Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

venerdì 7 agosto 2020

تشير الهجرة من السواحل التونسية إلى غياب مشروع مجتمعي لتدفقات الهجرة

 شهدت طرق الهجرة إلى أوروبا ، والتي تأتي من جنوب البحر الأبيض المتوسط ​​، تحولًا تدريجيًا في قواعد المغادرة من ليبيا إلى تونس. تختلف أسباب هذا الاختلاف وتعزى إلى قمع أكبر من قبل الليبيين للمهاجرين الذين يحاولون مغادرة شواطئهم ، وعدم استعداد السلطات التونسية للتعامل مع هذه الظاهرة الجديدة التي تؤثر عليهم ، وأخيراً ، زيادة الهجرة التونسية على وجه التحديد إلى إيطاليا. الوضع الاقتصادي في تونس بسبب الوباء هو حالة الطوارئ الحقيقية التي ترتبط بها هذه التطورات الأخيرة. وسجل التراجع في النشاط في قطاع الغزل والنسيج نسبة تراجعت 17٪ ، فيما بلغ الانكماش في السياحة التي تمثل أحد عناصر الدخل الرئيسية 30٪. أدى هذا إلى انخفاض كبير في الناتج المحلي الإجمالي وزيادة هائلة في البطالة. بالإضافة إلى حقيقة أن الانخفاض في الاقتصاد يؤثر على الكوكب بأسره ، فإن الحاجة إلى أشكال من التعاون مع دول الشاطئ الجنوبي للبحر الأبيض المتوسط ​​يجب أن تكون في قلب مشروع الاتحاد ، والذي ، مع ذلك ، غير موجود ، بينما تركت المبادرة للدول الفردية الأقرب إلى حالات الطوارئ. ومع ذلك ، فإن الاستثمار سيعطي عوائد اقتصادية ، سواء من حيث الأمن أو من حيث السياسة ؛ في الواقع ، يمكن أن يؤدي تنظيم الاتجار بالمهاجرين ، بالإضافة إلى تقديم ضمانات بشأن سلامة الناس ، إلى إزالة الحجج من التشكيلات الشعبوية والمناهضة لأوروبا. هذه الانعكاسات وظيفية لظاهرة الهجرة لأسباب اقتصادية التي تهم تونس ، ولكن يجب أن تمتد إلى دول أفريقية أخرى ، كإستراتيجية وقائية. يختلف الأمر عن أولئك الذين يفرون من الحروب والمجاعات وينتهي بهم المطاف بالفريسة للمتجرين الاقتصاديين الذين يعملون من الساحل الليبي. تم توجيه موقف الحكومات الغربية ، وخاصة الإيطالية منها ، إلى تفويض السيطرة على الظاهرة إلى الحكومة الليبية ، التي لم تضمن أبدًا احترام حقوق الإنسان ، بل إنها انتهكتها بوضوح أيضًا بفضل الأسلحة التي قدمتها الحكومة الليبية. إيطاليا. إن الوعي باستخدام العنف لاحتواء ظاهرة الهجرة يضع الحكومات الإيطالية ، الحالية والسابقة ، في وضع يسمح لها على الأقل بالتسامح مع الأساليب الليبية التي لا يمكن مشاركتها. من ناحية أخرى ، قد يكون هذا السبب ، بسبب العنف الليبي ، أحد أسباب تحول قواعد الانطلاق نحو سواحل تونس ، حيث الدولة غير مستعدة لمواجهة الظاهرة. هددت الحكومة الإيطالية بإلغاء المساهمات ، وهناك حديث عن أكثر من ستة ملايين يورو ، لتونس ، ولكن مرة أخرى هذه إجراءات طارئة ، وكذلك منح المساهمة ، المنفصلة عن خطة أكثر تفصيلاً. واسعة وطويلة الأجل ، والتي يحتاج إليها الاتحاد الأوروبي باعتباره البطل الرئيسي ، سواء من الناحية المالية أو السياسية. تُظهر الحالة التونسية أيضًا أن القمع وحده وكأسلوب وحيد لمقارنة الهجرة غير الشرعية لا يكفي ، لأن الحلول التي يمكن أن يجدها المد البشري دائمًا ما تكون مختلفة وتستثمر دائمًا مواضيع جديدة ، ربما كانوا من قبل خارج السياق. . وهذا صحيح أكثر لأن أعداد ظاهرة الهجرة تبقى إلى حد ما على نفس القيم ، سواء كان المغادرة من السواحل الليبية أو من السواحل التونسية. لذا فإن مجال المناورة لبدء مشروع احتواء قائم على المساعدات يمكن أن يبدأ من بيانات معينة ، وربما باستثمارات أقل من تلك الممنوحة لتركيا لاحتواء طريق البلقان ، ولكن لن يكون هذا حلًا طارئًا ولكن مشروعًا تعاونيًا حيث يمكن حتى لدول المغادرة استخدام المساعدة للتنمية الاقتصادية وليس للأسلحة ، التي يتم تمريرها كأداة للسيطرة ، فهي أيضًا ، بالطبع ، أداة عسكرية وظيفية للحكومة الحالية.

giovedì 6 agosto 2020

Gli USA inviano il Segretario della sanità a Taiwan

Dal 1979 gli Stati Uniti non inviano un funzionario di rango elevato a Taiwan, con cui non intrattengono relazioni diplomatiche ufficiali, ma la decisione di Trump di inviare il Segretario alla salute degli USA, crea un nuovo punto di attrito nel già difficile rapporto con la Cina. L’atteggiamento ufficiale americano è molto cauto con Taiwan, tuttavia esistono sull’isola uffici di istituzioni americane che operano formalmente come vere e proprie rappresentanze diplomatiche. Per ora la volontà di Washington, che è stata una costante nelle varie amministrazioni succedute, anche di segno politico diverso, è stata improntata alla cautela per non urtare la Cina, con la quale si voleva comunque intrattenere un rapporto cordiale. La svolta nazionalista della Cina e la volontà di affermarsi come potenza mondiale, ma soprattutto avendo come obiettivo la riunificazione territoriale per esercitare la sua influenza nelle vie marittime, sta cambiando forzatamente le intenzioni statunitensi. Al programma americano di supremazia economica e commerciale, che ha anche portato alle sanzioni verso Pechino, si aggiungono le esigenze elettorali di Trump, in questo momento dato sfavorito dai sondaggi. Per l’inquilino della Casa Bianca è importante mettere Biden in una sorta di posizione di debolezza nei confronti della Cina, come fattore pericoloso per gli USA in caso di vittoria del candidato democratico. Risulta anche vero che dopo l’atteggiamento cinese verso Hong Kong, le minacce già fatte verso Taiwan, assumono una valenza particolare. Ad una eventuale invasione militare cinese dell’isola di Formosa gli Stati Uniti non potrebbero restare inerti; tenendo presente questa riflessione l’invio di un membro di alto rango del governo americano, rientrerebbe in una azione diplomatica preventiva: una sorta di avvertimento alla Cina ed alle sue eventuali intenzioni circa azioni militari. Un’altra causa della decisione americana, certamente non in contrasto con le precedenti, è quella di sottolineare l’atteggiamento di Taiwan e le differenze con la Cina riguardo alla pandemia, così da sotto intendere la cattiva gestione, ed anche oltre, della diffusione del virus. Questo aspetto è funzionale a Trump per cercare di allontanare la sua cattiva gestione della pandemia negli Stati Uniti, facendo ricadere sulla Cina la responsabilità iniziale della crisi medica. Ora la pessima gestione del presidente americano sulla diffusione del virus è più che un dato di fatto a prescindere da dove è venuto il virus e pur essendo presenti molti dubbi sui silenzi cinesi all’inizio della pandemia. Una volontà di tutelare Taiwan è certamente condivisibile, sia per il mantenimento dei diritti democratici, soprattutto dopo che sono cancellati da Hong Kong, sia per limitare l’azione cinese in campo internazionale e sia per preservare la possibilità della percorrenza delle vie marittime commerciali, però sono i tempi di questa azione ad essere sospetti, perché coincidono con uno dei momenti di massima difficoltà di Trump in patria: sia dal punto dell’immagine interna, sia per le difficoltà elettorali. Quanto all’obiezione di una possibile debolezza di Biden nei confronti della Cina, questa non sembra possibile perché la strada dei rapporti con la Cina sembra segnata a prescindere da quale sarà il prossimo presidente americano ed a quale partito apparterrà. Certamente potranno esserci modalità differenti circa il rapporto con la Cina, ma ormai la contrapposizione è troppo elevata e gli interessi troppo contrastanti per arrivare, almeno nel medio periodo, a rapporti più distesi. Per altro i rapporti distesi sono rimasti tali finché la Cina non ha espresso la volontà di aumentare le proprie ambizioni da grande potenza, quindi la possibilità di un atteggiamento differente da parte degli USA, semplicemente non può essere contemplata. Una delle riflessioni che si impone ancora una volta su questa vicenda è la conferma della inadeguatezza di Trump a ricoprire la carica politica più importante del mondo, perché la sua visione è troppo limitata agli interessi interni americani, senza contemplare i benefici indiretti di una corretta gestione della diplomazia della prima potenza mondiale, ma non solo, oltre ad una visione politica così limitata c’è anche un chiaro elemento di interesse personale che sembra essere in grado di essere messo in primo piano rispetto alla sua stessa politica governativa: una pessima qualità per chi è il presidente degli Stati Uniti.

US sends Secretary of Health to Taiwan

Since 1979 the United States has not sent a high-ranking official to Taiwan, with whom it has no official diplomatic relations, but Trump's decision to send the Secretary of Health to the United States creates a new point of friction in the already difficult relationship with China. . The official American attitude is very cautious with Taiwan, however there are offices of American institutions on the island that formally operate as real diplomatic representations. For now, the will of Washington, which has been a constant in the various successive administrations, even of a different political sign, has been marked by caution so as not to hurt China, with which, however, we wanted to maintain a cordial relationship. The nationalist turn of China and the desire to establish itself as a world power, but above all having as its objective the territorial reunification to exercise its influence in the maritime routes, is forcibly changing the US intentions. Trump's electoral needs are added to the American program of economic and commercial supremacy, which also led to sanctions against Beijing, at the moment given by the polls. It is important for the tenant of the White House to place Biden in a kind of weak position against China, as a dangerous factor for the USA in case of victory for the Democratic candidate. It is also true that after the Chinese attitude towards Hong Kong, the threats already made towards Taiwan take on particular significance. The United States could not remain inert to a possible Chinese military invasion of the island of Formosa; keeping this reflection in mind, the sending of a high-ranking member of the American government would be part of a preventive diplomatic action: a sort of warning to China and its possible intentions about military actions. Another cause of the American decision, certainly not in contrast with the previous ones, is to underline the attitude of Taiwan and the differences with China regarding the pandemic, so as to imply the mismanagement, and even further, of the spread of the virus. This aspect is functional for Trump to try to push away his mismanagement of the pandemic in the United States, by placing the initial responsibility for the medical crisis on China. Now the bad management of the American president on the spread of the virus is more than a fact regardless of where the virus came from and although there are many doubts about Chinese silences at the beginning of the pandemic. A desire to protect Taiwan is certainly acceptable, both for the maintenance of democratic rights, especially after they are canceled from Hong Kong, and to limit Chinese action in the international field and to preserve the possibility of navigating commercial shipping routes, however it is the timing of this action that is suspect, because it coincides with one of Trump's moments of greatest difficulty at home: both from the point of internal image and due to electoral difficulties. As for the objection of a possible weakness of Biden towards China, this does not seem possible because the path of relations with China seems to be marked regardless of who the next American president will be and which party he will belong to. Certainly there may be different modalities regarding the relationship with China, but by now the opposition is too high and the interests too conflicting to reach, at least in the medium term, more relaxed relations. On the other hand, the relaxed relations remained such until China has expressed its desire to increase its ambitions as a great power, therefore the possibility of a different attitude on the part of the USA, simply cannot be contemplated. One of the reflections that once again imposes itself on this matter is the confirmation of Trump's inadequacy to hold the most important political office in the world, because his vision is too limited to American internal interests, without contemplating the indirect benefits of proper management of the diplomacy of the first world power, but not only, in addition to such a limited political vision there is also a clear element of personal interest that seems to be able to be placed in the foreground compared to its own government policy: a bad quality for who is the president of the united states.

Estados Unidos envía al Secretario de Salud a Taiwán

Desde 1979, Estados Unidos no ha enviado a un funcionario de alto rango a Taiwán, con quien no tiene relaciones diplomáticas oficiales, pero la decisión de Trump de enviar al Secretario de Salud a Estados Unidos crea un nuevo punto de fricción en la ya difícil relación con China. . La actitud oficial estadounidense es muy cautelosa con Taiwán, sin embargo, hay oficinas de instituciones estadounidenses en la isla que operan formalmente como representaciones diplomáticas reales. Por ahora, la voluntad de Washington, que ha sido una constante en las distintas administraciones sucesivas, incluso de distinta índole política, se ha basado en la cautela para no herir a China, con la que aún querían mantener una relación cordial. El giro nacionalista de China y el afán de consolidarse como potencia mundial, pero sobre todo con el objetivo de la reunificación territorial para ejercer su influencia en las rutas marítimas, está cambiando de manera forzosa las intenciones de Estados Unidos. Al programa estadounidense de supremacía económica y comercial, que también condujo a las sanciones contra Beijing, se agregan las necesidades electorales de Trump, en este momento dada la desventaja de las encuestas. Para el inquilino de la Casa Blanca, es importante colocar a Biden en una especie de posición débil contra China, como un factor peligroso para Estados Unidos en caso de la victoria del candidato demócrata. También es cierto que después de la actitud china hacia Hong Kong, las amenazas ya hechas hacia Taiwán cobran especial importancia. Estados Unidos no podía permanecer inerte ante una posible invasión militar china de la isla de Formosa; Teniendo en cuenta esta reflexión, el envío de un miembro de alto rango del gobierno estadounidense sería parte de una acción diplomática preventiva: una especie de advertencia a China y sus posibles intenciones sobre acciones militares. Otra de las causas de la decisión estadounidense, ciertamente no en contraste con las anteriores, es subrayar la actitud de Taiwán y las diferencias con China frente a la pandemia, para comprender la mala gestión, e incluso más allá, de la propagación de la virus. Este aspecto es funcional para que Trump trate de evitar su mala gestión de la pandemia en los Estados Unidos al asignar la responsabilidad inicial de la crisis médica en China. Ahora, la mala gestión del presidente estadounidense sobre la propagación del virus es más que un hecho, independientemente de su origen, y aunque existen muchas dudas sobre los silencios chinos al comienzo de la pandemia. Sin embargo, el deseo de proteger a Taiwán es aceptable, tanto para el mantenimiento de los derechos democráticos, especialmente después de que se cancelen en Hong Kong, como para limitar la acción china en el campo internacional y preservar la posibilidad de navegar por rutas marítimas comerciales. Es el momento de esta acción lo que es sospechoso, porque coincide con uno de los momentos de mayor dificultad de Trump en casa: tanto desde el punto de vista interno como debido a dificultades electorales. En cuanto a la objeción de una posible debilidad de Biden hacia China, esto no parece posible porque el camino de las relaciones con China parece estar marcado, independientemente de quién será el próximo presidente estadounidense y a qué partido pertenecerá. Ciertamente, puede haber diferentes modalidades con respecto a la relación con China, pero ahora la oposición es demasiado alta y los intereses demasiado conflictivos para llegar, al menos en el mediano plazo, a relaciones más relajadas. Por otro lado, las relaciones relajadas se mantuvieron así hasta que China expresó su deseo de aumentar sus ambiciones como una gran potencia, por lo tanto, la posibilidad de una actitud diferente por parte de los Estados Unidos simplemente no se puede contemplar. Una de las reflexiones que una vez más se impone sobre este asunto es la confirmación de la insuficiencia de Trump para ocupar el cargo político más importante del mundo, porque su visión está demasiado limitada a los intereses internos estadounidenses, sin contemplar los beneficios indirectos de una gestión adecuada. de la diplomacia de la primera potencia mundial, pero no solo, además de una visión política tan limitada también hay un elemento claro de interés personal que parece poder situarse en primer plano frente a su propia política de gobierno: una mala calidad para quien es el presidente de los estados unidos.

Die USA schicken den Gesundheitsminister nach Taiwan

Die Vereinigten Staaten haben seit 1979 keinen hochrangigen Beamten nach Taiwan entsandt, zu dem sie keine offiziellen diplomatischen Beziehungen unterhalten, aber Trumps Entscheidung, den US-Gesundheitsminister zu entsenden, schafft einen neuen Reibungspunkt in den bereits schwierigen Beziehungen zu China. . Die offizielle amerikanische Haltung gegenüber Taiwan ist sehr vorsichtig, es gibt jedoch Büros amerikanischer Institutionen auf der Insel, die offiziell als echte diplomatische Vertretungen fungieren. Vorerst war der Wille Washingtons, der in den verschiedenen aufeinanderfolgenden Regierungen eine Konstante war, selbst mit einem anderen politischen Zeichen, von Vorsicht geprägt, um China nicht zu verletzen, mit dem wir jedoch eine herzliche Beziehung aufrechterhalten wollten. Die nationalistische Wende Chinas und der Wunsch, sich als Weltmacht zu etablieren, vor allem aber die territoriale Wiedervereinigung zum Ziel zu haben, um ihren Einfluss auf die Seewege auszuüben, verändern gewaltsam die Absichten der USA. Trumps Wahlbedürfnisse werden in das amerikanische Programm der wirtschaftlichen und kommerziellen Vorherrschaft aufgenommen, das derzeit auch zu Sanktionen gegen Peking führte. Für den Mieter des Weißen Hauses ist es wichtig, Biden gegenüber China in eine schwache Position zu bringen, was für die USA ein gefährlicher Faktor ist, wenn der demokratische Kandidat gewinnt. Es ist auch richtig, dass nach der chinesischen Haltung gegenüber Hongkong die bereits gegen Taiwan ausgesprochenen Drohungen eine besondere Bedeutung erhalten. Die Vereinigten Staaten konnten einer möglichen chinesischen militärischen Invasion der Insel Formosa gegenüber nicht träge bleiben. Unter Berücksichtigung dieser Überlegungen wäre die Entsendung eines hochrangigen Mitglieds der amerikanischen Regierung Teil einer vorbeugenden diplomatischen Aktion: eine Art Warnung an China und seine möglichen Absichten bezüglich militärischer Aktionen. Ein weiterer Grund für die amerikanische Entscheidung, sicherlich nicht im Gegensatz zu den vorherigen, besteht darin, die Haltung Taiwans und die Unterschiede zu China in Bezug auf die Pandemie zu unterstreichen, um das Missmanagement und sogar darüber hinaus der Ausbreitung der Pandemie zu verstehen Virus. Dieser Aspekt ist für Trump von Vorteil, um zu versuchen, sein Missmanagement der Pandemie in den Vereinigten Staaten zu verdrängen, indem er die anfängliche Verantwortung für die medizinische Krise auf China überträgt. Jetzt ist der schlechte Umgang des US-Präsidenten mit der Ausbreitung des Virus mehr als eine Tatsache, unabhängig davon, woher das Virus stammt, und trotz vieler Zweifel an der chinesischen Stille zu Beginn der Pandemie. Die Bereitschaft, Taiwan zu schützen, ist sicherlich akzeptabel, sowohl zur Wahrung der demokratischen Rechte, insbesondere nach ihrer Annullierung aus Hongkong, als auch zur Begrenzung der chinesischen Maßnahmen auf internationaler Ebene und zur Wahrung der Möglichkeit, die kommerziellen Seewege zu befahren Es ist der Zeitpunkt dieser Aktion, der verdächtig ist, weil er mit einem der größten Momente von Trump zu Hause zusammenfällt: sowohl vom Standpunkt des inneren Images als auch aufgrund von Wahlschwierigkeiten. Der Einwand einer möglichen Schwäche Bidens gegenüber China scheint nicht möglich zu sein, da der Weg der Beziehungen zu China unabhängig davon, wer der nächste amerikanische Präsident sein wird und welcher Partei er angehören wird, markiert zu sein scheint. Sicherlich mag es unterschiedliche Modalitäten in Bezug auf die Beziehungen zu China geben, aber jetzt ist die Opposition zu hoch und die Interessen zu widersprüchlich, um zumindest mittelfristig zu entspannteren Beziehungen zu gelangen. Auf der anderen Seite blieben die entspannten Beziehungen so, bis China seinen Wunsch zum Ausdruck gebracht hat, seine Ambitionen als Großmacht zu steigern, weshalb die Möglichkeit einer anderen Haltung der USA einfach nicht in Betracht gezogen werden kann. Eine der Überlegungen, die sich in dieser Angelegenheit erneut durchsetzt, ist die Bestätigung von Trumps Unzulänglichkeit, das wichtigste politische Amt der Welt zu übernehmen, da seine Vision zu sehr auf die internen Interessen der USA beschränkt ist, ohne die indirekten Vorteile einer ordnungsgemäßen Verwaltung in Betracht zu ziehen Von der Diplomatie der Ersten Weltmacht, aber nicht nur, gibt es neben einer solch begrenzten politischen Vision auch ein klares Element des persönlichen Interesses, das im Vergleich zu seiner eigenen Regierungspolitik in den Vordergrund gerückt zu werden scheint: eine schlechte Qualität für Wer ist der Präsident der Vereinigten Staaten.

Les États-Unis envoient le secrétaire à la Santé à Taiwan

Depuis 1979, les États-Unis n'ont pas envoyé de haut fonctionnaire à Taïwan, avec lequel ils n'ont pas de relations diplomatiques officielles, mais la décision de Trump d'envoyer le secrétaire à la Santé aux États-Unis crée un nouveau point de friction dans les relations déjà difficiles avec la Chine. . L'attitude officielle américaine est très prudente à l'égard de Taïwan, mais il existe des bureaux d'institutions américaines sur l'île qui fonctionnent formellement comme de véritables représentations diplomatiques. Pour l'instant, la volonté de Washington, qui a été une constante dans les différentes administrations successives, voire d'un signe politique différent, a été marquée par la prudence pour ne pas nuire à la Chine, avec laquelle, cependant, nous avons voulu entretenir une relation cordiale. Le virage nationaliste de la Chine et la volonté de s'imposer comme puissance mondiale, mais surtout dans le but de la réunification territoriale afin d'exercer son influence sur les routes maritimes, modifie par la force les intentions américaines. Au programme américain de suprématie économique et commerciale, qui a également conduit aux sanctions contre Pékin, s'ajoutent les besoins électoraux de Trump, en ce moment étant donné le désavantage des sondages. Il est important pour le locataire de la Maison Blanche de placer Biden dans une sorte de position de faiblesse face à la Chine, en tant que facteur dangereux pour les USA en cas de victoire du candidat démocrate. Il est également vrai qu'après l'attitude chinoise à l'égard de Hong Kong, les menaces déjà proférées contre Taiwan prennent une signification particulière. Les États-Unis ne pouvaient rester inertes face à une éventuelle invasion militaire chinoise de l'île de Formose; en gardant cette réflexion à l'esprit, l'envoi d'un haut fonctionnaire du gouvernement américain s'inscrirait dans une action diplomatique préventive: une sorte d'avertissement à la Chine et à ses éventuelles intentions d'actions militaires. Une autre cause de la décision américaine, certainement pas en contraste avec les précédentes, est de souligner l'attitude de Taiwan et les divergences avec la Chine face à la pandémie, de manière à impliquer la mauvaise gestion, et même plus, de la propagation de la virus. Cet aspect est fonctionnel pour que Trump tente de repousser sa mauvaise gestion de la pandémie aux États-Unis, en plaçant la responsabilité initiale de la crise médicale sur la Chine. Désormais, la mauvaise gestion du président américain sur la propagation du virus est plus qu'un fait quelle que soit la provenance du virus et bien qu'il y ait de nombreux doutes sur les silences chinois au début de la pandémie. Une volonté de protéger Taiwan est certainement acceptable, à la fois pour le maintien des droits démocratiques, en particulier après leur annulation de Hong Kong, et pour limiter l'action chinoise dans le domaine international et pour préserver la possibilité de naviguer sur les routes de navigation commerciale, cependant c'est le timing de cette action qui est suspect, car il coïncide avec l'un des moments les plus difficiles de Trump chez lui: à la fois du point de vue de l'image interne et en raison des difficultés électorales. Quant à l'objection d'une éventuelle faiblesse de Biden vis-à-vis de la Chine, cela ne semble pas possible car le chemin des relations avec la Chine semble être marqué indépendamment de qui sera le prochain président américain et à quel parti il ​​appartiendra. Certes, il peut y avoir des modalités différentes concernant les relations avec la Chine, mais maintenant l'opposition est trop forte et les intérêts trop conflictuels pour arriver, au moins à moyen terme, à des relations plus détendues. D'autre part, les relations détendues sont restées telles jusqu'à ce que la Chine ait exprimé son désir d'accroître ses ambitions en tant que grande puissance, donc la possibilité d'une attitude différente de la part des États-Unis, ne peut tout simplement pas être envisagée. L'une des réflexions qui s'impose une fois de plus à ce sujet est la confirmation de l'inaptitude de Trump à occuper la position politique la plus importante au monde, car sa vision est trop limitée aux intérêts internes américains, sans envisager les bénéfices indirects d'une bonne gestion. diplomatie de la première puissance mondiale, mais pas seulement, en plus d'une vision politique aussi limitée, il y a aussi un élément clair d'intérêt personnel qui semble pouvoir être placé au premier plan par rapport à sa propre politique gouvernementale: une mauvaise qualité pour qui est le président des états-unis.

Os EUA enviam o Secretário da Saúde para Taiwan

Os Estados Unidos não enviaram um funcionário de alto escalão a Taiwan desde 1979, com quem não têm relações diplomáticas oficiais, mas a decisão de Trump de enviar o Secretário de Saúde dos EUA cria um novo ponto de atrito no já difícil relacionamento com a China. . A atitude oficial americana é muito cautelosa com Taiwan, no entanto, existem escritórios de instituições americanas na ilha que operam formalmente como representações diplomáticas reais. Por enquanto, a vontade de Washington, que tem sido uma constante nas várias administrações sucessivas, mesmo com um sinal político diferente, foi marcada com cautela para não prejudicar a China, com a qual, no entanto, queríamos manter um relacionamento cordial. A virada nacionalista da China e o desejo de se estabelecer como potência mundial, mas sobretudo com o objetivo de reunificação territorial, a fim de exercer sua influência nas rotas marítimas, estão forçosamente mudando as intenções dos EUA. Ao programa americano de supremacia econômica e comercial, que também levou às sanções contra Pequim, somam-se as necessidades eleitorais de Trump, neste momento dada a desvantagem das pesquisas. É importante que o inquilino da Casa Branca coloque Biden em uma espécie de posição fraca contra a China, como um fator perigoso para os EUA em caso de vitória do candidato democrata. Também é verdade que, após a atitude chinesa em relação a Hong Kong, as ameaças já feitas a Taiwan assumem um significado particular. Os Estados Unidos não podiam permanecer inertes a uma possível invasão militar chinesa da ilha de Formosa; mantendo essa reflexão em mente, o envio de um membro de alto escalão do governo americano faria parte de uma ação diplomática preventiva: uma espécie de aviso à China e suas possíveis intenções sobre ações militares. Outra causa da decisão americana, certamente não em contraste com as anteriores, é sublinhar a atitude de Taiwan e as divergências com a China em relação à pandemia, de modo a implicar a má gestão e, ainda mais, a propagação da vírus. Esse aspecto é funcional para Trump tentar evitar sua má gestão da pandemia nos Estados Unidos, colocando a responsabilidade inicial pela crise médica na China. Agora, a má gestão do presidente americano sobre a disseminação do vírus é mais do que um fato, independentemente de onde o vírus veio e, embora haja muitas dúvidas sobre os silêncios chineses no início da pandemia. Um desejo de proteger Taiwan é certamente aceitável, tanto para a manutenção dos direitos democráticos, especialmente depois que eles são cancelados de Hong Kong, quanto para limitar a ação chinesa no campo internacional e para preservar a possibilidade de navegar pelas rotas de transporte comercial. são os tempos dessa ação que são suspeitos, porque coincidem com um dos momentos mais difíceis de Trump em casa: tanto do ponto de vista da imagem interna quanto das dificuldades eleitorais. Quanto à objeção de uma possível fragilidade de Biden em relação à China, isso não parece possível porque o caminho das relações com a China parece estar marcado independentemente de quem será o próximo presidente americano e de qual partido ele pertencerá. Certamente pode haver modalidades diferentes em relação ao relacionamento com a China, mas agora o contraste é alto demais e os interesses conflitantes demais para chegar, pelo menos no médio prazo, a relações mais relaxadas. Por outro lado, as relações relaxadas permaneceram assim até que a China expressasse seu desejo de aumentar suas ambições como uma grande potência; portanto, a possibilidade de uma atitude diferente por parte dos EUA simplesmente não pode ser contemplada. Uma das reflexões que são impostas mais uma vez sobre esse assunto é a confirmação da inadequação de Trump em manter a posição política mais importante do mundo, porque sua visão é muito limitada aos interesses internos americanos, sem contemplar os benefícios indiretos da administração adequada. da diplomacia da primeira potência mundial, mas não apenas, além de uma visão política tão limitada, há também um elemento claro de interesse pessoal que parece ser capaz de ser colocado em primeiro plano em comparação com sua própria política governamental: quem é o presidente dos estados unidos.