore préfèrent la protection occidentale. Dans la période comprise entre 2015 et le début de 2016, il est estimé que le réel qui ont été remplacés a été au moins un tiers, de sorte qu'un grand nombre de soldats afghans soit préparés pour la lutte directe contre les talibans, la plupart formés et motivés et habitué à se déplacer hors d'un terrain bien connu. Officiellement pris fin en 2014 des opérations pour la libération de l'Afghanistan, en fait ont seulement été réduite et l'engagement officiel pris en Pologne assurant la présence de forces occidentales jusqu'en 2020; le programme serait de faire l'auto de l'armée nationale pour gagner le concours avec les talibans, mais maintenant ce résultat semble très loin. Ce qui manque à Kaboul, au-delà de ce qui a été mentionné précédemment, est une structure diplomatique en mesure d'établir des relations avec les Etats voisins, pour entreprendre un projet qui fera disparaître la milice taliban soutien direct et indirect, que certains Etats voisins pour lui assurer. En particulier l'attitude du Pakistan continue à être pas trop clair, en partie parce que la pression sur l'Afghanistan garde ambitions ouvertes pour influencer Kaboul. Le tableau général de la situation impose aux forces occidentales et aux États-Unis pour traiter le problème afghan avec encore plus de prudence: si le but de créer un Etat indépendant et sont entrés dans l'alliance occidentale, jusqu'à présent échoué, pour le prochain président qui occupera la Maison blanche la question de Kaboul sur la scène mondiale se reproduira à temps. Prévenir l'expansion des talibans demeure une priorité clé dans la lutte contre le terrorisme, le conflit en Syrie et en Irak n'a certainement pas diminué; en effet nécessaire pour éviter que le niveau de cette contagion se propage même à ceux-ci, afin d'éviter encore plus agrandissements, susceptibles de modifier l'équilibre régional et mondial.

Os Taliban estão avançando no Afeganistão

Depois de quinze anos de conflito no Afeganistão, a situação no país está longe de ser resolvido. Devido ao fracasso da criação de um exército nacional, que já estava chegando a real 370.000, e, por outro lado, elevou-se a uma força de 170.000 homens, o estado é incapaz de ter controle total do território nacional. Vários distritos estão sob a soberania do Taliban, que, além de administrá-los, aplicando a lei islâmica, estabeleceram bases operacionais para as suas forças armadas, centros de formação, tanto para os lutadores, que para Kamikaze, forçando a população local para ser subservientes à vontade dos fundamentalistas. O problema do Estado afegão também é devido a uma classe política corrupta, que não conseguiu fazer progressos no plano político e pela ausência de acordos com as partes menos influenciados pela religião de organizações talibãs, presentes nas estruturas tribais, aqueles para os quais é necessário contato. O controle sobre vários distritos de fundamentalistas islâmicos obrigaram o aparelho de Estado em renúncia de soberania ano ao longo partes do país, o que, de fato, são colocados fora da estrutura do Estado. A atitude das forças armadas faz parte do problema, uma vez que os pobres capacidades operacionais das forças armadas, obriga-os a uma tática defensiva, o que não permite ações voltadas para a reconquista do território. É uma guerra de atrito, onde o Taliban exercer um progresso lento mas constante, que anula todos os esforços da coalizão internacional e especialmente os Estados Unidos. Desde 2001, o investimento ocidental foi de 65 bilhões de dólares única de formação e prestação de as armas necessárias para construir e equipar um exército, que praticamente não existia. A situação do pequeno número de funcionários depende de uma má atitude dos afegãos para a vida militar e também o grande número de deserções de que são vítimas das forças armadas nacionais. A percepção é que os próprios afegãos não estão convencidos da utilidade de um exército nacional e ainda preferem a proteção ocidental. No período entre 2015 eo início de 2016 estima-se que o real que foram substituídos tem sido, pelo menos, um terço, com o resultado que um grande número de soldados afegãos quer despreparados para a luta direta contra o Taleban, mais treinado e motivado e acostumado a sair de um terreno bem conhecido. Terminou oficialmente em 2014 operações para a libertação do Afeganistão, na verdade, apenas foram reduzidos eo compromisso oficial feita na Polónia garantindo a presença de forças ocidentais até 2020; o programa seria fazer auto do exército nacional para ganhar a competição com os talibãs, mas agora este resultado parece muito longe. O que está faltando em Cabul, além do que foi mencionado anteriormente, é uma estrutura diplomática capaz de estabelecer relações com os Estados vizinhos, para realizar um projeto que vai tirar a milícia Taliban apoio directo e indirecto, que alguns Estados vizinhos para garantir a ele. Em particular, a atitude do Paquistão continua a ser não muito clara, em parte porque a pressão sobre o Afeganistão mantém ambições abertas para influenciar Cabul. O quadro geral da situação impõe forças ocidentais e os Estados Unidos para tratar o problema afegão com ainda maior cautela: se o objectivo de criar um estado independente e entrou na aliança ocidental, até agora, não, para o próximo presidente que ocupará a Casa Branca a questão de Cabul lugar no palco mundial deverá repetir-se no tempo. Impedir a expansão do Taliban continua a ser uma prioridade-chave na luta contra o terrorismo, o conflito na Síria e no Iraque certamente não diminuiu; de fato necessário para evitar que o nível deste contágio vai se espalhar até mesmo para estes, para evitar ainda maiores ampliações, capazes de alterar o equilíbrio regional e global.

Талибы продвигаются в Афганистане

После пятнадцати лет конфликта в Афганистане, ситуация в стране далека от разрешения. Из-за провала создания национальной армии, которая уже прибывшего по фактической 370000, и, с другой стороны, составили силы 170000 мужчин, государство не в состоянии иметь полный контроль над национальной территории. Несколько районов находятся под суверенитетом талибов, который, в дополнение к управлению ими путем применения исламского права, установили оперативные базы для своих вооруженных сил, учебные центры, как для истребителей, которые для камикадзе, заставляя местное население, чтобы быть подчинена воле фундаменталистов. Проблема афганского государства также из-за коррумпированного политического класса, который не смог добиться прогресса на политическом уровне и отсутствие соглашений со сторонами менее подвержены влиянию религии организаций талибов, присутствующих в племенных структур, к которым необходимо контакт. Контроль над несколькими районами исламских фундаменталистов заставили государственного аппарата в год отказа от суверенитета над частями страны, которая, по сути, размещаются за пределами государственной структуры. Отношение вооруженных сил является частью этой проблемы, так как бедные оперативные возможности вооруженных сил, заставляет их оборонительной тактикой, которая не допускает действия, направленные на отвоевание территории. Это война на истощение, где талибы оказывают медленный, но устойчивый прогресс, который сводит на нет все усилия международной коалиции и особенно в Соединенных Штатах. Начиная с 2001 года западные инвестиции составили 65 миллиардов долларов только для подготовки и предоставления необходимых оружия на строительство и оснащение армии, что практически не существовало. Положение небольшого числа сотрудников зависит от того, плохое отношение афганцев к военной жизни, а также большого числа дезертиров из которых страдают от национальных вооруженных сил. Восприятие в том, что сами афганцы убеждены в полезности национальной армии и до сих пор предпочитают западную защиту. В период между 2015 и начале 2016 года, по оценкам, фактическая, которые были заменены было по крайней мере одна треть, в результате чего большое количество афганских солдат либо не готовы к прямой борьбе с талибами, наиболее подготовленного и мотивированного и привыкли, чтобы выйти из хорошо известной местности. Официально закончилась в 2014 году операции по освобождению Афганистана, на самом деле только были сокращены и официальное обязательство, взятое в Польше обеспечения присутствия западных сил до 2020 года; программа будет сделать самостоятельно национальной армии, чтобы выиграть соревнование с талибами, но теперь этот результат кажется очень далеко. Чего не хватает в Кабуле, сверх того, что было ранее упомянуто, является дипломатическая структура может установить отношения с соседними государствами, чтобы осуществить проект, который будет забирать талибами прямую и косвенную поддержку, которую некоторые соседние государства, чтобы обеспечить его. В частности, отношение Пакистана продолжает оставаться не слишком ясно, отчасти потому, что давление на Афганистан сохраняет открытые амбиции влиять Кабул. Общая картина ситуации налагает на западных сил и США для лечения афганской проблемы с еще большей осторожностью: если цель создания независимого государства и вошел в западный альянс, до сих пор не удалось, для следующего президента, который будет занимать Белый дом вопрос кабульского место на мировой арене будет повторяться по времени. Предотвратить расширение талибов остается одним из ключевых приоритетов в борьбе с терроризмом, конфликт в Сирии и Ираке, безусловно, не уменьшилось; действительно необходимо, чтобы избежать, что уровень этой заразы будет распространяться даже на них, чтобы избежать еще больших увеличениях, способных изменить региональное и глобальное равновесие.