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venerdì 16 novembre 2018

عدم اليقين من لندن للاتفاق مع أوروبا

إلى جانب الموافقة على اتفاق على مغادرة الاتحاد الأوروبي ، وهو في الأساس لا أحد يحب ، هناك مواقف مختلفة للغاية ، سواء في غرفة البلديات ، أو الجزء الوحيد من البرلمان البريطاني الذي يمكن أن يقرر ، أنه في المجتمع الإنجليزي. . يعود هذا الوضع إلى دولة منقسمة إلى حد كبير ، وهي سمة تم إبرازها بالفعل بعد نتيجة الاستفتاء ، حتى داخل فئات سياسية واجتماعية متجانسة. تبشر الانقسامات العميقة ، أيا كان القرار الذي سيتم اتخاذه ، بالتعمق في المستقبل القريب ، مما يفتح سيناريوهات مقلقة للغاية بالنسبة للبلد البريطاني. من جهة، خرج أنصار بأي ثمن ودون تفاوض، خيانة ما يرونه، والتي، وفقا لهم، وكان السبب الحقيقي لنتيجة الاستفتاء: لاستعادة السيادة المطلقة ودون شروط نحو بروكسل. لكن السخط التي أدت إلى اتخاذ قرار الخروج من أوروبا، نتيجة أيضا للدعاية كاذبة عمدا ومضللة، يبدو لتخفيف، وذلك بفضل تزايد المخاوف من أبرز الاقتصاد والتوظيف أن التخلي عن أوروبا يمكن تحديد. ومع ذلك ، لا يزال السياسيون البريطانيون ينظرون إلى الناخبين المؤيدين للخروج من بروكسل على أنهم عرضة بشكل خطير للجانبين. رئيس الوزراء اختارت الحكومة لإخراج أقل تصلبا، نتيجة للمفاوضات واسعة النطاق التي أنتجت مشروع اتفاق من 585 صفحة و 185 المقالات وينص على الانتقال من واحد وعشرين شهرا، ويجوز مدها. كان موقف الحكومة المسؤولة في لندن هو محاولة التوسط بين المواقف المختلفة لأولئك الذين يريدون الخروج ، وكذلك بين أولئك الذين ما زالوا معارضين ، نتيجة غضبة الجميع. وفقا لمختلف الآراء الاتفاق الذي يجب أن تمر الانتخابات البرلمانية، لأنها لا تأخذ موقفا واضحا ويترك مفتوحة عدة احتمالات في العلاقة مع أوروبا، من أجل كسب المزيد من الوقت. بدون فرضية نهائية ، يمكن للدولة البريطانية أن تبقى في منتصف الطريق ، مما يحرم نفسها من إمكانية اتخاذ قرار مستقل ، ولكن أيضًا بالبقاء دون فوائد الانتماء إلى الاتحاد الأوروبي. وهناك نوع من النسيان أن جزءا كبيرا من لندن شأنها أن تحد من مجال للمناورة وجعل عبثا نتيجة الاستفتاء، ولكن من دون تلبية صالح أولئك الذين يرغبون في البقاء داخل الاتحاد. بالنسبة للبعض ، سيكون الاستفتاء الجديد ، مع وضع أكثر وضوحاً ، مع مواطنة أكثر استنارة وأقل مشروطاً من خلال الدعاية المضللة ، هو أنسب الوسائل لحل المشكلة. قد يكون هذا الاعتقاد المقبول في سيناريو العام من عدم الرضا، على الرغم من ذوي الخبرة استخدام استفتاء جديد من قبل جزء كبير من هذه السياسة بأنها فاشلة ونتيجة لالخطر المحتمل الذي قد تشويه سمعة الطرفين وتشجيع وضعا خطيرا للديمقراطية. ومع ذلك ، لا يبدو أن هذه الأخطار قادرة على التأثير في بنية سياسية مثل الهيكل الإنجليزي ، الذي يوجد ضمنه الأدوات اللازمة لدرء الانجرافات السلطوية. إن حل الاستفتاء بمسائل واضحة قد تحتوي على الطريق الواجب اتخاذها قد يكون مؤيدا لقرار أكثر وضوحا ، وليس تعريض الحكومة لرفض في البرلمان. أيضا لأن بروكسل لا يبدو على استعداد لإطالة السؤال دون تعريف. ويجب النظر في سقوط الحكومة للسيناريوهات التي قد فتح: انتخابات جديدة يمكن ان تمنع المفاوضات مع تشديد أوروبا يمكن أن تؤدي إلى تفاقم المناقشات الداخلية في البلاد البريطاني. كما يجب أن تأخذ في الاعتبار أن خروج المعارضة من أوروبا موجود في كل من المحافظين، الذين في حزب العمل، وكذلك جزء من الحزبين الرئيسيين في صالح حل مثل لالنرويج، وهي ليست عضوا في الاتحاد الأوروبي، ولكن ينتمي إلى المنطقة الاقتصادية الأوروبية ، بينما يعارض الليبراليون والانفصاليون الاسكتلنديون بشدة الإبعاد من بروكسل. هذا الوضع، باختصار، هو أبعد ما يكون عن المعرفة، حتى لو كان الاتفاق على أن تتم الموافقة: الوقت الذي سيكون ساري المفعول ستحدد الوضع كما تشويهه، جر البلاد الى حالة من الغموض لن تنعكس في المجال الاقتصادي سياسية واجتماعية.

venerdì 2 novembre 2018

Trump usa l'immigrazione per cercare consenso contro i democratici nelle prossime elezioni

Le imminenti elezioni americane, che si svolgeranno martedi prossimo, sono diventate una sorta di referendum  sul presidente in carica. Lo stesso Trump ha indirizzato la competizione elettorale su di una valutazione del suo operato e dei possibili sviluppi che il risultato del voto potrà determinare. L’inquilino della Casa Bianca, nonostante i buoni risultati economici a livello federale, che ha conseguito, sembra temere molto la possibile avanzata dei democratici, che ne indebolirebbe notevolmente il peso politico; proprio per questo ha incentrato la sua campagna elettorale su di un tema a cui il suo elettrato più fedele è particolarmente sensibile: l’immigrazione. Si tratta di un argomento, che secondo la strategia del presidente in carica, potrebbe permettere di guadagnare molti consensi presso l’elettorato repubblicano, specie in quello meno motivato a votare per la camera ed il senato. La paura di Trump è che una parte consistente di chi ha espresso il voto in suo favore nella competizione presidenziale, non sia sufficientemente motivata a recarsi ai seggi per votare un partito repubblicano da cui è socialmente e culturalmente sempre più distante. La maggiore compattezza dell’elettorato democratico, che ha motivi di rivalsa, proprio contro Trump, più stimolanti per andare ad esprimere il proprio voto, rappresenta il maggiore pericolo per una sconfitta repubblicana. La tattica di Trump contro questa evenienza è semplice: presentare il pericolo immigrazione come fonte di preoccupazione principale per i ceti politici che lo hanno eletto: le regioni dell’America profonda e la parte più povera del paese, che teme di perdere parti di reddito a favore dei migranti. L’impressione è che Trump usi queste argomentazioni estreme perchè teme fortemente una possibile affermazione democratica, che potrebbe derivare da una grande partecipazione alle urne dovuta alla grande mobilitazione contro la figura del presidente in carica. Anche il fatto che siano stati usati poco o nulla i positivi dati economici fa capire come, per gli strateghi di Trump, ci sia la sensazione di un possibile rilassamento degli elettori che hanno decretato la vittoria del magnate americano alle presidenziali, anche dovuta alla mancata possibilità di esprimere un voto direttamente a favore del presidente in carica. Molto dipenderà da quanti elettori si recheranno alle urne e la chiamata di Trump rileva che con la possibilità di una bassa affluenza si possa verificare l’affermazione dei democratici; i quali, peraltro, sembrano in vantaggio sui sondaggi, anche se ciò non è più molto significativo dopo le previsioni errate, che hanno contradistinto le ultime presidenziali. Certo per Trump fatti della cronaca, come la marcia dei centroamericani in direzione degli Stati Uniti, sembrano giocare a favore dei suoi temi elettorali, favorendo anche provvedimenti, come lo schieramento dell’esercito ai confini, che costituiscono dei chiari spot elettorali. La possibilità che il partito repubblicano non controlli più entrambe le camere  costituirebbe un ostacolo non di poco conto per l’attuazione delle politiche pensate da Trump: il rischio maggiore è di perdere la Camera, che viene rinnovata completamente, mentre ciò sarà più difficile al Senato, dove il rinnovo dei rappresentanti riguarda soltanto un terzo sul totale. Per i democratici la valenza elettorale di questo appuntamento con le urne è duplice: se da una parte è necessaria una affermazione del partito intesa come prova contro il presidente in carica, per dimostrare la contrarietà del paese ad un personaggio fortemente controverso, dall’altro lato la concomitanza con l’elezione in 36 stati su 50, della carica di  governatore, può rappresentare una interessante prova per individuare possibili sfidanti da presentare alle primarie per le presidenziali del 2020. Questa elezione avrà anche riflessi internazionali sopratutto per fermare la tendenza nazionalista e dei fautori della sovranità che si sta affermando nel mondo, sui rapporti tra USA e Cina e con l’Unione Europea, che Trump ha individuato come nemico commerciale e contro la quale sta portando avanti una tattica di divisione per permettere l’affermazione americana. Un eventuale stop del trend favorevole a Trump potrebbe rimettere in discussione tutti questi aspetti.  

Trump uses immigration to seek consensus against the Democrats in the upcoming elections

The upcoming US elections, to be held next Tuesday, have become a sort of referendum on the incumbent president. Trump himself has directed the electoral competition on an evaluation of his work and the possible developments that the result of the vote will determine. The tenant of the White House, despite the good economic results at federal level, which he achieved, seems to fear a lot the possible advance of the Democrats, which would greatly weaken the political weight; for this reason he has focused his electoral campaign on a theme to which his most faithful electorate is particularly sensitive: immigration. This is an argument, which according to the strategy of the president in office, could allow to gain a lot of support from the Republican electorate, especially in the less motivated to vote for the chamber and the Senate. Trump's fear is that a substantial proportion of those who have voted in his favor in the presidential competition are not sufficiently motivated to go to the polls to vote for a republican party from which they are socially and culturally increasingly distant. The greater compactness of the democratic electorate, which has grounds for retaliation, against Trump, which is more stimulating to vote, is the greatest danger for a Republican defeat. Trump's tactic against this is simple: to present immigration danger as a major concern for the political classes that elected him: the regions of deep America and the poorest part of the country, which fears losing parts of income to favor of migrants. The impression is that Trump uses these extreme arguments because he strongly fears a possible democratic affirmation, which could derive from a large turnout due to the great mobilization against the figure of the president in office. Even the fact that the positive economic data have been used little or nothing makes us understand how, for Trump's strategists, there is the feeling of a possible relaxation of the voters who have decreed the victory of the American magnate at the presidential elections, also due to the lack of possibility to cast a vote directly in favor of the current president. Much will depend on how many voters will go to the polls and Trump's call reveals that with the possibility of a low turnout we can verify the affirmation of the Democrats; which, however, seem to be on the polls, even if this is no longer very significant after the wrong predictions, which marked the last presidential elections. Of course for Trump facts of the news, like the march of the Central Americans in the direction of the United States, seem to play in favor of its electoral issues, also encouraging measures, such as the deployment of the army at the borders, which are clear spot electoral. The possibility that the Republican Party will no longer control both chambers would be a major obstacle for the implementation of the policies devised by Trump: the greatest risk is to lose the House, which is completely renewed, while this will be more difficult in the Senate. , where the renewal of the representatives concerns only a third of the total. For the Democrats the electoral value of this appointment with the polls is twofold: if on the one hand an affirmation of the party is necessary as evidence against the incumbent president, to demonstrate the country's opposition to a highly controversial figure, on the other side the concomitance with the election in 36 states out of 50, of the office of governor, can represent an interesting test to identify possible challengers to present to the presidential primaries of 2020. This election will also have international reflexes especially to stop the nationalist tendency and the advocates of the sovereignty that is emerging in the world, on the relations between the US and China and with the European Union, which Trump has identified as a commercial enemy and against which he is pursuing a tactic of division to allow the American affirmation. A possible stop in the trend favorable to Trump could call into question all these aspects.

Trump usa la inmigración para buscar el consenso contra los demócratas en las próximas elecciones

Las próximas elecciones en Estados Unidos, que se celebrarán el próximo martes, se han convertido en una especie de referéndum sobre el actual presidente. El propio Trump ha dirigido la competencia electoral en una evaluación de su trabajo y los posibles desarrollos que determinará el resultado de la votación. El inquilino de la Casa Blanca, a pesar de los buenos resultados económicos a nivel federal que logró, parece temer mucho el posible avance de los demócratas, lo que debilitaría enormemente el peso político; por este motivo, ha centrado su campaña electoral en un tema al que su electorado más fiel es particularmente sensible: la inmigración. Este es un argumento que, de acuerdo con la estrategia del presidente en ejercicio, podría permitir ganar mucho apoyo del electorado republicano, especialmente en los menos motivados para votar por la cámara y el Senado. El temor de Trump es que una proporción sustancial de aquellos que han votado a su favor en la competencia presidencial no están lo suficientemente motivados para ir a las urnas para votar por un partido republicano del que están social y culturalmente cada vez más distantes. La mayor compacidad del electorado democrático, que tiene motivos para tomar represalias, contra Trump, que es más estimulante para votar, es el mayor peligro para una derrota republicana. La táctica de Trump contra esto es simple: presentar el peligro de la inmigración como una preocupación importante para las clases políticas que lo eligieron: las regiones de los Estados Unidos profundos y la parte más pobre del país, que teme perder parte de los ingresos para favor de los migrantes. La impresión es que Trump utiliza estos argumentos extremos porque teme fuertemente una posible afirmación democrática, que podría derivarse de una gran participación debido a la gran movilización contra la figura del presidente en el cargo. Incluso el hecho de que los datos económicos positivos se hayan utilizado poco o nada nos hace comprender cómo, para los estrategas de Trump, existe la sensación de una posible relajación de los votantes que han decretado la victoria del magnate estadounidense en las elecciones presidenciales, también debido a la falta de posibilidades. Para emitir un voto directamente a favor del actual presidente. Mucho dependerá de cuántos votantes acudirán a las urnas y el llamado de Trump revela que con la posibilidad de una baja participación podemos verificar la afirmación de los demócratas; que, sin embargo, parece estar en las urnas, incluso si esto ya no es muy significativo después de las predicciones erróneas, que marcaron las últimas elecciones presidenciales. Por supuesto, para Trump, los hechos de las noticias, como la marcha de los centroamericanos hacia Estados Unidos, parecen jugar a favor de sus problemas electorales, alentando también medidas como el despliegue del ejército en las fronteras, que son lugares electorales claros. La posibilidad de que el Partido Republicano ya no controle ambas cámaras sería un obstáculo importante para la implementación de las políticas ideadas por Trump: el mayor riesgo es perder la Cámara, que se renueva completamente, mientras que esto será más difícil en el Senado. , donde la renovación de los representantes se refiere solo a un tercio del total. Para los demócratas, el valor electoral de esta cita con las encuestas es doble: si, por una parte, se necesita una afirmación del partido como prueba contra el presidente en ejercicio, para demostrar la oposición del país a una figura altamente controvertida, por otra parte la concomitancia con la elección en 36 estados de los 50 del puesto de gobernador puede representar una prueba interesante para identificar posibles retadores a presentar en las primarias presidenciales de 2020. Esta elección también tendrá reflejos internacionales, especialmente para detener la tendencia nacionalista y la defensores de la soberanía que está emergiendo en el mundo, sobre las relaciones entre los Estados Unidos y China y con la Unión Europea, que Trump ha identificado como un enemigo comercial y contra el cual está persiguiendo una táctica de división para permitir la afirmación estadounidense. Una posible parada en la tendencia favorable a Trump podría poner en duda todos estos aspectos.

Trump nutzt die Einwanderung, um bei den anstehenden Wahlen einen Konsens gegen die Demokraten zu suchen

Die bevorstehenden US-Wahlen, die am kommenden Dienstag abgehalten werden, sind zu einer Art Referendum über den amtierenden Präsidenten geworden. Trump selbst hat den Wahlwettbewerb auf eine Bewertung seiner Arbeit und die möglichen Entwicklungen ausgerichtet, die das Ergebnis der Abstimmung bestimmen wird. Der Mieter des Weißen Hauses scheint trotz seiner guten wirtschaftlichen Ergebnisse auf Bundesebene den möglichen Vormarsch der Demokraten sehr zu fürchten, was das politische Gewicht stark schwächen würde; Aus diesem Grund hat er seinen Wahlkampf auf ein Thema fokussiert, auf das sein treuer Wählerschaft besonders sensibel ist: die Einwanderung. Dies ist ein Argument, das nach der Strategie des amtierenden Präsidenten die Unterstützung der republikanischen Wählerschaft vor allem in den weniger motivierten Wählern für die Kammer und den Senat ermöglichen könnte. Trump befürchtet, dass ein beträchtlicher Teil derjenigen, die im Präsidentschaftswettbewerb zu seinen Gunsten gestimmt haben, nicht ausreichend motiviert ist, zu den Wahlen zu gehen, um für eine republikanische Partei zu stimmen, von der sie sozial und kulturell immer entfernter sind. Die größere Kompaktheit der demokratischen Wählerschaft, die Gründe für Vergeltungsmaßnahmen gegen Trump hat, die eher zur Abstimmung anregt, ist die größte Gefahr für eine republikanische Niederlage. Trumps Taktik dagegen ist einfach: die Zuwanderungsgefahr als ein wichtiges Anliegen für die politischen Klassen darzustellen, die ihn gewählt haben: die Regionen im tiefen Amerika und den ärmsten Teil des Landes, der befürchtet, Teile des Einkommens zu verlieren zugunsten von Migranten. Der Eindruck ist, dass Trump diese extremen Argumente verwendet, weil er eine mögliche demokratische Bestätigung, die von einer großen Wahlbeteiligung aufgrund der großen Mobilisierung gegen die amtierende Präsidentin ausgehen könnte, stark fürchtet. Sogar die Tatsache, dass die positiven Wirtschaftsdaten wenig oder gar nicht verwendet wurden, lässt uns verstehen, wie für Trumps Strategen das Gefühl einer möglichen Entspannung der Wähler besteht, die den Sieg des amerikanischen Magnaten bei den Präsidentschaftswahlen beschlossen haben, auch aufgrund der fehlenden Möglichkeit eine Stimme direkt für den amtierenden Präsidenten abzugeben. Viel wird davon abhängen, wie viele Wähler an den Abstimmungen teilnehmen werden, und Trumps Anruf zeigt, dass wir mit der Möglichkeit einer geringen Wahlbeteiligung die Bestätigung der Demokraten überprüfen können. Dies scheint jedoch in den Umfragen zu sein, auch wenn dies nach den falschen Vorhersagen, die die letzten Präsidentschaftswahlen prägten, nicht mehr von Bedeutung ist. Natürlich scheinen für Trump Fakten der Nachrichten, wie der Marsch der Mittelamerikaner in Richtung der Vereinigten Staaten, für ihre Wahlfragen zu sprechen, und ermutigen auch Maßnahmen wie den Einsatz der Armee an den Grenzen, die eindeutig vor Ort sind. Die Möglichkeit, dass die Republikanische Partei nicht mehr beide Kammern kontrolliert, wäre ein wesentliches Hindernis für die Umsetzung der von Trump entwickelten Politik: Das größte Risiko besteht darin, das vollständig erneuerte Haus zu verlieren, während dies im Senat schwieriger wird. , wenn die Erneuerung der Vertreter nur ein Drittel des Gesamtbetrags betrifft. Für die Demokraten ist der Wahlwert dieser Ernennung bei den Umfragen zweifach: wenn einerseits eine Bestätigung der Partei als Beweismittel gegen den amtierenden Präsidenten erforderlich ist, um die Opposition des Landes gegen eine höchst kontroverse Persönlichkeit zu demonstrieren, andererseits Die gleichzeitige Wahl des Amts des Gouverneurs in 36 von 50 Staaten kann ein interessanter Test sein, um mögliche Herausforderer zu identifizieren, die den Präsidentenprimären des Jahres 2020 präsentiert werden können. Diese Wahlen werden auch internationale Reflexe haben, um insbesondere die nationalistische Tendenz und die Wende zu stoppen Befürworter der sich in der Welt entwickelnden Souveränität, über die Beziehungen zwischen den USA und China und zur Europäischen Union, die Trump als kommerziellen Feind identifiziert hat und gegen die er eine Spaltungstaktik verfolgt, um die amerikanische Bestätigung zuzulassen. Ein möglicher Stopp des für Trump günstigen Trends könnte all diese Aspekte in Frage stellen.

Trump utilise l'immigration pour rechercher un consensus contre les démocrates lors des prochaines élections

Les prochaines élections américaines, qui se tiendront mardi prochain, sont devenues une sorte de référendum sur le président sortant. Trump lui-même a dirigé la compétition électorale sur une évaluation de son travail et des développements possibles que le résultat du vote déterminera. Le locataire de la Maison Blanche, malgré les bons résultats économiques qu'il a obtenus au niveau fédéral, semble craindre beaucoup l'avancée possible des démocrates, ce qui affaiblirait considérablement le poids politique; pour cette raison, il a axé sa campagne électorale sur un thème auquel son électorat le plus fidèle est particulièrement sensible: l'immigration. C’est un argument qui, selon la stratégie du président en exercice, pourrait permettre d’obtenir un fort soutien de la part de l’électorat républicain, en particulier des moins motivés à voter pour la chambre et le Sénat. Trump craint qu'une proportion importante de ceux qui ont voté en sa faveur à la présidentielle ne soient pas suffisamment motivés pour se rendre aux urnes pour voter pour un parti républicain dont ils sont de plus en plus éloignés sur les plans social et culturel. La plus grande compacité de l'électorat démocratique, qui a des motifs de représailles, contre Trump, qui est plus stimulant pour le vote, constitue le plus grand danger d'une défaite républicaine. La tactique de Trump contre cela est simple: présenter le danger de l'immigration comme une préoccupation majeure des classes politiques qui l'ont élu: les régions d'Amérique profonde et la partie la plus pauvre du pays, qui craint de perdre une partie de son revenu faveur des migrants. L'impression est que Trump utilise ces arguments extrêmes parce qu'il craint fortement une éventuelle affirmation démocratique, qui pourrait résulter d'un taux de participation élevé en raison de la forte mobilisation contre la figure du président en exercice. Même le fait que les données économiques positives aient été peu ou pas utilisées nous fait comprendre comment, pour les stratèges de Trump, on a le sentiment d'un possible assouplissement des électeurs qui ont décrété la victoire du magnat américain aux élections présidentielles, également en raison de l'impossibilité de voter directement en faveur du président actuel. Cela dépendra beaucoup du nombre d'électeurs qui iront aux urnes et l'appel de Trump révèle que, avec la possibilité d'un faible taux de participation, nous pouvons vérifier l'affirmation des démocrates. qui semblent pourtant être sur les urnes, même si cela n’est plus très significatif après les mauvaises prédictions qui ont marqué les dernières élections présidentielles. Bien sûr, pour Trump, des faits d'actualité, tels que la marche des Centraméricains en direction des États-Unis, semblent jouer en faveur de ses enjeux électoraux, ainsi que des mesures encourageantes, telles que le déploiement de l'armée aux frontières, qui sont clairement électoral. La possibilité que le parti républicain ne contrôle plus les deux chambres constituerait un obstacle majeur à la mise en œuvre des politiques élaborées par Trump: le plus grand risque est de perdre la Chambre, qui est complètement rénovée, alors que ce sera plus difficile au Sénat. , où le renouvellement des représentants ne concerne qu'un tiers du total. Pour les démocrates, le rendez-vous avec les bureaux de vote a une valeur électorale de deux manières: si, d'une part, l'affirmation du parti est nécessaire comme preuve contre le président en exercice, elle doit démontrer l'opposition du pays à une personnalité très controversée, de l'autre côté. la concomitance avec l'élection de gouverneurs dans 36 États sur 50 peut représenter un test intéressant pour identifier les candidats possibles aux primaires présidentielles de 2020. Cette élection aura également des réflexes internationaux, en particulier pour enrayer la tendance nationaliste et les défenseurs de la souveraineté qui se fait jour dans le monde, sur les relations entre les États-Unis et la Chine et avec l'Union européenne, que Trump a identifiées comme un ennemi commercial et contre lesquelles il poursuit une tactique de division pour permettre l'affirmation américaine. Un éventuel arrêt de la tendance favorable à Trump pourrait remettre en question tous ces aspects.

Trump usa a imigração para buscar consenso contra os democratas nas próximas eleições

As próximas eleições nos EUA, a serem realizadas na próxima terça-feira, se tornaram uma espécie de referendo sobre o presidente em exercício. O próprio Trump dirigiu a competição eleitoral em uma avaliação de seu trabalho e os desenvolvimentos possíveis que o resultado da votação determinará. O inquilino da Casa Branca, apesar dos bons resultados econômicos em nível federal, que ele conseguiu, parece temer muito o possível avanço dos democratas, o que enfraqueceria enormemente o peso político; Por essa razão, ele concentrou sua campanha eleitoral em um tema para o qual seu mais fiel eleitorado é particularmente sensível: a imigração. Este é um argumento que, de acordo com a estratégia do presidente em exercício, poderia permitir muito apoio do eleitorado republicano, especialmente nos menos motivados a votar na Câmara e no Senado. O receio de Trump é que uma proporção substancial daqueles que votaram a seu favor na competição presidencial não está suficientemente motivada para ir às urnas para votar em um partido republicano do qual eles estão social e culturalmente cada vez mais distantes. A maior compactação do eleitorado democrático, que tem motivos para retaliação, contra Trump, que é mais estimulante para votar, é o maior perigo para uma derrota republicana. A tática de Trump contra isso é simples: apresentar o perigo da imigração como uma grande preocupação para as classes políticas que o elegeram: as regiões da América profunda e a parte mais pobre do país, que teme perder partes da renda para favor dos migrantes. A impressão é que Trump usa esses argumentos extremos porque teme fortemente uma possível afirmação democrática, que poderia derivar de um grande comparecimento devido à grande mobilização contra a figura do presidente em exercício. Mesmo o fato de que os dados econômicos positivos foram pouco ou nada utilizados nos faz entender como, para os estrategistas de Trump, há o sentimento de um possível relaxamento dos eleitores que decretaram a vitória do magnata americano nas eleições presidenciais, também pela falta de possibilidade. para votar diretamente a favor do atual presidente. Muito dependerá de quantos eleitores irão às urnas e o chamado de Trump revela que, com a possibilidade de um baixo comparecimento, podemos verificar a afirmação dos democratas; que, no entanto, parecem estar nas pesquisas, mesmo que isso não seja mais significativo após as previsões erradas, que marcaram as últimas eleições presidenciais. Claro que para Trump fatos da notícia, como a marcha dos centro-americanos na direção dos Estados Unidos, parecem jogar em favor de suas questões eleitorais, também incentivando medidas, como o desdobramento do exército nas fronteiras, que são eleitorado ponto claro. A possibilidade de que o Partido Republicano deixe de controlar as duas câmaras seria um grande obstáculo para a implementação das políticas traçadas por Trump: o maior risco é perder a Câmara, que é completamente renovada, enquanto isso será mais difícil no Senado. , onde a renovação dos representantes diz respeito apenas a um terço do total. Para os democratas, o valor eleitoral desta nomeação nas urnas é duplo: se, por um lado, uma afirmação do partido é necessária como prova contra o presidente em exercício, para demonstrar a oposição do país a uma figura altamente controversa, do outro lado a concomitância com a eleição em 36 estados dos 50, do cargo de governador, pode representar um teste interessante para identificar possíveis adversários para apresentar às primárias presidenciais de 2020. Esta eleição também terá reflexos internacionais especialmente para deter a tendência nacionalista e a defensores da soberania que está emergindo no mundo, nas relações entre EUA e China e com a União Européia, que Trump identificou como um inimigo comercial e contra o qual ele está buscando uma tática de divisão para permitir a afirmação americana. Uma possível parada na tendência favorável a Trump poderia colocar em questão todos esses aspectos.