Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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lunedì 28 maggio 2018
哥倫比亞成為大西洋聯盟的成員
哥倫比亞正準備成為進入大西洋聯盟和經濟合作與發展組織的第一個拉丁美洲國家。哥倫比亞這個國家的目標是在與西方國家關係的特權框架內引發國家發展的驕傲和起點。這可能與哥倫比亞革命武裝力量的運動內戰的決戰終端,茶衝突在持續多年的國家造成不穩定的狀態。該協議的影響,大約在一年前簽署的,是絕對由大西洋聯盟,其中指出在哥倫比亞國內局勢的積極和自信的管理驗證,而另一方面,在沒有問題的協議是大西洋聯盟內不可能入場。從大西洋聯盟,並在一般情況下,到西部的戰略眼光,哥倫比亞輸入允許在南美大陸的定位與中國可能擴大的預防作用,也俄語,但最重要的,在'立即,允許控制與委內瑞拉的邊界處於重大政治危機,並有可能進入俄羅斯影響範圍。向西限制委內瑞拉危機的傳染效應變得極為重要,繼續保持合作,或多或少間接地與南美國家,這可能很快成為經濟增長的主角,繼在巴西發生了什麼事。對哥倫比亞來說,希望通過加入大西洋聯盟獲得的聲望,可以更容易地獲得外國投資,從而能夠增加該國的財富。由於本組織承認合作和經濟發展,目標可以變得更加具體;波哥大是至關重要通過促進收入,因此更強的社會包容性,應該從社會衝突的新的元素,這可能重新恐怖的解決方案保證了國家的更大再分配減少貧困。為了完成這一過程,哥倫比亞面臨著公共行政的結構性改革,必須克服眾多專家的發現。因此,哥倫比亞提出了更高的公共事務管理標準,並成為南美洲下一個主要國家。
コロンビアは大西洋同盟のメンバーになる
コロンビアは、大西洋同盟と経済協力開発機構(OECD)加盟の最初のラテンアメリカの国になる準備をしています。目標は西側との関係の特権枠組みの中で誇りの源と国の発展のための開始点、コロンビアの国で考えられています。それは茶の競合が長年にわたって続いた国の不安定な状態が発生している、おそらくコロンビア革命軍の動きとの内戦の決定的な終わりでした。約一年前に締結された契約の効果は、間違いなく問題での合意なしに一方で、コロンビアの内部状況で陽性と自信を持って述べた大西洋同盟の管理により確認したました大西洋同盟内の入場不可能。大西洋同盟のための戦略的な観点から、そして、一般的には、西にコロンビアの入力が可能な中国の拡張の防止機能と南米大陸の位置決めを可能にし、またロシアが、上記のすべて、 "で即座に、大きな政治危機の中でベネズエラとの国境のコントロールを可能にし、潜在的にロシアの影響力の領域に入る可能性がある。西限界にベネズエラの危機の伝染効果はすぐにブラジルで何が起こったのか、以下、景気拡大の主役になる可能性の南米諸国、と、多かれ少なかれ間接的、協力を維持し続けることが最も重要になります。コロンビアのための希望は、外国からの投資への容易なアクセスを得るためにNATOへの参入によって達成威信のおかげで国の富を増加させることができます。協調と経済発展のための機構への入場のおかげで、さらに具体的になることができる目標。ボゴタは、所得やテロリストソリューションを再度開くことができ、社会的葛藤の新しい要素、から国を保証すべきで、その結果、より強い社会的包摂の大きな再分配を育成することにより、貧困を削減することが不可欠です。このプロセスを完了するために、コロンビアは多数の専門家の発見を克服しなければならなかった行政の構造改革に直面しています。したがって、コロンビアは、公務の管理のより高い基準を提示し、南米大陸の次の主要国として立つ。
تصبح كولومبيا عضوًا في حلف الأطلسي
تستعد كولومبيا لتصبح أول بلد في أمريكا اللاتينية يدخل التحالف الأطلسي ومنظمة التعاون والتنمية في الميدان الاقتصادي. ويعتبر الهدف في البلاد الكولومبي مصدر فخر ونقطة انطلاق لتطور البلاد، في إطار متميز للعلاقات مع الغرب. ربما
كانت نهاية الحرب الداخلية حاسمة مع حركة القوات المسلحة الثورية
لكولومبيا ، وهو الصراع الذي أثار حالة من عدم الاستقرار في البلد الذي
استمر لسنوات عديدة. لقد
تم التحقق من آثار الاتفاقية ، التي تم التوقيع عليها قبل عام ، من قبل
مجلس الحلف الأطلسي ، الذي تحقق من الآثار الإيجابية والمؤكدة للوضع
الداخلي لكولومبيا ، من ناحية أخرى ، بدون الاتفاق المعني. قبول مستحيل داخل حلف الأطلسي. من
وجهة نظر إستراتيجية لحلف الأطلسي ، وبشكل عام ، بالنسبة للغرب ، يسمح
دخول كولومبيا بوضع نفسها في قارة أمريكا الجنوبية مع وظيفة وقائية لتوسيع
صيني وروسي محتمل ، ولكن قبل كل شيء ، في على الفور ، يسمح للسيطرة على الحدود مع فنزويلا في أزمة سياسية كبيرة والتي يمكن أن تدخل مجال النفوذ الروسي. بالنسبة
للغرب ، يصبح الحد من الآثار المزمنة للأزمة الفنزويلية ذات أهمية قصوى
للاستمرار في الحفاظ على تعاون غير مباشر إلى حد ما مع دول أمريكا الجنوبية
، والتي قد تصبح في وقت قريب أبطال التوسع الاقتصادي ، في أعقاب ما حدث
بالفعل في البرازيل. لكولومبيا
الآمال للحصول على سهولة الحصول على الاستثمارات الأجنبية، وقادرة على
زيادة ثروات البلاد، وذلك بفضل هيبة دخول حلف شمال الاطلسي التي تحققت. هدف يمكن أن يصبح أكثر واقعية بفضل الانضمام إلى المنظمة من أجل التعاون والتنمية الاقتصادية ؛ بوغوتا
أمر ضروري للحد من الفقر من خلال تعزيز المزيد من إعادة توزيع الدخل
وبالتالي على الاندماج الاجتماعي أقوى، والتي ينبغي أن تضمن الدولة من
عناصر جديدة من الصراع الاجتماعي، والتي يمكن إعادة فتح حلول الإرهابية. ولإكمال هذه العملية ، واجهت كولومبيا إصلاحات هيكلية للإدارة العامة اضطرت إلى التغلب على نتائج العديد من الخبراء. ولذلك ، فإن كولومبيا تقدم نفسها بمستوى أعلى من إدارة الشؤون العامة وتقف كبلد قيادي آخر في قارة أمريكا الجنوبية.
lunedì 14 maggio 2018
Le relazioni tra USA ed Europa in pericolo per le possibili sanzioni all'Iran
Se la trattativa con la Corea del Nord si sta evolvendo in senso positivo, alla Casa Bianca ritengono che molto è dipeso dalla pressione esercitata dalle sanzioni. L’intenzione sarebbe quella di ripetere lo stesso schema con l’Iran per ridurre la pericolosità del regime di Teheran. Il primo passo in questa direzione è stata la rottura di Trump dell’accordo sul nucleare iraniano firmato da Obama insieme ai partner europei. Il problema per gli Stati Uniti è l’atteggiamento da tenere verso l’Europa, dal momento in cui scatteranno le sanzioni contro il paese iraniano e quindi potenzialmente contro le aziende che continueranno a collaborare con Teheran. La firma del trattato sul nucleare iraniano ha permesso di ridurre drasticamente le sanzioni ed ha aperto un collaborazione commerciale, che, se venisse interrotta, porterebbe notevoli perdite ad aziende tedesche, francesi, inglesi ed italiane. Occorre ricordare che solo gli Stati Uniti sono usciti, in maniera unilaterale, dal trattato, che è ancora riconosciuto da Unione Europea, Cina, Russia, Francia, Regno Unito e Germania; l’atteggiamento americano, quindi, rischia di allontanare ancora di più Washington dai propri alleati naturali, sopratutto se il governo statunitense dovesse dare seguito ai propositi del Segretario per la sicurezza nazionale, che prevede di sanzionare le società europee che intendono continuare ad avere rapporti commerciali con l’Iran. Tuttavia questa tattica presenta diverse controindicazioni, sopratutto se confrontata alla situazione nordcoreana. Prima di tutto l’Iran non è la Corea del Nord: pur provato dalle sanzioni il paese iraniano non è allo stremo come quello nordcoreano, può contare su di una efficiente struttura militare e non è affatto isolato nel contesto diplomatico. In più la posizione degli europei, che per la Corea del Nord è allineata agli Stati Uniti, è in totale disaccordo con Washington; questo elemento costituisce un punto a favore dell’Iran nella contesa con gli Stati Uniti. La determinazione di Trump è però quella di proseguire verso un regime sanzionatorio, per impedire all’Iran di diventare una potenza nucleare. Possono configurarsi due scenari, nei confronti delle aziende europee: il primo è un atteggiamento rigido, che colpisce tutte quelle imprese che intendono portare avanti la collaborazione con gli iraniani, con tutte le conseguenze del caso nei rapporti commerciali, prima, e diplomatici, dopo tra USA ed Europa, che potrebbero andare ad influire fino ai livelli più stretti di collaborazione tra le due parti; oppure Washington potrebbe scegliere una via più morbida, sul modello delle sanzioni esercitate su Cuba, dove le imprese europee erano state esentate dal regime sanzionatorio. Questo secondo scenario ha il vantaggio di preservare le relazioni con l’Europa, ma rischia di rendere inefficaci le sanzioni americane contro l’Iran, oltre a rappresentare un possibile segnale di debolezza del presidente americano. L’impressione è che la Casa Bianca non cederà tanto facilmente alle istanze europee, dando il via ad una serie di contrasti, che potrebbero aggravare la situazione di chiusura commerciale americana, cui la volontà di sanzionare l’Iran costituirà una pesante aggravante. Quello che rischia di materializzarsi è una guerra commerciale molto dura tra USA ed Europa, che si affiancherà a divergenze sempre più marcate sul piano della politica internazionale: uno scenario teso a spaccare l’occidente a favore di una frammentazione che potrà essere utile soltanto a Cina e Russia. Dal punto di vista dell’Europa, già indebolita dall’uscita dall’Unione del Regno Unito e dell’atteggiamento dei paesi orientali, si evidenzia come la necessità di una maggiore unione politica non sia più procrastinabile, per raggiungere una indipendenza economica e militare, indispensabile per agire in modo sempre più autonomo di fronte alle problematiche mondiali, che si riflettono in profondità, fino alla vita quotidiana dei suoi cittadini.
Relations between the USA and Europe in danger for possible sanctions against Iran
If
the negotiations with North Korea are evolving in a positive sense, the
White House believes that much has depended on the pressure exerted by
sanctions. The intention would be to repeat the same scheme with Iran to reduce the danger of the Tehran regime. The
first step in this direction was the trump breaking of the Iranian
nuclear agreement signed by Obama together with the European partners. The
problem for the United States is the attitude to hold towards Europe,
from the moment when the sanctions against the Iranian country will
start and therefore potentially against the companies that will continue
to collaborate with Tehran. The
signing of the Iranian nuclear treaty allowed to drastically reduce the
sanctions and opened a commercial collaboration, which, if it were
interrupted, would bring significant losses to German, French, British
and Italian companies. It
should be remembered that only the United States came out,
unilaterally, from the treaty, which is still recognized by the European
Union, China, Russia, France, the United Kingdom and Germany; the
American attitude, therefore, threatens to move even further from its
natural allies, especially if the US government were to follow up the
intentions of the Secretary for national security, which provides for
sanctioning European companies wishing to continue to have business
relationships with Iran. However, this tactic has several contraindications, especially when compared to the North Korean situation. First
of all, Iran is not North Korea: despite the sanctions, the Iranian
country is not as strong as the North Korean one, it can count on an
efficient military structure and it is not isolated in the diplomatic
context. In
addition, the position of Europeans, which is aligned with the United
States for North Korea, is in total disagreement with Washington; this element constitutes a point in favor of Iran in the dispute with the United States. Trump's determination, however, is to continue towards a sanctions regime, to prevent Iran from becoming a nuclear power. Two
scenarios can be set up against European companies: the first is a
rigid attitude, which affects all those companies that intend to carry
on the collaboration with the Iranians, with all the consequences of the
case in commercial relations, first, and diplomats, after USA and Europe, which could go to influence the closest levels of collaboration between the two parties; or
Washington could choose a softer way, modeled on the sanctions applied
to Cuba, where European companies had been exempted from the sanctions
regime. This
second scenario has the advantage of preserving relations with Europe,
but risks making the American sanctions against Iran ineffective, as
well as being a possible sign of weakness for the American president. The
impression is that the White House will not yield so easily to the
European authorities, giving rise to a series of contrasts, which could
aggravate the situation of American commercial closure, which the desire
to sanction Iran will be a heavy aggravating factor. What
is likely to materialize is a very tough trade war between the US and
Europe, which will be accompanied by increasingly marked divergences in
terms of international politics: a scenario aimed at breaking the West
in favor of fragmentation that can only be useful to China and Russia. From
the point of view of Europe, already weakened by the exit of the Union
of the United Kingdom and the attitude of the Eastern countries, it is
clear that the need for greater political union is no longer postponed,
to achieve economic and military independence, indispensable
to act in an increasingly autonomous way in the face of global
problems, which are reflected in depth, up to the daily life of its
citizens.
Las relaciones entre EE. UU. Y Europa en peligro de posibles sanciones contra Irán
Si
las negociaciones con Corea del Norte están evolucionando en un sentido
positivo, la Casa Blanca cree que mucho ha dependido de la presión
ejercida por las sanciones. La intención sería repetir el mismo esquema con Irán para reducir el peligro del régimen de Teherán. El primer paso en esta dirección fue la superación del acuerdo nuclear iraní firmado por Obama junto con los socios europeos. El
problema para Estados Unidos es la actitud hacia Europa, desde el
momento en que se inicien las sanciones contra el país iraní y, por lo
tanto, potencialmente en contra de las empresas que continuarán
colaborando con Teherán. La
firma del tratado nuclear iraní permitió reducir drásticamente las
sanciones y abrió una colaboración comercial que, de ser interrumpida,
acarrearía pérdidas significativas para las empresas alemanas,
francesas, británicas e italianas. Debe
recordarse que solo Estados Unidos salió, unilateralmente, del tratado,
que todavía está reconocido por la Unión Europea, China, Rusia,
Francia, el Reino Unido y Alemania; la
actitud estadounidense, por lo tanto, amenaza con alejarse aún más de
sus aliados naturales, especialmente si el gobierno de los EE. UU.
hiciera un seguimiento de las intenciones del Secretario de seguridad
nacional, que prevé sancionar a las empresas europeas que deseen
continuar teniendo relaciones comerciales con Irán. Sin embargo, esta táctica tiene varias contraindicaciones, especialmente cuando se compara con la situación de Corea del Norte. En
primer lugar, Irán no es Corea del Norte: a pesar de las sanciones, el
país iraní no es tan fuerte como el de Corea del Norte, puede contar con
una estructura militar eficiente y no está aislado en el contexto
diplomático. Además,
la posición de los europeos, que está alineada con los Estados Unidos
para Corea del Norte, está en total desacuerdo con Washington; este elemento constituye un punto a favor de Irán en la disputa con los Estados Unidos. La
determinación de Trump, sin embargo, es continuar hacia un régimen de
sanciones, para evitar que Irán se convierta en una potencia nuclear. Se
pueden configurar dos escenarios, en contra de las empresas europeas:
la primera es una actitud rígida, que afecta a todas aquellas empresas
que tengan la intención de seguir trabajando con los iraníes, con todas
las consecuencias en las relaciones comerciales antes y después entre
los diplomáticos Estados Unidos y Europa, que podrían influir en los niveles más cercanos de colaboración entre las dos partes; o
Washington podría elegir una forma más suave, siguiendo el modelo de
las sanciones aplicadas a Cuba, donde las empresas europeas habían sido
eximidas del régimen de sanciones. Este
segundo escenario tiene la ventaja de preservar las relaciones con
Europa, pero puede hacer que las sanciones estadounidenses contra Irán
sean ineficaces, además de ser una posible señal de debilidad para el
presidente estadounidense. La
impresión es que la Casa Blanca no va a ceder tan fácilmente a las
autoridades europeas, dando inicio a una serie de contrastes, lo que
podría agravar la situación de cierre comercial de Estados Unidos, donde
la voluntad de sancionar a Irán constituirá un agravante pesada. Lo
que es probable que se materialice es una guerra comercial muy fuerte
entre los EE.UU. y Europa, que se sumarán a las diferencias cada vez más
claras en cuanto a la política internacional: un escenario destinadas a
dividir a Occidente a favor de la fragmentación que sólo será útil a
China y Rusia. Desde
el punto de vista de Europa, ya debilitado por la Unión del Reino Unido
y la actitud de los países del Este, es evidente que la necesidad de
una unión política más profunda ya no es posible poner, para lograr una
independencia económica y militar, indispensable
para actuar de manera cada vez más autónoma frente a los problemas
globales, que se reflejan en profundidad, hasta la vida cotidiana de sus
ciudadanos.
Beziehungen zwischen den USA und Europa in Gefahr für mögliche Sanktionen gegen den Iran
Wenn
sich die Verhandlungen mit Nordkorea positiv entwickeln, ist das Weiße
Haus der Ansicht, dass vieles vom Druck der Sanktionen abhängt. Die Absicht wäre, das gleiche System mit dem Iran zu wiederholen, um die Gefahr des Teheraner Regimes zu verringern. Der
erste Schritt in diese Richtung war der Bruch des iranischen
Atomabkommens, das Obama mit den europäischen Partnern unterzeichnet
hatte. Das
Problem für die Vereinigten Staaten ist die Haltung gegenüber Europa,
von dem Moment an, da die Sanktionen gegen das iranische Land beginnen
werden und daher potentiell gegen die Unternehmen, die weiterhin mit
Teheran zusammenarbeiten werden. Die
Unterzeichnung des iranischen Atomprogramms ermöglichte eine drastische
Reduzierung der Sanktionen und eröffnete eine kommerzielle
Zusammenarbeit, die bei einer Unterbrechung erhebliche Verluste für
deutsche, französische, britische und italienische Unternehmen bedeuten
würde. Es
sollte daran erinnert werden, dass nur die Vereinigten Staaten
einseitig aus dem Vertrag hervorgegangen sind, der immer noch von der
Europäischen Union, China, Russland, Frankreich, dem Vereinigten
Königreich und Deutschland anerkannt wird; Die
amerikanische Haltung droht daher, sich von ihren natürlichen
Verbündeten noch weiter zu entfernen, besonders wenn die US-Regierung
den Absichten des Secretary for National Security nachgehen sollte, die
die Sanktionierung europäischer Unternehmen vorsieht, die weiterhin
Geschäftsbeziehungen pflegen wollen mit dem Iran. Diese Taktik weist jedoch mehrere Kontraindikationen auf, insbesondere im Vergleich zur nordkoreanischen Situation. Vor
allem ist der Iran kein Nordkorea: Trotz der Sanktionen ist das
iranische Land nicht so stark wie das nordkoreanische, es kann auf eine
effiziente militärische Struktur zählen und es ist nicht im
diplomatischen Kontext isoliert. Darüber
hinaus ist die Position der Europäer, die mit den Vereinigten Staaten
für Nordkorea in Einklang steht, in völliger Uneinigkeit mit Washington;
Dieses Element ist ein Argument zugunsten des Iran im Streit mit den Vereinigten Staaten. Trumps
Entschlossenheit besteht jedoch darin, weiterhin auf ein
Sanktionsregime hinzuarbeiten, um zu verhindern, dass der Iran zur
Kernkraft wird. Sie
können zwei Szenarien, gegen europäische Unternehmen konfigurieren: Die
erste ist eine starre Haltung, die alle Unternehmen betrifft, die mit
den Iranern weiter zu arbeiten beabsichtigen, mit allen Konsequenzen in
den Handelsbeziehungen vor und Diplomaten nach zwischen USA und Europa, die die nächste Ebene der Zusammenarbeit zwischen den beiden Parteien beeinflussen könnten; oder
Washington könnte einen sanfteren Weg wählen, der sich an den
Sanktionen für Kuba orientiert, wo europäische Unternehmen vom
Sanktionsregime ausgenommen waren. Dieses
zweite Szenario hat den Vorteil, die Beziehungen zu Europa zu erhalten,
birgt jedoch die Gefahr, dass die amerikanischen Sanktionen gegen den
Iran wirkungslos werden, und ist ein mögliches Zeichen der Schwäche des
amerikanischen Präsidenten. Der
Eindruck ist, dass das Weiße Haus nicht so leicht an die europäischen
Behörden geben, Auftakt einer Reihe von Kontrasten, die die
US-Handelsschluss Situation verschärfen könnten, wo der Wille Iran
sanktioniert wird eine schwere erschwerenden darstellen. Was
wahrscheinlich materialisieren ist ein sehr harter Handelskrieg
zwischen den USA und Europa, die die immer deutlicher Unterschiede in
der internationalen Politik beitritt: ein Szenario, bei Spaltung des
Westens richtet sich für die Fragmentierung, die nur von Nutzen sein
wird, um China und Russland. Aus
der Sicht von Europa schwächte sich bereits von der Union des
Vereinigten Königreichs und der Haltung der östlichen Ländern ist es
offensichtlich, dass die Notwendigkeit für eine tiefere politische Union
nicht mehr möglich ist, setzen eine wirtschaftliche und militärische
Unabhängigkeit zu erreichen, Es
ist unabdingbar, angesichts der globalen Probleme, die sich in der
Tiefe widerspiegeln, immer autonomer zu handeln, bis hin zum täglichen
Leben der Bürger.
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