Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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venerdì 16 novembre 2018
عدم اليقين من لندن للاتفاق مع أوروبا
إلى
جانب الموافقة على اتفاق على مغادرة الاتحاد الأوروبي ، وهو في الأساس لا
أحد يحب ، هناك مواقف مختلفة للغاية ، سواء في غرفة البلديات ، أو الجزء
الوحيد من البرلمان البريطاني الذي يمكن أن يقرر ، أنه في المجتمع
الإنجليزي. . يعود
هذا الوضع إلى دولة منقسمة إلى حد كبير ، وهي سمة تم إبرازها بالفعل بعد
نتيجة الاستفتاء ، حتى داخل فئات سياسية واجتماعية متجانسة. تبشر
الانقسامات العميقة ، أيا كان القرار الذي سيتم اتخاذه ، بالتعمق في
المستقبل القريب ، مما يفتح سيناريوهات مقلقة للغاية بالنسبة للبلد
البريطاني. من
جهة، خرج أنصار بأي ثمن ودون تفاوض، خيانة ما يرونه، والتي، وفقا لهم،
وكان السبب الحقيقي لنتيجة الاستفتاء: لاستعادة السيادة المطلقة ودون شروط
نحو بروكسل. لكن
السخط التي أدت إلى اتخاذ قرار الخروج من أوروبا، نتيجة أيضا للدعاية
كاذبة عمدا ومضللة، يبدو لتخفيف، وذلك بفضل تزايد المخاوف من أبرز الاقتصاد
والتوظيف أن التخلي عن أوروبا يمكن تحديد. ومع ذلك ، لا يزال السياسيون البريطانيون ينظرون إلى الناخبين المؤيدين للخروج من بروكسل على أنهم عرضة بشكل خطير للجانبين. رئيس
الوزراء اختارت الحكومة لإخراج أقل تصلبا، نتيجة للمفاوضات واسعة النطاق
التي أنتجت مشروع اتفاق من 585 صفحة و 185 المقالات وينص على الانتقال من
واحد وعشرين شهرا، ويجوز مدها. كان
موقف الحكومة المسؤولة في لندن هو محاولة التوسط بين المواقف المختلفة
لأولئك الذين يريدون الخروج ، وكذلك بين أولئك الذين ما زالوا معارضين ،
نتيجة غضبة الجميع. وفقا
لمختلف الآراء الاتفاق الذي يجب أن تمر الانتخابات البرلمانية، لأنها لا
تأخذ موقفا واضحا ويترك مفتوحة عدة احتمالات في العلاقة مع أوروبا، من أجل
كسب المزيد من الوقت. بدون
فرضية نهائية ، يمكن للدولة البريطانية أن تبقى في منتصف الطريق ، مما
يحرم نفسها من إمكانية اتخاذ قرار مستقل ، ولكن أيضًا بالبقاء دون فوائد
الانتماء إلى الاتحاد الأوروبي. وهناك
نوع من النسيان أن جزءا كبيرا من لندن شأنها أن تحد من مجال للمناورة وجعل
عبثا نتيجة الاستفتاء، ولكن من دون تلبية صالح أولئك الذين يرغبون في
البقاء داخل الاتحاد. بالنسبة
للبعض ، سيكون الاستفتاء الجديد ، مع وضع أكثر وضوحاً ، مع مواطنة أكثر
استنارة وأقل مشروطاً من خلال الدعاية المضللة ، هو أنسب الوسائل لحل
المشكلة. قد
يكون هذا الاعتقاد المقبول في سيناريو العام من عدم الرضا، على الرغم من
ذوي الخبرة استخدام استفتاء جديد من قبل جزء كبير من هذه السياسة بأنها
فاشلة ونتيجة لالخطر المحتمل الذي قد تشويه سمعة الطرفين وتشجيع وضعا خطيرا
للديمقراطية. ومع
ذلك ، لا يبدو أن هذه الأخطار قادرة على التأثير في بنية سياسية مثل
الهيكل الإنجليزي ، الذي يوجد ضمنه الأدوات اللازمة لدرء الانجرافات
السلطوية. إن
حل الاستفتاء بمسائل واضحة قد تحتوي على الطريق الواجب اتخاذها قد يكون
مؤيدا لقرار أكثر وضوحا ، وليس تعريض الحكومة لرفض في البرلمان. أيضا لأن بروكسل لا يبدو على استعداد لإطالة السؤال دون تعريف. ويجب
النظر في سقوط الحكومة للسيناريوهات التي قد فتح: انتخابات جديدة يمكن ان
تمنع المفاوضات مع تشديد أوروبا يمكن أن تؤدي إلى تفاقم المناقشات الداخلية
في البلاد البريطاني. كما
يجب أن تأخذ في الاعتبار أن خروج المعارضة من أوروبا موجود في كل من
المحافظين، الذين في حزب العمل، وكذلك جزء من الحزبين الرئيسيين في صالح حل
مثل لالنرويج، وهي ليست عضوا في الاتحاد الأوروبي، ولكن ينتمي إلى المنطقة الاقتصادية الأوروبية ، بينما يعارض الليبراليون والانفصاليون الاسكتلنديون بشدة الإبعاد من بروكسل. هذا
الوضع، باختصار، هو أبعد ما يكون عن المعرفة، حتى لو كان الاتفاق على أن
تتم الموافقة: الوقت الذي سيكون ساري المفعول ستحدد الوضع كما تشويهه، جر
البلاد الى حالة من الغموض لن تنعكس في المجال الاقتصادي سياسية واجتماعية.
venerdì 2 novembre 2018
Trump usa l'immigrazione per cercare consenso contro i democratici nelle prossime elezioni
Le imminenti elezioni americane, che si svolgeranno martedi prossimo, sono diventate una sorta di referendum sul presidente in carica. Lo stesso Trump ha indirizzato la competizione elettorale su di una valutazione del suo operato e dei possibili sviluppi che il risultato del voto potrà determinare. L’inquilino della Casa Bianca, nonostante i buoni risultati economici a livello federale, che ha conseguito, sembra temere molto la possibile avanzata dei democratici, che ne indebolirebbe notevolmente il peso politico; proprio per questo ha incentrato la sua campagna elettorale su di un tema a cui il suo elettrato più fedele è particolarmente sensibile: l’immigrazione. Si tratta di un argomento, che secondo la strategia del presidente in carica, potrebbe permettere di guadagnare molti consensi presso l’elettorato repubblicano, specie in quello meno motivato a votare per la camera ed il senato. La paura di Trump è che una parte consistente di chi ha espresso il voto in suo favore nella competizione presidenziale, non sia sufficientemente motivata a recarsi ai seggi per votare un partito repubblicano da cui è socialmente e culturalmente sempre più distante. La maggiore compattezza dell’elettorato democratico, che ha motivi di rivalsa, proprio contro Trump, più stimolanti per andare ad esprimere il proprio voto, rappresenta il maggiore pericolo per una sconfitta repubblicana. La tattica di Trump contro questa evenienza è semplice: presentare il pericolo immigrazione come fonte di preoccupazione principale per i ceti politici che lo hanno eletto: le regioni dell’America profonda e la parte più povera del paese, che teme di perdere parti di reddito a favore dei migranti. L’impressione è che Trump usi queste argomentazioni estreme perchè teme fortemente una possibile affermazione democratica, che potrebbe derivare da una grande partecipazione alle urne dovuta alla grande mobilitazione contro la figura del presidente in carica. Anche il fatto che siano stati usati poco o nulla i positivi dati economici fa capire come, per gli strateghi di Trump, ci sia la sensazione di un possibile rilassamento degli elettori che hanno decretato la vittoria del magnate americano alle presidenziali, anche dovuta alla mancata possibilità di esprimere un voto direttamente a favore del presidente in carica. Molto dipenderà da quanti elettori si recheranno alle urne e la chiamata di Trump rileva che con la possibilità di una bassa affluenza si possa verificare l’affermazione dei democratici; i quali, peraltro, sembrano in vantaggio sui sondaggi, anche se ciò non è più molto significativo dopo le previsioni errate, che hanno contradistinto le ultime presidenziali. Certo per Trump fatti della cronaca, come la marcia dei centroamericani in direzione degli Stati Uniti, sembrano giocare a favore dei suoi temi elettorali, favorendo anche provvedimenti, come lo schieramento dell’esercito ai confini, che costituiscono dei chiari spot elettorali. La possibilità che il partito repubblicano non controlli più entrambe le camere costituirebbe un ostacolo non di poco conto per l’attuazione delle politiche pensate da Trump: il rischio maggiore è di perdere la Camera, che viene rinnovata completamente, mentre ciò sarà più difficile al Senato, dove il rinnovo dei rappresentanti riguarda soltanto un terzo sul totale. Per i democratici la valenza elettorale di questo appuntamento con le urne è duplice: se da una parte è necessaria una affermazione del partito intesa come prova contro il presidente in carica, per dimostrare la contrarietà del paese ad un personaggio fortemente controverso, dall’altro lato la concomitanza con l’elezione in 36 stati su 50, della carica di governatore, può rappresentare una interessante prova per individuare possibili sfidanti da presentare alle primarie per le presidenziali del 2020. Questa elezione avrà anche riflessi internazionali sopratutto per fermare la tendenza nazionalista e dei fautori della sovranità che si sta affermando nel mondo, sui rapporti tra USA e Cina e con l’Unione Europea, che Trump ha individuato come nemico commerciale e contro la quale sta portando avanti una tattica di divisione per permettere l’affermazione americana. Un eventuale stop del trend favorevole a Trump potrebbe rimettere in discussione tutti questi aspetti.
Trump uses immigration to seek consensus against the Democrats in the upcoming elections
The upcoming US elections, to be held next Tuesday, have become a sort of referendum on the incumbent president. Trump
himself has directed the electoral competition on an evaluation of his
work and the possible developments that the result of the vote will
determine. The
tenant of the White House, despite the good economic results at federal
level, which he achieved, seems to fear a lot the possible advance of
the Democrats, which would greatly weaken the political weight; for
this reason he has focused his electoral campaign on a theme to which
his most faithful electorate is particularly sensitive: immigration. This
is an argument, which according to the strategy of the president in
office, could allow to gain a lot of support from the Republican
electorate, especially in the less motivated to vote for the chamber and
the Senate. Trump's
fear is that a substantial proportion of those who have voted in his
favor in the presidential competition are not sufficiently motivated to
go to the polls to vote for a republican party from which they are
socially and culturally increasingly distant. The
greater compactness of the democratic electorate, which has grounds for
retaliation, against Trump, which is more stimulating to vote, is the
greatest danger for a Republican defeat. Trump's
tactic against this is simple: to present immigration danger as a major
concern for the political classes that elected him: the regions of deep
America and the poorest part of the country, which fears losing parts
of income to favor of migrants. The
impression is that Trump uses these extreme arguments because he
strongly fears a possible democratic affirmation, which could derive
from a large turnout due to the great mobilization against the figure of
the president in office. Even
the fact that the positive economic data have been used little or
nothing makes us understand how, for Trump's strategists, there is the
feeling of a possible relaxation of the voters who have decreed the
victory of the American magnate at the presidential elections, also due
to the lack of possibility to cast a vote directly in favor of the current president. Much
will depend on how many voters will go to the polls and Trump's call
reveals that with the possibility of a low turnout we can verify the
affirmation of the Democrats; which,
however, seem to be on the polls, even if this is no longer very
significant after the wrong predictions, which marked the last
presidential elections. Of
course for Trump facts of the news, like the march of the Central
Americans in the direction of the United States, seem to play in favor
of its electoral issues, also encouraging measures, such as the
deployment of the army at the borders, which are clear spot electoral. The
possibility that the Republican Party will no longer control both
chambers would be a major obstacle for the implementation of the
policies devised by Trump: the greatest risk is to lose the House, which
is completely renewed, while this will be more difficult in the Senate.
, where the renewal of the representatives concerns only a third of the total. For
the Democrats the electoral value of this appointment with the polls is
twofold: if on the one hand an affirmation of the party is necessary as
evidence against the incumbent president, to demonstrate the country's
opposition to a highly controversial figure, on the other side the
concomitance with the election in 36 states out of 50, of the office of
governor, can represent an interesting test to identify possible
challengers to present to the presidential primaries of 2020. This
election will also have international reflexes especially to stop the
nationalist tendency and the advocates
of the sovereignty that is emerging in the world, on the relations
between the US and China and with the European Union, which Trump has
identified as a commercial enemy and against which he is pursuing a
tactic of division to allow the American affirmation. A possible stop in the trend favorable to Trump could call into question all these aspects.
Trump usa la inmigración para buscar el consenso contra los demócratas en las próximas elecciones
Las
próximas elecciones en Estados Unidos, que se celebrarán el próximo
martes, se han convertido en una especie de referéndum sobre el actual
presidente. El
propio Trump ha dirigido la competencia electoral en una evaluación de
su trabajo y los posibles desarrollos que determinará el resultado de la
votación. El
inquilino de la Casa Blanca, a pesar de los buenos resultados
económicos a nivel federal que logró, parece temer mucho el posible
avance de los demócratas, lo que debilitaría enormemente el peso
político; por
este motivo, ha centrado su campaña electoral en un tema al que su
electorado más fiel es particularmente sensible: la inmigración. Este
es un argumento que, de acuerdo con la estrategia del presidente en
ejercicio, podría permitir ganar mucho apoyo del electorado republicano,
especialmente en los menos motivados para votar por la cámara y el
Senado. El
temor de Trump es que una proporción sustancial de aquellos que han
votado a su favor en la competencia presidencial no están lo
suficientemente motivados para ir a las urnas para votar por un partido
republicano del que están social y culturalmente cada vez más distantes.
La
mayor compacidad del electorado democrático, que tiene motivos para
tomar represalias, contra Trump, que es más estimulante para votar, es
el mayor peligro para una derrota republicana. La
táctica de Trump contra esto es simple: presentar el peligro de la
inmigración como una preocupación importante para las clases políticas
que lo eligieron: las regiones de los Estados Unidos profundos y la
parte más pobre del país, que teme perder parte de los ingresos para favor de los migrantes. La
impresión es que Trump utiliza estos argumentos extremos porque teme
fuertemente una posible afirmación democrática, que podría derivarse de
una gran participación debido a la gran movilización contra la figura
del presidente en el cargo. Incluso
el hecho de que los datos económicos positivos se hayan utilizado poco o
nada nos hace comprender cómo, para los estrategas de Trump, existe la
sensación de una posible relajación de los votantes que han decretado la
victoria del magnate estadounidense en las elecciones presidenciales,
también debido a la falta de posibilidades. Para emitir un voto directamente a favor del actual presidente. Mucho
dependerá de cuántos votantes acudirán a las urnas y el llamado de
Trump revela que con la posibilidad de una baja participación podemos
verificar la afirmación de los demócratas; que,
sin embargo, parece estar en las urnas, incluso si esto ya no es muy
significativo después de las predicciones erróneas, que marcaron las
últimas elecciones presidenciales. Por
supuesto, para Trump, los hechos de las noticias, como la marcha de los
centroamericanos hacia Estados Unidos, parecen jugar a favor de sus
problemas electorales, alentando también medidas como el despliegue del
ejército en las fronteras, que son lugares electorales claros. La
posibilidad de que el Partido Republicano ya no controle ambas cámaras
sería un obstáculo importante para la implementación de las políticas
ideadas por Trump: el mayor riesgo es perder la Cámara, que se renueva
completamente, mientras que esto será más difícil en el Senado. , donde la renovación de los representantes se refiere solo a un tercio del total. Para
los demócratas, el valor electoral de esta cita con las encuestas es
doble: si, por una parte, se necesita una afirmación del partido como
prueba contra el presidente en ejercicio, para demostrar la oposición
del país a una figura altamente controvertida, por otra parte la
concomitancia con la elección en 36 estados de los 50 del puesto de
gobernador puede representar una prueba interesante para identificar
posibles retadores a presentar en las primarias presidenciales de 2020.
Esta elección también tendrá reflejos internacionales, especialmente
para detener la tendencia nacionalista y la defensores
de la soberanía que está emergiendo en el mundo, sobre las relaciones
entre los Estados Unidos y China y con la Unión Europea, que Trump ha
identificado como un enemigo comercial y contra el cual está
persiguiendo una táctica de división para permitir la afirmación
estadounidense. Una posible parada en la tendencia favorable a Trump podría poner en duda todos estos aspectos.
Trump nutzt die Einwanderung, um bei den anstehenden Wahlen einen Konsens gegen die Demokraten zu suchen
Die
bevorstehenden US-Wahlen, die am kommenden Dienstag abgehalten werden,
sind zu einer Art Referendum über den amtierenden Präsidenten geworden. Trump
selbst hat den Wahlwettbewerb auf eine Bewertung seiner Arbeit und die
möglichen Entwicklungen ausgerichtet, die das Ergebnis der Abstimmung
bestimmen wird. Der
Mieter des Weißen Hauses scheint trotz seiner guten wirtschaftlichen
Ergebnisse auf Bundesebene den möglichen Vormarsch der Demokraten sehr
zu fürchten, was das politische Gewicht stark schwächen würde; Aus
diesem Grund hat er seinen Wahlkampf auf ein Thema fokussiert, auf das
sein treuer Wählerschaft besonders sensibel ist: die Einwanderung. Dies
ist ein Argument, das nach der Strategie des amtierenden Präsidenten
die Unterstützung der republikanischen Wählerschaft vor allem in den
weniger motivierten Wählern für die Kammer und den Senat ermöglichen
könnte. Trump
befürchtet, dass ein beträchtlicher Teil derjenigen, die im
Präsidentschaftswettbewerb zu seinen Gunsten gestimmt haben, nicht
ausreichend motiviert ist, zu den Wahlen zu gehen, um für eine
republikanische Partei zu stimmen, von der sie sozial und kulturell
immer entfernter sind. Die
größere Kompaktheit der demokratischen Wählerschaft, die Gründe für
Vergeltungsmaßnahmen gegen Trump hat, die eher zur Abstimmung anregt,
ist die größte Gefahr für eine republikanische Niederlage. Trumps
Taktik dagegen ist einfach: die Zuwanderungsgefahr als ein wichtiges
Anliegen für die politischen Klassen darzustellen, die ihn gewählt
haben: die Regionen im tiefen Amerika und den ärmsten Teil des Landes,
der befürchtet, Teile des Einkommens zu verlieren zugunsten von Migranten. Der
Eindruck ist, dass Trump diese extremen Argumente verwendet, weil er
eine mögliche demokratische Bestätigung, die von einer großen
Wahlbeteiligung aufgrund der großen Mobilisierung gegen die amtierende
Präsidentin ausgehen könnte, stark fürchtet. Sogar
die Tatsache, dass die positiven Wirtschaftsdaten wenig oder gar nicht
verwendet wurden, lässt uns verstehen, wie für Trumps Strategen das
Gefühl einer möglichen Entspannung der Wähler besteht, die den Sieg des
amerikanischen Magnaten bei den Präsidentschaftswahlen beschlossen
haben, auch aufgrund der fehlenden Möglichkeit eine Stimme direkt für den amtierenden Präsidenten abzugeben. Viel
wird davon abhängen, wie viele Wähler an den Abstimmungen teilnehmen
werden, und Trumps Anruf zeigt, dass wir mit der Möglichkeit einer
geringen Wahlbeteiligung die Bestätigung der Demokraten überprüfen
können. Dies
scheint jedoch in den Umfragen zu sein, auch wenn dies nach den
falschen Vorhersagen, die die letzten Präsidentschaftswahlen prägten,
nicht mehr von Bedeutung ist. Natürlich
scheinen für Trump Fakten der Nachrichten, wie der Marsch der
Mittelamerikaner in Richtung der Vereinigten Staaten, für ihre
Wahlfragen zu sprechen, und ermutigen auch Maßnahmen wie den Einsatz der
Armee an den Grenzen, die eindeutig vor Ort sind. Die
Möglichkeit, dass die Republikanische Partei nicht mehr beide Kammern
kontrolliert, wäre ein wesentliches Hindernis für die Umsetzung der von
Trump entwickelten Politik: Das größte Risiko besteht darin, das
vollständig erneuerte Haus zu verlieren, während dies im Senat
schwieriger wird. , wenn die Erneuerung der Vertreter nur ein Drittel des Gesamtbetrags betrifft. Für
die Demokraten ist der Wahlwert dieser Ernennung bei den Umfragen
zweifach: wenn einerseits eine Bestätigung der Partei als Beweismittel
gegen den amtierenden Präsidenten erforderlich ist, um die Opposition
des Landes gegen eine höchst kontroverse Persönlichkeit zu
demonstrieren, andererseits Die
gleichzeitige Wahl des Amts des Gouverneurs in 36 von 50 Staaten kann
ein interessanter Test sein, um mögliche Herausforderer zu
identifizieren, die den Präsidentenprimären des Jahres 2020 präsentiert
werden können. Diese Wahlen werden auch internationale Reflexe haben, um
insbesondere die nationalistische Tendenz und die Wende zu stoppen Befürworter
der sich in der Welt entwickelnden Souveränität, über die Beziehungen
zwischen den USA und China und zur Europäischen Union, die Trump als
kommerziellen Feind identifiziert hat und gegen die er eine
Spaltungstaktik verfolgt, um die amerikanische Bestätigung zuzulassen. Ein möglicher Stopp des für Trump günstigen Trends könnte all diese Aspekte in Frage stellen.
Trump utilise l'immigration pour rechercher un consensus contre les démocrates lors des prochaines élections
Les
prochaines élections américaines, qui se tiendront mardi prochain, sont
devenues une sorte de référendum sur le président sortant. Trump
lui-même a dirigé la compétition électorale sur une évaluation de son
travail et des développements possibles que le résultat du vote
déterminera. Le
locataire de la Maison Blanche, malgré les bons résultats économiques
qu'il a obtenus au niveau fédéral, semble craindre beaucoup l'avancée
possible des démocrates, ce qui affaiblirait considérablement le poids
politique; pour
cette raison, il a axé sa campagne électorale sur un thème auquel son
électorat le plus fidèle est particulièrement sensible: l'immigration. C’est
un argument qui, selon la stratégie du président en exercice, pourrait
permettre d’obtenir un fort soutien de la part de l’électorat
républicain, en particulier des moins motivés à voter pour la chambre et
le Sénat. Trump
craint qu'une proportion importante de ceux qui ont voté en sa faveur à
la présidentielle ne soient pas suffisamment motivés pour se rendre aux
urnes pour voter pour un parti républicain dont ils sont de plus en
plus éloignés sur les plans social et culturel. La
plus grande compacité de l'électorat démocratique, qui a des motifs de
représailles, contre Trump, qui est plus stimulant pour le vote,
constitue le plus grand danger d'une défaite républicaine. La
tactique de Trump contre cela est simple: présenter le danger de
l'immigration comme une préoccupation majeure des classes politiques qui
l'ont élu: les régions d'Amérique profonde et la partie la plus pauvre
du pays, qui craint de perdre une partie de son revenu faveur des migrants. L'impression
est que Trump utilise ces arguments extrêmes parce qu'il craint
fortement une éventuelle affirmation démocratique, qui pourrait résulter
d'un taux de participation élevé en raison de la forte mobilisation
contre la figure du président en exercice. Même
le fait que les données économiques positives aient été peu ou pas
utilisées nous fait comprendre comment, pour les stratèges de Trump, on a
le sentiment d'un possible assouplissement des électeurs qui ont
décrété la victoire du magnat américain aux élections présidentielles,
également en raison de l'impossibilité de voter directement en faveur du président actuel. Cela
dépendra beaucoup du nombre d'électeurs qui iront aux urnes et l'appel
de Trump révèle que, avec la possibilité d'un faible taux de
participation, nous pouvons vérifier l'affirmation des démocrates. qui
semblent pourtant être sur les urnes, même si cela n’est plus très
significatif après les mauvaises prédictions qui ont marqué les
dernières élections présidentielles. Bien
sûr, pour Trump, des faits d'actualité, tels que la marche des
Centraméricains en direction des États-Unis, semblent jouer en faveur de
ses enjeux électoraux, ainsi que des mesures encourageantes, telles que
le déploiement de l'armée aux frontières, qui sont clairement
électoral. La
possibilité que le parti républicain ne contrôle plus les deux chambres
constituerait un obstacle majeur à la mise en œuvre des politiques
élaborées par Trump: le plus grand risque est de perdre la Chambre, qui
est complètement rénovée, alors que ce sera plus difficile au Sénat. , où le renouvellement des représentants ne concerne qu'un tiers du total. Pour
les démocrates, le rendez-vous avec les bureaux de vote a une valeur
électorale de deux manières: si, d'une part, l'affirmation du parti est
nécessaire comme preuve contre le président en exercice, elle doit
démontrer l'opposition du pays à une personnalité très controversée, de
l'autre côté. la
concomitance avec l'élection de gouverneurs dans 36 États sur 50 peut
représenter un test intéressant pour identifier les candidats possibles
aux primaires présidentielles de 2020. Cette élection aura également des
réflexes internationaux, en particulier pour enrayer la tendance
nationaliste et les
défenseurs de la souveraineté qui se fait jour dans le monde, sur les
relations entre les États-Unis et la Chine et avec l'Union européenne,
que Trump a identifiées comme un ennemi commercial et contre lesquelles
il poursuit une tactique de division pour permettre l'affirmation
américaine. Un éventuel arrêt de la tendance favorable à Trump pourrait remettre en question tous ces aspects.
Trump usa a imigração para buscar consenso contra os democratas nas próximas eleições
As
próximas eleições nos EUA, a serem realizadas na próxima terça-feira,
se tornaram uma espécie de referendo sobre o presidente em exercício. O
próprio Trump dirigiu a competição eleitoral em uma avaliação de seu
trabalho e os desenvolvimentos possíveis que o resultado da votação
determinará. O
inquilino da Casa Branca, apesar dos bons resultados econômicos em
nível federal, que ele conseguiu, parece temer muito o possível avanço
dos democratas, o que enfraqueceria enormemente o peso político; Por
essa razão, ele concentrou sua campanha eleitoral em um tema para o
qual seu mais fiel eleitorado é particularmente sensível: a imigração. Este
é um argumento que, de acordo com a estratégia do presidente em
exercício, poderia permitir muito apoio do eleitorado republicano,
especialmente nos menos motivados a votar na Câmara e no Senado. O
receio de Trump é que uma proporção substancial daqueles que votaram a
seu favor na competição presidencial não está suficientemente motivada
para ir às urnas para votar em um partido republicano do qual eles estão
social e culturalmente cada vez mais distantes. A
maior compactação do eleitorado democrático, que tem motivos para
retaliação, contra Trump, que é mais estimulante para votar, é o maior
perigo para uma derrota republicana. A
tática de Trump contra isso é simples: apresentar o perigo da imigração
como uma grande preocupação para as classes políticas que o elegeram:
as regiões da América profunda e a parte mais pobre do país, que teme
perder partes da renda para favor dos migrantes. A
impressão é que Trump usa esses argumentos extremos porque teme
fortemente uma possível afirmação democrática, que poderia derivar de um
grande comparecimento devido à grande mobilização contra a figura do
presidente em exercício. Mesmo
o fato de que os dados econômicos positivos foram pouco ou nada
utilizados nos faz entender como, para os estrategistas de Trump, há o
sentimento de um possível relaxamento dos eleitores que decretaram a
vitória do magnata americano nas eleições presidenciais, também pela
falta de possibilidade. para votar diretamente a favor do atual presidente. Muito
dependerá de quantos eleitores irão às urnas e o chamado de Trump
revela que, com a possibilidade de um baixo comparecimento, podemos
verificar a afirmação dos democratas; que,
no entanto, parecem estar nas pesquisas, mesmo que isso não seja mais
significativo após as previsões erradas, que marcaram as últimas
eleições presidenciais. Claro
que para Trump fatos da notícia, como a marcha dos centro-americanos na
direção dos Estados Unidos, parecem jogar em favor de suas questões
eleitorais, também incentivando medidas, como o desdobramento do
exército nas fronteiras, que são eleitorado ponto claro. A
possibilidade de que o Partido Republicano deixe de controlar as duas
câmaras seria um grande obstáculo para a implementação das políticas
traçadas por Trump: o maior risco é perder a Câmara, que é completamente
renovada, enquanto isso será mais difícil no Senado. , onde a renovação dos representantes diz respeito apenas a um terço do total. Para
os democratas, o valor eleitoral desta nomeação nas urnas é duplo: se,
por um lado, uma afirmação do partido é necessária como prova contra o
presidente em exercício, para demonstrar a oposição do país a uma figura
altamente controversa, do outro lado a
concomitância com a eleição em 36 estados dos 50, do cargo de
governador, pode representar um teste interessante para identificar
possíveis adversários para apresentar às primárias presidenciais de
2020. Esta eleição também terá reflexos internacionais especialmente
para deter a tendência nacionalista e a defensores
da soberania que está emergindo no mundo, nas relações entre EUA e
China e com a União Européia, que Trump identificou como um inimigo
comercial e contra o qual ele está buscando uma tática de divisão para
permitir a afirmação americana. Uma possível parada na tendência favorável a Trump poderia colocar em questão todos esses aspectos.
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