Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
mercoledì 15 novembre 2017
在東南亞不太相關的美國
對於奧巴馬東南亞的重要性是中央對美國的外交政策,只有伊斯蘭國的出現,迫使白宮前面的乘客來自亞洲地區,這被認為是至關重要無論從戰略上看轉移注意力,商業。奧巴馬政府對奧巴馬政府的輕微承諾給特朗普留下了一個難題,北韓危機和中國競爭力使情況更加惡化。在這種情況下,美國總統已經處理了東南亞之行,其主要目的是肯定美國在該地區的作用。為了實現這一結果,特朗普能做些什麼來改變權力的態度,加大對朝鮮的壓力,有關核武器計劃,並得到與具有對美國出口的順差國貿易平衡。如果第一個目標屬於國際政策邏輯,特朗普一直把國內政策置於背景之下,那麼第二個方面就是直接面臨著嚴重貿易逆差的美國經濟問題,影響國內生產,從而影響就業率:競選的核心主題之一,導致了男性,白人和工人選民之間的大量選票。但是,這個問題是有必要重申世界上第一個大國的作用的,在這方面只能用在朝鮮問題上的肯定來解釋。但是,在這個問題上沒有出現過顯著的進步還沒有超越了慣常的聲明和的印象是,朝鮮的行為是方便中國和俄羅斯,這是工具,以保持美國在狀態持續的壓力,這可能會引發一些特朗普的錯誤。在這個時候對中國至關重要的是要能夠把自己打造成為商業力量是在外面看起來更好,成為全球化和自由貿易的最高代表,在對比與特朗普揭牌保護主義政策,這引起美國完全逆轉了世界貿易。懷疑是朝鮮問題對這一戰略有利。北京承諾對外資更加開放,但這只是恰逢特朗普訪問,這個決定實際上不是來自特朗普的來訪,而是來自成為全球化政策領導者的目標。在俄羅斯方面,平壤的威脅迫使美國不那麼重視對莫斯科更為重要的問題:烏克蘭問題和西方的電腦網絡不穩定戰略。如果這些論點是真實的話,華盛頓將不得不與其平常的盟友日本和韓國解決朝鮮問題。但是如果沒有北京的直接參與,解決之道是非常困難的,而這個因素的本質是中國不正確運用理論的基礎,在工具上運用其行為的模糊性。特朗普等回到白宮,讓美國在東南亞的一個越來越重要的作用的看法,也因為在該地區沒有一個國家已與華盛頓,新的雙邊協議確實11個國家原則上已達成一項協議在沒有美國的情況下更新太平洋貿易協定。美國聲望的在該地區的進一步下降的證據在原則上達成協議,制定行為守則,以避免有興趣在爭議島嶼問題上的國家之間發生衝突的成績,也實現了這個沒有華盛頓的干預。
東南アジアにおける関連性の低い米国
オバマのために東南アジアの重要性は、米国の外交政策の中心だった、イスラム国家の唯一の出現は、ビューの戦略的な観点からの両方の重要な考慮されるアジア地域からの注目をシフトするためにホワイトハウスの前の乗員を強制的に、商用。オバマ政権のオバマ政権へのコミットメントの低さは、北朝鮮の危機と中国の競争力によって悪化した状況である、トランプの難しい遺産を残した。このシナリオでは、米国大統領は、同地域における米国の役割を確認することを主目的とした東南アジアへの旅行を扱ってきた。この結果を達成するために、トランプは、核兵器プログラムについて、平壌への圧力を高め、米国への輸出の黒字を持つ国との貿易収支を取得するために権力の姿勢を変更するために行うことができました。最初の目標は、トランプは、常に国内政治への第二位に入れた国際政治の論理の一部である場合、第二の態様は、貿易の大幅な赤字に苦しむ米国経済の問題に直接自分自身の一部であり、国内生産に影響を与えるために行くと、雇用のため、レベルの選挙運動の中心的なテーマと、それは男性の有権者の間で票の数が多い、と白の労働者を引き起こしています。しかし、この問題は、主に北朝鮮問題以内に請求して、この文脈では、1だけ発揮できる世界のパワーの役割を再確認する必要性に関連しています。しかし、この問題に有意な進展が通例宣言越えていないしていないとの印象が平壌の行動は中国とロシアのために便利であるということであるがあった、それは国家に米国を維持するために尽力でありますトランプのミスをトリガするのに役立つ連続的な圧力である。中国については、この時点では原因となった、トランプで発足保護主義政策とは対照的に、グローバル化と自由貿易の最高の代表となって、外側に良く見える商用強度としての地位を確立することができることが重要です米国の世界貿易の全面的な逆転。この疑惑は、北朝鮮問題がこの戦略を支持していることである。北京は、外国からの投資に大きな開放性を約束したが、唯一のトランプの訪問と一致して起こった、この決定は本当にトランプの訪問に由来していないことが、政治的なグローバル化のリーダーになるの目標。ウクライナの問題やコンピュータネットワーク上で追求西洋戦略の不安定化:ロシア側から平壌の脅威はモスクワにとって最も重要な課題の低濃度に米国を義務づけます。これらの議論が真実ならば、ワシントンは彼の通常の同盟国、日本と韓国との北朝鮮問題を解決しなければならない。しかし、解決策は、北京の直接参加せずに困難であり、この因子の本質は、中国が計器彼の行動の曖昧さを利用して、適切に係合しないという理論に基づいています。トランプは、その地域には国がワシントンで新しい二国間協定を締結していないと、確かに11カ国がに原則的に合意に達したもので、米国は東南アジアでますます重要な役割を持っているという認識を残し、ホワイトハウスに戻され、米国の存在なしに、太平洋貿易協定を更新。地域におけるアメリカの威信の衰退のさらなる証拠は、ワシントンの介入なしにこれを達成も、係争の島の問題に興味を持って国との間の可能性のある競合を避けるために、行動規範を策定するための基本合意の達成でした。
أقل أهمية الولايات المتحدة في جنوب شرق آسيا
لأوباما
كانت أهمية في جنوب شرق آسيا المركزية لسياسة الولايات المتحدة الخارجية،
إلا أن ظهور الدولة الإسلامية أجبرت المحتل السابق للبيت الأبيض لتحويل
الانتباه عن المنطقة الآسيوية، والتي تعتبر حاسمة سواء من الناحية
الاستراتيجية، التجارية. وقد
ترك التزام إدارة أوباما الأقل تجاه إدارة أوباما إرثا صعبا لترامب، وهو
وضع تزداد سوءا بسبب الأزمة الكورية الشمالية والقدرة التنافسية الصينية. مع هذا السيناريو، تعامل الرئيس الأمريكي مع رحلة إلى جنوب شرق آسيا بهدف رئيسي هو تأكيد الدور الأمريكي في المنطقة. لتحقيق
هذه النتيجة، كان قادرا على القيام به لتغيير موقف القوى لزيادة الضغط على
بيونغ يانغ عن برنامجها للاسلحة النووية والحصول على الميزان التجاري مع
البلدان التي لديها فائض من الصادرات إلى الولايات المتحدة ترامب. إذا
كان الهدف الأول يقع ضمن منطق السياسة الدولية الذي وضعه ترامب دائما في
خلفية السياسة الداخلية، فإن الجانب الثاني يتعلق مباشرة بقضية الاقتصاد
الأمريكي الذي يعاني من عجز تجاري كبير، مما
يؤثر على الإنتاج المحلي، وبالتالي، معدل العمالة: أحد المواضيع الرئيسية
للحملة الانتخابية، وأدى إلى عدد كبير من الأصوات بين الذكور والبيض
والناخبين العاملين. غير
أن هذه المسألة تتصل بالحاجة إلى إعادة التأكيد على دور القوة الأولى في
العالم، التي لا يمكن تفسيرها في هذا السياق إلا في المقام الأول بتأكيد في
المسألة الكورية الشمالية. ولكن
لم يتم إحراز تقدم كبير بشأن هذا الموضوع، ولم تسبق له أي بيانات عن
الماضي، وانطباع هو أن سلوك بيونج يانج ملائم للصين وروسيا، أي أنه فعال في
الحفاظ على الولايات المتحدة في دولة من الضغط المستمر، والتي يمكن أن تؤدي إلى تحريك بعض ترامب خطأ. في
هذا الوقت بالنسبة للصين من المهم جدا أن تكون قادرة على أن تصبح معتمدة
كقوة تجارية تبدو أكثر إلى الخارج، لتصبح أعلى ممثل للعولمة والتجارة
الحرة، في تناقض حاد مع السياسة الحمائية التي أطلقتها ترامب، والتي أثارت ل
تراجع الولايات المتحدة الكامل للتجارة العالمية. والاشتباه هو أن المسألة الكورية الشمالية تؤيد هذه الاستراتيجية. وقد
تعهدت بكين بزيادة الانفتاح على الاستثمارات الاجنبية، بيد ان هذا لم
يتزامن مع زيارة ترامب فحسب، بيد ان هذا القرار لم يستمد فعليا من زيارة
ترامب ولكن من هدف ان يصبح زعيم سياسة العولمة. وعلى
الجانب الروسي، فإن تهديد بيونغ يانغ يجبر الولايات المتحدة على التركيز
بشكل أقل على القضايا الأكثر أهمية بالنسبة لموسكو: المشكلة الأوكرانية
واستراتيجية عدم الاستقرار الغربية التي تنتهجها شبكات الكمبيوتر. إذا كانت هذه الحجج صحيحة، سيكون على واشينتون حل المشكلة الكورية الشمالية مع حلفائه المعتادين، اليابان وكوريا الجنوبية؛ ولكن
الحل صعب دون مشاركة مباشرة من بكين وجوهر هذا العامل هو أساس نظرية أن
الصين لا تشارك بشكل صحيح، وذلك باستخدام الغموض من سلوكها بشكل فعال. وعاد
ترامب الى البيت الابيض، مما ترك التصور القائل بان الولايات المتحدة تلعب
دورا اقل اهمية فى جنوب شرق اسيا، لان لا دولة فى المنطقة دخلت فى
اتفاقيات ثنائية جديدة مع واشنطن، ووصلت بالفعل 11 دولة الى اتفاق من حيث
المبدأ وتجديد اتفاقية التجارة في المحيط الهادئ، من دون وجود الولايات المتحدة. كان
دليلا آخر على تراجع الهيبة الأمريكية في المنطقة والتوصل إلى اتفاق من
حيث المبدأ على وضع مدونة لقواعد السلوك، لتجنب النزاعات المحتملة بين
الدول المعنية في قضية الجزر المتنازع عليها، كما حققت هذا دون تدخل من
واشنطن .
mercoledì 25 ottobre 2017
Arabia Saudita: il principe ereditario assicura un cambiamento del paese attraverso un Islam più moderato
Il futuro monarca dell’Arabia Saudita ha dichiarato che il paese ha iniziato un processo per lasciare una visione religiosa, ma anche politica, integralista, per andare verso una via più moderata ed aperta nei rapporti con il mondo e le altre religioni. Il teatro di queste dichiarazioni è stata una conferenza in cui sedevano circa 2500 potenziali investitori, di cui diversi stranieri, disposti a finanziare progetti nella monarchia saudita. La necessità dell’Arabia Saudita di presentarsi come interlocutore affidabile è data da motivi economici e politici. La contrazione del prezzo del greggio ha diminuito gli introiti per il paese, che, tuttavia, ha ancora a disposizione una grande liquidità finanziaria, che può consentire una svolta nell’economia del paese, perseguita attraverso una differenziazione della struttura produttiva. Per fare ciò è necessario presentare un volto diverso del paese: l’Arabia Saudita è rimasta arroccata sulle proprie posizioni intransigenti di una visione religiosa troppo rigida, che ha sconfinato anche nella gestione politica. Il fatto di essere il paese custode dei luoghi santi dell’Islam, ha esercitato una sorta di estremizzazione della religione, che ha contribuito a giustificare l’autoritarismo dell’esercizio del potere. La negazione dei diritti politici e sociali, sopratutto alle donne, il trattamento fortemente duro e discriminatorio riservato ai lavoratori stranieri o agli sciiti, le tante condanne a morte costituiscono elementi fortemente negativi, che i grandi investimenti effettuati all’estero e la grande disponibilità di denaro non riescono a cancellare. Esiste poi il problema di politica internazionale circa l’atteggiamento tenuto dal governo verso lo Stato islamico: l’Arabia Saudita è stata sospettata di avere finanziato il califfato nella sua fase iniziale per usarlo contro la Siria ed indirettamente con l’Iran. La coalizione che i sauditi hanno creato con la Turchia e l’Egitto, oltre alle altre monarchie del Golfo, si basa sul legame religioso sunnita ed ha, come principale avversario, proprio la repubblica teocratica iraniana, un duello che si rinnova nel tempo e che ha come fondamento la supremazia religiosa all’interno della religione islamica. Il rapporto con l’occidente ed in particolare con gli USA, si è deteriorato con la presidenza Obama, ma con Trump sembra avere ripreso vigore, anche se resta la diffidenza dei militari americani. La volontà saudita è quindi quella di recitare un ruolo di maggiore importanza nella regione ed a livello globale, ma senza un aspetto più presentabile il secondo obiettivo non è praticabile. Il raggiungimento di questo scopo deve passare per forza di cose da una maggiore moderazione religiosa, attraverso la quale mitigare le durezze del regime politico. Un regime meno autoritario può favorire il dialogo con le altre nazioni, ma ciò deve essere tangibile con la concessioni di diritti politici e sociali fino ad ora negati. Certamente per dare una immagine meno arcaica della società saudita non è sufficiente dare il permesso alle donne di guidare le automobili, anche se questo gesto ha portato molta pubblicità al principe saudita. Le esigenze politiche sono fortemente connesse con quelle economiche: l’Arabia Saudita è un paese che si è concentrato sull’estrazione del petrolio, diventandone uno dei maggiori produttori, tanto da riuscire a condizionare gli andamenti del mercato, ma ciò non ha favorito la differenziazione dell’economia e lo sviluppo di un tessuto produttivo che possa essere alternativo al segmento estrattivo. L’andamento dell’economia ha compresso i profitti del petrolio e le istanze mondiali verso l’uso energie alternative e meno inquinanti decretano la necessità di investire in campi differenti da quello petrolifero; l’inizio dovrà essere quello di fare arrivare competenze, sia singole che collettive, come industrie proprietarie di conoscenze, che dovranno essere attratte da una situazione interna meno influenzata dal fattore religioso e caratterizzata da una minore arretratezza dei costumi, unita alla presenza di un diritto meno condizionato da elementi contraddistinti da una visione vetusta dell’amministrazione della giustizia. Per superare la sua immagine ultraconservatrice, lo stato saudita dovrà dimostrare, attraverso segni tangibili una modernizzazione delle sue istituzioni, che sembra nelle intenzioni del Principe Mohamed bin Salman, ma, che dovrà essere accettata anche da un ceto dirigente che sembra ancora troppo fermo sulle proprie posizioni arretrate.
Saudi Arabia: The hereditary prince assures a change of country through a more moderate Islam
The
future monarch of Saudi Arabia has stated that the country has begun a
process to leave a religious vision, but also a political,
fundamentalist, to go towards a more moderate and open way in relations
with the world and other religions. The
theater of these statements was a conference in which some 2500
potential investors, including several foreigners, were willing to
finance projects in the Saudi monarchy. The need for Saudi Arabia to become a reliable interlocutor is due to economic and political reasons. Crude
oil price contraction has reduced revenue for the country, but still
has a large financial liquidity that can make a breakthrough in the
country's economy, pursued through a differentiation in the production
structure. To
do this, it is necessary to present a different face of the country:
Saudi Arabia has been perched on its intransigent positions of a too
rigid religious vision, which has also disrupted political management. The
fact that he is the guardian of the holy places of Islam has exerted a
kind of extremism in religion, which has helped justify authoritarianism
in the exercise of power. The
denial of political and social rights, especially women, the harsh and
discriminatory treatment reserved for foreign workers or Shiites, the
many death sentences are extremely negative, with large investments made
abroad and high availability of money they can not cancel. There
is also the problem of international politics about the government's
attitude towards the Islamic state: Saudi Arabia has been suspected of
funding the caliphate at its early stage to use it against Syria and
indirectly with Iran. The
coalition that the Saudis have created with Turkey and Egypt, in
addition to other Gulf monarchies, is based on the Sunni religious ties
and has, as the main opponent, the Iranian theocratic republic, a duel
that is renewed over time and it has as its foundation the religious supremacy within the Islamic religion. The
relationship with the West and, in particular, with the US,
deteriorated with President Obama, but with Trump it seems to have
regained strength, even though the US military remains distrustful. The
Saudi desire is therefore to play a major role in the region and
globally, but without a more presentable appearance, the second
objective is not practicable. The
attainment of this goal must forever go through a situation of greater
religious moderation, by which to mitigate the hardships of the
political regime. A
less authoritarian regime can foster dialogue with other nations, but
this must be tangible with the concessions of political and social
rights so far denied. Certainly
to give a less archaic image of Saudi society is not enough to allow
women to drive cars, although this gesture has brought much publicity to
the Saudi prince. Political
needs are strongly linked to economic ones: Saudi Arabia is a country
that has focused on oil extraction, becoming one of the largest
producers, so as to be able to influence market trends, but this did not
favor differentiation of the economy and the development of a production fabric that can be alternative to the extractive segment. The
economy's performance has squeezed oil profits and global instances
towards alternative and less polluting energies decreed the need to
invest in fields other than oil; the
beginning will have to be to acquire skills, both individual and
collective, as knowledge-based industries that will have to be attracted
to an inner situation less influenced by the religious factor and
characterized by a lower backwardness of the costumes combined with the
presence of a right less conditioned by elements marked by a clear vision of the administration of justice. To
overcome its ultraconservative image, the Saudi state will have to
demonstrate, through tangible signs, a modernization of its
institutions, which seems to be in the intentions of Prince Mohamed bin
Salman, but which must also be accepted by a ruling class that still
seems too firm on its own backward positions.
Arabia Saudita: el príncipe hereditario asegura un cambio de país a través de un Islam más moderado
El
futuro monarca de Arabia Saudita declaró que el país ha iniciado un
proceso para dejar una visión religiosa, sino también político,
fundamentalista, para avanzar hacia una mayor y más moderado y abierto
en el trato con el mundo y otras religiones. El
teatro de estas declaraciones fue una conferencia en la que unos 2.500
posibles inversores, incluidos varios extranjeros, estaban dispuestos a
financiar proyectos en la monarquía saudita. La necesidad de que Arabia Saudita se convierta en un interlocutor confiable se debe a razones económicas y políticas. La
caída de los precios del petróleo crudo disminuyó los ingresos para el
país, que, sin embargo, todavía tiene a su disposición una gran liquidez
financiera, lo que puede permitir un avance en la economía del país,
perseguido a través de una diversificación de la estructura productiva. Para
ello, tiene que presentar una cara diferente del país: Arabia Saudita
se ha mantenido posado en sus posiciones intransigentes de la visión
religiosa demasiado rígido, que ha roto incluso en la gestión política. Siendo
el guardián de los lugares sagrados del país del Islam, que ha ejercido
una especie de extremismo religioso, que ha ayudado a justificar el
ejercicio del poder autoritario. La
negación de los derechos políticos y sociales, especialmente para las
mujeres, el tratamiento muy duro y discriminatorio reservado para los
trabajadores extranjeros o los chiítas, muchas sentencias de muerte son
fuertemente elementos negativos, las grandes inversiones en el exterior y
la gran oferta de dinero ellos no pueden cancelar Luego
está el problema de la política internacional sobre la actitud del
gobierno hacia el Estado Islámico: Arabia Saudita se ha sospechado de
haber financiado el califato en su fase inicial para utilizarlo contra
Siria e indirectamente con Irán. La
coalición que los saudíes han creado con Turquía y Egipto, además de
otras monarquías del Golfo, está basado en vínculos religiosos sunitas y
tiene como su principal oponente, sólo la república teocrática de Irán,
un duelo que se renueva en el tiempo y que tiene como fundamento la supremacía religiosa dentro de la religión islámica. La
relación con Occidente y en particular con los EE.UU., se ha
deteriorado con la presidencia de Obama, pero Trump parece haber
recuperado el impulso, aunque se mantiene la desconfianza de los
militares estadounidenses. El
deseo de Arabia Saudita es, por lo tanto, desempeñar un papel
importante en la región y en el mundo, pero sin una apariencia más
presentable, el segundo objetivo no es viable. El
logro de este objetivo debe pasar por una situación de mayor moderación
religiosa, para mitigar las dificultades del régimen político. Un
régimen menos autoritario puede fomentar el diálogo con otras naciones,
pero esto debe ser tangible con las concesiones de derechos políticos y
sociales hasta ahora negadas. Ciertamente,
para dar una imagen menos arcaica de la sociedad saudí no es suficiente
para permitir a las mujeres conducir coches, aunque este acto ha traído
mucha publicidad al príncipe saudí. demandas
políticas están estrechamente vinculados con los económicos: Arabia
Saudita es un país que se ha centrado en la extracción de petróleo,
convirtiéndose en un fabricante importante, lo suficiente como para ser
capaz de influir en los movimientos del mercado, pero que no
favorecieron la diferenciación de la economía y el desarrollo de un tejido productivo que puede ser alternativo al segmento extractivo. El
rendimiento de la economía ha reducido las ganancias del petróleo y las
instancias globales para usar energías alternativas y menos
contaminantes decretó la necesidad de invertir en campos distintos al
petróleo; la
salida será hacer llegar habilidades, tanto individuales como
colectivas, como conocimiento de su propiedad industrial, ellos serán
atraídos a una situación doméstica menos influenciado por factores
religiosos y se caracteriza por una menor costumbres atrasadas, junto
con la presencia de una ley menos condicionado por elementos marcados por una visión clara de la administración de justicia. Para
superar su imagen ultra-conservador, el estado saudí debe demostrar a
través de signos tangibles modernización de sus instituciones, que
aparece en las intenciones del príncipe Mohamed bin Salman, sino que
también debe ser aceptado por una clase dirigente que todavía parece
demasiado firme en su posiciones hacia atrás.
Saudi-Arabien: Der Erbprinz versichert einen Landwechsel durch einen moderateren Islam
Die
künftige Monarch von Saudi-Arabien erklärt, dass das Land einen Prozess
eine religiöse Vision zu verlassen begonnen hat, sondern auch
politische, fundamentalistische, auf einem im Umgang mit der Welt und
anderen Religionen immer mehr moderat und offen zu bewegen. Das
Theater dieser Aussagen war eine Konferenz, in der rund 2.500
potenzielle Investoren saß, darunter mehrere Ausländer, die bereit sind
Projekte in der saudischen Monarchie zu finanzieren. Die
Notwendigkeit von Saudi-Arabien sich als verlässlicher Partner zu
präsentieren wird von wirtschaftlichen und politischen Gründen gegeben. Der
Rückgang der Rohölpreise ging der Umsatz für das Land, die jedoch immer
noch zur Verfügung hat eine große finanzielle Liquidität, die einem
Durchbruch in der Wirtschaft des Landes erlauben kann, durch eine
Diversifizierung der Produktionsstruktur verfolgt. Dazu
müssen Sie ein anderes Gesicht des Landes präsentieren: Saudi-Arabien
blieb thront auf ihren unnachgiebigen Positionen zu starr religiöser
Vision, die auch in der politischen Verwaltung gebrochen hat. Als
Hüterin der heiligen Stätten des Islam des Landes, hat er eine Art
religiösen Extremismus ausgeübt, die die Ausübung der autoritären Macht
zu rechtfertigen geholfen hat. Die
Verweigerung der politischen und sozialer Rechte, vor allem für Frauen,
die sehr hart und diskriminierende Behandlung für ausländische
Arbeitnehmer reserviert oder die Schiiten sind viele Todesurteile stark
negative Elemente, die großen Investitionen im Ausland und das große
Angebot an Geld gemacht sie können nicht stornieren. Dann
gibt es das Problem der internationalen Politik über die Haltung der
Regierung gegenüber dem islamischen Staat: Saudi-Arabien vermutet wurde
der Kalifats in der Anfangsphase finanziert hat es gegen Syrien zu
verwenden und indirekt mit dem Iran. Die
Koalition, die die Saudis haben mit der Türkei und Ägypten geschaffen,
zusätzlich zu anderen Golfmonarchien, basiert auf sunnitische religiösen
Bindungen und hat als Hauptgegner, sondern nur die theokratischen
Republik Iran, ein Duell, das in der Zeit erneuert wird und dass es wird in der islamischen Religion auf religiöse Vorherrschaft gegründet. Die
Beziehung mit dem Westen und insbesondere mit den USA, hat sich mit der
Obama-Präsidentschaft verschlechtert, aber Trump scheint an Dynamik
zurückgewonnen zu haben, obwohl es das Misstrauen gegenüber dem
US-Militär bleibt. Die
saudische Absicht ist daher eine größere Rolle in der Region zu spielen
und global, aber ohne mehr vorzeigbar Aussehen das zweite Ziel ist
nicht machbar. Die
Lösung dieser Aufgabe muss zwangsläufig durch eine größere religiöse
Mäßigung passieren, durch die die Härte des politischen Regimes zu
mildern. Ein
weniger autoritäres Regime kann den Dialog mit anderen Nationen
fördern, aber dies muss mit Zugeständnissen der politischen und sozialen
Rechte bisher verweigert greifbar. Sicherlich
macht eine weniger archaische Bild der saudischen Gesellschaft nicht
ausreicht, um Frauen zu ermöglichen, Autos zu fahren, obwohl dieser Akt
hat viel Publicity auf den saudischen Prinzen gebracht. Politische
Forderungen sind stark mit wirtschaftlichen derjenigediejenigedasjenige
verbunden: Saudi-Arabien ist ein Land, das auf der Gewinnung von Öl
konzentriert hat, einen bedeutenden Hersteller immer, genug, um
Marktbewegungen zu beeinflussen, aber das hat nicht die Differenzierung
begünstigte Wirtschaftlichkeit und die Entwicklung einer Produktionsstruktur, die eine alternative zu dem extraktiven Segment sein kann. Die
Leistung der Druckölgewinne und Weltorganisationen zu nutzen
alternative Energien und Emissionsreduzierungen die Notwendigkeit in
verschiedenen anderen Bereichen als Öl zu investieren verfügten; der
Start wird Fähigkeiten zu tun bekommen, sowohl individuell als auch
kollektiv, als proprietäres Branchenwissen, werden sie weniger von
religiösen Faktoren und mit der Anwesenheit eines Gesetz durch einen
niedrigeren Rückwärts Zoll, zusammen gekennzeichnet beeinflusste zu
einer inneren Lage angezogen werden weniger durch Elemente gekennzeichnet durch eine veraltete Vorstellung von der Justizverwaltung beeinflusst. Um
sein ultra-konservatives Bild zu überwinden, muss der saudische Staat
demonstriert durch konkrete Anzeichen Modernisierung der Institutionen,
das in den Absichten des Prinz Mohamed ist Salman erscheint, die aber
muss auch von einer herrschenden Klasse akzeptiert werden, die immer
noch zu hart scheint auf seinem Rückwärtspositionen.
Iscriviti a:
Post (Atom)