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Politica Internazionale
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lunedì 28 dicembre 2015
Pechino si offre come negoziatore della crisi siriana: una crescita della Cina verso un ruolo sempre più importante
La notizia che la Cina si è detta disponibile ad intervenire nel processo di pace siriano, ospitando i membri del governo di Damasco ed i rappresentanti delle forze di opposizione, per intraprendere delle trattative, che possano portare ad una soluzione politica della questione siriana, segna una importante novità nel panorama diplomatico mondiale. Infatti è la prima volta che il paese cinese interviene in maniera diretta in una questione in cui non ha interessi economici, violando la regola principale di condotta di Pechino in politica estera: quella di non intromettersi negli affari interni di uno stato straniero. Fino ad ora la guerra civile siriana, che va avanti da cinque anni, veniva proprio considerata come una questione di politica interna tra Assad ed i suoi oppositori, dal governo cinese. Questo cambiamento di indirizzo può essere stato dettato dalla presa d’atto, che la Cina era, dopo l’entrata nel conflitto della Russia, ormai l’unica superpotenza a non avere alcun ruolo nella questione. Questo fattore avrebbe fatto derogare il governo di Pechino dalle proprie linee guida in politica estera, per assumere un ruolo di protagonista nella vicenda siriana. L’importanza del conflitto per gli equilibri mondiali potrebbero, però avere provocato la valutazione che, per gli interessi cinesi, la ricerca di una soluzione è divenuta di primaria importanza. La Cina, pur potendo disporre di un seggio permanente all’interno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, non ha mai esercitato un ruolo centrale nei processi internazionali, preferendo concentrarsi sugli aspetti economici del proprio sviluppo, tuttavia l’attività cinese all’estero è tutt’altro che assente. In Africa, Pechino ha sviluppato una politica di alleanze commerciali piuttosto invasiva, ma basata essenzialmente sullo sfruttamento delle risorse ed incentrata sugli aspetti economici, piuttosto su temi di politica estera più ampi. La scelta cinese è stata formalmente in linea con quella russa, basata sulla volontà di non interferire nelle questioni interne. Coerentemente a questo aspetto l’intervento della Russia in Siria rientra nella tutela di un governo amico, che garantisce l’utilizzo dell’unica base militare della marina di Mosca nel Mediterraneo. Quindi il comportamento della Russia, seppure non condivisibile se valutato dall’angolatura occidentale, risulta comprensibile e si sviluppa nella linea tenuta da Putin. La proposta cinese, invece, appare una sorpresa per le consuete modalità di azione della diplomazia cinese, abituata a restare in disparte nelle grandi contese internazionali. Pechino sceglie dunque di entrare nell’arena delle relazioni internazionali cercando subito un ruolo da protagonista, in grado di fargli assumere quel rilievo da grande potenza che cerca da tempo. La mossa appare inattesa, ma era prevedibile che prima o poi, la Cina tentasse di entrare a tutti gli effetti nelle trattative di un caso importante ed emblematico, come quello siriano. Pechino si gioca molto sul piano diplomatico: se l’obiettivo che si è dato dovesse non essere raggiunto, la credibilità diplomatica della Cina, quale attore di rilievo internazionale, potrebbe uscire ridimensionata, tuttavia un successo, anche solo parziale, potrebbe dare l’avvio ad una nuova dimensione sulla scena diplomatica. Risulta significativo che la Cina abbia scelto la via esclusivamente diplomatica per la soluzione della crisi, senza proporsi come attore militare, anche soltanto inquadrato sotto le insegne delle Nazioni Unite. Questo fattore indica che l’intenzione di Pechino è quello di contribuire in modo sostanziale ad una soluzione esclusivamente diplomatica, in questo senso l’invito a svolgere il vertice sul suolo cinese appare come una indicazione della chiara volontà di protagonismo del governo cinese, che vuole operare in prima persona, probabilmente anche al di fuori degli accordi approvati dal Consiglio di sicurezza. L’intenzione è quella di accelerare sui tempi e dare informazione al mondo dell’esito dell’incontro a cose fatte, senza alcuna intromissione. L’atteggiamento cinese non deve essere sottovalutato da alcun attore di rilevanza internazionale, primo fra tutti gli Stati Uniti, poi la Russia e l’Unione Europea; perchè un ingresso in grande stile nella diplomazia, uscendo dai margini in cui si era relegata da sola, pone la Cina, grazie alla sua potenza economica e la crescente forza militare, in una nuova posizione più influente circa gli equilibri globali futuri del mondo.
Beijing offers himself as a negotiator of the Syrian crisis: an increase in China to play an increasingly important
The
news that China has declared its willingness to intervene in the Syrian
peace process, hosting members of the Damascus government and the
representatives of the opposition forces, as starting point for
negotiations, which could lead to a political settlement of the Syrian
issue, marks a important novelty in the diplomatic world. In
fact it is the first time that the country of China intervenes directly
in a matter in which no economic interest, violating the cardinal rule
of conduct of Beijing's foreign policy: to not interfere in the internal
affairs of a foreign state. Until
now, the Syrian civil war, which has gone on for five years, was
considered just as a matter of internal politics between Assad and his
opponents, by the Chinese government. This
change of address may have been dictated from the realization that
China was, after the entry of Russia into the conflict, now the only
superpower to have no role in the matter. This
factor would derogate from the Beijing government from its own
guidelines in foreign policy, to take a lead role in the Syrian affair. The
importance of the conflict to the world balance may, however, have
resulted in the assessment that, for China's interests, the search for a
solution has become paramount. China,
although they have a permanent seat in the United Nations Security
Council, has never exercised a central role in international processes,
preferring to focus on the economic aspects of their own development,
but the task is Chinese abroad far from absent. In
Africa, Beijing has developed a policy of business alliances rather
invasive, but based mainly on the exploitation of resources and focus on
economic, rather on foreign policy issues wider. The choice of China was formally in line with that of Russia, based on the desire not to interfere in internal affairs. Consistent
with this aspect of Russia's intervention in Syria covered by the
protection of a friendly government, which guarantees the use of the
only military base navy Moscow in the Mediterranean. So
Russia's behavior, although not acceptable when evaluated from the
angle the west, it is understandable and developed along the lines held
by Putin. The
Chinese proposal, however, appears as a surprise to the usual mode of
action of Chinese diplomacy, used to stay on the sidelines in the big
international disputes. Beijing
chooses therefore to enter the arena of international relations now
looking a leading role, can it assumes that relief from high power that
seeks long. The
move is unexpected, but it was expected that sooner or later, China
tries to enter in effect in the negotiations of an event important and
emblematic, like Syria. Beijing
played very diplomatically: if the goal which gave itself would not be
reached, the diplomatic credibility of China as an actor of
international importance, could exit resized, but a success, even
partial, could give the start a new dimension on the diplomatic scene. It
is significant that China has chosen the only diplomatic solution to
the crisis, without itself as a military actor, also framed only under
the banner of the United Nations. This
factor indicates that the intention of Beijing is to substantially
contribute to a diplomatic solution exclusively, in this sense the
invitation to conduct the summit on Chinese soil appears as a clear
indication of the will of leadership of the Chinese government, which
wants operate first, possibly outside of the agreements approved by the Security Council. The
intention is to accelerate the timing and outcome of the meeting to
give information to the world after the fact, without any interference. The
Chinese attitude is not to be underestimated by any actor of
international concern, first and foremost the United States, then Russia
and the European Union; because
a grand entry in diplomacy, coming from the margins in which it was
relegated by itself, places China, thanks to its economic power and the
growing military strength, in a new more influential about the global
balance of the future world.
Beijing ofrece a sí mismo como un negociador de la crisis siria: un aumento en China desempeñe un cada vez más importante
La
noticia de que China ha declarado su disposición a intervenir en el
proceso de paz sirio, hosting miembros del gobierno de Damasco y los
representantes de las fuerzas de la oposición, como punto de partida
para las negociaciones, lo que podría conducir a una solución política
de la cuestión siria, marca un importante novedad en el mundo diplomático. De
hecho, es la primera vez que el país de China interviene directamente
en un asunto en el que ningún interés económico, violando la regla
cardinal de la conducción de la política exterior de Beijing: para no
interferir en los asuntos internos de un Estado extranjero. Hasta
ahora, la guerra civil siria, que se ha prolongado durante cinco años,
era considerado simplemente como una cuestión de política interna entre
Assad y sus opositores, por el gobierno chino. Este
cambio de dirección puede haber sido dictada desde la conciencia de que
China fue, después de la entrada de Rusia en el conflicto, ahora la
única superpotencia a tener ningún papel en el asunto. Este
factor podría establecer excepciones al gobierno de Beijing a partir de
sus propias directrices en política exterior, a tomar un papel de
liderazgo en el asunto sirio. La
importancia del conflicto para el equilibrio mundial puede, sin
embargo, han resultado en la evaluación de que, para los intereses de
China, la búsqueda de una solución se ha convertido en primordial. China,
a pesar de que tienen un asiento permanente en el Consejo de Seguridad
de las Naciones Unidas, nunca ha ejercido un papel central en los
procesos internacionales, prefiriendo centrarse en los aspectos
económicos de su propio desarrollo, pero la tarea es china en el
extranjero lejos de ausente. En
África, Pekín ha desarrollado una política de alianzas de negocio en
lugar invasoras, pero basado principalmente en la explotación de los
recursos y centrarse en la economía, más bien en cuestiones de política
exterior más amplia. La elección de China fue formalmente en línea con la de Rusia, basado en el deseo de no interferir en los asuntos internos. De
acuerdo con este aspecto de la intervención de Rusia en Siria cubierta
por la protección de un gobierno amigo, que garantiza el uso de la única
base militar de la marina de guerra de Moscú en el Mediterráneo. Así
que el comportamiento de Rusia, aunque no es aceptable cuando se evalúa
desde el ángulo oeste, es comprensible y desarrollado a lo largo de las
líneas de poder de Putin. La
propuesta de China, sin embargo, aparece como una sorpresa para el modo
habitual de acción de la diplomacia china, que se utiliza para
mantenerse al margen de los grandes conflictos internacionales. Por
lo tanto, Beijing decide entrar en la arena de las relaciones
internacionales que buscan ahora un papel de liderazgo, ¿verdad asume
que el alivio de alta potencia, que busca siempre. El
movimiento es inesperado, pero se esperaba que tarde o temprano, China
trata de entrar en vigor en las negociaciones de un evento importante y
emblemático, como Siria. Beijing
jugó muy diplomáticamente: si no se alcanzaría la meta que se entregó,
la credibilidad diplomática de China como un actor de importancia
internacional, podría sale del modo de cambiar el tamaño, pero un éxito,
incluso parcial, podría dar comienzo una nueva dimensión en la escena diplomática. Es
significativo que China ha elegido la única solución diplomática a la
crisis, sin que ella misma como un actor militar, también enmarcada
solamente bajo la bandera de las Naciones Unidas. Este
factor indica que la intención de Pekín es contribuir sustancialmente a
una solución diplomática en exclusiva, en este sentido, la invitación
para llevar a cabo la cumbre en suelo chino aparece como un claro
indicio de la voluntad de liderazgo del gobierno chino, que quiere operar primero, posiblemente fuera de los acuerdos aprobados por el Consejo de Seguridad. La
intención es acelerar los tiempos y resultados de la reunión para dar
información al mundo después de los hechos, sin ninguna interferencia. La
actitud de China no debe ser subestimada por cualquier actor de
importancia internacional, en primer lugar, los Estados Unidos, después
de Rusia y la Unión Europea; debido
a que una gran entrada en la diplomacia, que viene de los márgenes en
que fue relegado por sí mismo, coloca China, gracias a su poder
económico y la creciente fuerza militar, en una nueva más influencia
sobre el equilibrio global del mundo futuro.
Peking bietet sich als Unterhändler der syrischen Krise: ein Anstieg in China eine immer wichtigere zu spielen
Die
Nachricht, dass China seine Bereitschaft, in der syrischen
Friedensprozess einzugreifen, Hosting Mitglieder der Regierung in
Damaskus und die Vertreter der Opposition, als Ausgangspunkt für die
Verhandlungen, die auf eine politische Lösung des syrischen Frage führen
könnte, erklärt, markiert ein wichtige Neuerung in der diplomatischen Welt. In
der Tat ist es das erste Mal, dass das Land von China greift direkt in
einer Angelegenheit, in der kein wirtschaftliches Interesse hat,
verletzen die Grundregel des Verhaltens von Pekings Außenpolitik: In den
nicht in die inneren Angelegenheiten eines anderen Staates
einzumischen. Bis
jetzt war der syrische Bürgerkrieg, der auf fünf Jahre gegangen ist,
war nur als eine Frage der inneren Politik zwischen Assad und seinen
Gegnern, von der chinesischen Regierung betrachtet. Diese
Änderung der Adresse kann von der Erkenntnis, dass China war diktiert
worden, nach dem Eintritt Russlands in dem Konflikt, jetzt die einzige
Supermacht, keine Rolle in der Angelegenheit haben. Dieser
Faktor würde von der Regierung in Peking aus der eigenen Richtlinien in
der Außenpolitik abzuweichen, um eine führende Rolle in der syrischen
Angelegenheit zu nehmen. Die
Bedeutung des Konflikts in der Welt Gleichgewicht kann jedoch in der
Einschätzung, dass für Chinas Interessen, die Suche nach einer Lösung
hat sich vorrangig geführt. China,
obwohl sie einen ständigen Sitz im Sicherheitsrat der Vereinten
Nationen haben, war noch nie ausgeübt eine zentrale Rolle in
internationalen Prozessen und zog es auf die wirtschaftlichen Aspekte
ihrer eigenen Entwicklung zu konzentrieren, aber die Aufgabe ist
chinesischen Ausland weit von fehlen. In
Afrika hat Peking eine Politik der Allianzen und nicht invasive
entwickelt, aber vor allem auf die Nutzung der Ressourcen basiert und
sich auf wirtschaftliche, sondern in außenpolitischen Fragen breiter. Die
Wahl der China wurde offiziell im Einklang mit der von Russland, auf
der Grundlage der Wunsch, nicht in die inneren Angelegenheiten
einzumischen. In
Übereinstimmung mit diesem Aspekt der Intervention Russlands in Syrien
durch den Schutz von einem freundlichen Regierung, die die Verwendung
der einzige Militärbasis navy Moskau im Mittelmeerraum garantiert. So
Russlands Verhalten, wenn auch nicht akzeptabel, wenn aus dem Winkel
bewertete den Westen, ist es verständlich, und entlang der von Putin
hielt Linien entwickelt. Der
chinesische Vorschlag scheint jedoch eine Überraschung für die übliche
Wirkungsweise der chinesischen Diplomatie, der verwendet wird, um an der
Seitenlinie in den großen internationalen Streitigkeiten bleiben. Peking
entscheidet daher, die Arena der internationalen Beziehungen sucht
jetzt eine führende Rolle geben, kann er davon aus, dass die Befreiung
von der hohen Leistung, die lange sucht. Der
Umzug ist unerwartet, aber es wurde erwartet, dass früher oder später,
versucht China, um im Endeffekt in den Verhandlungen einer Veranstaltung
wichtig und symbolträchtigen, wie Syrien in Kraft. Peking
spielte sehr diplomatisch: Wenn das Ziel, das sich ergab würde nicht
erreicht werden, die diplomatische Glaubwürdigkeit der China als
Schauspieler von internationaler Bedeutung, könnte die Größe neu
bestimmt zu verlassen, aber ein Erfolg, auch teilweise, den Start geben
könnte eine neue Dimension auf dem diplomatischen Szene. Es
ist bezeichnend, dass China die einzige diplomatische Lösung der Krise
als militärischer Akteur gewählt, ohne sich auch nur unter dem Banner
der Vereinten Nationen umrahmt. Dieser
Faktor gibt an, dass die Absicht von Peking ist im Wesentlichen auf
eine diplomatische Lösung ausschließlich dazu beitragen, in diesem Sinne
ist die Einladung an den Gipfel auf chinesischem Boden durchführen wird
als klares Indiz für den Willen der Führung der chinesischen Regierung,
die will, erste Betrieb, möglicherweise außerhalb der vom Sicherheitsrat genehmigte Abkommen. Die
Absicht ist, das Timing und die Ergebnisse des Treffens zu
beschleunigen, um Informationen in der Welt nach der Tatsache ergeben,
ohne irgendeine Störung. Die
chinesische Haltung ist nicht auf jedes Beteiligten von internationaler
Tragweite, die Vereinigten Staaten, dann Russland und die Europäische
Union unterschätzt werden, in erster Linie; weil
ein großen Auftritt in der Diplomatie, die von den Rändern, in dem es
von selbst verbannt, legt China, dank seiner Wirtschaftskraft und die
wachsende militärische Stärke, in einem neuen einflussreicher über das
globale Gleichgewicht der zukünftigen Welt.
Pékin se propose comme un négociateur de la crise syrienne: une augmentation en Chine à jouer un plus important
Les
nouvelles que la Chine a déclaré sa volonté d'intervenir dans le
processus de paix syrienne, d'hébergement des membres du gouvernement de
Damas et les représentants des forces de l'opposition, comme point de
départ pour les négociations de départ, ce qui pourrait conduire à un
règlement politique de la question syrienne, marque une nouveauté importante dans le monde diplomatique. En
fait, il est la première fois que le pays de la Chine intervient
directement dans une affaire dans laquelle aucun intérêt économique,
violant la règle cardinale de la conduite de la politique étrangère de
Pékin: pour ne pas interférer dans les affaires intérieures d'un État
étranger. Jusqu'à
présent, la guerre civile syrienne, qui a duré cinq ans, a été
considéré comme une question de politique interne entre Assad et ses
opposants, par le gouvernement chinois. Ce
changement d'adresse peut avoir été dictée à partir de la prise de
conscience que la Chine était, après l'entrée de la Russie dans le
conflit, désormais la seule superpuissance avoir aucun rôle dans cette
affaire. Ce
facteur serait déroger au gouvernement de Pékin à partir de ses propres
lignes directrices en matière de politique étrangère, de prendre un
rôle de premier plan dans l'affaire syrienne. L'importance
du conflit à l'équilibre du monde peut, cependant, ont abouti à
l'évaluation que, pour les intérêts de la Chine, la recherche d'une
solution est devenue primordiale. Chine,
bien qu'ils aient un siège permanent au Conseil de sécurité des Nations
Unies, n'a jamais exercé un rôle central dans les processus
internationaux, préférant se concentrer sur les aspects économiques de
leur propre développement, mais la tâche est chinois à l'étranger loin d'être absente. En
Afrique, Pékin a développé une politique d'alliances commerciales
plutôt envahissantes, mais repose essentiellement sur l'exploitation des
ressources et de se concentrer sur le développement économique, plutôt
sur les questions de politique étrangère plus large. Le
choix de la Chine était officiellement en ligne avec celle de la
Russie, fondé sur le désir de ne pas interférer dans les affaires
intérieures. Conformément
à cet aspect de l'intervention de la Russie en Syrie couvert par la
protection d'un gouvernement ami, qui garantit l'utilisation de la seule
marine de la base militaire de Moscou dans la région méditerranéenne. Donc,
le comportement de la Russie, bien que pas acceptable lorsqu'elle est
évaluée sous l'angle de l'ouest, il est compréhensible et développé le
long des lignes détenues par Poutine. La
proposition de la Chine, cependant, apparaît comme une surprise pour le
mode d'action habituel de la diplomatie chinoise, utilisé pour rester
sur la touche dans les grands conflits internationaux. Pékin
choisit donc d'entrer dans l'arène des relations internationales
cherchent maintenant un rôle de premier plan, peut-il suppose que le
soulagement de haute puissance qui cherche longtemps. Le
déménagement est inattendu, mais il était prévu que, tôt ou tard, la
Chine essaie d'entrer en vigueur dans les négociations d'un événement
important et emblématique, comme la Syrie. Pékin
a joué très diplomatiquement: si l'objectif qui lui-même a donné ne
serait pas atteint, la crédibilité diplomatique de la Chine comme un
acteur d'importance internationale, pourrait terminer en redimensionnée,
mais un succès, même partielle, pourrait donner le départ une nouvelle dimension sur la scène diplomatique. Il
est significatif que la Chine a choisi la seule solution diplomatique à
la crise, sans se en tant qu'acteur militaire, également encadrée
seulement sous la bannière des Nations Unies. Ce
facteur indique que l'intention de Pékin est de contribuer sensiblement
à une solution diplomatique exclusivement, dans ce sens, l'invitation à
effectuer le sommet sur le sol chinois apparaît comme une indication
claire de la volonté de la direction du gouvernement chinois, qui veut exploiter le premier, peut-être en dehors des accords approuvés par le Conseil de sécurité. L'intention
est d'accélérer le calendrier et l'issue de la réunion pour donner des
informations sur le monde après le fait, sans aucune interférence. L'attitude
chinoise est de ne pas être sous-estimée par tout acteur de portée
internationale, en premier lieu les Etats-Unis, la Russie et l'Union
européenne; car
une grande entrée dans la diplomatie, en provenance des marges dans
laquelle il a été relégué par lui-même place, la Chine, grâce à sa
puissance économique et la force militaire croissante, dans un nouveau
plus influent sur l'équilibre global du monde futur.
Pequim oferece-se como um negociador da crise síria: um aumento na China a desempenhar um cada vez mais importante
A
notícia de que a China tenha declarado a sua disponibilidade para
intervir no processo de paz sírio, hospedagem membros do governo de
Damasco e os representantes das forças da oposição, como ponto de
partida para as negociações, que poderia levar a uma solução política da
questão síria, marca um novidade importante no mundo diplomático. Na
verdade, é a primeira vez que o país de China intervém diretamente numa
questão em que nenhum interesse econômico, violando a regra fundamental
da condução da política externa de Pequim: a não interferir nos
assuntos internos de um Estado estrangeiro. Até
agora, a guerra civil síria, que já dura há cinco anos, foi considerada
apenas como uma questão de política interna entre Assad e seus
adversários, pelo governo chinês. Esta
mudança de endereço pode ter sido ditada a partir da percepção de que a
China foi, após a entrada da Rússia no conflito, agora a única
superpotência não ter nenhum papel na matéria. Este
fator poderia derrogar o governo de Pequim a partir de suas próprias
orientações em matéria de política externa, para assumir um papel de
liderança na questão síria. A
importância do conflito para o equilíbrio mundial pode, no entanto,
resultaram na avaliação de que, para os interesses da China, a busca de
uma solução tornou-se primordial. China,
apesar de ter um assento permanente no Conselho de Segurança das Nações
Unidas, nunca exerceu um papel central nos processos internacionais,
preferindo concentrar-se nos aspectos económicos do seu próprio
desenvolvimento, mas a tarefa é chinês no exterior longe ausente. Na
África, Pequim tem desenvolvido uma política de alianças empresariais,
em vez invasivos, mas baseada principalmente na exploração de recursos e
foco em economia, em vez de questões de política externa mais ampla. A escolha da China foi formalmente em linha com o da Rússia, com base no desejo de não interferir nos assuntos internos. Consistente
com este aspecto da intervenção da Rússia na Síria abrangido pela
protecção de um governo amigável, o que garante o uso do único navy base
militar de Moscou no Mediterrâneo. Assim,
o comportamento da Rússia, embora não seja aceitável quando avaliada do
ponto de vista do oeste, é compreensível e desenvolvido ao longo das
linhas detidas por Putin. A
proposta chinesa, no entanto, aparece como uma surpresa para o modo
usual de ação da diplomacia chinesa, usada para ficar à margem das
grandes disputas internacionais. Pequim
escolhe, pois, a entrar na arena das relações internacionais que
procuram agora um papel de liderança, ele consegue assume que alívio de
alta potência que procura muito tempo. O
movimento é inesperado, mas esperava-se que, mais cedo ou mais tarde, a
China tenta entrar em vigor nas negociações de um evento importante e
emblemática, como a Síria. Pequim
jogou muito diplomaticamente: se o objetivo que se deu não seria
alcançado, a credibilidade diplomática da China como um ator de
importância internacional, poderia sair redimensionada, mas um sucesso,
mesmo parcial, poderia dar o início uma nova dimensão na cena diplomática. É
significativo que a China escolheu a única solução diplomática para a
crise, sem se como um actor militar, também enquadrado apenas sob a
bandeira das Nações Unidas. Esse
fator indica que a intenção de Pequim é contribuir substancialmente
para uma solução diplomática exclusivamente, neste sentido, o convite
para a realização da cimeira em solo chinês aparece como uma indicação
clara da vontade da liderança do governo chinês, que quer operam em primeiro lugar, possivelmente fora dos acordos aprovados pelo Conselho de Segurança. A
intenção é acelerar o calendário e os resultados da reunião para dar
informações para o mundo após o fato, sem qualquer interferência. A
atitude chinesa não deve ser subestimado por qualquer ator de
importância internacional, em primeiro lugar os Estados Unidos, em
seguida, a Rússia ea União Europeia; porque
uma grande entrada na diplomacia, provenientes das margens em que foi
relegado por si só, coloca a China, graças ao seu poder econômico ea
crescente força militar, em uma nova e mais influente sobre o equilíbrio
global do mundo futuro.
Пекин предлагает себя в качестве переговорщика сирийского кризиса: увеличение в Китае, чтобы играть более важную
О
том, что Китай заявил о своей готовности вмешаться в сирийской мирного
процесса, хостинг членов правительства в Дамаске и представителей
оппозиционных сил, а отправной точкой для переговоров, которые могут
привести к политическому урегулированию сирийского вопроса, помечает Важным новшеством в дипломатическом мире. На
самом деле это первый раз, когда страна Китай вмешивается
непосредственно в дела, в которых нет экономический интерес, нарушив
основное правило поведения внешней политики Пекина: не не вмешиваться в
внутренние дела иностранного государства. До
сих пор, Сирийской гражданская война, которая длится уже пять лет,
считался просто как вопрос внутренней политики между Асадом и его
противниками, со стороны китайского правительства. Это
изменение адреса может быть продиктовано от реализации, что Китай был,
после вступления России в конфликте, в настоящее время единственной
сверхдержавы, не имеют никакой роли в этом вопросе. Этот
фактор будет отступать от пекинского правительства от собственных
принципов ее внешней политики, чтобы взять на себя ведущую роль в
сирийском деле. Важность
конфликта в мировом балансе может, однако, привело к оценке, что для
интересов Китая, поиск решения стала первостепенное значение. Китай,
хотя они имеют постоянное место в Совете Безопасности Организации
Объединенных Наций, никогда не осуществляла центральную роль в
международных процессах, предпочитая сосредоточиться на экономических
аспектах своего развития, но задача китайский за рубежом недалеко от отсутствует. В
Африке, Пекин разработал политику деловых союзов, а инвазивных, но
главным образом на основе использования ресурсов и сосредоточиться на
экономических, а по вопросам внешней политики шире. Выбор Китая формально в соответствии с тем, что из России, основывается на стремлении не вмешиваться во внутренние дела. В
соответствии с этим аспектом российского вмешательства в Сирии,
охваченного защитой дружественного правительства, которое гарантирует
использование только военная база военно-морского флота Москве в
Средиземном море. Так
поведением России, хотя и не приемлемым, когда оценивается с точки
зрения Запада, то понятно, и разработали вдоль линий, проведенных
Путиным. Китайский
предложение, однако, вызывает удивление в обычном режиме действия
китайской дипломатии, останавливался на обочине в крупных международных
споров. Пекин
выбирает поэтому выходить на арену международных отношений в настоящее
время ищут ведущую роль, может он предполагает, что облегчение от
высокой мощности, который стремится долго. Этот
шаг является неожиданным, но ожидалось, что рано или поздно, Китай
пытается войти в силу в переговорах события важного и символический, как
Сирия. Пекин
играет очень дипломатично: если цель, которая дала себя не будет
достигнуто, дипломатический авторитет Китая в качестве актера
международного значения, может выйти из изменен, но успех, даже
частичное, может дать начало новое измерение в дипломатической арене. Показательно,
что Китай выбрал только дипломатическое решение кризиса, без себя в
качестве военного актера, также оформлена только под эгидой Организации
Объединенных Наций. Этот
фактор указывает, что намерение Пекина внести существенный вклад в
дипломатическое решение исключительно в этом смысле приглашение провести
саммит на китайской земле появляется как четким указанием воли
руководства китайского правительства, которое хочет работать во-первых, возможно, за пределами соглашений, утвержденных Советом Безопасности. Намерение
состоит в ускорении сроков и исход встречи, чтобы дать информацию в
мире после самом деле, без какого-либо вмешательства. Китайский
отношение не следует недооценивать любого актера международного
концерна, в первую очередь Соединенные Штаты, то Россия и Европейский
Союз; потому
что великий вход в дипломатии, исходя из краев, в котором он был
понижен по себе, ставит Китай, благодаря своей экономической мощи и
военной силы растущего в новый более влиятельным о глобальном балансе
будущего мира.
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