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giovedì 11 luglio 2019

المملكة المتحدة: حزب العمل يقترح استفتاءً جديداً على أوروبا

قصة الخروج البريطاني من الاتحاد تغنيها حلقة جديدة. قرر زعيم حزب المعارضة الرئيسي دعم استفتاء جديد حول هذا الموضوع. يأتي القرار متأخراً ، بعد موقف لم يتم تحديده مطلقًا في التعليم العمالي ومع اقتناع القائد نفسه بضرورة مغادرة أوروبا. حتى الآن فقط الحزب الديمقراطي الليبرالي قد عبر عن نفسه بوضوح ضد خروج بريطانيا من الاتحاد الأوروبي. المواقف داخل حزب العمل ، من ناحية أخرى ، ليست متجانسة ، وهذا لا يسهم في موقف واضح لا لبس فيه للحزب في مواجهة تكرار محتمل للمشاورات. يبدو أن هذا التكرار ضروريًا منذ فترة طويلة. تم إجراء الاستفتاء الذي أصدر مرسومًا ، مع اختلاف بسيط بين نعم و لا ، خروج المملكة المتحدة من الاتحاد بدون معلومات و أخبار مشوهة بوضوح حول العواقب ، قبل كل شيء الاقتصادية ، التي كانت ستحدث على الطبقات الأقل لا يملكون. علاوة على ذلك ، من وجهة نظر قانونية ، كان استفتاء تشاوريًا ، من الناحية النظرية ، لم يكن ينبغي أن يكون له آثار عملية ، بخلاف الإشارة إلى طريقة للحكومة. اقتصرت طبيعة السؤال على الإجابة الإيجابية ، التي لم يكن لها تفسير آخر ، على الإجابة السلبية ، والتي ، بدلاً من ذلك ، كما أظهرت الأحداث اللاحقة ، كانت لها آثار مختلفة: من الإجابة بلا شروط إلى تلك الأكثر توهينًا في تطوير ، مع ذلك ، مع أوروبا منطقة تجارية مشتركة. عجز السياسة والسياسيين الانجليز عن عدم الاستقرار الذي كان سلبيا لكل من لندن وبروكسل. تقييم أسباب قرار حزب العمل ليس بالأمر السهل ، وبالتأكيد فإن أسباب النفعية السياسية قد شرطت هذا الخيار: في مواجهة الجمود المحافظ ، حاول حزب العمل تغيير موقفه السياسي ، والذي يتميز أيضًا بعدم التردد المقلق مما تسبب في هزيمة شديدة في الانتخابات الأوروبية. كل من المحافظين وأحزاب العمل ، أي الأحزاب التي برزت من أجل قرارها كانت الأكثر معاقبة من قبل الناخبين. لكن بينما يكافح المحافظون مع تغيير القيادة ، يحاول حزب العمل استغلال ميزة عدم وجود هذه المشكلة ، وإعادة إطلاق موضوع الاستفتاء. ومع ذلك ، يمكن أن يثبت أن هذا الأمر إيجابي لأنه يعيد إلى الوسط فرصة لاتخاذ خيار أساسي للبلد بطريقة أكثر وعيًا ، ولكن يظل عدم اليقين في حزب العمل بشأن كيفية التعامل مع الوضع بالكامل. يعكس عدم اليقين هذا في الحزبين الرئيسيين صورة دولة منقسمة ومشوشة لا تعرف كيفية اتخاذ القرار: لا تزال المسؤولية تقع على عاتق الطبقات الحاكمة التي لم تكن قادرة على فهم الأهمية المتزايدة للمشاعر السيادية لجزء من البلد والجماعات الذين يعرفون كيفية التعامل مع هذا الجزء من السكان وتصورهم. يجب أن نتذكر أن المملكة المتحدة ، في الاتحاد الأوروبي ، تتمتع بامتيازات أكبر بكثير من الأعضاء الآخرين ، ورغم ذلك ، فإن بروكسل شوهدت أيضًا كرهًا أيضًا لأن الطبقات السياسية الموجودة في السلطة لم تعرف كيف تشرح أهمية الانتماء إلى الاتحاد. ومع ذلك ، فإن حالة عدم اليقين تتعلق أيضًا بما إذا كان سيتم إجراء استفتاء جديد فعليًا: فالفائزون بالخروج من أوروبا يطالبون بالفشل في احترام الإرادة الشعبية ، في حالة التكرار ، خوفًا في الواقع من عكس النتيجة. في الختام ، ليس من المجازفة القول إن أي نتيجة يجب أن تخرج من صناديق الاقتراع أن الحكومة التي سيتعين عليها تطبيق النتيجة ، ولكن هذا صحيح حتى بدون استفتاء جديد ، ستكون في صعوبة كبيرة لأنها تتألف من شخصيات من كلا الرأيين ، بحيث يستحيل عدم اكتشافها. أن الصعوبة الحقيقية تكمن في إصلاح بلد منقسم للغاية وممزق.

Taiwan nuovo elemento di contrasto tra USA e Cina

La Casa Bianca ha deciso di innalzare il livello dello scontro con Pechino, attraverso la fornitura di armi, per un valore di due miliardi di euro, a favore di Taiwan. La Cina considera Taiwan come parte integrante del proprio territorio, nella visione della Cina unica, e, pertanto, considera ogni intromissione in questo argomento come una interferenza nei propri affari interni. L’azione degli USA è stata percepita con profondo fastidio dall’amministrazione cinese, che è arrivata a configurare la violazione della propria sovranità da parte di Washington. Pechino ha espressamente richiesto agli Stati Uniti di annullare la fornitura, che, materialmente non è stata ancora formalizzata, perchè manca la ratifica del parlamento americano; tuttavia non sembra ci sia probabilità alcuna che questa ratifica venga respinta. La Cina considera Taiwan un territorio ribelle rispetto alla madre patria, ma anche, un argomento che costituisce una sorta di confine da non oltrepassare da parte di  altri stati esteri. La marina militare cinese, negli ultimi tempi, ha intensificato le manovre militari nei pressi dell’isola di Taiwan suscitando profonda apprensione nel governo di Taipei, ciò ha provocato la richiesta di aiuto a Washington per una prima fornitura militare, di circa 500 milioni di dollari. I contatti tra Taiwan e Stati Uniti  si sono intensificati ed è imminente una visita ufficiale del presidente taiwanese nel territorio americano. Ciò contribuisce ad innalzare l’irritazione cinese e diventa un fattore di ulteriore tensione per le relazioni tra le due super potenze, già messe a dura prova dalla questione dei dazi commerciali. Occorre ricordare che esiste un programma cinese che si prefigge di riunificare la Cina come nell’epoca imperiale e questo piano di risorgimento della nazione dovrebbe compiersi nel 2050 per il centenario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese; per quell’anno, quindi, Taiwan dovrebbe ritornare sotto il controllo di Pechino. Per ora un attacco militare non è previsto ed, anzi, la tattica dovrebbe essere quella della diplomazia, ma l’imperialismo cinese ha registrato livelli di crescita notevoli e l’approccio morbido alla questione di Taiwan potrebbe cambiare proprio per la provocazione americana. Quale sia la reale intenzione di Washington non è chiaro; certamente la richiesta di aiuto di Taiwan ha offerto una occasione per inserirsi in una questione che la Cina considera di importanza nazionale. Washington potrebbe cercare di allargare la sua azione proprio in quella che Pechino considera la sua area di influenza esclusiva: dopo Giappone e Corea del Sud, gli USA entrerebbero praticamente sul territoro cinese; questa interpretazione potrebbe anche essere letta come una sorta di azione preventiva per evitare un potenziale attacco cinese contro Taiwan. Negli equilibri diplomatici dell’area non bisogna scordare che la visione giapponese è pefettamente coincidente con quella americana nella volontà di contenere l’espansionismo cinese. Ci sono, quindi, diversi fattori che propendono per una sorta di equilibrio del terrore, basato, per ora, sulla presenza di armamenti convenzionali, che, però, determinano un innalzamento del pericolo di uno scontro, anche fortuito, che può produrre conseguenze peggiori. Un’altra possibilità potrebbe essere la ripetizione del solito schema di Trump, che prevede una serie di minacce per ottenere un vantaggio economico. Questa lettura potrebbe rientrare nella difficile dialettica dellea questione dei dazi commerciali; tuttavia la tutela di Taiwan appare strategica per troppi soggetti presenti nell’area e non sembra sacrificabile per eventuali vantaggi economici immediati.  Il fatto più importante da registrare è l’incremento dell’avversione americana verso la Cina, che viene sempre più identificata nel nemico principale dall’amministrazione del presidente Trump. Un miglioramento dei rapporti tra i due stati, al momento, è difficilmente prevedibile e ciò rende la situazione mondiale sempre più instabile.

mercoledì 10 luglio 2019

Taiwan new element of contrast between the US and China

The White House has decided to raise the level of the clash with Beijing, through the supply of weapons, for a value of two billion euros, in favor of Taiwan. China regards Taiwan as an integral part of its territory, in the vision of a single China, and therefore considers any interference in this topic as an interference in its internal affairs. US action was perceived with deep annoyance by the Chinese administration, which came to represent Washington's violation of its sovereignty. Beijing has expressly requested the United States to cancel the supply, which, materially has not yet been formalized, because the ratification of the American parliament is missing; however, there seems to be no chance that this ratification will be rejected. China regards Taiwan as a rebel territory with respect to the mother country, but also, a topic that constitutes a sort of boundary not to be crossed by other foreign states. The Chinese navy, in recent times, has intensified military maneuvers near the island of Taiwan, arousing deep apprehension in the Taipei government, which has led to a request for help to Washington for a first military supply, of about 500 million dollars . Contacts between Taiwan and the United States have intensified and an official visit by the Taiwanese president to US territory is imminent. This contributes to raising the Chinese irritation and becomes a factor of further tension for the relations between the two super powers, already put to the test by the question of commercial duties. It should be remembered that there is a Chinese program that aims to reunite China as in the imperial era and this nation's resurgence plan should be completed in 2050 for the centenary of the founding of the People's Republic of China; for that year, therefore, Taiwan should return to Beijing's control. For now a military attack is not expected and, indeed, the tactic should be that of diplomacy, but Chinese imperialism has experienced remarkable growth levels and the soft approach to the Taiwan issue could change precisely because of the American provocation. What Washington's real intention is not clear; certainly the Taiwanese request for help offered an opportunity to fit into a question that China considers to be of national importance. Washington could try to broaden its action precisely in what Beijing considers its area of ​​exclusive influence: after Japan and South Korea, the US would practically enter the Chinese territory; this interpretation could also be read as a sort of preventive action to avoid a potential Chinese attack against Taiwan. In the diplomatic balances of the area we must not forget that the Japanese vision is perfectly coincident with the American one in the desire to contain Chinese expansionism. There are, therefore, several factors that favor a sort of balance of terror, based, for now, on the presence of conventional weapons, which, however, determine an increase in the danger of a clash, even fortuitous, which can produce worse consequences. Another possibility could be the repetition of the usual Trump scheme, which foresees a series of threats to obtain an economic advantage. This reading could be part of the difficult dialectic of the question of commercial duties; however the protection of Taiwan appears strategic for too many subjects present in the area and does not seem expendable due to any immediate economic advantages. The most important fact to record is the increase in American aversion to China, which is increasingly identified as the main enemy by President Trump's administration. An improvement in the relations between the two states, at the moment, is difficult to predict and this makes the world situation increasingly unstable.

Nuevo elemento de contraste de Taiwan entre Estados Unidos y China.

La Casa Blanca ha decidido elevar el nivel del choque con Beijing, a través del suministro de armas, por un valor de dos mil millones de euros, a favor de Taiwán. China considera a Taiwán como una parte integral de su territorio, en la visión de una sola China, y por lo tanto considera cualquier interferencia en este tema como una interferencia en sus asuntos internos. La acción de los Estados Unidos fue percibida con gran disgusto por la administración china, que llegó a representar la violación de su soberanía por parte de Washington. Beijing ha pedido expresamente a Estados Unidos que cancele el suministro, que aún no se ha formalizado materialmente debido a que falta la ratificación del parlamento estadounidense; sin embargo, parece que no hay posibilidad de que esta ratificación sea rechazada. China considera a Taiwán como un territorio rebelde con respecto a la madre patria, pero también, un tema que constituye una especie de límite que no debe ser cruzado por otros estados extranjeros. La marina china, en los últimos tiempos, ha intensificado las maniobras militares cerca de la isla de Taiwán, provocando una profunda aprensión en el gobierno de Taipei, lo que ha llevado a una solicitud de ayuda a Washington para un primer suministro militar, de unos 500 millones de dólares. . Los contactos entre Taiwán y Estados Unidos se han intensificado y la visita oficial del presidente de Taiwán a territorio estadounidense es inminente. Esto contribuye a aumentar la irritación china y se convierte en un factor de mayor tensión para las relaciones entre las dos superpotencias, ya sometidas a prueba por la cuestión de los deberes comerciales. Debe recordarse que existe un programa chino que pretende reunir a China como en la era imperial y que el plan de resurgimiento de esta nación debería completarse en 2050 para el centenario de la fundación de la República Popular China; Para ese año, por lo tanto, Taiwán debería volver al control de Beijing. Por ahora no se espera un ataque militar y, de hecho, la táctica debería ser la diplomacia, pero el imperialismo chino ha experimentado niveles de crecimiento notables y el enfoque suave de la cuestión de Taiwan podría cambiar precisamente debido a la provocación estadounidense. La verdadera intención de Washington no está clara; sin duda, la solicitud de ayuda taiwanesa ofreció la oportunidad de encajar en una pregunta que China considera de importancia nacional. Washington podría tratar de ampliar su acción precisamente en lo que Beijing considera su área de influencia exclusiva: después de Japón y Corea del Sur, EE. UU. Prácticamente entraría en el territorio chino; esta interpretación también podría interpretarse como una especie de acción preventiva para evitar un posible ataque chino contra Taiwán. En las balanzas diplomáticas del área no debemos olvidar que la visión japonesa coincide perfectamente con la estadounidense en el deseo de contener el expansionismo chino. Hay, por lo tanto, varios factores que favorecen una especie de equilibrio de terror, basado, por ahora, en la presencia de armas convencionales, que, sin embargo, determinan un aumento en el peligro de un choque, incluso fortuito, que puede producir peores consecuencias. Otra posibilidad podría ser la repetición del esquema Trump habitual, que prevé una serie de amenazas para obtener una ventaja económica. Esta lectura podría ser parte de la difícil dialéctica de la cuestión de los deberes comerciales; sin embargo, la protección de Taiwán parece ser estratégica para demasiados temas presentes en el área y no parece prescindible debido a las ventajas económicas inmediatas. El hecho más importante que se debe registrar es el aumento de la aversión estadounidense a China, que el gobierno del presidente Trump identifica cada vez más como el enemigo principal. Una mejora en las relaciones entre los dos estados, en este momento, es difícil de predecir y esto hace que la situación mundial sea cada vez más inestable.

Taiwan neues Kontrastelement zwischen den USA und China

Das Weiße Haus hat beschlossen, den Konflikt mit Peking durch die Lieferung von Waffen im Wert von zwei Milliarden Euro zugunsten Taiwans zu verschärfen. China betrachtet Taiwan als einen integralen Bestandteil seines Territoriums in der Vision eines einzelnen Chinas und betrachtet daher jede Einmischung in dieses Thema als eine Einmischung in seine inneren Angelegenheiten. Das Vorgehen der USA wurde von der chinesischen Regierung zutiefst verärgert wahrgenommen, was die Verletzung der Souveränität Washingtons darstellte. Peking hat die Vereinigten Staaten ausdrücklich aufgefordert, die Lieferung zu stornieren, die materiell noch nicht formalisiert wurde, weil die Ratifizierung des amerikanischen Parlaments fehlt; Es scheint jedoch keine Chance zu geben, dass diese Ratifizierung abgelehnt wird. China betrachtet Taiwan als ein Territorium der Rebellen in Bezug auf das Mutterland, aber auch als ein Thema, das eine Art Grenze darstellt, die andere ausländische Staaten nicht überschreiten dürfen. Die chinesische Marine hat in jüngster Zeit die militärischen Manöver in der Nähe der Insel Taiwan intensiviert und bei der Regierung von Taipeh tiefe Besorgnis ausgelöst, was dazu führte, dass Washington um Hilfe für eine erste militärische Versorgung von etwa 500 Millionen Dollar gebeten wurde . Die Kontakte zwischen Taiwan und den Vereinigten Staaten haben sich intensiviert, und ein offizieller Besuch des taiwanesischen Präsidenten in den USA steht unmittelbar bevor. Dies trägt dazu bei, die Verärgerung Chinas zu verstärken, und wird zu einem Spannungsfaktor für die Beziehungen zwischen den beiden Supermächten, die bereits durch die Frage der Handelszölle auf die Probe gestellt wurden. Es sollte nicht vergessen werden, dass es ein chinesisches Programm gibt, das darauf abzielt, China wie in der Kaiserzeit wieder zu vereinen, und der Wiederauferstehungsplan dieses Landes sollte 2050 zum hundertsten Jahrestag der Gründung der Volksrepublik China abgeschlossen sein. Für dieses Jahr sollte Taiwan daher wieder unter Pekings Kontrolle geraten. Derzeit wird kein militärischer Angriff erwartet, und die Taktik sollte tatsächlich die der Diplomatie sein, aber der chinesische Imperialismus hat ein bemerkenswertes Wachstum erfahren, und die sanfte Herangehensweise an die Taiwan-Frage könnte sich gerade aufgrund der amerikanischen Provokation ändern. Welche wirkliche Absicht Washingtons ist nicht klar; Mit Sicherheit bot das taiwanesische Hilfegesuch die Gelegenheit, sich einer Frage zu stellen, die China als von nationaler Bedeutung ansieht. Washington könnte versuchen, sein Vorgehen genau in dem Bereich zu erweitern, den Peking als exklusiven Einflussbereich ansieht: Nach Japan und Südkorea würden die USA praktisch das chinesische Territorium betreten. Diese Interpretation könnte auch als eine Art vorbeugende Maßnahme zur Vermeidung eines möglichen chinesischen Angriffs auf Taiwan verstanden werden. In den diplomatischen Bilanzen der Region dürfen wir nicht vergessen, dass die japanische Vision mit der amerikanischen in dem Wunsch, den chinesischen Expansionismus einzudämmen, vollkommen übereinstimmt. Es gibt daher mehrere Faktoren, die eine Art Gleichgewicht des Terrors begünstigen, das vorerst auf dem Vorhandensein konventioneller Waffen beruht, die jedoch eine Zunahme der Gefahr eines Zusammenstoßes, auch zufälliger Art, bestimmen, was schlimmere Folgen haben kann. Eine andere Möglichkeit könnte die Wiederholung des üblichen Trump-Schemas sein, das eine Reihe von Bedrohungen vorsieht, um einen wirtschaftlichen Vorteil zu erzielen. Diese Lesart könnte Teil der schwierigen Dialektik der Frage der Handelspflichten sein; Der Schutz Taiwans erscheint jedoch für zu viele in der Region tätige Personen als strategisch und erscheint aufgrund unmittelbarer wirtschaftlicher Vorteile nicht entbehrlich. Die wichtigste Tatsache, die zu verzeichnen ist, ist die Zunahme der amerikanischen Abneigung gegen China, die von Präsident Trumps Regierung zunehmend als Hauptfeind identifiziert wird. Eine Verbesserung der Beziehungen zwischen den beiden Staaten ist derzeit schwer vorhersehbar, was die Weltlage zunehmend instabiler macht.

Taiwan nouvel élément de contraste entre les États-Unis et la Chine

La Maison Blanche a décidé de relever le conflit avec Beijing par le biais de la fourniture d'armes, pour une valeur de deux milliards d'euros, en faveur de Taïwan. La Chine considère Taiwan comme une partie intégrante de son territoire, dans la vision d’une Chine unique, et considère donc toute ingérence dans ce sujet comme une ingérence dans ses affaires intérieures. L’action des États-Unis a été perçue avec une profonde contrariété par l’administration chinoise, qui en est venue à représenter la violation par Washington de sa souveraineté. Pékin a expressément demandé aux États-Unis d’annuler cette offre, qui n’a pas encore été formalisée, car la ratification du parlement américain fait défaut; cependant, il semble n'y avoir aucune chance que cette ratification soit rejetée. La Chine considère Taiwan comme un territoire rebelle vis-à-vis de la métropole, mais aussi comme un sujet constituant une sorte de frontière à ne pas franchir par d'autres États étrangers. La marine chinoise a récemment intensifié ses manœuvres militaires près de l’île de Taïwan, suscitant une profonde appréhension du gouvernement de Taipei, qui a conduit à une demande d’aide à Washington pour une première livraison militaire d’environ 500 millions de dollars . Les contacts entre Taïwan et les États-Unis se sont intensifiés et une visite officielle du président taïwanais sur le territoire américain est imminente. Cela contribue à attiser l'irritation chinoise et devient un facteur de tension supplémentaire pour les relations entre les deux superpuissances, déjà mises à l'épreuve par la question des droits commerciaux. Il convient de rappeler qu'il existe un programme chinois visant à réunir la Chine à l'époque impériale et que le plan de résurgence de ce pays devrait être achevé en 2050 pour le centenaire de la fondation de la République populaire de Chine. pour cette année, donc, Taiwan devrait retourner sous le contrôle de Beijing. Pour le moment, on ne s'attend pas à une attaque militaire et, de fait, la tactique devrait être celle de la diplomatie, mais l'impérialisme chinois a connu une croissance remarquable et l'approche douce de la question de Taiwan pourrait changer précisément à cause de la provocation américaine. La véritable intention de Washington n'est pas claire. certes, la demande d’aide de Taiwan a été l’occasion de s’intégrer dans une question que la Chine considère comme d’importance nationale. Washington pourrait essayer d'élargir son action précisément dans ce que Pékin considère comme une zone d'influence exclusive: après le Japon et la Corée du Sud, les États-Unis entreraient pratiquement sur le territoire chinois; cette interprétation pourrait également être interprétée comme une sorte d'action préventive visant à éviter une éventuelle attaque chinoise contre Taiwan. Dans les équilibres diplomatiques de la région, nous ne devons pas oublier que la vision japonaise coïncide parfaitement avec la vision américaine de vouloir contenir l'expansionnisme chinois. Il existe donc plusieurs facteurs favorables à une sorte d’équilibre terroriste, fondé, pour l’instant, sur la présence d’armes classiques, qui déterminent toutefois un risque accru d’affrontement, même fortuit, pouvant avoir des conséquences pires. Une autre possibilité pourrait être la répétition du schéma habituel de Trump, qui prévoit une série de menaces pour obtenir un avantage économique. Cette lecture pourrait faire partie de la difficile dialectique de la question des droits commerciaux; Cependant, la protection de Taiwan apparaît stratégique pour un trop grand nombre de sujets présents dans la région et ne semble pas consommable en raison d'avantages économiques immédiats. Le fait le plus important à noter est l'augmentation de l'aversion des Américains pour la Chine, de plus en plus identifiée comme l'ennemi principal par l'administration du président Trump. Il est actuellement difficile de prévoir une amélioration des relations entre les deux États, ce qui rend la situation mondiale de plus en plus instable.

Taiwan novo elemento de contraste entre os EUA e a China

A Casa Branca decidiu aumentar o nível do confronto com Pequim, através do fornecimento de armas, por um valor de dois bilhões de euros, em favor de Taiwan. A China considera Taiwan como parte integrante de seu território, na visão de uma única China, e portanto considera qualquer interferência neste tópico como uma interferência em seus assuntos internos. A ação dos EUA foi percebida com profundo aborrecimento pela administração chinesa, que passou a representar a violação de Washington de sua soberania. Pequim solicitou expressamente aos Estados Unidos que cancelem o fornecimento, que, materialmente, ainda não foi formalizado, porque falta a ratificação do parlamento norte-americano; no entanto, parece não haver chance de que essa ratificação seja rejeitada. A China considera Taiwan um território rebelde em relação à pátria, mas também um tópico que constitui uma espécie de limite a não ser ultrapassado por outros estados estrangeiros. A marinha chinesa, nos últimos tempos, intensificou as manobras militares perto da ilha de Taiwan, despertando profunda apreensão no governo de Taipei, que levou a um pedido de ajuda a Washington para um primeiro fornecimento militar, de cerca de 500 milhões de dólares. . Os contatos entre Taiwan e os Estados Unidos se intensificaram e uma visita oficial do presidente de Taiwan ao território dos EUA é iminente. Isso contribui para aumentar a irritação chinesa e torna-se um fator de maior tensão para as relações entre as duas superpotências, já postas à prova pela questão dos deveres comerciais. Deve ser lembrado que há um programa chinês que visa reunir a China como na era imperial e o plano de ressurgimento desta nação deve ser concluído em 2050 para o centenário da fundação da República Popular da China; para esse ano, portanto, Taiwan deveria voltar ao controle de Pequim. Por enquanto, não se espera um ataque militar e, de fato, a tática deveria ser a da diplomacia, mas o imperialismo chinês experimentou notáveis ​​níveis de crescimento e a abordagem branda da questão de Taiwan poderia mudar precisamente por causa da provocação americana. Qual a intenção real de Washington não é clara; certamente, o pedido de ajuda de Taiwan ofereceu uma oportunidade para se encaixar em uma questão que a China considera de importância nacional. Washington poderia tentar ampliar sua ação precisamente naquilo que Pequim considera sua área de influência exclusiva: depois do Japão e da Coréia do Sul, os EUA entrariam praticamente no território chinês; Essa interpretação também pode ser lida como uma espécie de ação preventiva para evitar um potencial ataque chinês contra Taiwan. Nos equilíbrios diplomáticos da área, não podemos esquecer que a visão japonesa é perfeitamente coincidente com a americana no desejo de conter o expansionismo chinês. Existem, portanto, vários fatores que favorecem uma espécie de equilíbrio de terror, baseado, por enquanto, na presença de armas convencionais, que, no entanto, determinam um aumento no perigo de um choque, até fortuito, que pode produzir piores consequências. Outra possibilidade poderia ser a repetição do habitual esquema Trump, que prevê uma série de ameaças para obter uma vantagem econômica. Essa leitura poderia ser parte da difícil dialética da questão dos deveres comerciais; no entanto, a proteção de Taiwan parece estratégica para muitos sujeitos presentes na área e não parece dispensável devido a quaisquer vantagens econômicas imediatas. O fato mais importante a registrar é o aumento da aversão americana à China, que é cada vez mais identificada como o principal inimigo pela administração do presidente Trump. Uma melhoria nas relações entre os dois estados, no momento, é difícil de prever e isso torna a situação mundial cada vez mais instável.