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martedì 12 marzo 2019

ブリュッセルとロンドンが北アイルランドの国境について議論

3月29日に残されたわずか数週間で、イギリスとEUは、少なくとも部分的には、双方にとって満足のいくものになることができる合意を見つけようとしています。最も関連性のある問題は、それが経済的問題と社会的問題の両方を含むので、アイルランドと北アイルランドの間の境界の問題です。この最後の局面は、カトリック教徒とプロテスタントの間の緊張に長く悩まされてきたアルスター地域の安定性を非常に恐れています。 2つの宗派の構成員間の関係に関連する問題が常に潜在的に重大であると考えられている地域にとって、国境の返還は危険であると考えられています。経済的観点からすると、国境の回復は、ユーロセプティックスにおいて、ブリュッセルとの関税同盟をイギリスに義務付けることを恐れているため、事実上、ロンドンの第三国との独立した協定を妨げることになります。 ;これは、国民党を去ることを望んだ人々にとって、国民投票の勝利に貢献した主要な問題の1つを達成できなかったことを表します。しかし、英国首相と欧州委員会委員長との間で解決された解決策は決定的なものではなく、決定的な方法ではなく、やがて国境の回復を回避することを可能にし、英国国民に状況を受け入れる機会を与える。この一時的な解決策は、2020年末までのブリュッセルからの撤退移行期の終わりに発効し、とりわけ、両当事者間の合意が保留されるため、いかなる合意もなしに英国の撤退を回避することができます。アイルランド国境の問題が全体的な問題の定義の主要な障害であるという認識は、現在それが議論の最も中心的なトピックであるということです、しかしこの交渉の後ろで政治社会の分裂は連続的に現れます英語、これも2つの主要パーティーにまたがっています。イギリスの政治情勢が突き止められているという深刻な不確実性は、ロンドンの状況を解釈しようとすることを連合の27カ国に義務付けているが、この提案も失敗した場合、合意なしに終了する道はないだろう。唯一の有効なオプションが残るでしょう。しかし、これは両当事者にとって不幸な解決策ですが、国民投票の2票間の距離が小さいことからわかるように、分裂が政治的だけでなく社会的でもある英国を最も害します。この認識は多くの四半期から国民投票の繰り返しを促しました、しかしこの仮説は現在の首相によって考慮に入れられたことがありません。しかし、英国議会議員は、それぞれの政党が所属していることによる拒否権、選挙大学の任務による過渡的な立場およびこのような状況に必要な政治的責任からかけ離れた行動など、結局のところ立法上の不満から抜け出すことができません。効果的な調停の欠如は残りをしました、しかし出現するのは共通の利益の欠如です。そして、それは最小の共通の利益を保証することができる妥協に基づいて追求され、達成されるべきです。そうでなければ、それは安全にはほど遠いです。何が起こるかという意識を持たずに国家の失敗に直面しているのは、出現する政治的階級です。指数関数的なレベルでの不平等の増大により、この決定によって国が文字通り貧弱になると、責任者の捜索は起こりますが、これは成功することなく起こります。すべてが平等な政治階級によってマークされ、想定できないからです。彼らの責任、大陸全体であまりにも一般的な条件。

نقاش بين بروكسل ولندن حول حدود أيرلندا الشمالية

مع بقاء بضعة أسابيع فقط في 29 مارس ، تحاول المملكة المتحدة والاتحاد الأوروبي إيجاد اتفاق يمكن أن يكون ، جزئيًا على الأقل ، مرضيًا لكلا الطرفين. القضية الأكثر أهمية هي مسألة الحدود بين إير وأيرلندا الشمالية ، لأنها تنطوي على مشاكل اقتصادية واجتماعية. هذا الجانب الأخير يخشى كثيرًا على الاستقرار في منطقة أولستر التي طالت طويلًا بسبب التوترات بين الكاثوليك والبروتستانت. تعتبر إعادة الحدود خطرة بالنسبة للمنطقة التي تعتبر فيها المشكلات المرتبطة بالعلاقات بين الطائفتين الدينيتين حرجة على الدوام. من الناحية الاقتصادية ، أدت استعادة الحدود إلى الخوف ، في التقارب الأوروبي ، من إلزام المملكة المتحدة بالبقاء في اتحاد جمركي مع بروكسل ، مما سيمنع ، في الواقع ، الاتفاقات المستقلة مع دول ثالثة من لندن . هذا سيمثل الفشل في تلبية واحدة من القضايا الرئيسية ، والتي ساهمت في انتصار الاستفتاء ، لأولئك الذين يريدون مغادرة الاتحاد. ومع ذلك ، فإن الحل الذي تم التوصل إليه بين رئيس الوزراء البريطاني ورئيس المفوضية الأوروبية ليس نهائيًا ويسمح بتجنب استعادة الحدود ليس بطريقة نهائية بل في الوقت المناسب ، لإعطاء الأمة البريطانية الفرصة لقبول الموقف. سيصبح هذا الحل المؤقت ساري المفعول في نهاية المرحلة الانتقالية للخروج من بروكسل ، حتى نهاية عام 2020 ، وقبل كل شيء ، ريثما يتم الاتفاق بين الطرفين ، والذي يمكنه تجنب خروج اللغة الإنجليزية دون أي اتفاق مشترك. التصور ، أن مشكلة الحدود الأيرلندية تمثل العقبة الرئيسية أمام تعريف المسألة بطريقة شاملة ، هي أنه في الوقت الحالي هو الموضوع الرئيسي للمناقشة ، ولكن وراء هذا التفاوض ، يظهر انقسام المجتمع السياسي بطريقة مستمرة اللغة الإنجليزية ، والتي تعمل أيضًا عبر الطرفين الرئيسيين. إن حالة عدم اليقين العميقة التي يمر بها المشهد السياسي البريطاني تلزم دول الاتحاد السبعة والعشرين بمحاولة تفسير الوضع في لندن ، ولكن مع اليقين تقريبًا ، أنه إذا فشل هذا الاقتراح أيضًا ، فلن يكون هناك شيء آخر والطريق للخروج منه دون اتفاق. سيبقى الخيار الوحيد الصحيح. ومع ذلك ، فهو حل غير سعيد لكلا الطرفين ، ولكنه يضر بالمملكة المتحدة أكثر من غيره ، حيث لا يكون الانقسام سياسيًا فحسب ، بل إنه اجتماعي أيضًا ، كما أظهرت المسافة الصغيرة بين الصوتين في الاستفتاء. وقد دفع هذا التصور إلى تكرار الاستفتاء من عدة جهات ، لكن هذه الفرضية لم تؤخذ في الاعتبار من قبل رئيس الوزراء الحالي. ومع ذلك ، فإن البرلمانيين البريطانيين غير قادرين على الخروج من المأزق التشريعي الذي انتهى بهم الأمر: استخدام حق النقض (الفيتو) بسبب انتماء أحزابهم ، والمناصب المتعنتة بسبب واجب الكلية الانتخابية والسلوك الآخر بعيدًا عن المسؤولية السياسية التي ستكون ضرورية ، تسهم في هذا الموقف. وقد أدى الافتقار إلى الوساطة الفعالة ، ولكن ما ينشأ هو عدم وجود مصالح مشتركة ، والتي ينبغي السعي لتحقيقها ، على أساس الحلول التوفيقية القادرة على ضمان الحد الأدنى من المصالح المشتركة ، والتي في خلاف ذلك ، فهي أبعد ما تكون عن المضمون. ما ينشأ هو طبقة سياسية تواجه فشل الأمة دون أن تدرك ما سيحدث. عندما يكون هذا البلد فقيرًا حرفيًا بهذا القرار ، مع زيادة عدم المساواة على مستوى الأسي ، فإن مطاردة المسؤولين سوف تحدث ، لكن هذا سيحدث دون أي نجاح ، لأن كل شيء سوف يتسم بضعف الطبقة السياسية ، غير قادر على تحمل مسؤولياتهم ، وهي حالة شائعة للغاية في جميع أنحاء القارة.

venerdì 8 marzo 2019

La situazione dell'economia cinese

L’inizio del Congresso del Partito Comunista Cinese, dove si deve riaffermare la leadership di Xi Jinping, non coincide con dati confortanti per l’economia del paese. La questione è centrale nei programmi politici di Pechino: l’obiettivo di mantenere un livello elevato di crescita è considerato prioritario per consentire al paese di giocare il ruolo di grande potenza economica che il governo cinese vuole perseguire. Fino al 2020 gli obiettivi medi parlavano di un dato intorno al 6,5% di crescita annua, attualmente le cifre ufficiali presentano una crescita inferiore di mezzo punto percentuale, ma questa stima sarebbe stata costruita al rialzo, in maniera artificiosa,  per evitare di presentare al mondo finanziario dati troppo compressi. In realtà sembra che esistano studi con valori reali anche molto inferiori al 6% ufficiale. Il peggioramento dei dati dovrebbe tenere conto di un fattore strutturale dell’economia cinese, dovuto all’indebitamento delle amministrazioni periferiche, che non viene conteggiato in quello dell’amministrazione centrale e di cui non si conosce l’ammontare. Tuttavia questo dato, negli anni precedenti, veniva mascherato dagli alti tassi di crescita, che non erano influenzati da fattori endogeni ora determinanti. Il principale di questi fattori è stata l’elezione di Trump alla Casa Bianca e la sua politica economica, incentrata sulla guerra commerciale dichiarata contro Pechino. Una delle responsabilità dei governanti cinesi è di avere sottovalutato gli effetti dell’introduzione dei dazi sulle merci verso gli Stati Uniti, che sono tra i veri responsabili della diminuzione della crescita. Occorre ricordare che la Cina ha anche trascurato per troppo tempo il mercato interno e la sua crescita, con politiche rivolte in maggior modo verso l’incremento degli scambi con l’estero. I grandi investimenti in paesi esteri, in acquisizioni e in partecipazione in imprese straniere e la grande spesa per infrastrutture, come quelle sostenute per la Via della seta  o nei paesi africani, hanno impegnato una grande liquidità finalizzata verso progetti a lungo termine, ma che ha stornato risorse per il mercato interno. L’attenzione per questo versante è ormai diventato un obbligo ed il governo cinese sta per varare incentivi fiscali per le aziende e, sopratutto, per incentivare il consumo interno. Per stimolare il consumo interno Pechino si affida ad una serie di lavori pubblici in ambito ferroviario ed alla crescita delle spese militari con commesse ad aziende cinesi, la spesa verso le forze armate serve a colmare la differenza tra potenza commerciale e potenza militare della nazione cinese, un condizione obbligatoria per esercitare il ruolo di superpotenza al pari con gli USA.  Notevoli investimenti sono previsti anche per il settore delle telecomunicazioni, dove l’infrastruttura per lo standard 5G è considerata una priorità dall’Assemblea nazionale del popolo. Ma lo sviluppo interno non è soltanto una priorità economica, la condizione dei lavoratori cinesi ha provocato diversi scioperi che, nonostante le repressioni operate dal regime, minacciano la stabilità sociale; fino ad ora il maggiore antidoto al malcontento è stata la promessa di un innalzamento del livello della qualità della vita del popolo cinese ed ora questo obiettivo non è più rimandabile ed è perseguibile soltanto con una maggiore possibilità di spesa pro capite per i lavoratori e le famiglie. All’interno di questa politica rivolta verso il mercato interno vi è la volontà di consentire l’uscita dallo stato di povertà per dieci milioni di cinesi. Questo valore può essere raggiunto con la diminuzione della disoccupazione, ma anche con la ricerca di una maggiore stabilità della condizione dei lavoratori, fino ad ora troppo soggetta all’andamento del mercato. Esiste però una contraddizione nelle politiche annunciate: se, da un lato, sono previsti forti tagli delle tasse, tra cui la diminuzione dell’imposta sul valore aggiunto, dal lato della politica monetaria è prevista una riduzione della spesa pubblica, di cui dovrà essere interpretata l’attuazione: infatti se la riduzione delle spese dovrà riguardare attività di sostegno alla popolazione, il fenomeno della povertà sarà difficilmente riducibile, viceversa se si vorrà operare su aspetti come il funzionamento della burocrazia e la corruzione, questi provvedimenti potranno contribuire al guadagno di punti percentuali del prodotto interno lordo, dato il peso importante che hanno sull’economia del paese.     

The situation of the Chinese economy

The beginning of the Chinese Communist Party Congress, where Xi Jinping's leadership must be reaffirmed, does not coincide with comforting data for the country's economy. The issue is central to Beijing's political programs: the objective of maintaining a high level of growth is considered a priority to allow the country to play the role of great economic power that the Chinese government wants to pursue. Up to 2020 the average targets were about a 6.5% annual growth rate, currently the official figures show a growth of less than half a percentage point, but this estimate would have been built upwards, artificially, to avoid presenting to the financial world too compressed data. In reality it seems that there are studies with real values ​​even much less than 6% official. The deterioration of the data should take into account a structural factor of the Chinese economy, due to the indebtedness of the peripheral administrations, which is not counted in that of the central administration and whose amount is not known. However, this data, in previous years, was masked by high growth rates, which were not influenced by endogenous factors that are now decisive. The main of these factors was the election of Trump in the White House and its economic policy, focused on the commercial war declared against Beijing. One of the responsibilities of Chinese rulers is to have underestimated the effects of the introduction of tariffs on goods to the United States, which are among the real ones responsible for the decrease in growth. It should be remembered that China has also neglected the internal market and its growth for too long, with policies aimed more towards increasing trade with foreign countries. Large investments in foreign countries, acquisitions and participation in foreign companies and large infrastructure spending, such as those incurred for the Silk Road or in African countries, have committed great liquidity aimed at long-term projects, but which have diverted resources for the internal market. The attention on this side has now become an obligation and the Chinese government is about to launch tax incentives for companies and, above all, to encourage domestic consumption. In order to stimulate domestic consumption, Beijing relies on a series of public works in the railway sector and the growth of military spending with orders to Chinese companies, spending on the armed forces serves to bridge the difference between commercial power and military power of the Chinese nation, a mandatory condition to exercise the role of superpower on a par with the USA. Significant investments are also planned for the telecommunications sector, where the infrastructure for the 5G standard is considered a priority by the National People's Congress. But internal development is not just an economic priority, the condition of Chinese workers has caused several strikes that, despite the repressions made by the regime, threaten social stability; until now the greatest antidote to discontent has been the promise of an increase in the quality of life of the Chinese people and now this goal is no longer postponed and can only be pursued with a greater possibility of per capita spending for workers and families . Within this internal market policy there is a willingness to allow 10 million Chinese people to leave poverty. This value can be achieved with the reduction of unemployment, but also with the search for greater stability in the condition of workers, up to now too subject to market trends. However, there is a contradiction in the policies announced: if, on the one hand, there are strong tax cuts, including the decrease in value added tax, on the monetary policy side a reduction of public spending is expected, which will have to be interpreted the implementation: in fact if the reduction of expenses will have to concern activities of support to the population, the phenomenon of poverty will be difficult to reduce, vice versa if you want to work on aspects such as the functioning of the bureaucracy and corruption, these measures can contribute to the gain of points percentages of the gross domestic product, given the important weight they have on the economy of the country.

La situación de la economía china.

El comienzo del Congreso del Partido Comunista de China, donde se debe reafirmar el liderazgo de Xi Jinping, no coincide con datos reconfortantes para la economía del país. El tema es fundamental para los programas políticos de Beijing: el objetivo de mantener un alto nivel de crecimiento se considera una prioridad para permitir que el país desempeñe el papel de gran poder económico que el gobierno chino quiere seguir. Hasta 2020, las metas promedio eran de aproximadamente un 6,5% de tasa de crecimiento anual, actualmente las cifras oficiales muestran un crecimiento de menos de medio punto porcentual, pero esta estimación se habría construido hacia arriba, artificialmente, para evitar la presentación. Al mundo financiero también los datos comprimidos. En realidad parece que hay estudios con valores reales incluso mucho menos del 6% oficiales. El deterioro de los datos debe tener en cuenta un factor estructural de la economía china, debido al endeudamiento de las administraciones periféricas, que no se cuenta en el de la administración central y cuyo monto se desconoce. Sin embargo, estos datos, en años anteriores, estaban enmascarados por altas tasas de crecimiento, que no fueron influenciadas por factores endógenos que ahora son decisivos. El principal de estos factores fue la elección de Trump en la Casa Blanca y su política económica, centrada en la guerra comercial declarada contra Beijing. Una de las responsabilidades de los gobernantes chinos es haber subestimado los efectos de la introducción de aranceles en los bienes a los Estados Unidos, que se encuentran entre los verdaderos responsables de la disminución del crecimiento. Debe recordarse que China también ha descuidado el mercado interno y su crecimiento durante demasiado tiempo, con políticas dirigidas más hacia el aumento del comercio con países extranjeros. Las grandes inversiones en países extranjeros, las adquisiciones y la participación en empresas extranjeras y los grandes gastos en infraestructura, como los incurridos en la Ruta de la Seda o en países africanos, han comprometido una gran liquidez destinada a proyectos a largo plazo, pero que han Recursos desviados para el mercado interior. La atención de este lado se ha convertido ahora en una obligación y el gobierno chino está a punto de lanzar incentivos fiscales para las empresas y, sobre todo, fomentar el consumo interno. Para estimular el consumo interno, Beijing se basa en una serie de obras públicas en el sector ferroviario y en el aumento del gasto militar con pedidos a empresas chinas, el gasto en las fuerzas armadas sirve para salvar la diferencia entre el poder comercial y el poder militar de la nación china. una condición obligatoria para ejercer el papel de superpotencia a la par con los EE. UU. También se planean inversiones significativas para el sector de telecomunicaciones, donde la infraestructura para el estándar 5G se considera una prioridad en el Congreso Nacional del Pueblo. Pero el desarrollo interno no es solo una prioridad económica, la condición de los trabajadores chinos ha causado varias huelgas que, a pesar de las represiones hechas por el régimen, amenazan la estabilidad social; Hasta ahora, el mayor antídoto contra el descontento ha sido la promesa de un aumento en la calidad de vida de los chinos, y ahora este objetivo ya no se pospone y solo puede perseguirse con una mayor posibilidad de gasto per cápita para los trabajadores y las familias. . Dentro de esta política de mercado interno, existe la voluntad de permitir que 10 millones de chinos salgan de la pobreza. Este valor se puede lograr con la reducción del desempleo, pero también con la búsqueda de una mayor estabilidad en la condición de los trabajadores, hasta ahora demasiado sujeta a las tendencias del mercado. Sin embargo, hay una contradicción en las políticas anunciadas: si, por un lado, hay fuertes recortes de impuestos, incluida la disminución del impuesto al valor agregado, en el aspecto de la política monetaria se espera una reducción del gasto público, que deberá interpretarse. La implementación: de hecho, si la reducción de gastos tendrá que ver con actividades de apoyo a la población, el fenómeno de la pobreza será difícil de reducir, y viceversa, si desea trabajar en aspectos como el funcionamiento de la burocracia y la corrupción, estas medidas pueden contribuir a la obtención de puntos. porcentajes del producto interno bruto, dado el importante peso que tienen en la economía del país.

Die Situation der chinesischen Wirtschaft

Der Beginn des Kongresses der Kommunistischen Partei Chinas (KPCh), auf dem die Führung von Xi Jinping bekräftigt werden muss, fällt nicht mit tröstlichen Daten für die Wirtschaft des Landes zusammen. Das Thema ist von zentraler Bedeutung für Pekings politische Programme: Das Ziel, das Wachstum auf hohem Niveau zu halten, gilt als Priorität, damit das Land die Rolle der großen Wirtschaftsmacht spielen kann, die die chinesische Regierung anstrebt. Bis zum Jahr 2020 lagen die durchschnittlichen Ziele bei einer jährlichen Wachstumsrate von 6,5%. Derzeit zeigen die offiziellen Zahlen ein Wachstum von weniger als einem halben Prozentpunkt. Diese Schätzung wäre jedoch künstlich nach oben gerichtet worden, um nicht dargestellt zu werden zu der Finanzwelt zu komprimierte Daten. In der Realität scheint es, dass es Studien gibt, deren tatsächliche Werte sogar unter 6% liegen. Die Verschlechterung der Daten sollte einen strukturellen Faktor der chinesischen Wirtschaft aufgrund der Verschuldung der Randverwaltungen berücksichtigen, der nicht zu der der Zentralverwaltung zählt und deren Höhe nicht bekannt ist. Diese Daten wurden jedoch in den vergangenen Jahren durch hohe Wachstumsraten maskiert, die nicht durch endogene Faktoren beeinflusst wurden, die jetzt entscheidend sind. Die wichtigsten dieser Faktoren waren die Wahl von Trump im Weißen Haus und seine Wirtschaftspolitik, die sich auf den Handelskrieg gegen Peking konzentrierte. Eine der Verantwortlichkeiten der chinesischen Machthaber besteht darin, die Auswirkungen der Einführung von Zöllen auf Güter in die Vereinigten Staaten, die zu den wahren für den Rückgang des Wachstums gehören, unterschätzt zu haben. Es sei daran erinnert, dass auch China den Binnenmarkt und sein Wachstum zu lange vernachlässigt hat, wobei die Politik stärker auf den Handel mit dem Ausland abzielt. Große Investitionen im Ausland, Akquisitionen und Beteiligungen an ausländischen Unternehmen sowie umfangreiche Infrastrukturausgaben, wie beispielsweise für die Seidenstraße oder in afrikanischen Ländern, haben große Liquidität für langfristige Projekte zur Verfügung gestellt, die sich jedoch in den letzten Jahren entwickelt haben umgeleitete Ressourcen für den Binnenmarkt. Die Aufmerksamkeit auf dieser Seite ist inzwischen zur Verpflichtung geworden, und die chinesische Regierung steht kurz davor, steuerliche Anreize für Unternehmen zu setzen und vor allem den Inlandsverbrauch zu fördern. Um den inländischen Konsum anzukurbeln, setzt Peking auf eine Reihe öffentlicher Arbeiten im Eisenbahnsektor und die Zunahme der Militärausgaben bei Aufträgen an chinesische Unternehmen. Die Ausgaben für die Streitkräfte überbrücken den Unterschied zwischen kommerzieller Macht und militärischer Macht der chinesischen Nation. eine zwingende Voraussetzung, um die Rolle der Supermacht auf Augenhöhe mit den USA auszuüben. Es sind auch erhebliche Investitionen in den Telekommunikationssektor geplant, wo die Infrastruktur für den 5G-Standard vom Nationalen Volkskongress als Priorität betrachtet wird. Die innere Entwicklung ist jedoch nicht nur eine wirtschaftliche Priorität. Die Situation der chinesischen Arbeiter hat zu mehreren Streiks geführt, die trotz der Repressionen des Regimes die soziale Stabilität bedrohen. Bislang war das größte Gegenmittel gegen die Unzufriedenheit das Versprechen, die Lebensqualität der Chinesen zu verbessern. Jetzt wird dieses Ziel nicht länger verschoben und kann nur mit einer größeren Wahrscheinlichkeit von Pro-Kopf-Ausgaben für Arbeiter und Familien verfolgt werden . Innerhalb dieser Binnenmarktpolitik besteht die Bereitschaft, 10 Millionen Chinesen zu erlauben, die Armut zu verlassen. Dieser Wert kann durch den Abbau der Arbeitslosigkeit erreicht werden, aber auch durch die Suche nach einer stärkeren Stabilität der Arbeitsbedingungen, die bisher auch den Markttrends unterworfen ist. Es gibt jedoch einen Widerspruch in der angekündigten Politik: Wenn es auf der einen Seite zu starken Steuersenkungen, einschließlich der Senkung der Mehrwertsteuer, kommt, ist auf der geldpolitischen Seite mit einem Rückgang der öffentlichen Ausgaben zu rechnen, der interpretiert werden muss Die Umsetzung: Wenn die Kostenreduzierung Aktivitäten zur Unterstützung der Bevölkerung umfassen muss, lässt sich das Phänomen Armut nur schwer reduzieren, und umgekehrt, wenn Sie Aspekte wie das Funktionieren der Bürokratie und Korruption bearbeiten möchten, können diese Maßnahmen zum Punktewachstum beitragen Prozentsätze des Bruttoinlandsprodukts angesichts des wichtigen Gewichts der Wirtschaft des Landes.

La situation de l'économie chinoise

Le début du Congrès du Parti communiste chinois, où les dirigeants de Xi Jinping doivent être réaffirmés, ne coïncide pas avec des données rassurantes sur l'économie du pays. La question est au cœur des programmes politiques de Beijing: l'objectif de maintenir un niveau de croissance élevé est considéré comme une priorité pour permettre au pays de jouer le rôle de grande puissance économique que le gouvernement chinois souhaite poursuivre. Jusqu'en 2020, les objectifs moyens étaient un taux de croissance annuel d'environ 6,5%. Actuellement, les chiffres officiels indiquent une croissance inférieure à un demi-point de pourcentage, mais cette estimation aurait été construite à la hausse, artificiellement, pour éviter de présenter au monde financier des données trop compressées. En réalité, il semble qu'il existe des études avec des valeurs réelles bien inférieures à 6% officielles. La détérioration des données devrait tenir compte d'un facteur structurel de l'économie chinoise, dû à l'endettement des administrations périphériques, qui n'est pas comptabilisé dans celui de l'administration centrale et dont le montant est inconnu. Cependant, ces données, au cours des années précédentes, étaient masquées par des taux de croissance élevés, qui n'étaient pas influencés par des facteurs endogènes qui sont maintenant déterminants. Le principal de ces facteurs était l'élection de Trump à la Maison Blanche et sa politique économique, axée sur la guerre commerciale déclarée contre Beijing. L’une des responsabilités des dirigeants chinois est d’avoir sous-estimé les effets de l’instauration de droits de douane sur les marchandises à destination des États-Unis, qui sont parmi les véritables responsables de la baisse de la croissance. Il convient de rappeler que la Chine a également trop longtemps négligé le marché intérieur et sa croissance, ses politiques visant davantage à accroître les échanges commerciaux avec les pays étrangers. Des investissements importants dans des pays étrangers, des acquisitions et des participations dans des sociétés étrangères et des dépenses d'infrastructure importantes, telles que celles engagées pour la Route de la soie ou dans des pays africains, ont permis de dégager des liquidités importantes destinées à des projets à long terme, ressources détournées pour le marché intérieur. L’attention de ce côté est maintenant devenue une obligation et le gouvernement chinois est sur le point de lancer des incitations fiscales pour les entreprises et, surtout, d’encourager la consommation intérieure. Afin de stimuler la consommation intérieure, Beijing s'appuie sur une série de travaux publics dans le secteur ferroviaire et sur la croissance des dépenses militaires sur ordre des entreprises chinoises. Les dépenses relatives aux forces armées servent à combler le fossé entre le pouvoir commercial et le pouvoir militaire de la nation chinoise. une condition obligatoire pour exercer le rôle de superpuissance sur un pied d'égalité avec les États-Unis. Des investissements importants sont également prévus dans le secteur des télécommunications, où l’infrastructure pour la norme 5G est considérée comme une priorité par le Congrès national du peuple. Mais le développement interne n'est pas seulement une priorité économique, la situation des travailleurs chinois a provoqué plusieurs grèves qui, malgré les répressions exercées par le régime, menacent la stabilité sociale. Jusqu'à présent, le plus grand antidote au mécontentement a été la promesse d'une amélioration de la qualité de vie du peuple chinois. Cet objectif n'est plus reporté et ne peut être poursuivi qu'avec une plus grande possibilité de dépenses par habitant pour les travailleurs et leurs familles. . Dans le cadre de cette politique du marché intérieur, il existe une volonté d'autoriser 10 millions de Chinois à sortir de la pauvreté. Cette valeur peut être atteinte avec la réduction du chômage, mais aussi avec la recherche d'une plus grande stabilité de la condition des travailleurs, jusqu'ici trop soumise aux tendances du marché. Cependant, les politiques annoncées sont contradictoires: si d’un côté les réductions d’impôts, y compris la baisse de la taxe sur la valeur ajoutée, sont fortes, une réduction des dépenses publiques est attendue, ce qui doit être interprété la mise en œuvre: en effet si la réduction des dépenses devra concerner des activités de soutien à la population, le phénomène de pauvreté sera difficile à réduire, et inversement si vous souhaitez travailler sur des aspects tels que le fonctionnement de la bureaucratie et la corruption, ces mesures peuvent contribuer à gagner des points pourcentage du produit intérieur brut, étant donné le poids important qu’ils pèsent sur l’économie du pays.