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giovedì 6 giugno 2019
Cina e Russia sempre più alleate
L’incontro in Russia del leader cinese Xi Jinping con Putin ha segnalato come la vicinanza tra i due paesi sia olto intensa. Non si tratta di una sorpresa, i due capi di stato si sono incontrati circa 30 volte in sei anni ed hanno dimostrato una sintonia sempre crescente, favorita anche dal peggioramento dei rapporti dei due paesi con gli Stati Uniti. Dal punto di vista internazionale, la relazione tra i due paesi sta assumendo maggiore rilevanza per la situazione contingente che entrambe le due nazioni stanno attraversando: per la Russia, infatti, ogni occasione diventa rilevante per uscire dall’isolamento internazionale imposto dall’occidente, dopo l’invasione della Crimea ed il ocnflitto del Donbass; mentre la Cina è impegnata nel conflitto sui dazi commerciali imposto dal presidente Trump. Nonostante i già buoni rapporti tra i due paesi, Cina e Russia sono praticamente obbligate ad aumentare la reciproca sintonia, anche per combattere i segnali negativi che arrivano dall’economia. Pechino si è appena vista abbassare le prospettive di crescita dal Fondo Monetario Internazionale, proprio in ragione dell’aumento dei dazi americani, mentre la Russia necessita degli investimenti cinesi per combattere una crisi economica, che ha ragioni strutturali, perchè basata essenzialmente sulle materie prime, oltre che dovuta, anche agli effetti dell’embargo occidentale. L’incremento delle relazioni con la Cina, potrebbero significare per Mosca un aumento di questi investimenti e gli accrodi raggiunti nei settori di aviazione, energia, difesa, tecnologia, agricoltura e telecomunicazioni dimostrano che la direzione intrapresa prevede un maggiore impegno cinese nel paese russo. L’avversione degli Stati Uniti per questi due paesi ha sviluppato l’idea tra Mosca e Pechino di ridurre l’uso del dollaro come valuta di scambio ed incrementare un sistema che privilegi l’uso di rublo e yuan negli scambi bilaterali. Quantitativamente ammontano a 89.000 milioni di euro gli sacmbi della Cina con la Russia, che è diventata il principale partner commerciale di Mosca ed anche se, dal punto di vista degli investimenti in Russia, la Cina è ancora indietro rispetto agli USA ed alla UE, Pechino intende colmare questo gap. Anche circa gli scenari internazionali i due paesi hanno visioni molto simili, come per il Venezuela, dove sono contrari all’intervento straniero o la comune contrarietà sulle sanzioni americane contro l’Iran per la questione del nucleare iraniano. Allo stesso modo hanno condannato Washington per il ritiro unilaterale dal trattato sulle armi nucleari a medio raggio, che ha provocato il successivo ritiro di Mosca. Infine è stato espressa preoccupazione per il possibile aumento degli armamenti spaziali, così come è stata evidenziata la posizione comune su Siria e Corea del Nord. I due paesi, insomma, con un legame sempre più stretto possono concretamente creare una alleanza pericolosa per gli equilibri mondiali, che potrà rappresentare una viariabile da valutare attentamente quando si vorranno analizzare gli scenari futuri e le loro potenziali ricadute. Questa alleanza è stata favorita da una rigidità, peraltro comprensibile, da parte dell’occidente, che rischia di produrre effetti contrari a quelli voluti da Washington e dagli alleati occidentali e su cui sarà bene operare una riflessione attenta e puntuale.
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