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Politica Internazionale
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giovedì 29 settembre 2016
Siria: gli USA minacciano di rompere le trattative con la Russia
L’atteggiamento della Siria e della Russia ha provocato gravi problemi umanitari nella città di Aleppo, che sta patendo un assedio da lungo tempo, con conseguente grave disagio sanitario ed igienico per la popolazione. Proprio per alleviare le difficoltà degli abitanti ancora presenti ad Aleppo, era stata concordata una tregua tra Washington e Mosca, che doveva permettere ai convogli umanitari di rifornire e portare assistenza medica nella città assediata. Se la Russia aveva firmato questo accordo, la Siria non aveva gradito questa intesa, arrivata inun momento favorevole alle truppe di Assad, in procinto di conquistare la città. Per Damasco la tregua dava l’opportunità alla resistenza di riorganizzarsi e trovare delle alternative per resistere all’assedio. Nonostante queste perplessità Mosca aveva raggiunto un accordo con Washington, che poteva anche costituire una base per futuri sviluppi sul futuro del paese. Il bombardamento avvenuto per sbaglio da parte di unità americane su postazioni dell’esercito siriano, sebbene seguito da scuse immediate, ha fornito il prestesto, per una rottura, di fatto, della tregua concordata. La Russia ha attaccato un convoglio umanitario, diretto ad Aleppo, suscitando anche la riprovazione delle Nazioni Unite, e, congiuntamente con la Siria, ha ripreso le ostilità per conquistare Aleppo, con bombardamenti sulla città, che hanno registrato, ancora una volta, numerose vittime civili. In questo quadro è maturato l’ultimatum degli USA alla Russia di interrompere colloqui. Il fatto, dal punto di vista diplomatico, rappresenta una aggravante per la situazione siriana, ma senza essere affiancato da una azione militare, potrebbe soltanto creare una situazione favorevole ad Assad e, quindi, a Putin. Per evitare un confronto aperto con i russi gli Stati Uniti potrebbero decidere un maggiore rifornimento di armi alle forze ribelli presenti ad Aleppo, ed è proprio questo che viene temuto a Mosca e Damasco. Il Cremlino, infatti ha proposto una tregua di 48 ore, che non potrebbe dare corso agli eventuali piani americani, mentre Washington ne ha proposto una di sette giorni, che viene valutata, dal fronte russo-siriano, funzionale per fornire le armi ai ribelli. Dal punto di vista militare, nonostante i grandi bombardamenti attuati con barili incendiari, usati con lo scopo di distruggere i rifugi più fortificati, è stato accertato che, nelle battaglie in corso ad Aleppo, compiute, ormai, quasi corpo a corpo, l’apporto della forza aerea non è così determinate, come potrebbe essere, al contrario, l’arrivo di nuove armi. Proprio per questo è diventato determinante, per entrambe le parti, il fattore tempo: per i siriani è importante accelerare il conflitto senza interruzioni di sorta, mentre per i ribelli è diventato fondamentale guadagnare tempo, sia per riorganizzarsi, sia per vedere concretizzata la possibilità del rifornimento di materiale bellico da parte americana. La Russia, da parte sua, cerca di perdere la faccia davanti all’opinione pubblica internazionale e si dice favorevole all’ipotesi di una tregua umanitaria di 48 ore, per permettere dei rifornimenti alla popolazione, ma dissente profondamente sull’ipotesi dei sette giorni senza scontri. Dal punto di vista della situazione di prostrazione della popolazione civile, occorrerebbe ben più di una settimana per cercare di risolvere la grave situazione igienico sanitaria, punto essenziale da cui partire per un primo risanamento del teatro di guerra; ma è anche vero che questo tempo è contrario agli interessi di Assad, che intravede la possibilità di conquistare Aleppo ormai imminente. L’impressione è che, sia Assad che la Russia, intendano mettere gli USA davanti al fatto compiuto della conquista di Aleppo, per arrivare con questa posizione consolidata ad una eventuale conferenza di pace, o comunque a qualsiasi tavolo di trattative. Ciò rappresenterebbe la diretta conseguenza dell’immobilità americana, che Obama ha tenuto fin dall’inizio della vicenda siriana. Puntare tutto sulla diplomazia si è rivelato errato, come non avere saputo prevedere l’entrata in gioco di Mosca, nel teatro della guerra di Siria; queste premesse fanno risultare l’ultimatum americano di rompere i colloqui, l’ennesima azione fallimentare e senza conseguenze. Si può comprendere che Obama sia a fine mandato, ma prima dell’elezione del nuovo o della nuova, inquilino della Casa Bianca, sarà inevitabile che le posizioni americane saranno di svantaggio nei confronti di Russia e Siria, se Washington continuerà ad affrontare il problema con questa passività.
Syria: The US threatened to break off negotiations with Russia
The
attitude of Syria and Russia caused severe humanitarian problems in the
city of Aleppo, which is suffering from a siege for a long time,
resulting in severe discomfort health and hygiene for the population. Just
to alleviate the difficulties of the inhabitants still present in
Aleppo, a truce was agreed between Washington and Moscow, which was to
allow humanitarian convoys to supply and bring medical care in the
besieged city. If
Russia had signed this agreement, Syria did not like this arrangement,
he came back into an acceptable time to the troops Assad, about to take
the city. Damascus the truce gave the opportunity to the resistance to regroup and find alternatives to resist the siege. Despite
these misgivings Moscow had reached an agreement with Washington, which
could also provide a basis for future developments on the future of the
country. The
bombing occurred accidentally by American units on Syrian army
positions, although followed by immediate apology, provided the pretext
for a break, in fact, of the agreed truce. Russia
attacked a humanitarian convoy, directed to Aleppo, arousing even the
disapproval of the United Nations, and, together with Syria, resumed
hostilities to conquer Aleppo, with raids on the city, they have
recorded, once again, many victims civilians. In this framework it has matured the ultimatum of the US to Russia to terminate talks. The
fact, from the diplomatic point of view, is an aggravating circumstance
for the Syrian situation, but without being flanked by a military
action, could only create a situation conducive to Assad and then to
Putin. To
avoid an open confrontation with the Russians the United States may
consider making a greater supply of arms to the rebel forces in Aleppo,
and that is what is feared in Moscow and Damascus. The
Kremlin, in fact proposed a truce of 48 hours, which may not give
effect to any American plans, while Washington has proposed a seven-day,
which is evaluated by the Russian-Syrian front, functional to provide
arms to the rebels. From
a military point of view, despite major bombing carried out with
incendiary barrels, used with the aim of destroying the fortified
shelters, it was found that, in the battles underway in Aleppo, carried
out by now, almost hand to hand, the contribution the air force is not as certain as could be, on the contrary, the arrival of new weapons. Precisely
for this reason it has become crucial, for both parties, the time
factor: for the Syrians is important to accelerate the conflict without
any interruptions, while the rebels has become essential to gain time,
and to regroup, either to see materialize the possibility of supply from the American war material. Russia,
for its part, seeks to lose face in front of the international public
opinion, and is said to favor the hypothesis of a 48-hour humanitarian
truce to allow supplies to the population, but disagree profoundly on
the assumption of the seven days without clashes. From
the point of view of prostration situation of the civilian population,
it should be more than a week to try to resolve the serious health
situation, an essential place to start for a first restoration of the
theater of war; but it is also true that this time is contrary to the interests of Assad, who sees the possibility to conquer Aleppo imminent. The
impression is that both Assad that Russia, intend to put the US in
front of the accomplished fact of the conquest of Aleppo, to get this
established position for a possible peace conference, or otherwise to
any negotiating table. This would be the direct consequence of immobility American, Obama has kept from the beginning of the Syrian affair. Rely
entirely on diplomacy proved wrong, as not having been able to foresee
the entry into Moscow's game, in the theater of war in Syria; these premises do be the American ultimatum to break the talks, yet another bankruptcy action and without consequences. One
can understand that Obama is at the end of the mandate, but before the
election of the new or the new occupant of the White House, it will be
inevitable that the American position will be a disadvantage against
Russia and Syria, if Washington will continue to face the problem with this passivity.
Siria: El Estados Unidos amenazó con romper las negociaciones con Rusia
La
actitud de Siria y Rusia causó graves problemas humanitarios en la
ciudad de Alepo, que sufre de un estado de sitio durante mucho tiempo,
lo que resulta en graves molestias de salud e higiene para la población.
Sólo
para aliviar las dificultades de los habitantes aún presentes en Alepo,
se acordó una tregua entre Washington y Moscú, que era permitir que los
convoyes humanitarios para el suministro y llevar la atención médica en
la ciudad sitiada. Si
Rusia había firmado este acuerdo, Siria no le gustaba este arreglo, que
volvió a entrar en un tiempo aceptable para las tropas de Assad, a
punto de tomar la ciudad. Damasco de la tregua dio la oportunidad de la resistencia para reagruparse y encontrar alternativas para resistir el asedio. A
pesar de estas dudas Moscú había llegado a un acuerdo con Washington,
que también podría servir de base para futuros desarrollos en el futuro
del país. El
bombardeo se produjo accidentalmente por unidades estadounidenses sobre
las posiciones del ejército sirio, aunque seguido de disculpa
inmediata, siempre que el pretexto para un descanso, de hecho, de la
tregua acordada. Rusia
atacó a un convoy humanitario, dirigido a Alepo, despertando incluso el
rechazo de las Naciones Unidas, y, junto con Siria, reanudó las
hostilidades a la conquista de Alepo, con incursiones en la ciudad, que
han registrado, una vez más, muchas de las víctimas los civiles. En este marco se ha madurado el ultimátum de los EE.UU. a Rusia de interrumpir las conversaciones. El
hecho, desde el punto de vista diplomático, es una circunstancia
agravante de la situación de Siria, pero sin estar flanqueado por una
acción militar, sólo podría crear una situación propicia para Assad y
luego a Putin. Para
evitar una confrontación abierta con los rusos los Estados Unidos puede
considerar la posibilidad de un mayor suministro de armas a las fuerzas
rebeldes en Alepo, y eso es lo que se temía en Moscú y Damasco. El
Kremlin, de hecho, propuso una tregua de 48 horas, que pueden no dar
lugar a ningún planes de Estados Unidos, mientras que Washington ha
propuesto una de siete días, que es evaluado por el frente ruso-sirio,
funcional para proporcionar armas a los rebeldes. Desde
un punto de vista militar, a pesar de gran bombardeo llevado a cabo con
barriles incendiarios, que se utilizan con el objetivo de destruir los
refugios fortificados, se encontró que, en las batallas en curso en
Alepo, llevada a cabo por ahora, casi cuerpo a cuerpo, la contribución la fuerza del aire no es tan seguro como podría ser, por el contrario, la llegada de nuevas armas. Precisamente
por esta razón se ha vuelto crucial, por ambas partes, el factor
tiempo: de los sirios es importante acelerar el conflicto sin ningún
tipo de interrupciones, mientras que los rebeldes se ha convertido en
esencial para ganar tiempo y reagruparse, ya sea para ver materializa la
posibilidad de suministro del material de guerra de Estados Unidos. Rusia,
por su parte, trata de perder la cara frente a la opinión pública
internacional, y se dice que favorece la hipótesis de una tregua
humanitaria de 48 horas para permitir que los suministros a la
población, pero discrepan profundamente en el supuesto de los siete días
sin enfrentamientos. Desde
el punto de vista de la situación de postración de la población civil,
que debería ser más de una semana para tratar de resolver la situación
de salud grave, un lugar esencial para iniciar una primera restauración
del teatro de la guerra; pero
también es cierto que este tiempo es contraria a los intereses de
Assad, que ve la posibilidad de conquistar Alepo inminente. La
impresión es que tanto Assad que Rusia, tiene la intención de poner los
EE.UU. frente al hecho consumado de la conquista de Alepo, para
conseguir esta posición establecida para una posible conferencia de paz,
o de otra manera a cualquier mesa de negociación. Esta
sería la consecuencia directa de la inmovilidad estadounidense, Obama
ha mantenido desde el comienzo de la historia de Siria. Depender
por completo de la diplomacia resultó equivocada, que no han sido
capaces de prever la entrada en juego de Moscú, en el teatro de la
guerra en Siria; estas
premisas no sean el ultimátum estadounidense para romper las
conversaciones, otra acción de la quiebra y sin consecuencias. Uno
puede entender que Obama está al final del mandato, pero antes de la
elección de la nueva o el nuevo ocupante de la Casa Blanca, que será
inevitable que la posición estadounidense será una desventaja frente a
Rusia y Siria, si Washington seguirá haciendo frente al problema esta pasividad.
Syrien: Die USA drohten die Verhandlungen mit Russland abzubrechen
Die
Haltung von Syrien und Russland verursacht schwere humanitäre Probleme
in der Stadt Aleppo, die sich von einer Belagerung für eine lange Zeit
leidet, was zu starken Beschwerden Gesundheit und Hygiene für die
Bevölkerung. Nur
um die Schwierigkeiten der Bewohner noch in Aleppo zu lindern, wurde
ein Waffenstillstand zwischen Washington und Moskau vereinbart, die
humanitäre Konvois erlauben sollte zur Versorgung und die medizinische
Versorgung in der belagerten Stadt bringen. Wenn
Russland diese Vereinbarung unterzeichnet hatten, Syrien mochte diese
Anordnung nicht, kam er wieder in einer akzeptablen Zeit, um die Truppen
Assad, um die Stadt zu nehmen. Damaskus
der Waffenstillstand gab die Möglichkeit, den Widerstand Alternativen
neu zu formieren und finden die Belagerung zu widerstehen. Trotz
dieser Bedenken hatte Moskau ein Abkommen mit Washington erreicht, die
auch als Grundlage für zukünftige Entwicklungen über die Zukunft des
Landes zur Verfügung stellen könnte. Die
Bombardierung trat versehentlich von amerikanischen Einheiten auf
syrische Armee Positionen, obwohl durch eine sofortige Entschuldigung
folgte, sofern der Vorwand für eine Pause, in der Tat, von der
vereinbarten Waffenstillstand. Russland
angegriffen einen humanitären Konvoi, nach Aleppo gerichtet, wecken
auch die Ablehnung der Vereinten Nationen, und zusammen mit Syrien
wieder Anfeindungen Aleppo zu erobern, mit Angriffen auf die Stadt,
haben sie aufgenommen, wieder einmal, viele Opfer Zivilisten. In diesem Rahmen hat sie das Ultimatum der USA zu Russland gereift Gespräche zu beenden. Die
Tatsache, aus der diplomatischen Sicht ist ein erschwerender Umstand
für die syrische Situation, aber ohne, durch eine militärische Aktion
flankiert werden könnte nur eine Situation förderlich für Assad schaffen
und dann zu Putin. Um
zu vermeiden, eine offene Konfrontation mit den Russen die Vereinigten
Staaten betrachten können eine größere Lieferung von Waffen an die
Rebellen in Aleppo zu machen, und das ist, was in Moskau und Damaskus zu
befürchten ist. Der
Kreml schlug in der Tat einen Waffenstillstand von 48 Stunden, die
nicht wirksam auf alle amerikanischen Pläne geben kann, während
Washington eine Sieben-Tage vorgeschlagen, die von der
russisch-syrischen Front, funktionell zu bieten Waffen an die Rebellen
ausgewertet wird. Aus
militärischer Sicht trotz großer Bombardierung mit incendiary Fässer
durchgeführt, mit dem Ziel, verwendet der befestigten Unterstände zu
zerstören, wurde festgestellt, dass bei den Kämpfen im Gange in Aleppo,
inzwischen durchgeführt, fast von Hand zu Hand, um den Beitrag die Luftwaffe ist nicht so sicher, wie, im Gegenteil sein könnte, die Ankunft neuer Waffen. Genau
aus diesem Grund hat es von entscheidender Bedeutung, für beide
Parteien, der Zeitfaktor: für die Syrer ist wichtig, den Konflikt ohne
Unterbrechungen zu beschleunigen, während die Rebellen wesentliche Zeit
zu gewinnen geworden ist und sich neu zu formieren, entweder um zu
sehen, die Möglichkeit materialisieren von Versorgung aus dem amerikanischen Kriegsmaterial. Russland,
seinerseits sucht Gesicht vor der internationalen Öffentlichkeit zu
verlieren, und gesagt wird die Hypothese einer 48-Stunden-humanitären
Waffenstillstand zu begünstigen Versorgung der Bevölkerung zu
ermöglichen, aber nicht einverstanden sind tief unter der Annahme, der
sieben Tage ohne Auseinandersetzungen. Aus
der Sicht der Niederwerfung Situation der Zivilbevölkerung, sollte es
mehr als eine Woche, um zu versuchen, die schweren gesundheitlichen
Situation, die einen wesentlichen Platz zu lösen für eine erste
Restaurierung des Kriegsschauplatz zu beginnen; aber
es ist auch wahr, dass diese Zeit, um die Interessen von Assad
Gegenteil, die die Möglichkeit Aleppo unmittelbar bevor zu erobern
sieht. Der
Eindruck ist, dass sowohl Assad, dass Russland die Absicht, die USA vor
die vollendete Tatsache der Eroberung von Aleppo zu setzen, diese
etablierte Position für eine mögliche Friedenskonferenz zu erhalten,
oder auf andere Weise zu jedem Verhandlungstisch. Dies würde die direkte Folge von Immobilität Amerikaner zu sein, hat Obama von Anfang an der syrischen Angelegenheit gehalten. Verlassen
Sie sich ganz auf Diplomatie als falsch erwiesen, als nicht in der Lage
gewesen, die den Eintritt in Moskau das Spiel, in dem Kriegsschauplatz
in Syrien vorauszusehen; diese
Räumlichkeiten seien das amerikanische Ultimatum, die Gespräche, noch
ein weiterer Konkurs Aktion und ohne Konsequenzen zu brechen. Man
kann verstehen, dass Obama am Ende des Mandats, aber vor der Wahl des
neuen oder der neuen Bewohner des Weißen Hauses, wird es unvermeidlich
sein, dass die amerikanische Position ein Nachteil gegenüber Russland
und Syrien sein wird, wenn Washington wird auch weiterhin das Problem
mit Gesicht diese Passivität.
Syrie: Les Etats-Unis ont menacé de rompre les négociations avec la Russie
L'attitude
de la Syrie et la Russie a provoqué de graves problèmes humanitaires
dans la ville d'Alep, qui souffre d'un siège pendant une longue période,
ce qui entraîne la santé de malaise grave et de l'hygiène pour la
population. Juste
pour atténuer les difficultés des habitants encore présents à Alep, une
trêve a été convenu entre Washington et Moscou, qui était de permettre
aux convois humanitaires de fournir et apporter des soins médicaux dans
la ville assiégée. Si
la Russie avait signé cet accord, la Syrie n'a pas aimé cet
arrangement, il est revenu dans un temps acceptable pour les troupes
Assad, sur le point de prendre la ville. Damas la trêve a donné l'occasion à la résistance de se regrouper et trouver des alternatives pour résister au siège. En
dépit de ces craintes de Moscou avait conclu un accord avec Washington,
ce qui pourrait également servir de base pour les développements futurs
sur l'avenir du pays. Le
bombardement a eu lieu accidentellement par des unités américaines sur
les positions de l'armée syrienne, bien suivi par des excuses
immédiates, à condition que le prétexte pour une pause, en fait, de la
trêve convenue. La
Russie a attaqué un convoi humanitaire, dirigé vers Alep, suscitant
même la désapprobation de l'Organisation des Nations Unies, et, de
concert avec la Syrie, a repris les hostilités pour conquérir Alep, avec
des raids sur la ville, ils ont enregistré, une fois de plus, de
nombreuses victimes civils. Dans ce cadre, il a mûri l'ultimatum des Etats-Unis à la Russie de mettre fin à des négociations. Le
fait, du point de vue diplomatique, est une circonstance aggravante
pour la situation syrienne, mais sans être flanqué d'une action
militaire, ne pouvait créer une situation propice à Assad et à Poutine. Pour
éviter une confrontation ouverte avec les Russes aux États-Unis peut
envisager de faire une plus grande fourniture d'armes aux forces
rebelles à Alep, et ce qui est ce que l'on craint à Moscou et Damas. Le
Kremlin, en effet proposé une trêve de 48 heures, ce qui peut ne pas
donner effet aux plans américains, alors que Washington a proposé une
journée de sept, qui est évaluée par le front russe-syrien, fonctionnel
pour fournir des armes aux rebelles. D'un
point de vue militaire, en dépit des bombardements majeure effectuée
avec des barils incendiaires, utilisés dans le but de détruire les abris
fortifiés, il a été constaté que, dans les combats en cours à Alep,
réalisée maintenant, presque main à la main, la contribution la force de l'air ne soit pas aussi certain que pourrait être, au contraire, l'arrivée de nouvelles armes. Précisément
pour cette raison, il est devenu crucial, pour les deux parties, le
facteur temps: pour les Syriens est important d'accélérer le conflit,
sans aucune interruption, alors que les rebelles est devenue essentielle
pour gagner du temps, et de se regrouper, soit de voir se matérialiser
la possibilité de approvisionnement du matériel de guerre américain. La
Russie, pour sa part, cherche à perdre la face devant l'opinion
publique internationale, et il est dit à favoriser l'hypothèse d'une
trêve humanitaire de 48 heures pour permettre l'approvisionnement de la
population, mais en désaccord profond sur la prise en charge des sept
jours sans affrontements. Du
point de vue de la situation de prostration de la population civile, il
devrait être plus d'une semaine pour essayer de résoudre la situation
de santé grave, un lieu essentiel de commencer pour une première
restauration du théâtre de la guerre; mais
il est également vrai que cette fois-ci est contraire aux intérêts de
Assad, qui voit la possibilité de conquérir Alep imminente. L'impression
est que les deux Assad que la Russie, l'intention de mettre les
États-Unis devant le fait accompli de la conquête d'Alep, pour obtenir
cette position établie pour une éventuelle conférence de paix, ou
autrement, à une table de négociation. Ce serait la conséquence directe de l'immobilité américaine, Obama a gardé depuis le début de l'affaire syrienne. Rely
entièrement sur la diplomatie a donné tort, ne pas avoir été en mesure
de prévoir l'entrée en jeu de Moscou, dans le théâtre de la guerre en
Syrie; ces
locaux ne soient l'ultimatum américain à rompre les négociations,
encore une autre action de la faillite et sans conséquences. On
peut comprendre que Obama est à la fin du mandat, mais avant l'élection
de la nouvelle ou le nouvel occupant de la Maison Blanche, il sera
inévitable que la position américaine sera un désavantage contre la
Russie et la Syrie, si Washington continuera à faire face au problème cette passivité.
Síria: Os EUA ameaçaram romper as negociações com a Rússia
A
atitude da Síria e da Rússia causaram problemas humanitários graves na
cidade de Aleppo, que está sofrendo de um cerco por um longo tempo,
resultando em saúde grave desconforto e higiene para a população. Apenas
para atenuar as dificuldades dos habitantes ainda presentes em Aleppo,
foi acordado uma trégua entre Washington e Moscou, que era permitir que
comboios humanitários para abastecer e trazer cuidados médicos na cidade
sitiada. Se
a Rússia tinha assinado este acordo, a Síria não gostou deste arranjo,
ele voltou em um tempo aceitável para as tropas Assad, prestes a tomar a
cidade. Damasco a trégua deu a oportunidade de a resistência para se reagrupar e encontrar alternativas para resistir ao cerco. Apesar
destas dúvidas Moscou havia chegado a um acordo com Washington, que
também poderia servir de base para futuros desenvolvimentos sobre o
futuro do país. O
bombardeio ocorreu acidentalmente por unidades americanas sobre as
posições do exército sírio, embora seguido de desculpas imediato, desde o
pretexto para uma pausa, de fato, da trégua acordada. Rússia
atacou um comboio humanitário, dirigido a Aleppo, despertando até mesmo
a desaprovação das Nações Unidas, e, juntamente com a Síria, retomadas
as hostilidades para conquistar Aleppo, com ataques sobre a cidade, eles
têm gravados, mais uma vez, muitas vítimas civis. Neste contexto amadureceu o ultimato de os EUA para a Rússia para finalizar as negociações. O
fato, do ponto de vista diplomático, é uma circunstância agravante para
a situação da Síria, mas sem ser ladeada por uma ação militar, só
poderia criar uma situação favorável ao Assad e depois para Putin. Para
evitar um confronto aberto com os russos nos Estados Unidos pode
considerar fazer uma oferta maior de armas para as forças rebeldes em
Aleppo, e que é o que é temido em Moscou e Damasco. O
Kremlin, de fato propôs uma trégua de 48 horas, o que pode não dar
efeito a quaisquer planos americanos, enquanto Washington propôs uma de
sete dias, que é avaliada pela frente russo-síria e funcional para
fornecer armas aos rebeldes. De
um ponto de vista militar, apesar de grande bombardeio realizado com
barris incendiárias, usados com o objetivo de destruir os abrigos
fortificados, verificou-se que, nas batalhas em curso em Aleppo,
realizada por agora, quase lado a lado, a contribuição a força aérea não é tão certo quanto poderia ser, pelo contrário, a chegada de novas armas. Precisamente
por esta razão, tornou-se crucial para ambas as partes, o fator tempo:
para os sírios é importante para acelerar o conflito sem interrupções,
enquanto os rebeldes se tornou essencial para ganhar tempo e
reagrupar-se, seja para ver se materializar a possibilidade de de alimentação do material de guerra americano. A
Rússia, por sua vez, pretende perder a cara na frente da opinião
pública internacional, e é dito que favorecem a hipótese de uma trégua
humanitária de 48 horas para permitir que suprimentos para a população,
mas discordo profundamente na hipótese de os sete dias sem confrontos. Do
ponto de vista da situação prostração da população civil, que deve ser
mais de uma semana para tentar resolver a situação de saúde grave, um
lugar essencial para começar para uma primeira restauração do teatro de
guerra; mas também é verdade que este tempo é contrária aos interesses de Assad, que vê a possibilidade de conquistar Aleppo iminente. A
impressão é que tanto Assad de que a Rússia, pretende colocar os EUA na
frente do fato consumado da conquista de Aleppo, para obter essa
posição estabelecida para uma possível conferência de paz, ou de outra
forma a qualquer mesa de negociações. Esta seria a consequência directa da imobilidade americano, Obama tem mantido desde o início do caso sírio. Confiar
inteiramente em diplomacia provado errado, como não tendo sido capaz de
prever a entrada em jogo de Moscovo, no teatro de guerra na Síria; estas premissas não ser o ultimato americano a quebrar as negociações, mais uma ação de falência e sem consequências. Pode-se
entender que Obama está no final do mandato, mas antes da eleição do
novo ou o novo ocupante da Casa Branca, será inevitável que a posição
americana será uma desvantagem contra a Rússia e Síria, se Washington
vai continuar a enfrentar o problema com essa passividade.
Сирия: США пригрозили разорвать переговоры с Россией
Отношение
Сирии и России вызвало серьезные гуманитарные проблемы в городе Алеппо,
который страдает от осады в течение длительного времени, что приводит к
серьезным здоровья дискомфорта и гигиены для населения. Просто
чтобы облегчить трудности жителей все еще присутствующих в Алеппо,
перемирие было согласовано между Вашингтоном и Москвой, который должен
был обеспечить гуманитарным конвои снабжения и принести медицинскую
помощь в осажденном городе. Если
бы Россия подписала это соглашение, Сирия не понравилось это
соглашение, он вернулся в приемлемое время для войск Асада, чтобы
захватить город. Дамаск перемирие дало возможность сопротивления перегруппироваться и найти альтернативы, чтобы противостоять осаде. Несмотря
на эти опасения, что Москва достигла соглашения с Вашингтоном, который
также мог бы послужить основой для дальнейшего развития на будущее
страны. Взрыв
произошел случайно американских частей на сирийских позиций армии, хотя
с последующим немедленным извинений, при условии, что предлог для
перерыва, на самом деле, согласованного перемирия. Россия
напала гуманитарный конвой, направленный в Алеппо, возбуждающе даже
неодобрение Организации Объединенных Наций, и, вместе с Сирией,
возобновились боевые действия, чтобы покорить Алеппо, с налетов на
город, они записали, опять же, многие жертвы гражданские лица. В этом контексте он созрел ультиматум США в Россию прекратить переговоры. Тот
факт, с дипломатической точки зрения, является отягчающим
обстоятельством для сирийского ситуации, но, не будучи в окружении
военной акции, может только создать ситуацию, способствующую Асада, а
затем к Путину. Для
того, чтобы избежать открытой конфронтации с Россией Соединенные Штаты
могут рассмотреть возможность сделать больше поставок оружия силам
повстанцев в Алеппо, и это то, что есть опасения в Москве и Дамаске. Кремль,
на самом деле предложил перемирие 48 часов, которые не могут привести в
действие любых американских планов, в то время как Вашингтон предложил
семидневный, который оценивается русско-сирийском фронте, функциональное
поставлять оружие повстанцам. С
военной точки зрения, несмотря на крупные бомбардировки, проведенной с
зажигательной баррелей, используемых с целью уничтожить укрепленные
убежища, было установлено, что, в сражениях, происходящих в Алеппо,
осуществляется сейчас, почти из рук в руки, вклад ВВС не так уверен, как могло бы быть, наоборот, приход нового оружия. Именно
по этой причине он стал решающим, для обеих сторон, фактор времени: для
сирийцев важно ускорить конфликт без каких-либо перерывов, в то время
как повстанцы стало необходимым, чтобы выиграть время и
перегруппироваться, либо чтобы увидеть материализовать возможность поставки из американского военного материала. Россия,
со своей стороны, стремится потерять лицо перед международным
общественным мнением, и, как говорят в пользу гипотезы о 48-часовом
гуманитарном перемирии, чтобы позволить снабжения населения, но не
согласны глубоко на предположении, в течение семи дней без столкновения. С
точки зрения прострацией положения гражданского населения, оно должно
быть больше, чем на неделю, чтобы попытаться решить серьезную ситуацию в
области здравоохранения, существенное место для начала для первого
восстановления театра военных действий; но это также верно, что на этот раз противоречит интересам Асада, который видит возможность покорить Халеб неминуемой. Создается
такое впечатление, что и Асад, что Россия, намерены поставить перед
совершившимся фактом завоевания Алеппо США, чтобы получить эту прочную
позицию для возможной мирной конференции, или иначе любой стол
переговоров. Это было бы прямым следствием неподвижности американского, Обама сохранил с самого начала сирийского дела. Полагаться
исключительно на дипломатию оказались неверными, так как не будучи в
состоянии предвидеть вступление в игру Москвы, в театре военных действий
в Сирии; эти помещения действительно быть американским ультиматумом разорвать переговоры, еще одно дело о банкротстве и без последствий. Можно
понять, что Обама в конце мандата, но до выборов нового или нового
жильца Белого дома, это будет неизбежно, что американская позиция будет
недостатком против России и Сирии, если Вашингтон будет по-прежнему
сталкиваются с проблемой с эта пассивность.
敘利亞:美國威脅要斷絕與俄羅斯的談判
敘利亞和俄羅斯的態度造成了嚴重的人道主義問題,在阿勒頗市,這是從一個圍城的痛苦很長一段時間,造成嚴重不適健康和衛生的人口。只是為了緩解居民目前仍然在阿勒頗的困難,休戰華盛頓和莫斯科,這是允許人道主義車隊提供,並在圍城帶來的醫療服務之間達成一致。如果俄羅斯簽署了這一協議,敘利亞不喜歡這樣的安排,他回來到一個可接受的時間到部隊阿薩德即將採取的城市。大馬士革休戰給了機會,耐重整旗鼓,尋找替代品,以抵抗圍攻。儘管有這些疑慮莫斯科已經與華盛頓達成協議,這也可能為今後對國家的未來發展奠定基礎。轟炸發生意外通過在敘利亞軍隊陣地美軍部隊,但隨後立即道歉,所提供的藉口休息,實際上,同意休戰。俄羅斯襲擊了一個人道主義車隊,針對阿勒頗,引起聯合國乃至不滿,並聯手與敘利亞恢復敵對行動征服阿勒頗,對城市的襲擊,他們已經記錄下來,再一次,許多受害者平民。在此框架下它已經成熟了美國的最後通牒,要求俄羅斯終止談判。事實上,從外交角度,是一種加重處罰情節的情況敘利亞,但沒有通過軍事行動被兩側,只能創造一個有利於阿薩德再到普京的局面。為了避免與俄羅斯,美國可能考慮的武器供應較多的反政府武裝在阿勒頗的公開對抗,而這是在莫斯科和大馬士革擔心。克里姆林宮,實際上提出了48個小時,這可能不是任何美國的計劃,落實停火,而華盛頓提出了七天,這是由俄羅斯和敘利亞正面評價,功能提供武器給反叛者。從軍事的角度來看,儘管有燃燒彈萬桶,破壞設防候車亭的目的使用進行了重大的轟炸,人們發現,在阿勒頗進行的戰爭,以現在進行時,幾乎短兵相接的貢獻空軍不如某些如可以是,與此相反,新武器的到來。正是因為這個原因,它已經成為至關重要的,對於雙方,時間因素:對敘利亞人重要的是要加快推進不會受到任何干擾衝突,而反政府武裝已刻不容緩爭取時間,並重新組合,要不是看到物化的可能性供應從美國戰爭物資。俄羅斯而言,它尋求在國際輿論面前丟了面子,而且據說贊成48小時的人道主義停火,使物資人口的假說,但對七天沒有假設深刻分歧衝突。但從平民的虛脫的情況來看,它應該是一個多星期來嘗試解決這一嚴重的健康狀況,開始為戰區的第一個恢復的必經之地;但它也確實,這一次是違背阿薩德的利益,誰看到征服阿勒頗迫在眉睫的可能性。給人的印象是,無論阿薩德,俄羅斯,打算把美國在阿勒頗征服的既成事實面前,以獲取可能的和平會議這一既定立場,否則任何談判桌。這將是美國動帶來的直接後果,奧巴馬一直保持在敘利亞事件的開始。完全依靠外交手段證明是錯誤的,因為沒有能夠預見到進入莫斯科的比賽中,在敘利亞戰區;這些地方都成為美國的最後通牒打破談判,又破產訴訟,並沒有後果。人們可以理解,奧巴馬是在任務的結束,而是新的或白宮的新乘員的選舉之前,這將是不可避免的,美國的立場將是對俄羅斯和敘利亞處於劣勢,如果華盛頓將繼續面臨的問題這種被動性。
シリア:米国はロシアとの交渉を打ち切ると脅し
シリアとロシアの態度は、人口のために深刻な不快感の保健衛生の結果、長時間の包囲を患っているアレッポの都市で深刻な人道問題を引き起こしました。ただ、まだ存在アレッポにおける住民の困難を緩和するために、休戦は人道船団が包囲された町で医療を提供し、持って来ることができるようにあった、ワシントンとモスクワの間で合意されました。ロシアはこの契約を締結していた場合、シリアは彼が街を取ることを約部隊アサドに許容可能な時間内に戻ってきた、この配置が好きではなかったです。ダマスカス休戦は包囲に抵抗する代替案を再編成し、見つけるために抵抗に機会を与えました。これらの懸念にもかかわらず、モスクワでは、国の将来に将来の発展のための基礎を提供することができるワシントン、と合意に達しました。爆撃は、シリア軍の位置にアメリカのユニットが誤って発生し、即時謝罪が続いたが、合意された停戦協定のうち、実際には、休憩のための口実を提供しました。ロシアは国連のさえ難色を喚起アレッポに向かう人道船団を攻撃し、そして、一緒にシリアと、都市に襲撃して、彼らは、再び、多くの犠牲者を記録した、アレッポを征服するために戦闘を再開しました民間人。このフレームワークでは、交渉を終了するためにロシアに米国の最後通牒を成熟しています。実際には、ビューの外交点から、唯一のアサドを助長した後、プーチン大統領に状況を作成することができ、シリアの状況にはなく、軍事行動によって隣接されることなく悪化させる状況です。ロシア人とのオープン対立を避けるために米国は、アレッポで反乱軍に武器の大きい供給することを検討することができ、それはモスクワとダマスカスで懸念されているものです。ワシントンが反政府勢力に武器を提供するための機能、ロシア、シリアの前部によって評価される7日間を、提案していながら、クレムリンは、実際には、任意のアメリカの計画に影響を与えないことがあり、48時間の停戦を提案しました。主要な爆撃にもかかわらず、要塞化された避難所を破壊する目的で使用さ焼夷弾樽で行わ軍事的観点から、それは今で行わアレッポで進行中の戦い、ほとんど手に、貢献を手に、ことが判明しました空軍は、逆に、新しい武器の到着可能性として一定ではありません。正確には、それは非常に重要になってきているこの理由のために、両当事者のために、時間係数:シリア人のためには、反政府勢力は、時間を得るために必須となっているが、任意の中断することなく、競合を加速するため、および再編成するために、いずれかの可能性を具現参照することが重要ですアメリカの戦争材料からの供給。ロシアは、その部分のために、国際世論の前で顔を失うことを目指し、人口に物資を可能にするために、48時間対応の人道的停戦の仮説を好むと言われているが、なしの7日間の前提に深く同意しません衝突。民間人の衰弱状況の観点から、深刻な健康状況を解決しようとする戦争の演劇の最初の回復のために起動するために不可欠な場所週間以上である必要があります。この時間が迫っアレッポを征服する可能性を見ているアサドの利益に反していることも事実です。印象は、両方のアサドそのロシア、任意の交渉のテーブルに他の方法で可能な平和会議のため、この確立された位置を取得するには、アレッポの征服の既成事実の前に米国を置くつもりか、ということです。これは、アメリカの不動の直接の結果であろうが、オバマ氏は、シリアの事件の最初から続けてきました。外交は、シリアでの戦争の劇場で、モスクワの試合へのエントリを、予見することができていていないと、間違った証明全面的に依存しています。これらの前提は、交渉を破るためにアメリカの最後通牒、さらに別の倒産行動と結果なしであることです。一つは、オバマ氏は任務の終わりであるが、新規またはホワイトハウスの新たな乗員の選挙の前に、ワシントンが持つ問題に直面し続ける場合はアメリカン位置は、ロシアとシリアに対して不利になることは避けられないであろうことを理解することができますこの受動性。
هددت الولايات المتحدة بقطع المفاوضات مع روسيا: سوريا
موقف
سورية وروسيا تسبب مشاكل إنسانية حادة في مدينة حلب، والذي يعاني من
الحصار لفترة طويلة، مما أدى إلى الصحة الانزعاج الشديد والنظافة للسكان. فقط
للتخفيف من الصعوبات التي يواجهها السكان لا يزال موجودا في حلب، تم
الاتفاق على هدنة بين واشنطن وموسكو، الذي كان للسماح القوافل الإنسانية
لتوفير وتقديم الرعاية الطبية في المدينة المحاصرة. إذا
كانت روسيا قد وقعت على هذا الاتفاق، لم سوريا ليس مثل هذا الترتيب، عاد
إلى وقت مقبول للقوات الاسد على وشك السيطرة على المدينة. دمشق أعطت الهدنة فرصة للمقاومة لاعادة تجميع صفوفهم وإيجاد بدائل لمقاومة الحصار. وعلى
الرغم من هذه الهواجس موسكو قد توصل إلى اتفاق مع واشنطن، والتي يمكن أيضا
أن توفر أساسا للتطورات المستقبلية حول مستقبل البلاد. ووقع
التفجير عن طريق الخطأ من قبل وحدات أمريكية على مواقع للجيش السوري، على
الرغم من أن يتبعه اعتذار فوري، وفرت ذريعة لقضاء عطلة، في الواقع، من
الهدنة المتفق عليها. هاجمت
روسيا قافلة إنسانية، توجه إلى حلب، إثارة حتى استنكار للأمم المتحدة، و،
جنبا إلى جنب مع سوريا، استأنفت الأعمال العدائية لقهر حلب، مع غارات على
المدينة، فقد سجلت مرة أخرى، العديد من الضحايا المدنيين. في هذا الإطار قد نضجت انه انذار من الولايات المتحدة إلى روسيا لإنهاء المحادثات. في
الواقع، من جهة النظر الدبلوماسية، هو ظرفا مشددا للوضع السوري، ولكن دون
أن يحيط بها عمل عسكري، لا يمكن إلا أن تخلق وضعا يفضي إلى الأسد ومن ثم
إلى بوتين. لتجنب
مواجهة مفتوحة مع الروس قد الولايات المتحدة أن تفكر في زيادة المعروض من
الأسلحة إلى قوات المتمردين في حلب، وهذا ما يخشى في موسكو ودمشق. الكرملين،
في الواقع اقترح هدنة لمدة 48 ساعة، والتي قد لا تنفذ أي خطط الأمريكية،
في حين اقترحت واشنطن لمدة سبعة أيام، والتي يتم تقييمها من قبل الجبهة
الروسية لسوريا، وظيفية لتوفير الأسلحة للمتمردين. من
جهة النظر العسكرية، على الرغم من تفجير كبير نفذت مع برميل الحارقة،
وتستخدم بهدف تدمير الملاجئ المحصنة، تبين أنه في المعارك الجارية في حلب،
التي تقوم بها الآن، ومن ناحية تقريبا لتسليم، مساهمة سلاح الجو ليست معينة كما يمكن أن يكون، على العكس من ذلك، فإن وصول أسلحة جديدة. ولهذا
السبب بالذات أصبح من الأهمية بمكان، لكلا الطرفين، وعامل الوقت: بالنسبة
للسوريين أمر مهم للإسراع في الصراع دون أي انقطاع، في حين أن المتمردين قد
أصبح ضروريا لكسب الوقت، والتجمع، وإما أن نرى تتحقق إمكانية العرض من المواد الحرب الأمريكية. روسيا،
من جانبها، تسعى إلى خسارة ماء الوجه أمام الرأي العام الدولي، ويقال
لصالح فرضية وجود هدنة انسانية لمدة 48 ساعة للسماح الإمدادات إلى السكان،
ولكنهم يختلفون بشدة على افتراض سبعة أيام دون اشتباكات. من
وجهة نظر من الوضع السجود للسكان المدنيين، وينبغي أن تكون أكثر من أسبوع
في محاولة لتسوية الوضع الصحي الخطير، مكانا أساسيا لبدء لاستعادة الأولى
من مسرح الحرب. ولكن من الصحيح أيضا أن هذا الوقت هو مخالف لمصالح الاسد الذي يرى إمكانية للتغلب على حلب وشيك. الانطباع
هو أن كلا من الأسد أن روسيا تنوي وضع الولايات المتحدة أمام الأمر الواقع
من الاستيلاء على حلب، للحصول على هذا الموقف أنشئت لعقد مؤتمر سلام
محتمل، أو إلى أي طاولة المفاوضات. وهذا من شأنه أن يكون نتيجة مباشرة من الجمود الأمريكي، وأبقى أوباما من بداية القضية السورية. تعتمد كليا على الدبلوماسية أثبتت خاطئة، كما أنها لم تكن قادرة على التنبؤ ببدء اللعبة موسكو، في مسرح الحرب في سوريا. هذه المباني لا يكون الإنذار الأمريكي لكسر المحادثات، بعد إجراء الإفلاس آخر ودون عواقب. يمكن
للمرء أن يفهم أن أوباما هو في نهاية ولاية، ولكن قبل الانتخابات من جديد
أو شاغل جديد للبيت الأبيض، وسوف يكون مفر من أن الموقف الأميركي سيكون وضع
غير مؤات ضد روسيا وسوريا، إن واشنطن ستواصل مواجهة مشكلة هذه السلبية.
mercoledì 28 settembre 2016
La Corte penale internazionale emette la prima sentenza di condanna per distruzione di beni culturali
La condanna della Corte penale internazionale, emessa a carico di un fondamentalista islamico per la distruzione di monumenti tutelati dall’UNESCO, avvenuta nello stato africano del Mali, costituisce un punto fermo per la giurisprudenza internazionale e fornisce la base per più articolate forme di tutela del patrimonio artistico. Se in alcuni stati, specie in occidente, la legislazione vigente protegge i manufatti di rilevanza storica ed artistica, fino ad ora la Corte penale internazionale non si era mai pronunciata su questa materia, equiparando come crimini di guerra la distruzione del patrimonio artistico. La rilevanza del giudizio della Corte penale internazionale deve essere inquadrata in un panorama molto più vasto rispetto a quello a cui si riferisce la sentenza; infatti la triste prassi di distruggere monumenti storici di immenso valore culturale è diventata consuetudine nei gruppi estremisti, non solo islamici, per giustificare una presunta superiorità religiosa. Parallelamente al fenomeno della distruzione, si è sviluppato quello della spoliazione dei siti archeologici, in funzione di alimentare un mercato dei beni artistici di contrabbando. In definitiva la giustificazione religiosa è servita per affermare gesti inconsulti diretti a rafforzare l’immagine dei gruppi autori delle distruzioni e, nel contempo, gli ha aperto una nuova via di finanziamento. Alcuni attivisti dei diritti umani hanno, giustamente, sottolineato come l’imputato abbia ricevuto la condanna solo per le distruzioni del patrimonio culturale, senza nulla pagare per i delitti contro le persone, come gli stupri e la riduzione in schiavitù di numerose persone; queste critiche appaiono giuste, perchè l’imputato doveva essere processato e condannato anche per questi crimini, ma ciò rappresenta un rilievo al caso specifico, che non inficia il valore storico di una sentenza, di valore internazionale, appunto, che per la prima volta condanna le violenze al patrimonio culturale, intese, non solo come fatto delittuale a se stante, quanto come danno procurato, sia alla comunità dello stato in cui sono avvenute, che, in senso più ampio, alla comunità internazionale tutta. Si tratta, specialmente proprio per questo secondo aspetto, di una vera e propria rivoluzione, perchè viene assunta l’idea discriminante che il patrimonio culturale, inteso nel senso più ampio della definizione, appartenga a tutta la comunità mondiale. Questo significa, tra le altre cose, che, per quelli stati che non sono dotati di una legislazione apposita, la Corte penale internazionale può intervenire in difesa di beni culturali danneggiati. Avere assunto come principio fondamentale che un bene artistico in quanto tale è patrimonio artistico di tutta l’umanità, riconosce l’importanza del rilievo anche storico del manufatto, introducendo in senso giudiziario, che la lesione di qualsiasi bene culturale rappresenta un delitto contro l’intera umanità. La portata di questa decisione potrebbe e dovrebbe avere effetti pratici per la tutela dei monumenti, come la creazione di corpi internazionali preposti a questa funzione, come già succede in al cuni paesi, come ad esempio l’Italia; o almeno dell’impiego in questo senso delle forze delle Nazioni Unite o comunque di altre nazioni, impegnate in funzioni di pace o come contrasto a forze terroristiche. La sentenza implicitamente riconosce la condanna del danneggiamento del patrimonio artistico proprio di una determinata zona o di una etnia o di un gruppo religioso come violenza contro queste fattispecie da parte di soggetti terzi, in questo caso gli estremisti islamici, effettuata con l’intento di cancellare le testimonianze e la storia culturale, cioè aspetti che vanno aldilà del singolo monumento, ma che si concretizzano con la sua distruzione, di una ben definito segmento di rilevanza sociale, ritenuto di parte avversa, rispetto a chi compie la distruzione. Non appare azzardato, seppure con tutti i necessari distinguo, paragonare la distruzione della memoria storica di una comunità, con la volontà di praticare la pulizia etnica, di cui, anzi, proprio questa pratica è entrata a fare parte. LA rilevanza della decisione della Corte penale internazionale diventa, quindi, un punto di partenza per la tutela della memoria storica e della sua rilevanza, all’interno di un quadro che riconosce l’importanza di ogni singola cultura nella comunità mondiale, proprio perchè ne ha contribuito alla formazione dello sviluppo.
The International Criminal Court issued the first conviction for destruction of cultural goods
The
condemnation of the International Criminal Court, issued against an
Islamic fundamentalist for the destruction of monuments protected by
UNESCO, which took place in the African country of Mali, is the
cornerstone for international jurisprudence and provides the basis for
more complex forms of protection artistic heritage. If
in some states, especially in the West, the existing legislation
protecting important historical artifacts and art, until now the
International Criminal Court had never ruled on this matter, equating as
war crimes the destruction of the artistic heritage. The
relevance of the judgment of the International Criminal Court must be
seen in a much broader view than the one referred to by the judgment; In
fact, the sad practice of destroying historical monuments of immense
cultural value has become customary in extremist groups, not just
Muslims, to justify an alleged religious superiority. Parallel
to the destruction phenomenon, it has developed what the despoliation
of archaeological sites, according to feed a market of artistic
contraband. Ultimately
the religious justification is served to assert direct rash to
strengthen the image of the authors groups of the destruction and, at
the same time, has opened a new way of funding. Some
human rights activists have rightly pointed out that the defendant
received the sentence only for the destruction of cultural heritage,
without paying anything for the crimes against people, such as rapes and
enslavement of many people; These
criticisms are right, because the accused had to be tried and convicted
for these crimes, but it is a relief to the case, which does not affect
the historical value of a judgment, of international value, in fact,
that for the first time condemned violence
to the cultural heritage, designed, not only as a fact tort in its own
right, as far as damage done, both to the community of the state in
which they occurred, which, in a broader sense, the entire international
community. It
is especially because of this second aspect, a real revolution, because
it is assumed the discriminating idea that cultural heritage,
understood in the broadest sense of the definition, belong to the whole
world community. This
means, among other things, that, for those states that do not have a
specific law, the International Criminal Court can intervene in defense
of damaged cultural heritage. Employ
as a fundamental principle that good art as such is artistic heritage
of all humanity, recognizes the significant importance of the historical
artifact, introducing judicial sense, that the damage to any such
cultural property is a crime against ' all humanity. The
scope of this decision could and should have practical implications for
the protection of monuments, such as the creation of international
bodies responsible for this function, as already happens in some
countries, such as Italy; or
at least employment in this sense the United Nations forces or for all
other nations, engaged in peace functions or as a contrast to terrorist
forces. The
judgment implicitly acknowledges the condemnation of the corruption of
their own artistic heritage of a given area or an ethnic or religious
group as violence against these case by third parties, in this case the
Islamic extremists, done with the intent to cancel the
testimonies and cultural history, that is, aspects that go beyond the
single monument, but that result with its destruction, a well-defined
segment of social importance, considered the other side, compared to
those who carry out the destruction. It
appears risky, albeit with all the necessary caveats, to compare the
destruction of the historical memory of a community, with the will to
practice ethnic cleansing, of which, indeed, precisely this practice has
become part. THE
importance of the decision of the International Criminal Court thus
becomes a starting point for the protection of historical memory and its
importance, within a framework that recognizes the importance of every
single culture in the world community, just because it has contributed to the development training.
La Corte Penal Internacional emitió la primera condena por destrucción de bienes culturales
La
condena de la Corte Penal Internacional, emitida contra un
fundamentalista islámico para la destrucción de monumentos protegidos
por la UNESCO, que tuvo lugar en el país africano de Malí, es la piedra
angular para la jurisprudencia internacional y proporciona la base para
formas más complejas de protección patrimonio artístico. Si
en algunos estados, especialmente en Occidente, la legislación vigente
para la protección artefactos históricos importantes y arte, hasta ahora
la Corte Penal Internacional no se había pronunciado sobre este asunto,
lo que equivale como crímenes de guerra la destrucción del patrimonio
artístico. La
pertinencia de la sentencia de la Corte Penal Internacional debe ser
visto en una visión mucho más amplio que el contemplado por la
sentencia; De
hecho, la triste práctica de destruir los monumentos históricos de gran
valor cultural se ha convertido en habitual en los grupos extremistas,
no sólo los musulmanes, para justificar una supuesta superioridad
religiosa. Paralelamente
a la destrucción fenómeno, se ha desarrollado lo que el despojo de los
sitios arqueológicos, de acuerdo a alimentar un mercado de contrabando
artística. En
última instancia la justificación religiosa se sirve para afirmar
erupción directo a fortalecer la imagen de los grupos autores de la
destrucción y, al mismo tiempo, se ha abierto una nueva forma de
financiación. Algunos
activistas de derechos humanos han señalado con razón que el acusado
recibió la pena sólo por la destrucción del patrimonio cultural, sin
pagar nada por los delitos contra las personas, tales como violaciones y
esclavitud de muchas personas; Estas
críticas tienen razón, porque tenía que ser juzgado y condenado por
estos delitos el acusado, pero es un alivio para el caso, que no afecta
el valor histórico de un juicio, de valor internacional, de hecho, que
por primera vez condenado la
violencia con el patrimonio cultural, diseñado, no sólo como un agravio
hecho en su propio derecho, por lo que el daño hecho, tanto a la
comunidad del estado en que se produjeron, lo que, en un sentido más
amplio, a toda la comunidad internacional. Es
especialmente debido a este segundo aspecto, una verdadera revolución,
porque se asume la idea de discriminar que el patrimonio cultural,
entendido en el sentido más amplio de la definición, pertenecen a toda
la comunidad mundial. Esto
significa, entre otras cosas, que, para aquellos estados que no cuentan
con una ley específica, la Corte Penal Internacional puede intervenir
en defensa del patrimonio cultural dañado. Emplear
como un principio fundamental de que el buen arte, como tal, es
patrimonio artístico de toda la humanidad, reconoce la importancia
significativa del artefacto histórico, introduciendo sentido judicial,
que el daño de tales bienes culturales es un crimen contra ' toda la humanidad. El
alcance de esta decisión podría y debería tener implicaciones prácticas
para la protección de monumentos, tales como la creación de organismos
internacionales responsables de esta función, como ya sucede en algunos
países, como Italia; o,
al menos, el empleo en este sentido las fuerzas de las Naciones Unidas o
de todas las demás naciones, que participan en las funciones de paz o
como contraste con las fuerzas terroristas. La
sentencia reconoce implícitamente la condena de la corrupción de su
propio patrimonio artístico de una zona determinada o un grupo étnico o
religioso, como la violencia en contra de estos casos por parte de
terceros, en este caso los extremistas islámicos, hecho con la intención
de cancelar los
testimonios y la historia cultural, es decir, aspectos que van más allá
del solo monumento, pero ese resultado con su destrucción, un segmento
bien definido de importancia social, considerado el otro lado, en
comparación con aquellos que llevan a cabo la destrucción. Parece
arriesgado, aunque con todas las salvedades necesarias, para comparar
la destrucción de la memoria histórica de una comunidad, con la voluntad
de practicar la limpieza étnica, de las cuales, de hecho, precisamente,
esta práctica se ha convertido en parte. La
importancia de la decisión de la Corte Penal Internacional se convierte
así en un punto de partida para la protección de la memoria histórica y
su importancia, dentro de un marco que reconoce la importancia de cada
cultura única en la comunidad mundial, sólo porque tiene contribuido a la formación y el desarrollo.
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