Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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martedì 1 ottobre 2019
خطر عودة الدولة الإسلامية
الحرب ضد الدولة الإسلامية ، على الرغم من فوزها على ما يبدو ، لم تدم بالكامل ظاهرة الأصولية السنية بسبب الأسباب المستمرة التي فضلت توسيعها. هناك منطقة على الحدود بين سوريا والعراق ، في وادي نهر الفرات ، حيث الظروف السلبية التي يعيش فيها السكان العرب المحليون ، ستفضل إعادة تنظيم قوات الخلافة. كما أن المنطقة غنية بالودائع وموارد الطاقة ، مما يتسبب في وجود وحدات كبيرة من القوات الأجنبية. القوات العسكرية التي تسيطر على الجانب السوري ، هي قوات روسية وسورية موالية للأسد ، بينما يوجد في الأراضي العراقية وجود للقوات الأمريكية والكردية والإيرانية. تتشابه أساليب احتلال الإقليم على كلا جانبي الحدود: فالعمليات العسكرية متكررة وقمعية ، ويعود ذلك أيضًا إلى استئناف الهجمات الإرهابية ، وغالبًا ما يتم الاعتقالات بطريقة تعسفية من قبل السكان الذكور الموجودين في مناطق العمليات. لقد أوجدت أساليب احتلال الإقليم عداءً قوياً للوجود المسلح ، الذي يُعتبر على أي حال غريبًا ، وهو ما ينقل التعاطف ، بطريقة إلزامية تقريبًا ، نحو دعاية الدولة الإسلامية. يجب أن نتذكر أن أحد أسباب التوسع السريع للخلافة في المنطقة هو بالتحديد التطفل الشيعي ، وكذلك على المستوى السياسي ، وكذلك على المستوى الديني ، في المناطق ذات الغالبية السنية ؛ والآن يبدو أن هذا الخطأ يعيد نفسه ، ويتفاقم بسبب الوجود العسكري الأجنبي ، الذي يحافظ على اتباع نهج عقابي ضد السكان المحليين ، حيث لا يتم توفير خدمات الكفاف الأساسية ، مثل مياه الشرب بالكميات اللازمة ، وتوفير الطاقة الكهرباء والأدوية. يستغل تنظيم الدولة الإسلامية هذا السخط من خلال العمل من المناطق الريفية ، حيث بدأ التجنيد أن يكون نجاحًا يمثل علامة على القلق ، بينما في المدن والتجمعات الحضرية استراتيجية للإرهاب تستند إلى الهجمات والانتقام ضد من هم تم التعرف عليه كمتعاون مع قوات الاحتلال. بمجرد انتهاء المرحلة العسكرية ، بعد هزيمة الخلافة ، اضطرت القوات الفائزة إلى التهدئة مع السكان الحاليين ، حتى لو كانوا قد دعموا عمل الخلافة ؛ كان ينبغي أن يركز هذا الإجراء على تحسين معايير جودة حياة الناس ، التي أثبتت سنوات الحرب ، من خلال بناء البنية التحتية لضمان الخدمات الأولية. الوضع الذي حدث ، على العكس من ذلك ، تميز بمرحلة طويلة للغاية من القمع ، ويفضلها انعدام الثقة المتبادلة بين القوات العسكرية الموجودة ، والتي يجب أن تضاف إليها أسباب التناقض الشديد والنفور الناجم عن الحقيقة ليكون في الحقول المقابلة. فضل عدم وجود مشروع ملموس بعد انتهاء القتال نوعًا من فراغ السلطة ، والذي أظهر بالتحديد عدم القدرة على تزويد السكان المحليين بالأدوات العملية التي تولد الثقة في المؤسسات التي حلت محل الخلافة. لا يبدو أن وجود الجانب القبلي في النسيج الاجتماعي المحلي ، باعتباره العامل الرئيسي للرقابة الاجتماعية ، قد تم فهمه بشكل كامل ، وقد أدى هذا النقص إلى عدم وجود حوار مع المجتمعات المحلية ، التي وجدت عدم وجود سلطة مركزية ، السورية والعراقية. يجب أن نتذكر أهمية الجانب الديني في المنطقة التي يشكل فيها السنة الغالبية ويخافون من المعتقدات البديلة ، خاصة إذا كان يمثلها الشيعة. في هذا السياق ، حيث يجب دائمًا مراعاة النفور من السلطة القائمة ، كان يُنظر إلى الاحتلال الأجنبي كعامل إضافي مشدد ضد تقرير المصير للقبائل المحلية ، مما خلق بيئة مواتية لاستئناف التوافق مع الدولة الإسلامية. يجب أن يتم مراقبة خطر عودة الخلافة إلى المشهد الإقليمي بعناية وعدم الاستهانة بها ، لأن الدول العربية ، التي مولت بالفعل الخلافة المعادية للشيعة في الماضي ، قد تُغري لتكرار العملية للحد من العملية. العمل الإيراني أو ضد الطموحات الكردية. إنه سلاح نجا بالفعل من سيطرة مستخدميه مرة واحدة ، ويمكن أن تكون الظروف الحالية لعدم الاستقرار مواتية للتكرار ، مع كل التبعات الدولية للقضية.
mercoledì 25 settembre 2019
La Cina esibirà la sua potenza militare nella parata per il 70° anniversario
La Cina si appresta a celebrare il settantesimo anniversario della sua creazione: nelle intenzioni della classe dirigente di Pechino dovrà trattarsi di una manifestazione dove esporre l’avanzamento del progresso cinese, attraverso la sfilata dei suoi armamenti più avanzati. Per alcuni analisti si tratterà di una vera e propria manifestazione di forza, diretta sopratutto agli Stati Uniti, con i quali la Repubblica popolare cinese ha, ormai un rapporto molto conflittuale. Ci saranno profonde differenze con la prima parata, che celebrava la nascita della Cina comunista: in quella manifestazione gli aerei che Pechino poteva fare sfilare furono soltanto 17. Il primo ottobre, invece, sfileranno 15.000 militari, circa 160 aerei e diversi armamenti, inclusi i droni ed i missili a lungo raggio. Malgrado le smentite, circa una dimostrazione contro gli Stati Uniti, sembra lecito credere, che la sfilata militare sia un avvetimento chiaro e deciso a chi vuole esercitare ingerenza in quelle zone che la Cina ritiene di sua esclusiva competenza ed anche contro chi vuole esercitare una pressione sulla sua economia e sulla garanzia di sfruttare le vie commerciali, in special modo quelle marittime. Esporre pubblicamente un razzo capace di portare una dozzina di testate nucleari ed in grado di coprire una distanza di 14.000 chilometri, sembra essere un chiaro atto politico, di politica internazionale, che risulta essere un avvertimento esplicito per dimostrare che Pechino è in grado di sostenere una dialettica impostata sulle minacce militari e mettersi in gioco, non solo come potenza economica, ma anche strategica. Questa esibizione di forza non giunge come una novità, le cifre dei grandi investimenti in armamenti, che la Cina ha sostenuto per creare una forza militare più moderna e dotata degli strumenti più avanzati, è risaputa, come è risaputo che questo sforzo sta andando avanti da molto tempo. L’esigenza di diventare una potenza mondiale globale è derivata dalla necessità di proteggere l’economia del paese e potere, quindi, dialogare alla pari con gli Stati Uniti, che sono il reale competitore nello scenario mondiale. La tappa dell’evoluzione dei propri armamenti è soltanto una parte del progetto cinese per competere nella leaderaship globale: i grandi investimenti sostenuti in Africa, Asia ed Europa manifestano una chiara volontà di recitare un ruolo sempre più importante nello scenario internazionale, anche se ciò comporta una avversione crescente, che si può definire naturale, alla presenza sempre più ingombrante del paese cinese. Il segnale di un peso maggiore delle forze armate non può non destare preoccupazione per i rischi sempre maggiori per la stabilità mondiale, tuttavia, per ora Pechino non ha mostrato segnali di volere abbandonare la sua abituale cautela in campo internazionale, anche se in zone di particolare interesse, come il Mare Cinese, la presenza militare cinese è cresciuta aumentando i rischi di potenziali incidenti. Sul piano interno la situazione resta complessa per la questione di Hong Kong, dove la celebrazione dell’anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, potrebbe essere l’occasione di manifestazioni e di conseguenti repressioni da parte del governo centrale. Sotto questo aspetto, Pechino è sotto esame da parte della comunità internazionale ed ogni eventuale esercizio di violenza potrebbe essere un motivo di attacco verso il governo cinese. La situazione dell’ex colonia britannica è sicuramente una prova per la Cina, perchè non può risolvere la ribellione con i metodi usati in altre zone del paese meno appariscenti, in altre parole la repressione esercitata contro i musulmani cinesi non può essere attuata ad Hong Kong, pena ritorsioni commerciali non irrilevanti per l’economia cinese. Quindi, aldilà, delle esibizioni di potenza militare, l’anniversario dei settanta anni della Repubblica Socialista cinese presenta delle considrazioni necessarie da parte dell’occidente, specie dell’Europa, circa i rapporti che intende intrattenere con un paese dove la democrazia non esiste e che intende esportare il proprio modello capitalistico nel mondo.
China will exhibit its military power in the 70th anniversary parade
China is preparing to celebrate the seventieth anniversary of its creation: the intentions of the ruling class of Beijing will have to be an event where to expose the progress of Chinese progress, through the parade of its most advanced weapons. For some analysts it will be a real show of force, directed above all to the United States, with which the People's Republic of China has, by now a very conflicted relationship. There will be profound differences with the first parade, which celebrated the birth of Communist China: in that demonstration, the aircraft that Beijing could have paraded were only 17. On October 1, however, will parade 15,000 soldiers, about 160 airplanes and various armaments, including drones and long-range missiles. Despite the denials, about a demonstration against the United States, it seems legitimate to believe that the military parade is a clear and decisive apperance for those who want to exercise interference in those areas that China considers of its exclusive competence and also against those who want to exert pressure on its economy and on the guarantee of exploiting commercial routes, especially maritime ones. Publicly exposing a rocket capable of carrying a dozen nuclear warheads and capable of covering a distance of 14,000 kilometers, seems to be a clear political act, of international politics, which appears to be an explicit warning to show that Beijing is able to sustain a dialectic based on military threats and to get involved, not only as an economic power, but also strategically. This show of strength does not come as a novelty, the figures of the great investments in armaments, which China has supported to create a more modern military force and equipped with the most advanced instruments, is well known, as it is known that this effort is going on from a lot of time. The need to become a global world power is derived from the need to protect the country's economy and therefore be able to dialogue on a par with the United States, which is the real competitor on the world stage. The stage of the evolution of its armaments is only one part of the Chinese project to compete in the global leader: the large investments sustained in Africa, Asia and Europe show a clear desire to play an increasingly important role in the international scenario, even if this involves a growing aversion, which can be defined as natural, in the increasingly cumbersome presence of the Chinese country. The signal of a greater weight of the armed forces cannot but arouse concern for the ever-increasing risks for world stability, however, for now Beijing has not shown signs of wanting to abandon its habitual caution in the international field, even if in particular areas interest, like the Chinese Sea, the Chinese military presence has grown, increasing the risks of potential accidents. Internally, the situation remains complex due to the Hong Kong issue, where the celebration of the foundation of the People's Republic of China could be the occasion for demonstrations and consequent repression by the central government. In this respect, Beijing is under scrutiny by the international community and any possible violence could be a reason to attack the Chinese government. The situation of the former British colony is certainly a test for China, because it cannot resolve the rebellion with the methods used in other less flashy areas of the country, in other words the repression against Chinese Muslims cannot be implemented in Hong Kong , under penalty of commercial retaliation not irrelevant for the Chinese economy. Therefore, beyond the military power exhibitions, the seventy-year anniversary of the Chinese Socialist Republic presents the necessary considings on the part of the West, especially of Europe, about the relations that it intends to maintain with a country where democracy does not exist and which intends to export its capitalist model to the world.
China exhibirá su poder militar en el desfile del 70 aniversario
China se está preparando para celebrar el septuagésimo aniversario de su creación: las intenciones de la clase dominante de Beijing deberán ser un evento donde exponer el progreso del progreso chino, a través del desfile de sus armas más avanzadas. Para algunos analistas, será una verdadera demostración de fuerza, dirigida sobre todo a los Estados Unidos, con lo que la República Popular de China tiene, por ahora una relación muy conflictiva. Habrá profundas diferencias con el primer desfile, que celebró el nacimiento de la China comunista: en esa manifestación, el avión que Beijing podría haber desfilado solo tenía 17. El 1 de octubre, sin embargo, desfilará 15,000 soldados, alrededor de 160 aviones y varios armamentos, incluidos drones y misiles de largo alcance. A pesar de las negativas, acerca de una manifestación contra los Estados Unidos, parece legítimo creer que el desfile militar es una apariencia clara y decisiva para aquellos que desean ejercer interferencia en aquellas áreas que China considera de su competencia exclusiva y también contra aquellos que desean ejercer presión. en su economía y en la garantía de explotar rutas comerciales, especialmente las marítimas. Exponer públicamente un cohete capaz de transportar una docena de ojivas nucleares y capaz de cubrir una distancia de 14,000 kilómetros, parece ser un acto político claro, de política internacional, que parece ser una advertencia explícita para demostrar que Beijing puede sostener un dialéctica basada en amenazas militares y en involucrarse, no solo como potencia económica, sino también estratégicamente. Esta demostración de fuerza no viene como una novedad, las figuras de las grandes inversiones en armamentos, que China ha apoyado para crear una fuerza militar más moderna y equipada con los instrumentos más avanzados, es bien conocida, ya que se sabe que este esfuerzo está sucediendo desde mucho tiempo La necesidad de convertirse en una potencia mundial global se deriva de la necesidad de proteger la economía del país y, por lo tanto, poder dialogar a la par con los Estados Unidos, que es el verdadero competidor en el escenario mundial. La etapa de la evolución de sus armamentos es solo una parte del proyecto chino para competir en el líder mundial: las grandes inversiones sostenidas en África, Asia y Europa muestran un claro deseo de desempeñar un papel cada vez más importante en el escenario internacional, incluso si esto implica una creciente aversión, que puede definirse como natural, en la presencia cada vez más engorrosa del país chino. Sin embargo, la señal de un mayor peso de las fuerzas armadas no puede sino despertar preocupación por los riesgos cada vez mayores para la estabilidad mundial, por ahora Pekín no ha mostrado signos de querer abandonar su precaución habitual en el campo internacional, incluso en áreas particulares El interés, como el Mar de China, ha aumentado la presencia militar china, aumentando los riesgos de posibles accidentes. Internamente, la situación sigue siendo compleja debido al problema de Hong Kong, donde la celebración de la fundación de la República Popular de China podría ser la ocasión para manifestaciones y la consiguiente represión por parte del gobierno central. A este respecto, Beijing está bajo escrutinio de la comunidad internacional y cualquier posible violencia podría ser una razón para atacar al gobierno chino. La situación de la antigua colonia británica es sin duda una prueba para China, porque no puede resolver la rebelión con los métodos utilizados en otras áreas menos llamativas del país, en otras palabras, la represión contra los musulmanes chinos no se puede implementar en Hong Kong. , bajo pena de represalia comercial, no es irrelevante para la economía china. Por lo tanto, más allá de las exposiciones de poder militar, el setenta aniversario de la República Socialista China presenta las consideraciones necesarias por parte de Occidente, especialmente de Europa, sobre las relaciones que pretende mantener con un país donde la democracia no existe y que pretende exportar su modelo capitalista al mundo.
China wird seine militärische Macht bei der Parade zum 70-jährigen Jubiläum zeigen
China bereitet sich darauf vor, den siebzigsten Jahrestag seiner Gründung zu feiern: Die Absichten der herrschenden Klasse von Peking müssen ein Ereignis sein, um den Fortschritt des chinesischen Fortschritts durch die Parade seiner fortschrittlichsten Waffen aufzudecken. Für einige Analysten wird es eine echte Machtdemonstration sein, die sich vor allem an die Vereinigten Staaten richtet und mit der die Volksrepublik China inzwischen ein sehr konfliktreiches Verhältnis unterhält. Es wird tiefgreifende Unterschiede zur ersten Parade geben, die die Geburt des kommunistischen China feierte: In dieser Demonstration waren die Flugzeuge, die Peking hätte vorführen können, nur 17 Jahre alt. Am 1. Oktober werden jedoch 15.000 Soldaten, etwa 160 Flugzeuge und verschiedene Waffen, einschließlich, vorgeführt Drohnen und Langstreckenraketen. Trotz der Ablehnung einer Demonstration gegen die Vereinigten Staaten scheint es legitim zu sein zu glauben, dass die Militärparade eine klare und entscheidende Erscheinung für diejenigen ist, die in den Bereichen einmischen möchten, die China als ausschließliche Zuständigkeit ansieht, und auch gegen diejenigen, die Druck ausüben möchten auf seiner Wirtschaft und auf der Garantie der Ausbeutung von Handelswegen, besonders von Seewegen. Eine Rakete, die ein Dutzend Atomsprengköpfe tragen und eine Entfernung von 14.000 Kilometern zurücklegen kann, öffentlich zu zeigen, scheint ein klarer politischer Akt der internationalen Politik zu sein Dialektik auf der Grundlage militärischer Bedrohungen und sich nicht nur als Wirtschaftsmacht, sondern auch strategisch zu engagieren. Diese Demonstration der Stärke ist kein Novum. Die Zahlen der großen Rüstungsinvestitionen, die China unterstützt hat, um eine modernere Streitmacht zu schaffen und die mit den modernsten Instrumenten ausgestattet sind, sind allgemein bekannt, da bekannt ist, dass diese Bemühungen vonstatten gehen eine lange Zeit. Das Bedürfnis, eine globale Weltmacht zu werden, leitet sich aus dem Bedürfnis ab, die Wirtschaft des Landes zu schützen und daher in der Lage zu sein, mit den Vereinigten Staaten, die der wahre Konkurrent auf der Weltbühne sind, auf Augenhöhe zu kommunizieren. Das Stadium der Entwicklung seiner Rüstung ist nur ein Teil des chinesischen Projekts, um sich im globalen Wettbewerb zu behaupten: Die großen Investitionen in Afrika, Asien und Europa zeigen den klaren Wunsch, im internationalen Szenario eine immer wichtigere Rolle zu spielen, auch wenn dies einschließt eine wachsende Abneigung, die als natürlich bezeichnet werden kann, angesichts der immer schwerfälliger werdenden Präsenz des chinesischen Landes. Das Signal eines größeren Gewichts der Streitkräfte kann jedoch nur die Sorge um die ständig wachsenden Risiken für die Weltstabilität wecken. Derzeit hat Peking keine Anzeichen dafür gezeigt, dass es seine gewohnte Vorsicht im internationalen Bereich aufgeben will, auch wenn dies in bestimmten Bereichen der Fall ist Das Interesse am chinesischen Meer ist gewachsen, und das Risiko potenzieller Unfälle ist gestiegen. Intern bleibt die Situation aufgrund der Hongkong-Frage komplex, bei der die Feier der Gründung der Volksrepublik China Anlass für Demonstrationen und konsequente Unterdrückung durch die Zentralregierung sein könnte. In dieser Hinsicht wird Peking von der internationalen Gemeinschaft unter die Lupe genommen und jede mögliche Gewalt könnte ein Grund sein, die chinesische Regierung anzugreifen. Die Situation der ehemaligen britischen Kolonie ist sicherlich ein Test für China, da sie den Aufstand mit den in anderen weniger auffälligen Gebieten des Landes angewandten Methoden nicht auflösen kann, dh die Repression gegen chinesische Muslime kann in Hongkong nicht durchgeführt werden , unter Strafe der kommerziellen Vergeltung nicht irrelevant für die chinesische Wirtschaft. Über die militärischen Machtausstellungen hinaus zeigt das 70-jährige Jubiläum der Sozialistischen Republik Chinas die notwendigen Überlegungen des Westens, insbesondere Europas, über die Beziehungen, die es zu einem Land unterhalten will, in dem es keine Demokratie gibt, und das beabsichtigt, sein kapitalistisches Modell in die Welt zu exportieren.
La Chine exposera sa puissance militaire lors du défilé du 70e anniversaire
La Chine se prépare à célébrer le soixante-dixième anniversaire de sa création: les intentions de la classe dirigeante de Beijing devront être un événement permettant d'exposer les progrès du progrès chinois, à travers le défilé de ses armes les plus avancées. Pour certains analystes, il s'agira d'une véritable démonstration de force dirigée avant tout vers les États-Unis, avec lesquels la République populaire de Chine entretient désormais des relations très conflictuelles. Il y aura de profondes divergences avec le premier défilé, qui célébrait la naissance de la Chine communiste: lors de cette manifestation, l'avion que Pékin aurait pu défiler n'était que de 17 personnes. Le 1er octobre, cependant, 15 000 soldats, environ 160 avions et diverses armes défileront, dont drones et missiles à longue portée. Malgré les démentis, au sujet d'une manifestation contre les États-Unis, il semble légitime de croire que le défilé militaire constitue une apparence claire et décisive pour ceux qui veulent exercer une ingérence dans les domaines que la Chine considère comme relevant de sa compétence exclusive, mais aussi contre ceux qui souhaitent exercer des pressions. sur son économie et sur la garantie d’exploitation des voies commerciales, notamment maritimes. Dévoiler publiquement une fusée capable de transporter une douzaine d’ogives nucléaires et capable de parcourir une distance de 14 000 kilomètres semble être un acte politique clair de la politique internationale, qui semble constituer un avertissement explicite montrant que Beijing est en mesure de soutenir dialectique basée sur des menaces militaires et à s'impliquer, non seulement en tant que puissance économique, mais également de manière stratégique. Cette démonstration de force n’est pas une nouveauté. Les chiffres des grands investissements dans l’armement, que la Chine a appuyés pour créer une force militaire plus moderne et dotés des instruments les plus avancés, sont bien connus, car on sait que cet effort se poursuit depuis longtemps. La nécessité de devenir une puissance mondiale globale découle de la nécessité de protéger l'économie du pays et donc de pouvoir dialoguer sur un pied d'égalité avec les États-Unis, qui sont le véritable concurrent sur la scène mondiale. L’étape de l’évolution de ses armements n’est qu’un aspect du projet chinois visant à concurrencer le leader mondial: les investissements importants soutenus en Afrique, en Asie et en Europe montrent clairement le souhait de jouer un rôle de plus en plus important dans le scénario international. une aversion croissante, que l’on peut définir comme naturelle, dans la présence de plus en plus lourde du pays chinois. Le signal d'un poids accru des forces armées ne peut que susciter l'inquiétude face aux risques de plus en plus graves pour la stabilité mondiale. Cependant, pour l'instant, Pékin n'a montré aucun signe de volonté d'abandonner sa prudence habituelle sur le terrain international, même dans des domaines particuliers. intérêt, comme la mer de Chine, la présence militaire chinoise s'est accrue, augmentant les risques d'accidents potentiels. Sur le plan interne, la situation reste complexe en raison du problème de Hong Kong, où la célébration de la fondation de la République populaire de Chine pourrait être l'occasion de manifestations et de la répression qui en résulterait du gouvernement central. À cet égard, Beijing est sous la surveillance de la communauté internationale et toute violence éventuelle pourrait constituer une raison pour attaquer le gouvernement chinois. La situation de l'ancienne colonie britannique est certainement un test pour la Chine, car elle ne peut pas résoudre la rébellion avec les méthodes utilisées dans d'autres régions moins voyantes du pays. En d'autres termes, la répression contre les musulmans chinois ne peut pas être mise en œuvre à Hong Kong. , sous peine de représailles commerciales, non sans importance pour l'économie chinoise. Par conséquent, au-delà des expositions de puissance militaire, le 70ème anniversaire de la République socialiste chinoise présente les considérations nécessaires de la part de l’Occident, en particulier de l’Europe, sur les relations qu’elle entend maintenir avec un pays où la démocratie n’existe pas et qui a l'intention d'exporter son modèle capitaliste vers le monde.
China exibirá seu poder militar no desfile do 70º aniversário
A China está se preparando para celebrar o septuagésimo aniversário de sua criação: as intenções da classe dominante de Pequim deverão ser um evento para expor o progresso do progresso chinês, através do desfile de suas armas mais avançadas. Para alguns analistas, será uma demonstração real de força, dirigida sobretudo aos Estados Unidos, com os quais a República Popular da China tem, até agora um relacionamento muito conflitante. Haverá diferenças profundas com o primeiro desfile, que comemorou o nascimento da China comunista: naquela demonstração, a aeronave que Pequim poderia ter desfilado tinha apenas 17 anos. No entanto, em 1º de outubro, desfilarão 15.000 soldados, cerca de 160 aviões e vários armamentos, incluindo drones e mísseis de longo alcance. Apesar das negações, sobre uma manifestação contra os Estados Unidos, parece legítimo acreditar que o desfile militar é uma aparência clara e decisiva para aqueles que desejam exercer interferência nas áreas que a China considera de sua competência exclusiva e também contra aqueles que querem exercer pressão. em sua economia e na garantia de exploração de rotas comerciais, especialmente marítimas. Expor publicamente um foguete capaz de carregar uma dúzia de ogivas nucleares e capaz de percorrer uma distância de 14.000 quilômetros, parece ser um ato político claro, da política internacional, que parece ser um aviso explícito para mostrar que Pequim é capaz de sustentar um dialética baseada em ameaças militares e se envolver, não apenas como potência econômica, mas também estrategicamente. Essa demonstração de força não vem como novidade, são bem conhecidos os números dos grandes investimentos em armamentos, que a China apoiou para criar uma força militar mais moderna e equipada com os instrumentos mais avançados, pois se sabe que esse esforço está ocorrendo desde muito tempo. A necessidade de se tornar uma potência mundial global deriva da necessidade de proteger a economia do país e, portanto, poder dialogar em pé de igualdade com os Estados Unidos, que é o verdadeiro concorrente no cenário mundial. O estágio da evolução de seus armamentos é apenas uma parte do projeto chinês para competir no líder global: os grandes investimentos realizados na África, Ásia e Europa mostram um desejo claro de desempenhar um papel cada vez mais importante no cenário internacional, mesmo que isso envolva uma aversão crescente, que pode ser definida como natural, na presença cada vez mais complicada do país chinês. O sinal de um peso maior das forças armadas não pode deixar de despertar preocupação com os riscos cada vez maiores para a estabilidade mundial, no entanto, por enquanto, Pequim não mostrou sinais de querer abandonar sua cautela habitual no campo internacional, mesmo que em áreas específicas. interesse, como o Mar da China, a presença militar chinesa aumentou, aumentando os riscos de possíveis acidentes. Internamente, a situação permanece complexa devido à questão de Hong Kong, onde a celebração da fundação da República Popular da China pode ser a ocasião para manifestações e consequente repressão por parte do governo central. A esse respeito, Pequim está sob escrutínio da comunidade internacional e qualquer possível violência pode ser um motivo para atacar o governo chinês. A situação da ex-colônia britânica é certamente um teste para a China, porque não pode resolver a rebelião com os métodos usados em outras áreas menos chamativas do país; em outras palavras, a repressão contra muçulmanos chineses não pode ser implementada em Hong Kong. , sob pena de retaliação comercial não irrelevante para a economia chinesa. Portanto, além das exibições do poder militar, os setenta anos da República Socialista Chinesa apresentam as considerações necessárias por parte do Ocidente, especialmente da Europa, sobre as relações que ele pretende manter com um país onde a democracia não existe e que pretende exportar seu modelo capitalista para o mundo.
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