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giovedì 25 febbraio 2016
L'attuale situazione libica
Cinque anni dopo la fine del regime di Gheddafi, la Libia non è solo alle prese con la minaccia dello Stato islamico, ma per i suoi abitanti le difficoltà di tutti i giorni sono di ordine economico. Non che le due cose non siano connesse: le due amministrazioni che si dividono il paese che dovrebbero costruire un governo di unità nazionale, sono ancora alle prese con le divergenze politiche e, nel frattempo, non esercitano l’azione di governo. L’economia è in mano al mercato nero che crea inflazione, i lavoratori specializzati provenienti dagli altri paesi ritornano in patria, creando problemi in diversi settori, come quello della sanità ed l’industria edile è ferma per mancanza di fondi. La situazione economica potrebbe diventare un fattore estremamente destabilizzante e favorire la presenza dello Stato islamico. In questo scenario il governo di Tripoli e quello di Tobruk stentano a trovare un’intesa e mantengono separate le rispettive forze armate, che separate non possono combattere il califfato. La presenza dei fondamentalisti islamici rappresenta un pericolo concreto per il paese libico e, di conseguenza, per i paesi occidentali, primi fra tutti, quelli affacciati sul Mediterraneo. Il pericolo concreto è che le forze dello Stato islamico abbiano saccheggiato gli arsenali di Gheddafi, ma non soltanto quelli contenenti armi convenzionali, ma specialmente quelli contenenti armamenti chimici e forse nucleari. Progettare un attacco con questi armamenti dal Golfo della Sirte verso il paese italiano sembra essere una possibilità non troppo remota. Sulla questione dell’intervento occidentale in Libia le posizioni non sono univoche: se gli Stati Uniti hanno già condotto raid aerei sulle forze del califfato, non lo hanno potuto fare dalle basi italiane, ma partendo da quelle inglesi, con difficoltà tecniche legate ai rifornimenti in volo di non poco conto. L’italia, che è il paese maggiormente interessato all’evoluzione della situazione libica, mantiene una posizione giudicata anche troppo prudente, ma che ha una sua giustificazione evidente. Roma richiede, per impegnarsi in prima persona e quindi per concedere la proprie basi , una copertura delle Nazioni Unite o, almeno, un accordo con i paesi occidentali, che non ripeta la sciagurata gestione del periodo successivo alla caduta di Gheddafi. In ogni caso, come hanno difficoltà i due governi libici a trovare una sintesi, la situazione si ripete nel consesso occidentale, dove sembra cominciato il procedere ognuno per proprio conto; infatti dopo le operazioni aeree statunitensi, pare che forze speciali francesi siano sul terreno segretamente per difendere le installazioni di aziende della Francia, senza alcun coordinamento con gli alleati. Questa situazione sembra la ripetizione di cinque anni fa, quando fu proprio la Francia la più attiva nella guerra al colonnello, per l’ambizione di rimpiazzare l’Italia negli accordi energetici. Se allora mancava un progetto condiviso, basato sopratutto sul futuro del paese, ora la situazione sembra ripetersi in un contesto con i due attori politici del paese in evidente difficoltà a raggiungere un accordo. Secondo molti analisti un impegno diretto di forze occidentali contro lo Stato islamico, nel paese libico, avrebbe più controindicazioni rispetto ai vantaggi: il richiamo di nuovi combattenti pronti a misurarsi contro gli occidentali nelle file del califfato, sarebbe il pericolo maggiore con l’ovvia conseguenza di un prezzo elevato in vite umane. Per scongiurare questa possibilità sarebbe preferibile fornire aiuto ai combattenti libici, che potrebbero impegnarsi in prima persona per liberare il proprio paese. L’aiuto non dovrebbe essere, questa volta soltanto di tipo militare, ma sopratutto politico, per fornire le strutture necessarie, sia materialmente, che dal punto di vista formativo al nascente sistema di governo libico. Prima di ciò è però necessario uno sforzo diplomatico maggiore di quello prodotto fino ad ora, che permetta l’unità delle forze politiche locali in un quadro di unione nazionale dettata dalle condizioni di emergenza; il tutto in un contesto assolutamente democratico, che dovrà essere protetto, allora si anche con la presenza sul territorio della Libia di personale militare per affiancare le forze regolari contro ogni possibile tentativo di ricomparsa di ragioni divisive per l’unità del paese, viceversa una soluzione praticabile è quella sempre valida di creare stati separati sulla divisione attuale esistente: un espediente che permetterebbe una maggiore velocità, ma che aprirebbe tutta una serie di nuove situazioni sulle problematiche delle alleanze e degli accordi commerciali ed energetici.
The current situation in Libya
Five
years after the end of the Gaddafi regime, Libya is not only struggling
with the threat of the Islamic state, but for the inhabitants of the
difficulties of everyday life are economic. Not
that the two are not connected: the two administrations that share the
country should build a government of national unity, are still
struggling with political differences and, in the meantime, do not
exercise government action. The
economy is in the hands of the black market that creates inflation,
skilled workers from other countries returning to their country,
creating problems in various sectors, such as health care and the
construction industry is at a standstill for lack of funds. The economic situation could become an extremely destabilizing factor and encourage the presence of the Islamic state. In
this scenario the government of Tripoli and Tobruk to struggle to find
common ground and keep separate their armed forces, which separate can
not fight the caliphate. The
presence of Islamic fundamentalists is a real danger for the Libyan
country and, consequently, for the Western countries, first of all,
those bordering the Mediterranean. The
real danger is that the forces of the Islamic State have looted the
arsenals of Gaddafi, but not only those containing conventional weapons,
but especially those containing chemical and possibly nuclear weapons. Plan
an attack with these armaments from the Gulf of Sirte towards the
Italian country seems to be a possibility not too remote. On
the Western intervention in Libya issue positions are not unique: if
the United States has already conducted air raids on the Caliphate
forces, they have been able to do from Italian bases, but from the
English ones, with technical difficulties related to the supplies in flight no small matter. Italy,
which is the country most affected the evolution of the situation in
Libya, maintains a position even judged too cautious, but that has its
obvious justification. Rome
requires, to become personally engaged and then to allow the own bases,
a cover of the United Nations or, at least, an agreement with the West,
which does not repeat the disastrous management of the period following
the fall of Gaddafi. In
any case, as the two have difficulty Libyan governments to find a
synthesis, the situation is repeated in the western fold, where it seems
began the march each on its own; In
fact, after the US air operations, it seems that French special forces
are on the ground secretly to defend installations companies of France,
without any coordination with allies. This
situation seems to be the repetition of five years ago when it was the
France the most active in the war on Colonel, to the ambition of
replacing Italy in energy deals. If
then lacked a shared project, based mainly on the future of the
country, now the situation seems to repeat itself in a context with the
two political actors in the country in obvious difficulty in reaching an
agreement. According
to many analysts the direct engagement of Western forces against the
Islamic Republic, the Libyan country, would have more drawbacks than
advantages: the lure of new fighters ready to compete against Western
Caliphate in the file, it would be the greatest danger with the obvious
consequence a high price in human lives. To
avert this possibility would be preferable to provide help to the
Libyan fighters who could commit themselves to liberate their country. Aid
should not be, this time only military, but above all politically, to
provide the necessary facilities, both materially, that from an
educational point of view to the nascent Libyan government. Before
this, however, you need a greater diplomatic effort than that produced
up to now, which allows the unit of local policies forces in a framework
of national union dictated by emergency conditions; all
in an absolutely democratic context, which must be protected, then even
with the presence on the territory of military personnel to Libya to
support the regular forces against any possible attempt to re-emergence
of divisive reasons for the unity of the country, conversely a solution feasible
is always valid to create separate states on the existing current
division: a device that would allow a higher speed, but that would open a
whole range of new situations on the issues of alliances and trade and
energy agreements.
La situación actual en Libia
Cinco
años después del fin del régimen de Gadafi, Libia no sólo está luchando
con la amenaza del estado islámico, pero para los habitantes de las
dificultades de la vida cotidiana son económica. No
es que los dos no están conectados: las dos administraciones que
comparten el país debe construir un gobierno de unidad nacional, todavía
están luchando con las diferencias políticas y, mientras tanto, no
ejercen la acción del gobierno. La
economía está en las manos del mercado negro que crea la inflación, los
trabajadores cualificados de otros países que regresan a su país,
creando problemas en diversos sectores, tales como la salud y la
industria de la construcción está en un punto muerto por falta de
fondos. La
situación económica podría convertirse en un factor extremadamente
desestabilizadora y fomentar la presencia del estado islámico. En
este escenario, el gobierno de Trípoli y Tobruk que luchar para
encontrar un terreno común y mantener separados sus fuerzas armadas, que
separan no puede luchar contra el califato. La
presencia de fundamentalistas islámicos es un peligro real para el país
de Libia y, en consecuencia, para los países occidentales, en primer
lugar, las que bordean el Mediterráneo. El
verdadero peligro es que las fuerzas del Estado Islámico han saqueado
los arsenales de Gaddafi, pero no sólo los que contienen armas
convencionales, pero las armas especialmente los que contienen químicos y
posiblemente nucleares. Planear
un ataque con estos armamentos desde el Golfo de Sirte hacia el país
italiano parece ser una posibilidad no demasiado remoto. En
la intervención occidental en Libia posiciones de emisión no son
únicas: si Estados Unidos ya se ha llevado a cabo ataques aéreos contra
las fuerzas califales, que han sido capaces de hacer a partir de bases
italianas, pero a partir de las inglesas, con dificultades técnicas
relacionadas con los suministros de el vuelo no es poca cosa. Italia,
que es el país más afectado de la evolución de la situación en Libia,
mantiene una posición aún juzgada demasiado prudente, pero que tiene su
justificación obvia. Roma
requiere, a comprometerse en primera persona y luego para permitir que
las propias bases, una cubierta de las Naciones Unidas o, al menos, un
acuerdo con Occidente, que no se repite la nefasta gestión del período
posterior a la caída de Gadafi. En
cualquier caso, ya que los dos tienen dificultad gobiernos de Libia
para encontrar una síntesis, la situación se repite en el concierto
occidental, donde parece inició la marcha cada uno por sí solo; De
hecho, después de las operaciones aéreas de Estados Unidos, parece que
fuerzas especiales francesas están en el suelo en secreto para defender
instalaciones compañías de Francia, sin ninguna coordinación con los
aliados. Esta
situación parece ser la repetición de cinco años atrás, cuando era la
Francia los más activos en la guerra contra el Coronel, a la ambición de
reemplazar Italia en acuerdos de energía. Si
entonces carecía de un proyecto compartido, basado principalmente en el
futuro del país, ahora la situación parece repetirse en un contexto con
los dos actores políticos en el país en obvia dificultad de llegar a un
acuerdo. Según
muchos analistas de la participación directa de las fuerzas
occidentales contra la República Islámica, el país de Libia, tendría más
inconvenientes que ventajas: la atracción de nuevos combatientes listos
para competir contra el Califato occidental en el archivo, sería el
mayor peligro con la consecuencia obvia un alto precio en vidas humanas. Para
evitar esta posibilidad sería preferible proporcionar ayuda a los
combatientes libios que podría comprometerse a liberar a su país. La
ayuda no debe ser, esta vez sólo militar, sino sobre todo político,
para proporcionar las instalaciones necesarias, tanto en lo material,
que desde un punto de vista educativo para el gobierno de Libia
naciente. Antes
de esto, sin embargo, se necesita un mayor esfuerzo diplomático que el
producido hasta ahora, lo cual permite que la unidad de las fuerzas
políticas locales en un marco de unión nacional dictada por las
condiciones de emergencia; todo
ello en un contexto absolutamente democrática, que debe ser protegido, a
continuación, incluso con la presencia en el territorio del personal
militar a Libia para apoyar a las fuerzas regulares contra cualquier
posible intento de re-emergencia de las razones de división por la
unidad del país, por el contrario una solución factible
siempre es válida para crear estados separados sobre la actual división
existente: un dispositivo que permita una velocidad más alta, pero eso
sería abrir toda una serie de nuevas situaciones en las cuestiones de
alianzas y acuerdos comerciales y energéticos.
Die aktuelle Situation in Libyen
Fünf
Jahre nach dem Ende des Gaddafi-Regimes, ist Libyen nicht nur mit der
Bedrohung durch den islamischen Staat zu kämpfen, sondern auch für die
Bewohner der Schwierigkeiten des täglichen Lebens sind wirtschaftlich. Nicht,
dass die beiden nicht miteinander verbunden sind: Die beiden
Verwaltungen, die das Land teilen sich eine Regierung der nationalen
Einheit aufbauen sollte, kämpfen noch immer mit politischen
Unterschiede, und in der Zwischenzeit nicht staatliches Handeln ausüben.
Die
Wirtschaft ist in den Händen der Schwarzmarkt, die Inflation,
Facharbeiter aus anderen Ländern der Rückkehr in ihr Land schafft,
Probleme in verschiedenen Bereichen, wie dem Gesundheitswesen zu
schaffen und die Bauindustrie ist im Stillstand aus Mangel an Mitteln. Die
wirtschaftliche Situation könnte ein äußerst destabilisierenden Faktor
werden und die Anwesenheit des islamischen Staates zu fördern. In
diesem Szenario die Regierung von Tripolis und Tobruk zu kämpfen,
Gemeinsamkeiten zu finden und zu halten, ihre Streitkräfte zu trennen,
die trennen kann das Kalifat nicht kämpfen. Die
Anwesenheit von islamischen Fundamentalisten ist eine echte Gefahr für
die libyschen Land und damit für den westlichen Ländern, vor allem
diejenigen, die den Mittelmeeranrainer. Die
wirkliche Gefahr ist, dass die Kräfte des Islamischen Staates haben die
Arsenale von Gaddafi geplündert, aber solche mit konventionellen Waffen
nicht nur, aber vor allem solche, die chemische und möglicherweise
Atomwaffen. Planen
Sie einen Angriff mit diesen Waffen aus dem Golf von Sirte in Richtung
der italienischen Land scheint eine Möglichkeit nicht zu weit entfernt
zu sein. Auf
der westlichen Intervention in Libyen sind Ausgabepositionen nicht
eindeutig: wenn die USA Luftangriffe auf das Kalifat Kräfte bereits
durchgeführt wurde, konnten sie aus dem Italienischen Grundlagen zu tun,
aber aus den englischen diejenigen, mit technischen Schwierigkeiten mit
den Lieferungen im Zusammenhang mit in Flug keine kleine Sache. Italien,
die das Land die meisten ist es, die Entwicklung der Lage in Libyen
betroffen, unterhält eine Position noch zu vorsichtig beurteilt, aber
das hat seine offensichtlichen Rechtfertigung. Rom
erfordert, persönlich engagiert werden und dann die eigenen Grundlagen
zu ermöglichen, eine Abdeckung der Vereinten Nationen oder zumindest
eine Vereinbarung mit dem Westen, die nach dem Sturz von Gaddafi nicht
die katastrophale Verwaltung der Zeit wiederholen. In
jedem Fall, wie die zwei Schwierigkeits libyschen Regierungen haben
eine Synthese zu finden, ist die Situation in der westlichen fach
wiederholt, wo es den Marsch jeder auf seine eigene begann scheint; In
der Tat, nachdem die Luftoperationen der USA, scheint es, dass
Französisch Spezialeinheiten sind auf die Erde heimlich zu
Installationen Unternehmen Frankreichs verteidigen, ohne Abstimmung mit
den Verbündeten. Diese
Situation scheint vor der Wiederholung von fünf Jahren sein, wenn es
das Frankreich der aktivste im Krieg gegen den Oberst war, an den
Ehrgeiz von Italien in Energieabkommen zu ersetzen. Wenn
dann ein gemeinsames Projekt fehlte, basiert vor allem auf die Zukunft
des Landes, jetzt scheint sich die Situation mit den beiden politischen
Akteure in dem Land, in offensichtliche Schwierigkeit in einem Kontext
zu wiederholen, eine Vereinbarung zu erreichen. Nach
Meinung vieler Analysten der unmittelbaren Beteiligung der westlichen
Streitkräfte gegen die Islamische Republik, der libyschen Land würde
mehr Nachteile als Vorteile haben: die Verlockung des neuen Kämpfer
bereit gegen westliche Kalifat in der Datei zu konkurrieren, wäre es die
größte Gefahr mit der offensichtlichen Folge sein einen hohen Preis an Menschenleben. Um
diese Möglichkeit zu vermeiden wäre besser, Hilfe für die libysche
Kämpfer zur Verfügung zu stellen, die sich verpflichten könnten, ihr
Land zu befreien. Hilfe
sollte nicht sein, dieses Mal nur militärische, sondern vor allem
politisch, die notwendigen Einrichtungen zur Verfügung zu stellen,
sowohl materiell, dass aus pädagogischer Sicht auf die im Entstehen
begriffenen libyschen Regierung. Vorher
aber müssen Sie eine größere diplomatische Anstrengung als die jetzt
produziert bis zu, die die Einheit der lokalen Politik Kräfte in einem
Rahmen der nationalen Einheit von Notfallbedingungen diktiert erlaubt; alle
in einem absolut demokratischen Zusammenhang auf, die dann auch mit der
Präsenz auf dem Gebiet der militärischen Personals nach Libyen zu
schützen sind die regulären Streitkräfte gegen eine mögliche Versuch,
das erneute Auftreten von trennenden Gründe für die Einheit des Landes,
umgekehrt eine Lösung zu unterstützen machbar
gilt immer Einzelstaaten auf die bestehende Stromteilung zu schaffen:
ein Gerät, das eine höhere Geschwindigkeit erlauben würde, sondern dass
eine ganze Reihe von neuen Situationen auf die Fragen von Allianzen und
Handel und Energieabkommen öffnen würde.
La situation actuelle en Libye
Cinq
ans après la fin du régime de Kadhafi, la Libye est non seulement aux
prises avec la menace de l'Etat islamique, mais pour les habitants des
difficultés de la vie quotidienne sont économiques. Non
pas que les deux ne sont pas connectés: les deux administrations qui
partagent le pays doit construire un gouvernement d'union nationale,
sont encore aux prises avec les différences politiques et, dans le même
temps, ne pas exercer l'action gouvernementale. L'économie
est entre les mains du marché noir qui crée de l'inflation, les
travailleurs qualifiés d'autres pays qui retournent dans leur pays, de
créer des problèmes dans divers secteurs, tels que les soins de santé et
l'industrie de la construction est à l'arrêt par manque de fonds. La situation économique pourrait devenir un facteur extrêmement déstabilisant et encourager la présence de l'Etat islamique. Dans
ce scénario, le gouvernement de Tripoli et Tobrouk à lutter pour
trouver un terrain d'entente et de garder séparer leurs forces armées,
qui séparent ne peut pas lutter contre le califat. La
présence de fondamentalistes islamiques est un réel danger pour le pays
libyenne et, par conséquent, pour les pays occidentaux, en premier
lieu, ceux qui bordent la Méditerranée. Le
vrai danger est que les forces de l'État islamique ont pillé les
arsenaux de Kadhafi, mais pas seulement ceux qui contiennent des armes
conventionnelles, mais les armes en particulier ceux contenant des
produits chimiques et éventuellement nucléaires. Planifier
une attaque avec ces armements en provenance du golfe de Syrte vers la
campagne italienne semble être une possibilité de ne pas trop éloigné. Sur
l'intervention occidentale en Libye positions d'émission ne sont pas
uniques: si les Etats-Unis ont déjà mené des raids aériens sur les
forces califat, ils ont été en mesure de le faire à partir de bases
italiennes, mais de celles en anglais, avec des difficultés techniques
liées à l'approvisionnement en vol pas une mince affaire. L'Italie,
qui est le pays le plus affecté l'évolution de la situation en Libye,
maintient une position encore jugé trop prudent, mais qui a sa
justification évidente. Rome
exige, pour devenir personnellement engagé et puis pour permettre aux
propres bases, une reprise de l'Organisation des Nations Unies ou, au
moins, un accord avec l'Occident, qui ne répète pas la gestion
désastreuse de la période qui a suivi la chute de Kadhafi. Dans
tous les cas, que les deux ont de la difficulté gouvernements libyen de
trouver une synthèse, la situation se répète dans le pli de l'Ouest, où
il semble a commencé le mars chacun sur son propre; En
effet, après les opérations aériennes des États-Unis, il semble que les
forces spéciales françaises sont sur le terrain pour défendre
secrètement installations des entreprises de France, sans aucune
coordination avec les alliés. Cette
situation semble être la répétition d'il y a cinq ans quand il a été la
France le plus actif dans la guerre contre le colonel, à l'ambition de
remplacer l'Italie d'offres d'énergie. Si
donc manqué un projet partagé, basée principalement sur l'avenir du
pays, aujourd'hui, la situation semble se répéter dans un contexte avec
les deux acteurs politiques dans le pays en difficulté évidente à
trouver un accord. Selon
de nombreux analystes l'engagement direct des forces occidentales
contre la République islamique, le pays libyen, aurait plus
d'inconvénients que d'avantages: l'attrait de nouveaux combattants prêts
à affronter califat occidental dans le fichier, ce serait le plus grand
danger avec la conséquence évidente un prix élevé en vies humaines. Pour
éviter cette possibilité serait préférable de fournir de l'aide aux
combattants libyens qui pourraient se commettre pour libérer leur pays. L'aide
ne doit pas être, cette fois seulement militaire, mais surtout sur le
plan politique, de fournir les installations nécessaires, à la fois
matériellement, que d'un point de vue pédagogique pour le gouvernement
libyen naissant. Avant
cela, cependant, vous avez besoin d'un effort diplomatique supérieure à
celle produite jusqu'à maintenant, ce qui permet à l'unité des forces
de polices locales dans un cadre d'union nationale dicté par les
conditions d'urgence; le
tout dans un contexte tout à fait démocratique, qui doit être protégé,
alors, même avec la présence sur le territoire du personnel militaire en
Libye pour soutenir les forces régulières contre toute tentative
possible de ré-émergence de motifs de discorde pour l'unité du pays, à
l'inverse d'une solution possible
est toujours valide pour créer des états distincts de la
circonscription actuelle existant: un dispositif qui permettrait à une
vitesse plus élevée, mais cela ouvrirait toute une gamme de situations
nouvelles sur les questions d'alliances et d'accords commerciaux et de
l'énergie.
A actual situação na Líbia
Cinco
anos após o fim do regime de Kadhafi, a Líbia não só está lutando com a
ameaça do Estado islâmico, mas para os habitantes das dificuldades da
vida cotidiana são económica. Não
que os dois não estão ligados: as duas administrações que partilham o
país deve construir um governo de unidade nacional, ainda estão lutando
com diferenças políticas e, enquanto isso, não exercem ação do governo. A
economia está nas mãos do mercado negro que cria a inflação, os
trabalhadores qualificados de outros países que regressam ao seu país,
criando problemas em vários setores, tais como cuidados de saúde e a
indústria da construção está parado por falta de fundos. A situação económica poderia tornar-se um fator extremamente desestabilizadora e incentivar a presença do Estado islâmico. Neste
cenário, o governo de Trípoli e Tobruk que lutar para encontrar um
terreno comum e manter a separar as suas forças armadas, que separam não
pode lutar contra o califado. A
presença de fundamentalistas islâmicos é um perigo real para o país da
Líbia e, consequentemente, para os países ocidentais, em primeiro lugar,
os países ribeirinhos do Mediterrâneo. O
perigo real é que as forças do Estado Islâmico saquearam os arsenais de
Gaddafi, mas não só aqueles que contêm armas convencionais, mas as
armas especialmente aqueles que contêm químicos e possivelmente
nucleares. Planejar um ataque com esses armamentos do Golfo de Sirte para o país italiano parece ser uma possibilidade não muito remota. Na
intervenção ocidental na Líbia posições de emissão não são exclusivos:
se os Estados Unidos já realizou ataques aéreos contra as forças
califado, eles foram capazes de fazer a partir de bases italianas, mas
desde os ingleses, com dificuldades técnicas relacionadas com os
fornecimentos em voo pouca coisa. Itália,
que é o país mais afectado a evolução da situação na Líbia, mantém uma
posição ainda considerado muito cauteloso, mas que tem a sua
justificação óbvia. Roma
exige, para se tornar envolvido pessoalmente e, em seguida, para
permitir que as próprias bases, uma cobertura da Organização das Nações
Unidas ou, pelo menos, um acordo com o Ocidente, que não repita a gestão
desastrosa do período após a queda de Gaddafi. Em
qualquer caso, como os dois têm dificuldade governos da Líbia para
encontrar uma síntese, a situação se repete na dobra ocidental, onde
parece que começou a marcha cada um em sua própria; De
fato, após as operações aéreas dos Estados Unidos, parece que forças
especiais francesas estão no terreno secretamente para defender
instalações empresas da França, sem qualquer coordenação com os aliados.
Esta
situação parece ser a repetição de cinco anos atrás, quando era a
França o mais ativo na guerra contra o Coronel, à ambição de substituir
Itália em acordos energéticos. Se,
então, faltava um projeto compartilhado, baseado principalmente sobre o
futuro do país, agora a situação parece repetir-se em um contexto com
os dois atores políticos do país em dificuldade óbvia em chegar a um
acordo. De
acordo com muitos analistas o engajamento direto das forças ocidentais
contra a República Islâmica, o país da Líbia, teria mais inconvenientes
do que vantagens: a atração de novos caças prontos para competir contra
Ocidental Califado no arquivo, seria o maior perigo com a consequência
óbvia um alto preço em vidas humanas. Para
evitar esta possibilidade seria preferível para fornecer ajuda aos
combatentes líbios que poderiam comprometer-se para libertar seu país. A
ajuda não deve ser, desta vez apenas militar, mas acima de tudo
politicamente, para proporcionar as facilidades necessárias, tanto
material, que, do ponto de vista educacional para o governo líbio
nascente. Antes
disso, porém, é necessário um maior esforço diplomático do que o
produzido até agora, o que permite que a unidade de políticas forças
locais em um quadro de união nacional ditada pelas condições de
emergência; tudo
em um contexto absolutamente democrática, que deve ser protegido,
então, mesmo com a presença no território de pessoal militar para a
Líbia para apoiar as forças regulares contra qualquer possível tentativa
de re-emergência de razões de divisão para a unidade do país, ao
contrário de uma solução viável
é sempre válida para criar estados separados na actual divisão
existente: um dispositivo que permita uma velocidade mais elevada, mas
que abriria toda uma gama de novas situações sobre as questões de
alianças e acordos de comércio e energia.
В настоящее время ситуация в Ливии
Через
пять лет после падения режима Каддафи, Ливия не только борется с
угрозой исламского государства, но и для жителей трудностей повседневной
жизни экономические. Не
то, чтобы два не подключены: эти две администрации, которые разделяют
страну должны построить правительство национального единства, все еще
борются с политическими разногласиями и, в то же время, не осуществляют
деятельность правительства. Экономика
находится в руках на черном рынке, что создает инфляцию,
квалифицированных рабочих из других стран, возвращающихся в страну, что
создает проблемы в различных секторах, таких как здравоохранение и
строительной отрасли в тупик из-за отсутствия средств. Экономическая ситуация может стать чрезвычайно дестабилизирующим фактором и поощрять присутствие исламского государства. В
этом случае правительство Триполи и Тобрук бороться, чтобы найти общий
язык и держать отделить свои вооруженные силы, которые разделяют не
может бороться халифат. Наличие
исламских фундаменталистов реальная опасность для ливийского стране и,
как следствие, для западных стран, в первую очередь, тех, омывается
Средиземным. Реальная
опасность в том, что силы Исламского государства грабят арсеналы
Каддафи, но не только те, которые содержат обычные вооружения, но
особенно те, которые содержат химические и, возможно, ядерное оружие. План нападения с этих вооружений из залива Сирт в сторону итальянской страна, кажется, возможность не слишком удаленный. На
Западном вмешательства в Ливии выдают должности не являются
уникальными: если Соединенные Штаты уже провели налеты на силы халифата,
они были в состоянии сделать из итальянских баз, а из английских, с
техническими трудностями, связанными с поставками в полет не мелочь. Италия,
которая является страной, наиболее пострадавших эволюцию ситуации в
Ливии, поддерживает позицию даже судить слишком осторожен, но имеет свою
очевидную обоснование. Рим
требует, чтобы стать лично занимается, а затем, чтобы позволить
собственные базы, покрытие Организации Объединенных Наций или, по
крайней мере, соглашение с Западом, который не повторяет ужасное
управление период после падения Каддафи. В
любом случае, как два имеют сложности ливийских правительства найти
синтез, ситуация повторяется в западной складки, где кажется, начал марш
каждый на своем; На
самом деле, после воздушных операций США, кажется, что французские
спецслужбы находятся на первом тайно, чтобы защитить установок компании
Франции, без согласования с союзниками. Эта
ситуация, кажется, повторение пять лет назад, когда он был Франция
самым активным в войне на полковника, чтобы амбиции замены Италию в
энергетических сделок. Если
затем хватало общего проекта, основываясь главным образом на будущее
страны, в настоящее время ситуация, похоже, повторяется в контексте с
двумя политическими силами в стране в очевидную трудность в достижении
соглашения. По
мнению многих аналитиков, прямое участие западных сил против Исламской
Республики, Ливийской страны, было бы больше недостатков, чем
преимуществ: приманка новых истребителей готовы конкурировать с западной
халифата в файле, это будет самая большая опасность с очевидного
следствия высокая цена человеческих жизней. Чтобы
предотвратить эту возможность было бы предпочтительнее, чтобы
обеспечить помощь ливийским бойцов, которые могли сами совершают за
освобождение своей страны. Помощь
не должна быть, на этот раз только военные, но прежде всего
политически, чтобы обеспечить необходимые условия, как в материальном,
что с точки зрения образования к зарождающейся ливийского правительства.
До
этого, однако, необходимо большее дипломатических усилий, чем
выпускаемые до сегодняшнего дня, которая позволяет устройству местной
политики сил в рамках национального союза продиктована аварийных
условиях; Все
в абсолютно демократическом контексте, который должен быть защищен, то
даже при наличии на территории военнослужащих в Ливию, чтобы поддержать
регулярные силы против любого возможного попытке повторного
возникновения разделительных причинам за единство страны, наоборот
раствор осуществимо
всегда справедливо для создания отдельных государств на существующем
текущего распределения: устройство, которое позволило бы более высокую
скорость, но это было бы открыть целый ряд новых ситуаций по вопросам
союзов и торговых и энергетических соглашений.
利比亞目前的局勢
卡扎菲政權結束五年後,利比亞不僅與伊斯蘭國家的威脅苦苦掙扎,但對於日常生活的困難居民是經濟。這並不是說兩者沒有連接:共享國家應建立民族團結政府兩地政府,仍與政治分歧和掙扎,在此期間,不行使政府的行動。經濟是在黑市創建通貨膨脹,從其他國家返回本國技術工人,建立在各部門的問題,如醫療保健和建築行業是因為缺乏資金停止手中。經濟形勢可能會成為一個非常不穩定的因素,並鼓勵伊斯蘭國家的存在。在這種情況下的黎波里和托布魯克的政府努力尋找共同點,並保持獨立武裝力量,它分開不能打哈里發。伊斯蘭原教旨主義的存在是利比亞國家一個真正的危險,因此,對於西方國家,首先,這些地中海沿岸。真正的危險是,伊斯蘭國家的部隊洗劫卡扎菲的武器庫,但不僅僅是那些含有常規武器,特別是那些含有化學和可能的核武器。對意大利的國家似乎是一個可能不會太遙遠計劃,從蘇爾特灣這些武器的攻擊。在利比亞西部的干預問題的立場並不是唯一的:如果美國已對哈里發部隊進行空襲,他們已經能夠從意大利基地的事情,但是從英語的人,在相關耗材的技術困難飛行無小事。意大利,這是該國受影響最嚴重的利比亞局勢的演變,保持甚至判斷過於謹慎的位置,但有其明顯的理由。羅馬需要,成為親自參與,然後讓自己的基地,聯合國的一個封面,或者至少,與西方,不重複時期的災難性管理以下卡扎菲倒台的協議。在任何情況下,因為這兩個有困難利比亞政府找到一個綜合,情況反复西部倍,它似乎開始各自在自己的行軍;事實上,美國空中作戰之後,似乎法國特種部隊在地面上偷偷捍衛法國的安裝公司,不與盟國協調所有。這種情況似乎是五年重複以前當它是法國最為活躍在上校的戰爭,在能源交易取代意大利的野心。如果再缺乏共享的項目,主要是基於對國家的未來,現在的形勢似乎重演在明顯的困難在該國兩個政治角色的上下文中達成協議。據許多分析師西方勢力對伊斯蘭共和國,利比亞國家的直接參與將有更有優越性缺點:新型戰鬥機準備的文件中對西方哈里發競爭的誘惑,這將是具有明顯的後果最大的危險高的價格在人的生命。為了避免這種可能性將是可取的提供幫助利比亞戰士誰可以承諾解放他們的國家。援助不應該,這個時候唯一的軍事,但最重要的政治,實質性提供必要的設施,兩者認為,從教育點到新生的利比亞政府。在此之前,但是,你需要更大的外交努力比生產到現在為止,它允許緊急情況決定民族團結的框架土政策力的單位;所有處於絕對的民主環境,這必須得到保護,那麼即使對軍事人員的領土利比亞的存在,以支持正規部隊對任何可能試圖重新出現分裂的原因,為國家的統一,相反的解決方案可行的是總是有效對現有的電流分配創建單獨的狀態:將允許更高速度的設備,但這樣會打開新情況的整個範圍的聯盟,貿易和能源協定的問題。
リビアの現状
五年カダフィ政権の終了後に、リビアはイスラム国家の脅威に苦労しているだけでなく、日常生活の困難の住民のために経済的です。 2が接続されていないことではない:国を共有する2回の投与は、国家統一政府を構築する必要があり、まだ政治的な違いで苦労していると、その間に、政府の行動を行使しないでください。経済はインフレ、自分たちの国に戻って他の国からの熟練労働者、そのような医療や建設業界の資金の不足のために停止しているなど、さまざまな分野での問題を、作成を作成し、闇市場の手の中にあります。経済状況は非常に不安定要因となり、イスラム国家の存在を奨励することができます。このシナリオではトリポリとトブルクの政府は、共通点を見つけ、カリフ制を戦うことができない分離彼らの軍隊を、分離しておくのに苦労します。イスラム原理主義の存在は、最初にすべての、欧米諸国のために、結果的に、地中海に接するそれらのリビアの国のために本当の危険であると。本当の危険は、イスラム国家の力がカダフィ大佐の兵器を略奪するが、通常兵器を含むものだけでなく、化学、おそらく核兵器を含む特にしていることです。イタリア国はあまりにもリモートではない可能性があるように思わ向かっシルテ湾からこれらの兵器で攻撃を計画します。リビア西部介入に問題の位置が一意ではありません:米国はすでにカリフの力に空襲を実施している場合、彼らは消耗品に関連する技術的な困難で、イタリアの塩基から行うことができたが、英語のものとしています飛行決して小さな問題。国はほとんどのリビアでの状況の進化に影響を与えているイタリアは、あってもあまりにも慎重な判断の位置を維持し、それは、その明白な正当性を持っています。ローマは個人的に従事なるために、必要とし、その後、自身の拠点、国連のカバーまたは、少なくとも、カダフィの秋、以下の期間の悲惨な管理を繰り返さない西、との合意を可能にします。二つの合成を見出すことが困難リビア政府を有するどのような場合には、状況がそれ自身で行進それぞれを開始思わ西部倍で繰り返されます。実際には、米国の航空作戦の後、フランスの特殊部隊は、同盟国との任意の調整なし、フランスのインストール会社を守るために密かに地上にあるようです。この状況は、エネルギーのお得な情報でイタリアを置き換えるの野望に、それは大佐の戦争で最も活発なフランスだった5年前の繰り返しのようです。その後は主に国の将来に基づいて、共有プロジェクトを欠いていた場合、今の状況は合意に達することが明らかに困難で国の2政治的アクターとの文脈で自分自身を繰り返しているようです。多くのアナリストによると、イスラム共和国、リビア国に対する欧米の軍の直接的な関与は、利点よりも欠点を持っているでしょう:ファイルに西カリフに対抗する準備ができて、新しい戦闘機のルアーが、それは明白な結果で最大の危険であろう人間の生活の中で高い価格。この可能性を回避するために自分たちの国を解放するために自分自身をコミットすることができリビアの戦闘機にヘルプを提供することが好ましいです。援助は、そのビューの教育の点から、新生リビア政府に、両方の物質的、必要な施設を提供するために、政治的に、この時間だけ軍でもよいが、上記のすべてべきではありません。この前に、しかし、あなたは、緊急時の条件によって決定される国家連合の枠組みの中でローカルポリシー軍のユニットを可能にすることが今までに生産さよりも大きな外交的努力が必要です。すべての保護されなければならない絶対に民主的な文脈で、その後でもリビアへの軍事要員の領土上の存在で再出現する対立の理由を国の団結のためにあらゆる可能な試み、逆に溶液に対して定期的な力をサポートするために、実現可能な既存の電流分割に別々の状態を作成することが常に有効である:高速を可能にするデバイスが、それは提携や貿易とエネルギー協定の問題に新しい状況の全範囲を開くことになります。
الوضع الحالي في ليبيا
بعد
خمس سنوات من نهاية نظام القذافي، ليبيا لا تكافح فقط مع تهديد الدولة
الإسلامية، ولكن بالنسبة لسكان مصاعب الحياة اليومية هي الاقتصادي. لا
أن اثنين لا إتصال: الادارتين التي تشترك في البلاد يجب تشكيل حكومة وحدة
وطنية، لا تزال تعاني من الخلافات السياسية و، في هذه الأثناء، لا تمارس
العمل الحكومي. الاقتصاد
هو في يد السوق السوداء الذي يخلق التضخم، والعمال المهرة من بلدان أخرى
العودة إلى بلادهم، وخلق المشاكل في مختلف القطاعات، مثل الرعاية الصحية
وصناعة البناء والتشييد هي في طريق مسدود بسبب نقص التمويل. الوضع الاقتصادي يمكن أن تصبح عامل عدم استقرار للغاية وتشجيع وجود دولة إسلامية. في
هذا السيناريو الحكومة من طرابلس وطبرق في الكفاح من أجل إيجاد أرضية
مشتركة والحفاظ على فصل بين قواتهما المسلحة، التي تفصل لا يمكن محاربة
الخلافة. وجود
الأصوليين الإسلاميين هو الخطر الحقيقي لهذا البلد الليبي، وبالتالي،
بالنسبة للدول الغربية، أولا وقبل كل شيء، تلك المطلة على البحر الأبيض
المتوسط. الخطر
الحقيقي هو أن قوات الدولة الإسلامية ونهب ترسانات القذافي، ولكن ليس فقط
تلك التي تحتوي على الأسلحة التقليدية، ولكن أسلحة خاصة تلك التي تحتوي على
مادة كيميائية وربما نووية. تخطيط لهجوم مع هذه الأسلحة من خليج سرت تجاه البلد الإيطالي يبدو أن إمكانية عدم بعيدة جدا. على
التدخل الغربي في ليبيا وظائف القضية ليست فريدة من نوعها: إذا كانت
الولايات المتحدة قد أجرت بالفعل الغارات الجوية على قوات الخلافة، إلا
أنها كانت قادرة على القيام به من قواعد الإيطالية، ولكن من تلك
الإنجليزية، مع الصعوبات التقنية المتصلة الإمدادات رقم الرحلة مسألة صغيرة. إيطاليا، وهي الدولة الأكثر تأثرا تطور الوضع في ليبيا، يحافظ على الموقف حتى يحكم حذرا جدا، ولكن هذا له مبرراته واضح. روما
يتطلب، للانخراط شخصيا ومن ثم السماح للقواعد الخاصة، وغطاء من الأمم
المتحدة أو، على الأقل، إلى اتفاق مع الغرب، الذي لا يتكرر الإدارة
الكارثية للفترة ما بعد سقوط القذافي. في
أي حال، حيث أن لهما الحكومتين الليبية صعوبة في العثور على التوليف،
ويتكرر الوضع في الحظيرة الغربية، حيث يبدو بدأ كل مسيرة من تلقاء نفسها. في
الواقع، بعد عمليات جوية أمريكية، يبدو أن القوات الخاصة الفرنسية على
الأرض سرا للدفاع عن المنشآت الشركات من فرنسا، من دون أي تنسيق مع
الحلفاء. ويبدو
أن هذا الوضع أن يكون التكرار خمس سنوات مضت عندما كان فرنسا الأكثر نشاطا
في الحرب على العقيد، على طموح استبدال إيطاليا في صفقات الطاقة. ثم
إذا افتقر مشروع مشترك يرتكز أساسا على مستقبل البلاد، والآن يبدو أن
الوضع يتكرر في سياق مع اثنين من الفاعلين السياسيين في البلاد التي تعاني
من صعوبات واضحة في التوصل إلى اتفاق. وفقا
لكثير من المحللين أن التدخل المباشر للقوى الغربية ضد الجمهورية
الإسلامية، فإن البلد الليبي، فإن هناك المزيد من العوائق من المزايا:
إغراء مقاتلي الجديد مستعدا للمنافسة الغربية الخلافة في الملف، فإنه سيكون
الخطر الأكبر مع نتيجة واضحة ثمنا باهظا في الأرواح البشرية. لتفادي هذا الاحتمال سيكون من الأفضل لتقديم المساعدة للمقاتلين الليبيين الذين يمكن أن تلتزم تحرير بلادهم. لا
ينبغي أن يكون المساعدات، وهذه المرة الجيش فقط، ولكن قبل كل شيء سياسيا،
لتوفير التسهيلات اللازمة، سواء من الناحية المادية، وهذا من وجهة النظر
التربوية نظر إلى الحكومة الليبية الوليدة. قبل
هذا، ومع ذلك، كنت في حاجة الى جهد دبلوماسي أكبر من التي أنتجت حتى الآن،
والذي يسمح وحدة من القوات السياسات المحلية في إطار الوحدة الوطنية التي
تمليها الظروف الطارئة. كل
ذلك في سياق ديمقراطي على الإطلاق، والتي يجب أن تكون محمية، ثم حتى مع
وجود على أرض عسكريين إلى ليبيا لدعم القوات النظامية ضد أي محاولة محتملة
لإعادة ظهور أسباب للانقسام من أجل وحدة البلاد، وعلى العكس من حل مجديا
دائما صالحة لخلق دول منفصلة على التقسيم الحالي القائم: وهو الجهاز الذي
من شأنه أن يسمح سرعة أعلى، ولكن هذا من شأنه أن يفتح مجموعة واسعة من
الحالات الجديدة حول قضايا تحالفات واتفاقات التجارة والطاقة.
martedì 23 febbraio 2016
La nuova intesa tra USA e Russia per il cessate il fuoco in Siria e le sue implicazioni
Russia e Stati Uniti avrebbero raggiunto un accordo, questa volta, forse, con maggiori speranze di essere effettivo, per un cessate il fuoco in Siria a partire dalla mezzanotte del giorno di sabato 27 febbraio. Sul piano pratico Mosca dovrà convicere il governo di Damasco, mentre per Washington l’impegno riguarderà le opposizioni. Anche se sembrano superate le difficoltà tra i due maggiori attori stranieri presenti sullo scenario siriano, che hanno stabilito una collaborazione diretta per uno scambio di informazioni, occorrerà verificare la reale disponibilità delle parti in lotta ad accettare la sospensione delle ostilità. Il problema non riguarda lo Stato islamico o l’organizzazione Al-Nusra, affiliata ad Al Qaeda, tra l’altro anche in conflitto tra di loro, perchè considerate, sia da Russia, che da Stati Uniti, organizzazioni terroristiche e quindi al di fuori della guerra civile siriana, ma le forze regolari siriane e quelle di opposizione. Sulle rispettive posizioni vi è una reciproca diffidenza, che potrebbe rappresentare un ostacolo sulla riuscita del cessate il fuoco. Le perplessità di Damasco sono legate, specialmente, verso quelle forze di opposizione sostenute dall’Arabia Saudita, che ha sempre cercato di imporre l’abbandono del potere da parte di Assad come condizione per sedersi ad un eventuale tavolo della pace. La ripresa dell’offensiva del califfato contro le truppe regolari di Assad, che stanno nuovamente avanzando sul terreno per tentare di eliminare i collegamenti, e quindi i rifornimenti, tra Damasco ed Aleppo, potrebbe rappresentare una occasione per guadagnare terreno proprio a discapito delle forze di Assad e rimandare, in un secondo tempo, il cessate il fuoco. Su questa possibilità, malgrado le dichiarazioni ufficiali dell’alleanza anti governativa, che ha dichiarato di accettare in linea di principio il cessate il fuoco, individuata come ostacolo allo stop delle armi, si basano i dubbi del governo di Assad; tuttavia sia Russia che Washington, in questa fase sembrano d’accordo, per fermare il conflitto, almeno tra forze regolari ed opposizione, per favorire l’apertura di corridoi umanitari e concentrarsi sulla repressione di quelle forze identificate come terroristiche. Per Obama è prioritario costringere le formazioni dello Stato islamico ad arretrare e la nuova avanzata in Siria suscita molta preoccupazione e non è escluso che ciò sia uno dei motivi dell’accelerazione verso il cessate il fuoco, che avrebbe anche come obiettivo coinvolgere i russi, già presenti sul terreno con la propria aviazione militare ed altri reparti, nella lotta contro il califfato. Resta un dubbio consistente sul piano generale che riguarda lo stop delle armi, consistente nell’atteggiamento che si vorrà tenere verso i curdi. Il rapporto tra questi ultimi ed Assad è stato altalenante, ma gli ultimi sviluppi del conflitto siriano hanno visto un impegno diretto della Turchia, notoriamente avversa al regime di Damasco, con un sorta di invasione del territorio della Siria, da cui condurre azioni contro le milizie curde, peraltro alleate degli Stati Uniti. Assad ha condannato l’utilizzo del suolo siriano perchè contrario al diritto internazionale, da parte di forze armate regolari di un altro stato e ciò è stato soltanto l’ultimo episodio di un confronto tra due governi collocati su fronti opposti per ragioni politiche e religiose. Non sembra improbabile che Assad possa rinunciare alla propria sovranità sulla parte curda della Siria, per creare problemi ad Ankara, tuttavia nel possibile accordo per il cessate il fuoco siriano non sembra essere contemplata questa parte di territorio e neppure le forze curde, forse proprio perchè, oltre a combattere contro gli integralisti islamici, hanno iniziato anche un confronto militare con la Turchia. Questo elemento non deve essere però sottovalutato perchè può costituire un motivo che può mettere in pericolo l’applicazione della tregua. Questi sviluppi hanno provocato una astuta mossa politica da parte di Assad, che ha convocato le elezioni legislative, previste il prossimo 13 Aprile. Questo nuovo scenario dimostra come Assad, che intende affermarsi nella competizione elettorale, sia ormai imprescindibile da un negoziato per la pace nel paese, grazie all’aiuto ricevuto da Iran, ma sopratutto Russia. All’interno dell’accordo tra Mosca e Washington questo elemento deve essere stato sicuramente concordato, d’altro canto già da tempo l’amministrazione americana giudicava Assad il male minore all’interno del quadro siriano e ciò è stato giudicato positivamente anche in ottica di soluzioni alternative, come quella di dividere la Siria in più entità amministrative.
The new agreement between the US and Russia for a ceasefire in Syria and its implications
Russia
and the United States would reach an agreement, this time, perhaps,
with greater hopes of being effective, for a ceasefire in Syria since
midnight of Saturday, February 27 day. On
a practical level Moscow will have to convince the government of
Damascus, while Washington's commitment will cover the opposition. Although
they seem to overcome the difficulties between the two major foreign
actors present on the Syrian scenario, they have established a direct
collaboration for the exchange of information necessary to verify the
actual availability of the warring parties to accept the suspension of
hostilities. The
problem is not with the Islamic state or organization Al-Nusra Front,
affiliated with Al Qaeda, among other things, in conflict with each
other, because it considered, both from Russia, United States, terrorist
organizations and therefore outside Syrian civil war, but the Syrian regular forces and the opposition. On their respective positions, there is a mutual distrust, which could be an obstacle on the success of the ceasefire. The
Damascus concerns are related, especially, to those opposition forces
backed by Saudi Arabia, which has always sought to impose the
abandonment of power by Assad as a condition to sit at any table of
peace. The
offensive revival of the caliphate against regular troops of Assad, who
are once again advancing on the ground to groped to remove the links,
and then supplies, between Damascus and Aleppo, could represent an
opportunity to gain ground at the expense of their own forces Assad and put off, at a later time, the cease-fire. On
this opportunity, despite the official governmental alliance anti
declarations, which has indicated it can accept in principle the
ceasefire, identified as a barrier to stop the weapons, are based doubts
of the Assad government; However
both Russia that Washington, at this stage seem to agree, to stop the
conflict, at least between regular forces and opposition, to encourage
the opening of humanitarian corridors and focus on the repression of
those forces identified as terrorist. For
Obama it is a priority to force the formations of the Islamic state to
retreat and the new advanced in Syria arouses much concern, and it is
possible that this is one of the reasons of the acceleration towards the
ceasefire, which would also aim to involve the Russians, already on the ground with its military aviation and other departments in the fight against the caliphate. It
remains a significant doubt on the general plan regarding the stop of
arms, consistent attitude that you'll want to keep the Kurds. The
relationship between the latter and Assad has been fluctuating, but the
latest developments of the Syrian conflict have seen a direct
involvement of Turkey, notoriously averse regime in Damascus, with a
sort of invasion of the territory of Syria, from which to conduct
operations against militias Kurds, however, the US allies. Assad
has condemned the use of Syrian soil because contrary to international
law, by regular armed forces of another state, and this has only been
the last episode of a confrontation between two governments placed on
opposing sides for political and religious reasons. It
does not seem unlikely that Assad will give up their sovereignty on the
Kurdish part of Syria, to create problems in Ankara, however, the
possible agreement for the Syrian cease-fire does not seem to be
contemplated this part of the territory and even the Kurdish forces,
perhaps because, besides fighting against Islamic fundamentalists, they have also begun a military confrontation with Turkey. This
element should not be underestimated, however, because it may be a
reason that may endanger the implementation of the truce. These
developments have caused a cunning political move by Assad, who
convened the legislative elections, scheduled for next April 13. This
new scenario demonstrates how Assad, which intends to establish itself
in the electoral competition, is imperative for a negotiated peace in
the country, thanks to the help received from Iran, but especially
Russia. Within
the agreement between Moscow and Washington this element must have been
definitely agreed upon, on the other hand for some time the American
administration Assad judged the lesser evil within the Syrian context
and this has been judged positively in optics alternative solutions, such as that of dividing Syria in more administrative entities.
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