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Politica Internazionale
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venerdì 1 giugno 2018
Gli USA dichiarano la guerra commerciale all'Europa
L’Unione Europea e gli Stati Uniti sono destinati ad un duro confronto, che potrebbe inaugurare una nuova stagione circa i rapporti tra i due soggetti internazionali, caratterizzato da una vera e propria guerra commerciale. In questo contenzioso l’Europa è accomunata a Canada e Messico, paesi tradizionalmente alleati di Washington, ma questo punto non ha consentito a Trump ed al suo esecutivo di recedere nell’intraprendere un confronto che potrebbe degenerare presto dalle materie commerciali ad argomenti più vasti, come gli assetti internazionali. L’aumento dei dazi prevede un aggravio del 25% per l’acciaio e del 10% per l’alluminio. Alla base del ragionamento distorto di Trump, c’è la convizione che un alto tasso di importazione possa riflettersi sugli assetti del settore industriale statunitense, senza considerare i benefici delle industrie americane che usano questi materiali per la loro lavorazione, mettendo sul mercato un prodotto finito con alto valore aggiunto. L’errore è considerare quasi soltanto la bilancia commerciale quale metro di valutazione per lo stato di salute dell’economia, una visione distorta che non considera i costi ed i benefici indotti dall’introduzione dei dazi, sopratutto nei confronti di soggetti alleati, sia dal punto di vista economico, che da quello più generale di tipo politico. Una delle spiegazioni fornite dal Segretario americano per il commercio è che le importazioni non permettono di sviluppare una industria nazionale capace e ciò si riflette sulla sicurezza nazionale, di cui uno dei fattori fondamentali è la capacità di produrre armamenti. Questa argomentazione appare pretestuosa, sopratutto se il concetto di difesa viene allargato al piano globale dell’alleanza, comprendendo necessariamente anche l’Alleanza Atlantica, dove sarebbe necessaria una condivisione degli armamenti non solo dal punto di vista dell’utilizzo, ma anche della progettazione e della produzione. Tuttavia uno degli obiettivi di Trump è proprio quello di aumentare la vendita di armamenti proprio agli alleati, per compensare gli sforzi economici statunitensi effettuati sul piano delle politiche di difesa al di fuori dei confini americani. Per valutare questo assunto occorre ricordare che il presidente americano può avere alcune ragioni nel richiedere un maggiore sforzo economico degli alleati per le spese militari, ma pretenderlo in maniera indiretta imponendo dei dazi rischia di vanificare le richieste, perchè tale provvedimento colpisce uno spettro economico più ampio ed investe i rapporti di naturale collaborazione tra soggetti internazionali. In effetti l’Unione Europea ha già annunciato ritorsioni contro alcuni prodotti americani: ciò renderà inevitabile una esclation reciproca di applicazionidi nuovi dazi, che nonpotrà ripercuotersi sui rispettivi rapporti. La somma di cui si parla è di circa 6.400 milioni di euro, che coincide con quanto viene ricavato dalla vendita di acciaio ed alluminio agli USA; i dazi europei sui prodotti americani dovrebbero interessare merci per un importo di pari valore. L’applicazione dei dazi da parte americana ha provocato, come al solito quando si parla di Europa, risposte non uniche da parte dei membri europei e ciò potrà vanificare l’azione di contrasto agli Stati Uniti; infatti la Germania ha proposto una politica di incentivi agli Usa per evitare i dazi, mentre la Francia ha assunto un atteggiamento più rigido opponendo un rifiuto a trattare sotto il ricatto di Trump. La possibilità più probabile è un confronto molto duro, perchè quello che contraddistingue gli Stati Uniti sulla loro posizione è l’applicazione dello spirito nazionalista, sul quale si fonda l’intenzione di non concedere alternative agli stati europei, malgrado le dichiarazioni americane improntate ancora alla possibiltà di un negoziato. La realtà è che Trump intende proseguire sulla strada della fermezza ad ogni costo, ma le conseguenze poltiche potrebbero essere nefaste, prima di tutto proprio per il Presidente americano
The US declares the trade war to Europe
The
European Union and the United States are destined to a hard
confrontation, which could inaugurate a new season about the relations
between the two international actors, characterized by a real commercial
war. In
this litigation, Europe is united with Canada and Mexico, countries
traditionally allied with Washington, but this point did not allow Trump
and his executive to recede in undertaking a confrontation that could
soon degenerate from commercial matters to broader topics, like the international arrangements. The increase in duties provides for an increase of 25% for steel and 10% for aluminum. At
the base of Trump's distorted reasoning, there is the conviction that a
high import rate can be reflected on the structure of the US industrial
sector, without considering the benefits of American industries that
use these materials for their processing, putting on the market a
finished product with high added value. The
error is to consider almost only the trade balance as a yardstick for
the health of the economy, a distorted view that does not consider the
costs and benefits induced by the introduction of duties, especially
against allied subjects, both from the economic point of view, rather than the general one of a political nature. One
of the explanations provided by the US Secretary of Commerce is that
imports do not allow the development of a capable national industry and
this is reflected in national security, one of the fundamental factors
being the capacity to produce armaments. This
argument appears to be specious, especially if the concept of defense
is extended to the global plan of the alliance, necessarily including
also the Atlantic Alliance, where armaments sharing would be necessary
not only from the point of view of use, but also of design and of production. However,
one of Trump's goals is precisely to increase the sale of armaments to
the allies, to compensate for the US economic efforts carried out in
terms of defense policies outside the American borders. To
evaluate this assumption it must be remembered that the American
president may have some reasons for requiring greater financial effort
from the allies for military spending, but to demand it indirectly by
imposing duties risks undermining the demands, because this provision
affects a broader economic spectrum. and invests the relationships of natural collaboration between international subjects. In
fact, the European Union has already announced retaliation against some
American products: this will make it inevitable a reciprocal excuse to
apply new duties, which will not affect the respective relationships. The
sum referred to is about 6,400 million euros, which coincides with what
is derived from the sale of steel and aluminum to the USA; European duties on American products should affect goods for an amount of equal value. The
application of duties on the American side has caused, as usual, when
speaking of Europe, non-unique responses from the European members and
this will nullify the act of opposing the United States; in
fact, Germany has proposed a policy of incentives to the US to avoid
the duties, while France has taken a more rigid attitude by opposing a
refusal to deal under the blackmail of Trump. The
most probable possibility is a very hard confrontation, because what
distinguishes the United States on their position is the application of
the nationalist spirit, on which the intention is not to grant
alternatives to the European states, despite the American statements
still based on the possibility of negotiation. The
reality is that Trump intends to continue on the path of firmness at
any cost, but the political consequences could be harmful, first of all
just for the American President.
Estados Unidos declara la guerra comercial a Europa
La
Unión Europea y los Estados Unidos están destinados a un
enfrentamiento, lo que podría marcar el comienzo de una nueva temporada
en la relación entre los dos jugadores internacionales, que se
caracteriza por una guerra comercial real. En
este litigio Europa está unida en Canadá y México, países
tradicionalmente aliados de Washington, pero esta vez no permitió Trump y
su ejecutivo para retirar en la realización de una confrontación que
podría escalar rápidamente a partir de materiales comerciales a
cuestiones más amplias, como los arreglos internacionales. El aumento en los aranceles prevé un aumento del 25% para el acero y del 10% para el aluminio. En
la base del razonamiento distorsionado de Trump, existe la creencia de
que una alta tasa de importación podría reflejarse en la estructura del
sector industrial de Estados Unidos, sin tener en cuenta los beneficios
de las industrias estadounidenses que utilizan estos materiales para su
fabricación, puesta en el mercado de un producto terminado con alto valor agregado El
error se considera casi exclusivamente la balanza comercial como
criterio para la salud de la economía, una visión distorsionada, que no
tiene en cuenta los costes y beneficios derivados de la introducción de
derechos, especialmente a los prestatarios aliados, tanto desde punto de vista económico, más que el general de naturaleza política. Una
de las explicaciones ofrecidas por la secretaria de Estado para el
comercio es que las importaciones no permiten el desarrollo de una
industria nacional capaz y esto se refleja en la seguridad nacional, uno
de los factores clave es la capacidad de producir armas. Este
argumento parece plausible, sobre todo si el concepto de defensa se
expande con el plan de alianza global, que incluye necesariamente la
Alianza Atlántica, donde no sólo se requiere una cuota de armamentos
desde el punto de vista de uso, sino también el diseño y de producción Sin
embargo, uno de los objetivos de Trump es precisamente para aumentar la
venta de sus brazos a los aliados, para compensar los esfuerzos de
Estados Unidos en términos económicos de la política de defensa fuera de
las fronteras de Estados Unidos. Para
evaluar esta hipótesis debe tenerse en cuenta que el presidente de
Estados Unidos puede tener algunas razones para pedir un mayor esfuerzo
económico de los aliados para el gasto militar, pero la demanda de forma
indirecta mediante la imposición de deberes es probable que frustrar
las demandas, porque esa medida afecta a un espectro económico más
amplio e invierte las relaciones de colaboración natural entre sujetos internacionales. De
hecho, la Unión Europea ya ha anunciado represalias contra ciertos
productos estadounidenses: esto hará que sea inevitable esclation mutuos
nuevas funciones applicazionidi, que impacto en sus relaciones
nonpotrà. La
suma de la que hablamos es de unos 6.400 millones de euros, lo que
coincide con lo que se deriva de la venta de acero y aluminio para los
EE.UU.; Los aranceles europeos sobre los productos estadounidenses deberían afectar a los bienes por un monto de igual valor. La
aplicación de los derechos en el lado americano tiene, como es habitual
cuando se trata de Europa, no sólo las respuestas de los Estados
europeos y esto va a frustrar los esfuerzos de aplicación de la ley a
los Estados Unidos; De
hecho, Alemania ha propuesto una política de incentivos a los Estados
Unidos para evitar los deberes, mientras que Francia ha adoptado una
postura más firme oposición a la negativa a negociar bajo el chantaje
Trump. La
posibilidad más probable es una comparación muy difícil, porque lo que
distingue a los Estados Unidos en su posición es la aplicación del
espíritu nacionalista que sustenta la intención de no ofrecer
alternativas a los estados europeos, a pesar de las declaraciones de los
Estados Unidos todavía marcados posibilidad de negociación La
realidad es que Trump tiene la intención de seguir en cualquier
carretera coste firmeza, las políticas agrícolas, pero las consecuencias
podrían ser desastrosas, en primer lugar debido a la presidente de
Estados Unidos.
Die USA erklären den Handelskrieg für Europa
Die
Europäische Union und die Vereinigten Staaten sind zu einer harten
Konfrontation bestimmt, die eine neue Saison über die Beziehungen
zwischen den beiden internationalen Akteuren eröffnen könnte, die durch
einen echten Handelskrieg gekennzeichnet sind. In
diesem Rechtsstreit ist Europa mit Kanada und Mexiko vereint, Ländern,
die traditionell mit Washington verbündet sind, aber dieser Punkt
erlaubte es Trump und seiner Exekutive nicht, eine Konfrontation
einzugehen, die bald von kommerziellen Themen zu breiteren Themen
ausarten könnte. wie die internationalen Vereinbarungen. Die Erhöhung der Zölle sieht eine Erhöhung von 25% für Stahl und 10% für Aluminium vor. Aufgrund
der verzerrten Argumentation von Trump besteht die Überzeugung, dass
sich eine hohe Importrate auf die Struktur des US-Industriesektors
auswirken kann, ohne die Vorteile amerikanischer Industrien zu
berücksichtigen, die diese Materialien für ihre Verarbeitung verwenden
und ein fertiges Produkt auf den Markt bringen mit hohem Mehrwert. Der
Fehler besteht darin, fast nur die Handelsbilanz als Maßstab für die
Gesundheit der Wirtschaft zu betrachten, eine verzerrte Sichtweise, die
die Kosten und Vorteile nicht berücksichtigt, die durch die Einführung
von Zöllen, insbesondere gegenüber verbündeten Subjekten, sowohl von der
wirtschaftlicher als der allgemeine politische Aspekt. Eine
der Erklärungen des US-Handelsministers ist, dass Importe die
Entwicklung einer fähigen nationalen Industrie nicht erlauben, und dies
spiegelt sich in der nationalen Sicherheit wider, wobei einer der
fundamentalen Faktoren die Fähigkeit ist, Waffen zu produzieren. Dieses
Argument erscheint unsleuchtend, insbesondere wenn das Konzept der
Verteidigung auf den globalen Plan des Bündnisses ausgeweitet wird, der
notwendigerweise auch das Atlantische Bündnis einschließt, in dem eine
Rüstungszuteilung nicht nur unter dem Gesichtspunkt der Verwendung,
sondern auch des Designs und der Produktion. Eines
der Ziele von Trump besteht jedoch gerade darin, den Verkauf von
Rüstungsgütern an die Alliierten zu verstärken, um die US-amerikanischen
wirtschaftlichen Anstrengungen zu kompensieren, die im Bereich der
Verteidigungspolitik außerhalb der amerikanischen Grenzen unternommen
wurden. Um
diese Annahme zu bewerten, muss daran erinnert werden, dass der
amerikanische Präsident einige Gründe haben könnte, größere finanzielle
Anstrengungen der Verbündeten für Militärausgaben zu fordern, aber
indirekt durch die Einführung von Zöllen die Risiken zu unterminieren,
da diese Bestimmung ein breiteres Wirtschaftsspektrum betrifft. und investiert die Beziehungen der natürlichen Zusammenarbeit zwischen internationalen Themen. In
der Tat hat die Europäische Union bereits Vergeltungsmaßnahmen gegen
einige amerikanische Produkte angekündigt: Dies wird eine gegenseitige
Entschuldigung für die Anwendung neuer Zölle, die die jeweiligen
Beziehungen nicht beeinträchtigen werden, unvermeidlich machen. Die
genannte Summe beläuft sich auf etwa 6.400 Millionen Euro, was mit dem
übereinstimmt, was aus dem Verkauf von Stahl und Aluminium an die USA
stammt; Europäische Zölle auf amerikanische Produkte sollten Waren in gleicher Höhe betreffen. Die
Anwendung von Pflichten auf der amerikanischen Seite hat, wie üblich,
wenn man von Europa spricht, zu nicht eindeutigen Antworten von den
europäischen Mitgliedern geführt und dies wird den Akt des Widerstandes
gegen die Vereinigten Staaten zunichte machen; In
der Tat hat Deutschland eine Politik der Anreize für die USA
vorgeschlagen, um die Zölle zu umgehen, während Frankreich eine
strengere Haltung eingenommen hat, indem es eine Weigerung, unter der
Erpressung von Trump zu verhandeln, ablehnte. Die
wahrscheinlichste Möglichkeit ist eine sehr harte Konfrontation, denn
was die Vereinigten Staaten von ihrer Position unterscheidet, ist die
Anwendung des nationalistischen Geistes, der nicht beabsichtigt ist,
Alternativen zu den europäischen Staaten zu gewähren, trotz der
amerikanischen Erklärungen, die noch auf dem Möglichkeit der Verhandlung. Die
Realität ist, dass Trump den Weg der Entschlossenheit um jeden Preis
fortsetzen will, aber die politischen Konsequenzen könnten schädlich
sein, vor allem nur für den amerikanischen Präsidenten.
Les Etats-Unis déclarent la guerre commerciale à l'Europe
L'Union
européenne et les Etats-Unis sont destinés à une confrontation dure,
qui pourrait inaugurer une nouvelle saison sur les relations entre les
deux acteurs internationaux, caractérisés par une véritable guerre
commerciale. Dans
ce litige, l'Europe est unie avec le Canada et le Mexique, pays
traditionnellement alliés à Washington, mais ce point n'a pas permis à
Trump et à son exécutif de reculer dans une confrontation qui pourrait
bientôt dégénérer des sujets commerciaux en sujets plus larges, comme les arrangements internationaux. L'augmentation des droits prévoit une augmentation de 25% pour l'acier et de 10% pour l'aluminium. À
la base du raisonnement déformé de Trump, il y a la conviction qu'un
taux d'importation élevé peut être reflété sur la structure du secteur
industriel américain, sans considérer les avantages des industries
américaines qui utilisent ces matériaux pour leur transformation,
mettant sur le marché un produit fini à haute valeur ajoutée. L'erreur
est de considérer presque uniquement la balance commerciale comme un
critère de la santé de l'économie, une vision déformée qui ne tient pas
compte des coûts et bénéfices induits par l'introduction de droits, en
particulier contre les sujets alliés, tant du point de vue point de vue économique, plutôt que le caractère général de nature politique. L'une
des explications fournies par le secrétaire américain au commerce est
que les importations ne permettent pas le développement d'une industrie
nationale compétente et cela se reflète dans la sécurité nationale, l'un
des facteurs fondamentaux étant la capacité de produire des armements. Cet
argument semble spécieux, surtout si le concept de défense est étendu
au plan global de l'alliance, y compris nécessairement l'Alliance
atlantique, où le partage des armements serait nécessaire non seulement
du point de vue de l'utilisation, mais aussi de la conception et de production. Cependant,
l'un des objectifs de Trump est précisément d'augmenter la vente
d'armements aux alliés, afin de compenser les efforts économiques
américains déployés en termes de politiques de défense en dehors des
frontières américaines. Pour
évaluer cette hypothèse, il faut rappeler que le président américain
peut avoir des raisons d'exiger des alliés un effort financier plus
important, mais l'exiger indirectement en imposant des devoirs risque de
miner les exigences, car cette disposition affecte un spectre
économique plus large. et investit les relations de collaboration naturelle entre les sujets internationaux. En
effet, l'Union Européenne a déjà annoncé des représailles contre
certains produits américains: cela rendra inévitable une excuse
réciproque pour appliquer de nouveaux devoirs, qui n'affecteront pas les
relations respectives. La
somme mentionnée est d'environ 6 400 millions d'euros, ce qui coïncide
avec ce qui est dérivé de la vente d'acier et d'aluminium aux
États-Unis; Les droits européens sur les produits américains devraient affecter les marchandises pour un montant de valeur égale. L'application
des devoirs du côté américain a causé, comme d'habitude, en parlant de
l'Europe, des réponses non uniques des membres européens, ce qui
annulera l'acte de s'opposer aux États-Unis; en
effet, l'Allemagne a proposé une politique d'incitation aux Etats-Unis
pour éviter les devoirs, alors que la France a adopté une attitude plus
rigide en s'opposant à un refus de traiter sous le chantage de Trump. La
possibilité la plus probable est une confrontation très dure, car ce
qui distingue les Etats-Unis de leur position, c'est l'application de
l'esprit nationaliste, dont l'intention n'est pas d'accorder des
alternatives aux Etats européens, malgré les déclarations américaines
encore possibilité de négociation. La
réalité est que Trump a l'intention de continuer sur la voie de la
fermeté à tout prix, mais les conséquences politiques pourraient être
néfastes, tout d'abord pour le président américain.
Os EUA declaram a guerra comercial à Europa
A
União Européia e os Estados Unidos estão destinados a um duro
confronto, que poderia inaugurar uma nova temporada sobre as relações
entre os dois atores internacionais, caracterizada por uma verdadeira
guerra comercial. Neste
contencioso Europa está unida no Canadá e no México, países
tradicionalmente aliados de Washington, mas desta vez não permitiu que
Trump e seu executivo a retirar na realização de um confronto que
poderia escalar rapidamente a partir de materiais comerciais para
questões mais amplas, como os acordos internacionais. O aumento das taxas prevê um aumento de 25% para o aço e de 10% para o alumínio. Na
base do raciocínio de Trump distorcida, existe a crença de que uma taxa
de importação de alta poderia ser refletido na estrutura do setor
industrial os EUA, sem considerar os benefícios de indústrias americanas
que usam estes materiais para o seu fabrico, a colocação no mercado de
um produto acabado com alto valor agregado. O
erro é considerado quase exclusivamente a balança comercial como um
critério para a saúde da economia, uma visão distorcida que não
considera os custos e benefícios decorrentes da introdução de direitos,
especialmente para os mutuários aliados, tanto de ponto de vista econômico, ao invés do geral de natureza política. Uma
das explicações fornecidas pela Secretaria de Comércio dos EUA é que as
importações não permitem o desenvolvimento de uma indústria nacional
capaz e isso se reflete na segurança nacional, sendo um dos fatores
fundamentais a capacidade de produzir armamentos. Este
argumento parece ilusória, especialmente se o conceito de defesa é
expandida para o plano de aliança global, incluindo necessariamente a
Aliança Atlântica, onde uma parte dos armamentos não só seria necessário
do ponto de vista da utilização, mas também a concepção e de produção. No
entanto, um dos objetivos de Trump é justamente aumentar a venda de
armamentos para os aliados, para compensar os esforços econômicos dos
EUA realizados em termos de políticas de defesa fora das fronteiras
americanas. Para
avaliar esta hipótese deve-se notar que o presidente americano pode ter
algumas razões pedindo maior esforço económico dos aliados para gastos
militares, mas exigi-lo indiretamente através da imposição de deveres é
susceptível de entravar as exigências, porque essa medida afeta um
espectro econômico mais amplo e investe as relações de colaboração natural entre assuntos internacionais. De
fato, a União Européia já anunciou retaliações contra alguns produtos
norte-americanos: isso tornará inevitável uma desculpa recíproca para
aplicar novas tarefas, que não afetarão as respectivas relações. O
montante referido é de cerca de 6.400 milhões de euros, o que coincide
com o que é derivado da venda de aço e alumínio para os EUA; Os impostos europeus sobre os produtos americanos devem afetar os bens por um valor igual. A
aplicação de deveres no lado americano causou, como de costume, ao
falar da Europa, respostas não únicas dos membros europeus e isso
anulará o ato de se opor aos Estados Unidos; na
verdade, a Alemanha propôs uma política de incentivos aos EUA para
evitar as obrigações, enquanto a França adotou uma atitude mais rígida
ao se opor à recusa em negociar sob a chantagem de Trump. A
possibilidade mais provável é uma comparação muito difícil, porque o
que distingue os Estados Unidos em sua posição é a aplicação do espírito
nacionalista que está subjacente à intenção de não fornecer
alternativas para os países europeus, apesar das declarações dos EUA
marcada ainda por possibilidade de negociação. A
realidade é que Trump pretende continuar no caminho da firmeza a
qualquer custo, mas as consequências políticas podem ser prejudiciais,
em primeiro lugar apenas para o presidente americano.
США объявляют торговую войну Европе
Европейскому
союзу и Соединенным Штатам суждено провести тяжелую конфронтацию,
которая может открыть новый сезон для отношений между двумя
международными участниками, которые характеризуются реальной
коммерческой войной. В
этом судебном процессе Европа объединяется с Канадой и Мексикой,
странами, традиционно связанными с Вашингтоном, но этот момент не
позволял Трампу и его исполнительной власти отступить в проведении
конфронтации, которая вскоре может переродиться из коммерческих вопросов
в более широкие темы, как и международные договоренности. Увеличение пошлины предусматривает увеличение на 25% для стали и 10% для алюминия. В
основе искаженных рассуждений Трампа лежит убежденность в том, что
высокий уровень импорта может отражаться на структуре промышленного
сектора США без учета преимуществ американских отраслей, которые
используют эти материалы для их переработки, выводя на рынок готовый
продукт с высокой добавленной стоимостью. Ошибка
заключается в том, чтобы рассматривать почти только торговый баланс как
критерий для здоровья экономики, искаженное мнение, которое не
учитывает издержки и выгоды, вызванные введением обязанностей, особенно в
отношении смежных субъектов, как из экономической точки зрения, а не общей политической. Одно
из объяснений министра торговли США заключается в том, что импорт не
позволяет развивать развитую национальную промышленность, и это
отражается в национальной безопасности, одним из основополагающих
факторов которой является способность производить вооружения. Этот
аргумент представляется весьма осмотрительным, особенно если концепция
защиты распространяется на глобальный план альянса, обязательно
включающий также Атлантический альянс, где совместное использование
вооружений будет необходимо не только с точки зрения использования, но и
производства. Однако
одна из целей Трампа заключается в том, чтобы увеличить продажу
вооружений союзникам, чтобы компенсировать экономические усилия США,
проводимые с точки зрения оборонной политики за пределами американских
границ. Чтобы
оценить это предположение, следует помнить, что у американского
президента могут быть некоторые причины требовать больших финансовых
усилий от союзников за военные расходы, но косвенно потребовать его,
налагая риски пошлин, подрывающих требования, поскольку это положение
влияет на более широкий экономический спектр. и инвестирует отношения естественного сотрудничества между международными субъектами. Фактически,
Европейский союз уже объявил о возмездии против некоторых американских
продуктов: это неизбежно станет поводом для применения новых
обязанностей, что не повлияет на соответствующие отношения. Сумма,
о которой идет речь, составляет около 6400 миллионов евро, что
совпадает с тем, что происходит от продажи стали и алюминия в США; Европейские пошлины на американскую продукцию должны влиять на товары на сумму равной ценности. Применение
обязанностей на американской стороне вызвало, как обычно, когда речь
идет о Европе, не уникальные ответы европейских членов, и это аннулирует
акт противодействия Соединенным Штатам; на
самом деле, Германия предложила политику стимулов для США, чтобы
избежать своих обязанностей, в то время как Франция заняла более жесткую
позицию, выступая против отказа от шантажа Трампа. Наиболее
вероятной возможностью является очень сложная конфронтация, поскольку
то, что отличает Соединенные Штаты от их позиции, - это применение
националистического духа, на котором намерение заключается не в
предоставлении альтернатив европейским государствам, несмотря на
американские заявления, все еще основанные на возможность переговоров. Реальность
такова, что Трамп намеревается продолжать любой ценой, но политические
последствия могут быть вредными, прежде всего для американского
президента.
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