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Politica Internazionale
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giovedì 22 agosto 2013
كتل الولايات المتحدة أموال الجيش المصري
سيتم حظر تمويل الولايات المتحدة للجيش المصري منذ يوليو الماضي. هذا الاجراء يهدف الى الضغط على القوات المسلحة لمصر، بوصفهم أصحاب السلطة الحقيقية، أن الوضع الصعب يمكنك أن تجد متنفسا السلمية. فمن عقوبة حقيقية لقوة مسلحة التي تعتمد بشكل شبه حصري على الأسلحة الأميركية والتدريب العسكري. وقد فسر تعريف الانقلاب، التي أعطت أوباما إلى الاستيلاء على السلطة من قبل الجيش حتى الآن كبيان إلزامي تقريبا، بالإضافة إلى التي لم تكن الولايات المتحدة لا يبدو أن تذهب أبعد من ذلك. ولكن ضمنا واحد من هذا التعريف هو على وجه التحديد وقف التمويل، كما يقتضي القانون على المساعدات إلى دول أجنبية. وكان الاعتماد على الكونجرس لإمدادات عسكرية إلى مصر، لعام 2013، من 1،300 مليون دولار، منها 585 مليون لم يتم صرفها. المبلغ الذي ضخت واشنطن في القاهرة منذ عام 1998 حوالي 20 مليار دولار التي أنفقت بشكل رئيسي لشراء الأسلحة الأمريكية، التي تغطي الآن ثمانين في المئة من مشتريات جديدة الترسانة المصري. كتلة ثم يضع في أزمة التمويل في جميع أنحاء آلة الحرب من مصر، من لحظة ان هذا الاجراء يشمل أيضا وقف فرصة لشراء ليس فقط أسلحة جديدة صنعت في الولايات المتحدة، ولكن أيضا قطع الغيار. لقوة مسلحة لديها بالكامل تقريبا من المنتجات من بلد واحد هو احتمال الذي، وخصوصا على المدى الطويل، من المرجح أن يشل الجهاز بأكمله. إذا، من الناحية المالية السعودية، التي تخشى من انتشار العدوى للإخوان مسلم أيضا داخل أراضيها، وقال انها مستعدة لاستبدال التمويل الأمريكي الفاشل، واستحالة موضوعية لإجراء الصيانة على التسلح يشكل خطرا كبيرة جدا بالنسبة القوة الرئيسية، والآن السياسة في البلاد. ويبقى أن نرى ما إذا كانت الولايات المتحدة سوف تستمر على هذا الطريق مهما كان الثمن: أهمية مصر ودور القوات المسلحة في رقعة الشطرنج الشرق الأوسط هي أيضا حاسمة لحماية إسرائيل، ودائما وسط مخاوف الولايات المتحدة، في الذي لا يحب التدابير التي تتخذها ضد الجيش المصري من قبل إدارة أوباما. في واقع الأمر لا يبدو حقيقيا ان واشنطن دون حليف من هذا العيار، لأن هذا يمكن أن يكون خاتمة للقصة، ولكن نقطة، أي أكثر من أي شيء آخر، على الأفعال من قبل الجيش بقيادة الجنرال السيسي، مما يدل على إرادة الخير لتوجيه البلاد نحو حكومة ديمقراطية من البصمة الغربية وأن يحول دون الإصابة وجود الأحزاب الدينية. في هذا المنظور، قد حملة على جماعة الإخوان مسلم، الذين فقدوا كل قادتهم وسجنوا من قبل الجيش، لصالح النصر، وعندما ستكون انتخابات جديدة ممكن، من التكوينات العلمانية. لا تزال المشكلة، ومع ذلك، والحد من الاحتجاجات التي تسبب العنف من القوات المسلحة، والموقف من تشكيلات للإلهام الديني مغلقة تماما على أي اقتراح القادمة من الجيش. يصبح من الواضح أن الحكومة المصرية، الذي بدأ العمل في مكان المنتخبة، يجب أن تعطي دليلا على المهارة الدبلوماسية على الجبهة الداخلية الرامية إلى منع وينبغي أن يكون قد تم حظره المساعدات الأمريكية نهائيا. من قبل الجيش وتتوقع نهجا مختلفا في حل الأزمة، والتي لن تشكل تحديا للولايات المتحدة أمام جمهوره وعلى العالم، على أن ينظر إليها على أنها تتواطأ مع قوة مسلحة وانقلاب عنيف. هذا هو الغرض الحقيقي من انقطاع المساعدات العسكرية للجيش المصري.
mercoledì 21 agosto 2013
Il fallimento del modello politico fondato sull'islamismo
Le accuse, provenienti dalla Turchia, che indicano Israele di essere dietro all’ascesa dei militari in Egitto, non paiono vere, ma danno la giusta misura del clima che si respira in quei paesi che speravano in un insediamento duraturo di un governo confessionale in un paese importante come quello egiziano. L’attuale sconfitta della Fratellanza Musulmana rappresenta il fallimento di un progetto panarabo di lungo respiro, che doveva portare alla diffusione di un modello politico nel quale, seppure con diverse gradazioni, la legge islamica andava a costituire la legge fondamentale dei rispettivi paesi. Capofila di questo progetto non ufficiale era la Turchia, che frustrata dal rifiuto della UE, ha intrapreso una linea politica, sia interna, che internazionale, tale da diventare punto di riferimento per quei paesi, soprattutto provenienti dall’esperienza della primavera araba, che hanno registrato la vittoria elettorale di formazioni che si richiamano alla religione islamica. Il governo turco ha accentuato le proprie posizioni religiose nella vita sociale in uno stato dove la componente laica è molto diffusa e che, per usi e costumi, si avvicina nettamente ai modi di vita occidentali. Questa decisione, pur suscitando dibattiti anche violenti nella società turca ed allontanando il paese ulteriormente dalla sempre agognata ammissione all’interno dell’Unione Europea, è stata registrata come un segnale inequivocabile cui fare riferimento per molte nazioni che, liberandosi da annose dittature, abbracciavano, grazie alla vittoria nelle urne, governi di ispirazione islamico confessionale. Del resto, fino alle recenti evoluzioni, la Turchia, anche grazie al proprio successo economico, era considerata dall’occidente ed in modo speciale dagli USA, una sorta di laboratorio politico, dove un islam moderato, al vertice del potere politico, potesse coesistere con una società che presentava parti consistenti di laicità.
In questo quadro il peso dell’Egitto doveva però essere ancora più determinante; per la sua influenza nel mondo arabo il paese delle piramidi, anche malgrado l’attuale difficile situazione economica, aspetto che lo differenzia nettamente nel periodo in corso dalla Turchia, non poteva mancare nella continuità territoriale di governi islamici, che si è sviluppata nella sponda meridionale del Mare Mediterraneo. In effetti una riuscita del governo sorretto dalla Fratellanza Musulmana in un paese grande come l’Egitto, avrebbe costituito la migliore pubblicità per il modello politico che si stava sviluppando. Viceversa il fallimento che ha decretato l’intervento militare, causato dall’incapacità di intraprendere una politica di governo tesa a risolvere i problemi contingenti del paese, al posto della quale è stata praticata una azione tesa esclusivamente ad innestare i principi musulmani nelle leggi dello stato, può portare a seria riflessione anche altri popoli, che hanno percorso strade analoghe. Anche dal punto di vista del rispetto della totalità del tessuto sociale e delle diverse tendenze che hanno portato al rovesciamento di Mubarak, il fallimento è stato totale, perché non solo non si sono tutelate le minoranze, ma si è proceduto in modo univoco, instaurando un nuovo regime, questa volta di stampo religioso, che rivelato la scarsa attitudine democratica delle formazioni politiche islamiche. Questo modello ha ancora un futuro? Difficile dare una risposta affermativa: la totale crisi egiziana, i fermenti presenti in altri paesi come la Tunisia, le dimostrazioni nella stessa Turchia, dicono che questo modello politico non è condiviso per la propria radicalità, che ne costituisce il vero punto debole. Se, da un lato, non ha saputo essere inclusivo, coinvolgendo, nei rispettivi paesi dove è stato adottato, la totalità del corpo sociale, condizione necessaria per avere il successo cui aspirava attraverso le proprie caratteristiche, dall’altro lato la scarsa o nulla flessibilità e la poca capacità ad instaurare un dialogo con le altre forze politiche ne decretano l’inadeguatezza all’interno di sistemi democratici. Non è neppure sufficiente l’obiezione della vittoria elettorale, in quanto in democrazia chi vince non prende tutto, proprio perché il potere deve essere adeguatamente bilanciato, principio tradito in modo assoluto. Certo la via dei militari egiziani non rappresenta la giusta risposta, ma con queste premesse il pericolo che situazioni analoghe si ripetano non è così remoto, tanto è vero che in Turchia il governo si è subito preoccupato del contenimento delle forze armate.
The failure of the political model founded on Islamism
The allegations, from Turkey, which indicate Israel of being behind the rise of the military in Egypt, do not seem true, but give the right measure of the climate that reigns in those countries that were hoping for a lasting settlement of a sectarian government in a important country like Egypt. The actual defeat of the Muslim Brotherhood is the failure of a pan-Arab project of long-term, which was to lead to the spread of a political model in which, albeit to varying degrees, Islamic law was going to be the fundamental law of the respective countries. Unofficial leader of this project was Turkey, which frustrated by the refusal of the EU, has embarked on a policy, both domestic and international, that it becomes a reference point for those countries, especially from the experience of the Arab Spring, which have registered in the electoral victory of formations that appeal to the Islamic religion. The turkish government has accentuated their religious positions in the social life in a state where the secular component is widespread and that, in habits and customs, approaches distinctly Western ways of life. This decision, while also arousing violent debates in Turkish society and the country further away from the always coveted admission within the European Union, has been registered as a clear signal as a reference for many nations, freed from long-standing dictatorships, embracing, thanks to his victory at the polls, government-inspired Islamic confessional. Moreover, until the recent developments, Turkey, thanks to its economic success, was regarded by the West and especially the U.S., a sort of political laboratory, where a moderate Islam, at the apex of political power, could coexist with a company that had substantial parts of secularism.
In this context, the burden of Egypt, however, had to be even more decisive, for its influence in the Arab world, the land of the pyramids, even despite the current difficult economic situation, something that sets it apart in the current period from Turkey, could not missing in the territorial continuity of Islamic governments, which developed in the southern part of the Mediterranean Sea. In fact, a successful government supported by the Muslim Brotherhood in a large country like Egypt, would have been the best advertisement for the political model that was developing. Conversely, the failure that has made military intervention caused by inability to undertake a government policy aimed at solving the current problems of the country, instead of which has been practiced one tense action only to engage the Muslim principles in the laws of the state , can lead to serious reflection also other peoples, who have traveled similar roads. From the point of view of compliance with the totality of the social fabric and the different trends that have led to the overthrow of Mubarak, the failure was total, because not only are you protected minorities, but we proceeded uniquely, establishing a new regime, this time of a religious, which revealed the poor attitude of the democratic Islamic political formations. This model still has a future? Difficult to give an affirmative answer: the total Egyptian crisis, the turmoil in other countries such as Tunisia, the demonstrations in Turkey itself, they say that this political model is not shared by his radicalism, which is its weakest point. If, on the one hand, could not be inclusive, involving in their respective countries where it was adopted, the totality of the social body, a necessary condition for the success they desired through its own characteristics, on the other hand, little or no flexibility and the lack of ability to engage in dialogue with other political forces decreed the inadequacy within democratic systems. Nor is it simply the objection of the electoral victory, because in a democracy the winner does not take all, because the power must be properly balanced, betrayed an absolute principle. Certainly the way of the Egyptian military is not the right answer, but with this in mind the danger of a repetition of similar situations is not so remote, so much so that in Turkey the government is now worried about the containment of the armed forces.
El fracaso del modelo político fundado el islamismo
Las alegaciones, de Turquía, que indican Israel de estar detrás del aumento de los militares en Egipto, no parece cierto, pero dan la medida correcta del clima que reina en los países que estaban esperando para una solución duradera de un gobierno sectario en un importante país como Egipto. La derrota real de la Hermandad Musulmana es el fracaso de un proyecto pan-árabe de largo plazo, que debía conducir a la propagación de un modelo político en el que, aunque en distintos grados, la ley islámica que iba a ser la ley fundamental de los respectivos países. Líder no oficial de este proyecto fue Turquía, que frustrado por la negativa de la UE, se ha embarcado en una política, tanto nacional como internacional, que se convierte en un punto de referencia para los países, sobre todo de la experiencia de la Primavera Árabe, que tienen registrada en la victoria electoral de las formaciones que apelan a la religión islámica. El gobierno turco ha acentuado sus posiciones religiosas en la vida social en un estado donde el componente secular está muy extendida y que, en los hábitos y costumbres, se acerca a formas claramente occidentales de vida. Esta decisión, al tiempo que despierta debates violentos en la sociedad turca y el país más alejado de la admisión siempre codiciado dentro de la Unión Europea, ha sido registrado como una clara señal de referencia para muchas naciones, libres de dictaduras de larga data, que abarca, gracias a su victoria en las urnas, el gobierno de inspiración confesional islámica. Por otra parte, hasta que los acontecimientos recientes, Turquía, gracias a su éxito económico, fue considerado por Occidente y especialmente los EE.UU., una especie de laboratorio político, donde un Islam moderado, en la cúspide del poder político, podría coexistir con una empresa que tenía una parte considerable de la laicidad.
En este contexto, la carga de Egipto, sin embargo, tuvo que ser aún más decisiva, por su influencia en el mundo árabe, la tierra de las pirámides, a pesar de la difícil situación económica actual, algo que lo distingue en el período actual de Turquía, no pudo falta en la continuidad territorial de los gobiernos islámicos, que se desarrolló en la parte sur del Mar Mediterráneo. De hecho, un gobierno exitoso con el apoyo de los Hermanos Musulmanes en un gran país como Egipto, habría sido la mejor publicidad para el modelo político que se estaba desarrollando. Por el contrario, el fracaso que ha hecho de la intervención militar causada por la incapacidad para llevar a cabo una política de Estado dirigida a la solución de los problemas actuales del país, en lugar de que se ha practicado una acción tensa sólo para involucrar a los principios musulmanes en las leyes del estado , puede conducir a graves reflexión también otros pueblos, que han viajado caminos similares. Desde el punto de vista del cumplimiento de la totalidad de la estructura social y las diferentes tendencias que han llevado al derrocamiento de Mubarak, el fracaso fue total, ya que no sólo se le protege las minorías, sino que procedió única, estableciendo una nuevo régimen, esta vez de un religioso, que puso de manifiesto la mala actitud de las formaciones políticas islámicas democráticas. Este modelo todavía tiene un futuro? Es difícil dar una respuesta afirmativa a la crisis egipcia, incluyendo la agitación en otros países como Túnez, las manifestaciones de la propia Turquía, dicen que este modelo político no es compartida por su radicalismo, que es su punto más débil. Si, por una parte, no podría ser incluido, con la participación en sus respectivos países en los que se adoptó, la totalidad del cuerpo social, una condición necesaria para el éxito que se desee a través de sus propias características, por otro lado, poca o ninguna flexibilidad y la falta de capacidad de entablar un diálogo con otras fuerzas políticas decretadas las deficiencias en los sistemas democráticos. Tampoco se trata simplemente de la excepción de la victoria electoral, ya que en una democracia el ganador no se lleva todo, porque el poder debe estar correctamente equilibrado, traicionado un principio absoluto. Ciertamente, el camino de los militares egipcios no es la respuesta correcta, pero con esto en mente el peligro de que se repitan situaciones similares no es tan remota, tanto es así que en Turquía el gobierno está preocupado por la contención de las fuerzas armadas.
Das Scheitern des politischen Islamismus gegründet Modell auf
Die Vorwürfe, aus der Türkei, die angeben, Israel, hinter dem Aufstieg des Militärs in Ägypten, scheinen nicht wahr, sondern geben das richtige Maß des Klimas, die in diesen Ländern herrscht das waren für eine dauerhafte Beilegung eines sektiererischen Regierung hofft in ein wichtiges Land wie Ägypten. Die eigentliche Niederlage der Muslimbruderschaft ist der Ausfall eines pan-arabischen Projekt der langfristigen, die zur Verbreitung eines politischen Modells, in dem führen war, wenn auch in unterschiedlichem Ausmaß, wurde das islamische Recht werde das Grundgesetz der jeweiligen Länder. Inoffizielle Leiter dieses Projekts war die Türkei, die durch die Weigerung der EU frustriert, hat sich auf eine Politik eingeleitet, sowohl im Inland als auch international, dass sie ein Bezugspunkt für jene Länder, vor allem aus der Erfahrung des Arabischen Frühlings, die haben wird registriert in dem Wahlsieg von Formationen, die der islamischen Religion zu appellieren. Die türkische Regierung hat ihre religiösen Positionen im gesellschaftlichen Leben in einem Zustand, wo die weltliche Komponente ist weit verbreitet, und dass in Sitten und Gebräuche, nähert sich deutlich westlichen Lebensweisen betont. Diese Entscheidung, aber auch heftige Debatten wecken in der türkischen Gesellschaft und das Land weiter weg von der immer begehrte Zulassung innerhalb der Europäischen Union hat sich als klares Signal als Referenz für viele Nationen, von langjährigen Diktaturen befreit registriert worden, umarmen, Dank seinem Sieg bei den Wahlen, Regierung inspirierte islamische Beichtstuhl. Darüber hinaus, bis die jüngsten Entwicklungen, die Türkei, dank seiner wirtschaftlichen Erfolg, wurde vom Westen und vor allem den USA, eine Art politische Labor, wo ein moderater Islam, an der Spitze der politischen Macht, mit koexistieren könnte angesehen ein Unternehmen, das wesentliche Teile des Säkularismus hatte.
In diesem Zusammenhang ist die Last über Ägypten, jedoch musste noch entscheidender, für seinen Einfluss in der arabischen Welt, das Land der Pyramiden, sogar trotz der aktuell schwierigen wirtschaftlichen Lage, etwas, das es abhebt in der aktuellen Periode aus der Türkei, konnte nicht fehlt in der territorialen Kontinuität des islamischen Regierungen, die im südlichen Teil des Mittelmeers entwickelt. In der Tat wäre eine erfolgreiche Regierung durch die Muslimbruderschaft in einem großen Land wie Ägypten unterstützt, war die beste Werbung für die politische Modell, das wurde entwickelt haben. Umgekehrt, das Scheitern, die gemacht militärische Intervention durch die Unfähigkeit verursacht, um eine Politik der Regierung bei der Lösung der aktuellen Probleme des Landes nur darauf abzielen, statt dessen hat ein spannenden Action praktiziert wurde nur die muslimischen Prinzipien in den Gesetzen des Staates eingreifen , kann zu ernsthaften Reflexion auch andere Völker, die ähnliche Straßen gereist führen. Aus der Sicht der Einhaltung der Gesamtheit des sozialen Gefüges und die verschiedenen Trends, die zum Sturz von Mubarak geführt haben, war das Scheitern insgesamt, denn nicht nur sind Sie Minderheiten geschützt, aber wir gingen eindeutig, zur Schaffung einer neue Regime, diesmal von einem religiösen, der die schlechte Haltung der demokratischen islamischen politischen Formationen aufgedeckt. Das Modell hat noch eine Zukunft? Schwierig zu eine bejahende Antwort zu geben: die gesamte ägyptische Krise, die Unruhen in anderen Ländern wie Tunesien, die Demonstrationen in der Türkei selbst, sagen sie, dass dieses politische Modell nicht durch seine Radikalität, die ihre schwächste Stelle ist geteilt. Wenn auf der einen Seite konnte nicht inclusive, denen in ihren jeweiligen Ländern, in denen er erlassen wurde, die Gesamtheit des sozialen Körpers, eine notwendige Voraussetzung für den Erfolg, den sie durch ihre eigene Charakteristik gewünscht, auf der anderen Seite, wenig oder gar keine Flexibilität und die mangelnde Fähigkeit, im Dialog mit anderen politischen Kräfte verfügte die Unzulänglichkeit in demokratischen Systemen zu engagieren. Auch ist es nicht einfach die Einrede der Wahlsieg, weil in einer Demokratie der Gewinner nicht nehmen nicht alle, weil die Kraft richtig ausgeglichen werden müssen, verraten ein absolutes Prinzip. Gewiß ist die Art und Weise des ägyptischen Militärs ist nicht die richtige Antwort, aber in diesem Sinne die Gefahr einer Wiederholung ähnlicher Situationen ist nicht so weit entfernt, so sehr, dass in der Türkei die Regierung nun über die Eindämmung der Streitkräfte besorgt.
L'échec du modèle politique fondé sur l'islamisme
Les allégations de la Turquie, qui indiquent Israël d'être derrière la montée de l'armée en Egypte, ne semble pas vrai, mais donner la juste mesure du climat qui règne dans les pays qui espéraient un règlement durable d'un gouvernement sectaire dans un important pays comme l'Egypte. La défaite réelle des Frères musulmans est l'échec d'un projet pan-arabe de long terme, qui devait conduire à la propagation d'un modèle politique dans lequel, quoique à des degrés divers, la loi islamique allait être la loi fondamentale de leurs pays respectifs. Chef officieux de ce projet était la Turquie, ce qui a frustré par le refus de l'UE, s'est engagée dans une politique, à la fois national et international, qu'il devient un point de référence pour ces pays, en particulier à partir de l'expérience du printemps arabe, qui ont inscrit dans la victoire électorale des formations qui font appel à la religion islamique. Le gouvernement turc a accentué leurs positions religieuses dans la vie sociale dans un État où la composante laïque est très répandue et que, dans les us et coutumes, se rapproche nettement des moyens de vie occidentaux. Cette décision, tout en suscitant débats violents dans la société turque et le pays plus loin de l'admission toujours convoité au sein de l'Union européenne, a été enregistré comme un signal clair comme une référence pour de nombreux pays, libérés de la dictature de longue date, embrasser, grâce à sa victoire dans les urnes, le gouvernement d'inspiration confessionnelle islamique. En outre, jusqu'à ce que les développements récents, la Turquie, grâce à son succès économique, a été considéré par l'Occident et surtout les Etats-Unis, une sorte de laboratoire politique où un islam modéré, au sommet du pouvoir politique, pourrait coexister avec une entreprise qui a des parties substantielles de la laïcité.
Dans ce contexte, le fardeau de l'Egypte, cependant, devait être encore plus décisif, pour son influence dans le monde arabe, le pays des pyramides, même malgré la situation économique difficile actuelle, quelque chose qui la distingue dans la période actuelle de la Turquie, ne pouvait pas manquant dans la continuité territoriale des gouvernements islamiques, qui se sont développées dans la partie sud de la mer Méditerranée. En fait, un gouvernement succès soutenu par les Frères musulmans dans un grand pays comme l'Egypte, aurait été la meilleure publicité pour le modèle politique qui se développait. Inversement, l'échec qui a fait une intervention militaire causé par l'incapacité d'entreprendre une politique gouvernementale visant à résoudre les problèmes actuels du pays, au lieu de ce qui a été pratiqué une seule action tendue que d'engager les principes musulmans dans les lois de l'État , peut conduire à une réflexion sérieuse aussi d'autres peuples, qui ont parcouru les routes similaires. Du point de vue du respect de l'ensemble de la structure sociale et les différentes tendances qui ont conduit à la chute de Moubarak, l'échec a été total, parce que non seulement vous êtes protégé les minorités, mais nous avons procédé unique, l'établissement d'un nouveau régime, cette fois d'un religieux, qui a révélé la mauvaise attitude des formations politiques islamiques démocratiques. Ce modèle a encore un avenir? Difficile de donner une réponse affirmative: la crise égyptienne totale, la crise dans d'autres pays tels que la Tunisie, les manifestations en Turquie même, ils disent que ce modèle politique n'est pas partagé par son radicalisme, qui est son point faible. Si, d'une part, ne pouvait pas être inclusif, impliquant dans leurs pays respectifs où il a été adopté, l'ensemble du corps social, une condition nécessaire pour le succès qu'ils désiraient le biais de ses propres caractéristiques, en revanche, peu ou pas de flexibilité et le manque de capacité à s'engager dans un dialogue avec les autres forces politiques décrétées à l'insuffisance dans les systèmes démocratiques. Il n'est pas simplement l'opposition de la victoire électorale, parce que dans une démocratie, le gagnant ne prend pas tout, car la puissance doit être correctement équilibré, trahi un principe absolu. Certes, le chemin de l'armée égyptienne n'est pas la bonne réponse, mais avec cela à l'esprit le danger d'une répétition de situations semblables n'est pas si éloigné, si bien qu'en Turquie le gouvernement s'inquiète maintenant le confinement des forces armées.
O fracasso do modelo político fundado sobre o islamismo
As alegações, da Turquia, que indicam Israel de estar por trás do aumento dos militares no Egito, não parece verdade, mas dão a medida certa do clima que reina nos países que estavam esperando por uma solução duradoura para um governo sectário em um país importante como o Egito. A derrota real da Irmandade Muçulmana é o fracasso de um projeto pan-árabe de longo prazo, que era para levar à disseminação de um modelo político em que, ainda que em diferentes graus, a lei islâmica ia ser a lei fundamental dos respectivos países. Líder não oficial deste projeto foi a Turquia, que frustrado pela recusa da UE, embarcou em uma política, tanto nacional como internacional, que se torna um ponto de referência para os países, especialmente a partir da experiência da Primavera Árabe, que têm registrado na vitória eleitoral de formações que apelar para a religião islâmica. O governo turco tem acentuado as suas posições religiosas na vida social em um estado onde o componente secular é generalizada e que, de hábitos e costumes, se aproxima de formas distintamente de vida ocidental. Esta decisão, ao mesmo tempo, despertando debates violentos na sociedade turca eo país mais longe da admissão sempre cobiçado no seio da União Europeia, foi registrado como um sinal claro de como uma referência para muitas nações, livres de ditaduras de longa data, abraço, graças a sua vitória nas urnas, de inspiração confessional governo islâmico. Além disso, até os recentes desenvolvimentos, Turquia, graças ao seu sucesso econômico, foi considerado pelo Ocidente e especialmente os EUA, uma espécie de laboratório político, onde um Islã moderado, no ápice do poder político, poderia coexistir com uma empresa que teve partes substanciais do secularismo.
Neste contexto, o ônus do Egito, no entanto, teve que ser ainda mais decisivo, por sua influência no mundo árabe, a terra das pirâmides, mesmo apesar da actual situação económica difícil, algo que o diferencia no período atual da Turquia, não poderia faltando na continuidade territorial dos governos islâmicos, que se desenvolveram na parte sul do Mar Mediterrâneo. Na verdade, um governo bem sucedido apoiado pela Irmandade Muçulmana, em um grande país como o Egito, teria sido a melhor propaganda para o modelo político que estava se desenvolvendo. Por outro lado, a falha que fez com que a intervenção militar causada pela incapacidade de realizar uma política de governo que visa resolver os problemas atuais do país, em vez de o que tem sido praticada uma ação tensa apenas para envolver os princípios muçulmanos nas leis do estado , pode levar a uma séria reflexão também outros povos, que viajaram estradas semelhantes. Do ponto de vista do cumprimento da totalidade do tecido social e as diferentes tendências que levaram à derrubada de Mubarak, o fracasso foi total, porque não só você está protegido contra as minorias, mas seguimos com exclusividade, estabelecendo uma novo regime, desta vez de um religioso, que revelou a má atitude das formações políticos islâmicos democráticos. Este modelo ainda tem um futuro? Difícil dar uma resposta afirmativa: a crise egípcia total, a turbulência em outros países como a Tunísia, as manifestações na própria Turquia, dizem que este modelo político não é compartilhada por seu radicalismo, que é seu ponto mais fraco. Se, por um lado, não podia ser inclusivo, envolvendo em seus respectivos países em que foi adotada, a totalidade do corpo social, uma condição necessária para o sucesso que desejado por meio de suas próprias características, por outro lado, pouca ou nenhuma flexibilidade ea falta de capacidade de dialogar com outras forças políticas decretadas a inadequação nos sistemas democráticos. Nem é simplesmente a objeção da vitória eleitoral, porque em uma democracia o vencedor não leva tudo, porque o poder deve ser devidamente equilibrado, traiu um princípio absoluto. Certamente, a forma de os militares egípcios não é a resposta certa, mas com isso em mente o perigo de uma repetição de situações semelhantes não é tão remoto, tanto que na Turquia o governo agora está preocupado com a contenção das forças armadas.
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