Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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lunedì 8 aprile 2013
بيع التفاهم بين الصين والولايات المتحدة من أزمة كوريا الشمالية
في الاستراتيجية في السياسة الخارجية، وكان من المفترض الصين وكوريا الشمالية لتمثيل نوع من تحمل البلاد، مما يحد من إمكانيات كوريا الجنوبية، سواء من وجهة النظر الاقتصادية، التي الجيوسياسية. كان أقرب من أي وقت مضى التحالف بين سيول وواشنطن لإيجاد حاجزا لا يمكن تخطيه في بلد كوريا الشمالية، والتي كان لتولي دور الخندق لصالح بكين، أيضا نظرا للموقع. مع تغيير النظام، بيونغ يانغ يظهر انهم يريدون أن يكون حرية العمل الخاصة بها للحصول على الفوائد الحقيقية التي لا تستطيع أن تفعل باليد. موقف الصين في هذا السيناريو تغير جذريا، هو أن معظم يذهل بكين، في الواقع، يبدو أنه قد تم القبض على حين غرة من قبل الاتجاه التي اتخذتها الأحداث التي تجري في المقابلة تماما لمصالح مادية بكين. إذا كان دور بيونغ يانغ كان لا بد، في بعض الطريق، مثل لجعل تأثير من الهدوء والاستقرار، وإن كان ذلك في سياق التوازن الهش، السلوك الحالي ومن المرجح أن يؤدي وجود أكبر من الأميركيين إلى الحد من الحدود الصينية، فقط ما ويعتقد أن بكين لا تريد لتجنب نظرا لوجود الاستراتيجي لكوريا الشمالية. بالنسبة للصين، فإن حالة مثلى أن المنطقة ستبقى في قوة نظام العلاقات على أساس تحالفات معارضة، متوازنة تماما، والتي من شأنها أن تسمح باستمرار الوضع الراهن، في نهاية المطاف، ومريحة لجميع الأطراف المعنية. تغيير موقف كوريا الشمالية التي حليفا مخلصا للصين، وقد اتخذت على دور الورقة الرابحة العلمية، فضلا عن أكثر من ذلك بكثير مفاجأة أن التوازن الإقليمي، أكد عدم استعداد المطلقة للدبلوماسية الصينية لتوقع و منع الحالة الراهنة للأمور. هذه النتيجة، إذا كان ذلك ممكنا، ويضع أكثر انزعاجا حتى العالم كله، لأنه كان يعتبر الصين الدولة الوحيدة الأجنبي مع وجود درجة من المعرفة المتعمقة ما يسمى الدولة الناسك، لختمه إلى بقية العالم. الآن، وهذا التعريف هو أكثر ملاءمة، هناك شعور بالفراغ حول إمكانية ممارسة تأثير على بيونغ يانغ كافية. في هذه الأيام، والتي تتميز النشاط المتشنجة، وقد أثار الجمود كبيرة الصين قلق كبير في الساحة الدولية، ولكن لا بد من القول أن هناك مشكلة كبرى في الصين في الوقت الحالي هو فقط للعثور على الطريقة المناسبة لممارسة أي شكل من أشكال الضغط بيونغ يانغ. اذا فشل في هذه المهمة، سوف يكون للدبلوماسية الصينية مع تداعيات هزيمة هائلة على مصداقيتها الدولية. وعلى هذا الموضوع الذي قاعدة آمالهم الولايات المتحدة للتخفيف من الأزمة. وفقا لبعض المحللين، بهذه المناسبة، فإنه، في الواقع، وسيلة للدخول في أشكال جديدة من التعاون ومفتوحة للتعريف تجديد للعلاقات المتبادلة بين الولايات المتحدة والصين. وعلاوة على ذلك، فمن المصلحة المشتركة للالقوتين العظميين أن السلام يعود إلى عهد فورا لتسهيل المصالح الاقتصادية الكبيرة، التي تغطي مناطق النفوذ بين الدولتين. هذه الخطوة الأمريكية الأخيرة، التي شهدت منع حركة بعض الصواريخ من الولايات المتحدة تجاه كوريا الشمالية بالقرب من بلد، ينبغي أن تقرأ كعمل من أعمال الاسترخاء، ولكن مؤطرة أيضا في استراتيجية التي يمكن دراستها مع بكين، لمجرد أن يترك المجال مفتوحا ل الصينية الجهود للحد من كوريا الشمالية لسبب من الأسباب. نجاح المبادرات التي يمكن أن تضع الصين فقط في مكان، وسوف تعتمد على العديد من الجغرافية السياسية التي من شأنها أن تميز السنوات القليلة المقبلة، والتي من المؤمل أن تقتصر على المنافسة الاقتصادية.
venerdì 5 aprile 2013
Nella crisi nordcoreana gli aspetti economici sono sottovalutati
Uno degli effetti della questione coreana, che non è stato messo fino ad ora nel giusto rilievo, è la guerra economica che il Nord ha dichiarato al Sud. Facendo una riflessione più approfondita, anzi, definirlo effetto non sembra corretto, perchè, invece, pare una delle cause della crisi. La collaborazione economica tra le due Coree si è esplicata in varie forme, reciprocamente vantaggiose, e la zona industriale di Kaesong, posta sul 38° parallelo, quello che separa il confine dei due paesi in base alla fine della guerra di 60 anni prima, costituisce un esempio molto chiarificatore al riguardo. La produzione di questo complesso industriale, dove vengono prodotti, tra gli altri, ceramica, abbigliamento, elettronica, componenti per autoveicoli è stimata in un valore di 367 milioni di euro annui, dà lavoro a 56.000 lavoratori nordcoreani impiegati in 123 aziende della Corea del Sud. Si tratta di numeri ingenti per qualsiasi paese e sopratutto per una nazione depressa come quella di Pyongyang. Per le aziende di Seul, ma anche per quelle cinesi che acquistano i prodotti finiti, impiegare i lavoratori nordcoreani significa un notevole risparmio, che permette una minore spesa sul costo del lavoro cinese del 30% e su quello sudcoreano del 50%. Il divieto di accesso, che i nordcoreani stanno applicando a questa zona industriale provocherà, con la fine delle scorte stoccate in Corea del Sud ed in Cina il blocco della produzione in diverse aziende con la relativa ricaduta economica. Finora queste misure adottate da Pyongyang sono state lette come una ritorsione accessoria ad un conflitto di tipo politico e militare, non inquadrando la questione come una delle possibili cause, certamente da affiancare a questioni geopolitiche e di equilibri interni della Corea del Nord, non secondarie alla base della crisi internazionale. La Corea del Nord è un paese sull'orlo di un collasso economico e sociale, più volte negli anni passati è stata investita da carestie alimentari, ed ha bisogno, sopratutto dopo il cambio al vertice, di ritagliarsi un proprio spazio nel panorama internzionale, dove trovare una propria collocazione, che permetta il mantenimento della propria sovranità con un sistema politico, obiettivamente, fuori dal tempo. L'esigenza è però particolarmente sentita, perchè costituisce proprio il presupposto della vita stessa del paese e delle istituzioni che lo governano. Per una nazione normale si tratterebbe di un processo lungo e laborioso, che dovrebbe presupporre l'attitudine ad una dialettica sia interna che internazionale, doti assolutamente assenti nella Pyongyang odierna. L'urgenza del cambiamento delle proprie condizioni generali, giunta ad una incapacità totale di dialogo, derivante da anni di totale isolamento, tanto da essere definita lo stato eremita, ha optato all'elaborazione di una strategia aggressiva, concretizzatasi nella minaccia nucleare. Poco importa se i destinatari principali degli strali di Kim Jong-un sono gli USA e la Corea del Sud. La Cina è minacciata anch'essa, seppure indirettamente e così il Giappone. Quello che sfugge agli analisti è che Pyongyang vuole una maggiore ricchezza per se, da ottenere mediante aiuti ed investimenti in grado di risollevare il paese. Tuttavia una obiezione sensata potrebbe essere che il regime nordcoreano anzichè impiegare le nuove, potenziali entrate, per sollevare la condizione del proprio popolo, potrebbe ulteriormente aumentare il già pingue budget militare, per ricattare all'infinito il resto del mondo. Si tratta di una considerazione che prevede l'accadimento di una situazione possibile, ma fermarsi a questa ipotesi non può che portare ad uno scontro sicuro. Se si vuole evitare nell'immediato una escalation militare, che non conviene a nessuno, si dovrebbe puntare su di un atteggiamento più morbido, rinegoziare le sanzioni e fare un serio programma di investimenti industriali, che non considerino il paese nordcoreano soltano un serbatoio di mano d'opera a buon prezzo e basta. La cooperazione internazionale dovrebbe essere usata per rivedere il ruolo di Pyonyang all'interno di un processo di industrializzazione del paese, che ora si sente svilito ed una colonia dei vicini più avanzati. Anche questo aspetto morale, che ha provocato un sentimento nazionale di rivalsa, non è stato indagato a fondo e non è stato messo nella giusta luce ed importanza. Le fredde logiche del profitto hanno sopravanzato il ragionamento politico e diplomatico, non permettendo una giusta prevenzione della situazione attuale, di cui peraltro esistevano ampi segnali. Se resteranno i problemi politici e geopolitici, l'abbattimento di quelli economici potrà aprire piani di dialogo del tutto nuovi per una normalizzazione della situazione o almeno per aprire il terreno a forme di dialogo da cui partire per ritrovare l'equilibrio regionale.
In the North Korean crisis economic aspects are underestimated
One of the effects of the Korean question, which has not been made so far in proper perspective, it is the economic war that the North said the South Taking a deeper reflection, indeed, define effect does not seem right, because, however, it seems one of the causes of the crisis. Economic cooperation between the two Koreas is explicated in various forms, mutually beneficial, and the industrial zone in Kaesong, located on the 38th parallel, the border that separates the two countries on the basis of the end of the war 60 years ago, is a very enlightening example in this regard. The production of this industrial complex, where they are produced, among others, ceramics, clothing, electronics, automotive components is estimated to be worth 367 million euro per year, employing 56,000 North Korean workers employed in 123 companies in South Korea . These numbers are significant for any country and especially for a nation depressed like that of Pyongyang. For companies in Seoul, but also for those Chinese who buy finished products, employ North Korean workers mean significant savings, which allows a lower expenditure on the cost of Chinese labor by 30% and 50% of the South Korean. The prohibition of access, that the North Koreans are applying to this industrial area will result, with the end of inventory stocked in South Korea and China blocking the production in a number of companies with its economic impact. So far, these measures have been read by Pyongyang as a retaliation ancillary to a conflict of political and military, not framing the issue as one of the possible causes, certainly alongside geopolitical issues and internal equilibrium of North Korea, not secondary to basis of the international crisis. North Korea is a country on the brink of economic and social collapse, several times in past years has been hit by food shortages and needs, especially after the change of leadership, to carve out their own space in the international school scene, where find a place, which allows the preservation of its sovereignty with a political system that, objectively, outside of time. The need is particularly acute, however, because it is precisely the assumption that the life of the country and the institutions that govern it. For a normal country it would be a long and laborious process, which should assume the attitude of a dialectic both domestic and international talents absolutely absent in Pyongyang today. The urgency of the change in the general conditions, come to a complete failure of dialogue, resulting from years of total isolation, so as to be called the hermit state, chose the development of an aggressive strategy, which resulted in the nuclear threat. It does not matter if the main target of the arrows of Kim Jong-un is the USA and South Korea, China is threatened too, even indirectly, and so Japan. What escapes analysts is that Pyongyang wants more wealth per se, to get through aid and investment can raise the country. However a sensible objection might be that the North Korean regime instead use the new revenue potential, to raise the condition of his people, could further increase the already fat military budget, to blackmail the rest of the world forever. This is a consideration that provides for the occurrence of a situation can, but stop at this hypothesis can not only lead to a clash fail. If you want to avoid an immediate military escalation, which does not suit anyone, you should focus on a softer attitude, to renegotiate the sanctions and make a serious program of industrial investments, which do not consider the North Korean country basis only a tank of hand opera and cheap enough. International cooperation should be used to review the role of Pyongyang in a process of industrialization of the country, which now feels demeaned and a colony of more advanced neighbors. Although this moral aspect, which resulted in a national feeling of revenge, has not been investigated thoroughly and was not put in the right light and importance. The cold logic of profit outweighed the political and diplomatic reasoning, not allowing a correct prevention of the current situation, which, however, there were large signals. If you remain political and geopolitical problems, the overthrow of the economic dialogue will open up entirely new plans for a normalization of the situation or at least to open the way for forms of dialogue from which to restore the balance of the region.
En la crisis de Corea del Norte se subestiman los aspectos económicos
Uno de los efectos de la cuestión de Corea, que no se ha hecho hasta ahora en la perspectiva correcta, es la guerra económica que el Norte dijo que el Sur Tomar una reflexión más profunda, de hecho, define efecto no parece estar bien, ya que, sin embargo, parece una de las causas de la crisis. La cooperación económica entre las dos Coreas es explicado en diversas formas, mutuamente beneficiosas, y la zona industrial en Kaesong, situado en el paralelo 38, la frontera que separa a los dos países a partir del fin de la guerra hace 60 años, es un ejemplo muy ilustrativo en este sentido. La producción de este complejo industrial, donde se producen, entre otros, cerámica, ropa, electrónica, componentes de automoción se estima en un valor de € 367 millones por año, empleando a 56.000 trabajadores norcoreanos que trabajan en 123 empresas en Corea del Sur . Estos números son importantes para cualquier país y especialmente para una nación deprimida como la de Pyongyang. Para las empresas en Seúl, pero también para los chinos que compran productos terminados, emplear a trabajadores de Corea del Norte significa un ahorro significativo, lo que permite un menor gasto en el costo de mano de obra china en un 30% y un 50% de la de Corea del Sur. La prohibición de acceso, que los norcoreanos están aplicando a esta área industrial dará lugar, con el fin de existencias almacenadas en Corea del Sur y China, el bloqueo de la producción en un número de empresas con su impacto económico. Hasta el momento, estas medidas han sido leídos por Pyongyang como una represalia auxiliar a un conflicto de política y militar, no enmarcar el problema como una de las posibles causas, sin duda junto a las cuestiones geopolíticas y el equilibrio interno de Corea del Norte, no secundaria a base de la crisis internacional. Corea del Norte es un país al borde del colapso económico y social, en varias ocasiones en los últimos años se ha visto afectada por la escasez de alimentos y las necesidades, especialmente después del cambio de liderazgo, para labrarse su propio espacio en la escena de la escuela internacional, donde encontrar un lugar, que permite la preservación de su soberanía con un sistema político que, objetivamente, fuera del tiempo. La necesidad es particularmente aguda, sin embargo, debido a que es precisamente el supuesto de que la vida del país y de las instituciones que lo gobiernan. Para un país normal sería un proceso largo y laborioso, que debe asumir la actitud de una dialéctica ambos talentos nacionales e internacionales absolutamente ausentes en Pyongyang hoy. La urgencia del cambio en las condiciones generales, llegar a un completo fracaso del diálogo, como resultado de años de aislamiento total, de modo que se llama el estado ermitaño, optó por el desarrollo de una estrategia agresiva, lo que dio lugar a la amenaza nuclear. No importa si el objetivo principal de las flechas de Kim Jong-un es EE.UU. y Corea del Sur, China se ve amenazada también, aunque sea indirectamente, por lo que Japón. Lo que escapa a los analistas es que Pyongyang quiere más riqueza per se, para obtener a través de la ayuda y las inversiones puede subir el país. Sin embargo, una objeción razonable podría ser que el régimen de Corea del Norte en lugar de utilizar el potencial de nuevos ingresos, para elevar la condición de su pueblo, podría aumentar aún más el presupuesto militar ya la grasa, para chantajear al resto del mundo para siempre. Esta es una consideración que prevé la ocurrencia de una situación puede, pero se detienen en esta hipótesis no sólo puede conducir a un fallo choque. Si usted quiere evitar una escalada militar inmediata, que no se ajusta a cualquier persona, usted debe centrarse en una actitud más suave, para renegociar las sanciones y hacer un programa serio de las inversiones industriales, que no tienen en cuenta la base nacional de Corea del Norte sólo un depósito de mano ópera y bastante barato. La cooperación internacional debe ser utilizado para revisar el papel de Pyongyang en un proceso de industrialización del país, que ahora se siente menospreciado y una colonia de vecinos más avanzados. Aunque este aspecto moral, lo que dio lugar a un sentimiento nacional de la venganza, no se ha investigado a fondo y no se puso a la luz derecha e importancia. La fría lógica de la ganancia superaban el razonamiento político y diplomático, que no permite una correcta prevención de la situación actual, la cual, sin embargo, hubo señales de gran tamaño. Si persisten los problemas políticos y geopolíticos, el derrocamiento del diálogo económico se abrirá completamente nuevos planes para una normalización de la situación o al menos para abrir el camino a formas de diálogo desde el que restaurar el equilibrio de la región.
In der nordkoreanischen Krise wirtschaftliche Aspekte werden unterschätzt
Einer der Effekte der koreanischen Frage, die bisher nicht so weit in die richtige Perspektive hat, ist es der wirtschaftliche Krieg, dass der Norden, sagte der Süd Taking a tiefere Reflexion, ja, definieren Effekt scheint nicht richtig, da scheint es aber, eine der Ursachen der Krise. Die wirtschaftliche Zusammenarbeit zwischen den beiden Koreas ist in verschiedenen Formen, gegenseitig vorteilhafte und der Industriezone in Kaesong, am 38. Breitengrad, die Grenze, die die beiden Länder trennt auf der Grundlage des Ende des Krieges vor 60 Jahren befindet sich expliziert, ist ein sehr aufschlussreiches Beispiel in dieser Hinsicht. Die Produktion dieser industriellen Komplex, wo sie produziert werden, unter anderem, Keramik, Kleidung, Elektronik, Automotive-Komponenten wird auf einen Wert 367.000.000 € pro Jahr und beschäftigt 56.000 nordkoreanische Arbeiter in 123 Unternehmen in Südkorea eingesetzt . Diese Zahlen sind für jedes Land erhebliche und vor allem für eine Nation wie die von Pjöngjang deprimiert. Für Unternehmen in Seoul, sondern auch für die Chinesen, die fertige Produkte kaufen, beschäftigen nordkoreanischen Beschäftigten bedeutet erhebliche Einsparungen, die eine geringere Ausgaben können auf die Kosten der chinesischen Arbeitslagern um 30% und 50% der südkoreanischen. Das Verbot des Zugangs, dass die Nordkoreaner sind zu dieser industriellen Bereich Anwendung resultieren, mit dem Ende der Inventur in Südkorea und China bestückt die Blockierung der Produktion in einer Reihe von Unternehmen mit ihren wirtschaftlichen Auswirkungen. Bisher wurden diese Maßnahmen von Pjöngjang wurde als Vergeltung Nebenleistung zu einem Konflikt der politischen und militärischen lesen, nicht Framing das Thema als eine der möglichen Ursachen, sicherlich neben geopolitischen Fragen und innere Gleichgewicht von Nordkorea, nicht sekundär zu Grundlage der internationalen Krise. Nordkorea ist ein Land am Rande des wirtschaftlichen und sozialen Zusammenbruch, hat mehrmals in den vergangenen Jahren von Nahrungsmittelknappheit und Bedürfnisse getroffen worden, vor allem nach dem Wechsel an der Spitze, zu schnitzen ihren eigenen Raum in der internationalen Schule Szene, wo einen Platz finden, die den Erhalt seiner Souveränität ermöglicht mit einem politischen System, das, objektiv, außerhalb der Zeit. Der Bedarf ist besonders akut, aber, weil es gerade die Annahme, dass das Leben des Landes und der Institutionen, die sie regieren. Für ein normales Land wäre es ein langer und mühsamer Prozess sein, was sollte die Haltung einer Dialektik sowohl inländische als auch internationale Talente absolut abwesend in Pjöngjang heute davon. Die Dringlichkeit der Änderung der allgemeinen Bedingungen, zu einem kompletten Ausfall des Dialogs kommen, was von den Jahren der totalen Isolation, um den Einsiedler Zustand aufgerufen werden, entschied sich die Entwicklung einer aggressiven Strategie, die in der nuklearen Bedrohung geführt. Es spielt keine Rolle, ob das Hauptziel der Pfeile von Kim Jong-un den USA und Südkorea, China ist auch bedroht auch nur indirekt, und so ist Japan. Was entgeht Analysten ist, dass Pjöngjang will mehr Reichtum per se, durch Hilfe und Investitionen erhalten können, das Land zu erhöhen. Doch eine vernünftige Einwand könnte sein, dass das nordkoreanische Regime stattdessen die neue Umsatzpotenziale, um den Zustand seines Volkes zu erhöhen, könnten weitere Steigerung der schon dick Militärbudget, um den Rest der Welt für immer zu erpressen. Dies ist eine Überlegung, die für das Auftreten einer Situation kann bietet, aber halt an dieser Hypothese kann nicht nur zu einem Zusammenstoß fail führen. Wenn Sie eine sofortige militärische Eskalation, die nicht passt niemandem vermeiden wollen, sollten Sie auf eine weichere Haltung zu konzentrieren, die Sanktionen zu verhandeln und einen ernsthaften Programm der industriellen Investitionen, die nicht berücksichtigen, die nordkoreanischen Land-Basis nur einen Tank von Hand Oper und billig genug. Die internationale Zusammenarbeit sollte verwendet werden, um die Rolle von Pjöngjang in einem Prozess der Industrialisierung des Landes, die nun fühlt sich erniedrigt und eine Kolonie von fortgeschrittenen Nachbarn zu überprüfen. Obwohl diese moralische Aspekt, der in einem nationalen Gefühl der Rache führte, wurde nicht gründlich untersucht und war nicht in das richtige Licht und Bedeutung gebracht. Die kalte Logik des Profits überwiegt der politischen und diplomatischen Erwägungen, ohne dass sich eine richtige Prävention der aktuellen Situation, die jedoch gab es große Signale. Wenn Sie politische und geopolitische Probleme bleiben, wird der Sturz des wirtschaftlichen Dialogs eröffnen völlig neue Pläne für eine Normalisierung der Situation oder zumindest den Weg für Formen des Dialogs, aus dem das Gleichgewicht der Region wiederherzustellen zu öffnen.
Dans la crise nord-coréenne aspects économiques sont sous-estimés
L'un des effets de la question coréenne, qui n'a pas été fait jusqu'à présent dans une juste perspective, c'est la guerre économique que le Nord a déclaré que le Sud Prendre une réflexion plus approfondie, en effet, de définir l'effet ne semble pas juste, parce que, cependant, il semble l'une des causes de la crise. La coopération économique entre les deux Corées est explicitée sous diverses formes, mutuellement bénéfiques, et de la zone industrielle de Kaesong, situé sur le 38e parallèle, la frontière qui sépare les deux pays sur la base de la fin de la guerre il ya 60 ans, est un exemple très instructif à cet égard. La production de ce complexe industriel, où ils sont produits, entre autres, de la céramique, des vêtements, de l'électronique, des composants automobiles est estimé à € 367 millions par an et emploie 56 000 travailleurs nord-coréens travaillant dans 123 sociétés en Corée du Sud . Ces chiffres sont significatifs pour tous les pays et en particulier pour une nation déprimée comme celle de Pyongyang. Pour les entreprises à Séoul, mais aussi pour les Chinois qui achètent des produits finis, emploient des travailleurs nord-coréens signifie des économies significatives, ce qui permet une baisse des dépenses sur le coût du travail en Chine de 30% et 50% de la Corée du Sud. L'interdiction d'accès, que les Nord-Coréens sont applicables à cette zone industrielle se traduira, à la fin de l'inventaire stocké en Corée du Sud et la Chine bloquant la production dans un certain nombre de sociétés ayant leur impact économique. Jusqu'ici, ces mesures ont été lus par Pyongyang en représailles accessoire à un conflit de politique et militaire, ne pas formuler la question comme l'une des causes possibles, certainement à côté des questions géopolitiques et de l'équilibre interne de la Corée du Nord, n'est pas secondaire à base de la crise internationale. La Corée du Nord est un pays au bord de l'effondrement économique et social, à plusieurs reprises au cours des années passées a été frappée par des pénuries alimentaires et des besoins, en particulier après le changement de direction, de se tailler leur propre espace sur la scène internationale l'école, où trouver un endroit, qui permet la préservation de sa souveraineté avec un système politique qui, objectivement, en dehors du temps. Le besoin est particulièrement aigu, cependant, parce que c'est précisément l'hypothèse que la durée de vie du pays et les institutions qui la régissent. Pour un pays normal, ce serait un processus long et laborieux, qui devrait prendre l'attitude d'une dialectique deux talents nationaux et internationaux absolument absents aujourd'hui à Pyongyang. L'urgence du changement dans les conditions générales, arriver à un échec complet du dialogue, résultant de plusieurs années d'isolement total, de façon à être appelé l'état ermite, a choisi le développement d'une stratégie agressive, qui a abouti à la menace nucléaire. Ce n'est pas grave si la cible principale des flèches de Kim Jong-un est aux Etats-Unis et la Corée du Sud, la Chine est menacée aussi, même indirectement, et si le Japon. Ce qui échappe analystes est que Pyongyang veut plus de richesse en soi, pour passer à travers l'aide et les investissements peuvent relever le pays. Cependant, une objection pourrait être judicieux que le régime nord-coréen, au lieu d'utiliser le potentiel de nouvelles sources de revenus, d'élever la condition de son peuple, pourrait encore augmenter le budget militaire déjà gras, de faire chanter le reste du monde pour toujours. Il s'agit d'une considération qui prévoit la survenance d'une situation possible, mais s'arrêter à cette hypothèse ne peut que conduire à un affrontement à coup sûr. Si vous voulez éviter une escalade militaire immédiate, ce qui ne convient pas à tout le monde, vous devriez vous concentrer sur une douce attitude, de renégocier les sanctions et faire un sérieux programme d'investissements industriels, qui ne considèrent pas la base nationale de Corée du Nord seulement un réservoir de main l'opéra et pas cher suffisant. La coopération internationale devrait être utilisée pour examiner le rôle de Pyongyang dans un processus d'industrialisation du pays, qui se sent humilié et maintenant une colonie de voisins plus avancés. Bien que cet aspect moral, ce qui a entraîné un sentiment de vengeance nationale, n'a pas été étudiée à fond et n'a pas été mis dans la bonne lumière et de l'importance. La froide logique du profit l'emportait sur le raisonnement politique et diplomatique, ne permettant pas une prévention correcte de la situation actuelle, qui, cependant, il y avait des signaux forts. Si vous restez problèmes politiques et géopolitiques, le renversement du dialogue économique va ouvrir entièrement nouveaux plans pour une normalisation de la situation ou du moins d'ouvrir la voie à des formes de dialogue à partir de laquelle restaurer l'équilibre régional.
Na crise norte-coreana aspectos econômicos são subestimados
Um dos efeitos da questão coreana, o que não foi feito até agora na perspectiva correta, é a guerra econômica que o Norte disse que o Sul Tomando uma reflexão mais profunda, de fato, definir efeito não parece certo, porque, entretanto, parece uma das causas da crise. A cooperação económica entre as duas Coreias é explicada de várias formas, mutuamente benéficas, ea zona industrial de Kaesong, localizado no paralelo 38, a fronteira que separa os dois países sobre a base do fim da guerra há 60 anos, é um exemplo muito esclarecedor a esse respeito. A produção deste complexo industrial, onde são produzidos, entre outros, cerâmicas, roupas, eletrônicos, componentes automotivos está estimada em 367.000.000 € por ano, empregando 56 mil trabalhadores norte-coreanos trabalham em 123 empresas em Coréia do Sul . Estes números são significativos para todo o país e, especialmente, para uma nação deprimida como o de Pyongyang. Para as empresas, em Seul, mas também para os chineses que compram produtos acabados, empregam trabalhadores norte-coreanos significar poupanças significativas, o que permite uma diminuição das despesas com o custo de mão de obra chinesa em 30% e 50% da sul-coreana. A proibição de acesso, que os norte-coreanos estão aplicando a esta área industrial resultará, com o fim do estoque abastecido na Coréia do Sul e China bloqueando a produção de uma série de empresas com o seu impacto econômico. Até agora, estas medidas foram lidos por Pyongyang como uma retaliação acessória de um conflito de política e militar, não enquadrando a questão como uma das possíveis causas, certamente ao lado de questões geopolíticas e equilíbrio interno da Coréia do Norte, não secundária a base da crise internacional. A Coreia do Norte é um país à beira do colapso económico e social, várias vezes nos últimos anos tem sido atingido por escassez de alimentos e necessidades, especialmente após a mudança de liderança, para esculpir o seu próprio espaço na cena escola internacional, onde encontrar um lugar, o que permite a preservação de sua soberania com um sistema político que, objetivamente, fora do tempo. A necessidade é particularmente aguda, no entanto, porque é precisamente o pressuposto de que a vida do país e das instituições que a regem. Para um país normal, seria um processo longo e trabalhoso, que deve assumir a atitude de uma dialética ambos os talentos nacionais e internacionais absolutamente ausentes em Pyongyang hoje. A urgência da alteração das condições gerais, chegar a uma falha completa de diálogo, resultante de anos de isolamento total, de modo a ser chamado de estado eremita, escolheu o desenvolvimento de uma estratégia agressiva, o que resultou na ameaça nuclear. Não importa se o alvo principal das flechas de Kim Jong-un é o EUA e Coreia do Sul, a China está ameaçada também, mesmo que indiretamente, e assim, o Japão. O que escapa analistas é de que Pyongyang quer mais riqueza per se, para obter através da ajuda e investimento pode elevar o país. No entanto, uma objeção sensata pode ser que o regime norte-coreano, em vez utilizar o potencial de novas receitas, para elevar a condição de seu povo, poderia aumentar ainda mais o orçamento já gordura militar, para chantagear o resto do mundo para sempre. Esta é uma consideração que prevê a ocorrência de uma situação pode, mas parar nesta hipótese pode não só conduzir a uma falha de choque. Se você quer evitar uma escalada militar imediata, o que não combina com ninguém, você deve se concentrar em uma suave atitude, renegociar as sanções e fazer um programa sério de investimentos industriais, que não consideram o acordo com o país norte-coreano apenas um tanque de mão ópera e barato o suficiente. Cooperação internacional deve ser usado para revisar o papel de Pyongyang em um processo de industrialização do país, que agora se sente humilhada e uma colônia de vizinhos mais avançados. Embora este aspecto moral, o que resultou em um sentimento nacional de vingança, não foi investigado a fundo e não foi colocado na luz certa e importância. A lógica fria do lucro superou o raciocínio político e diplomático, não permitindo uma prevenção eficaz da situação atual, que, no entanto, não havia sinais de grandes dimensões. Se você permanecer problemas políticos e geopolíticos, a derrubada do diálogo económico vai abrir totalmente novos planos para uma normalização da situação ou, pelo menos, para abrir o caminho para as formas de diálogo a partir da qual para restabelecer o equilíbrio do desenvolvimento regional
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