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mercoledì 10 agosto 2016
La battaglia di Aleppo: punto cruciale della guerra siriana
La battaglia di Aleppo sembra diventare decisiva per il futuro della Siria. Se, ormai è fuori discussione la presenza di Assad nel futuro del paese siriano, occorre capire come potrà essere questo assetto. L’abilità del dittatore di Damasco, dato più volte per spacciato, è stata quella di aspettare il corso degli eventi, senza mai mettere in dubbio il suo posto di potere: certamente ha subito delle sconfitte, ma non ha mai perso la guerra, perchè è stato, prima favorito dall’incerta risposta politica internazionale, poi dalla divisione dei suoi avversari interni ed infine dall’aiuto russo, arrivato quando le sorti del conflitto sembravano volgere verso la sconfitta per le forze regolari siriane. Adesso l’obiettivo di Assad, e di chi lo sostiene, è quello di perdere meno porzione di territorio possibile di quello che può restare sotto la sua sovranità. Se si da per scontato, che sarà impossibile per Damasco, mantenere l’integrità territoriale precedente all’inizio della guerrra, è importante concentrarsi su quali confini Assad voglia mantenere sotto il proprio controllo. Sicuramente l’intenzione del regime è quella di controllare la parte occidentale del paese, compresa la costa ele città principali, lasciando le zone orientali al controllo dell’opposizione moderata, una volta eliminato lo Stato islamico dal teatro di guerra. Una considerazione a parte riguarda il territorio curdo, che ha dato un grosso contributo contro le formazioni del califfato ed ambisce ad avere una propria entità giuridica, ma che, dopo il recente incontro tra Putin ed Erdogan, è destinata a non concretizzarsi. Per i curdi la soluzione migliore che potrà verificarsi sarà una sorta di autonomia federale comunque sotto il controllo di Damasco. In questo quadro la città di Aleppo, che è la più popolosa del paese, anche più della capitale, è ritenuto un obiettivo fondamentale per le forze di Assad, non solo per l’importanza storica, politica ed economica che riveste la città all’interno del progetto della Siria futura, ma perchè rappresenta un importante crocevia strategico ed una rilevanza a livello di immagine, in cui una sua eventuale perdita, avrebbe effetti nefasti sul destino del conflitto. Attualmente le forze ribelli avrebbero rotto l’accerchiamento delle truppe di Assad, limitandone anche le vie di rifornimento. Le battaglie sono molto cruente e generano una grave crisi sanitaria ed umanitaria. AL centro di questo problema ci sono ben 1.500.000 civili, privi di ogni sostentamento, dell’energia elettrica e dell’acqua potabile, per cui la popolazione è costretta ad utilizzare acqua contaminata, aggiungendo ulteriori problemi sanitari a quelli causati dalla guerra. La concentrazione dei combattenti presenti ad Aleppo non consente di avere previsioni ottimistiche sul futuro della battaglia: alle forze siriane si sono aggiunti gli Hezbollah ed i combattenti iraniani, mentre sull’altro versante alle milizie sunnite si sarebbero aggiunti combattenti uiguri provenienti dalla Cina. Questo assembramento rende l’idea dell’importanza del controllo di Aleppo, che è ritenuto fondamentale da entrambi gli schieramenti ed annuncia un immediato futuro di scontri e violenze di livello sempre più elevato; infatti una conquista da parte dello schieramento avverso ad Assad potrebbe impedire il suo progetto di sovranità su quella parte del paese che aveva progettato e ciò comporterebbe una minaccia costante per Damasco, anche nel caso di un raggiungimento di un ipotetico accordo tra le parti in causa. Per le Nazioni Unite è quindi indispensabile aprire dei corridoi umanitari prima che la battaglia diventi ancora più sanguinosa per permettere il ricovero dei feriti e l’evacuazione del maggiore numero possibile di civili. Ma ancora una volta tutta la diplomazia sembra essere impreparata e colta di sorpresa da una guerra che dimostra sempre un lato peggiore anche del recente passato. Senza un tavolo di confronto dove la Russia e gli Stati Uniti esercitino il loro potere la questione siriana è destinata a durare ancora a lungo.
The battle of Aleppo: crux of the Syrian war
The battle of Aleppo seems to become decisive for the future of Syria. If,
by now is beyond question the presence of Assad in the future of the
Syrian country, we need to understand how this can be set-up. The
ability of the dictator of Damascus, gave up on him several times, was
to wait for the course of events, without ever questioning his place of
power: certainly suffered defeats, but never lost the war, because was
first encouraged by the uncertain international political response,
then by the division of its internal opponents and finally by that
Russian, arrived when the tide seemed to turn towards defeat for the
Syrian regular forces. Now the goal of Assad, and who supports it, is to lose less of territory as possible of what may remain under its sovereignty. If
it is assumed that it will be impossible to Damascus, keep the old
territorial integrity at the beginning of the war going, it is important
to focus on what boundaries Assad wants to maintain under its control. Surely
the intention of the regime is to control the western part of the
country, including major cities ele coast, leaving the eastern areas to
the moderate opposition control, after elimination of the Islamic state
from the theater of war. A
separate consideration regards the Kurdish territory, which has been
heavily involved against the formations of the caliphate and aims to
have its own legal entity, but that after the recent meeting between
Putin and Erdogan, is not going to materialize. For the Kurds the best solution that will occur will be a kind of federal autonomy still under the control of Damascus. In
this context, the city of Aleppo, which is the most populous of the
country, even in the capital, is considered a fundamental objective for
the forces of Assad, not only for its historical importance, political
and economic lining the city within project
Syria's future, but because it represents an important strategic
crossroads and a significance in terms of image, in which a possible
loss, would have adverse effects on the fate of the conflict. Currently the rebel forces would break the encirclement of the troops of Assad, also limiting their supply routes. The battles are very bloody and generate a serious health and humanitarian crisis. At
the core of this problem, there are a total of 1,500,000 civilians,
deprived of any livelihood, electricity and drinking water, so the
population is forced to use contaminated water, adding more health
problems than those caused by the war. The
concentration of the fighters present in Aleppo does not allow to have
optimistic forecasts about the future of the battle: the Syrian forces
and Hezbollah fighters Iranians are added, while on the other side of
Sunni militias would be added fighters Uighurs from China. This
gathering gives an idea of the importance of control of Aleppo, which
is considered crucial by both parties and announces the immediate
future of clashes and increasing level of violence; In
fact a conquest of the grid against Assad could prevent its sovereignty
project on that part of the country who had planned and this would lead
to a constant threat to Damascus, even in the case of a achieving a
hypothetical agreement between the parties. For
the United Nations is indispensable to open humanitarian corridors
before the battle will become even bloodier to allow the hospitalization
of the injured and the evacuation of the largest possible number of
civilians. But
again all the diplomacy seems to be unprepared and caught off guard by a
war that always shows a downside even the recent past. Without a round table where Russia and the United States exercising their power the Syrian issue is bound to last for long.
La batalla de Alepo: quid de la guerra de Siria
La batalla de Alepo parece ser decisivo para el futuro de Siria. Si,
por ahora está fuera de toda duda la presencia de Assad en el futuro
del país sirio, tenemos que entender cómo esto puede ser puesta en
marcha. La
capacidad del dictador de Damasco, renunció a él varias veces, era de
esperar el curso de los acontecimientos, sin siquiera cuestionar su
lugar de poder: desde luego sufrió derrotas, pero nunca perdió la
guerra, porque fue
alentado por primera vez por la respuesta política internacional
incierto, entonces por la división de sus oponentes internos y, por
último, que el ruso, llegado cuando la marea parecía girar hacia la
derrota de las fuerzas regulares sirias. Ahora
el objetivo de Assad, y que lo soporta, es perder menos del territorio
como sea posible de lo que puede permanecer bajo su soberanía. Si
se supone que va a ser imposible de Damasco, mantener la integridad
territorial de edad al inicio de la guerra en marcha, es importante
centrarse en lo límites Assad quiere mantener bajo su control. Sin
duda, la intención del régimen es el control de la parte occidental del
país, incluyendo las principales ciudades ele costa, dejando las áreas
del este al control de la oposición moderada, tras la eliminación del
estado islámico desde el teatro de la guerra. Una
consideración aparte que se refiere al territorio kurdo, que ha sido
muy involucrado en contra de las formaciones del califato y aspira a
tener su propia entidad legal, pero que después de la reciente reunión
entre Putin y Erdogan, no se va a materializar. Para los kurdos la mejor solución que se producirá será una especie de autonomía federal todavía bajo el control de Damasco. En
este contexto, la ciudad de Alepo, que es la más poblada del país,
incluso en la capital, se considera un objetivo fundamental para las
fuerzas de Assad, no sólo por su importancia histórica, política y
económica que reviste la ciudad dentro de proyectar
el futuro de Siria, sino porque representa un importante punto
estratégico y un significado en términos de imagen, en la que una
posible pérdida, tendría efectos adversos sobre la suerte del conflicto.
Actualmente las fuerzas rebeldes se romperían el cerco de las tropas de Assad, también limitar sus vías de suministro. Las batallas son muy sangrienta y generan una grave crisis sanitaria y humanitaria. En
el núcleo de este problema, hay un total de 1.500.000 civiles, privados
de cualquier medio de vida, la electricidad y el agua potable, por lo
que la población se ve obligada a utilizar agua contaminada, añadiendo
más problemas de salud que los causados por la guerra. La
concentración de los combatientes presentes en Alepo no permiten tener
previsiones optimistas sobre el futuro de la batalla: se añaden las
fuerzas sirias y los combatientes de Hezbolá iraníes, mientras que en el
otro lado de las milicias sunitas serían combatientes añadido uigures
de China. Este
encuentro da una idea de la importancia del control de Alepo, que se
considera fundamental por ambas partes y anuncia el futuro inmediato de
los enfrentamientos y creciente nivel de violencia; De
hecho, una conquista de la red contra Assad podría evitar que su
proyecto de soberanía en esa parte del país que había planeado y esto
llevaría a una amenaza constante a Damasco, incluso en el caso de una
hipotética lograr un acuerdo entre las partes. Para
las Naciones Unidas es indispensable para abrir corredores humanitarios
antes de la batalla será aún más sangrienta para permitir la
hospitalización de los heridos y la evacuación de la mayor cantidad
posible de civiles. Pero,
de nuevo toda la diplomacia parece no estar preparados y sorprendido
por una guerra que siempre muestra una desventaja incluso el pasado
reciente. Sin una mesa redonda donde Rusia y los Estados Unidos ejercer su poder el tema sirio está obligado a durar por mucho tiempo.
Die Schlacht von Aleppo: Kern des syrischen Krieg
Die Schlacht von Aleppo scheint für die Zukunft Syriens entscheidend zu werden. Wenn
mittlerweile außer Frage ist die Anwesenheit von Assad in die Zukunft
des syrischen Land, müssen wir verstehen, wie diese eingerichtet werden
kann. Die
Fähigkeit des Diktators von Damaskus, gab mehrmals auf ihn, war für den
Verlauf der Ereignisse zu warten, ohne jemals seinen Platz der Macht in
Frage: sicherlich Niederlagen erlitten, verlor aber nie den Krieg, weil
zuerst
von der unsicheren internationalen politischen Reaktion gefördert
wurde, dann durch die Teilung seiner internen Gegner und schließlich von
diesem russischen kam, wenn die Flut in Richtung Niederlage für die
syrischen regulären Truppen zu drehen schien. Nun
ist das Ziel von Assad, und die es unterstützt, ist zu verlieren,
weniger Territorium wie möglich von dem, was unter seiner Hoheit
bleiben. Wenn
angenommen wird, dass es am Anfang die alte territoriale Integrität zu
Damaskus, halten des Krieges gehen unmöglich sein wird, ist es wichtig,
sich auf das konzentrieren, was Grenzen Assad will unter ihrer Kontrolle
zu halten. Sicherlich
ist die Absicht des Regimes ist es, den westlichen Teil des Landes zu
kontrollieren, einschließlich der wichtigsten Städte ele Küste, die
östlichen Gebiete der gemäßigten Opposition Kontrolle verlassen, nach
der Eliminierung des islamischen Staates vom Kriegsschauplatz. Eine
gesonderte Betrachtung in Bezug auf die kurdische Gebiet, das gegen den
Formationen des Kalifats stark beteiligt war und ist bestrebt, seine
eigene Rechtspersönlichkeit haben, aber, dass nach dem jüngsten Treffen
zwischen Putin und Erdogan, wird sich nicht zustande. Für die Kurden ist die beste Lösung, die eine Art Bundes Autonomie immer noch unter der Kontrolle von Damaskus wird auftreten. In
diesem Zusammenhang ist die Stadt Aleppo, die das bevölkerungsreichste
des Landes ist, auch in der Hauptstadt, ist ein grundlegendes Ziel für
die Kräfte des Assad betrachtet, nicht nur wegen seiner historischen
Bedeutung, politische und wirtschaftliche Auskleidung der Stadt
innerhalb projizieren
Syriens Zukunft, sondern weil es eine wichtige strategische Kreuzung
und eine Bedeutung in Bezug auf die Bild darstellt, in dem ein möglicher
Verlust, würde über das Schicksal des Konflikts negative Auswirkungen
haben. Derzeit werden die Rebellen würden die Einkreisung der Truppen von Assad zu brechen, auch ihre Versorgungswege zu begrenzen. Die Kämpfe sind sehr blutig und eine ernste Gesundheit und humanitäre Krise zu generieren. Im
Kern dieses Problems gibt es insgesamt 1,5 Millionen Zivilisten,
beraubt jeder Lebensunterhalts, Strom und Trinkwasser, so wird die
Bevölkerung gezwungen, verunreinigtes Wasser zu verwenden, mehr
gesundheitliche Probleme Zugabe als die durch den Krieg verursachten. Die
Konzentration der anwesenden Kämpfer in Aleppo erlaubt keine
optimistischen Prognosen über die Zukunft der Schlacht zu haben: die
syrischen Truppen und Hisbollah-Kämpfer Iraner hinzugefügt werden,
während auf der anderen Seite des sunnitischen Milizen Kämpfer
hinzugefügt würden Uiguren aus China. Dieses
Treffen gibt eine Vorstellung von der Bedeutung der Kontrolle von
Aleppo, die von beiden Parteien als entscheidend angesehen wird, und
gibt die sofortige Zukunft von Auseinandersetzungen und zunehmende
Gewalt; In
der Tat eine Eroberung des Gitters gegen Assad könnte seine
Souveränität Projekt auf diesem Teil des Landes zu verhindern, die
geplant hatten, und dies auf eine ständige Bedrohung für Damaskus, auch
im Fall einer Verwirklichung eines hypothetischen Vereinbarung zwischen
den Parteien führen würde. Für
die Vereinten Nationen ist unverzichtbar humanitäre Korridore zu
öffnen, bevor die Schlacht noch blutiger werden die Hospitalisierung des
Verletzten und die Evakuierung der größtmögliche Anzahl von Zivilisten
zu ermöglichen. Aber
noch einmal die ganze Diplomatie scheint nicht vorbereitet zu sein und
unvorbereitet von einem Krieg, der immer eine Kehrseite zeigt auch die
jüngste Vergangenheit. Ohne
einen runden Tisch, an dem Russland und die Vereinigten Staaten ihre
Macht die syrische Frage Ausübung gebunden ist für lange dauern.
La bataille d'Alep: crux de la guerre syrienne
La bataille d'Alep semble devenir décisive pour l'avenir de la Syrie. Si,
maintenant est hors de question la présence d'Assad à l'avenir du pays
syrien, nous devons comprendre comment cela peut être mis en place. La
capacité du dictateur de Damas, a abandonné sur lui à plusieurs
reprises, était d'attendre le cours des événements, sans jamais remettre
en question sa place du pouvoir: a certainement souffert des défaites,
mais jamais perdu la guerre, parce que a
d'abord été encouragé par la réponse politique internationale
incertaine, puis par la division de ses adversaires internes et enfin
par celle de Russie, est arrivé quand la marée semblait se tourner vers
la défaite pour les forces régulières syriennes. Maintenant,
l'objectif d'Assad, et qui prend en charge, est de perdre moins de
territoire que possible de ce qui peut rester sous sa souveraineté. Si
l'on suppose qu'il sera impossible de Damas, garder l'ancienne
intégrité territoriale au début de la guerre en cours, il est important
de se concentrer sur ce que les limites Assad veut maintenir sous son
contrôle. Certes,
l'intention du régime est de contrôler la partie occidentale du pays, y
compris la côte de grandes villes, laissant les régions de l'est au
contrôle de l'opposition modérée, après élimination de l'Etat islamique
du théâtre de la guerre. Un
examen séparé concerne le territoire kurde, qui a été fortement
impliqué contre les formations du califat et vise à avoir sa propre
entité juridique, mais que, après la récente rencontre entre Poutine et
Erdogan, ne va pas se matérialiser. Pour les Kurdes la meilleure solution qui se produira sera une sorte d'autonomie fédérale encore sous le contrôle de Damas. Dans
ce contexte, la ville d'Alep, qui est la plus peuplée du pays, même
dans la capitale, est considéré comme un objectif fondamental pour les
forces de Assad, non seulement pour son importance historique, politique
et économique qui tapisse la ville dans projeter
l'avenir de la Syrie, mais parce qu'il représente un important
carrefour stratégique et une signification en termes d'image, dans
lequel une éventuelle perte, aurait des effets néfastes sur le sort du
conflit. Actuellement, les forces rebelles se briser l'encerclement des troupes d'Assad, limitant aussi leurs voies d'approvisionnement. Les combats sont très sanglante et génèrent une santé grave et la crise humanitaire. Au
cœur de ce problème, il y a un total de 1.500.000 civils, privés de
toute vie, l'électricité et l'eau potable, de sorte que la population
est forcée d'utiliser l'eau contaminée, en ajoutant plus de problèmes de
santé que ceux causés par la guerre. La
concentration des combattants présents à Alep ne permet pas d'avoir des
prévisions optimistes quant à l'avenir de la bataille: les forces
syriennes et les combattants du Hezbollah Iraniens sont ajoutés, tandis
que de l'autre côté des milices sunnites seraient ajoutés combattants
Ouïghours de Chine. Cette
rencontre donne une idée de l'importance du contrôle d'Alep, qui est
considéré comme crucial par les deux parties et annonce l'avenir
immédiat des affrontements et l'augmentation du niveau de violence; En
fait, une conquête de la grille contre Assad pourrait empêcher son
projet de souveraineté sur cette partie du pays qui avait planifié et
cela conduirait à une menace constante à Damas, même dans le cas d'une
réalisation d'un hypothétique accord entre les parties. Pour
les Nations Unies est indispensable d'ouvrir des couloirs humanitaires
avant la bataille deviendra encore plus sanglante pour permettre
l'hospitalisation des blessés et l'évacuation du plus grand nombre
possible de civils. Mais
encore une fois toute la diplomatie semble être pris au dépourvu et
pris au dépourvu par une guerre qui montre toujours un inconvénient,
même le passé récent. Sans une table ronde où la Russie et les États-Unis d'exercer leur pouvoir la question syrienne est liée à durer longtemps.
A batalha de Aleppo: cerne da guerra síria
A batalha de Aleppo parece tornar-se decisiva para o futuro da Síria. Se,
até agora está fora de questão a presença de Assad no futuro do país da
Síria, precisamos entender como isso pode ser set-up. A
capacidade do ditador de Damasco, deu-se sobre ele várias vezes, era de
esperar que o curso dos acontecimentos, sem nunca questionar seu lugar
de poder: certamente sofreram derrotas, mas nunca perdeu a guerra,
porque foi
encorajado pela primeira vez pela resposta política internacional
incerto, seguida pela divisão de seus adversários internos e,
finalmente, por que o russo, chegou quando a maré parecia virar-se para a
derrota para as forças regulares sírias. Agora,
o objetivo de Assad, e quem o suporta, é perder menos do território
quanto possível do que podem permanecer sob a sua soberania. Se
presume-se que será impossível para Damasco, manter a integridade
territorial de idade no início da guerra em curso, é importante se
concentrar no que limites Assad quer manter sob seu controle. Certamente
a intenção do regime é o de controlar a parte ocidental do país,
incluindo as principais cidades ELE costa, deixando as áreas do leste
para o controle da oposição moderada, após a eliminação do Estado
islâmico do teatro de guerra. Uma
análise separada respeita ao território curdo, que tem sido fortemente
envolvido contra as formações do califado e pretende ter a sua própria
personalidade jurídica, mas que, após a recente reunião entre Putin e
Erdogan, não vai se materializar. Para os curdos a melhor solução que irá ocorrer será uma espécie de autonomia federal ainda sob o controle de Damasco. Neste
contexto, a cidade de Aleppo, que é o mais populoso do país, mesmo na
capital, é considerada um objectivo fundamental para as forças de Assad,
não só pela sua importância histórica, política e económica que reveste
a cidade dentro projetar
o futuro da Síria, mas porque representa uma importante encruzilhada
estratégica e um significado em termos de imagem, em que uma possível
perda, teria efeitos adversos sobre o destino do conflito. Atualmente, as forças rebeldes iria quebrar o cerco das tropas de Assad, também limitar as suas rotas de abastecimento. As batalhas são muito sangrenta e gerar uma grave para a saúde e crise humanitária. No
cerne deste problema, há um total de 1.500.000 civis, privados de
qualquer subsistência, electricidade e água potável, para que a
população é forçada a usar água contaminada, acrescentando mais
problemas de saúde do que aqueles causados pela guerra. A
concentração dos lutadores presentes em Aleppo não permite ter
previsões otimistas sobre o futuro da batalha: as forças sírias e
combatentes do Hezbollah iranianos são adicionados, enquanto do outro
lado das milícias sunitas seriam adicionados combatentes uigures da
China. Este
encontro dá uma ideia da importância do controle de Aleppo, que é
considerado fundamental por ambas as partes e anuncia o futuro imediato
de confrontos e aumento do nível de violência; Na
verdade, uma conquista da grade contra Assad poderia impedir seu
projeto de soberania sobre a parte do país que haviam planejado e isso
levaria a uma ameaça constante para Damasco, mesmo no caso de uma
realização de um acordo hipotético entre as partes. Para
as Nações Unidas é indispensável para abrir corredores humanitários
antes da batalha se tornará ainda mais sangrenta para permitir que a
hospitalização dos feridos e a evacuação do maior número possível de
civis. Mas,
novamente toda a diplomacia parece ser despreparados e apanhado
desprevenido por uma guerra que sempre mostra uma desvantagem mesmo o
passado recente. Sem uma mesa redonda onde a Rússia e os Estados Unidos exerçam o seu poder a questão síria é obrigado a durar por muito tempo.
Сражение Алеппо: сутью сирийской войны
Сражение Алеппо, кажется, станет решающим для будущего Сирии. Если,
к настоящему времени не подлежит сомнению присутствие Асада в будущем
сирийского страны, мы должны понять, как это может быть набор на-. Способность
диктатора Дамаска, отказался от него несколько раз, должен был ждать,
пока ход событий, никогда не под сомнение его место силы: конечно,
терпели поражения, но никогда не проиграл войну, потому что впервые
был воодушевлен неопределенной международной политической реакции, а
затем разделением его внутренних противников и, наконец, что русский,
прибыл, когда прилив, казалось, повернуть в сторону поражения для
сирийских регулярных сил. Теперь
цель Асада, и кто поддерживает его, значит потерять меньше территории,
как это возможно, что может оставаться под его суверенитетом. Если
предположить, что это будет невозможно в Дамаск, сохранить старую
территориальную целостность в начале войны происходит, важно, чтобы
сосредоточиться на том, что границы Асад хочет сохранить под своим
контролем. Конечно,
намерение режима является контроль западную часть страны, в том числе
крупных городов Эле побережья, оставляя восточные районы с умеренным
контролем оппозиции, после ликвидации исламского государства от театра
военных действий. Отдельное
рассмотрение касается курдской территории, которая активно участвует
против формирований халифата и стремится иметь свое собственное
юридическое лицо, но что после недавней встречи Путина и Эрдогана, не
собирается материализуются. Для
курдов лучшее решение, которое будет происходить будет своего рода
федеральной автономии все еще находится под контролем Дамаска. В
связи с этим, город Алеппо, который является самой густонаселенной
страны, даже в столице, считается одной из основных задач для сил Асада,
а не только своей исторической важности, политической и экономической
выравнивая город в пределах проекта
будущего Сирии, а потому, что она представляет собой стратегически
важные перекрестки и значение с точки зрения образа, в котором возможная
потеря, будет оказывать неблагоприятное воздействие на судьбу
конфликта. В настоящее время силы повстанцев нарушило бы окружение войск Асада, а также ограничения их маршрутов поставок. Бои очень кровавая и порождают серьезную опасность для здоровья и гуманитарного кризиса. В
основе этой проблемы, есть в общей сложности 1500000 гражданских лиц,
лишены каких-либо средств к существованию, электричества и питьевой
воды, так что население вынуждено использовать загрязненную воду,
добавляя больше проблем со здоровьем, чем те, вызванные войной. Концентрация
боевиков, присутствующих в Алеппо не позволяет иметь оптимистичные
прогнозы по поводу будущего боя: сирийские силы и Хезболла бойцы иранцы
добавляются, а с другой стороны суннитских ополченцев будут добавлены
истребители уйгурам из Китая. Эта
встреча дает представление о важности контроля Алеппо, который
считается ключевым обеими сторонами и объявляет ближайшее будущее
столкновений и растущего уровня насилия; На
самом деле завоевание сетки против Асада может помешать его
суверенитету проекта на той части страны, которые планировали, и это
приведет к постоянной угрозе в Дамаск, даже в случае включения
достижения гипотетического соглашения между сторонами. Для
Организации Объединенных Наций является необходимым условием для
открытия гуманитарных коридоров перед началом битвы станут еще более
кровавыми, чтобы позволить госпитализацию раненых и эвакуации
максимально возможного числа гражданских лиц. Но
опять-таки все дипломатия, кажется, неподготовленной и застигнуты
врасплох войной, которая всегда показывает обратную сторону даже в
недавнем прошлом. Без круглого стола, где Россия и Соединенные Штаты, осуществляющие свою власть сирийский вопрос обязан длиться долго.
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