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mercoledì 24 agosto 2016
أطلقت كوريا الشمالية صاروخا باليستيا
ان كوريا الشمالية إجراء إطلاق صاروخ باليستي، ربما قادرة على حمل رؤوس نووية، من غواصة، أمام ساحلها الشرقي. هذه
الانطلاقة هي الأحدث في سلسلة من عمليات إطلاق أخرى أجريت في المقابل
مفتوح مع قرارات الأمم المتحدة، ضد استخدام هذه التكنولوجيا العسكرية، كما
يبدو أن بيونغ يانغ. حقيقة يشجب خطر دائم تلوح في شبه الجزيرة الكورية، بسبب تجاوزات نظام كوريا الشمالية. يبدو أن أسباب استفزاز آخر من قبل بيونغ يانغ أن يكون النظام الخارجي والنظام الداخلي. وفيما
يتعلق السيناريو الدولي، وإطلاق علامات نفاد الصبر الألف مع بيونغ يانغ،
لمناورات مشتركة، الآن أصبح سنويا، بين القوات المسلحة لكوريا الجنوبية
والولايات المتحدة. والغرض
من هذه المناورات هو إعداد الدفاع عن سيول من هجمات محتملة من الخارج،
خاصة من كوريا الشمالية التي هددت مرارا دولة كوريا الجنوبية، على حد سواء
لفظيا، وبأعمال عسكرية معادية. انها واحدة من هذه التهديدات، والبيان الصادر عن جمهورية كوريا الديمقراطية الشعبية، والقدرة على توجيه ضربة نووية ضد سيول. تنصرف النية لممارسة الدفاع الوقائي من الأراضي الكورية الشمالية ضد وجود القوات الأمريكية في المياه الكورية. يجب
تحديد أن هذه التهديدات تتكرر في كل مرة يتم تنفيذ هذه التمارين مع هذا
التكرار يمكنك أن تقرأ الرغبة في بيونغ يانغ للضغط على سكانها. من ناحية أخرى على خطورة هذه الإجراءات العسكرية، يؤدي إلى رفع إمكانية أن حادث قادرة على التسبب في تصعيد. أما
بالنسبة للجبهة الداخلية، إطلاق صاروخ باليستي، يجب أن توضع في علاقة مع
عمليات الجيش في كوريا الشمالية ستقوم به في المنطقة المنزوعة السلاح،
الحاضر بين البلدين. قوات بيونغ يانغ، في الواقع، فإنها ستكون وضع قدرا كبيرا من الألغام من الجانب الشمالي من الحدود. وثمة
خيار واحد، وهو ما يجري بحثها بعناية، لذلك هو أن العملية يمكن أن توجه،
وليس ذلك بكثير على كوريا الجنوبية، وكذلك تجاه المعارضين المحلية، بما في
ذلك العديد من الجنود، الذين يحاولون الفرار إلى الجنوب. معنى
هذه العملية قد تبدو، ثم، للحد من الهرب من البلاد، والناجمة عن الفقر
والمجاعة ومن المستحيل على خلاف ذلك للتعبير عن المعارضة. وفي هذا الصدد يجب علينا أن نتذكر رحلة إلى كوريا الجنوبية، وهو ثاني أعلى دبلوماسي في الحاضر سفارة كوريا الشمالية قادرة على لندن. إشارة واضحة إلى أنه حتى في الطبقات الحاكمة في البلاد، ومستوى السخط يتزايد.
lunedì 22 agosto 2016
Assad provoca una questione curda
Dietro i nuovi obiettivi siriani, identificati nelle postazioni curde, bombardate dall’esercito di Assad, vi è tutto il mutamento della politica estera turca. Damasco ha a lungo sfruttato la capacità militare curda di combattere sul terreno, per arginare le forze dello Stato islamico, fino ad adottare un comportamento, seppure non ufficiale, di reciproca non belligeranza con i combattenti curdi, in ragione dei medesimi obiettivi contro il califfato. Neppure con l’inizio dell’aiuto russo, la situazione sembrava mutata; al contrario, con la sempre maggiore dipendenza da Mosca, il Cremlino deve avere imposto ad Assad una variazione di rotta. Putin, che è diventato il vero regista della questione siriana, deve concedere qualcosa ai turchi, per giustificare il loro assenso alla presenza di Assad alle prossime trattative per il futuro della Siria. Quello che si sta determinando, infatti è la prima conseguenza del riavvicinamento di Turchia e Russia, con Mosca obbligata ad assecondare la politica di Ankara, fortemente contraria alla possibilità della nascita di uno stato curdo sui propri confini. Il Cremlino, in sostanza, sacrifica la questione curda per soddisfare le proprie esigenze diplomatiche ed economiche, lasciando segnare al governo di Erdogan una vittoria in una questione fondamentale per l’esecutivo turco. I bombardamenti effettuati da Assad alle postazioni curde, infatti, hanno subito provocato la soddisfazione di Ankara ed un avvicinamento al regime di Damasco, fino a poco tempo prima impossibile anche soltanto da pronosticare. Più specificatamente il governo turco ha apprezzato la nuova visione che Assad ha maturato sui curdi, arrivando alla conclusione che anche Damasco identifica le milizie curde come espressione del terrorismo. La questione però non è così semplice ed, anzi, nasconde parecchie insidie sugli sviluppi internazionali: infatti le postazioni bombardate da Assad appartengono alle milizie di autodifesa curde, presenti nelle regione nord orientale della Siria, formalmente alleate agli Stati Uniti nella guerra allo Stato islamico. Su quel territorio sono presenti anche forze speciali statunitensi, che collaborano con i curdi, la cui presenza ha provocato l’invio di aerei militari americani, proprio a protezione degli effettivi USA. Come si vede la possibilità di scontro tra americani e siriani, e conseguentemente anche russi, si è alzata notevolmente, creando una situazione di grande pericolosità per gli equilibri regionali e mondiali. Inutile dire che il gioco che sta facendo la Russia è estremamente pericoloso, ma non rappresenta, come modalità una novità assoluta. Mosca sembra volere portare le situazioni al limite, per poi trarre vantaggio dal comportamento di chi è maggiormente responsabile. Vi è una ulteriore considerazione da fare, che riguarda l’importanza sempre maggiore della questione curda nell’economia della situazione mediorientale ed è rappresentata dall’impossibilità di rinviare la sua soluzione. Per quanto riguarda la Siria, precedentemente sembrava possibile che Assad potesse rinunciare al territorio della minoranza curda, ma l’avvicinamento con la Turchia sembra avere fatto decadere questa possibilità, giustificata anche dalla necessità, per Russia ed Iran, di assicurare a Damasco l’integrità territoriale del paese siriano. Questa soluzione si annuncia difficile non soltanto per i curdi, ma anche per le forze democratiche che hanno combattuto il regime di Damasco, con l’intenzione di sostituirlo con una democrazia, e prefigura una pregiudiziale di non poco conto, per quanto riguarda l’eventuale esito delle trattative per la Siria futura. Ma la questione curda non riguarda soltanto la Siria, ma anche l’Iraq, che inizia a soffrire i successi militari curdi, la cui intenzione è proprio quella di dare vita ad uno stato sovrano nelle regione irakene, che stanno già godendo di una notevole autonomia. Se, da un lato si può comprendere come l’Iraq voglia preservare la propria integrità territoriale, è altresì comprensibile la volontà curda di avere un risarcimento tangibile per l’impegno, sostenuto spesso da soli, dei combattenti curdi, per arginare le offensive dello Stato islamico, quando questi era al massimo della propria potenza. Putin potrà anche usare la questione curda a proprio vantaggio, fomentando non solo la Siria, ma forse, anche lo stesso Iraq, ma ciò non potrà essere possibile agli Stati Uniti, profondamente legati ai curdi fin dai tempi della seconda guerra del Golfo, per l’aiuto ricevuto contro Saddam Hussein. Una eventuale guerra contro i curdi non potrà essere ignorata da Washington nella maniera più assoluta e per non arrivare a punti troppo pericolosi sarebbe bene che le diplomazie aprissero dei tavoli di confronto per prevenire una situazione potenzialmente esplosiva, non solo dal lato dei rapporti internazionali, ma anche da quelli del terrorismo.
Assad causes a Kurdish issue
Behind
the new Syrian targets, identified in the Kurdish positions, bombed by
the army of Assad, there is all the change in Turkish foreign policy. Damascus
has long exploited the Kurdish military's ability to fight on the
ground, to stem the forces of the Islamic State, to act in a way, albeit
unofficial, mutual non-aggression with Kurdish fighters, because of the
same objectives against the caliphate. Even with the beginning of Russian aid, the situation seemed changed; on the contrary, with the increasing dependence on Moscow, the Kremlin must have imposed on Assad a change of direction. Putin,
who became the real director of the Syrian issue, it must give
something to the Turks, to justify their assent to the presence of Assad
in the upcoming negotiations for the future of Syria. What
one is driving, in fact is the first consequence of the rapprochement
of Turkey and Russia, with Moscow forced to pander to Ankara's policy,
strongly opposed to the possibility of the emergence of a Kurdish state
on their borders. The
Kremlin, in essence, sacrifice the Kurdish question to meet their
diplomatic and economic needs, leaving a goal for Erdogan's government a
victory in a key issue for the executive turkish. The
bombings carried out by Assad on Kurdish positions, in fact, have
suffered caused the satisfaction of Ankara and an approach to the
Damascus regime, until a short time before it impossible even just to
predict. More
specifically, the turkish government has appreciated the new vision
that Assad has matured on the Kurds, and concluded that Damascus also
identifies the Kurdish militias as an expression of terrorism. The
question, however, is not so simple and, indeed, hides many pitfalls on
international developments: in fact bombed by Assad stations belong to
the militias of the Kurdish self-defense, found in the north eastern
region of Syria, formally allied to the United States in the war on the
Islamic state. On
the territory there are also US special forces, who collaborate with
the Kurds, whose presence caused the number of American military
aircraft, just in the USA actual protection. As
we see the possibility of confrontation between American and Syrian,
and consequently also Russian, it has risen dramatically, creating a
situation of great danger for the regional and global balance. Needless to say the game is doing Russia is extremely dangerous, but there is, as a novelty mode. Moscow seems to want to bring the situation to the limit, and then benefit from the behavior of those who are most responsible. There
is a further point to make, with regard to the increasing importance of
the Kurdish question in the economy of the Middle East situation and is
represented by the impossibility to postpone its solution. As
for Syria, previously it seemed possible that Assad could give up the
territory of the Kurdish minority, but the rapprochement with Turkey
appears to have made void this possibility, also justified by the need
for Russia and Iran, to Damascus to ensure the integrity territorial Syrian country. This
solution promises to be difficult not only for the Kurds, but also to
the democratic forces that fought the regime of Damascus, with the
intention to replace it with a democracy, and foreshadows a ruling of no
small importance, as regards the possible outcome of negotiations for the future Syria. But
the Kurdish question not only for Syria but also in Iraq, which begins
to suffer Kurdish military successes, whose intention is precisely to
give birth to a sovereign state in the Iraqi region, who are already
enjoying considerable autonomy . If,
on the one hand you can understand how Iraq wants to preserve its
territorial integrity, it is also understandable the Kurdish desire to
have a tangible compensation for the effort, supported often by
themselves, Kurdish fighters, to stem the offensive of the State Muslim, when he was at the height of its power. Putin
will also use the Kurdish issue to their advantage, fueling not only
Syria, but perhaps even Iraq itself, but this will not be possible for
Member States, deeply linked to the Kurds since the time of the second
Gulf War, for 'aid received against Saddam Hussein. A
possible war against the Kurds can not be ignored by Washington in the
most absolute and do not get to too dangerous points would be good
diplomacy might open the comparison tables to prevent a potentially
explosive situation, not only from the side of international relations,
but also those of terrorism.
Assad causa un problema kurdo
Detrás
de los nuevos objetivos sirios, identificados en las posiciones kurdas,
bombardeadas por el ejército de Assad, no todo el cambio en la política
exterior de Turquía. Damasco
ha explotado mucho la capacidad del ejército kurdo para luchar en el
suelo, para detener las fuerzas del Estado Islámico, para actuar de una
manera, aunque no oficial, de no agresión mutua con combatientes kurdos,
a causa de los mismos objetivos contra el califato. Incluso con el principio de la ayuda de Rusia, la situación parecía haber cambiado; por el contrario, con la creciente dependencia de Moscú, el Kremlin debe haber impuesto a Assad un cambio de dirección. Putin,
que se convirtió en el verdadero director de la cuestión de Siria, debe
dar algo a los turcos, para justificar su consentimiento a la presencia
de Assad en las próximas negociaciones para el futuro de Siria. Lo
que uno está conduciendo, de hecho es la primera consecuencia del
acercamiento de Turquía y Rusia, con Moscú obligado a complacer a la
política de Ankara, se opuso firmemente a la posibilidad de la aparición
de un estado kurdo en sus fronteras. El
Kremlin, en esencia, sacrifica la cuestión kurda para satisfacer sus
necesidades económicas y diplomáticas, dejando un objetivo para el
gobierno de Erdogan una victoria en una cuestión clave para el ejecutivo
turco. Los
bombardeos llevados a cabo por Assad en posiciones kurdas, de hecho,
han sufrido causaron la satisfacción de Ankara y un acercamiento al
régimen de Damasco, hasta poco tiempo antes de que sea imposible incluso
sólo para predecir. Más
específicamente, el gobierno turco ha apreciado la nueva visión que
Assad ha madurado en los kurdos, y llegó a la conclusión de que Damasco
también identifica las milicias kurdas como una expresión de terrorismo.
La
pregunta, sin embargo, no es tan simple y, de hecho, se esconde muchas
trampas en los acontecimientos internacionales: de hecho bombardeado por
las estaciones de Assad pertenecer a las milicias de la curda de
autodefensa, que se encuentra en la región del noreste de Siria, aliada
formalmente a los Estados Unidos en la guerra contra el estado islámico.
En
el territorio hay también fuerzas especiales de Estados Unidos, que
colaboran con los kurdos, cuya presencia provocado que el número de
aviones militares de América, justo a la protección real EE.UU.. Como
vemos la posibilidad de una confrontación entre el americano y Siria, y
por consiguiente también de Rusia, que ha aumentado de forma
espectacular, creando una situación de gran peligro para el equilibrio
regional y global. No hace falta decir que el juego está haciendo Rusia es extremadamente peligroso, pero no es, como un modo de novedad. Moscú parece querer llevar la situación al límite, y luego beneficiarse de la conducta de aquellos que son más responsables. Hay
un punto más para hacer, con respecto a la creciente importancia de la
cuestión kurda en la economía de la situación en Oriente Medio y está
representado por la imposibilidad de posponer su solución. En
cuanto a Siria, previamente parecía posible que Assad podría abandonar
el territorio de la minoría kurda, pero el acercamiento con Turquía
parece haber invalidado esta posibilidad, también se justifica por la
necesidad de que Rusia e Irán, a Damasco para garantizar la integridad país sirio territorial. Esta
solución promete ser difícil, no sólo para los kurdos, sino también a
las fuerzas democráticas que combatieron el régimen de Damasco, con la
intención de sustituirla por una democracia, y prefigura un fallo de no
poca importancia, en cuanto a la posible resultado de las negociaciones para el futuro de Siria. Pero
la cuestión kurda no sólo para Siria sino también en Irak, que comienza
a sufrir los éxitos militares kurdos, cuya intención es precisamente
para dar a luz a un estado soberano en la región iraquí, y que ya
disfrutan de una autonomía considerable . Si,
por un lado se puede entender como Irak quiere preservar su integridad
territorial, también es comprensible el deseo kurda tener una
contrapartida real para el esfuerzo, apoyado a menudo por sí mismos,
combatientes kurdos, para frenar la ofensiva del Estado musulmanes, cuando estaba en la cima de su poder. Putin
también utilizará la cuestión kurda en su beneficio, lo que alimentó no
sólo Siria, pero tal vez incluso el propio Irak, pero esto no será
posible para los Estados miembros, profundamente ligada a los kurdos
desde la época de la segunda guerra del Golfo, por 'ayuda recibida contra Saddam Hussein. Una
posible guerra contra los kurdos no puede ser ignorada por Washington
en el más absoluto y no llegar a los puntos demasiado peligroso sería
buena diplomacia podría abrir las tablas de comparación para evitar una
situación potencialmente explosiva, no sólo desde el lado de las
relaciones internacionales, pero también los de terrorismo.
Assad führt zu einer Kurdenfrage
Hinter
den neuen syrischen Ziele, in den kurdischen Positionen identifiziert,
die von der Armee von Assad bombardiert, gibt es all die Veränderung der
türkischen Außenpolitik. Damaskus
ist seit langem die kurdische militärische Fähigkeit auf dem Boden zu
kämpfen, ausgebeutet, einzudämmen, die Kräfte des Islamischen Staates,
in einer Weise zu handeln, wenn auch nicht offiziell, gegenseitigen
Nichtangriffs mit kurdische Kämpfer, wegen der gleichen Ziele gegen das
Kalifat. Auch mit Beginn der russischen Hilfe, schien sich die Situation geändert; im Gegenteil, mit der zunehmenden Abhängigkeit von Moskau, mußte der Kreml auf Assad einen Richtungswechsel auferlegt. Putin,
der der eigentliche Leiter der syrischen Frage wurde, muss es etwas an
die Türken, geben ihre Zustimmung zu der Anwesenheit von Assad in den
bevorstehenden Verhandlungen für die Zukunft Syriens zu rechtfertigen. Was
man fährt, in der Tat ist die erste Folge der Annäherung der Türkei und
Russland, mit Moskau nach Ankara Politik Pander gezwungen, sich strikt
gegen die Möglichkeit der Entstehung eines kurdischen Staates an ihren
Grenzen. Der
Kreml im Wesentlichen vor, opfern, um die kurdische Frage, ihre
diplomatischen und wirtschaftlichen Anforderungen gerecht zu werden, ein
Ziel für Erdogans Regierung einen Sieg in einer Schlüsselfrage für die
Exekutive türkisch verlassen. Die
Anschläge von Assad auf kurdische Stellungen durchgeführt wird, in der
Tat haben gelitten, die Zufriedenheit von Ankara verursacht und eine
Annäherung an das Regime von Damaskus, bis eine kurze Zeit, bevor es
unmöglich, auch nur zu prognostizieren. Genauer
gesagt, hat die türkische Regierung die neue Vision geschätzt, dass
Assad auf die Kurden gereift ist, und folgerte, dass Damaskus auch die
kurdische Milizen als Ausdruck des Terrorismus identifiziert. Die
Frage ist jedoch nicht so einfach, und in der Tat birgt viele Gefahren
auf internationale Entwicklungen: in der Tat bombardiert von Assad
Stationen gehören zu den Milizen der kurdischen Selbstverteidigung, in
der nordöstlichen Region von Syrien gefunden, formell in die Vereinigten
Staaten auf dem islamischen Staat im Krieg verbündet. Auf
dem Gebiet gibt es auch US-Spezialeinheiten, die mit den Kurden
zusammenarbeiten, deren Anwesenheit die Zahl der amerikanischen
Militärflugzeugen verursacht werden, nur in den eigentlichen Schutz USA.
Als
wir die Möglichkeit der Konfrontation zwischen amerikanischen und
syrischen und damit auch Russisch zu sehen, hat es dramatisch gestiegen,
eine Situation großer Gefahr für die regionale und globale
Gleichgewicht zu schaffen. Es erübrigt sich zu sagen, dass das Spiel tut Russland extrem gefährlich ist, aber es ist, als Neuheit-Modus. Moskau
scheint die Situation an die Grenze zu bringen zu wollen, und dann aus
dem Verhalten derer profitieren, die am meisten verantwortlich sind. Es
gibt einen weiteren Punkt zu machen, im Hinblick auf die zunehmende
Bedeutung der Kurdenfrage in der Wirtschaft der Lage im Nahen Osten und
wird durch die Unmöglichkeit repräsentiert seine Lösung zu verschieben. Wie
für Syrien, zuvor schien es möglich, dass Assad das Gebiet der
kurdischen Minderheit geben könnte, aber die Annäherung an die Türkei
scheint diese Möglichkeit haben, für ungültig erklärt, auch durch die
Notwendigkeit gerechtfertigt, für Russland und den Iran, nach Damaskus,
die Integrität zu gewährleisten territoriale syrischen Land. Diese
Lösung verspricht schwierig zu sein, nicht nur für die Kurden, sondern
auch auf die demokratischen Kräfte, die das Regime von Damaskus
gekämpft, mit der Absicht, es mit einer Demokratie zu ersetzen, und
deutet eine Entscheidung von nicht geringer Bedeutung im Hinblick auf
die mögliche Ergebnis der Verhandlungen über die Zukunft Syriens. Aber
die kurdische Frage nicht nur für Syrien, sondern auch im Irak, die
beginnt kurdische militärische Erfolge zu leiden, deren Absicht ist
genau der Geburt zu einem souveränen Staat in der irakischen Region zu
geben, die bereits eine weitgehende Autonomie genießen, sind . Wenn
auf der einen Seite kann man verstehen, wie Irak will seine
territoriale Integrität zu bewahren, ist es auch verständlich, die
kurdische Wunsch ist es, eine greifbare Entschädigung für die Mühe zu
haben, unterstützt oft von selbst, kurdische Kämpfer aufzuhalten, die
Offensive des Staates Muslim, wenn er auf der Höhe seiner Macht war. Putin
wird auch die Kurdenfrage zu ihrem Vorteil nutzen, nicht nur Syrien
Betankung, sondern vielleicht sogar Irak selbst, aber dies wird für die
Mitgliedstaaten nicht möglich sein, tief seit der Zeit des zweiten
Golfkrieg den Kurden verbunden sind, für "Hilfe erhielt gegen Saddam Hussein. Ein
möglicher Krieg gegen die Kurden nicht von Washington in die absolute
ignoriert und zu gefährlich Punkte nicht gut Diplomatie bekommen wäre
vielleicht die Vergleichstabellen öffnen eine potenziell explosive
Situation, nicht nur von der Seite der internationalen Beziehungen zu
verhindern, aber auch diejenigen des Terrorismus.
Assad provoque une question kurde
Derrière
les nouvelles cibles syriennes, identifiées dans les positions kurdes,
bombardées par l'armée d'Assad, il y a tout le changement dans la
politique étrangère turque. Damas
a longtemps exploité la capacité de l'armée kurde de se battre sur le
terrain, pour endiguer les forces de l'État islamique, d'agir d'une
manière, quoique non officielle, non-agression mutuelle avec les
combattants kurdes, en raison des mêmes objectifs contre le califat. Même avec le début de l'aide russe, la situation semblait changé; au contraire, avec la dépendance croissante à Moscou, le Kremlin doit avoir imposé à Assad un changement de direction. Poutine,
qui est devenu le directeur réel de la question syrienne, il doit
donner quelque chose aux Turcs, pour justifier leur assentiment à la
présence d'Assad dans les prochaines négociations pour l'avenir de la
Syrie. Ce
que l'on est au volant, en fait, est la première conséquence du
rapprochement de la Turquie et de la Russie, avec Moscou contraint de se
plier à la politique d'Ankara, fortement opposés à la possibilité de
l'émergence d'un Etat kurde à leurs frontières. Le
Kremlin, en substance, sacrifier la question kurde pour répondre à
leurs besoins diplomatiques et économiques, en laissant un objectif pour
le gouvernement d'Erdogan une victoire dans une question clé pour le
turc exécutif. Les
bombardements effectués par Assad sur les positions kurdes, en fait,
ont souffert causé la satisfaction d'Ankara et une approche du régime de
Damas, jusqu'à peu de temps avant qu'il est impossible même juste de
prédire. Plus
précisément, le gouvernement turc a apprécié la nouvelle vision que
Assad a mûri sur les Kurdes, et a conclu que Damas identifie également
les milices kurdes comme une expression du terrorisme. La
question, cependant, est pas si simple et, en effet, se cache de
nombreux pièges sur les développements internationaux: en effet bombardé
par les stations Assad appartiennent aux milices de l'auto-défense
kurde, trouvés dans la région nord-est de la Syrie, officiellement allié
aux Etats-Unis dans la guerre contre l'Etat islamique. Sur
le territoire il y a aussi des forces spéciales américaines, qui
collaborent avec les Kurdes, dont la présence fait le nombre d'avions
militaires américains, juste aux Etats-Unis la protection réelle. Comme
on le voit la possibilité d'une confrontation entre l'Amérique et de la
Syrie, et par conséquent aussi le russe, il a augmenté de façon
spectaculaire, ce qui crée une situation de grand danger pour
l'équilibre régional et mondial. Inutile
de dire que le jeu est en train de faire la Russie est extrêmement
dangereux, mais il est, en tant que mode de nouveauté. Moscou
semble vouloir ramener la situation à la limite, et ensuite profiter du
comportement de ceux qui sont les plus responsables. Il
y a un autre point à prendre, à l'égard de l'importance croissante de
la question kurde dans l'économie de la situation au Moyen-Orient et est
représenté par l'impossibilité de reporter sa solution. Quant
à la Syrie, auparavant, il semblait possible que Assad pourrait
abandonner le territoire de la minorité kurde, mais le rapprochement
avec la Turquie semble avoir fait nulle cette possibilité, aussi
justifiée par la nécessité pour la Russie et l'Iran, à Damas pour
assurer l'intégrité territoriale pays syrienne. Cette
solution promet d'être difficile, non seulement pour les Kurdes, mais
aussi aux forces démocratiques qui ont combattu le régime de Damas, avec
l'intention de le remplacer par une démocratie, et préfigure une
décision de peu d'importance, en ce qui concerne la possible résultat des négociations pour l'avenir de la Syrie. Mais
la question kurde, non seulement pour la Syrie, mais aussi en Irak, qui
commence à souffrir des succès militaires kurdes, dont l'intention est
précisément de donner naissance à un Etat souverain dans la région
irakienne, qui bénéficient déjà d'une autonomie considérable . Si,
d'une part, vous pouvez comprendre comment l'Irak veut préserver son
intégrité territoriale, il est également compréhensible le désir kurde
d'avoir une compensation tangible pour l'effort, soutenu souvent par
eux-mêmes, les combattants kurdes, pour endiguer l'offensive de l'Etat musulman, quand il était à la hauteur de sa puissance. Poutine
sera également utiliser la question kurde à leur avantage, ce qui
alimente non seulement la Syrie, mais peut-être même l'Irak lui-même,
mais cela ne sera pas possible pour les États membres, profondément liée
aux Kurdes depuis l'époque de la deuxième guerre du Golfe, pour 'aide reçue contre Saddam Hussein. Une
éventuelle guerre contre les Kurdes ne peut être ignorée par Washington
dans la plus absolue et ne reçoivent pas les points trop dangereux
serait une bonne diplomatie pourrait ouvrir les tables de comparaison
pour éviter une situation potentiellement explosive, non seulement du
côté des relations internationales, mais aussi ceux du terrorisme.
Assad causa uma questão curda
Por
trás dos novos alvos sírios, identificados nas posições curdas,
bombardeados pelo exército de Assad, há toda a mudança na política
externa turca. Damasco
há muito tempo explorado a capacidade militar curdo para lutar no chão,
para conter as forças do Estado Islâmico, a agir de uma forma, ainda
que não oficial, mútuo de não-agressão com combatentes curdos, por causa
dos mesmos objectivos contra o califado. Mesmo com o início da ajuda russa, a situação parecia mudado; pelo contrário, com a crescente dependência de Moscou, o Kremlin deve ter impostas a Assad uma mudança de direção. Putin,
que se tornou o diretor real da questão síria, deve dar algo para os
turcos, para justificar o seu parecer favorável à presença de Assad nas
próximas negociações para o futuro da Síria. O
que se está a conduzir, de facto, é a primeira consequência da
aproximação entre a Turquia ea Rússia, com Moscou forçado a agradar à
política de Ancara, opõe fortemente à possibilidade do surgimento de um
Estado curdo em suas fronteiras. O
Kremlin, em essência, sacrificar a questão curda para satisfazer as
suas necessidades económicas e diplomáticas, deixando uma meta para o
governo de Erdogan uma vitória em uma questão fundamental para a turca
executivo. Os
bombardeios realizados por Assad sobre posições curdas, de fato, ter
sofrido causado a satisfação de Ancara e uma abordagem do regime de
Damasco, até pouco tempo antes de ser impossível até mesmo de prever. Mais
especificamente, o Governo turco ter apreciado a nova visão que Assad
tem amadurecido sobre os curdos, e concluiu que Damasco também
identifica as milícias curdas como uma expressão de terrorismo. A
questão, no entanto, não é tão simples e, na verdade, esconde muitas
armadilhas sobre a evolução internacional: de fato bombardeado por
estações de Assad pertence às milícias de auto-defesa curda, encontrados
na região nordeste da Síria, formalmente aliado aos Estados Unidos na
guerra contra o Estado islâmico. No
território existem também forças especiais dos EUA, que colaboram com
os curdos, cuja presença fez com que o número de aeronaves militares
norte-americanos, apenas na proteção real EUA. Como
vemos a possibilidade de confronto entre americanos e sírios, e,
consequentemente, também da Rússia, que aumentou dramaticamente, criando
uma situação de grande perigo para o equilíbrio regional e global. Escusado será dizer que o jogo está fazendo a Rússia é extremamente perigoso, mas há, como um modo de novidade. Moscou parece querer trazer a situação ao limite, e depois beneficiar do comportamento daqueles que são mais responsáveis. Há
ainda um ponto para fazer, no que respeita à importância crescente da
questão curda na economia da situação no Médio Oriente e é representada
pela impossibilidade de adiar a sua solução. Quanto
à Síria, anteriormente parecia possível que Assad poderia dar-se o
território da minoria curda, mas a aproximação com a Turquia parece ter
anulada esta possibilidade, também justificada pela necessidade de a
Rússia eo Irã, a Damasco para garantir a integridade territorial país sírio. Esta
solução promete ser difícil não só para os curdos, mas também para as
forças democráticas que combateram o regime de Damasco, com a intenção
de substituí-la por uma democracia, e prenuncia uma decisão de não
pequena importância, no que diz respeito à possível resultado das negociações para o futuro da Síria. Mas
a questão curda não só para a Síria, mas também no Iraque, que começa a
sofrer sucessos militares curdos, cuja intenção é precisamente para dar
à luz a um Estado soberano na região iraquiana, que já estão
desfrutando de uma autonomia considerável . Se,
por um lado, você pode entender como o Iraque quer preservar a sua
integridade territorial, é também compreensível o desejo curdo ter uma
compensação tangível para o esforço, apoiada muitas vezes por si só,
combatentes curdos, para conter a ofensiva do Estado muçulmano, quando ele estava no auge de seu poder. Putin
também vai usar a questão curda a sua vantagem, alimentando não só a
Síria, mas talvez até o próprio Iraque, mas isso não será possível para
os Estados-Membros, profundamente ligada aos curdos desde o tempo da
segunda Guerra do Golfo, por 'ajuda recebida contra Saddam Hussein. A
possível guerra contra os curdos não pode ser ignorado por Washington
no mais absoluto e não chegam a pontos muito perigosas seria bom
diplomacia pode abrir as tabelas de comparação para evitar uma situação
potencialmente explosiva, não só do lado das relações internacionais,
mas também os de terrorismo.
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