Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

lunedì 31 marzo 2014

Putin ha vinto?

Mentre la Russia sta ritirando le truppe, si preparano le trattative per arrivare se non ad una distensione, ad una pace, che possa permettere il ritorno dell’equilibrio nella regione ucraina. Tuttavia, nonostante la vittoria possa sembrare a vantaggio della Casa Bianca, che, con la tattica delle sanzioni e senza la minaccia dell’intervento militare, sembra avere ricondotto il Cremlino alla ragione, alla fine chi ha raggiunto lo scopo principale è stato proprio Putin. Difficilmente, infatti, verrà soddisfatta la richiesta americana di ritirare le truppe russe dalla Crimea, che, anche formalmente, sebbene senza l’accordo di Kiev, ha sancito la decisione di passare con Mosca attraverso un referendum. Anche se le modalità della consultazione elettorale sono state del tutto discutibili, sarà difficile levare questa arma politica alla Russia. Per la Federazione Russa era fondamentale avere sotto la propria sovranità la principale base militare della marina, situata a Sebastopoli, nel pieno del mar Nero e sotto il controllo Ucraino, seppure vi fossero dei rigidi accordi che ne regolavano l’uso e l’affitto. Se le ragioni militari erano quelle più urgenti, subito dopo vi era la necessità di garantire alla Russia una sorta di cintura di sicurezza che impedisse una vicinanza troppo stretta con l’Europa e la NATO. Proprio in quest’ottica si collocano le proposte del Ministro degli Esteri Lavrov, che assumono, in realtà, una dimensione di veri e propri diktat. Quello che la Russia vuole dall’Ucraina, cioè da un paese sovrano, è che resti neutrale mediante il mancato ingresso nella UE e nel Patto Atlantico, che si dia una organizzazione federale dello stato , in modo da tutelare le minoranze russe. Se la prima richiesta appare comprensibile, in una dialettica senz’altro sbilanciata, la seconda sembra essere una via aperta ad altre soluzioni analoghe a quella della Crimea. Mosca, cioè, con la richiesta della creazioni di entità federali, a maggioranza russofona, mantiene in vita la possibilità di effettuare referendum che possano sancire il distacco da Kiev. Si comprende come si tratti di richieste irricevibili e che riportano la questione al punto di partenza. Putin ha fatto la prima mossa per il contatto diplomatico ed ha ritirato le truppe in modo da risultare accomodante, ma con queste condizioni non appare affatto sincero. La tattica del Cremlino è ancora una volta approfittare delle divergenze tra Europa ed USA, con un logoramento continuo, dopo quello militare ora sul fronte diplomatico. Nel mezzo sta l’Ucraina, paese indebolito da una instabilità politica endemica perché diviso al suo interno nel suo tessuto sociale e vittima di una crisi economica senza precedenti. Se all’inizio la Russia aveva accordato aiuti ingenti, ora Kiev può contare sui programmi finanziari degli USA e della UE, che devono tenere conto di un sottosviluppo elevato, aggravato da una corruzione che minaccia l’impianto stesso dello stato. Per l’occidente sarebbe importante agire in maniera concreta in Ucraina per contrastare l’azione di Putin che punta alla dissoluzione del paese confinante. Nonostante questo scenario, che vede in vantaggio Putin, nell’area circoscritta strettamente dalla crisi, sul piano globale Washington, seppure in modo confuso, ha dimostrato di potere isolare la Russia. Se dal punto di vista economico non vi erano poi grandi dubbi, a causa dell’arretratezza del sistema industriale russo, che necessita delle merci occidentali per potere andare avanti ed anche il sistema finanziario poteva essere messo sotto attacco per i grandi capitali esportati nell’ovest del mondo, l’impresa della Casa Bianca è stata, invece, l’isolamento di Mosca all’interno del panorama internazionale. Neppure la Cina si è schierata con la Russia, sempre in linea con il proprio intendimento di non interferire con i problemi interni delle altre nazioni, Pechino non ha gradito l’invasione della Crimea, così come l’India. Quindi no vi è stata lacuna nazione che ha apertamente appoggiato Mosca. Questo fatto forse non è stato calcolato da Putin o se è stato calcolato, è stato ritenuto comunque un rischio che valeva la pena correre per avere la Crimea. Ma questo aspetto sul lungo periodo è fortemente condizionante per una nazione che vuole riprendere il ruolo di grande potenza e non può limitarsi all’autarchia, ne economica e ne tantomeno politica. Quindi si può dire che sul breve periodo e sugli obiettivi immediati Mosca ha vinto, ma sul medio e soprattutto sul lungo periodo la partita è del tutto aperta e la Russia non appare favorita. Sugli sviluppi delle trattative peseranno molti argomenti, anche il risultato elettorale ucraino, che non renderanno il negoziato ne agevole ne veloce, aprendo anche a nuovi scenari di crisi, che, questa volta, vedranno gli USA difficilmente impreparati.

Putin won?

While Russia is withdrawing troops , prepare for negotiations if they do not get to a relaxation , a peace which would allow the return of the balance in the Ukrainian region . However, despite the victory may seem to benefit the White House, which , with the tactics of sanctions and without the threat of military intervention , the Kremlin seems to have brought back to reason, in the end who has achieved the main goal was just Putin. Hardly, in fact, be satisfied the American request to withdraw Russian troops from the Crimea , which , formally , although without the agreement of Kiev, has sanctioned the decision to proceed with Moscow through a referendum. Although the mode of election were quite questionable , it will be difficult to raise this political weapon to Russia. For the Russian Federation, it was essential to have under its sovereignty the main military base of the marina, located in Sevastopol, in the heart of the Black Sea under Ukrainian control , although there were the strict agreements that regulated the use and rent. If the military reasons were the most urgent , soon after there was a need to ensure Russia a sort of safety belt that would prevent a too close proximity with Europe and NATO. With this in mind rank the proposals by the Foreign Minister Lavrov, assume that , in reality , a dimension of real diktat . What Russia wants Ukraine , that is a sovereign country , is that it remains neutral through non- entry into the EU and the North Atlantic Treaty , which gives a federal organization of the state, in order to protect Russian minorities . If the first request is understandable , in a dialectic certainly unbalanced , the second seems to be a way open to other solutions similar to that of the Crimea. Moscow , that is, with the request for the creation of federal entities , the Russian-speaking majority , keeps alive the possibility of a referendum that could establish the detachment from Kiev. It is understandable that it is inadmissible and requests that report the matter to the starting point. Putin made the first move for diplomatic contact and withdrew the troops in order to be accommodating, but these conditions do not appear at all sincere. The tactics of the Kremlin is once again take advantage of the differences between Europe and the USA, with a continuous attrition , after the military now on the diplomatic front . In the middle is the Ukraine, a country weakened by endemic political instability because internally divided in its social fabric and the victim of an unprecedented economic crisis . If at the beginning Russia had granted substantial aid , Kiev can now count on the financial programs of the U.S. and the EU , which must take into account a high underdevelopment , compounded by corruption that threatens the same facility in the state. To the west it would be important to act in a concrete way to Ukraine to counteract the action of Putin pointing to the dissolution of the neighboring country . Despite this scenario , which sees ahead Putin, in strictly circumscribed by the crisis, Washington at the global level , albeit in a confused way, has shown the ability to isolate Russia . If, from the economic point of view there were doubts then great , because of the backwardness of the Russian industrial system , which requires of western goods to be able to go forward and also the financial system could be under attack for major capital exported to the West of the world , the company has been in the White House , however, the isolation of Moscow on the international scene . Even China has sided with Russia, always in line with its intention not to interfere with the internal problems of other nations , Beijing did not like the invasion of the Crimea, as well as India . So there was no gap in the nation that has openly supported Moscow. This fact may not have been calculated by Putin or if it has been calculated , it was felt , however, a risk that was worth running for the Crimea. But this aspect of the long-term is strongly conditioning for a nation that wants to take over the role of great power and can not be limited to self-sufficiency , and it nor will economic policy . So we can say that in the short term and the immediate objectives Moscow won , but in the medium and especially long-term , the game is completely open and Russia appears favored . Developments in the negotiations will weigh many topics , including the Ukrainian election result , which does not make it easy negotiated it fast , opening up to new crisis scenarios , which , this time , the U.S. will hardly unprepared.

Putin ganó?

Mientras que Rusia está retirando tropas, prepararse para las negociaciones si no se llega a una relajación , una paz que permita a la devolución del saldo en la región de Ucrania . Sin embargo , a pesar de la victoria que puede parecer a beneficio de la Casa Blanca, que , con la táctica de sanciones y sin la amenaza de una intervención militar, el Kremlin parece haber traído de vuelta a la razón, en el extremo que se ha logrado el objetivo principal era simplemente Putin. Difícilmente, de hecho, ser satisfecha la petición estadounidense de retirar las tropas rusas de la guerra de Crimea , que , formalmente , aunque sin el acuerdo de Kiev, ha sancionado la decisión de proceder con Moscú a través de un referéndum. Aunque el modo de elección eran bastante cuestionable, será difícil plantear esta arma política para Rusia. Para la Federación de Rusia , era esencial tener bajo su soberanía la principal base militar de la marina, ubicado en Sebastopol , en el corazón del Mar Negro bajo el control de Ucrania , aunque no fueron los estrictos acuerdos que regulaban el uso y alquiler. Si las razones militares eran los más urgentes , poco después de que había una necesidad de garantizar a Rusia una especie de cinturón de seguridad que impida que una demasiado estrecha proximidad con Europa y la OTAN . Con esto en mente rango de las propuestas del ministro de Relaciones Exteriores Lavrov , suponen que , en realidad, una dimensión de la imposición real. Lo que Rusia quiere que Ucrania , que es un país soberano , es que sigue siendo neutral a través de la no entrada en la Unión Europea y el Tratado del Atlántico Norte , lo que da una organización federal del Estado, con el fin de proteger a las minorías rusas. Si la primera petición es comprensible, en una dialéctica sin duda no balanceada , el segundo parece ser un camino abierto a otras soluciones similares a la de la guerra de Crimea . Moscú, es decir, con la solicitud de la creación de entidades federales , la mayoría de habla rusa , mantiene viva la posibilidad de un referéndum que podría establecer el desapego de Kiev. Es comprensible que es inadmisible y pide que informen al respecto al punto de partida . Putin dio el primer paso para el contacto diplomático y retiró las tropas con el fin de ser servicial , pero estas condiciones no aparecen en absoluto sincera. La táctica del Kremlin es una vez más se aprovechan de las diferencias entre Europa y los EE.UU. , con un desgaste continuo, después que los militares ahora en el frente diplomático . En el medio está la Ucrania, un país debilitado por la inestabilidad política endémica debido dividida internamente en su tejido social y de la víctima de una crisis económica sin precedentes. Si a principios Rusia había concedido una ayuda sustancial , Kiev ahora puede contar con los programas financieros de los EE.UU. y la UE , que debe tener en cuenta una gran subdesarrollo , agravado por la corrupción que amenaza la misma instalación en el estado. Hacia el oeste , sería importante actuar de manera concreta a Ucrania para contrarrestar la acción de Putin apuntando a la disolución del país vecino. A pesar de este escenario , que ve por delante Putin , en estrictamente circunscrito por la crisis , Washington a nivel mundial, aunque de manera confusa , se ha demostrado la capacidad de aislar a Rusia . Si , desde el punto de vista económico, no había dudas , entonces genial , por el atraso del sistema industrial de Rusia , lo que requiere de los bienes occidentales para poder seguir adelante y también el sistema financiero podría ser atacado por las principales capitales exportados a Occidente del mundo, la compañía ha estado en la Casa Blanca, sin embargo, el aislamiento de Moscú en la escena internacional . Incluso China ha puesto del lado de Rusia, siempre de acuerdo con su intención de no interferir en los problemas internos de otras naciones , Beijing no le gustaba la invasión de la península de Crimea , así como la India. Así que no había espacio en la nación que ha apoyado abiertamente Moscú. Este hecho no puede haber sido calculado por Putin o si se ha calculado , se consideró , sin embargo , un riesgo que valía la pena correr por la guerra de Crimea . Pero este aspecto de la de largo plazo es fuertemente acondicionado para una nación que quiere asumir el papel de gran potencia y no puede limitarse a la autosuficiencia , y ni tampoco la política económica. Así que podemos decir que en el corto plazo y los objetivos inmediatos de Moscú ganó, pero en el mediano y largo plazo - sobre todo , el juego es completamente abierto y Rusia parece favorecidos . Evolución de las negociaciones tendrá un peso de muchos temas, incluyendo el resultado de las elecciones de Ucrania , lo que no lo hacen fácil lo negoció rápido, abriéndose a nuevos escenarios de crisis , que , esta vez , los EE.UU. casi sin preparación .

Putin hat gewonnen?

Während Russland Abzug der Truppen , die Vorbereitungen für Verhandlungen , wenn sie nicht zu einer Entspannung , einen Frieden, der die Rückkehr der Balance in der ukrainischen Region erlauben würde, zu bekommen. Doch trotz des Sieges zu sein scheint , das Weiße Haus , das mit der Taktik von Sanktionen und ohne die Gefahr einer militärischen Intervention , scheint der Kreml am Ende, die das Hauptziel erreicht hat, wieder zur Vernunft gebracht haben , war einfach Putin profitieren. Wohl kaum, in der Tat, den amerikanischen Wunsch , die russischen Truppen von der Krim , die formal zwar ohne Zustimmung von Kiew, hat sich entschieden, mit Moskau durch ein Referendum gehen sanktioniert zurückzutreten erfüllt werden. Obwohl der Modus der Wahl waren ziemlich fragwürdig , wird es schwierig sein, diese politische Waffe, um Russland zu erhöhen . Für die Russische Föderation , war es wichtig, unter seiner Hoheit der Hauptmilitärbasisauf den Yachthafen , in Sewastopol , im Herzen der ukrainischen Schwarzmeer unter Kontrolle zu haben , obwohl es die strengen Vereinbarungen, reguliert den Gebrauch und die Miete. Wenn die militärischen Gründen waren die dringendsten , bald nach gab es eine Notwendigkeit , um sicherzustellen, Russland eine Art Sicherheitsgurt , die eine Nähe zu Europa und NATO verhindern würde. In diesem Sinne Rang die Vorschläge des Außenministers Lawrow , davon ausgehen, dass in Wirklichkeit eine Dimension von Echt Diktat . Was Russland will der Ukraine, ist, dass ein souveränes Land ist , dass es neutral bleibt durch kein Eintritt in die EU und der Nordatlantikvertrags , die eine föderale Organisation des Staates gibt , um die russischen Minderheiten zu schützen. Wenn die erste Anfrage ist verständlich , in einem dialektischen sicherlich unausgewogen, scheint der zweite ein Weg offen für andere Lösungen ähnlich der von der Krim sein . Moskau, das heißt, mit der Bitte, für die Schaffung von föderalen Einheiten , die russischsprachige Mehrheit , am Leben hält, die Möglichkeit einer Volksabstimmung , die die Loslösung von Kiew begründen könnten . Es ist verständlich, dass es unzulässig ist und fordert, dass die Angelegenheit berichten der Ausgangspunkt ist . Putin machte den ersten Schritt für diplomatische Kontakte und zog die Truppen , um kulant , aber diese Bedingungen nicht bei allen aufrichtig erscheinen . Die Taktik der Kreml wieder nutzen die Unterschiede zwischen Europa und den USA, mit einem kontinuierlichen Fluktuation, nach dem Militär jetzt an der diplomatischen Front . In der Mitte ist die Ukraine, ein Land durch die endemische politische Instabilität geschwächt , weil intern in seiner Sozialstruktur und dem Opfer einer beispiellosen Wirtschaftskrise unterteilt. Wenn am Anfang hatte Russland erhebliche Beihilfen kann Kiew nun auf den Finanzierungsprogrammen der USA und der EU zählen , die Berücksichtigung eines hohen Unterentwicklung, Korruption , die die gleiche Anlage in den Zustand droht verschärft nehmen müssen . Im Westen wäre es wichtig, in einer konkreten Art und Weise in die Ukraine zu handeln, um die Wirkung von Putin , der auf die Auflösung des Nachbarlandes entgegenzuwirken. Trotz dieses Szenario, das sieht Putin vor , in der Krise , Washington auf der globalen Ebene , wenn auch in einer konfusen Weise streng begrenzte, hat die Möglichkeit, Russland zu isolieren gezeigt . Wenn von der wirtschaftlichen Standpunkt aus gab es Zweifel dann groß , wegen der Rückständigkeit der russischen Industriesystem , das von westlichen Waren benötigt, um in der Lage, nach vorne zu gehen und auch das Finanzsystem könnte unter Angriff für große Kapital in den Westen exportiert sein der Welt , hat das Unternehmen im Weißen Haus gewesen , aber die Trennung von Moskau auf der internationalen Bühne . Selbst China hat mit Russland einseitig, immer im Einklang mit ihrer Absicht , nicht mit den internen Problemen anderer Nationen einzumischen, hat Peking nicht, wie die Invasion der Krim, sowie Indien . So gab es keine Lücke in der Nation, die offen unterstützt hat Moskau. Diese Tatsache kann nicht von Putin berechnet worden sind oder wenn es berechnet wurde, wurde es fühlte sich jedoch ein Risiko , die es wert Rennen um die Krim war . Aber dieser Aspekt der langfristige stark Anlage für eine Nation , die über die Rolle von großer Macht zu übernehmen will und kann nicht auf die Selbstversorgung beschränkt werden, und es noch werden Wirtschaftspolitik. So können wir sagen , dass in der kurzen Laufzeit und der unmittelbaren Ziele Moskau gewonnen, aber in den mittleren und vor allem langfristige , ist das Spiel völlig offen und Russland erscheint begünstigt. Die Entwicklungen in den Verhandlungen werden viele Themen , einschließlich der ukrainischen Wahlergebnis , das macht es nicht einfach ausge es schnell wiegen, öffnen sich neue Krisenszenarien , die, dieses Mal wird die US kaum unvorbereitet.

Poutine a gagné?

Alors que la Russie se retire des troupes , préparer les négociations si elles n'obtiennent pas un relâchement , une paix qui permettrait le retour de l' équilibre dans la région ukrainienne . Cependant , malgré la victoire peut sembler au profit de la Maison Blanche, qui , avec les tactiques de sanctions et sans la menace d'une intervention militaire , le Kremlin semble avoir ramené à la raison , à la fin qui a atteint l'objectif principal était juste Poutine . A peine , en effet , être satisfait à la demande du gouvernement américain de retirer les troupes russes de Crimée , qui , officiellement , bien que sans l'accord de Kiev , a sanctionné la décision de procéder à Moscou par un référendum . Bien que le mode d'élection étaient assez douteux , il sera difficile de soulever cette arme politique en Russie . Pour la Fédération de Russie , il était essentiel d'avoir sous sa souveraineté la principale base militaire du port de plaisance , située à Sébastopol , en plein cœur de la mer Noire sous contrôle ukrainien , mais il y avait des accords stricts qui réglementent l'utilisation et le loyer. Si les raisons militaires étaient les plus urgents , peu de temps après , il était nécessaire de veiller à la Russie une sorte de ceinture de sécurité qui empêche une trop grande proximité avec l'Europe et l'OTAN . Avec cela à l'esprit rang les propositions du ministre des Affaires étrangères Lavrov , supposent que , en réalité , une dimension de véritable diktat . Qu'est-ce que la Russie veut l'Ukraine , qui est un pays souverain , c'est qu'il reste neutre par la non- entrée dans l'UE et le Traité de l'Atlantique Nord , ce qui donne une organisation fédérale de l'Etat , afin de protéger les minorités russes . Si la première demande est compréhensible , dans une dialectique certainement déséquilibrée , la seconde semble être une porte ouverte à d'autres solutions similaires à celle de la Crimée . Moscou , qui est, avec la demande de création d'entités fédérales , la majorité russophone , maintient vivante la possibilité d'un référendum qui pourrait établir le détachement de Kiev . Il est compréhensible qu'il est inadmissible et demande que le rapport de la question au point de départ . Poutine a fait le premier pas pour un contact diplomatique et a retiré les troupes afin d'être accommodant , mais ces conditions ne semblent pas du tout sincère . La tactique du Kremlin est une fois de plus profiter des différences entre l'Europe et les Etats-Unis , avec une attrition continue , après que l'armée maintenant sur ​​le front diplomatique . Au milieu est de l'Ukraine , un pays affaibli par l'instabilité politique endémique en raison des dissensions internes dans son tissu social et la victime d'une crise économique sans précédent . Si au début la Russie avait accordé une aide substantielle , Kiev peut désormais compter sur les programmes financiers de l' États-Unis et l'UE , qui doit prendre en compte une forte sous-développement , aggravée par la corruption qui menace la même facilité dans l'état . A l'ouest , il serait important d'agir de manière concrète à l'Ukraine pour contrecarrer l'action de Poutine pointage à la dissolution du pays voisin . Malgré ce scénario , qui voit devant Poutine , dans strictement circonscrit par la crise , Washington au niveau mondial , mais d'une manière confuse , a démontré sa capacité à isoler la Russie . Si , du point de vue économique , il y avait des doutes alors grande , en raison de l'arriération du système industriel russe , ce qui nécessite des produits occidentaux pour pouvoir aller de l'avant et aussi le système financier pourrait être l'objet d'attaques de grande capitale exportés vers l'Occident du monde , la société a été à la Maison Blanche , cependant, l'isolement de Moscou sur la scène internationale . Même la Chine a pris le parti de la Russie , toujours en phase avec son intention de ne pas interférer avec les problèmes internes des autres nations , Pékin n'aimait pas l'invasion de la Crimée , ainsi que l'Inde . Il n'y avait donc pas de lacune dans la nation qui a ouvertement soutenu Moscou . Ce fait peut-être pas été calculé par Poutine ou si elle a été calculée , il a été estimé , toutefois, un risque qui était la peine de courir pour la Crimée . Mais cet aspect de long terme est fortement conditionné pour une nation qui veut prendre le rôle de grande puissance et ne peut pas être limitée à l'auto- suffisance , et il ne sera politique économique . Donc nous pouvons dire que dans le les objectifs immédiats à court et à Moscou a gagné , mais à moyen et surtout à long terme , le jeu est complètement ouvert et la Russie semble privilégié . L'évolution des négociations pèseront de nombreux sujets , y compris le résultat de l'élection ukrainienne , ce qui ne facilite pas négocié rapidement, l'ouverture à de nouveaux scénarios de crise , qui, cette fois , les États-Unis ne seront guère préparés .

Putin ganhou?

Enquanto a Rússia é a retirada das tropas , se preparar para as negociações se não chegar a um relaxamento, uma paz que permitiria o retorno do equilíbrio na região ucraniana. No entanto, apesar da vitória pode parecer para beneficiar a Casa Branca, que , com as táticas de sanções e sem a ameaça de intervenção militar , o Kremlin parece ter trazido de volta à razão, no final, que alcançou o objetivo principal era Putin. Dificilmente, na verdade, ser satisfeito o pedido americano de retirar as tropas russas da Crimeia , que , formalmente , ainda que sem o acordo de Kiev, sancionou a decisão de prosseguir com Moscou através de um referendo . Embora o modo de eleição foram bastante questionável , será difícil levantar esta arma política para a Rússia. Pela Federação da Rússia , era essencial ter sob a sua soberania a principal base militar da marina, localizado em Sevastopol, no coração do Mar Negro sob o controle da Ucrânia , embora houvesse os acordos rigorosos que regulavam o uso e aluguel. Se as razões militares foram os mais urgente , logo depois houve uma necessidade de assegurar a Rússia uma espécie de cinto de segurança que impeça uma proximidade muito estreita com a Europa ea NATO. Com isto em mente classificação das propostas do Ministro dos Negócios Estrangeiros Lavrov , suponha que, na realidade , uma dimensão de diktat real. O que a Rússia quer que a Ucrânia , que é um país soberano , é que ele permanece neutro através da não- adesão à UE e do Tratado do Atlântico Norte, o que dá uma organização federal do Estado, a fim de proteger as minorias russas. Se o primeiro pedido é compreensível , num dialéctico certamente desequilibrada , o segundo parece ser um caminho aberto para outras soluções semelhantes à da Crimeia . Moscou , isto é, com o pedido para a criação de entidades federais , a maioria de língua russa , mantém viva a possibilidade de um referendo que poderia estabelecer o desapego de Kiev. É compreensível que é inadmissível e solicitações que relatam a questão ao ponto de partida. Putin deu o primeiro passo para o contato diplomático e retirou as tropas , a fim de se acomodar , mas essas condições não aparecem em tudo sincero. As táticas do Kremlin é mais uma vez aproveitar as diferenças entre a Europa e os EUA, com um atrito contínuo, depois que os militares agora na frente diplomática . No meio está a Ucrânia, um país enfraquecido por instabilidade política endémica porque dividido internamente em seu tecido social e que a vítima de uma crise econômica sem precedentes. Se no início a Rússia havia concedido um auxílio substancial , Kiev já pode contar com os programas financeiros de os EUA ea União Europeia, que deve levar em conta a alta subdesenvolvimento , agravado pela corrupção que ameaça a mesma facilidade no estado. Para o oeste , seria importante agir de forma concreta para a Ucrânia para neutralizar a ação de Putin que aponta para a dissolução do país vizinho. Apesar desse cenário , o que vê pela frente Putin , em estritamente limitado pela crise , Washington , a nível global, embora de uma forma confusa , tem demonstrado a capacidade de isolar a Rússia. Se , do ponto de vista econômico , havia dúvidas , então ótimo , por causa do atraso do sistema industrial russo , o que exige dos bens ocidentais para ser capaz de ir para a frente e também o sistema financeiro poderia estar sob ataque de grande capital exportado para o Ocidente do mundo, a empresa tem sido na Casa Branca , no entanto, o isolamento de Moscou no cenário internacional . Mesmo a China se alinhou com a Rússia, sempre em linha com a sua intenção de não interferir com os problemas internos de outras nações , Pequim não gostou da invasão da Criméia, bem como a Índia . Portanto, não houve diferença na nação que apoiou abertamente Moscou. Este fato pode não ter sido calculado por Putin , ou se tiver sido calculado , considerou-se , no entanto , um risco que valia a pena correr para a Criméia. Mas este aspecto do longo prazo é fortemente condicionado por uma nação que quer assumir o papel de grande poder e não pode ser limitada à auto-suficiência , e nem será a política econômica. Assim, podemos dizer que no os objectivos imediatos a curto prazo e Moscou venceu, mas a médio e principalmente a longo prazo , o jogo é completamente aberto e Rússia parece favorecida. A evolução das negociações vai pesar muitos temas , incluindo o resultado da eleição ucraniana , o que não se torna mais fácil negociar rápido, abrindo para novos cenários de crise , que , desta vez , os EUA dificilmente despreparados .

Путин победил?

Пока Россия вывод войск , подготовиться к переговорам , если они не получают к расслаблению , мира, который позволил бы возвращение баланса в украинском регионе. Тем не менее, несмотря на победу может показаться на благо Белый дом , который , с тактикой санкций и без угрозы военного вмешательства , Кремль , похоже, возвращается к причине , в конце концов , который достиг главной цели было просто Путин . Вряд ли, в самом деле, быть удовлетворены американскую заявку на вывод российских войск из Крыма , который , формально , хотя без согласия Киеве, санкционировал решение о продолжении Москве через референдум . Хотя режим выборов были вполне под вопросом, будет трудно поднять этот политическим оружием в Россию. Для Российской Федерации , это было важно иметь под его суверенитетом основной военной базы на пристань для яхт , расположенный в Севастополе , в самом сердце Черного моря под украинской контроля , хотя были строгие соглашения, которые регулируются использование и аренду. Если военные причины были наиболее актуальной , вскоре после того как была необходимость обеспечить России своего рода ремнем безопасности , что бы предотвратить слишком непосредственной близости с Европой и НАТО. Имея это в виду ранга в связи с предложениями министром иностранных дел Лавровым , предположим, что , на самом деле, измерение реального диктата. Что Россия хочет, чтобы Украина , которая является суверенной страной , является то, что он остается нейтральным через не- вступления в ЕС и Североатлантического договора , которая дает федеральный организацию государства , в целях защиты русскоязычного меньшинства . Если первый запрос и понятно, в диалектике , конечно несбалансированное , второй , кажется, путь открыт и для других решений похож на Крым. Москва, то есть, с просьбой о создании федеральных образований , русско- говорящий большинство , сохраняет живой возможность референдума , которые могли бы установить отряд из Киева. Понятно, что это недопустимо , и просит сообщить об этом в исходную точку . Путин сделал первый шаг для дипломатических контактов и удалился войска для того, чтобы быть любезным , но эти условия не появляется вообще искренне. Тактика Кремля в очередной раз воспользоваться различий между Европой и США , с непрерывным истощение, после военных сейчас на дипломатическом фронте . В серединеУкраина, страна ослаблена эндемического политической нестабильности , потому что внутренне разделены в его социальной структуры и жертвой беспрецедентного экономического кризиса. Если в начале Россия предоставила значительную помощь , Киев может теперь рассчитывать на финансовых программ США и ЕС , которые необходимо принимать во внимание высокий отсталости , которая усугубляется коррупцией , которая угрожает тот же объект в государстве. На западе это было бы важно действовать конкретным образом в Украину , чтобы противодействовать действие Путина , указывая на роспуска соседней страны. Несмотря этом сценарии , который видит впереди Путина , в строго ограниченный от кризиса , Вашингтон на глобальном уровне , хотя и в запутанном пути , показал способность изолировать Россию . Если , с экономической точки зрения были сомнения , то здорово, потому что отсталости российской промышленной системы , которая требует от западных товаров , чтобы иметь возможность идти вперед , а также финансовая система может быть под угрозой для основной капитал экспортируемой на Запад мира, компания была в Белом доме , однако, изоляция Москвы на международной арене . Даже Китай принял сторону России , всегда в соответствии с его намерении не вмешиваться во внутренние проблемы других народов , Пекин не нравится вторжение в Крыму , а также в Индии . Так что не было никакого зазора в стране , которая открыто поддержал Москву . Этот факт , возможно, не были рассчитаны на Путина или если он был рассчитан , было высказано мнение , однако, риск того, что стоило работает в Крым. Но этот аспект долгосрочной перспективе сильно кондиционирования для нации , которая хочет взять на себя роль великой державы и не может быть ограничено на самоокупаемость , и это и не будет экономическая политика . Таким образом, мы можем сказать, что в краткосрочной перспективе и ближайших целей Москва выиграла , но в среднесрочной и особенно долгосрочной перспективе , игра является полностью открытым и Россия оказывается выгодным. Динамика проведения переговоров будет весить много тем , в том числе украинской результате выборов , которые не позволяют легко договорная это быстро , открывая до новых сценариев кризиса, который , на этот раз , США вряд ли станут неподготовленных .