Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

mercoledì 8 aprile 2020

需要在貧窮和交戰的國家遏制大流行

大流行危機低估的方面之一是在戰區或極端貧困地區缺乏治療的可能性,在這些地區,缺乏適當的衛生設施,加上一個貧窮的國家組織,可以促進傳染,許多受害者註定保持未知或被低估。西方把重點放在自己身上,從某種意義上說,蔓延的蔓延條件證明了這種情況是合理的,似乎忽略了對其他問題的適當興趣,這不可避免地會對西方局勢產生影響。如果說西方國家出於實際原因最近已經在正常情況下無法跟上國際事件,那麼目前被迫集中在當前的健康事件上似乎就掩蓋了對世界事務的判斷和採取行動的能力。儘管聯合國進行了懇請,甚至局勢不安,但這種大流行並沒有停止戰鬥。但是,在存在衝突局勢的領土上,甚至在大流行難以蔓延之前,衛生狀況現在甚至變得非常嚴重。無法尊重社會距離和醫療設備短缺導致大流行狀態迅速蔓延,因此造成受害者人數迅速增加,使人們無法對死亡原因進行悲劇性說明。畢竟,如果您沒有純粹的統計目的,那麼當很明顯地意識到最貧窮的國家將為感染造成的死亡付出巨大的代價時,知道這一點也沒關係。然而,不僅戰爭局勢使預防和治療的實施複雜化:許多貧困國家的農村地區,也有人居住的農村地區,難以獲得醫療訪問和預防。然而,由於缺乏錯誤的醫療習慣,缺乏醫療救助,衛生標準差以及缺乏機會將它們付諸實踐,經常腐敗的政府也從事與國民的福利大不相同的事務。所有這些方面都必須引起西方政府,尤其是歐洲各國政府的關注和擔憂,因為在戰爭,飢餓,缺乏對權利的尊重和缺乏前景(這是造成移民的原因)之後,現在必須增加這種流行病。決定遷移的原因之一。對於現在值得進一步流行的大流行教訓來說,它說健康權不僅是抽象的要求,而且甚至對於所謂的富裕國家來說,也是便利的原因。而且,目前,當前的危機表明,對這些事件的低估是如何造成的,除了可以避免的許多損失之外,經濟壓縮,產生不安全感和權利被剝奪,甚至在富裕國家也造成新的消極局勢。目前,這是針對每個國家的努力,但是將整個人口拋棄卻不是一個正確的選擇。必須支持那些已經在現場的人,例如人道主義組織,這些組織具有能夠控制感染的應急機構。支持必須沿著兩個平行的方向進行:一方面獲得經濟和後勤援助,以確保業務連續性和對已知領域和局勢的控制;另一方面,尋求一切可能的外交解決辦法,以中止衝突和促進人員流動,使他們能夠到達醫療設施。這也將是一種促進各級普遍對話和能夠促進和平與進步擴散的新形式的全球合作形式的考驗。

貧しい国や戦争している国でパンデミックを封じ込める必要性

パンデミック危機によって過小評価されている側面の1つは、戦争地域や極度の貧困地域での治癒の可能性が乏しいことです。貧しい国の組織に加えて、適切な医療施設の欠如が伝染と運命にある多数の犠牲者を助長する可能性があります。不明または過小評価されたままである。西洋はそれ自体に焦点を当てており、ある意味での伝染病の蔓延の状況はこの状況を正当化し、必然的に西洋の状況に影響を与えることができなくなる他の問題への適切な関心を無視しているようです。西欧諸国がすでに通常の状態にあり、実際の理由で国際的な出来事に追随できなかった場合、現在の健康上の出来事への強制的な集中は、世界の問題を判断し行動する能力を不明瞭にするようです。国連の要請、さらには不安な状況でさえ、パンデミックは戦いを止めませんでした。しかし、紛争が発生している地域では、パンデミックの蔓延が困難になる前の健康状態が劇的なものになりつつあります。社会的距離を尊重できず、医療機器が不足しているため、パンデミック状態が急速に広がり、犠牲者の数が急増し、死因が未完のままであるという悲劇的な説明が残されています。結局のところ、純粋な統計的目的を持っていない場合は、最貧国が感染による死亡に関して莫大な敬意を払うだろうという明白な認識があるときにこれを知ることは重要ではありません。しかし、予防と治療の実施を複雑にしているのは戦争の状況だけではありません。多くの貧しい国々の農村地域だけでなく、非常に居住している人々も、健康診断や予防のためにアクセスしなければならないという困難があります。医療援助の欠如、不十分な衛生基準、および政府による悪習のためにそれらを実践する可能性の欠如、しばしば腐敗し、市民の幸福とはまったく異なる問題に従事することがよくあります。戦後の飢餓、移民の原因である権利の尊重の欠如と展望の欠如が西側諸国、特にヨーロッパの政府にこれらのすべての側面に関心と懸念を抱かなければならないため、パンデミックを追加する必要があります。移行を決定する原因の1つ。今、パンデミックのさらなる教訓に値するものについては、健康への権利は抽象的な要件よりはるかに多いが、いわゆるより豊かな州にとってさえも便宜上の理由であると述べています。さらに、現時点での現在の危機は、これらの出来事の過小評価が、回避できたであろう多くの損失を超えて、経済の圧縮、不安と権利の停止を生み出し、豊かな国でさえ新しい否定的な状況を引き起こしていることを示しています。現時点では、努力は各国で行われますが、全人口を放棄することは正しい選択ではありません。人道主義組織など、感染を封じ込める緊急構造を持つ現場にすでにいる人々をサポートする必要があります。サポートは2つの平行線に沿って進行する必要があります。一方は経済的および後方支援により、運用の継続と既知の領域および状況の制御を可能にします。一方、紛争の一時停止と人々が医療施設に到達することを可能にするための人々の動きの促進のために可能なすべての外交的解決策を追求すること。これは、あらゆるレベルでの一般的な対話を促進する一種の試練であり、平和と進歩の拡大を促進することができる新しい形の世界的協力であろう。

ضرورة احتواء الوباء في الدول الفقيرة المتحاربة

أحد الجوانب التي تم التقليل من شأنها بسبب أزمة الوباء هو احتمال ندرة العلاج في مناطق الحرب أو في مناطق الفقر المدقع ، حيث يمكن أن يؤدي الافتقار إلى المرافق الصحية الكافية ، إضافة إلى منظمة حكومية فقيرة ، إلى تسهيل انتقال العدوى ويوجه عدد من الضحايا لتبقى مجهولة أو أقل من الواقع. يركز الغرب على نفسه ، وظروف انتشار العدوى إلى حد ما تبرر هذا الوضع ، ويبدو أنها تتجاهل الاهتمام المناسب بقضايا أخرى ، والتي ، لا محالة ، سيكون لها تداعيات على الوضع الغربي. إذا كانت القوى الغربية بالفعل في ظل الظروف الطبيعية في الآونة الأخيرة غير قادرة ، لأسباب حقيقية ، على متابعة الأحداث الدولية ، يبدو أن التركيز القسري على الأحداث الصحية الحالية حاليًا يحجب القدرة على الحكم والعمل في الشؤون العالمية. لم يوقف الوباء القتال ، على الرغم من استدراج الأمم المتحدة ، وحتى المواقف غير المستقرة. ولكن في المناطق التي توجد فيها حالات نزاع ، أصبح الوضع الصحي حتى قبل أن يكون انتشار الوباء صعبًا ، حتى أصبح مأساويًا. ينتج عن عدم القدرة على احترام المسافات الاجتماعية ونقص الأجهزة الطبية انتشارًا سريعًا للحالة الوبائية وبالتالي عدد الضحايا ، تاركًا الحساب المأساوي لأسباب الوفيات غير مكتملة. بعد كل شيء ، لا يهم ، إذا لم يكن لديك أغراض إحصائية محضة ، أن تعرف ذلك عندما يكون هناك وعي واضح بأن الدول الأكثر فقراً ستدفع تكريماً كبيراً من حيث الوفيات الناجمة عن العدوى. ومع ذلك ، ليس هناك حالة حرب فقط لتعقيد تنفيذ الوقاية والعلاج: هناك صعوبة أن المناطق الريفية ، ولكن أيضًا مأهولة جدًا ، من العديد من الدول الفقيرة ، يمكنها الوصول إلى الزيارات الطبية والوقاية من أجل ومع ذلك ، فإن الافتقار إلى المساعدات الطبية ، وضعف معايير النظافة الصحية ، وعدم توفر الفرص لوضعها موضع التنفيذ بسبب العادات الخاطئة أيضًا من قبل الحكومات ، والتي غالبًا ما تكون فاسدة ، تشارك في أمور مختلفة تمامًا عن رفاهية مواطنيها. يجب أن تهتم جميع هذه الجوانب وتقلق الحكومات الغربية ، وخاصة الحكومات الأوروبية ، لأنه بعد الحرب والجوع وانعدام احترام الحقوق وانعدام الاحتمالات ، وهي أسباب الهجرة ، يجب الآن إضافة الوباء. من بين الأسباب التي تحدد الهجرة. لما يستحق الآن الدرس الإضافي للوباء ، تقول إن الحق في الصحة هو أكثر بكثير من مجرد متطلبات مجردة ، ولكنه سبب للراحة حتى بالنسبة لما يسمى الدول الأكثر ثراءً. علاوة على ذلك ، تُظهر الأزمة الحالية في هذه اللحظة كيف أن التقليل من شأن هذه الأحداث ينتج ، بخلاف الخسائر العديدة التي يمكن تجنبها ، ضغط الاقتصاد ، وتوليد انعدام الأمن وتعليق الحقوق ، مما يتسبب في مواقف جديدة وسلبية حتى في البلدان الغنية. إن الجهد ، في هذه اللحظة ، موجه داخل كل بلد ، ولكن التخلي عن سكان كاملين لأنفسهم ليس خيارًا صحيحًا ؛ من الضروري دعم أولئك الموجودين بالفعل في الموقع ، مثل المنظمات الإنسانية ، التي لديها هياكل طوارئ قادرة على احتواء العدوى. يجب أن يستمر الدعم على خطين متوازيين: من ناحية معونة اقتصادية ولوجستية ، للسماح بالاستمرارية التشغيلية والسيطرة على المناطق والمواقف المعروفة بالفعل ؛ من ناحية أخرى ، السعي وراء كل حل دبلوماسي ممكن لتعليق النزاعات وتسهيل حركة الناس للسماح لهم بالوصول إلى المرافق الطبية. وسيكون هذا أيضًا نوعًا من الاختبار لتيسير الحوار العام على جميع المستويات والأشكال الجديدة للتعاون العالمي القادرة على تعزيز السلام ونشر التقدم.

lunedì 6 aprile 2020

Il futuro dell'Europa, oltre la pandemia

La pandemia in corso ha provocato la deflagrazione del confronto tra Europa settentrionale e meridionale, che era già in corso, ma con toni meno accesi. Se nell'immediato l'urgenza più grave è contenere gli effetti sanitari della pandemia, fattore che ha già provocato divisioni con la mancata collaborazione dei paesi europei, l’aspetto economico si preannuncia altrettanto, se non più, grave. La recessione è ormai un fatto non atteso, ma certo e, peggio, va ad innestarsi su di una situazione economica già difficile a causa della crescita contenuta, dovuta ad aspetti strutturali, ma anche all’irrigidimento delle politiche finanziarie, che hanno avuto il solo obiettivo di contenere il deficit: un obiettivo funzionale soltanto ad alcune economie continentali a danno di altre. La gravità della pandemia ha colpito, nella fase iniziale, di più i paesi dell’Europa mediterranea, che hanno richiesto misure finanziarie a livello comunitario, slegate dalle logiche punitive a cui è stata sottoposta la Grecia e che sono state, invece, invocate, da Olanda e Germania. La gravità della posizione olandese appare ingiustificabile come la prassi adottata in campo fiscale, tale da attrarre imprese da altri paesi, specie da quelli cui vuole negare l’aiuto, che prevede una forte diminuzione della tassazione rispetto agli altri paesi europei da potere configurare l’esistenza di pratiche di concorrenza sleale. Il comportamento di Berlino, pur mostrandosi meno rigido, non può suscitare qualche sospetto sul fatto di volere accanirsi contro i suoi principali concorrenti manifatturieri, per trarne cospicui vantaggi per le industrie tedesche. Ora queste considerazioni sono sia di natura economica, che politica e proprio il secondo aspetto assume una gravità molto rilevante all’interno dei rapporti tra gli stati europei ed i loro possibili sviluppi. L’assunto da cui non si può derogare è la necessità dell’Europa ed il bisogno di contrastare i partiti ed i movimenti euroscettici. Se per il sud Europa la necessità di combattere lo scetticismo è quella di avere nell’Unione un interlocutore disposto ad alleggerire le sue posizioni circa la rigidità finanziaria, nel nord Europa è il mezzo per contrastare la contrarietà all'Unione è quello di mantenere l'atteggiamento contro quello che è considerata l’attitudine a creare debito dei paesi meridionali. Le due tendenze appaiono uguali e contrarie e quindi difficilmente conciliabili, ma un fattore di concordanza può senz’altro essere la necessità di crescere come soggetto unico nel contrasto della globalizzazione e dei suoi principali interpreti: Cina, Russia ed USA, specialmente se Trump dovesse essere rieletto. Una dissoluzione dell’Unione, nonostante tutto, non converrebbe a nessuno proprio economicamente, mantenere unito e privilegiato il mercato europeo, che è anche il più ricco del mondo, rimane una necessità di sopravvivenza per ogni membro dell’Unione, preso singolarmente. Occorre anche considerare che ad accrescere il pericolo di una dissoluzione dell’Unione, anche solo parziale, ora esiste il precedente inglese, che potrebbe favorire in modo più forte, soprattutto nel breve periodo, sentimenti analoghi. La via d’uscita è solo politica: considerare l’Unione come un insieme non solo economico e finanziario, come, di fatto è stato finora, ma una struttura sopranazionale di tipo politico capace di affrontare in modo unitario i problemi di ogni singolo territorio; naturalmente ciò implica sacrifici in termini di perdita parziale di sovranità in ambo i sensi, ma può significare un nuovo guadagno di gradimento a favore di Bruxelles. La pandemia purtroppo ha generato un inquietante  numero di vittime e altre se ne annunciano dal punto di vista economico e sociale: soltanto un’azione dell’Europa a sostegno delle popolazioni può risolvere in modo pratico problemi dai quali i singoli stati potrebbero uscire devastati; è una necessità umana ed economica alla quale le istituzioni europee devono rispondere assolutamente, pena la loro stessa sopravvivenza. La pandemia rappresenta anche l’occasione di armonizzare le procedure fiscali in maniera da eliminare le differenze che generano una concorrenza pericolosa e che niente ha da spartire con il libero mercato: si tratta di un ulteriore fattore per innalzare la percezione positiva dell’Europa.

The future of Europe, beyond the pandemic

The ongoing pandemic caused the confrontation between northern and southern Europe to explode, which was already underway, but with less heated tones. If in the immediate term the most serious urgency is to contain the health effects of the pandemic, a factor that has already caused divisions with the lack of cooperation from European countries, the economic aspect promises to be just as, if not more, serious. The recession is now an unexpected, but certain fact and, worse, it is grafted onto an already difficult economic situation due to the contained growth, due to structural aspects, but also to the tightening of financial policies, which have had the only objective of limiting the deficit: an objective functional only to some continental economies to the detriment of others. The seriousness of the pandemic affected, in the initial phase, more than the countries of Mediterranean Europe, which requested financial measures at Community level, unrelated to the punitive logic to which Greece was subjected and which were, instead, invoked, by Holland and Germany. The gravity of the Dutch position appears to be unjustifiable as the practice adopted in the tax field, such as to attract companies from other countries, especially from those to which it wants to refuse aid, which provides for a sharp decrease in taxation compared to other European countries to be able to existence of unfair competition practices. Berlin's behavior, although showing less rigidity, cannot arouse any suspicion about wanting to rage against its main manufacturing competitors, in order to reap substantial advantages for the German industries. Now these considerations are both economic and political in nature and the second aspect assumes a very significant gravity within the relations between European states and their possible developments. The assumption that cannot be waived is the need for Europe and the need to contrast Eurosceptic parties and movements. If for southern Europe the need to combat skepticism is to have an interlocutor in the Union willing to lighten its positions regarding financial rigidity, in Northern Europe it is the means to combat opposition to the Union is to maintain the attitude against what is considered the attitude to create debt of southern countries. The two trends appear equal and opposite and therefore difficult to reconcile, but a factor of concordance can certainly be the need to grow as a single subject in the contrast of globalization and its main interpreters: China, Russia and the USA, especially if Trump were to be re-elected. A dissolution of the Union, despite everything, would not suit anyone economically, keeping the European market, which is also the richest in the world, united and privileged, remains a necessity of survival for each member of the Union, taken individually. It is also necessary to consider that to increase the danger of a dissolution of the Union, even if only partial, there is now the English precedent, which could foster similar sentiments more strongly, especially in the short term. The way out is only political: considering the Union as a whole not only economic and financial, as it has actually been so far, but a supranational political structure capable of tackling the problems of each individual territory in a united way; of course this implies sacrifices in terms of partial loss of sovereignty in both senses, but it can mean a new appreciation gain in favor of Brussels. Unfortunately, the pandemic has generated a disturbing number of victims and others announce themselves from an economic and social point of view: only an action by Europe in support of populations can solve problems in a practical way from which individual states could emerge devastated; it is a human and economic necessity to which the European institutions must respond absolutely, under penalty of their very survival. The pandemic also represents an opportunity to harmonize tax procedures in order to eliminate the differences that generate dangerous competition and that has nothing to do with the free market: it is a further factor to raise the positive perception of Europe.

El futuro de Europa, más allá de la pandemia.

La pandemia en curso provocó la explosión de la confrontación entre el norte y el sur de Europa, que ya estaba en marcha, pero con tonos menos acalorados. Si en el plazo inmediato la urgencia más grave es contener los efectos de la pandemia en la salud, un factor que ya ha provocado divisiones con la falta de colaboración de los países europeos, el aspecto económico promete ser igual, si no más grave. La recesión es ahora un hecho inesperado, pero cierto y, lo que es peor, está injertada en una situación económica ya difícil debido al crecimiento contenido, debido a aspectos estructurales, pero también al endurecimiento de las políticas financieras, que han tenido el único objetivo de limitar el déficit: un objetivo funcional solo para algunas economías continentales en detrimento de otras. La gravedad de la pandemia afectó, en la fase inicial, más que a los países de Europa mediterránea, que solicitaron medidas financieras a nivel comunitario, sin relación con la lógica punitiva a la que Grecia fue sometida y que, en cambio, fue invocada por Holanda y Alemania. La gravedad de la posición holandesa parece ser injustificable ya que la práctica adoptada en el campo de los impuestos, como atraer empresas de otros países, especialmente de aquellas a las que quiere rechazar la ayuda, lo que prevé una fuerte disminución de los impuestos en comparación con otros países europeos para poder existencia de prácticas de competencia desleal. El comportamiento de Berlín, aunque es menos rígido, no puede despertar ninguna sospecha de querer enfurecerse contra sus principales competidores manufactureros, a fin de obtener ventajas sustanciales para las industrias alemanas. Ahora, estas consideraciones son de naturaleza económica y política, y el segundo aspecto supone una gravedad muy significativa dentro de las relaciones entre los Estados europeos y sus posibles desarrollos. La suposición que no se puede renunciar es la necesidad de Europa y la necesidad de contrastar los partidos y movimientos euroescépticos. Si para el sur de Europa la necesidad de combatir el escepticismo es tener un interlocutor en la Unión dispuesto a aligerar sus posiciones con respecto a la rigidez financiera, en el norte de Europa, el medio para combatir la oposición a la Unión es mantener el actitud contra lo que se considera la actitud para crear deuda de los países del sur. Las dos tendencias parecen iguales y opuestas y, por lo tanto, difíciles de conciliar, pero un factor de concordancia puede ser la necesidad de crecer como un solo sujeto en contraste con la globalización y sus principales intérpretes: China, Rusia y los EE. UU., Especialmente si Trump fuera a ser reelegida. Una disolución de la Unión, a pesar de todo, no sería adecuada para nadie económicamente, mantener el mercado europeo, que también es el más rico del mundo, unido y privilegiado, sigue siendo una necesidad de supervivencia para cada miembro de la Unión, tomado individualmente. También es necesario tener en cuenta que para aumentar el peligro de una disolución de la Unión, aunque sea parcial, ahora existe el precedente inglés, que podría fomentar sentimientos similares con mayor fuerza, especialmente a corto plazo. La salida es solo política: considerar a la Unión en su conjunto no solo económica y financiera, como lo ha sido hasta ahora, sino una estructura política supranacional capaz de abordar los problemas de cada territorio individual de manera unida; Por supuesto, esto implica sacrificios en términos de pérdida parcial de soberanía en ambos sentidos, pero puede significar una nueva ganancia de apreciación a favor de Bruselas. Desafortunadamente, la pandemia ha generado un número inquietante de víctimas y otros se anuncian desde un punto de vista económico y social: solo una acción de Europa en apoyo de las poblaciones puede resolver los problemas de una manera práctica desde la cual los estados individuales podrían salir devastados; Es una necesidad humana y económica a la que las instituciones europeas deben responder absolutamente, so pena de su propia supervivencia. La pandemia también representa una oportunidad para armonizar los procedimientos fiscales a fin de eliminar las diferencias que generan competencia peligrosa y que no tiene nada que ver con el libre mercado: es un factor adicional para elevar la percepción positiva de Europa.

Die Zukunft Europas jenseits der Pandemie

Die anhaltende Pandemie ließ die Konfrontation zwischen Nord- und Südeuropa explodieren, die bereits im Gange war, jedoch mit weniger erhitzten Tönen. Wenn es kurzfristig am dringendsten ist, die gesundheitlichen Auswirkungen der Pandemie einzudämmen, ein Faktor, der bereits zu Spaltungen mit der mangelnden Zusammenarbeit der europäischen Länder geführt hat, verspricht der wirtschaftliche Aspekt gleichermaßen, wenn nicht sogar schwerwiegender zu sein. Die Rezession ist jetzt eine unerwartete, aber sichere Tatsache, und schlimmer noch, sie wird aufgrund des verhaltenen Wachstums aufgrund struktureller Aspekte, aber auch aufgrund der Straffung der Finanzpolitik, die die einzige hatte, auf eine bereits schwierige wirtschaftliche Situation übertragen Ziel der Begrenzung des Defizits: Ein Ziel, das nur für einige kontinentale Volkswirtschaften zum Nachteil anderer funktioniert. Die Schwere der Pandemie betraf in der Anfangsphase mehr als die Länder Mittelmeereuropas, die auf Gemeinschaftsebene finanzielle Maßnahmen beantragten, die nichts mit der Straflogik zu tun hatten, der Griechenland ausgesetzt war und die stattdessen von angerufen wurde Holland und Deutschland. Die Schwere der niederländischen Position scheint nicht zu rechtfertigen zu sein, da die im Steuerbereich angewandte Praxis darin besteht, Unternehmen aus anderen Ländern anzuziehen, insbesondere aus Unternehmen, denen die Hilfe verweigert werden soll, was zu einem starken Rückgang der Steuern im Vergleich zu anderen europäischen Ländern führt, um die niederländische Position konfigurieren zu können Bestehen unlauterer Wettbewerbspraktiken. Berlins Verhalten ist zwar weniger starr, kann aber keinen Verdacht erregen, gegen seine Hauptkonkurrenten im verarbeitenden Gewerbe wüten zu wollen, um wesentliche Vorteile für die deutsche Industrie zu erzielen. Nun sind diese Überlegungen sowohl wirtschaftlicher als auch politischer Natur, und der zweite Aspekt nimmt eine sehr bedeutende Bedeutung innerhalb der Beziehungen zwischen europäischen Staaten und ihrer möglichen Entwicklungen an. Die Annahme, auf die nicht verzichtet werden kann, ist die Notwendigkeit Europas und die Notwendigkeit, euroskeptische Parteien und Bewegungen gegenüberzustellen. Wenn für Südeuropa die Notwendigkeit zur Bekämpfung der Skepsis darin besteht, einen Gesprächspartner in der Union zu haben, der bereit ist, seine Positionen in Bezug auf die finanzielle Starrheit zu lockern, ist es in Nordeuropa das Mittel zur Bekämpfung der Opposition gegen die Union, die Haltung gegen das, was als die Haltung angesehen wird, Schulden der südlichen Länder zu schaffen. Die beiden Trends scheinen gleich und gegensätzlich zu sein und sind daher schwer zu vereinbaren, aber ein Faktor der Übereinstimmung kann sicherlich die Notwendigkeit sein, im Gegensatz zur Globalisierung und ihren Hauptinterpreten als ein einziges Thema zu wachsen: China, Russland und die USA, insbesondere wenn Trump es wäre wiedergewählt. Eine Auflösung der Union würde trotz allem wirtschaftlich niemandem passen, und der europäische Markt, der auch der reichste der Welt ist, vereint und privilegiert zu bleiben, bleibt eine Überlebensnotwendigkeit für jedes Mitglied der Union, einzeln betrachtet. Um die Gefahr einer Auflösung der Union zu erhöhen, wenn auch nur teilweise, gibt es jetzt den englischen Präzedenzfall, der ähnliche Gefühle insbesondere kurzfristig stärker fördern könnte. Der Ausweg ist nur politisch: Betrachtung der Union als Ganzes nicht nur wirtschaftlich und finanziell, wie es bisher tatsächlich der Fall war, sondern eine supranationale politische Struktur, die in der Lage ist, die Probleme jedes einzelnen Territoriums auf einheitliche Weise anzugehen; Dies bedeutet natürlich Opfer in Bezug auf einen teilweisen Verlust der Souveränität in beiden Sinnen, aber es kann einen neuen Wertsteigerungsgewinn zugunsten von Brüssel bedeuten. Leider hat die Pandemie eine beunruhigende Anzahl von Opfern hervorgerufen, und andere melden sich aus wirtschaftlicher und sozialer Sicht: Nur eine Aktion Europas zur Unterstützung der Bevölkerung kann Probleme auf praktische Weise lösen, aus denen einzelne Staaten am Boden zerstört hervorgehen könnten. Es ist eine menschliche und wirtschaftliche Notwendigkeit, auf die die europäischen Institutionen unter Strafe ihres Überlebens unbedingt reagieren müssen. Die Pandemie bietet auch die Möglichkeit, die Steuerverfahren zu harmonisieren, um die Unterschiede zu beseitigen, die einen gefährlichen Wettbewerb erzeugen und nichts mit dem freien Markt zu tun haben. Sie ist ein weiterer Faktor, um die positive Wahrnehmung Europas zu stärken.