Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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mercoledì 10 agosto 2016
阿勒頗之戰:敘利亞戰爭的癥結所在
阿勒頗之戰似乎成為決定性敘利亞的未來。如果,現在是毫無疑問的阿薩德在敘利亞國家的未來存在,我們需要了解如何可以設置。大馬士革的獨裁者的能力,放棄了他好幾次,是等待事件的過程中,從來沒有質疑他的地方權力:肯定遭遇連敗,但從來沒有輸掉了這場戰爭,因為最早是由不確定的國際政治反應感到鼓舞,然後通過其內部反對者的劃分並最終由俄羅斯,抵達當潮水似乎向著失利的敘利亞正規軍。現在,誰支持它,阿薩德的目標是少輸領土盡可能的東西可能會保持其主權之下。如果假定這將是不可能的大馬士革,保留舊的領土完整,在戰爭準備的開始,重要的是把重點放在阿薩德希望在其控制下,保持什麼樣的界限。當然,該制度的目的是要控制該國西部地區,包括主要城市ELE海岸,留下了東部地區的溫和的反對派控制,從戰區的伊斯蘭國家消除之後。單獨考慮關於庫爾德人的領土,這一直積極參與反對哈里發的地層,目的是有自己的法律實體,但普京和埃爾多安之間的最近一次會議後,是不會兌現。對於庫爾德人將發生最好的解決方案將是一種聯邦自治還是大馬士革的控制之下。在此背景下,阿勒頗市,這是人口最多的國家,即使是在首都,被認為是阿薩德的軍隊,根本目標不僅為它的歷史意義,政治和經濟襯內的城市項目敘利亞的未來,而是因為它是一個重要的戰略十字路口,並在圖像方面具有重要意義,其中一個可能的虧損,將會對衝突的命運產生不良影響。目前,反政府武裝將打破阿薩德的軍隊的合圍,也限制了他們的供應路線。戰鬥是非常血腥和產生嚴重的健康和人道主義危機。這個問題的核心,總共有150萬平民,被剝奪任何民生,電力和飲用水,使人口被迫使用受污染的水,加入比戰爭帶來更多的健康問題。在阿勒頗目前該型戰機的濃度不允許對戰鬥的未來樂觀的預測:敘利亞軍隊和黎巴嫩真主黨戰士伊朗人的加入,而在遜尼派武裝的另一面可能會從中國加入戰機維吾爾族。這次會議給出了阿勒頗,這是由雙方被認為是關鍵,並宣布衝突和暴力程度日益提高的直接未來控制的重要性的想法;事實上反對阿薩德電網的征服可以防止誰曾計劃該國的那部分主權項目,這將導致對大馬士革一個恆定的威脅,即使在實現各方之間的假想協議的情況下。對聯合國而言是不可或缺的打開人道主義走廊前的戰鬥將更加血腥,讓受傷的住院和平民盡可能多的撤離。但同樣所有的外交似乎是毫無準備,並通過戰爭始終顯示一個缺點甚至最近猝不及防。如果沒有一個圓桌會議,其中俄羅斯和美國行使其權力的敘利亞問題勢必會持續很長時間。
アレッポの戦い:シリア戦争の核心
アレッポの戦いは、シリアの将来にとって決定的になっているようです。今ではシリア国の将来に疑問を超えてアサドの存在である、場合、我々はこれがセットアップする方法を理解する必要があります。ダマスカスの独裁者の能力は、彼に数回をあきらめたこれまでパワーの彼の場所を問うことなく、イベントのコースを待つことでした:確かに敗北を喫したが、戦争に負けたことがない、なぜなら潮がシリアの定期的な力を敗北に向かって回すように見えたとき、最初にその内部の反対派の分裂によって、最終的にそのロシア人によって、不確実な国際政治の応答によって励まされた、到着しました。今、それをサポートし、アサドの目標は、その主権の下に残っているかもしれないものを可能な領土のあまり失うことです。それは、ダマスカスに不可能で戦争が起こっての初めに旧領土保全を維持することが想定されている場合は、アサドは、その制御下で維持するために何を望んでいるかの境界に集中することが重要です。確かに政権の意図は、戦争の劇場からのイスラム国家の除去後、適度な野党の制御に東部地域を残して、主要都市ELE海岸を含め、国の西部を制御することです。個別の配慮は重くカリフ制の形成に対する関与してきたクルド地域を、みなし、独自の法人格を持つことを目指したが、プーチンとエルドアン首相との間の最近の会議の後、実体化するつもりはないことを。クルド人のために発生する最善の解決策は、まだダマスカスの制御下で、連邦政府の自律性のようなものになります。この文脈では、国の最も人口の多いですアレッポの街は、あっても首都で、政治的、経済的には内の都市を裏打ちするだけでなく、その歴史的重要性のために、アサドの力のための基本的な目的であると考えられますシリアの将来を予測するが、それは重要な戦略的岐路と画像の点で意義を表すので、ここで可能な損失は、紛争の運命に悪影響を与えることになります。現在、反乱軍はまた、それらの供給ルートを制限し、アサドの軍の包囲網を破るだろう。戦いは非常に流血であり、深刻な健康や人道危機を発生させます。この問題の中核には、任意の生活、電気や飲料水を奪わ150万民間人の合計は、そこにあるので、人口は戦争によって引き起こされたものよりも多くの健康上の問題を追加し、汚染された水を使用するように強制されます。アレッポに存在する戦闘機の濃度は、戦いの将来について楽観的な見通しを持ってすることはできません:シリア軍とヒズボラの戦闘機はイランが追加され、スンニ派の民兵組織の反対側に中国からのウイグル人を戦闘機を追加することでしょうが。この集会は、両当事者によって重要な考えと衝突と暴力の増加レベルの近い将来を発表されているアレッポの制御の重要性のアイデアを提供します。実際にはアサドに対するグリッドの征服を計画していた国のその部分に主権プロジェクトを防ぐことができ、これはあっても、当事者間の仮想的な合意を達成する場合には、ダマスカスへの一定の脅威につながるであろう。戦闘が負傷したの入院と民間人の可能な最大数の排出を可能にするためであってもbloodierになります前に、国連のための人道回廊を開くことが不可欠です。しかし、再びすべての外交は準備ができていないとも常に最新の過去の欠点を示し、戦争によって不意を突かのようです。ロシアと米国は彼らの力を行使し、ラウンドテーブルがないとシリアの問題は長く続くようにバインドされています。
معركة حلب: جوهر الحرب السورية
معركة حلب ويبدو أن تصبح حاسمة بالنسبة لمستقبل سوريا. إذا، الآن هو أبعد من مسألة وجود الأسد في مستقبل البلاد السورية، ونحن بحاجة إلى أن نفهم كيف يمكن انشاء. قدرة
ديكتاتور دمشق، تخلى عليه عدة مرات، وكان لانتظار مسار الأحداث، دون
التشكيك من أي وقت مضى مكانه من الطاقة: يعاني بالتأكيد الهزائم، ولكن لم
نخسر الحرب، ل وشجع
أول مرة من قبل استجابة سياسية دولية غير مؤكدة، ثم تقسيم المعارضين
الداخلية، وأخيرا أن روسيا، وصل عندما بدا المد للتحول نحو هزيمة للقوات
النظامية السورية. على هدف والأسد، والذي يعتمد عليه، هو أن تفقد أقل من الأراضي ممكن من ما قد تبقى تحت سيادتها. إذا
فمن المفترض أنه سيكون من المستحيل دمشق، والحفاظ على السلامة الإقليمية
القديمة في بداية الحرب مستمرة، فمن المهم التركيز على ما حدود يريد الأسد
للحفاظ على الخاضعة لسيطرتها. بالتأكيد
نية النظام هو السيطرة على الجزء الغربي من البلاد، بما في ذلك ساحل المدن
الكبرى ايلى، وترك المناطق الشرقية لسيطرة المعارضة المعتدلة، بعد القضاء
على دولة إسلامية من مسرح الحرب. وهناك
اعتبار منفصل يتعلق الأراضي الكردية، التي شاركت بكثافة ضد تشكيلات
الخلافة وهي تهدف الى الكيان القانوني الخاص بها، إلا أنه وبعد الاجتماع
الأخير بين بوتين وأردوغان، لن تتحقق. بالنسبة للأكراد أفضل الحلول التي من شأنها أن تحدث سوف يكون نوعا من الحكم الذاتي الفيدرالي لا يزال تحت سيطرة دمشق. في
هذا السياق، تعتبر مدينة حلب، والذي هو الأكثر اكتظاظا بالسكان في البلاد،
حتى في العاصمة، وهو الهدف الأساسي لقوات الأسد، ليس فقط لأهميته
التاريخية والسياسية والاقتصادية المبطنة لداخل المدينة توقع
مستقبل سوريا، ولكن لأنه يمثل مفترق طرق استراتيجية هامة وأهمية من حيث
الصورة، فيه خسارة ممكنة، سيكون له آثار سلبية على مصير الصراع. حاليا قوات المتمردين من شأنه كسر الحصار من قبل قوات الأسد، كما يحد من طرق الإمداد الخاصة بهم. المعارك هي دموية جدا وتولد صحية خطيرة وأزمة إنسانية. في
صميم هذه المشكلة، هناك ما مجموعه 1،500،000 المدنيين والحرمان من أي كسب
العيش والكهرباء والمياه الصالحة للشرب، لذلك يضطر السكان إلى استخدام
المياه الملوثة، مضيفا مشكلات صحية أكثر من تلك التي تسببها الحرب. تركيز
المقاتلين الموجودين في حلب لا يسمح لتوقعات متفائلة بشأن مستقبل المعركة:
يتم القوات السورية ومقاتلي حزب الله وأضاف الإيرانيين، بينما على الجانب
الآخر من الميليشيات السنية ستضاف المقاتلين اليوغور من الصين. هذا
التجمع يعطي فكرة عن أهمية السيطرة على حلب، والتي تعتبر حاسمة من قبل
الطرفين وتعلن في المستقبل القريب من الاشتباكات وتزايد مستوى العنف؛ في
الواقع الاستيلاء على الشبكة ضد الأسد قد يمنع مشروع سيادتها على ذلك
الجزء من البلاد الذي خططت وهذا من شأنه أن يؤدي إلى التهديد المستمر
لدمشق، حتى في حالة تحقيق اتفاق مفترض بين الطرفين. وبالنسبة
للأمم المتحدة أمر لا غنى عنه لفتح ممرات إنسانية قبل المعركة سوف تصبح
أكثر دموية للسماح للاستشفاء الجرحى وإخلاء أكبر عدد ممكن من المدنيين. ولكن
مرة أخرى يبدو كل العمل الدبلوماسي لتكون مهيأة واشتعلت على حين غرة من
قبل الحرب التي تظهر دائما الجانب السلبي حتى الماضي القريب. دون مائدة مستديرة حيث روسيا والولايات المتحدة ممارسة سلطتهم لا بد للقضية السورية أن تستمر لفترة طويلة.
martedì 9 agosto 2016
Il pericoloso incontro tra Putin ed Erdogan
L’incontro tra Erdogan e Putin, a Sanpietroburgo, riveste una importanza molto grande per gli effetti che potrà determinare sugli assetti futuri del panorama internazionale. Non sembra essere un caso che questo incontro avvenga in un momento in cui gli Stati Uniti sono più coinvolti nella campagna presidenziale, che in questioni internazionali, mentre dell’Europa non si può dire che abbia sviluppato le capacità necessarie per fare fronte a nuove e vecchie emergenze che si sviluppano sulpiano diplomatico. Questa premessa è necessaria per inquadrare l’incontro come un fatto da classificare come contro l’occidente, in quanto aggregato politico e militare, inviso per varie ragioni a Russia e Turchia, che trovano in questa avversione un terreno comune per potere sviluppare nuove strategie e modelli alternativi. Poco importa se le relazioni tra i due stati hanno un recente passato difficoltoso, le reciproche differenze possono essere superate in nome degli interessi comuni. Dopo il colpo di stato, vero o presunto, il regime di Erdogan non ha avuto il, forse, atteso, sostegno dai paesi occidentali, spesso velatamente accusati dal presidente turco di essere tra gli ispiratori della manovra; l’allontanamento progressivo e sempre più evidente dall’Europa sta coincidendo con uguale modalità dagli Stati Uniti e, per quanto riguarda l’Alleanza Atlantica le conseguenze potrebbero essere analoghe. Putin, poltico di esperienza spregiudicata, ha subito individuato questo varco per aprire, ed allargare, la frattura tra Turchia ed occidente a proprio vantaggio. Il modello che ora persegue il capo del Cremlino è quello di creare una vasta zona di unità euroasiatica, come bilanciamento alla presenza dell’Unione Europea, sotto l’influenza russa, capace di ricalcare i confini dell’Unione Sovietica, a cui devono essere aggiunte, la Turchia, appunto ed anche l’Iran. Si comprende come il progetto sia ambizioso, fosse solo per il fatto di cercare di mettere sotto una stessa unione un paese sunnita ed uno sciita, distanti non solo per motivi religiosi, ma anche con visioni geopolitiche opposte; basti pensare alla Siria. Tuttavia in questa fase Mosca punta ad una aggregazione di tipo esclusivamente economico, che potrà costituire un punto di partenza per sviluppi futuri. D’altro canto rientra negli interessi di tutti gli attori coinvolti, compresi i paesi indipendenti che facevano parte dell’Unione Sovietica, come l’Azerbaigian, risollevare economie, che per ragioni differenti, hanno bisogno di nuovi stimoli. Ciò è vero per la Russia, oggetto delle sanzioni occidentali per la questione ucraina, per l’Iran, che è uscito dalle sanzioni per la questione atomica, ma fatica a fare ripartire la propria economia e per la Turchia, di fatto isolata dai mercati occidentali per la sua svolta politica in senso religioso ed anti democratico. Deve essere specificato, per inciso, che, per quanto riguarda l’Unione Europea, la responsabile maggiore di questi sviluppi è la Germania, che ha spesso obbligato gli altri paesi di Bruxelles ad un atteggiamento politico caratterizzato da profonda incertezza verso questi attori internazionali, con il solo motivo di tutelare i propri mercati. Bruxelles ha concesso troppo sia alla Russia, che alla Turchia, riguardo i comportamenti che hanno e stanno tenendo in campo internazionale, non tutelando il diritto internazionale e diventando così complici passivi di atteggiamenti pericolosi per l’equilibrio regionale. Naturalmente la timidezza degli altri governi europei e la inconsistenza delle istituzioni comunitarie sono state il naturale contorno per favorire questa situazione. Il progetto di Putin, però, pur essendo una realtà im embrione, deve essere seguito con attenzione dall’occidente, il quale non deve certo interferire con alleanze economiche o politiche, che rientrano nella piena sovranità degli stati, quanto valutare con attenzione le possibile ricadute sugli assetti internazionali. Che Putin voglia ricreare una zona di influenza da cui la Russia possa tornare a recitare il ruolo di superpotenza non è un segreto: il capo del Cremlino non ha mai nascosto queste ambizioni, che erano, addirittura tanto pubbliche da essere inserite nel suo programma elettorale. Il fatto è che questa tendenza pare sia stata snobbata dalla timida politica estera di Obama e dalla già assodata inconsistenza europea. Una delle possibili conseguenze è che l’Alleanza Atlantica perda un associato ritenuto fino ad ora essenziale nello scacchiere strategico e come aggravante la Turchia potrebbe andare a confluire nell’area russa. Questa eventualità lascerebbe scoperto il lato mediorientale dell’organizzazione militare occidentale, avendo un potenziale nemico sui confini europei. Ciò deve essere valutato attentamente considerando la mancata risoluzione della questione ucraina, che mette in allarme i paesi che appartenevano al blocco sovietico e sono entrati nell’Alleanza Atlantica. Putin, cioè, stringendo rapporti più stretti con Ankara otterrebbe il duplice risultato di complicare i piani di Washington e fare mettere sotto pressione gli Stati Uniti dai paesi baltici e dell’Europa orientale. C’è anche l’ipotesi che sia Erdogan a condurre un gioco pericoloso, avvicinandosi a Putin, per provocare una paura in Europa, con la quale è in atto un difficoltoso accordo per fermare il traffico degli esseri umani che si muovono verso la rotta orientale, e, nello stesso tempo per mettere pressione agli Stati Uniti, circa la sua permanenza nell’Alleanza Atlantica. L’occidente può fare finta della mancanza degli standard di democrazia presenti in Turchia e gli USA possono tollerare le posizioni equivoche circa la Stato islamico, o viceversa, intraprendere una strada di durezza verso Ankara, coerente ai propri principi. Questa scelta rappresenterebbe un costo, anche alto, ma metterebbe dei confini invalicabili sui principi occidentali; certamente nascerebbe la necessità di pensare soluzioni alternative, sicuramente più costose in termini finanziari e di impegno militare, che non si possono accollare per intero gli Stati Uniti,ma che potrebbero fare nascere, finalmente, una mutua cooperazione effettiva nei paesi europei, sopratutto, nel campo della difesa comune, con l’istituzione di una forza armata europea ed un indirizzo unitario in politica estera. Per fare ciò Bruxelles deve muoversi da subito evitando il più possibile gli interessi particolare per guardare con una prospettiva più ampia: ne sarà capace?
The dangerous meeting between Putin and Erdogan
The
meeting between Erdogan and Putin, in St. Petersburg, is of very great
importance for the effects that may determine on the future structure of
the international scene. Does
not seem to be a chance that this meeting takes place in a time when
the United States are more involved in the presidential campaign, which
in international affairs, while Europe can not be said to have developed
the necessary skills to cope with new and old emergencies that develop on the plane diplomat. This
premise is necessary to frame the meeting as a fact to be classified as
against the West, as a political and military aggregate, hated for
various reasons in Russia and Turkey, which are in this aversion common
ground to be able to develop new strategies and alternative models. It
matters little if the relations between the two states have a difficult
recent past, their differences can be overcome in the name of common
interests. After
the coup, real or perceived, the regime of Erdogan has not had perhaps
expected, supported by Western countries, often veiled by the turkish
president accused of being one of the architects of the maneuver; the
progressive distancing from Europe and increasingly evident is
coinciding with equal by the United States mode and, as regards the
Atlantic Alliance the consequences could be similar. Putin,
agriculture policies of unscrupulous experience, immediately identified
this gap to open and widen the rift between Turkey and the West to
their advantage. The
model which now pursues the head of the Kremlin is to create a wide
area of Eurasian unity, as balancing the presence of the European
Union, under Russian influence, able to trace the boundaries of the
Soviet Union, to which must be added Turkey, of course, and even Iran. It
understands that the project is ambitious, if only for the fact of
trying to put under the same union a Sunni and a Shiite country, distant
not only for religious reasons, but also with opposing geopolitical
visions; just think of Syria. However at this stage Moscow aims at a purely economic aggregation, which can be a starting point for future developments. On
the other hand is in the interests of all stakeholders, including
independent countries that were part of the Soviet Union, such as
Azerbaijan, revive economies, which for different reasons, they need new
stimuli. This
is true for Russia, the subject of Western sanctions for the Ukrainian
issue, for Iran, which came out from sanctions for the nuclear issue,
but hardly to restart its economy and for Turkey, in fact isolated from
Western markets for its political breakthrough in religious and anti-democratic way. It
must be noted, incidentally, that, as regards the European Union, the
senior manager of these developments is Germany, which has often forced
the other countries in Brussels to a political attitude characterized by
deep uncertainty towards these international actors, with the only reason to protect their markets. Brussels
has granted too is Russia, that Turkey, about the behaviors that have
and are taking internationally, not protecting international law and
thus becoming passive accomplices of dangerous attitudes for regional
balance. Of
course the timidity of the other European governments and the
inconsistency of the EU institutions have been the natural contour to
facilitate this situation. The
project of Putin, though, despite being a reality im embryo, must be
closely followed by the West, which should certainly not interfere with
economic or political alliances, which fall under the full sovereignty
of the states, as carefully consider the possible consequences on international structures. Putin
wants to create a zone of influence from which Russia can return to
play the role of a superpower is not a secret: the Kremlin chief has
never hidden these ambitions, which were, even so public as to be
included in his election program. The
fact is that this trend seems to have been snubbed by the timid Obama's
foreign policy and the already well-founded European inconsistency. One
of the consequences is that the Atlantic Alliance lose an associate
considered up to now essential to the chessboard strategy and as an
aggravating Turkey could go to flow in Russian. This
possibility would give out the Middle Eastern side Western military
organization, having a potential enemy on the borders of Europe. This
has to be carefully considering the lack of resolution of the Ukrainian
question, which brings countries alarm that belonged to the Soviet bloc
and entered the Atlantic Alliance. Putin,
ie, tightening closer relations with Ankara would get the dual result
to complicate the plans of Washington and to put pressure on the United
States from the Baltic countries and Eastern Europe. There
is also the possibility that Erdogan is to lead a dangerous game,
coming close to Putin, to provoke a fear in Europe, with which is
undergoing a difficult deal to stop trafficking in human beings that are
moving towards the eastern route , and at the same time to put pressure on the United States, about his stay in the Atlantic Alliance. The
West can pretend to lack of democratic standards in Turkey and the US
can tolerate the ambiguous positions on the Islamic state, or vice
versa, take a hard road to Ankara, consistent with its principles. This option would represent a cost, although high, but would put insurmountable borders on Western principles; certainly
arise the need to think about alternatives, certainly more expensive in
terms of financial and military commitment, which can not be lugging
whole the United States, but that might give birth, finally, a mutual
effective cooperation in European countries, especially in the field of common defense, with the establishment of a European army and a unified foreign policy address. To
do that Brussels should move immediately avoiding the particular
interests as much as possible to look with a wider perspective: it will
be capable of?
La reunión peligrosa entre Putin y Erdogan
La
reunión entre Erdogan y Putin, en San Petersburgo, es de gran
importancia para los efectos que pueden determinar sobre la futura
estructura de la escena internacional. No
parece haber una posibilidad de que esta reunión tiene lugar en un
momento en que los Estados Unidos están más involucrados en la campaña
electoral, que en los asuntos internacionales, mientras que en Europa no
se puede decir que han desarrollado las habilidades necesarias para
hacer frente a nuevos y viejos las emergencias que se desarrollan en el diplomático avión. Esta
premisa es necesario enmarcar la reunión como un hecho que se clasifica
como contra Occidente, como agregado militar y política, odiado por
diversas razones en Rusia y Turquía, que están en esta aversión puntos
en común para poder desarrollar nuevas estrategias y modelos alternativos. Poco
importa si las relaciones entre los dos estados tienen un pasado
reciente difícil, sus diferencias se pueden superar en nombre de los
intereses comunes. Después
del golpe, real o supuesto, el régimen de Erdogan no había esperado tal
vez, con el apoyo de los países occidentales, a menudo veladas por el
presidente turco, acusado de ser uno de los arquitectos de la maniobra; el
alejamiento progresivo de Europa y cada vez más evidente está
coincidiendo con la misma por el modo de Estados Unidos y, en lo que
respecta a la Alianza Atlántica, las consecuencias podrían ser
similares. Putin,
las políticas agrícolas de experiencia sin escrúpulos, identificado de
inmediato esta brecha para abrir y ensanchar la brecha entre Turquía y
Occidente en su propio beneficio. El
modelo que ahora persigue el jefe del Kremlin es la creación de una
amplia zona de la unidad de Eurasia, como el equilibrio de la presencia
de la Unión Europea, bajo la influencia rusa, capaz de trazar las
fronteras de la Unión Soviética, a la que hay que añadir Turquía, por supuesto, e incluso Irán. Se
entiende que el proyecto es ambicioso, aunque sólo sea por el hecho de
tratar de poner bajo la misma cooperativa de un sunita y un país chiíta,
distante no sólo por razones religiosas, sino también con visiones
geopolíticas opuestas; basta pensar en Siria. Sin
embargo en esta etapa Moscú apunta a una agregación puramente
económico, que puede ser un punto de partida para futuros desarrollos. Por
otra parte es en interés de todas las partes interesadas, incluidos los
países independientes que formaban parte de la Unión Soviética, como
Azerbaiyán, economías revivir, que por diferentes razones, que necesitan
nuevos estímulos. Esto
es cierto para Rusia, el tema de las sanciones de Occidente para la
emisión de Ucrania, para Irán, que salió de sanciones por la cuestión
nuclear, pero difícilmente para reiniciar su economía y para Turquía, de
hecho aislado de los mercados occidentales por su avance político de manera religiosa y anti-democrático. Debe
tenerse en cuenta, por cierto, que, en lo que respecta a la Unión
Europea, el gerente principal de estos desarrollos es Alemania, que a
menudo ha obligado a los otros países en Bruselas a una actitud política
caracterizada por una profunda incertidumbre hacia estos actores
internacionales, con la única razón para proteger sus mercados. Bruselas
ha concedido también es Rusia, que Turquía, sobre los comportamientos
que tienen y están tomando a nivel internacional, no protegen el derecho
internacional y convirtiéndose así en cómplices pasivos de actitudes
peligrosas para el equilibrio regional. Por
supuesto, la timidez de los otros gobiernos europeos y la
inconsistencia de las instituciones de la UE han sido el contorno
natural para facilitar esta situación. El
proyecto de Putin, sin embargo, a pesar de ser una realidad im embrión,
debe ser seguido de cerca por el oeste, que por cierto no debe
interferir con las alianzas económicas o políticas, que caen bajo la
plena soberanía de los estados, como considerar cuidadosamente las
posibles consecuencias en las estructuras internacionales. Putin
quiere crear una zona de influencia de la que Rusia puede volver a
jugar el papel de una superpotencia no es un secreto: el jefe del
Kremlin nunca ha ocultado estas ambiciones, que eran, incluso tan
público como para ser incluido en su programa electoral. El
hecho es que esta tendencia parece haber sido rechazado por la política
exterior de Obama tímido y la inconsistencia Europea ya bien fundada. Una
de las consecuencias es que la Alianza Atlántica perder un asociado
considerado hasta ahora esencial para la estrategia de tablero de
ajedrez y como agravante Turquía podría ir a fluir en ruso. Esta
posibilidad sería dar a conocer la organización occidental lado de
Oriente Medio militar, que tiene un potencial enemigo en las fronteras
de Europa. Esto
se tiene que considerar cuidadosamente la falta de resolución de la
cuestión de Ucrania, que trae países alarma que pertenecían al bloque
soviético y entró en la Alianza Atlántica. Putin,
es decir, el endurecimiento de las relaciones más estrechas con Ankara
obtendría el resultado dual para complicar los planes de Washington y
para ejercer presión sobre los Estados Unidos desde los países bálticos y
de Europa del Este. También
existe la posibilidad de que Erdogan es conducir a un juego peligroso,
acercándose a Putin, para provocar el miedo en Europa, con la que está
siendo sometido a un acuerdo difícil de detener el tráfico de seres
humanos que se están moviendo hacia la ruta del este , y al mismo tiempo para ejercer presión sobre los Estados Unidos, acerca de su estancia en la Alianza atlántica. Occidente
puede pretender a la falta de normas democráticas en Turquía y los
EE.UU. pueden tolerar las posiciones ambiguas sobre el estado islámico, o
viceversa, se toma un camino difícil de Ankara, en consonancia con sus
principios. Esta opción representaría un coste, aunque alta, pero pondría fronteras insalvables en los principios occidentales; sin
duda surgir la necesidad de pensar en alternativas, sin duda, más
costoso en términos de compromiso financiero y militar, que no puede ser
arrastraba todo Estados Unidos, pero que podría dar a luz, por último,
una efectiva cooperación mutua en los países europeos, especialmente en el campo de la defensa común, con la creación de un ejército europeo y una dirección de la política exterior unificada. Para
hacer que Bruselas debería pasar de inmediato evitando los intereses
particulares tanto como sea posible a mirar con una perspectiva más
amplia: será capaz de hacer?
Die gefährliche Treffen zwischen Putin und Erdogan
Das
Treffen zwischen Erdogan und Putin in St. Petersburg, ist von sehr
großer Bedeutung für die Effekte, die über die künftige Struktur der
internationalen Szene bestimmen kann. Scheint
nicht eine Chance zu sein, dass dieses Treffen in einer Zeit in
Anspruch nimmt als die Vereinigten Staaten in der
Präsidentschafts-Kampagne mehr beteiligt sind, die in den
internationalen Angelegenheiten, während Europa kann nicht gesagt
werden, um die notwendigen Fähigkeiten entwickelt mit neuen zu
bewältigen und alt Notfälle, die auf der Ebene Diplomat entwickeln. Diese
Prämisse ist notwendig, um die Sitzung zu gestalten als eine Tatsache,
wie gegen den Westen zu klassifizieren sind, als politische und
militärische Aggregat, hasste die aus verschiedenen Gründen in Russland
und der Türkei, die in dieser Abneigung gemeinsame Basis sind in der
Lage sein, neue Strategien zu entwickeln und Alternative Modelle. Es
ist wenig, wenn die Beziehungen zwischen den beiden Staaten haben eine
schwierige jüngsten Vergangenheit ihre Differenzen im Namen der
gemeinsamen Interessen überwunden werden. Nach
dem Putsch, real oder wahrgenommen wird, hat das Regime von Erdogan
nicht vielleicht erwartet hatte, von den westlichen Ländern, die von den
Präsidenten verschleiert oft türkisch von einer der Architekten des
Manövers vorgeworfen; die
fortschreitende Distanzierung von Europa und immer deutlicher wird
zeitgleich mit gleich von den Vereinigten Staaten Modus und, wie die
Atlantische Allianz in Bezug auf die Folgen ähnlich sein könnte. Putin,
der Agrarpolitik von skrupellosen Erfahrung, sofort diese Lücke
identifiziert zu öffnen und die Kluft zwischen der Türkei und dem Westen
zu ihrem Vorteil zu erweitern. Das
Modell, das jetzt den Kopf des Kreml verfolgt ist ein weites Gebiet der
eurasischen Einheit zu schaffen, wie die Präsenz der Europäischen Union
balancieren, unter russischem Einfluss, in der Lage, die Grenzen der
Sowjetunion zu verfolgen, auf die hinzugefügt werden müssen, Türkei, natürlich, und auch Iran. Es
versteht, dass das Projekt ehrgeizig ist, wenn auch nur für die
Tatsache, zu versuchen, unter derselben Gewerkschaft setzen eine
sunnitische und eine schiitische Land, entfernt nicht nur aus religiösen
Gründen, sondern auch mit geopolitischen Visionen gegenüberliegt; man denke nur an Syrien. Doch
in dieser Phase zielt darauf ab, Moskau zu einem rein wirtschaftlichen
Aggregation, die als Ausgangspunkt für zukünftige Entwicklungen sein
kann. Auf
der anderen Seite ist, wieder zu beleben Volkswirtschaften im Interesse
aller Beteiligten, einschließlich der unabhängigen Staaten, die Teil
der Sowjetunion, wie Aserbaidschan waren, die aus verschiedenen Gründen
neue Reize, die sie benötigen. Dies
gilt für Russland, das Thema der westlichen Sanktionen für die
ukrainische Ausgabe, für den Iran, die für die nukleare Frage von
Sanktionen kam heraus, aber kaum seine Wirtschaft neu zu starten und für
die Türkei in der Tat aus den westlichen Märkten isoliert für seine politischen Durchbruch in religiösen und antidemokratische Weise. Es
muss übrigens darauf hingewiesen werden, dass, wie der Europäischen
Union, der Senior Manager dieser Entwicklungen ist Deutschland, die oft
die anderen Länder in Brüssel zu einer politischen Haltung durch tiefe
Unsicherheit gegenüber diesen internationalen Akteuren gekennzeichnet
gezwungen hat, mit der einzige Grund, ihre Märkte zu schützen. Brüssel
hat auch gewährt wird, Russland, die Türkei, über die Verhaltensweisen,
die international haben und einnehmen, kein internationales Recht zu
schützen und damit passiven Komplizen gefährlicher Einstellungen für das
regionale Gleichgewicht zu werden. Natürlich
ist die Ängstlichkeit der anderen europäischen Regierungen und die
Widersprüchlichkeit der EU-Institutionen haben die natürliche Kontur
gewesen, diese Situation zu erleichtern. Das
Projekt von Putin, obwohl trotz Realität im Embryo zu sein, müssen eng
mit dem Westen folgen, der sollte auf jeden Fall nicht mit
wirtschaftlichen oder politischen Allianzen stören, die unter der vollen
Souveränität der Staaten fallen, wie sorgfältig die möglichen
Konsequenzen berücksichtigen auf internationaler Strukturen. Putin
will eine Einflusszone zu schaffen, aus denen Russland zurückkehren
kann die Rolle einer Supermacht zu spielen, ist kein Geheimnis: der
Kreml-Chef hat nie diese Ambitionen verborgen, die waren sogar so
öffentlich wie in seinem Wahlprogramm aufgenommen werden. Tatsache
ist, dass sich dieser Trend durch die schüchterne Obamas Außenpolitik
den Kopf gestoßen zu haben scheint und die bereits fundierte europäische
Inkonsistenz. Eine
der Folgen ist, dass die Atlantische Allianz ein Associate verlieren
als bisher wesentlich für die Schachbrett-Strategie und als
erschwerender Türkei gehen könnte in Russisch zu fließen. Diese
Möglichkeit würde den Nahen Osten Seite westliche militärische
Organisation geben, einen potentiellen Feind an den Grenzen von Europa
haben. Dies
muss sorgfältig die mangelnde Auflösung der ukrainischen Frage unter
Berücksichtigung, welche Länder Alarm bringt, die dem Sowjetblock
gehörten und trat in die Atlantische Allianz. Putin,
das heißt, die Verschärfung engere Beziehungen mit Ankara würde das
duale Ergebnis zu erhalten, die Pläne von Washington zu erschweren und
aus den baltischen Ländern und Osteuropa Druck auf die Vereinigten
Staaten zu bringen. Es
besteht auch die Möglichkeit, dass Erdogan ist ein gefährliches Spiel
zu führen, kommt nahe an Putin, Angst in Europa zu provozieren, mit
denen ein schwieriges Geschäft unterliegt den Menschenhandel zu stoppen,
die in Richtung der östlichen Route bewegen und zugleich Druck auf die Vereinigten Staaten auszuüben, damit, über seinen Aufenthalt in der Atlantischen Allianz. Der
Westen kann zu Mangel an demokratischen Standards in der Türkei
vorgeben und den USA können die mehrdeutigen Positionen auf dem
islamischen Staat, oder umgekehrt, nehmen Sie einen harten Weg nach
Ankara, im Einklang mit ihren Prinzipien tolerieren. Diese Option würde bedeuten Kosten, obwohl hoch, würde aber unüberwindliche Grenzen auf westlichen Prinzipien setzen; entstehen
sicherlich die Notwendigkeit, über Alternativen nachzudenken,
sicherlich teurer in Bezug auf die finanzielle und militärische
Engagement, die die Vereinigten Staaten Schleppen Ganzes kann nicht
sein, aber das könnte gebären schließlich eine gegenseitige effektive
Zusammenarbeit in den europäischen Ländern, vor allem in auf
dem Gebiet der gemeinsamen Verteidigung, mit der Errichtung einer
europäischen Armee und eine einheitliche außen~~POS=TRUNC-Adresse. Um
das zu tun Brüssel sollte sofort unter Vermeidung der besonderen
Interessen so weit wie möglich zu bewegen mit einer breiteren
Perspektive zu betrachten: sie werden in der Lage?
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